L’Associazione italiana Altroconsumo ha comparato 4 tipi di estrattori con alcune centrifughe. Gli estrattori presi in esame sono tutti cinesi (cioè prodotti marginali di primo prezzo e noti per una qualità di tipo assai diversa da quella degli estrattori coreani, ben superiori!) tranne uno della coreana Hurom (ed infatti Altroconsumo riconosce una resa superiore di oltre il 50% ), ma pur riconoscendo la maggior resa in generale di un estrattore, conclude (ma non si capisce bene con quale logica…) che invece gli estrattori sono sostanzialmente alla pari delle centrifughe. Da notare che sono quelli coreani i leader di mercato anche in Italia, con le marche Hurom, Kuvings e Coway e che Coway pur essendo leader assoluta in Italia nelle vendite oltre che nella tecnologia, ben diversa dagli altri, non è nemmeno stata presa in considerazione dalla ricerca. Perchè hanno analizzato solo i cinesi e solo un coreano, cercando tra l’altro di dissimularne i dati oggettivamente diversi dai quelli cinesi? Quanto alla nostra opinione sugli estrattori cinesi, in effetti corrisponde abbastanza a quella della ricerca di Altroconsumo. (vedi questo articolo)2015: Il fenomeno dell’arrivo in massa sul mercato degli estrattori cinesi a basso prezzo.
Diverse vitamine sono fotosensibili e termolabili, il confronto operato da Altroconsumo non tiene in considerazione i valori rilevati nella frutta della stessa partita, non centrifugata od estratta. Il test di Altroconsumo non ha alcuna validitá scientifica. Bisognerebbe indicare il tipo di frutta utilizzata, tipo di coltivazione, provenienza, stabilire una procedura per la raccolta del succo da analizzare, in cui venga tenuto in considerazione, dopo quanto tempo viene effettuata l’analisi per la presenza delle vitamine, a che temperatura è stato effettuato il test, quali rilevatori sono stati adoperati etc… Però l’argomento ci stuzzica e vogliamo comunque entrare nel merito di questo articolo, forti della nostra esperienza di quasi vent’anni su decine di migliaia di famiglie che hanno usato o tuttora usano centrifughe, estrattori…. non solo per piacere o nutrizione, ma anche per curarsi.
Questi sono i nostri articoli di analisi (ben più scientifiche e competenti) relativamente alle materie trattate da Altroconsumo:
Questa è la nostra risposta data ad una richiesta di commento dell’articolo di Altroconsumo da parte di alcuni nostri soci:
“…Abbiamo anche noi appena finito di leggere l’articolo su Altroconsumo e possiamo dire che conferma per gli aspetti principali direttamente o indirettamente quasi tutto ciò che abbiamo sempre sostenuto e spiegato. Effettivamente sono tutte cose così evidenti come per esempio la silenziosità, la maggiore resa che un estrattore garantisce o la facilità di pulizia, che non serviva proprio un articolo di Altroconsumo per cose così ovvie ed indiscutibili data la loro evidenza! Noi e tutti coloro che se ne intendono, lo dicono da sempre.
Proprio quest’ultima ragione infatti, cioè per la facilità di pulizia, che fin dall’inizio abbiamo scelto un estrattore coreano di terza generazione come Essenzia, che è il modello più venduto in Italia (ma lo stesso vale anche per il meno costoso Juicepresso!) e che garantisce una facilità d’uso esemplare oltre la possibilità di pulizia in pochi secondi, proprio perché la pulizia di una centrifuga normalmente è un vero e proprio dramma!! (ricordiamo più di qualche nostro socio che sorridendo con una battuta molto più significativa delle parole usate, ci diceva che quando portò a casa la prima centrifuga, dopo qualche giorno la moglie o la compagna dichiarava perentoria che era troppo difficile pulirla – per alcuni ci vuole la mezz’ora buona! – e che se voleva ancora le centrifughe, da quel giorno si doveva arrangiare e farsela…!).
Il Problema riguarda anche molti altri aspetti importanti che Altroconsumo non ha citato come per esempio l’igienicità, l’eleganza e gli aspetti legati al design, gli “aspetti green”, ovvero la qualità e la quantità dei materiali, il consumo di energia elettrica, l’usura dei pezzi e tutte le problematiche legate alla manutenzione ed ai relativi costi. E’ evidente che con Essenzia Green il problema non si pone, essendo stata ideata con un unico pezzo interno, diremmo anche praticamente quasi indistruttibile… Poi solo 150 W di consumo… Pur mantenendo un’estrema solidità strutturale, ha messo quasi 1 kg in meno di plastica nel mondo per ogni estrattore e questo e’ un valore di design ecologico assoluto. Estrattore molto maneggevole e di una semplicità estrema (un estrattore da viaggio, non solo, ma da portare in ufficio e viceversa) – per arrivare a questo livello si è faticato tanto in ricerca e sviluppo (oltre 4 anni). Essenzia Green per il tipo di scocca compatta è estremamente igienica anche sul piano base e non solo all’interno (nella red infatti c’erano incavi dove si vedeva sempre se era pulito o meno ed ora con Essenzia Green non serve più).
Dobbiamo altresì notare che gli estrattori utilizzati da Altroconsumo per la comparazione, a parte un modello coreano della Hurom (clicca qui per leggere le argomentazioni di Hurom in merito all’articolo Altroconsumo), sono tutti “cinesi” (ovvero made in China) e sugli estrattori cinesi siamo più che d’accordo, come abbiamo sempre dichiarato, che le prestazioni sono tutt’altre e molto inferiori agli estrattori che abbiamo scelto noi (forse questo fatto denota anche una carenza di competenza in materia di estrattori da parte di chi ha deciso di fare questa comparazione in Altro Consumo: perchè non ha comparato le centrifughe con i modelli di estrattori più importanti e più venduti?…). Quindi sul risultato di quegli estrattori relativi alla comparazione siamo perfettamente d’accordo anche noi. Questo non significa però che siamo d’accordo sulla valutazione degli estrattori data da Altro Consumo, perchè i veri estrattori sono altri, quelli appunto più venduti in Italia. Con quelli doveva essere fatta una valida comparazione.
