Sanza – un aiuto per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

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Ricetta vermifuga ed energizzante  per bambini ed adulti
SEMI DI ZUCCAMescolate dei semi di zucca e girasole assieme e friggeteli in una padella sul fuoco con un po’ di olio d’oliva e sale, mescolateli con un cucchiaio di legno mentre si riscaldano
 i semi durante la cottura alla griglia, che dura dai 10 ai 15 minuti.
Per i bambini : prendere 1 cucchiaio da zuppa dei semi mescolati tutte le mattine ed attendere mezzora prima dei pasti.
Per gli adulti: prendere e cucchiai da zuppa dei semi tutte le mattine ed attendere mezzora prima dei pasti.
E’ molto importante masticare bene i semi prima di inghiottirli.
Il periodo minimo di trattamento previsto è per un ciclo lunare completo ( 28 giorni).
Con i parassiti bisogna aver pazienza: la lotta è  lunga e  spesso sono necessari anche 2-3 mesi prima di averla vinta.
Molti  consigli a proposito di come trattare i parassiti  sono contenuti nel libro  “Amarsi nella pancia” di Pierre Pellizzari.
sanzaMa forse uno dei dispositivi più interessanti  che finora abbiamo incontrato quanto ad efficacia, è la famosa macchina Sanza, di cui una delle applicazioni in più notevole  sviluppo riguarda proprio i parassiti.  Si  tratta probabilmente degli studi tra i più avanzati, quelli dell’equipe del Dr. PICHLER di Santerra, in collaborazione con importanti facoltà di medicina ed istituti di ricerca tedeschi, austriaci ed ungheresi. 
Sembra proprio che i farmaci allopatici antiparassitosi siano efficaci solo sugli esemplari  adulti, ma purtroppo solo limitatamente nei confronti delle larve.
Ecco perchè il Dr. Pichler si è concentrato su un metodo che risulti efficace non solo sui parassiti principlai, bensì che vada a  ripulire tutto l’ambiente, dai simbionti a tutto ciò che è legato alle memorie di quel determinato bioma. Stiamo parlando di un bioma a livello microscopico,  perché ognuno di noi, nel suo tratto intestinale possiede circa 1000 specie batteriche.  Inoltre  le ricerche ora si stanno estendo ai metaboliti dei batteri stessi ed a molte attività parassitarie collegate, finora rimaste sempre sconosciute od ignorate.
chips 


Partendo dalle ricerche storiche del dr. Rife e della Dr.ssa Clarck , l’equipe del Dr. Pichler ha ulteriormente implementato altri 12 anni di ricerche in materia ed ha messo a punto 8 chips, per ognuno dei quali sono state necessarie oltre 200.000 prove per mettere a punto le frequenze utilizzate:
chip# 1: Cardio: 18 + 82 le frequenze di base. Utilizzato per ottimizzare il sangue e fluidi corporei linfa garantendo la fornitura di tutte le cellule e il loro smaltimento dei rifiuti
chip# 2: Detox: 18 + 91 le frequenze di base frequenze. Serve a rafforzare gli organi di disintossicazione così come il sistema nervoso centrale e periferico
chip# 3: Immune: 18 frequenze di base + 119 frequenze. Utilizzate per migliorare le forze di difesa in caso di immunodeficienza, a seconda della stagione o la necessità
chip# 4: Infect: 18 + 99 di base frequenze frequenze. Utilizzate per supportare le applicazioni in caso di infiammazione causata da batteri o funghi.
chip# 5: Dental – 50 frequenze + 18 frequenze base. Serve a rafforzare la flora orale, per aiutare nei problemi della bocca, denti e mascella. A titolo di esempio: la malattia parodontale, Cure dentarie.
chip# 6: Urogenital – 91frequenze + 18 frequenze base. Usato per aiutare nei disturbi del sistema sessuale come ad esempio: fibromi, cisti, prostatite, disturbi mestruali, perdite vaginali.
chip# 7: Burn Out 57 Frequenze + 18 frequenze base. Viene utilizzato per la sindrome di affaticamento, letargia, burn out.
chip# 8: Neuro. Questo chip è utilizzato in problemi neurologici quali: sclerosi multipla (MS), la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), malattia di Parkinson, la meningite. sanzabase2
 
 Per altre informazioni sul dispositivo Sanza leggere:
Perchè bere acqua o/e immergersi nell’acqua prima di un trattamento con i CEMP
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Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi   

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP)

 

Altri articoli di questo sito sull’argomento parassiti:

Sanza – Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte prima.

Parassiti: Il latte umano uccide anche i parassiti! Ancora sui parassiti: Aspergilliosis e Trichomonas 

Molti li hanno pochi lo sanno: i nostri amati-odiati parassiti.

 

Da “Le Scienze” del 25 febbraio 2015

Il clima che cambia e le nuove epidemie

zanzara che pungeIn seguito ai cambiamenti climatici stiamo assistendo a uno spostamento delle aree di endemia di molte malattie infettive e al loro passaggio a nuovi ospiti, con un progressivo, parallelo aumento del rischio che nella popolazione umana si manifestino focolai ed epidemie a cui non siamo adeguatamente preparati.

tripanosomi
I tripanosomi sono protozoi che causano diverse parassitosi, come la malattia di Chagas e la malattia del sonno. (© Dennis Kunkel Microscopy, Inc./Visuals Unlimited/Corbis)

 

 

E’ su questo fenomeno che richiamano l’attenzione Eric P. Hoberg, dell’Osservatorio di parassitologia del Dipartimento per l’agricoltura degli Stati Uniti, e Daniel R. Brooks, direttore del Laboratorio di parassitologia dell’Università del Nebraska a Lincoln, in un articolo pubblicato su un numero delle “Philosophical Transactions of the Royal Society B” interamente dedicato alle nuove emergenze infettive.

“Non ci sarà un’epidemia che spazzerà tutti dal pianeta, come nel romanzo Andromeda di Crichton – dice Brooks – ma tante epidemie localizzate che metteranno sotto pressione i nostri sistemi sanitari. E potrebbero non esserci abbastanza soldi per farvi fronte adeguatamente .”

Lo scenario che si prospetta è l’estensione a molte altre malattie infettive di quello che si è già realizzato per il West Nile Virus in Nord America, che non è più un problema di piccoli focolai acuti per gli esseri umani o gli animali selvatici, ma  una realtà stabile: “Il West Nile Virus è qui per restarci, comunque”, spiega Brooks.

La sottovalutazione di questo processo di diffusione, osservano i ricercatori, è legato a un’idea ben consolidata, che però si è rivelata falsa. Nel corso del tempo, gli animali e gli agenti patogeni di una certa regione diventano sempre più adattati l’uno all’altro. Si pensava che ciò rendesse difficile l’emergere delle malattie in altre specie, dato che i patogeni devono aspettare che si verifichi una mutazione casuale per saltare su un nuovo ospite.

bisonte
Infestazioni broncopolmonari da nematodi che fino a poco tempo fa interessavano solo i caribù sono state riscontrate di recente anche nei buoi muschiati delle più estreme regioni artiche. (© Wayne Lynch/All Canada Photos/Corbis)

 

 

Ma negli ultimi decenni ci si è accorti che questi salti di specie avvengono più rapidamente del previsto. “Anche se un parassita può avere un rapporto molto speciale con un particolare ospite in un particolare luogo, ci sono altri ospiti che possono essere sensibili”, afferma Brooks.

Studi naturalistici indicano infatti che molti parassiti che oggi sono confinati a poche specie, in passato invece hanno infettato per milioni di anni molte più specie: evidentemente la loro capacità di tornare a infettarle non è andata persa nel tempo. Inoltre, i nuovi ospiti sono più suscettibili alle infezioni da parte di questi patogeni perché non hanno sviluppato una resistenza.

Per questo non basta trattare i casi umani di una malattia emergente e sviluppare un vaccino, ma bisogna anche conoscere la distribuzione geografica e il comportamento dei serbatoi non umani del patogeno. Solo così si potranno sviluppare strategie di salute pubblica in grado di abbassare il rischio di infezione, riducendo al minimo il contatto umano con gli animali infetti. Questa è la strategia che ha portato, per esempio, a una diminuzione dell’incidenza della malaria e della febbre gialla.

Negli altri articoli del numero speciale delle “Philosophical Transactions of the Royal Society B” è analizzata in dettaglio l’evoluzione della diffusione di numerose malattie parassitarie – fra cui dengue, Chikungunya, Chagas, West Nile Virus, oncocercosi – e il loro possibile futuro impatto sui sistemi sanitari.

 

Cemp Sanza – Biomag e gli effetti sulla matrice extracellulare. I problemi di modulazione dell’ossigeno a livello cellulare

Diamo qui spazio alla descrizioni di alcuni processi in cui interviene Sanza nella sua importante attività di modulazione della fornitura dell’ossigeno cellulare ed extracellulare. 

LA MATRICE EXTRACELLULARE: Le cellule,  ciò che le unisce e ciò che dà forma al nostro corpo.
Piattaforma logistica che permette i collegamenti e le comunicazioni.
Base delle articolazioni. Reparti di rifornimento.
Magazzino di detriti e depositi del materiale non più utile e dannoso.
Spazi  ove avviene l’infiammazione e si gioca la partita tra cellule immunitarie e  cellule non gradite.
Spazi logistici da cui prendono forma le malattie cronico degenerative ed i processi di invecchiamento.

…Astenia, cefalea, mancanza di concentrazione, etc.:  solo quando la ridotta disponibilità di ossigeno diviene cronica, essa dà segni in qualche modo patognomonici (pallore, fragilità ungueale, crescita stentata dei capelli etc.)…

…Fenomeni di ischemia-riperfusione avvengono fisiologicamente, allorché parti più o meno estese del nostro corpo sono sottoposte a fasi di compressione-decompressione (es. passaggio da una prolungata posizione seduta alla stazione eretta), oppure in condizioni francamente patologiche, come nelle ischemie d’organo e nella cosiddetta apnea notturna…

La matrice extracellulare può essere definita come un complesso stabile ma dinamico di macromolecole disposto intorno alla maggior parte delle cellule dell’organismo a costituire un’ordinata intelaiatura tridimensionale.  Se la cellula corrisponde agli spazi vuoti del sughero come osservò Robert Hooke con un classico paragone dal quale trasse l’origine stesso del termine di cellula come “piccola cella” – la matrice extracellulare è proprio il sughero.

Con l’enorme differenza che mentre il sughero è materia inerte, la matrice è sede di importanti fenomeni vitali.

Infatti, quando si afferma che gli organismi superiori sono costituiti da cellule, molto spesso ci si dimentica che tra queste esiste una matrice extracellulare, il cui peso secco è addirittura superiore a quello di tutte le corrispondenti cellule messe insieme.

La matrice extracellulare assume composizione diversa a seconda delle specie.

Per esempio, nelle piante, essa è composta principalmente di cellulosa mentre negli artropodi e nei funghi è costituita prevalentemente da chitina. Nell’uomo la matrice extracellulare deriva dal mesenchima, il connettivo embrionale non ancora differenziato che, in una fase molto precoce dello sviluppo, si dispone tra l’ectoderma e l’endoderma per dare origine, in seguito, ai tessuti trofoconnettivali (tessuto cartilagineo; tessuto osseo; tessuto adiposo; sangue ; tessuto linfoide) e muscolari. Taluni utilizzano il mesenchima come sinonimo di tessuto connettivo o, addirittura, di matrice, per sottolinearne, appunto, la specifica origine embrionale. A partire dalla fine dell’epoca embrionale, comunque, la matrice extracellulare assume una ben precisa struttura, assimilabile ad un colloide (=sostanza a metà tra il denso ed il liquido…) , di norma non calcificato, nella cui fase acquosa sono disperse fibre (collagene, reticolari ed elastiche) e macromolecole di natura essenzialmente polisaccaridica (glicosamminoglicani) e proteica (proteoglicani e glicoproteine).

In generale, le fibre collagene costituiscono l’intelaiatura tridimensionale di supporto dell’intera matrice, quelle reticolari formano una trama più fine intorno ai piccoli vasi sanguigni o all’interno dello stroma degli organi, mentre quella elastiche, infine, conferiscono la proprietà meccanica della distensibilità.

I glicosamminoglicani, da soli o associati ad un core proteico – come proteoglicani riempiono gli spazi lasciati liberi dall’impalcatura fibrosa e, inglobando notevoli quantità di acqua, agiscono da efficaci “shock adsorber” (a questo complesso fortemente idrofilo corrisponde la cosiddetta “sostanza fondamentale” dell’istologia classica). Particolari glicoproteine, dette di “adesione”, consentono specifiche interazioni tra le diverse componenti della matrice extracellulare e tra queste e le cellule.

