Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale!

“La proposta della Giunta – ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa – è di adottare il Sardex per istituire un “reddito di comunità” da versare ai disoccupati sardi, un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire a quei giovani che, per le difficoltà di accesso, non hanno ancora avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro”.

CAGLIARI, 25 MARZO 2013 – La Regione Sardegna entra nel circuito di credito commerciale Sardex per dare nuova linfa, con azioni innovative, al sistema produttivo e occupazionale dell’isola in un momento di particolare stretta creditizia e di crisi di liquidità. La collaborazione tra l’amministrazione regionale e il circuito è sancita da un accordo siglato per il tramite dell’Agenzia governativa Sardegna promozione, con cui si da il via libera alla sperimentazione dell’utilizzo della moneta complementare: una forma evoluta di baratto multilaterale e multitemporale che consente di immettere nel circuito beni e servizi per il rafforzamento delle economie locali.

“La proposta della Giunta – ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa assieme al direttore centrale dell’Agenzia, Mariano Mariani, e ai referenti di Sardex, Roberto Spano e Gabriele Littera – è di adottare il Sardex per istituire un ‘reddito di comunità’ da versare ai disoccupati sardi, un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire a quei giovani che, per le difficoltà di accesso, non hanno ancora avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro. Il funzionamento prevede una dotazione annuale di bilancio regionale pari a 20 milioni di euro, un vero e proprio Fondo di garanzia, da inserire nella manovra finanziaria per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015. Stimiamo, infatti, il coinvolgimento di 10.000 giovani inoccupati, tra i 25 e i 35 anni, e l’erogazione di altrettanti redditi di comunità in moneta complementare ovvero 500 sardex mensili equivalenti a 500 euro al mese per beneficiario”. La Regione, in questi mesi, lavorerà per mettere a punto il regolamento, definendo i criteri di selezione per l’attribuzione del sussidio. I beneficiari, dal canto loro, dovranno mettere a disposizione ore di servizi per la comunità nell’ambito di progetti di pubblica utilità orientati a creare attitudini positive verso l’imprenditorialità e l’auto-impiego.

“Per controbilanciare l’aumentata quantità di crediti sardex immessi nel circuito dai nuovi 10.000 beneficiari – ha spiegato Mariani – la Regione creerà un Fondo di garanzia, paria 20 milioni l’anno, da utilizzare per l’acquisto, in euro e con normali procedure di gara pubblica, di beni e servizi da rivendere in sardex all’interno del circuito”. Dal gennaio 2010, anno di operatività del circuito, sono oltre un migliaio le aziende associate, di ogni dimensione e settore, che generano attualmente un volume di scmbi pari a un milione di euro mensili, senza l’utilizzo di moneta corrente. “All’interno del circuito sardex – hanno spiegato i rappresentanti del cda – sono le stesse imprese a finanziarsi reciprocamente a tasso zero, consentendoli di risparmiare preziosa liquidità e di migliorare i propri flussi di cassa”.

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

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venetex

 

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse

Mentre in Veneto continua  con il  Buono Sereno la nostra incessante attività preparatoria per il futuro Venetex , la moneta locale veneta, andiamo a vedere come sta funzionando il Sardex  in Sardegna:

Cagliari, 17 aprile 2013 –  L’Agenzia Sardegna promozione ha avviato approfondimenti per valutare le opportunità e le potenzialità dei sistemi di compensazione multilaterale e multitemporale che utilizzino moneta complementare locale.

Entro tale ambito l’Agenzia Sardegna Promozione intende individuare un soggetto gestore di un circuito di compensazione, già operante in Sardegna, che consenta la partecipazione della stessa Agenzia al circuito.

 Possono presentare manifestazione di interesse operatori di circuiti di compensazione multilaterale e multitemporale basati su valuta complementare locale che, a livello regionale, abbiano dato prova di positiva operatività e possono contare sulla adesione al proprio circuito di un congruo numero di imprese, distribuite in tutto il territorio regionale ed operanti in settori strategici dell’economia regionale: agroalimentare, artigianato artistico e servizi turistici. Gli operatori dovranno avere caratteristiche tecniche minime di affidabilità consolidata in termini di: piattaforma ICT multicanale utilizzata; servizi di gestione e verifica della posizione online delle imprese; servizi di supporto agli acquisti ed alle vendite delle imprese aderenti.