Sulle altre variabili come la maggiore estrazione di “nutraceutici” che Altroconsumo non è stato davvero in grado di valutare con sufficienza (…quali tipi di enzimi, quanti? quanto calcio, quanto magnesio? etc. Con che tipo di frutta e verdura di partenza? Ovvero quanti orac di partenza? Ad alto contenuto o basso? Ovviamente se il contenuto di partenza è basso o quasi nullo, sarà basso anche il risultato finale, indipendentemente dallo strumento utilizzato… infatti i valori delle vitamine relativi all’analisi Altroconsumo sono molti bassi in tutti i dati; ciò potrebbe significare che i succhi non sono stati analizzati subito appena preparati, ma che li hanno lasciati ossidare. Ciò spiegherebbe perchè i valori sono così bassi ed uguali sia nelle centrifughe che negli estrattori. Certo potrebbe anche essere che hanno utilizzato frutta a basso contenuto di orac…, ma ci sembra meno probabile). Ci sembra infine che le conclusioni tratte dal redattore dell’articolo appaiono alquanto discutibili e forse anche superficiali: SE UN ESTRATTORE HA PIU’ RESA, CIOE’ PRODUCE IL 50% IN PIU’ DI SUCCO, come appunto riconosciuto da Altroconsumo, ALLORA CIO’ SIGNIFICHERA’ ANCHE CHE L’ESTRATTO CONTERRA’ AUTOMATICAMENTE ANCHE PIU’ 50% DI VALORI NUTRIZIONALI (…sempre se la matematica non è un’opinione e sempre fino a quando al logica ha un valore, s’intende!). In effetti se il giornalista avesse avuto più competenza nel mondo degli estrattori avrebbe preso in considerazione gli estrattori leader di mercato piuttosto che quelli marginali. Di conseguenza anche sul tema della nutraceutica e degli enzimi che ad oggi invece è supportata da molti studi scientifici pubblicati e validati e su cui appunto non è così difficile trovare riscontri. Noi abbiamo pubblicato già da diversi anni molto materiale in questo sito e qui di seguito ricopiamo uno studio eseguito su Centrifuga ed Estrattore relativamente al calcio e magnesio presenti nel succo estratto, a cura del KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute): Magnesium & Calcium Extraction Results – Taken from KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute) •
Centrifuga: 4.9 mg / kg of Magnesium and 2.9 mg / kg of Calcium •
Estrattore: 82.8 mg / kg of Magnesium and 15.0 mg / kg of Calcium
La questione enzimi inoltre è ben più delicata e degna di approfondimento rispetto a quanto Altroconsumo esponga, per cui vi diamo appuntamento ai prossimi articoli di approfondimento sulla questione enzimi che stiamo per pubblicare in questo sito, dopo 25 anni di studi ed analisi sul tema. Possiamo in questa sede affermare che ci sembra che Altroconsumo banalizzi alquanto il tema così come abbia banalizzato argomenti quali la differenza tra il “bere i succhi” ed il “mangiare la frutta”, che sono attività con effetti e modalità ben diversi (vedi l’articolo Tutto quello che c’è da sapere su un estrattore di succo vivo).
Per considerare meglio la questione basti pensare alla famosa Terapia Gerson – qui il link al nostro articolo http://www.movimentosereno.it/?s=gerson -, ai lavori di Norman Walker e Colin Campbell, ma perchè no anche ai famosi e recenti servizi delle Iene su “Antonio ed il tumore scomparso”… solo per citare alcuni dei casi più famosi, tra migliaia. La invitiamo a leggere il libro “Il Fattore Enzima” – qui il link http://coopserena.org/hiromi-shinya-fattore-enzima.html – oppure ancora vari articoli da noi pubblicati http://www.movimentosereno.it/cura-il-cancro-con-i-succhi-di-frutta/, oppure http://www.movimentosereno.it/il-coraggio-di-vivere-le-nuove-frontiere-della-salute-questione-di-enzimi/ Il tono dell’articolo di Altroconsumo sembra quasi suggerire che quella degli estrattori sia una moda come tante altre e di poco senso. Come Lei già saprà invece gli estrattori sono stati “inventati” , studiati e dapprima utilizzati proprio da importanti medici. Dapprima negli anni ’90 questi medici erano giào promotori delle centrifughe e successivamente nel nuovo millennio appunto degli estrattori, grazie ai quali hanno potuto inserire gli estratti nei propri protocolli terapeutici con migliori risultati.
Tra i vari punti a favore degli estrattori rispetto alle centrifughe non vanno dimenticati nemmeno i seguenti:
• Il rumore prodotto dagli estrattori è di lieve entità, tutt’altro rispetto alle centrifughe molo rumorose, praticamente come un frullatore.
Le frequenze sonore incidono anche sulla vitalità degli enzimi
Considerato che normalmente gli estratti si preparano al mattino presto, mentre molti sia in famiglia che negli appartamenti vicini sono ancora a letto: è importante o no, questo punto? Vedremo inoltre nei prossimi articoli come il tipo di rumore abbia effetto anche sugli enzimi.
• Il succo estratto è solitamente compatto, gustoso, meno acido e soprattutto non stratifica nel bicchiere come fa la centrifuga. Questa non è solo una questione estetica od organolettica , ma naturalmente inerisce anche le questioni nutrizionali.