Inoltre, in corrispondenza del polo basale di alcune cellule specifiche, generalmente adibite a funzioni di rivestimento e di protezione, quali le cellule epiteliali e quelle endoteliali, la matrice assume un aspetto decisamente compatto adattandosi ad una funzione prevalentemente strutturale, di sostegno, costituendo le cosiddette membrane basali, ove predomina la componente proteica.

Infine, sono riconducibili a specializzazioni della matrice le strutture di adesione interposte fra cellule epiteliali adiacenti (giunzioni serrate o occludenti, giunzioni ancoranti e gap junction).

Secondo le più recenti acquisizioni della biologia cellulare e della biochimica, la matrice extracellulare, infatti, non svolge solo una funzione strutturale di sostegno, conferendo agli organi forma e consistenza, ma protegge anche le cellule dai traumatismi. Inoltre, grazie alla sua particolare natura di gel fortemente idratato, consente un flusso incessante di molecole (nutrienti, mediatori chimici, farmaci e sostanze di rifiuto) tra il compartimento ematico e quello cellulare, facilitando la comunicazione fra le cellule e, ove previsto, orientandone la migrazione in risposta a specifici stimoli lungo ben precise direzioni. In particolare, l’interazione tra le cellule e componenti specifiche della matrice genera una serie complessa di segnali implicati nella regolazione della crescita, della differenziazione, dell’adesione e della motilità cellulare.

Non sono, poi, da trascurare alcune specifiche funzioni quali, ad esempio, la lubrificazione delle superfici articolari o dei visceri nelle grandi cavità sierose (pleure, pericardio e peritoneo) e, soprattutto, la compartimentalizzazione dei tessuti grazie alle membrane basali.

Infine, la matrice extracellulare è la sede dove hanno luogo i processi reattivi, quali l’infiammazione e la risposta immunitaria, la riparazione delle ferite e l’accumulo di grasso e di altre sostanze nocive o non più utili.

Con l’avanzare degli anni, la matrice extracellulare, per effetto anche dello stress ossidativo, perde progressivamente la sua integrità morfo-funzionale.

Così gli scambi metabolici si rallentano, la comunicazione tra le cellule viene compromessa e i residui tossici delle attività cellulari si accumulano innescando un pericoloso circolo vizioso che accelera i segni dell’invecchiamento. La pelle che è l’organo più sensibile alle alterazioni della matrice extracellulare, diventa atrofica e sottile a causa della disidratazione. Le articolazioni, a causa della riduzione delle capacità lubrificanti della sostanza intercellulare, perdono progressivamente la loro funzionalità con frequente insorgenza di rigidità ed anchilosi.

Il processo di riparazione tissutale, data anche la difficoltà di comunicazione tra le cellule e i ridotti scambi metabolici, viene notevolmente rallentato con accumulo di sostanze lesive o non più utili. Le cellule risentono immediatamente delle alterazioni della matrice riducendo la loro capacità di assimilare i nutrienti ma anche di reagire all’azione dei farmaci ai normali dosaggi, con potenziali rischi da iperdosaggio.

In soggetti predisposti, inoltre, la perdita improvvisa o graduale delle proprietà biochimiche e funzionali della matrice facilita l’insorgenza o aggrava condizioni croniche e degenerative a carico di tutti gli organi.

Tra queste sono da segnalare i processi degenerativi cronici a carico delle articolazioni ma anche quelli conseguenti alla compromissione delle strutture di rivestimento delle grandi cavità corporee, che poggiano sulle membrane basali, quali i vasi sanguigni (con predisposizione all’aterosclerosi), le mucose respiratorie gastrointestinali e genitourinarie che diventano più sensibili all’azione di inquinanti esterni (con conseguente insorgenza di allergie, infezioni, fenomeni di autoimmunità).

Infine, il trasporto degli ormoni e dei neurotrasmettitori diviene inefficiente e la sensibilità cellulare ad essi si riduce, facilitando l’insorgenza dell’ipotiroidismo, del diabete mellito, ecc.

Appare evidente che qualsiasi forma di integrazione nutrizionale non può non tener conto delle singolari proprietà morfo-funzionali e biochimiche della matrice cellulare.

L’ossigeno è a ragione considerato – almeno negli organismi aerobi, che sono poi le forme di vita prevalenti sul nostro Pianeta – l’elemento vitale per eccellenza. Esso, infatti, accettando nel corso del metabolismo terminale gli equivalenti riducenti estratti dai vari nutrienti, consente di generare, attraverso la fosforilazione ossidativa, l’adenosintrifosfato, indispensabile per tutte le funzioni cellulari (metabolismo, accrescimento, riproduzione, movimento, etc.).

Persino in forma radicalica, l’ossigeno gioca un ruolo determinante nei processi vitali, contribuendo, nelle specie più evolute, alla difesa contro microrganismi patogeni (virus e batteri).

E’ evidente che un’alterata biodisponibilità di questo prezioso elemento, specialmente se intensa e/o protratta nel tempo, avrà conseguenze deleterie sulle funzioni dell’intero organismo.

Nell’Uomo, in particolare, quando la pressione parziale di ossigeno (una misura della concentrazione del gas) scende, nel sangue arterioso, al di sotto del valore soglia di 60 mm Hg, i tessuti vanno incontro ad una condizione definita “ipossia”.

Responsabili di quest’ultima possonoessere una riduzione dell’ossigeno disponibile nell’aria inspirata (ipossia ipossica), un aumento dell’estrazione del gas da parte dei tessuti per rallentamento della velocità di circolo (ipossia stagnante), una riduzione della quantità totale di emoglobina circolante funzionalmente attiva (ipossia anemica) o, infine, un blocco, generalmente iatrogeno, della fosforilazione ossidativa (ipossia istotossica).

Qualunque sia la causa, l’ipossia si accompagna ad uno stato di sofferenza tissutale, spesso subdolo, in quanto difficilmente riconoscibile, data l’aspecificità della sintomatologia (astenia, cefalea, mancanza di concentrazione, etc.). Infatti, solo quando la ridotta disponibilità di ossigeno diviene cronica, essa dà segni in qualche modo patognomonici (pallore, fragilità ungueale, crescita stentata dei capelli etc.).

Fino alla metà degli anni ‘50 si riteneva che l’ipossia fosse l’unico evento indesiderato in qualche modo riconducile ad un alterato “metabolismo” dell’ossigeno.

L’ eccesso di Ossigeno.

In realtà, studi relativamente recenti hanno dimostrato che anche l’aumento della disponibilità dell’elemento – iperossia – può essere pericoloso, in quanto fa aumentare la probabilità di generare in maniera incontrollata specie chimiche altamente reattive, quali il radicale idrossile ed il perossido di idrogeno, di cui è ampiamente noto il potenziale istolesivo.

E’ ancora più recente la dimostrazione che fluttuazioni della pressione parziale di ossigeno – ossia abbassamenti del livello del gas nei tessuti seguiti da altrettanti innalzamenti – possono risultare pericolose almeno quanto l’ipossia o l’iperossia. Un fenomeno del genere, noto come ischemia-riperfusione, si verifica allorché il sangue affluisce copioso lungo un vaso in precedenza sede di un transitorio ostacolo – funzionale (es. spasmo con successiva dilatazione) o meccanico (es. trombosi con successiva lisi del coagulo) – alla circolazione.ù

Fenomeni di ischemia-riperfusione avvengono fisiologicamente, allorché parti più o meno estese del nostro corpo sono sottoposte a fasi di compressione-decompressione (es. passaggio da una prolungata posizione seduta alla stazione eretta), oppure in condizioni francamente patologiche, come nelle ischemie d’organo e nella cosiddetta apnea notturna, ovvero per effetto indesiderato di specifici trattamenti (es. trapianti d’organo, interventi di by-pass, etc.).

In tutti questi casi la transitoria ipossia provoca, attraverso un complesso meccanismo che vede implicati il calcio ed alcune proteasi, la conversione dell’enzima xantina deidrogenasi in xantina ossidasi. Quest’ultima, nel momento in cui la pressione parziale di ossigeno ritorna alla norma, utilizza il prezioso gas per produrre specie chimiche altamente reattive, quali il radicale idrossile e il perossido d’idrogeno, in definitiva responsabili delle lesioni tissutali da riperfusione.

Da questo punto di vista, il fenomeno della ischemia-riperfusione è uno dei fattori primari responsabili del cosiddetto stress ossidativo, con ciò intendendosi uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di radicali liberi.

A tal proposito, evidenze sperimentali dimostrano che è possibile prevenire il danno da ischemia-riperfusione attraverso la pre-somministrazione di antiossidanti.

Appare chiaro da quanto sopra esposto che il mantenimento di un livello costante di ossigenazione tissutale – pur nei limiti della variabilità dettata dalla richiesta metabolica – è una condizione assolutamente indispensabile per una corretta funzionalità cellulare.

Di ciò bisogna tener conto quando si vuol correggere uno stato di ipossia. In questa condizione, infatti, una somministrazione di ossigeno al di sopra di quella effettivamente richiesta può provocare la trasformazione parziale delle molecole del gas in radicali liberi istolesivi. E’ ampiamente noto, al riguardo, il nesso di causalità effettiva tra iperossia e fibroplasia retrolenticolare nei neonati ipossici. Ciò perché l’ossigeno, gas vitale per eccellenza, può trasformarsi, in determinate condizioni, in un vero e proprio killer cellulare.

Altri articoli sulla modulazione dell’ossigeno: 

Che cos’è lo stress ossidativo responsabile di invecchiamento e malattie croniche. I meccanismi chimici dell’inquinamento nel corpo umano e come ripulirlo in modo effettivo.

La respirazione delle cellule ovvero la respirazione mitocondriale. Ecco che cosa non ci deve mai mancare.

Altri articoli  sul dispositivo  Sanza e sugli e-CEMP:

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

PUNTI DI CURA PER IL LASER SANZA E I SUOI BIOFOTONI

Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di magnetoterapia: la magnetoterapia aiuta le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di magnetoterapia: la magnetoterapia aiuta le cure contro l’osteoporosi

Viaggio attraverso la Geometria Sacra (terza parte): Le frequenze guaritrici della musica. L’intonazione a 432 hertz, la Scala Aurea e la matematica dell’8 (il dispositivo Sanza usa la frequenza dell’8  in molti programmi fondamentali)

Il significato delle malattie: 1.bis Come guarire le infiammazioni con l’alimentazione 

Sanza e gli effetti sulla matrice extracellulare. I problemi di modulazione dell’ossigeno a livello cellulare

Sanza & gli effetti sulla regolazione posturale statica e dinamica. Gli studi del Dr. Marco Morelli.

I Cemp & gli effetti sulla regolazione posturale statica e dinamica. Gli studi di BIOFISICA del Dr. Marco Morelli.

La postura e’ la posizione che assume il corpo e  il suo orientamento nello spazio.

Tale  regolazione e’ in continuo mutamento in  quanto si adatta all’ambiente esterno e al suo mutare continuo.

La postura comporta una attivazione continua di diversi gruppi muscolari che sono attivati da aree del sistema nervoso centrale  sia corticale che sotto corticale.

Le aree motorie che gestiscono i continui aggiustamenti della postura ricevono afferenze sensoriali quali (stimoli sensoriali visivi, vestibolari, somatosensoriali , trigeminali.

La postura quindi e’ la risultante dinamica di un sistema di controllo neuro sensoriale che informa ed attiva attraverso un sistema complesso di aree cerebrali radiazione talamo cortico cerebellare il sistema motore effettore della informazione sensoriale.

Gli adattamenti posturali sono quindi gestiti da  esterocettori (cutanei), propriocettori (fusi neuromuscolari articolazioni) vestibolari, visivi.

Il sistema stomatognatico  svolge un ruolo funzionale di regolazione attraverso la lingua, denti, mucosa orale, labbra, articolazione temporo mandibolare, i fusi neuro musolari dei  muscoli  masticatori; si attiva la via sensoriale e propriocettiva che arriva ai nuclei trigeminali e da qui si irradia verso la sostanza reticolare talamo cervelletto e corteccia.

E’ importante sottolineare che gran parte  della informazione  sensoriale e propriocettiva che arriva  all’encefalo  si riferisce a terminazioni  che provengono dai fusi neuro muscolari e dai tessuti cutanei  (circa il 70% e tali fibre hanno una velocita’ di conduzione di 130 m/s) e non dalle  articolazioni (denti e atm- articolazione temporo-mandibolare) rimando alle aree somatotopiche della area sensoriale principale (s1) dove e’ chiaro che l’ area della atm e dei denti e’ circa 4 volte piu’ piccola dell’area sensoriale  delle labbra, della lingua e dei muscoli masticatori.

L’arco brachiale da cui si forma la lingua e’ lo stesso da cui si formano i muscoli paravertebrali dei primi 3 segmenti cervicali e dei trapezi. Il legame propriocettivo e’ molto stretto proprio partendo  da  questa base neuroanatomica. Si parla quindi di sistema “cranio- cervico-mandibolare” termine per  me inesatto  e vetusto ma che viene accettato  dai piu’.

