Chi siamo

Cos’è il Movimento Sereno
MOVIMENTO SERENO è un’associazione senza scopo di lucro, le cui finalità, meglio espresse in un MANIFESTO,  sono quelle di promuovere, favorire ed attivare la collaborazione e l’unione solidale tra persone ed enti, legati al territorio delle Tre Venezie.

Per raggiungere questo scopo, l’associazione ha distribuito dal 2008 al 2016 un un Buono locale  di mutuo soccorso chiamato “Sereno”, senza alcun  valore  monetario, che attraverso un sistema di Doni reciproci (sconti) consentiva di creare tra gli associati e le aziende locali una rete di relazioni economiche e personali. Dal 2017, sostituito il Buono Sereno con il Venetex, raggiunto quindi l’obiettivo di una moneta locale vera, il Buono Sereno resta come valore simbolico e memoria di 8 anni di duro e fruttuoso lavoro. Ma il grosso è ancora da fare …

Il nostro territorio potrebbe essere vissuto in modo maggiormente responsabile e sostenibile, attraverso il bando dei veleni in agricoltura, il recupero dei sistemi costruttivi e di urbanizzazione a misura d’uomo, ma soprattutto attraverso la creazione di relazioni secondo i principi del Mutuo Soccorso tra produzione, servizi e persone: comunità autonome in un sistema interdipendente.

MOVIMENTO SERENO è apartitico e senza limitazioni di appartenenza etnica, politica, sociale od altro ed è dedicato a tutte quelle persone che hanno a cuore il nostro territorio ed il benessere proprio e della collettività che opera nel territorio delle Tre Venezie.

Se vuoi conoscere le nostre RADICI CULTURALI VENETE ed alcune STORIE Di MUTUO SOCCORSO, e scaricare materiale interessante su questi aspetti, clicca qui.

Perchè  il  nome  “Movimento Sereno”.

“Movimento” è Vita, il significato parla  da solo in tempi in cui sembra che tutto sia costruito attorno a te per limitare il tuo movimento, a toglierti energia ed a cercare di rallentarti …fino a  fermarti.

“Sereno” deriva dalla massima di San Benedetto “ora et labora”.
Quello in cui egli visse (480-547 d.C.) fu un momento storico di grande crisi, quello del crollo dell’impero romano,  in cui la  nostra penisola era invasa a più riprese da orde barbariche (“Dove passava Attila non cresceva più l’erba”…),  in un clima di estrema insicurezza sociale  trovandosi ogni territorio in balia di ogni sorta di soprusi da  parte delle varie bande a servizio del “potente o balordo”  di turno. Fu in quel clima che Benedetto da Norcia, partendo da delle caverne, fondò successivamente i primi monasteri, che altro  non furono che autentici centri di riferimento e formazione per l’artigianato e l’agricoltura, la scuola,  i primi ospedali, l’arte , la cultura….

Per qualche arcaica  mentalità oscurantista,   da parte della Chiesa,  o per meglio dire da parte di una certa cultura religiosa,  ci viene ancora oggi presentato solo l’aspetto meno piacevole dell’esperienza, ovvero solo il lato del sacrificio e della sofferenza.  In realtà la massima completa di Benedetto è  più estesa: “ora labora et noli contristari”,  che significa Prega, lavora e sii Sereno. ( Invito a non dimenticare  mai di vivere appieno la parte ludica della vita, la festa, i banchetti, come Gesù ci ricorda  con regolare frequenza nei Vangeli! Gesù viene ricordato da certa iconografia storica come l’uomo sconfitto in croce, mentre i Vangeli ci danno ben altra immagine di Lui.)

In tempi come questi di novelle “invasioni barbariche” accompagnate da  incertezze di tutti i tipi,  oggi più che mai risentiamo tutti un forte il bisogno di “ricostruire”, proprio come  quel sentimento attuale nei monasteri (benedettini) di un tempo.

Guarda caso  invece di questi tempi i monasteri stanno inesorabilmente chiudendo in molte parti d’Europa, per esaurimento delle vocazioni e del ricambio generazionale: i nuovi monasteri del terzo millennio saranno  appannaggio di una nuova classe sociale emergente, quella dei cosiddetti creativi culturali. 

 ( vedi anche  NORCIA E IL “MIRACOLO DI SAN BENEDETTO” )