• Alla facilità d’uso dell’estrattore (quello vero!) (…Non quello cinese!) va aggiunta un’altra questione molto fine, ma importante. Provare a mettervi davanti ad una centrifuga che lavora in modo impegnativo, con una linda camicia bianca. Siete sicuri che alla fine noterete sulla camicia un’ assenza totale di eventuali schizzi e macchioline? Provate. Pensate poi che quelle macchioline possono andare non solo sulla camicia (lo sappiamo che basta mettersi un camice, ma…), ma anche nell’ambiente (muri, mobili, piano di lavoro…), quindi altro lavoro di pulizia! (non solo della centrifuga…)
Potremmo però dire che finora abbiamo quasi scherzato, perchè comparare estrattori e centrifughe sugli aspetti tecnici ha un valore relativo rispetto a ciò che la gente ama. Infatti secondo noi “Altroconsumo” non ha trattato il principale punto di successo dell’estrattore rispetto alla centrifuga, che è il gusto dell’estratto, alquanto diverso da quello del centrifugato.
Ormai in tutti questi anni (e stiamo parlando di decina di migliaia di casi a cui abbiamo assistito!) abbiamo accumulato un’esperienza enorme in materia. Per esempio abbiamo conosciuto pochissimi bambini (…anzi nessuno!) che preferiscano un cenrifugato all’estratto (ci riferiamo sempre a quelle mamme che usano l’estrattore giusto, non quelli usati da Altro Consumo). La prova statistica inoppugnabile è che anche i gestori degli esercizi pubblici come i bar e gli hotels sono stati praticamente obbligati a sostituire le centrifughe con gli estrattori, in quanto i propri clienti hanno dimostrato di preferire a suon di richieste di gran lunga gli estratti di frutta e verdura piuttosto che le centrifughe. (soprattutto quelle persone che nemmeno supponevano l’esistenza delle due diverse modalità di fare i succhi…). Chi tiene ancora duro con le centrifughe per poterle ammortizzare (quelle professionali infatti costano anche più di 1.000 euro!), perde vendite immancabilmente. Questa è una costante in tutta Italia (e non solo!). Il che è tutto dire visto che sul mercato non esiste ancora un estrattore di tipo professionale, eppure i gestori hanno risolto il problema, di carenza ricorrendo agli estrattori domestici!
Ci rendiamo conto che stiamo entrando in un campo difficile da trattare per Altroconsumo in quanto i gusti sono soggettivi. Però faccia Lei per esempio un succo puro di solo melograno con la centrifuga e poi lo stesso con l’estrattore e mi dica se sia possibile o meno fare una comparazione: l’estratto vince 10 a 0. GARANTITO! Ma questo potremmo dirlo anche per molti altri tipi di frutta dove è praticamente impossibile utilizzare la centrifuga, oppure pensiamo ai vari tipi di “latte di semi”, a molti tipi di germogli, agli aghi di pino, la famosa ed importante erba di grano (o di farro o d’orzo…) oppure al latte di mandorla, i sorbetti, l’estratto di radici o di certe altri tipi di verdura citati in molti altri commenti precedenti. Se non avete voglia di leggere allora basta dare un’occhiata ai bellissimi ricettari per esempio quelli del già citato estrattore Essenzia http://www.siquri.com/it/materia-prima.html. “
Sia chiaro che non abbiamo nulla contro le centrifughe: piuttosto che niente è certamente meglio la centrifuga.
Le centrifughe le abbiamo amate, coccolate, provate, diffuse per tanti anni. Solo che con gli estrattori siamo su un altro pianeta! Solo chi ha poca esperienza e competenza potrebbe anche solamente e lontanamente pensare di poter fare un confronto fra centrifughe ed estrattori! Negli anni in cui usavamo le centrifughe , pur spendendo abbastanza (più di 150.000 lire per i migliori modelli di allora), avevamo centrifughe nei nostri centri medici (per nostri intendiamo quelli dei nostri soci!) che si spaccavano anche dopo solo un mese di uso. Abbiamo degli agricoltori nostri soci che producono delle carote d’oro (di principi… e di fatto, estremamente rustiche e dure… non ti dico poi per certe radici…!). Ebbene saltavano via (le centrifughe) che era un (dis)piacere! Era un continuo via vai di ricambi e centrifughe nuove, un po’ di tutte le marche. Siamo anche arrivati a spendere l’equivalente di più di 1.0000 euro attuali per prendere due marche di centrifughe professionali francesi. CON GLI ESTRATTORI SONO QUASI 10 ANNI CHE LI USIAMO, SEMPRE GLI STESSI E NON NE VOGLIONO SAPERE DI ROMPERSI! …senza considerare tutte le cose che possiamo fare in più con un estrattore e il figurone che facciamo tutte le volte che le persone assaggiano. (Prima i bambini delle centrifughe non ne volavano sapere… troppo liquide, con gusti sull’acidino…). Ora i bambini si gustano estratti con dentro addirittura le crucifere, senza nemmeno accorgersene!! Siamo proprio su un altro pianeta!!!
Non stiamo dicendo che l’articolo di Altroconsumo (vedi link ) sia sicuramente un articolo commissionato e nemmeno che l’evento sia sapientemente pilotato dall’industria in modo che possa apparire politicamente corretto. Siamo convinti che l’Associazione Altroconsumo e l’autore dell’articolo siano in completa buonafede; tutt’alpiù si può loro contestare una scarsa cultura su questo tipo di elettrodomestici, nonchè su certi argomenti attinenti la medicina, o meglio il tipo di approccio utilizzato che non è esattamente quello della medicina funzionale.
Forti della nostra esperienza di quasi vent’anni su decine di migliaia di famiglie che hanno usato o tuttora usano centrifughe, estrattori…. non solo per piacere o nutrizione, ma anche per curarsi, certo sarebbe fin troppo facile attaccare quest’articolo di Altroconsumo. Diverse vitamine sono fotosensibili e termolabili, il confronto non tiene in considerazione i valori rilevati nella frutta della stessa partita non centrifugata od estratta. Il test non ha alcuna validitá scientifica. Bisognerebbe indicare il tipo di frutta utilizzata, tipo di coltivazione, provenienza, stabilire una procedura per la raccolta del succo da analizzare, in cui venga tenuto in considerazione, dopo quanto tempo viene effettuata l’analisi per la presenza delle vitamine, a che temperatura è stato effettuato il test, quali rilevatori sono stati adoperati etc… ma qui è un altro il punto che ci interessa.