Chiarisco meglio la mia idea : disturbi della atm e la malocclusione  sono considerati  i responsabili  degli squilibri posturali e delle sintomatologie dolorose  derivanti da malocclusione e disordini delle atm, ma e’ il muscolo  e i tessuti parodontali e cutanei   che con  le loro terminazioni sensoriali e  propriocettive modificano la postura .

LAVORI MORELLI 2E’ il conflitto neuro muscolare  che da lo squilibrio posturale quindi osteo articolare.

Il  muscolo modifica l’osso (la funzione modifica la morfologia), lo stimolo neuromotorio  comanda il muscolo, l’informazione sensoriale condiziona la risposta motoria, il muscolo  se attivato in  modo corretto da terapie adeguate che ne inducano un riequilibrio.

L’evidenza clinica  ottenuta conferma che con il riequilibrio muscolare si ottiene  un miglioramento posturale e  il  miglioramento del sintomo, tanto da pensare che le sole strutture interessate  da tale miglioramento siano i recettori  muscolari, cutanei e mucosi tanto e’ rapido il riequilibrio.

Abbiamo sottoposto a rmn funzionale in finger taping un paziente, dopo pochi minuti dalla somministrazione  della nostra terapia  (n.d.r. che utilizza Sanza), le aree attivate  per svolgere lo stesso movimento sono diminuite  e il consumo di  ossigeno in tali aree e’ diminuito.

LAVORI MORELLI1Da piu’ parti si hanno conferme come  il sistema trigeminale sia un importante regolatore del sistema posturale , quindi responsabile  in caso di alterazioni di questo sistema, di  disturbi posturali e di  svariate  sindromi dolorose.

Ho  maturato la certezza che il sistema trigeminale non possa essere considerato come entita’ di regolazione allostatica a se’, ma correlato ad altri sistemi di  regolazione in continuo adattamento funzionale con l’ ambiente.

Ho valutato come con l’uso di bite si modifica la postura nella sua globalita’, come con il riequilibrio indotto dai cemp  (campi eletromagnetici pulsati) si ottiene una correlazione diretta tra ottimizzazione della risposta motoria dell’encefalo, un riequilibrio dimostrato con emg di superficie  dei masseteri e temporali e una normalizzazione posturale globale: dalla scoliosi alle ernia del disco passando per le sindromi  nevralgiche, le cefalee, le emicranie.

Dobbiamo rivalutare il ruolo del sistema sensoriale come  input  di regolazione o in caso di alterazioni del sistema  di  causa prima di eventi morbosi.

Ho valutato come riequilibrando (valutazione emg) i masseteri e temporali  si modifichi il centri di pressione del piede, viceversa l’uso di ortesi incongrue  plantari non adeguati modificano  il quadro emg dei muscoli  masticatori ed inducono dismetrie craniche.

Come  con l’ uso di bite che inducono dismetria cranica  si  squilibra la  baro podometria del piede (sistema plastico  neurofunzionale).

Devo segnalare che ho pure riscontrato che l’ uso di psicofarmaci induce alterazioni emg dei mm. e baro podometrice  plantari.

Collegamenti tra vari sistemi sensoriali ed il controllo allostatico della postura  

Il nucleo mesencefalico del trigemino e’ un nucleo sensoriale con caratteristiche uniche.

Le sue cellule sono proto neuroni con caratteristiche di cellule gangliari (Kandel).

Questo nucleo ha quindi le caratteristiche di un ganglio sensoriale periferico.

Questi neuroni sono pseudo unipolari e inviano l’assone all’esterno del sistema nervoso centrale  (via  trigemino spinale e reticolo spinale) mentre le altre connessioni  stabiliscono le vie associative ascendenti verso il talamo, cervelletto, nuclei vestibolari  e corteccia (aree associative sensoriali e motorie).

Si capisce quindi come un’alterazione trigeminale induca sia a alterazioni posturali che psicoemozionale e turbe del carattere.

E’ risaputo che una stimolazione dolorosa del trigemino induce turbe uditive e dell’equilibrio (dimostrazione pratica di una diretta interconnessione tra sistema uditivo e vestibolare e  trigeminale).

Buisseret nel 1990 inietto’ perossidasi come marker in un muscolo oculomotore al fine di studiare la diffusione della sostanza  e quindi  di capire  le interconnessioni  delle vie sensoriali e motorie  nel snc (sistema nervoso centrale). Si trovarono tracce di perossidasi nel ganglio di Gasser, nel nucleo interolare,  nella parte caudale del nucleo spinale del trigemino, nel nucleo paratrigeminale nel corno dorsale del midollo spinale del tratto  c1-c2, connessioni tra nmt (trasmissione neuro muscolare) nucleo, spinale, nucleo vestibolare e il nucleo preposto dell’ipoglosso (questo nucleo e’ interconnesso coni nuclei oculomotori, nuclei vestibolari, cervelletto).

Come vedremo  in seguito e’ uno dei relais di gestione della postura intesa come sommatoria di informazioni e di risposte motorie di adattamento.

Il nmt (trasmissione neuro muscolare) dopo terapia di riequilibrio con cemp (campi eletromagnetici pulsati) ( n.d.r. Sanza) ho ottenuto delle variazioni nelle prove di messa a  fuoco.

Il nmt  e’ connesso anche con il nucleo del  IX, X, XII, III, IV, VI, nervo cranico. Si associano quindi stimoli visivi, somatosensoriali, viscerali, propriocettivi che controllano  postura, controllo del movimento, lo sguardo e i movimenti oculari.

Difetti di convergenza oculari sono spesso associati a disarmonia delle arcate dentarie. Tale disarmonia  accompagna anche difetti di visione binoculare.

Sono dimostrate, inoltre connessioni  tra cervelletto tronco nucleo del tratto solitario con il corno post del midollo da c1 a c5 e con neuroni primari afferenti del trigemino.

Risulta che il sistema trigeminale  sensoriale e propriocettivo  agisce in  stretta correlazione dinamica e plastica con il sistema vestibolare e oculomotore agendo quindi come regolatore della postura e del movimento .

E’ stato dimostrato come persone con lesioni del legamento crociato  anteriore del ginocchio sn. abbiano una componente posturale del rachide cervicale in maggior estensione rispetto alla media delle persone sane.

La contrazione dello sterno cleidomastoideo induce una contrazione del massetere dello stesso lato da valutazioni emg.

Persone con lesioni del crociato anteriore a sinistra trovano l’attivita’ emg del massetere temporale ant. cervicali post. trapezio sup. e inf.

Abbiamo intuito che esiste una relazione diretta tra sistema somato sensoriale e postura quindi e’ indispensabile per una diagnostica attuale e scientificamente corretta e un valido trattamento terapeutico una collaborazione tra vari specialisti di diverse branche quali psicologi, optometristi, fisiatri, otorinolaringoiatri, logopedisti, odontoiatri e in fondo anch’io anche se non so dove mettermi, podologi, ergonomi posturali per il mantenimento della allostasi posturale, per arrivare ad una regolazione posturale g. ergomonomica posturale globale.

Marco Morelli tel 331 2819319  dr.morelli@alice.it  http://www.marco-morelli.it/ 

IL DOTTOR MORELLI, specialista in TRATTAMENTI CEMP CAMPI ELETTROMAGNETICI PULSATI

Lo speciale trattamento ideato dal dottor Morelli mediante particolari campi elettromagnetici pulsati emette un messaggio coerente compatibile con l’energia delle nostre cellule, agisce sulla causa che crea il disagio nell’organismo e ne favorisce un netto recupero.

Trova il suo miglior impiego in tutti i casi di squilibrio posturale ripristinando il riequilibrio di tutti i riflessi di dismetria. Il trattamento è utile a recuperare le situazioni di stress correlate e a favorire la ripresa del controllo neuromotorio sia a livello fisico che psichico. È efficace risoluzione nei casi di: lombalgia, sciatalgia, cervicalgia; efficace nel trattamento delle cefalee; esiti di fratture, artrosi, ernia discale, sindrome tunnel carpale, rachialgia, fibromialgia, scoliosi, artrite.

La metodologia non è invasiva, è indolore, è priva di effetti collaterali. I risultati sono duraturi.

CHI È IL DOTTOR MARCO MORELLI ?

Medico chirurgo, laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Ferrara, Master in Ottimizzazione Neuro Psico Respiratoria, Neuro Psico Chinesi Terapia, Facoltà di Medina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze. Specialista in Riequilibrio Neuro Motorio, Terapia EBS a campi pulsati.

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1979, nella mia carriera professionale ho avuto esperienze nel campo della medicina generale, ortopedia, reumatologia ed odontoiatria. Sono sempre stato affascinato dalle capacità del nostro organismo di gestire il proprio equilibrio dinamico e ho maturato la convinzione che ogni malattia, sia, in prima istanza, il venir meno della capacità di gestire tale equilibrio energetico.

La vera terapia consiste nel dare l’informazione per ritrovare l’equilibrio biofisico perduto. Dal 2003 mi sono avvicinato agli studi biofisici presso l’Università di Firenze, trovando subito riscontri clinici a questa mia idea. Per la verità questa idea è vecchissima e già Marconi aveva intuito che un tessuto malato emetteva un campo elettromagnetico diverso da un tessuto sano.

F Popp alla fine degli anni 80 è andato oltre, dimostrando come il nostro DNA sia in correlazione continua con l’ambiente e l’ informazione avviene attraverso emissione di biofotoni, cioè energia.

”Le varie patologie si esprimono con sintomi diversi, ma sono ad una unica eziologica: l’alterazione energetica dell’organismo. L’ energia elettromagnetica è l’energia da cui dipende la vita dell’ organismo ” (W Heisemberg).

 “….se si vuole realmente aiutare una persona che ha uno squilibrio posturale dovuto ad un trauma, è necessario lavorare sui suoi stati fisiologici profondi e allora la mente inizierà a cambiare.” (Bessel Van der Kolk )  

Traumatic StressThe Effects of Overwhelming Experience on Mind, Body, and Society

Copertina anteriore
Bessel A. Van der KolkAlexander C. McFarlaneLars Weis th
Guilford Press, 1996 – 596 pagine

 

Altri articoli  sul dispositivo  Sanza e gli e-CEMP:

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

PUNTI DI CURA PER IL LASER SANZA E I SUOI BIOFOTONI

Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di magnetoterapia: la magnetoterapia aiuta le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di magnetoterapia: la magnetoterapia aiuta le cure contro l’osteoporosi

Viaggio attraverso la Geometria Sacra (terza parte): Le frequenze guaritrici della musica. L’intonazione a 432 hertz, la Scala Aurea e la matematica dell’8 (il dispositivo Sanza usa la frequenza dell’8  in molti programmi fondamentali)

Il significato delle malattie: 1.bis Come guarire le infiammazioni con l’alimentazione 

Sanza e gli effetti sulla matrice extracellulare. I problemi di modulazione dell’ossigeno a livello cellulare

Sanza & gli effetti sulla regolazione posturale statica e dinamica. Gli studi del Dr. Marco Morelli.

Sanza – Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove gratuite presso i Qantiqa Points

segue da: Comparazione tra le biofrequenze degli e-CEMP (campi pulsati elettromagnetici effettivi) o PEMF (pulsating electric magnetic field) e quelle di una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

e da: PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI  SANZA

e da: Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte prima

Per informazioni su Corsi e presentazione del dispositivo Sanza ai medici, con la presenza dello staff tecnico dalla Germania, scrivi qui, a info@movimentosereno.it

Gli influssi esercitati dall’ambiente in cui viviamo rendono più difficile lo sviluppo di rapporti energetici favorevoli nelle cellule del nostro organismo e l’attuazione di importanti processi di rigenerazione. I moderni metodi terapeutici messi a disposizione dalla fisica combattono questo processo, sostenendo così l’organismo.

Sapendo che tutti i processi del nostro corpo si basano su interazioni elettromagnetiche, che le nostre cellule comunicano tra loro in questo modo e che le informazioni sono trasmesse all’interno del nostro organismo attraverso frequenze specifiche, è facile intuire che proprio con questi segnali siamo in grado di supportare le nostre funzioni corporee. Le cellule entrano in risonanza con i corrispondenti segnali naturali e si genera così l’energia cellulare. Ecco spiegato come funziona l’uomo, come fa a sentirsi in forza e in salute.

L’osservazione complessiva è molto importante per la medicina bioenergetica. Il benessere fisico e psichico è il risultato di combinazioni terapeutiche applicate in modo mirato.
I continui progressi nell’ingegneria biomedica ci consentono di tradurre in pratica le conoscenze acquisite attraverso la ricerca.
Tra questi sviluppi rientrano anche i moderni segnali degli inviluppi sanza dei campi magneti pulsanti, di intensità più o meno
elevata e con conduzione del segnale regolata in modo specifico in base al tipo di problema.