 Ferme restando le caratteristiche tecniche minime di affidabilità, costituirà titolo preferenziale la condivisione delle finalità della sperimentazione proposta dalla Regione Sardegna, in particolare quella di sopperire alla crisi di liquidità delle imprese, quella della promozione di filiere e produzioni locali di qualità, nonché dell’innovazione e della diffusione di forme di solidarietà sociale. La collaborazione potrà, inoltre, prevedere l’accompagnamento ad attività di studio e formazione con particolare riferimento all’applicabilità della moneta complementare nella pubblica amministrazione.

 Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il prossimo 26 aprile.

Sardegna: Proroga al 29 aprile per la sperimentazione della moneta complementare

Cagliari, 23 aprile 2013 – L’Agenzia Sardegna promozione ha prorogato alle ore 14 del 29 aprile 2013 il temine di presentazione delle manifestazioni di interesse per l’attuazione delle azioni pilota di sperimentazione della moneta complementare .

Possono presentare manifestazione di interesse operatori di circuiti di compensazione multilaterale e multitemporale basati su valuta complementare locale che, a livello regionale, abbiano dato prova di positiva operatività e possono contare sulla adesione al proprio circuito di un congruo numero di imprese, distribuite in tutto il territorio regionale ed operanti in settori strategici dell’economia regionale: agroalimentare, artigianato artistico e servizi turistici.

Gli operatori dovranno avere caratteristiche tecniche minime di affidabilità consolidata in termini di: piattaforma Ict multicanale utilizzata; servizi di gestione e verifica della posizione online delle imprese; servizi di supporto agli acquisti ed alle vendite delle imprese aderenti.

Ferme restando le caratteristiche tecniche minime di affidabilità, costituirà titolo preferenziale la condivisione delle finalità della sperimentazione proposta dalla Regione Sardegna, in particolare quella di sopperire alla crisi di liquidità delle imprese, quella della promozione di filiere e produzioni locali di qualità, nonché dell’innovazione e della diffusione di forme di solidarietà sociale. La collaborazione potrà, inoltre, prevedere l’accompagnamento ad attività di studio e formazione con particolare riferimento all’applicabilità della moneta complementare nella pubblica amministrazione.

Le manifestazioni dovranno pervenire all’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione in Viale Trieste, 115 09123 a Cagliari .

Eventuali informazioni e richieste di chiarimenti potranno essere presentate, esclusivamente all’indirizzo e-mail: sardegna.promozione@regione.sardegna.it

 Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

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Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Niente tassi di interesse, né di scambio: gli imprenditori sardi si sono organizzati con una valuta virtuale. E funziona.

 

(da un articolo su YAHOO FINANZA)

“Ricordate i Linden Dollars, la moneta virtuale che circolava su Second Life?
Forse è a quel progetto ormai perduto nell’archeologia della rete che si sono ispirati gli inventori  del circuito che raccoglie oltre 600 imprese sarde accomunate dall’utilizzo di una moneta virtuale, il Sardex.

La valuta circola esclusivamente su internet, ma già è stata abbondantemente oltrepassata la soglia di un milione di esemplari.

Il Sardex è concepito come un fido bancario e funziona come una camera di compensazione di debiti e crediti.

Non è previsto alcun tasso di interesse e la valuta viene utilizzata esclusivamente per scambiare oggetti o servizi. I principi che animano il circuito sono quelli della solidarietà e del mutuo soccorso: se un membro della comunità si indebita, gli altri giungono in aiuto.