Desideriamo porre il focus sul tipo di approccio di quest’articolo di Altroconsumo. Questo vale per molte altre riviste e giornalisti e ricercatori, che hanno questo tipo di approccio rispetto ad altre… Capita sempre più spesso che si legga un articolo o si guardi un programma su un argomento, poniamo il caffè per esempio o il vino, articoli da cui risulterebbe che il caffè (o il vino) siano dannosi alla salute. Il giorno dopo magari si legge in un’altra rivista o programma analogo che invece quello stesso prodotto fa bene!
Chi ha ragione? Dipende appunto dal tipo di approccio. Spesso non è solo un fatto di lavori commissionati per interesse da un produttore piuttosto che da un altro.
Nel caso di specie cioè della comparazione tra estrattori e centrifughe effettuata da Altroconusmo traspare chiaramente il tipo di approccio adottato, tipico anche di molte società i consumatori, che è quello di tipo ( chiamiamolo così..) industriale… ovvero “pro-globalizzzione”. Cercare di non farsi troppo nemica l’industria da una parte.
Cercare di non produrre troppo allarmismo presso i consumatori dall’altra.
Questo tipo di approccio riflette esattamente i principi relativi alla grande querelle in corso sul tipo di alimentazione proposta per esempio in questi giorni all’EXPO di Milano e del conflitto esistente tra industria ed artigianato, tra la qualità intesa al livello dei grandi numeri e quella intesa al livello dei piccoli numeri. Noi per esempio siamo convinti che con i grandi numeri non è possibile fare qualità… In questi termini vanno pure letti episodi recenti come il duro attacco da parte del ministro francese all’Ecologia Ségolène Royal alla Nutella e la relativa risposta di Agnese Renzi, moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che il giorno dopo con grande enfasi va a mangiarsi una crepes alla Nutella assieme alla figlia, ovviamente seguita da tutti i mass media con tanto di servizi al telegiornale (clicca qui per il video) Idem le ultime trasmissioni di Report si RAI 3, pochi giorni fa last but not least quella sulle certificazioni di qualità territoriali che privilegiano le produzioni industriali e mettono al bando i prodotti locali e con loro i piccoli produttori locali tradizionali… ( vedi i diversi video Indicazione Geografica, oppure Nutrire il Pianeta: grasso che cola, oppure Ingrassare il Pianeta e molti altri ancora).
Perchè secondo voi da millenni il vino migliore viene estratto con torchi a rotazione lenta? Perchè l’olio di oliva e soprattutto i migliori oli di semi vengono estratti a freddo, mentre nei supermercati troviamo solo oli di semi prodotti a caldo con tecniche spinte di raffinazione per produrre più velocemente ed a basso costo?
Meno male che la gente non visita gli impianti industriali, ma anche senza bisogno di essere informati sulle qualità nutrizionali dei cibi, chi mai avrebbe il coraggio di consumare un olio di semi dopo essere entrato in uno di questi grandi complessi industriali che producono l’olio alimentare (raffinato)? Provate pure l’emozione, vi sembrerà di essere entrati in una grande raffineria di petrolio ( non solo perchè per raffinare gli oli si usa l’esano, che è un derivato del petrolio…. Non sembrerà che ci sia differenza tra i due tipi di raffineria!
Chi, con un po’ di buon senso, avrebbe mai il coraggio di dire che questi oli raffinati sono migliori degli oli estratti a freddo?
La pubblicità televisiva, certo, ….. Si, ma anche tutto un certo mondo di politici, medici, professori, esperti di varia natura legati ad una mentalità, all’idea ed ai principi proposti dal mondo globalizzato e globalizzante… che l’industria è meglio, è più sicura, è più efficiente, consente di sfamare (…appunto) il pianeta. ( E’ appunto lo stesso ragionamento che sta sotto la filosofia comunicativa degli OGM!)
Ora leggendo un articolo come quello di Altroconsumo abbiamo quasi la sensazione che questo mondo industriale voglia sfidare addirittura le leggi della fisica: secondo loro non è vero che i giri veloci di una centrifuga non catturino ossigeno (e quindi ossidino di più di un estrattore che gira anche 100 volte più lento: vedi i 30-40 giri contro 3.000-4.000 della centrifuga). Secondo loro 4.000 giri non creano attrito e quindi calore? Dunque le centrifughe non scaldano più di un estrattore? Le vitamine non sono più così fotosensibili e termolabili? …ma che tipo di vitamine hanno analizzato?
Dopo aver letto quell’articolo stiamo ricevendo diversi studi ed esperienze di utilizzatori che segnalano dati ben diversi. (questo invece è l’articolo edito da un latro esperto consulente di una primaria ditta coreana di estrattori, quella citata nell’articolo di Altroconsumo)
Leggiamo anche che addirittura nei principiali siti che i produttori e venditori di centrifughe consigliano di sbucciare la frutta… Ma perchè? (visto che tutti sanno che molte delle proprietà nutrizionali risiedono proprio sulla buccia?!) Certo capiamo, è ovvio che il mondo industriale si rifaccia anche al concetto di produzione agricola industriale. Allora capisco che nei prodotti agricoli industriali la buccia possa magari contenere qualche strano principio attivo come quello dei terribili pesticidi ed allora vada sconsigliata(*vedi nota in calce). Ma non ci vorranno forse addirittura convincere che un estratto dove abbiamo estratto anche la buccia abbia lo stesso valore nutrizionale di un frutto centrifugato senza buccia???!!! Un estratto da una mela senza buccia per esempio vale 200 O.R.A.C.. Un estratto da una mela con buccia vale 1.200 O.R.A.C.!!! ( vedi questo articolo sugli O.R.A.C.)