Questa tecnica viene sfruttata per diversi disturbi della salute e ha influssi positivi sull’ossigenazione, sulla tensione della
membrana cellulare, sul metabolismo e sulla rigenerazione.
Con questa tecnica si possono sfruttare i  campi elettromagnetici pulsati, la risonanza magnetica e la conduzione dei segnali modificata dagli inviluppi sanza; una soluzione che permette di lavorare in modo conforme agli studi.

Le biofrequenze, ovvero elettroterapia con frequenze selezionate, completano l’applicazione degli inviluppi sanza con particolare riferimento alla funzione del sistema immunitario.

La fototerapia tramite soft laser favorisce processi importanti dell’organismo. I fotoni producono l’energia indispensabile, per esempio, per la formazione dei legami chimici ATP che funge da “riserva energetica” per tutte le funzioni cellulari.

La combinazione di questi tre componenti della medicina bioenergetica (gli inviluppi sanza come moderna applicazione dei campi magnetici pulsanti, il soft laser come fototerapia e le biofrequenze come elettroterapia per la trasmissione di
informazioni) costituiscono la STAZIONE di TERAPIA SANZA, CHE combina tutte e tre le possibilità terapeutiche in un unico sistema. La stazione di terapia sanza serve alla profilassi e alla terapia per uso domestico, ambulatoriale e clinico, alla riabilitazione e allo sport. Se si osservano le raccomandazioni e le controindicazioni, l’uso di queste tecniche non ha effetti collaterali.

Il fatto di aver integrato diverse “filosofie della magnetoterapia” (MFT classica, terapia a risonanza magnetica e applicazione dei
segnali degli inviluppi sanza), la “terapia con biofrequenze” e la “terapia con biolaser” in un sistema trasportabile altamente prestazionale è una caratteristica unica di questa soluzione.

Desideriamo segnalare ai nostri lettori studi clinici molto interessanti, molti dei quali sono in corso presso  cliniche universitarie austriache, dove questi dispositivi vengono usati correntemente da alcuni anni. ( Una abbondante bibliografia è disponibile nel libro di Fabio Petrossi “Terapia ambulatoriale e domiciliare con risonanza magnetica”  ed. Italo Svevo Trieste,  nel manuale per gli utenti Sanza scritto dalla Dottoressa Else Knaf  nell’aprile 2013, nel libro dall’Istituto di medicina bioelettrica “Magnetic Cell Regeneration für Ärzte und Therapeuten” scritto da Dr. Franz-Josef Aichinger, Marcus Benz e Dr. Gisela Rauch-Petz e sul libro “Praxis der Magnetfeldtherapie” del Dr. Christian Thuile. 

In Italia il dispositivo Sanza è ai suoi esordi nel 2012 e viene utilizzato come uno  stimolatore che supporta ed aiuta le terapie mediche convenzionali.  Le controindicazioni sono  quelle classiche e generali: Pace-maker cardiaci o impianti elettronici, Epilessia, Gravidanza (per motivi etici, poiché non sono state effettuate sui feti), Febbre alta (superiore a 39 °C), Infezioni gravi e acute dovute a batteri e funghi (ospedale), Gravi anomalie del battito cardiaco e grave insufficienza cardiaca grado IV), Ipertiroidismo (se non tenuto sotto controllo con farmaci). SANZA non deve essere utilizzato su ferite della pelle! ( vedi il manuale di SANZA per delle informazioni più approfondite ).

Avvertenze generali per il sistema SANZA
 Che cos’è SANZA?
Sanza si basa sui meccanismi terapeutici della natura. Il sistema utilizza campi magnetici a basse frequenze per accelerare il metabolismo cellulare.
Gli elettrodi Zapper opzionali (corrente di biofrequenza) consentono di effettuare almeno 2 volte all’anno un trattamento di 4-6 settimane con una banda di frequenze tipica per aiutare a combattere virus, batteri, funghi e parassiti.
 Quali sono gli effetti di SANZA sull’organismo?
SANZA può favorire l’assorbimento di ossigeno da parte del sangue e la relativa fluidità, rafforzare la struttura ossea, attivare il metabolismo e rivitalizzare il sistema immunitario. In questo modo ci si sente in forma, sani e scattanti: insomma, con SANZA! i campi magnetici pulsanti possono stimolare dei meccanismi di autoriparazione e il corpo può essere così in grado di contrastare meglio gli attacchi dovuti all’ambiente, allo stress e all’odierna frenesia. I principali campi di impiego di SANZA derivano dal suo effetto regolativo. L’armonizzazione dei cicli di regolazione interni rappresenta il principio funzionale più importante di questo metodo di trattamento.
 Come funziona SANZA?
Il cuore del sistema SANZA è un generatore di campi magnetici controllato da microprocessore. Esso trasmette le frequenze, corrispondenti ai cicli rigenerativi naturali del corpo, sugli applicatori tappeto, cuscino, asta, ecc. Si forma così un campo magnetico pulsante a basse frequenze.
 Quali aspetti occorre considerare?
L’applicazione SANZA non si sostituisce alla diagnosi e alla terapia della medicina classica. Rispettare quindi in ogni caso le istruzioni del proprio medico, i consigli del consulente specializzato, rispettare i consigli della MEDHOTLINE offerti dal consulente specializzato.  SANZA non deve essere utilizzato su ferite della pelle!

Ma diamo un’occhiata su che cosa succede all’estero dove il dispositivo viene utilizzato da molti anni e dove SANZA offre numerose possibilità di impiego per:

 Aumentare il benessere generale grazie a un effetto armonico e rivitalizzante sul corpo
 Aumentare le funzioni rigenerative e immunitarie
 Disturbi ai dischi intervertebrali
 Capsulite adesiva
 Artrosi
 Fibromialgia
 Ulcere cutanee
 Colpo della strega
 Fratture di ossa
 Operazioni (trattamento preventivo/terapia supplementare)
 Osteoporosi
 Sindrome premestruale (PMS)
 Malattie reumatiche
 Mal di schiena
 Dolori
Si osservano risultati di sperimentazioni che hanno dimostrato in campo odontoiatrico fino al 20% di crescita di tessuto osseo. Si osservano inoltre  notevoli miglioramenti di sintomi quali piorree, paradentosi etc.  In altri studi sperimentali si osservano risultati quali addirittura un millimetro di crescita del tessuto nervoso ogni 10 giorni !

Coloro che ci  hanno seguito negli ultimi anni sono stati progressivamente  informati sulle varie scoperte in America, Europa, Russia e nell’estremo oriente della cosiddetta “Medicina Quantistica” . Siamo nel campo dei vari dispositivi diagnostici e terapeutici che utilizzano le biofrequenze,  i biofotoni, le microcorenti e si osservano d i loro effetti su una miriade di sintomi.

Per esempio  sui  capillari e  la microcircolazione sanguigna (vedi anche piaghe,  scottature, piaghe del diabete, vene delle gambe, ulcere, malattie della pelle, suture di ferite e recupero veloce dei tessuti feriti etc. ) e sulla rivitalizzazione e ricrescita della struttura ossea (per esempio le anche e i femori degli anziani, ma anche i denti, etc.).

Ancora interessanti applicazioni sulle terapie del dolore,  la detossificazione e la basificazione dell’organismo,  oppure per rinforzare e rigenerare le cellule degli sportivi professionisti (il Dr. Pichler ha seguito con i suoi dispositivi diversi campioni medagliati alle ultime Olimpiadi di Pechino e vari campioni del mondo). Altri effetti sono stati riscontrati in disturbi tipo l’acufene  (il tinnito alle orecchie) e nella detossificazione da metalli pesanti, da tossine e dai parassiti  ed in molti altri disturbi.

Responsabile della messa a punto del dispositivo è il Dr. Christian Pichler ricercatore sulle biofrequenze fin dagli anni ’70 ed in stretta  collaboratorazione clinica con tutte le università austriache (che applicano da anni i suoi protocolli ed utilizzano  le sue macchine), l’università di Karlsruhe in Germania, l’università Semmelweiß di Budapest (con i testi scientifici del signor professor  Dr. Karoly Bretz  in collaborazione con  ricercatori russi   ed il prestigioso Yamamoto Institute ).

Sanza è un disposito medico prodotto medico high-tech prodotto dalla ditta tedesca Santerra, certificato in tutto il territorio della Comunità Europea (vedi certificati in calce), composto da diversi accessori in grado di combinare in modo velocizzato diverse terapie preziose con dei costi molto contenuti.   Si tratta di una stazione di terapia che combina le seguenti forme di terapia:

1. MFT classica = segnali e frequenze impostabili liberamente,

2. ePST = particolarmente per le articolazioni,

3. MRT = Terapia a risonanza magnetica a bassa intensità, Terapia di regolazione

4. Hüllkurven = Campo di forze controllato, che con 2 generatori di frequenza,

5. Biofotoni  = Raggio biolaser, fornisce subito energia al tessuto carente, che è utilizzata per la formazione di energia nella cellula (ATP) e avvia subito la fase di rigenerazione. Collegabile con Hüllkurven.

6. BFS = Microcorrente in una composizione particolare di frequenza, frequenze per depurazione del sangue, attivazione delle cellule immunitarie, frequenze di sistema. per l‘armonizzazione delle energie corporee.

Chi è interessato a provare gratuitamente i dispositivi che sono semplici da usare e tutti certificati per l’uso familiare può scrivere a info@movimentosereno.it e/o rivolgersi ai Punti Sereni per ulteriori informazioni. E’ una bella occasione per chi è interessato al funzionamento delle migliori macchine esistenti oggi al mondo in questo settore, per chi è interessato alle ultime scoperte sulle biofrequenze e a tutto ciò che serve sapere alle persone che vogliano utilizzare questo tipo di dispositivi certificati e/o vogliano impegnarsi nell’attività di diffusione di questi dispositivi presso il mondo medico, gli ospedali e/o nelle famiglie.

Ci teniamo a sottolineare quantunque che per ogni guarigione è fondamentale affrontare e comprendere il significato spirituale e psichico  della malattia, in modo tale che chi utilizzi questi dispositivi non ne diventi dipendente ed attui uno stile di vita incurante, tanto  poi demanda al dispositivo la soluzione di ogni disarmonia e la cura di qualsiasi sintomo, considerato che sostanzialmente si tratta di un potente rigeneratore cellulare.

L’obiettivo della macchina è quello di rigenerare le cellule.
UNA VOLTA RIGENERATE  sono le cellule stesse, attraverso il loro innato meccanismo di autoguarigione, ad essere protagoniste dei processi di guarigione (e non la macchina!).
Quindi la macchina può essere utilizzata per qualsiasi cosa, perchè lavora solo sul processo di rigenerazione ed riequilibrio cellulare. Ma non è la macchina a guarire, bensì il corpo stesso che si autoguarisce, grazie ai processi che la macchina ha aiutato ad attivare.
Anche se non si dovesse arrivare alla guarigione completa della singola malattia (che come sai dipende sempre principalmente dai nostri pensieri, cioè dai processi che avvengono a livello spirituale) l’eliminazione dei parassiti e dei patogeni, la detossificazione e basificazione delle cellule, il riequilibrio del sistema immunitario, la riattivazione del microcircolo sono comunque molto utili all’organismo ed alla base di una serie di successivi processi a cascata (che però è il corpo a gestire, non la macchina!).

Riteniamo saggio quanto espresso a questo proposito da un medico che utilizza da molti anni questo tipo di stimolazione:
“Quando prescrivo al paziente una macchina così potente, consiglio e faccio in modo che se ne distacchi il prima possibile in modo che questo oggetto non diventi una nuovo fattore di dipendenza.  Una volta superato il momento critico della malattia e del dolore, Occorre occuparsi piuttosto della propria crescita ed evoluzione personale in modo naturale e graduale.

Capisco l’utilizzo costante da parte di un adulto di questo dispositivo nel caso dei grandi campioni sportivi, ma ciò vale esclusivamente per motivi di natura economica (una carriera di una star prolungata di qualche stagione significa miliardi di euro sia per sè che per il team in cui gioca…!).

Per gli altri adulti consiglio di utilizzare il dispositivo come un aiuto momentaneo:  quando nella vita inizia una salita dura, può servire una piccola spinta iniziale oppure nei momenti più duri. Sanza èm un’ottima assistenza nei periodi di grande difficoltà per dare una mano all’organismo, in speciali  periodi transitori e/o di particolare stress (per esempio va bene per accelerare il recupero dopo un ricovero ospedaliero o  anche per detossificarsi più velocemente dopo una cura farmacologica. Infine  Quando entrano in gioco cause di tipo straordinario e/o impossibilità per cause di forza maggiore (periodi intensi di iperattività, stress prolungati e particolari e/o di viaggi durante i quali è impossibile accedere alle cure naturali, nutrirsi, muoversi, riposare correttamente.