Questo meccanismo costituisce un importante argine al fenomeno dei fallimenti anche perché è accettato qualsiasi tipo di società, escluse quelle farmaceutiche, di armi e finanziarie. Tutta l’impalcatura valoriale del sistema è quindi sostenuta da una sorta di capitalismo etico. Ogni anno le varie aziende aderenti pagano infatti un canone di iscrizione che oscilla dai 350 per le piccole imprese a i 2.500 per quelle più grandi. In cambio ogni società riceve una somma di Sardex con cui effettuare transazioni. Il fine non è l’accumulo del capitale, ma la circolazione di valuta negli scambi commerciali.

L’impresa che desideri entrare nel circuito si deve registrare sul portale e viene poi contattata da un broker che spiega regole e funzionamento.

A quel punto scatta la promozione, tramite i matching: richieste ed esigenze di ogni impresa vengono incrociate e combinate tra loro così da far incontrare domanda e offerta.

L’idea è stata partorita nel luglio 2009 da quattro neolaureati, Gabriele e Giuseppe Littera, Marco Mancosu e Pietro Sanna. Percorsi formativi diversi, da lingue a marketing passando per lettere, ma in comune un amore sconfinato per la propria terra d’origine.

La scintilla è scoccata dopo aver studiato esperienze, passate e presenti, sperimentate in altri Paesi.

Come modello principe fu immediatamente individuato il wir svizzero, creato nel 1929 in piena depressione economica. In origine l’iniziativa fu accolta come il solito tentativo, a metà tra disperazione e creatività, per fronteggiare la violenta crisi economica. In breve però molte aziende, dopo aver verificato la bontà del progetto, hanno aderito. A fine 2011 il fatturato aveva toccato quota 300mila euro e oggi la società impiega 10 dipendenti, tutti con età compresa tra 27 e 36 anni. I profili professionali sono estremamente vari: broker, informatici, esperti di diritto amministrativo, grossi conoscitori delle strategie comunicative.

Il progetto è destinato a espandersi. Al circuito attualmente possono aderire esclusivamente i titolari di partita Iva, ma a fine mese partirà una sperimentazione rivolta ai privati cittadini. Quest’ultimi potranno effettuare acquisti in euro e in cambio riceveranno bonus in sardex, da investire all’interno del circuito. In questo modo l’utente usufruisce di un servizio gratuito, mentre il sistema prosegue la sua fase di crescita.

Il successo sembra solo agli esordi. E, infatti, già si registrano i primi emuli: in Sicilia è appena sbarcato il Sicanex.”

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia

“Rubiamo”  da una lettera (pubblica) di Oronzo Turi un testo che ci sembra un buon riassunto di quello che sta accadendo finora in Italia e non solo:

Carissimi,

E’ assolutamente vero ciò che dice …, la moneta complementare si può fare anche privata, e oltre al Sardex c’è anche la BexB,  c’è la Vision Trade, (e ci sono molte altre iniziatine sul piede di partenza)  che funzionano mediante una stanza di compensazione, non si paga l’iva che infatti si compensa, c’è anche una iniziativa “E comerce” della associazione Famiglie D’Italia  (anch’essa partner di ESAE srl spin off dell’università di Milano, spin off a cui partecipa anche il centro ricerche CSCO che presiedo)  tali iniziative sono di fatto iniziative imprenditoriali ed infatti chiedono dal 5 al 15 % come spese di commissione per la transazione.

Può anche nascere come iniziativa pubblica, la sta avviando (con autorizzazione formale  della Banque de France)  il Comune di Nantes, (che però ci sta mettendo troppo tempo per farla partire), è in fase di studio anche da parte del Comune di Busto Arsizio,  e la terza iniziativa la sta avviando l’associazione “Movimento Sereno” che ha iniziato un discorso con un gruppo di piccoli e medi comuni vicino a Padova (iniziativa che parte proprio come prosieguo del lavoro del convegno di studio fatto assieme il 15 settembre scorso),

Però anche i Comuni, che la vogliono avviare o si appoggiano ad una struttura esterna (una cassa di risparmio a Nantes) o sono intenzionati  a costituire [o stanno costituendo] un organismo esterno associativo o consortile o una società che faccia tale attività (anche perchè tremonti e non solo hanno posto una serie di proibizione alle attvità ed iniziative dei comuni).

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

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