Un consiglio valido per tutti: i dati vanno rilevati immediatamente appena prodotto l’estratto! Ci è capitato spesso di sentire di analisi in cui i dati i nutraceutici erano molto bassi, perchè se già si usano delle varietà a basso contenuto di ORAC e poi in più quel poco che c’è nell’estratto lo si lascia ossidare all’aria, anche se per solo qualche minuto, allora si che è ovvio che poi ci troviamo con succhi ossidati e quindi è altrettanto ovvio che non ci sia più molta differenza nutraceutica tra un estratto ed un centrifugato.( …però pur restano la differenza del gusto e della resa, sempre a favore dell’estrattore!)
Concludendo non serve molto discutere su queste cose. Ogni tipo di approccio ha eguale diritto di esistere. Siamo in democrazia.
Tutto questo è divertente e ci offre sempre una grande opportunità, come quella di fare comunità per affrontare queste avversità. Allora è meglio organizzarci con le reti da pesca e diventare pescatori, come da evangelica memoria. La vita di fronte alle avversità può diventare si più dura, ma anche più divertente!
….perché per fortuna la gente intelligente, quasi tutta e sempre di più… è invece a favore del tipo di approccio della qualità vera, quella “artigianale”! Quello slow. Certo capiamo che il business si fa con le multinazionali, non con il piccolo produttore di insalata del paese accanto. Quello non ha certo i soldi per per comprarsi lo stand all’EXPO di Milano, anche se per fortuna oggi i piccoli produttori (in Italia forse ancora per poco, perchè negli altri paesi europei, in molti ormai prevale la produzione industriale su quella artigianale)
La natura opera sempre lentamente e gradualmente (chissà perchè ci vien da pensare di nuovo alla differenza tra aceto balsamico tradizionale e quello industriale… (ricordi il video appena citato Indicazione Geografica ?)
Certo non è facile cambiare mentalità. Cambiare abitudini. Non è facile costruire una piattaforma di comunicazione ottimale e di qualità a largo raggio, perchè la comunicazione è qualcosa di diverso dal marketing. La migliore comunicazione funziona ancora con il passaparola di chi fa esperienza. Sia per coloro che già dispongono della conoscenza (e per i quali articoli come quello di Altroconsumo non è dannoso, anzi non fa altro che rinforzare le proprie diverse convinzioni) .
Sia soprattutto per poter pescare nel grande oceano degli indecisi e di coloro che “ignorano”… che è appunto il territorio appanaggio della globalizzazione. ( … e se vogliamo è anche quello che cercano di fare oggi i partiti politici, per recuperare un po’ di voti utili, tra coloro che non vanno più a votare!)
* Un’ultima osservazione a proposito degli ORAC. La buccia (a parte quelle degli agrumi che a causa degli oli essenziali ivi contenuti potrebbe risultare dannosa per l’intestino) va sempre tenuta ed estratta anche nel caso della frutta e verdura industriale trattata in modo innaturale! Tenete conto che non bisogna mai lasciarci orientare dalla paura per prendere qualsiasi decisione! Nelle bucce risiedono spesso la maggior parte dei principi attivi salutari e risiedono gran parte degli enzimi deputati alla digestione di quel tipo di frutto o verdura…e non solo! Quindi le bucce vanno estratte sempre! I pesticidi e quant’altro il nostro corpo, che è una macchina da guerra, è sempre in grado di eliminarli. Abbiamo quattro organi emuntori potentissimi.
Purchè li manteniamo sempre in buona forma. A questo servono gli estratti. Ci danno una buona mano. La migliore.
La comparazione di Altroconsumo tra estrattori “cinesi” e centrifughe
L’Associazione italiana Altroconsumo ha comparato 4 tipi di estrattori con alcune centrifughe. Gli estrattori presi in esame sono tutti cinesi (cioè prodotti marginali di primo prezzo e di qualità inferiore) tranne uno della coreana Hurom e pur riconoscendo la maggior resa di un estrattore, ha sentenziato che invece gli estrattori sono alla pari delle centrifughe. Da notare che sono quelli coreani i leader di mercato, con le marche Hurom, Kuvings e Coway; ma Coway pur essendo leader assoluta in Italia nelle vendite e nella tecnologia non è stato analizzata. Quanto alla nostra opinione sugli estrattori cinesivedi questo articolo, oppure vedi in calce a questo stesso articolo.
Ecco una nostra risposta data ad una richiesta di commento dell’articolo di Altroconsumo da parte di alcuni nostri soci:
“…Abbiamo anche noi appena finito di leggere l’articolo su Altroconsumo e possiamo dire che conferma per gli aspetti principali direttamente o indirettamente quasi tutto ciò che abbiamo sempre sostenuto e spiegato. Effettivamente sono tutte cose così evidenti come per esempio la silenziosità, la maggiore resa che un estrattore garantisce o la facilità di pulizia, che non serviva proprio un articolo di Altroconsumo per cose così ovvie ed indiscutibili data la loro evidenza! Noi e tutti coloro che se ne intendono, lo dicono da sempre.
Proprio quest’ultima ragione infatti, cioè per la facilità di pulizia, che fin dall’inizio abbiamo scelto un estrattore coreano di terza generazione come Essenzia, che è il modello più venduto in Italia (ma lo stesso vale anche per il meno costoso Juicepresso!) e che garantisce una facilità d’uso esemplare oltre la possibilità di pulizia in pochi secondi, proprio perché la pulizia di una centrifuga normalmente è un vero e proprio dramma!! (ricordiamo più di qualche nostro socio che sorridendo con una battuta molto più significativa delle parole usate, ci diceva che quando portò a casa la prima centrifuga, dopo qualche giorno la moglie o la compagna dichiarava perentoria che era troppo difficile pulirla – per alcuni ci vuole la mezz’ora buona! – e che se voleva ancora le centrifughe, da quel giorno si doveva arrangiare e farsela…!).