Quanto sopra vale per gli adulti, mentre per gli anziani che quasi sempre si trovano in situazione di rigidità, specie i più anziani, sono molto più indulgente e consento l’uso della macchina anche permanentemente, osservando notevoli  miglioramenti, anche nell’umore.  Gli anziani presentano di norma tessuti usurati, per cui Sanza è ottima per riattivare il  microcircolo, per aiutare l’invertimento dell’invecchiamento dei tessuti ed in particolare del  sistema cardiovascolare. Ancora per aiutare a tenere pulito il sangue ed riattivare il sistema immunitario, ormai debilitato dall’età e dall’acidosi dovuta allo stile di vita squilibrato dei più. Una buona ripulita al sangue e al linfatico fanno sempre un gran bene e sono sempre molto salutari.

Ancora più utile ritengo la Sanza per quei bimbi, che incolpevoli si trovano a vivere in un ambiente devastante e dai forti  condizionamenti. Per non parlare  del tasso di inquinamento pazzesco (pensa che quelli che mangiano peggio in Italia sono i bimbi dell’asilo e delle alimentari nelle mense scolastiche!…). E sia chiaro che per inquinamento non intendiamo solo quello fisiologico: vivere in un ambiente familiare/scolastico dove non si viene allenati al perdono, ma alla competizione ed ad ogni tipo di condizionamento, specie quello dei mass media,  è ben più inquinante.

Vivere in un ambiente stressante è un altro caso che mi spinge a consigliare un uso costante della macchina fino a quando non si riesce a togliere la fonte di stress : lo stress è la principale causa di acidosi del nostro organismo!

Infine serve un’ultima precisazione molto puntuale: attenzione, in realtà la macchina non cura nulla! Nessun tipo di malattia.  Si limita a rigenerare le cellule attraverso un processo che le pone  in risonanza con la loro corretta frequenza vitale: in realtà sono poi le cellule che fanno tutto (non la macchina!)… cioè è il corpo, così rivitalizzato,  che attiva  ed utilizza i naturali processi di autoguarigione.  Insomma si guarisce da solo!
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Importante! Bere sempre molta acqua pura prima e dopo ogni terapia per agevolare l’espulsione delle tossine  rimosse dalle cellule!

Questo è sito della Ditta produttrice Santerra: clicca qui.

clicca qui per la descrizione generale del progetto e per leggere il giornale in italiano della macchina

clicca qui per vedere o scaricare  le foto della macchina e dei principali accessori

clicca qui per vedere o scaricare la presentazione del sistema in pdf : il futuro per giovani ed anziani

clicca o scarica qui la descrizione dei vari chips utilizzati 1-2-3-4-5-6-7-8

clicca o scarica qui per una dimostrazione generale di come si usano i vari accessori

clicca o scarica qui  la dimostrazione di come si usa il dispositivo accessorio helmholtz con una potenza fino a 10.000 microtesla.

clicca o scarica qui la dimostrazione di come si usano i dispositivi accessori per i biofotoni

clicca o scarica qui per le indicazioni e clicca qui  per i protocolli relativi alle malattie più frequenti


VIDEO sugli effetti di Sanza sulla “PULIZIA E DETOSSIFICAZIONE DEL SANGUE” (Gli inviluppi sanza determinano lo scioglimento delle cosiddette “pile di monete” e con esso un miglioramento nell’ossigenazione e nella fluidità del sangue. Le biofrequenze stimolano l’attività e il movimento proprio dei globuli bianchi e di conseguenza anche le difese immunitarie dell’organismo).

 

Descrizione del contenuto del video: Prima parte con diagnosi in vitro del sangue (sotto il microscopio):

I globuli rossi (RBC) hanno una tensione inferiore alla membrana cellulare (che non è -90 mV, come dovrebbe essere nel caso di cellule sane e vitali!). Il sangue mostra in superficie troppo poca attività per legarsi all’ossigeno. I globuli bianchi (cellule immunitarie) sono immobili e non funzionano.

Seconda parte:  Ora il sangue (sul vetrino) è stimolato con Biofrequenzstrom (Zapper) .
Già dopo dopo 5 secondi le cellule immunitarie (entrano in risonanza con le frequenze salutari inviati dal dispositivo e… ) cominciano a reagire e a muoversi (il movimento è vita!): ritornano a fare il loro lavoro diligente e far funzionare il sistema immunitario, così l’organismo torna a rendendoci appunto immuni dalle malattie.

Terza parte:  In altre buste supplementari di sangue dopo circa 10 secondi torma ad esserci di nuovo tanto stress sulla superficie cellulare dei globuli rossi, che tornano a respingersi e a nuotare liberamente nel plasma.  Poi il globulo rosso può  trasportare più ossigeno. Un attacco delle cellule immunitarie – soldati bianchi (granulociti neutrofili) nei confronti di  batteri: si ricostituisce da lì molto bene l’attività immunitaria. Dopo un breve tempo vediamo gli  eritrociti dinamici.

Quarta parte Sperimentazione dal vivo: Ora le  Biofrequenzstrom  sono applicate direttamente sul volontario e possiamo vedere gli efetti nel sangue. Rispetto alla parte 1, non si vede più una sola aggregazione dei globuli rossi. La terapia Sanza è efficace sia in vitro e in vivo su globuli rossi e bianchi.

ALTRI ARTICOLI SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI EFFETTIVI (e-CEMP):

.
Perchè bere acqua o/e immergersi nell’acqua prima di un trattamento con i CEMP
.

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Qantiqa Points ed i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi   

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP)
.
 
Articoli relativi al Progetto in corso di Medicina Sociale:
.

Visione Olonomica del Cervello e Visita Qantiqa 

Storia di una Guarigione (vera) dall’emicrania

Storia di una Guarigione (vera) dalla psoriasi

Storia di una Guarigione (vera) dalla fibromialgia

Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno 

 

Vedi anche questo articolo:  PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA

Certificati VALIDI IN TUTTO IL TERRITORIO EUROPEO. Sono pubblicati nell’articolo seguente:  Comparazione tra le biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) e quelle di una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUBBLICAZIONI PUBMED SU SANZA:

  • Klinische Wirksamkeiten der Magnetfeldtherapie – eine Übersicht. Universitätsklinik für Physikalische Medizin und Rehabilitation – Wien PMID 10897384
  • Wolsko PM et al.: “Double-blind placebo-controlled trial of static magnets for the treatment of osteoarthritis of the knee: results of a pilot study”. Altern Ther Health Med (2004) 10:36-43. PMID 15055092.
  • Reeser JC et al.: “Static magnetic fields neither prevent nor diminish symptoms and signs of delayed onset muscle soreness”. Arch Phys Med Rehabil (2005) 86:565-70. PMID 15759245.
  • Eccles NK: “A critical review of randomized controlled trials of static magnets for pain relief”. J Altern Complement Med (2005) 11:495-509. PMID 15992236.

 

PUBBLICAZIONI PUBMED SUi DISPOSITIVI CEMP:

*   Recent studies  about cemp (campi elettromagnetici pulsati)

*  Cemp in ortopedia 

*  La cellula e l’organismo. LA REAZIONE AI CEMP – Biorisonanza

* Estratto ricostruzione ossea con i cemp

* Ricerche Pubmed sui cemp

* Lancet: le  tendiniti si possono curare solo con i  cemp

* Abstracts scientific articles about cemp

VIDEO1:  esempio di filmati presenti in youtube con microscopio in campo oscuro sugli effetti dei dispositivi cemp  sul sangue.

VIDEO 2:  altro esempio presenti in youtube di filmati con microscopio in campo oscuro sugli effetti dei dispositivi cemp  sul microcircolo.

VIDEO 3:  esempio di filmati presenti in youtube con microscopio in campo oscuro sui  meccanismi di formazione  endogena dei parassiti (vedi il ruolo e l’azione dei simbionti, già visibili nel video 1 e forma terminale primitiva ed energia primaria vitale degli esseri viventi) e su cui hanno effetto i cemp associati alle microcorrenti Sanza, attualmente comprese in 8 chips così suddivisi tra:
1. Sistema cardiocircolatorio e linfatico,
2. Dolore e disintossicazione organi emuntori,
3. Infezioni,
4. Infiammazioni,
5. Cavo orale, denti ed ossa,
6. Urogenitale,
7- Burn out (stress),
8. neurologico).

Salute da bere: quando un estrattore può far la differenza

a cura di Tindaro Bongiovanni
Nutrizionista U.S. Città di Palermo
Consulente Nutrizione e Supplementazione A.C. Spezia Calcio
Referente Scientifico Hurom Italia

Era il lontano 1990 quando la World Health Organization emanava le prime raccomandazioni sul consumo di frutta e verdura stabilendo un’assunzione giornaliera minima di 400 g. Queste raccomandazioni erano basate sulle evidenze scientifiche che elevati apporti proteggessero contro malattie cardiovascolari ed alcuni tumori (WHO, 1990).
Questo portò al lancio dello slogan “5-a-day” di frutta e verdura lanciato nella campagna educazione nel Regno Unito nel 2003, la quale tuttavia, mostrò un successo limitato nell’aumento dei consumi in Inghilterra (HSCIC, 2012).
Anche Francia e Germania “sposano” e promuovono il consumo giornaliero delle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Negli Stati Uniti d’America il 5-a-day viene promosso con la campagna del 2007 dal titolo “Fruit and Veggies- more Matters”. Questa campagna educazionale si basa sulle linee guida del 2005 che raccomandano di assumere varie porzioni (numero) che dipenderanno dal fabbisogno calorico del singolo individuo (USDA, 2005). Il governo Australiano recepisce lo Statement della WHO lanciando nel 2005 la campagna “ Go for 2 + 5” nella quale consiglia l’assunzione quotidiana di 2 porzioni di frutta (150 g per porzione) e 5 porzioni di verdure (75 g a porzione, quindi 375 g di verdure) per un totale di 675 g.
La filosofia delle 5 porzioni al giorno viene divulgata anche in Italia nell’ambito di “Guadagnare Salute”: un programma di prevenzione al servizio dei cittadini (Ministero della Salute, 2008).
In questi ultimi anni, diverse sono le controversie circa la relazione tra il consumo, in termini di porzioni/giorno, di frutta e verdura e mortalità, con implicazioni importanti per lo sviluppo di politiche sanitarie. L’effetto protettivo della frutta e della verdura sulle malattie cardiovascolari è stato ampiamente provato e dimostrato in diverse meta-analisi [7-12]. Questo è stato ulteriormente rafforzato dai recenti risultati riportati da uno studio su larga scala che ha usato dati della coorte EPIC acronimo di European Prospective Investigation into Cancer and nutrition (Crowe et al., 2011).

Per quel che riguarda l’associazione tra consumo di frutta e verdura e cancro, attualmente, ricondurre a una singola sostanza di origine alimentare la capacità di prevenire un evento complesso come la cancerogenesi è soltanto un auspicio non supportato da sufficienti evidenze sperimentali.
L’associazione tra il consumo di frutta e verdura e la mortalità per tutte le cause è stata esaminata recentemente nell’EPIC coorte. Questo studio ha trovato che il consumo di frutta e verdura era inversamente associato con la mortalità per tutte-le-cause con un HR di 0.90 e un CI di 0.86 a 0.94 per il più alto quartile di consumo (Leenders et al., 2013).
Se l’associazione tra consumo di verdura e frutta e prevenzione delle malattie cardiovascolari appare robusta, l’associazione legata alla riduzione della mortalità per tumore rimane indecisa. Inoltre, la quota e il tipo di frutta e verdura che mostra i benefici maggiori per la salute umana non è nota. A questi concetti noti e ampiamente sostenuti dagli studiosi dell’argomento, uno studio pubblicato recentemente (Oyebode et al., 2014) aggiunge che:
– Il consumo di frutta e verdura è inversamente associato con la mortalità per tutte-le-cause, cancro e malattie cardiovascolari in una popolazione nazionalmente rappresentativa non- istituzionalizzata.
– Coloro i quali consumano 7 o più porzioni di frutta e verdura al giorno hanno il minor rischio di mortalità per qualsivoglia causa.
– Il consumo di verdure, insalate e frutta fresca o disidratata è in modo robusto associato con una diminuita mortalità.

Sempre di più evidenze suggeriscono che gli effetti salutari di frutta e verdura sono attribuiti alle interazioni sinergiche e additive dei fitochimici presenti nel frutto intero, e non al singolo composto, che agiscono su diverse vie di trasduzione del segnale. Quindi, i consumatori per assicurarsi un’ottimale nutrizione e ben-essere dovrebbero ottenere i nutrienti e i fitochimici bioattivi da una grande varietà di frutta e verdura, fresca e di stagione, e non da costosi supplementi dietetici (Liu RH, 2013) Sottolineando l’importanza del network tipico dell’intera matrice nella sua complessità.