Il Problema riguarda anche molti altri aspetti importanti che Altroconsumo non ha citato come per esempio l’igienicità, l’eleganza e gli aspetti legati al design, gli “aspetti green”, ovvero la qualità e la quantità dei materiali, il consumo di energia elettrica, l’usura dei pezzi e tutte le problematiche legate alla manutenzione ed ai relativi costi. E’ evidente che con Essenzia Green il problema non si pone, essendo stata ideata con un unico pezzo interno, diremmo anche praticamente quasi indistruttibile… Poi solo 150 W di consumo… Pur mantenendo un’estrema solidità strutturale, ha messo quasi 1 kg in meno di plastica nel mondo per ogni estrattore e questo e’ un valore di design ecologico assoluto. Estrattore molto maneggevole e di una semplicità estrema (un estrattore da viaggio, non solo, ma da portare in ufficio e viceversa) – per arrivare a questo livello si è faticato tanto in ricerca e sviluppo (oltre 4 anni). Essenzia Green per il tipo di scocca compatta è estremamente igienica anche sul piano base e non solo all’interno (nella red infatti c’erano incavi dove si vedeva sempre se era pulito o meno ed ora con Essenzia Green non serve più).
Dobbiamo altresì notare che gli estrattori utilizzati da Altroconsumo per la comparazione, a parte un modello coreano della Hurom (clicca qui per leggere le argomentazioni di Hurom in merito all’articolo Altroconsumo), sono tutti “cinesi” (ovvero made in China) e sugli estrattori cinesi siamo più che d’accordo, come abbiamo sempre dichiarato, che le prestazioni sono tutt’altre e molto inferiori agli estrattori che abbiamo scelto noi (forse questo fatto denota anche una carenza di competenza in materia di estrattori da parte di chi ha deciso di fare questa comparazione in Altro Consumo: perchè non ha comparato le centrifughe con i modelli di estrattori più importanti e più venduti?…). Quindi sul risultato di quegli estrattori relativi alla comparazione siamo perfettamente d’accordo anche noi. Questo non significa però che siamo d’accordo sulla valutazione degli estrattori data da Altro Consumo, perchè i veri estrattori sono altri, quelli appunto più venduti in Italia. Con quelli doveva essere fatta una valida comparazione.
Sulle altre variabili come la maggiore estrazione di “nutraceutici” che Altroconsumo non è stato davvero in grado di valutare con sufficienza (…quali tipi di enzimi, quanti? quanto calcio, quanto magnesio? etc. Con che tipo di frutta e verdura di partenza? Ovvero quanti orac di partenza? Ad alto contenuto o basso? Ovviamente se il contenuto di partenza è basso o quasi nullo, sarà basso anche il risultato finale, indipendentemente dallo strumento utilizzato… infatti i valori delle vitamine relativi all’analisi Altroconsumo sono molti bassi in tutti i dati; ciò potrebbe significare che i succhi non sono stati analizzati subito appena preparati, ma che li hanno lasciati ossidare. Ciò spiegherebbe perchè i valori sono così bassi ed uguali sia nelle centrifughe che negli estrattori. Certo potrebbe anche essere che hanno utilizzato frutta a basso contenuto di orac…, ma ci sembra meno probabile). Ci sembra infine che le conclusioni tratte dal redattore dell’articolo appaiano alquanto discutibili e forse anche superficiali: SE UN ESTRATTORE HA PIU’ RESA, CIOE’ PRODUCE IL 50% IN PIU’ DI SUCCO, come appunto riconosciuto da Altroconsumo, ALLORA CIO’ SIGNIFICHERA’ ANCHE CHE L’ESTRATTO CONTERRA’ AUTOMATICAMENTE ANCHE PIU’ 50% DI VALORI NUTRIZIONALI (…sempre se la matematica non è un’opinione e sempre fino a quando al logica ha un valore, s’intende!) In effetti se il giornalista avesse avuto più competenza nel mondo degli estrattori avrebbe preso in considerazione gli estrattori leader di mercato piuttosto che quelli marginali. Di conseguenza anche sul tema della nutraceutica e degli enzimi che ad oggi invece è supportata da molti studi scientifici pubblicati e validati e su cui appunto non è così difficile trovare riscontri. Noi abbiamo pubblicato già da diversi anni molto materiale in questo sito e qui di seguito ricopiamo uno studio eseguito su Centrifuga ed Estrattore relativamente al calcio e magnesio presenti nel succo estratto, a cura del KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute): Magnesium & Calcium Extraction Results – Taken from KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute) •
Centrifuga: 4.9 mg / kg of Magnesium and 2.9 mg / kg of Calcium •
Estrattore: 82.8 mg / kg of Magnesium and 15.0 mg / kg of Calcium
La questione enzimi inoltre è ben più delicata e degna di approfondimento rispetto a quanto Altroconsumo esponga, ci sembra anche banalizzando il tema (abbiamo letto come hanno trattato male la differenza tra il “bere i succhi” ed il “mangiare la frutta”, che sono attività con effetti e modalità ben diversi). Per considerare meglio il tema basti pensare alla famosa Terapia Gerson – qui il link al nostro articolo http://www.movimentosereno.it/?s=gerson -, ai lavori di Norman Walker e Colin Campbell, ma perchè no anche ai famosi e recenti servizi delle Iene su “Antonio ed il tumore scomparso”… solo per citare alcuni dei casi più famosi, tra migliaia. La invitiamo a leggere il libro “Il Fattore Enzima” – qui il link http://coopserena.org/hiromi-shinya-fattore-enzima.html – oppure ancora vari articoli da noi pubblicati http://www.movimentosereno.it/cura-il-cancro-con-i-succhi-di-frutta/, oppure http://www.movimentosereno.it/il-coraggio-di-vivere-le-nuove-frontiere-della-salute-questione-di-enzimi/ Il tono dell’articolo di Altroconsumo sembra quasi suggerire che quella degli estrattori sia una moda come tante altre e di poco senso. Come Lei già saprà invece gli estrattori sono stati “inventati” , studiati e dapprima utilizzati proprio da importanti medici. Dapprima negli anni ’90 questi medici erano giào promotori delle centrifughe e successivamente nel nuovo millennio appunto degli estrattori, grazie ai quali hanno potuto inserire gli estratti nei propri protocolli terapeutici con migliori risultati.