Premesso che, in accordo con le raccomandazioni internazionali, è consigliato consumare la frutta e la verdura come tale, privata delle parti non edibili e di stagione, ci possono essere momenti della giornata (la mattina appena svegliati dove si è abituati a consumare succo di Ananas o di carota) o altre condizioni (preferenza di succhi vegetali rispetto alla verdura o frutto intero, scarsa assunzione di frutta e verdura per motivi di tempo o per ridotta tollerabilità ai quantitativi giornalieri indicati, difficoltà masticatoria temporanea o fisiologica, necessità di assorbire velocemente i nutrienti, etc.) dove la materia prima può essere trasformata attraverso l’impiego di strumenti casalinghi da “materia solida” a “materia liquida”.

È noto come la maggior parte dei cibi liquidi possieda una bassa viscosità, passa quindi attraverso lo stomaco più velocemente rispetto ad un cibo solido, (Bohn et al., 2014), in questa forma i nutrienti che costituiscono la miscela giungono nel torrente circolatorio in tempi rapidissimi fornendo quelle molecole che sono necessarie alla cellula per ripristinare l’omeostasi (e.g re-integrare i fluidi e gli elettroliti persi durante l’esercizio fisico).
Gli estratti di frutta e verdura, graditi ad un’ampia clientela tra cui spiccano i giovani (poco avvezzi agli alimenti vegetali), sembrano rappresentare una strategia valida e addizionale nell’incrementare il consumo giornaliero di elementi essenziali per la vita come minerali e vitamine. Questi succhi possono essere facilmente realizzati utilizzando diverse apparecchiature casalinghe: spremiagrumi, frullatore, centrifuga e il più recente e moderno estrattore.
È importante sottolineare che la composizione qualitativa del succo ottenuto è diversa a seconda:
1. Dello strumento impiegato.
2. delle caratteristiche intrinseche del prodotto intero (grado di maturazione, tipologia di coltivazione, conservazione, grado di maturazione, etc.).

Secondo le attuali conoscenze di chi scrive, nonostante esistano vendutissime apparecchiature casalinghe disponibili in commercio per questo scopo, la Ricerca Scientifica non si è ancora occupata (o lo ha fatto timidamente) di valutare obiettivamente la qualità del prodotto finale ottenuto in funzione dello strumento usato, né di studiare quanto e cosa “si perde per strada” nel processo casalingo di trasformazione, né tanto meno di caratterizzare gli scarti per individuarne un possibile impiego. Studi in questo campo sono necessari per comprendere quale tecnica, quali combinazioni, quali accorgimenti adottare per ottimizzare i processi casalinghi di estrazione e fornire all’utilizzatore finale informazioni per ottenere una bevanda che sia “salutare” per il suo organismo.

Solo recentemente, Kim et al. (2015) del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e della Vita dell’Università Inje, Korea, hanno valutato e comparato le proprietà fisio-chimiche, nutrizionali e sensoriali di due succhi di pomodoro ottenuti partendo dalla stessa materia prima processata però con due diversi strumenti casalinghi: una centrifuga a 8,000 – 12000 rotazioni per minuto (SJ600, Dongah Co., Ltd., Gimhae, Korea) e un estrattore a 80 rotazioni per minuto (SJ200B, Hurom Co., Ltd., Gimhae, Korea).

Gli Autori hanno acquistato dei pomodori maturi al mercato locale di Gimhae, Korea. I pomodori sono stati lavati con acqua del rubinetto, e sono stati scelti i frutti della stessa dimensione. Una parte della quantità totale è stata introdotta in uno spremitore verticale a bassa velocità (SJ200B; Hurom Co., Ltd, Gimhae, Korea) e l’altra parte in uno spremitore ad alta velocità (SJ600; Dongah Co., Ltd, Gimhae, Korea) per realizzare il succo.

I due tipi di succo ottenuti sono stati analizzati. In particolare sono stati studiati, la resa (quantità di succo ottenuta usando la stessa quantità di pomodoro) il pH, la quantità di solidi solubili espressi come °Bx a 25°C, l’acidità titolabile espressa come percentuale di acido tartarico.
Gli Autori hanno eseguito anche l’analisi dei polifenoli totali ed hanno espresso i risultati come mg di acido tannico equivalente per 100 mL di succo o 100 g di pomodoro.
Insieme a queste analisi i due succhi sono stati confrontati anche per il contenuto di vitamina C. Il contenuto di questa vitamina è stato determinato usando l’acido l-ascorbico come standard ed espresso come mg di acido L-ascorbico per 100 mL di succo o 100 g di pomodoro.
Il contenuto in licopene è stato anch’esso determinato ed espresso come mg di licopene per 100 mL di succo o 100 g di pomodoro.
Vitamina C, Licopene e altri micronutrienti presenti nel succo di pomodoro hanno effetti sinergici nel ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione.
Gli studiosi hanno eseguito l’analisi del DPPH radical scavenging activity che è stata misurata con il metodo descritto da Blois.
I due succhi sono stati confrontati anche in termini di caratteristiche microscopiche. Una goccia di succo di pomodoro è stata disposta su un vetrino, coperta, esaminata usando un microscopio ottico ad una risoluzione di x40 o x100.
Coinvolgendo un panel di 10 persone, i succhi sono stati sottoposti ad una valutazione sensoriale, dove è stato valutato il sapore, il colore, l’aroma, l’omogeneità, gusto, retrogusto, accettabilità nell’insieme.

Risultati e Discussione
In accordo a quanto ci si aspettava, come mostrato in tabella 1, la resa di estrazione è stata più alta quando si usava l’estrattore Hurom a bassa velocità [LSM] (79.9± 1.6%) rispetto alla centrifuga [HSC] (54.8±1.3%), differenza statisticamente significativa dovuta ai diversi componenti e diversa velocità di rotazione dei due apparecchi casalinghi. Per quel che riguarda i solidi solubili, questi erano anch’essi significativamente maggiori nel succo ottenuto usando l’estrattore. Il pH non differiva tra i diversi campioni, tuttavia, l’acidità era leggermente più bassa nel succo ricavato con l’estrattore comparata con quello ottenuto usando la centrifuga.

I principali flavonoidi presenti nel pomodoro sono la rutina e la naringenina, mentre gli acidi fenolici maggiormente presenti sono l’acido clorogenico e l’acido caffeico. Come si evince dalla tabella 2, il contenuto di polifenoli presente in 100 ml di succo ricavato usando l’estrattore Hurom era maggiore rispetto al succo ottenuto con la centrifuga (49.0±0.6 mg TAE vs 47.7±0.6 mg TAE). La cosa importante da sottolineare è che a parità di peso di pomodori usati (100 g), considerata la più bassa resa della centrifuga, la differenza tra i due succhi era rilevante (Hurom 39.2±0.4 mg TAE vs Centrifuga 26.1.0±0.1 mg TAE). Quindi, quando si usava la stessa quantità di pomodori per l’estrazione, nel succo ottenuto con l’estrattore Hurom si rilevava il 50% in più di polifenoli.

Nella tabella 2 è possibile osservare come nel succo (100 mL) ottenuto con l’estrattore Hurom (LSM Juicer) c’era sia una maggiore quantità sia di vitamina C (15.3±0.2 mg vs 13.6±0.3 mg) che una quantità più elevata di licopene (3.02±0.01 mg vs 2.20±0.05 mg) differenze statisticamente significative. È bene ricordare che per ottenere quel dato volume (100 mL) nell’estrattore Hurom bisognava introdurre una quantità minore di materia prima, in quanto la bassa velocità di rotazione e la coclea verticale di macinazione garantivano una resa superiore come precedentemente indicato in tabella 1. Se rapportato a 100 g di pomodori, la quantità di vitamina C e Licopene era pari al doppio quando la materia prima era processata con estrattore.

Il più elevato contenuto totale in polifenoli, vitamina C e Licopene nel succo ottenuto con estrattore Hurom rende ragione della più elevata DPPH radical scavenging activity (55.6±0.2% vs 49.8±0.1%) come si legge in tabella 3.


Per quel che concerne l’omogeneità, in figura 1 è possibile notare come il succo preparato usando l’estrattore Hurom (1A) appariva omogeneo e non si separava in strati, l’altro (1B) formava invece diversi strati. Questa separazione diminuiva nell’insieme la qualità del succo. Per esaminare tale fenomeno di separazione, i due succhi (1A, 1B) sono stati studiati al microscopio ottico.


Il succo che si separava (quello ottenuto con la centrifuga) era costituito da tante bollicine di aria incorporate nello strato superiore (figura 2B). Tali bolle sembravano formarsi come risultato della denaturazione delle proteine o delle sostanze pectiche durante il processo di spremitura a velocità superiore della lama piatta della centrifuga. Le bolle di aria erano capaci di incorporare componenti insolubili come tessuti e fibre, causando la separazione in strati. Per contro, nel succo preparato usando l’estrattore si osservavano solo poche bolle d’aria (figura 2A). In aggiunta, la forma delle cellule era chiaramente distinguibile nel succo preparato con l’estrattore, mentre l’utilizzo della centrifuga produceva la distruzione della maggior parte delle cellule (figure 2C e 2D). I detriti cellulari, nel succo preparato con la centrifuga, si attaccavano velocemente alle bolle d’aria contribuendo alla separazione in strati. Questa rottura delle cellule e conseguente liberazione del contenuto intracellulare nel succo conduceva ad una diminuzione della freschezza del succo e ad un aumentato deterioramento causato da reazioni indesiderate quali l’ossidazione. In più, le bolle d’aria aumentano l’area che si trova a contatto con l’ossigeno e questo può accelerare l’ossidazione del succo. Nel succo ricavato attraverso spremitura a bassa velocità (estrattore Hurom) la struttura cellulare era mantenuta (figura 2C) producendo un succo omogeneo e di buona qualità.


In tabella 4 sono riportati i risultati della valutazione sensoriale. Questa è stata realizzata da un panel di esperti. È possibile notare come gusto, colore e aroma erano maggiori nel succo fatto con l’estrattore e, l’accettabilità nell’insieme del succo era di 1.7 volte maggiore rispetto a quello prodotto dalla centrifuga.

Sebbene il numero di assaggiatori (n=10) fosse relativamente piccolo, i risultati della valutazione sensoriale indicano che il consumatore preferisce il succo ottenuto con l’estrattore rispetto a quello ottenuto dalla centrifuga.


In conclusione, il succo di pomodoro preparato usando uno spremitore a bassa velocità (Hurom) ha più qualità desiderabili in termini di proprietà sensoriali, fisio-chimiche e omogeneità, rispetto ad un succo preparato con la centrifuga.

Bibliografia

– World Health Organization. Diet, Nutrition, and the Prevention of Chronic Diseases.
– World Health Organization, 1990. http://www.who.int/nutrition/publications/obesity/WHO_TRS_797/en/index.html (accessed 4 May 2015).
– Health and Social Care Information Centre. Health Survey for England 2011 trend tables. 2012. http://www.ic.nhs.uk/pubs/hse11trendtables (accessed 4 May 2015).
– Programme National Nutrition Santé. Fruits et légumes: au moins 5 par jour. Programme National Nutrition Santé. http://www.mangerbouger.fr/bien-manger/ que-veut-dire-bien-manger-127/les-9 reperes/fruits-et-legumes-au-moins-5-par-jour.html (accessed 4 May 2015).
– Biesalski HK. ‘5 am Tag’-Kampagne: Wissenschaftliche Begründung. Deutsche Gesellschaft für Ernährung. http://www.dge.de/modules.php?name=News&file=article&sid=290 (accessed 4 May 2015).
– U.S. Department of Health and Human Services and U.S. Department of Agriculture. Dietary Guidelines for Americans, 2005. 6th edn. Washington, DC: U.S. Government Printing Office, 2005:24.
– Department for Health and Ageing, Australian Government. Go for 2&5 http://www.gofor2and5.com.au (accessed 4 May 2015).
– Leenders M, Sluijs I, Ros MM, et al. Fruit and vegetable consumption and mortality: European prospective investigation into cancer and nutrition. Am J Epidemiol 2013;178:590–602.
– Ministero della Salute. Guadagnare Salute. 2008 http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_opuscoliposter_25_allegato.pdf (accessed 4 May 2015)
– Liu RH. Dietary bioactive compounds and their health implications. Journal of Food Science, Vol.78, S1. 2013.
– Bohn T. Dietary factors affecting polyphenol bioavailability. Nutr Rev 72 (7):429-52; 2014.
– Kim MJ, Kim JI, Kang Mj, Kwon B, Jun JG, Choi JH et Kim MJ. Quality evaluation of fresh tomato juices prepared using high-speed centrifugal and low-speed masticating household juicers. Food Sci. Biotechnol. 24 (1):61-66; 2015.

 

Altri argomenti sugli estrattori: 

Arriva in Italia il primo ESSICCATORE AGLI INFRAROSSI. Assumere più fibre in modo naturale. 1. L’uso dell’estrattore e dell’essiccatore.

Estate 2016: arriva in Italia il primo estrattore professionale. Ovviamente Koreano. By siquri.com.

LA QUESTIONE DELLE FIBRE. Dietologi che dicono di mangiare poca frutta ed evitare centrifughe ed estratti per diabete o altro. I malintesi di fondo.

Gli straordinari effetti dell’estratto di anguria (… e dei meloni).

Altroconsumo contro gli estrattori cinesi. Le centrifughe sono alla pari, nonostante le leggi della fisica?

2015: Il fenomeno dell’arrivo in massa sul mercato degli estrattori cinesi a basso prezzo.

La comparazione  di Altroconsumo  tra estrattori “cinesi” e centrifughe (giugno 2015)

  

Le ricette miracolose con l’estrattore. Mille piante per guarire dal Cancro senza CHEMIO. Ed i semini della frutta…?

Alcuni  tra i nostri  soci più attivi sono impegnati in alcuni importanti gruppi di ricerca che stanno testando e mettendo a punto delle ottime ricette curative basate sulle estrazioni fresche dai succhi di frutta e verdura. I primi documenti prodotti  saranno a disposizione di tutti presso  i Punti Sereni a partire da settembre 2014 e seguiranno costantemente nei mesi successivi.

Molti ci chiedono se devono togliere i semini dalla frutta.

Ecco , a proposito dei semini, una risposta autorevole da parte del Dr.  Giuseppe Nacci, medico specializzatosi in medicina nucleare al San Raffaele di Milano e che ha contribuito anche con una sua scoperta, protetta da brevetto, alla diagnosi e terapia dei tumori, come descritto nel suo libro “La terapia dei tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare” (671 pagg.) :

27 novembre: giornata mondiale CONTRO l’Immensa Balla della Ricerca sul Cancro…..….
“Regala un semino di mela, o di altra frutta, a tutte le persone che conosci, spiegando loro che tutti i semini di frutta contengono la vitamina B17:  
la vitamina che cura il Cancro, una terribile malattia che deriva da una semplice carenza di vitamina”
La terapia NACCI.

Ma sarà veramente autorevole quello che ci riferisce il dottor Nacci?L’Ordine dei Medici di Trieste l’ ha più volte  sospeso dall’Ordine.

Lungi dal delegittimarlo (anzi!…)  questo provvedimento si è trasformato in un volano divulgativo :  molti dicono che è proprio per questo provvedimento dell’ordine dei medici che il Dr. Nacci ha acquisito agli occhi dell’opinione pubblica fama, autorevolezza e credibilità. Questo infatti ha “costretto” molti ad informarsi ed approfondire , ciò che non sarebbe mai avvenuto nel silenzio dei mass media.  Inoltre gioca il ” fattore simpatia”  perchè  si pensa che  se uno ha il coraggio di mettersi contro l’ordine dei medici normalmente, oltre ad essere  una persona coraggiosa e di coscienza,  se  si espone al pubblico ludibrio vuol dire che evidentemente ha ragioni da vendere. Altrimenti perchè esporsi in questo modo in una faccenda in cui non ci sarebbe  niente da guadagnare, anzi tutto da perdere?

Ma chi è questo dottore e cosa ha fatto di tanto grave? Il dottor Nacci  considerando che le normali terapie dei tumori (radioterapia, ormonoterapia e soprattutto chemioterapia) presentano forti effetti collaterali, ha sviluppato uno studio per la cura dei tumori secondo il metodo metabolico Gerson. Tale metodo, seguito con molto successo in parecchie cliniche all’estero, si basa principalmente su un apporto vitaminico fitoterapico accompagnato da un’adeguata dieta. Tutto ciò è ampiamente illustrato nel suo libro “Diventa Medico di Te Stesso” che è stato premiato dall’Associazione “Mare Nostrum” di Wildon (Graz) come il miglior libro a tema scientifico dell’anno 2006. Per i suoi studi i sindaci di Trieste e di Padova lo hanno insignito del Sigillo delle loro città e il rettore e il Senato accademico dell’Università di Padova gli hanno conferito il premio “Città di Padova 2008” .

Nonostante l’alto riconoscimento dei suoi studi e il felice esito delle sue cure, l’Ordine dei Medici di Trieste ha deciso di sospenderlo più volte  perché le sue cure non sono in linea con quelle ufficiali. ( vedi il recente articolo RIVOLUZIONE IN MEDICINA: leggete che cosa osa scrivere l’autorevole British Medical Journal ! )

Ringraziamo il Dr. Nacci per aver accettato di rendere disponibile per tutti gratuitamente il suo prezioso  libro “Mille piante per guarire  dal Cancro  senza CHEMIO”.

Ecco il link:  clicca qui.

Colazione scarsa, rischio di sindrome metabolica

 L’IMPORTANZA DI UNA SANA COLAZIONE  colazione2

L’università di Umea conferma una vecchia credenza: la colazione è uno dei pasti più importanti della giornata per mantenersi in buona salute. Se non è sostanziosa, si rischia la sindrome metabolica

colazioneSempre più anche la scienza conferma i benefici di una sana e adeguata colazione. Foto: ©photoxpress.com/Dusan-Zidar

Lo dicevano già i nostri nonni: la colazione è il pasto più importante della giornata. Molti giovani, tuttavia, la mattina hanno una gran fretta di uscire e preferiscono mangiare poco e veloce.

Ma secondo studi recenti,quest’abitudine è tutt’altro che salutare: a lungo andare, infatti, potrebbe portare a sviluppare la cosiddetta sindrome metabolica.

Questo è quanto suggerisce l’Università di Umea in Svezia, che ha condotto una ricerca appena pubblicata sulla rivista Public Health Nutrition.
Dai dati è emerso che gli adolescenti che sono soliti consumare colazioni molto povere hanno una maggiore incidenza nello sviluppare la sindrome metabolica dopo circa ventisette anni, rispetto ai ragazzi che facevano una colazione abbondante.

La sindrome metabolica non è una vera e propria malattia, bensì un insieme di sintomi collegati a un maggior rischio di soffrire di tutta una serie di disturbi cardiovascolari, ma anche grasso addominale, livelli di HDL (lipoprteine ad alta densità) eccessivamente bassi, ipertensione, glicemia e trigliceridi alti.
Per arrivare a tali conclusioni, il team di ricerca nel 1981 aveva reclutato tutti gli studenti della città Norvegese di Luleå, dell’età di nove anni, chiedendo di descrivere la loro colazione tipo. Ventisette anni dopo sono stati sottoposti tutti a un controllo sanitario al fine di rilevare e studiare la sindrome metabolica.

Si è potuto così evidenziare come i giovani che non facevano colazione o la facevano in maniera scarsa, abbiano avuto un’incidenza del 68% più elevata di sindrome metabolica in età adulta, rispetto ai bambini che avevano mangiato colazioni molto più sostanziose.
I dati sono stati elaborati tenendo anche presente i differenti fattori socio economici e lo stile di vita dei singoli adolescenti.

«Sono necessari ulteriori studi al fine di poter comprendere i meccanismi coinvolti nella connessione tra la colazione scarsa e la sindrome metabolica, ma i nostri risultati e quelli di diversi studi precedenti suggeriscono che una misera colazione può avere un effetto negativo sulla regolazione dello zucchero nel sangue», conclude Maria Wennberg, autrice principale dello studio e ricercatrice presso il Department of Public Health and Clinical Medicine, Family Medicine dell’Umea University (Svezia).

E’ indubbio, quindi, che prima di andare a scuola bambini e ragazzi dovrebbero prendersi un po’ di tempo da dedicare a una sana e sostanziosa colazione. Sia per evitare il rischio di sindrome metabolica, sia per i molti altri benefici che se ne traggono e che, sempre più, la scienza sta rivelando.

Altri articoli sulla prima colazione:

LE DIFFERENZE TRA I VARI TIPI DI ESTRATTORI: QUALE SCEGLIERE?

Ricetta antitumorale, pulitrice di fegato e pancreas

Ricetta vermifuga ed energizzante per adulti e bambini

Lo yogurt magro e la crema budwig per una buona prima colazione

Colazione scarsa, rischio di sindrome metabolica

La cura delle ciliegie

Sembra che la pianta di ciliegio venne portata dall’Oriente dal grande generale Lucullo, che la piantò nel giardino della sua villa ed ora l’Italia ne è un produttore a livello mondiale.

Le ciliegie sono ricche di non poche sostanze e proprietà utili all’organismo: sono ricche di flavonoidi utili contro i radicali liberi. Depurano e disintossicano l’organismo, ottime in caso di stipsi e contro lo stress grazie all’equilibrio tra acidi e sali minerali. Inoltre contengono buone quantità di fibre, potassio, calcio, fosforo, sodio e vitamine E , A e vitamina C, che sono note per essere efficaci nel prevenire alcuni tumori.

E’ un frutto a basso indice glicemico (22) comunque ricco di zuccheri e non è quindi raccomandato per i diabetici (soprattutto al di fuori dei pasti), comunque tollerato. Infatti contiene ad esempio l’acido malico che favorisce la digestione degli zuccheri e l’attività del fegato. La ciliegia è amica del fegato ed è diuretica, è un regolatore del fegato e dello stomaco. La presenza di sorbitolo nei suoi zuccheri, dà un lieve effetto lassativo. È inoltre rinfrescante e tonificante.

Con una quantità di una ventina ciliegie mangiate a stomaco vuoto al giorno più acqua a volontà, possiamo trovare beneficio per il nostro corpo contro lo stress quotidiano per l’effetto equilibratore del frutto degli acidi ed i sali minerali. Insomma la ciliegia aiuta a rilassarsi, procurando un effetto rilassante sul sistema nervoso, ma consentendo anche una migliore concentrazione. Questa peculiarità è dovuta al suo odore. Uno studio di Chicago dal Dr. Dr. Alan Hirsch ha dimostrato che le persone sottoposte al profumo di ciliegia sono più produttive del 15%. La ragione è che la ciliegia stimola la regione del cervello responsabile dell’attenzione, e quindi fa aumentare l’efficacia del lavoro svolto.

Ottima come merenda a volontà a metà mattinata per almeno una settimana consecutiva. Godetevi l’estate a fate una cura di ciliegie per un paio di giorni; è un buon modo per stimolare gli organi emuntori, le funzioni del corpo, questa disintossicazione può contribuire a ripristinare l’equilibrio acido-base.

Ha un ruolo anticarie grazie ad alcuni elementi presenti nella buccia  ed è un potente anti-infiammatorio. L’azione diuretica la rende particolarmente utile per le persone che soffrono di artrite, arteriosclerosi, disturbi renali e gotta. Tanto più che si è recentemente scoperto che le ciliegie contengono elevate quantità di antociani, un antiossidante con potenti anti-infiammatori.

Secondo una ricerca condotta presso la University of Michigan, le ciliege sono 10 volte più efficaci dell’aspirina per ridurre l’infiammazione dei tessuti che causano mal di testa .

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La ciliegia è una delle tante armi  contro il cancro. Oltre alle già citate vitamine, questo frutto (rosso!) contiene anche una sostanza complessa chiamata alcol périllile che sarebbe un prezioso alimento terapeutico. Secondo il Dr. Michael Gould, professore di oncologia umana, l’ alcol périllile, che appartiene a un gruppo di sostanze complesso chiamato monoterpeni, sembra molto promettente nel trattamento del cancro al seno, polmone, fegato, stomaco e della pelle. I ricercatori ritengono che la ciliegia, consumata come parte di una alimentazione sana e diversificata, può contribuire ad aiutare l’organismo a combattere contro il cancro.

La ciliegia per la perdita di peso. E’ molto importante anche nelle diete dimagranti e per il controllo del peso perché è ricca di fibre solubili che nello stomaco si impregnano d’acqua come spugne e determinano una distensione delle pareti gastriche procurando uno stimolo di sazietà.

Buona fonte di pectina, una fibra solubile che si dissolve nel corpo e forma nell’ambiente intestinale di gel viscoso. Si lega alle sostanze nocive e impedisce loro di essere assorbite nel corpo.
Le molecole di grasso intrappolate nel gel non possono così entrare nel flusso sanguigno. Quando la pectina si dissolve nello stomaco, si espande e occupando più spazio dà un senso di sazietà, rallenta l’assorbimento di zuccheri e toglie la fame. Mangiare frutta ricca di pectina favorisce la perdita di peso e la salute cardiovascolare.

Oltre alle vitamine la ciliegia è ricca di ormoni: la  melatonina, un ormone che aiuta a regolare il ciclo sonno ( e non solo!) ed utilizzato per molte cure. Le persone con insonnia farebbero bene a consumare qualche ciliegia una o due ore prima di coricarsi.