Tra i vari punti a favore degli estrattori rispetto alle centrifughe non vanno dimenticati nemmeno i seguenti:
• Il rumore prodotto dagli estrattori è di lieve entità, tutt’altro rispetto alle centrifughe molo rumorose, praticamente come un frullatore. Considerato che normalmente gli estratti si preparano al mattino presto, mentre molti sia in famiglia che negli appartamenti vicini sono ancora a letto: è importante o no, questo punto?
• Il succo estratto è solitamente compatto, gustoso, meno acido e soprattutto non stratifica nel bicchiere come fa la centrifuga. Questa non è solo una questione estetica od organolettica , ma naturalmente inerisce anche le questioni nutrizionali.
• Alla facilità d’uso dell’estrattore (quello vero) va aggiunta un’altra questione molto fine, ma importante. Provare a mettervi davanti ad una centrifuga che lavora in modo impegnativo, con una linda camicia bianca. Siete sicuri che alla fine noterete sulla camicia un’ assenza totale di eventuali schizzi e macchioline? Provate. Pensate poi che quelle macchioline possono andare non solo sulla camicia (lo sappiamo che basta mettersi un camice, ma…), ma anche nell’ambiente (muri, mobili, piano di lavoro…), quindi altro lavoro di pulizia! (non solo della centrifuga…)
Potremmo però dire che finora abbiamo quasi scherzato, perchè comparare estrattori e centrifughe sugli aspetti tecnici ha un valore relativo rispetto a ciò che la gente ama. Infatti secondo noi “Altroconsumo” non ha trattato il principale punto di successo dell’estrattore rispetto alla centrifuga, che è il gusto dell’estratto, alquanto diverso da quello del centrifugato.
Ormai in tutti questi anni (e stiamo parlando di decina di migliaia di casi a cui abbiamo assistito!) abbiamo accumulato un’esperienza enorme in materia. Per esempio abbiamo conosciuto pochissimi bambini (…anzi nessuno!) che preferiscano un cenrifugato all’estratto (ci riferiamo sempre a quelle mamme che usano l’estrattore giusto, non quelli usati da Altro Consumo). La prova statistica inoppugnabile è che anche i gestori degli esercizi pubblici come i bar e gli hotels sono stati praticamente obbligati a sostituire le centrifughe con gli estrattori, in quanto i propri clienti hanno dimostrato di preferire a suon di richieste di gran lunga gli estratti di frutta e verdura piuttosto che le centrifughe. (soprattutto quelle persone che nemmeno supponevano l’esistenza delle due diverse modalità di fare i succhi…). Chi tiene ancora duro con le centrifughe per poterle ammortizzare (quelle professionali infatti costano anche più di 1.000 euro!), perde vendite immancabilmente. Questa è una costante in tutta Italia (e non solo!). Il che è tutto dire visto che sul mercato non esiste ancora un estrattore di tipo professionale, eppure i gestori hanno risolto il problema, di carenza ricorrendo agli estrattori domestici!
Ci rendiamo conto che stiamo entrando in un campo difficile da trattare per Altroconsumo in quanto i gusti sono soggettivi. Però faccia Lei per esempio un succo puro di solo melograno con la centrifuga e poi lo stesso con l’estrattore e mi dica se sia possibile o meno fare una comparazione: l’estratto vince 10 a 0. GARANTITO! Ma questo potremmo dirlo anche per molti altri tipi di frutta dove è praticamente impossibile utilizzare la centrifuga, oppure pensiamo ai vari tipi di “latte di semi”, a molti tipi di germogli, agli aghi di pino, la famosa ed importante erba di grano (o di farro o d’orzo…) oppure al latte di mandorla, i sorbetti, l’estratto di radici o di certe altri tipi di verdura citati in molti altri commenti precedenti. Se non avete voglia di leggere allora basta dare un’occhiata ai bellissimi ricettari per esempio quelli del già citato estrattore Essenzia http://www.siquri.com/it/materia-prima.html. “
Sia chiaro che non abbiamo nulla contro le centrifughe: piuttosto che niente è certamente meglio la nostra cara vecchia centrifuga.
Le centrifughe le abbiamo amate, coccolate, provate, diffuse per tanti anni. Solo che con gli estrattori siamo su un altro pianeta! Solo chi ha poca esperienza e competenza potrebbe anche solamente e lontanamente pensare di poter fare un confronto fra centrifughe ed estrattori! Negli anni in cui usavamo le centrifughe , pur spendendo abbastanza (più di 150.000 lire per i migliori modelli di allora), avevamo centrifughe nei nostri centri medici (per nostri intendiamo quelli dei nostri soci!) che si spaccavano anche dopo solo un mese di uso. Abbiamo degli agricoltori nostri soci che producono delle carote d’oro (di principi… e di fatto, estremamente rustiche e dure… non ti dico poi per certe radici…!). Ebbene saltavano via (le centrifughe) che era un (dis)piacere! Era un continuo via vai di ricambi e centrifughe nuove, un po’ di tutte le marche. Siamo anche arrivati a spendere l’equivalente di più di 1.0000 euro attuali per prendere due marche di centrifughe professionali francesi. CON GLI ESTRATTORI SONO QUASI 10 ANNI CHE LI USIAMO, SEMPRE GLI STESSI E NON NE VOGLIONO SAPERE DI ROMPERSI! …senza considerare tutte le cose che possiamo fare in più con un estrattore e il figurone che facciamo tutte le volte che le persone assaggiano. (Prima i bambini delle centrifughe non ne volavano sapere… troppo liquide, con gusti sull’acidino…). Ora i bambini si gustano estratti con dentro addirittura le crucifere, senza nemmeno accorgersene!! Siamo proprio su un altro pianeta!!!