Ma non viene usato solo il frutto, anche la corteccia del ciliegio è usata per le sue proprietà febbrifughe e antigotta. Famosi sono i cuscini di noccioli: semplicemente riscaldati, immagazzinano il calore e lo restituiscono gradualmente consentendo all’utilizzatore di usufruire dei benefici effetti della termoterapia.
Questa loro peculiarità li rende particolarmente indicati per alleviare dolori: cervicali, lombari, muscolari, articolari dovuti a stress, traumi, stanchezza, cattiva postura.
Termoterapia per alleviare dolori cervicali, dolori lombari, oppure altri dolori muscolari e articolari. Ottimi nel trattamento di dolori cervicali causati da raffreddamenti d’aria condizionata. Indicati specialmente in tutti i casi dove c’è un irrigidimento del muscolo dovuto a stress.

La sua polpa è un rivitalizzante della pelle del viso e si può usare per questo scopo o sotto forma di maschera.

Non tutti sono a conoscenza che anche i piccioli sono salutari e che possiedono anch’essi una volta fatti essiccare ed usati come decotto, proprietà diuretiche, antinfiammatorie, antiuriche, antigottose, contro l’artrite, i calcoli e la cistite. Fate essiccare i piccioli e i noccioli delle ciliegie e conservateli in barattoli chiusi. All’occorrenza potete preparare un ottimo infuso diuretico e depurativo antinfiammatorio per le vie urinarie.

Infuso di piccioli di ciliegie: 5 grammi di peduncoli – 100 ml di acqua – 1 cucchiaino di miele. Fate bollire nell’acqua i piccioli di ciliegie per 10 minuti. Filtrate, dolcificate con il miele. Bevete l’infuso di ciliegie 2 -3 tazzine al giorno.

La ciliegia oltre ad essere mangiata fresca, è molto utilizzata anche in cucina come base per marmellate, come decorazione di torte, ma anche per accompagnare cibi salati. Ad esempio le marasche attenuano i sapori selvatici della cacciagione (lepre in salmì, arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano…). Inoltre le ciliegie sono utilizzate per produrre un vino aromatizzato che si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato; o si possono mettere sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.

Ricordiamo che un’alimentazione ricca di fibre è il modo più efficace per prevenire le emorroidi. Cereali integrali, verdura, legumi e frutta promuovono la peristalsi intestinale, molti componenti delle fibre richiamano acqua e le feci diventano soffici e corpose, facili al passaggio. Inoltre verdura e frutta contengono molti nutrienti che aumentano l’integrità della parete venosa, in particolare sono importanti i bioflavonoidi, le vitamine A, C, E, il complesso B e lo Zinco.

Tutte queste caratteristiche sono tipiche dei mirtilli e delle more e  soprattutto delle ciliegie che come abbiamo già visto sono particolarmente ricche di bioflavonoidi.

Ricordiamo gli altri tipi di frutta utili come albicocche, meloni, zucche, carote. Contengono vitamina A anche agrumi, fragole, ribes, broccoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, prezzemolo, crescione e spinaci contengono vitamina C; cereali integrali e il lievito di birra in scaglie le vitamine del complesso B; mentre lo Zinco è presente in semi oleosi, avena, grano, grano saraceno, mandorle, nocciole, piselli, rape, prezzemolo, aglio, carote.

Un problema importante inerente le tecniche agronomiche utilizzate per le ciliegie:

Una volta di più ci sentiamo di raccomandare una grande attenzione nella scelta di dove e da chi acquistare le ciliegie. La scorsa settimana una famiglia di produttori del veronese ha mangiato le proprie ciliegie sette giorni prima del dovuto, perché per errore l’agronomo aveva indicato loro sette giorni di carenza anziché i 15 prescritti, relativamente ad un insetticida utilizzato. ( il tempo di carenza è il tempo in cui non si deve assolutamente consumare il prodotto dopo un trattamento eseguito con prodotti chimici dannosi alla salute). Ebbene tutta la famiglia è stata male ed è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari… eppure si trattava delle loro ciliegie!
Certamente per una persona in buona salute e dotata di un fegato sano,   ufficialmente e legalmente almeno,  le ciliege si possono consumare, dopo i dovuti periodi di carenza rispetto ai trattamenti subiti… Ma siamo proprio sicuri che sia veramente così per tutti e senpre in tutti i casi?

“Nuove Scienze” come l’ormesi, recentemente  prepotentemente tornate ala ribalta, mettono profondamente  in discussione quel  tipo di assunto secondo il quale  al di sotto di certe soglie i prodotti chimici contenuti nei cibi non abbiano effetti lesivi per la salute. Mentre è certo che per avere la stessa resa energetica di una mela di 20-30  anni fa, ora bisogna consumare 10 mele. (Vedi il nostro articolo “C’era una volta la frutta…”)

 La vera rentrée del concetto di ormesi si è avuta per merito dell’agenzia americana EPA (Environmental Protection Agency), negli anni ’80, che decise di applicare un modello di stima del rischio per sostanze cancerogene e per siti contaminati che rispondesse alle domande: quanto bassa deve essere una dose per essere veramente certi che non sia pericolosa oppure quanto pulito deve essere un sito per essere veramente pulito?

L’applicazione di principi di prudenza ha portato le istituzioni europee a bandire non molti anni fa alcuni principi attivi utilizzati in agricoltura, soprattutto per le ciliegie, salvo poi reintrodurli  a seguito delle pressioni di certe lobbies di produttori (farmaceutiche ma anche agricole).

Avremo modo di approfondire questi argomenti in futuri articoli. Nel frattempo indichiamo dei link che descrivono alcuni tipi di insetticidi ed alcuni fatti di cronaca, che sono sulla cresta dell’onda.

Quello che è certo è che la ciliegia e un dei prodotti sui quali si usano più insetticidi in assoluto, quindi prudenza e Soprattutto raccomandiamo di cercare di conoscere il produttore!
Spesso gli agricoltori protestano che almeno per la ciliegia è impossibile produrre  senza trattamenti chimici.
Chi utilizza le tecniche secondo l’ ” Agricoltura della luce del carbonio” , promosse da Coop Vino Nuovo, può facilmente testimoniare  che invece è possibile,  è facile ed è meno costoso.

Un insetticida molto usato in agricoltura

Prodotti fitosanitari: il dimetoato ruba la scena al glifosate

Insetticida

Cianammide

Dimetoato

Indagine sulla presenza di fitofarmaci sulle acque di una zona Isolata e  lontana da industrie

C’era una volta…le antiche ricette della disinfestazione

Nel 2008 alcuni prodotti venivano sequestrati… Ora meno ed in certi casi sono addirittura tornati ad essere ammessi. Come mai? 

Prodotti utili per le ciliegie e libri interessanti:

Snocciola Ciliegie / linea Handy

Snocciolatore per ciliegie 

Libro: L’energia invisibile negli alimenti

Altri articoli sull’argomento:

Oltre il Bio. Traccia di un nuovo sistema scientifico di valutazione della qualità di un alimento.

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Sono arrivati i fantastici Sgranatori di Melograno!

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Metodo di Max Gerson per la cura di tumori terminali in metastasi

Ricetta vermifuga ed energizzante per adulti e bambini

Per altre ricette  leggi MATERIA PRIMA ( clicca qui) , la rivista specializzata gratuita sugli estrattori oppure acquista un  ricco e completo ricettario  (clicca qui)

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 Facile acquistare melograni selezionati tra i nostri migliori  agricoltori italiani:  

vedi anche la sezione    PROGETTI COOP SERENA: Ortofrutta Cantico.

Succo vivo: ricette Esttratti di natale

Gruppo d’acquisto MELOGRANO “WONDERFUL ONE” SICILIA (Frutta Cantico)

Le differenze fra i vari tipi di estrattore: quale scegliere?

Gruppo d’acquisto sulle MELOGRANE AD ALTO VALORE ORAC

Come alimentarsi bene in modo semplice. La colazione ideale

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I fichi d’India: la rivoluzione del nuovo e della bontà.

La mela annurca “Cantico”per innamorarsi…

La frutta e la verdura “Cantico”.

C’era una volta la frutta “Cantico”!

La melanzana Cantico: per depurarsi e per il cuore.

Cura il cancro con i succhi di frutta?

Abbiamo sentito che una proposta di legge al Congresso Americano per curare il cancro con i succhi di frutta invece che con la “chemio”, è stata bocciata per soli 4 voti !  Conoscendo la forza lobbistica del mondo farmaceutico negli USA, riteniamo che questo sia un grande risultato, nonostante la bruciante sconfitta.  

Tutti ricordiamo la sensazione di questi ultimi mesi a seguito delle interviste di trasmissioni tipo Le Iene a pazienti ( ed aqi loro medici) completamente guariti con i succhi vivi. Ora riportiamo di seguito un articolo pubblicato su dionidream.com, che riporta l’esperienza di Paolo Rege-Gianas, dottore ospedaliero che sta presentando una terapia a base di estratti di frutti e verdura per combattere il cancro. 

Per nostra esperienza sappiamo che in un ospedale della nostra zona ad un nostro socio allergico ai farmaci, è stata somministrata in ospedale una cura a base di succhi vivi…

Noi e con noi migliaia di persone che l’anno provato sulla loro pelle negli ultimi 12 anni (prima con le centrifughe e da 6 anni con gli estrattori)  lo stiamo dicendo già da anni! Ora un numero sempre maggiore di medici se ne sta accorgendo: un’altra prova che il GRANDE RISVEGLIO è in atto!

Cura il cancro con i succhi di frutta - Paolo-Rege-GianasIl dottor Paolo Rege-Gianas, neurologo presso l’ospedale di Garbagnate Milanese, presenta la sua rivoluzionaria terapia contro il cancro a base di estratti di frutta e verdura, con la quale sta ottenendo risultati strabilianti. a cura del Dott. Alfredo Draicchio “Adesso con Internet sono facili i rapporti – spiega il neurologo – e sto portando in rete la mia terapia. Ho constatato la regressione dei tumori con un drastico cambio dell’alimentazione”. Si può guarire da tumori maligni fino a oggi incurabili? Il medico racconta casi emblematici. “Sugli oblastomi (tumori cerebrali) di quarto grado a cui nessuno è scampato c’è stato un riscontro, una grande risposta a queste cure. La gente ha fatto una catena e ora moltissimi mi chiedono un appuntamento. Tutto iniziò quanto tempo fa mi invitarono in Francia: lessi dell’assunzione di succhi di frutta e verdura, io ho provato e sono ringiovanito. Ho quasi 70 anni e ho ricominciato ad avere energia da scalare le montagne e più nessuna malattia. Ricerche sui mitocondri indicano che la nutrizione del tumore è più veloce di quella dell’individuo che lo ospita. La glicolisi del glicogeno avviene con una velocità 200 volte superiore, dice Warburg. Così la cosa è stata sfruttata a livello terapeutico. Ho creato una dieta di succhi di verdura e frutta con un estrattore e ho ridotto il contenuto di carboidrati – spiega il medico – , non è questione di qualità particolari ma è importante ciò che non metto dentro i succhi. Appurato dalla scienza che la glicolisi su cui si fonda la crescita del tumore è più veloce del resto del corpo che cosa succede? “Che se le scorte di glicogeno si esauriscono nel fegato e nei muscoli il tumore non sa come nutrirsi. Si instaura così una lotta tra ospite e tumore nella quale se io non alimento più il tumore questi soccombe. Nel frattempo l’ospite che ha mangiato verdura e frutta è un po’ affamato, ma GUARISCE. Il primo paziente giunto alla mia attenzione è stato portato a nutrirsi solo di succhi da suo figlio e dopo un anno il tumore era SCOMPARSO (la storia: http://www.niclapress.com). 

Cura il cancro con i succhi di frutta - la storia

Vale anche per tumori cerebrali maligni che portano a morte in soli cinque mesi qualsiasi cosa si faccia. Tutto ciò è assolutamente documentato, si possono consultare esami e cartelle cliniche, Tac, che evidenziano metastasi che sono SPARITE. Chi vuole vedere i documenti mi può contattare. Per ora non ci sono riviste scientifiche ma solo documenti disponibili a chiunque. Le persone che erano malate sono lì, hanno un nome, cognome e indirizzo”. Si potrebbe dire che sono fantasie. Ma solo fino al momento in cui vediamo che funzionano. “Io non voglio fare miracoli – conclude il medico – dico solo di provare, non si somministrano medicine nuove o strane. Ben vengano giovani che mi volessero aiutare”. Questo è il suo profilo facebook per contattarlo: https://www.facebook.com/PaoloRegeGianas

fonte: http://www.dionidream.com/cura-cancro-i-succhi-nuova-terapia-rivoluzionaria/

 

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Ottima ricetta per il recupero polpa e fibre dall’estrattore

https://www.youtube.com/watch?v=DDZ6QJf29yY&sns=em

 

 

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Estate 2016: arriva in Italia il primo estrattore professionale. Ovviamente Koreano. By siquri.com.

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