5. Piccola Rassegna di JuiceBar all over the world
Essenzia, Verde Essenziale, Naturale, Sfrutta la frutta, SiAmo la frutta, Siamo alla frutta, I Love Juice Bar, Natural Bar, Lifestyle Juicery, Fresh and Cold-Pressed Juices and Juice …. o semplicemente Juicebar. Da Bangkok a New York, da Città del Capo a Oslo, da Parigi a Londra, da Bolzano a Palermo… va sempre più di moda il cibo che fa bene. Più che una moda uno stile di vita che si va consolidando a velocità esponenziale.
Il nostro Big Ben interno, lo stomaco in particolare, si è ribellato già da tempo e ha detto stop.
Le ottime pasticcerie, quelle con la materia prima giusta, sono rare. La colazione al bar è diventata un dramma. Non se ne può più di cappuccini e cornetti surgelati ai grassi idrogenati (con tanto di saponosi monodigliceridi degli acidi grassi). Per di più anche congestionati di zucchero bianco raffinato, ormai consumato ai livelli record di quasi 30 kg annui pro capite. Lo zucchero bianco raffinato sarà presto vietato e messo al bando come una delle peggiori tossine circolate negli ultimi due secoli.
Latte d’oro (noci, curcuma, miele e…) clicca sulla foto per la ricetta
Probabilmente non si arriverà a tanto, poiché le accise rappresentano una delle principali entrate dello Stato Italiano, (come del resto oltre allo zucchero pure su alcol, tabacco, benzina, etc… tutte cose che fanno veramente bene, … alle casse dello stato) oltre all’IVA. Fortuna che allora ci sta già pensando le gente da sola ad abbandonare questo tipo di consumi, impresa difficile visto che sono prodotti che creano dipendenza.
…magari bastassero solo i grassi idrogenati e lo zucchero nel cappuccino: abbiamo anche il problema delle uova, che non sono più quelle di una volta. Oggi le uova sono prodotte da moderne specie degli ibridi di pulcini (nutriti con scarti di produzione OGM, ovvero mangimi transgenici, vietati per l’alimentazione umana diretta, ma non per quella degli animali, protetti da dosi massicce di antibiotici).
estratti di madorla. Clicca sulla foto per la ricetta
E fermiamoci qui. Inutile parlare dell’indigeribilità del substrato che si viene a formare dall’incontro, non proprio felice, tra i satanici tannini del caffè e le proteine del latte vaccino. (Non ce ne vogliano i consumatori di caffè, è tutto documentato e scientificamente provato: il caffè verde è pieno di antiossidanti, ricco di metilxantine (antigrasso), controlla la glicemia… ma con quello torrefatto è tutt’altra cosa. I danni insorgono con il tempo anche se si vedono poco all’inizio, così come gli effetti della sindrome metabolica di cui soffrono questo tipo di consumatori, sempre che non siano dotati di un gran fegato in perfetta forma, in grado di detossificare a pieno regime). I tannini inattivano gli enzimi proteasi, lipasi ed amilasi, che svolgono nell’organismo una funzione insostituibile; la loro inibizione comporta interferenze negative nell’utilizzazione metabolica di molte sostanze nutritive.
estratto di cocco. Clicca sulla foto per le modalità
Un esempio di tale interferenza è dato dall’associazione del caffè (contenente anche tannino), con il latte (contenente proteine grassi e zuccheri); la spiegazione è che la caffeina, aumenta la secrezione gastrica(aumento della produzione di acido cloridico), mentre l’azione del tannino ostacola la digestione e l’assimilazione in particolare delle proteine ma anche degli altri componenti del latte. Inoltre i tannini sembrano influire negativamente sull’assorbimento di ioni metallici (oligoelementi). Molti avranno già notato che gli estratti sembrano fatti apposta per risolvere questo genere di problemi. Sono buonissimi, evocano, colori, luce e gioia. Ci richiamano al mito dell’Eden dove l’uomo si nutriva solo di squisita frutta e verdura.
Insomma basta poco se ci pensiamo bene, basta un buon estratto (prima o dopo il caffè) … per ripristinare l’equilibrio e prevenire.
Chai Estratto. Clicca sulla foto per la ricetta
Motivo in più per non considerare l’effetto caffè sul latte è che tanto oramai i cappuccini si fanno sempre meno con il latte vaccino. La percentuale di crescita dell’uso dei “latte” vegetali nei cappuccini è ancora più che esponenziale. Anzi più che esponenziale in questo settore le percentuali di crescita sono di tipo staliniano. Oramai nei migliori bar si possono gustare cappuccini fatti con il latte di avena, di quinoa, di farro e di una miriade di tipi di semi e frutta secca, prodotti direttamente nel bar dall’estrattore…. Una raccomandazione è che la (latte di) soia sia sempre bio (altrimenti oltre che per gli OGM, il grosso problema è l’acido glutammico libero con cui normalmente si lavora industrialmente la soia di tipo convenzionale.
Insomma tutto va bene se si utilizza una dieta varia, ma per il “tutti i giorni” ci vogliono soluzioni risolutive. L’organismo lo esige e dà grandi segnali e dimostra di apprezzare gli estratti, specie l’intestino (e più ancora il suo microbiota), per il quale il kilometro zero è indispensabile, meglio ancora il metro zero. In tutti i casi frutta e verdura sembrano essere il toccasana, protagonisti assoluti. È come un vero e proprio ritorno al paradiso perduto.
La risposta a questa Domanda di Salute e Benessere al Bar (e nei pubblici esercizi in genere) viene finalmente facilitata da una nuova invenzione studiata proprio per questo mondo.
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Grande e storica novità per i professionisti italiani della ristorazione.
Il 2017data spartiacque per il mondo delle colazioni, pasti e merende fuori casa: i Juicebar, le caffetterie, le pasticcerie-gelaterie, gli hotel ed i bar tutti, specialmente i ristoranti , avranno finalmente a disposizione ilRE DEGLI ESTRATTORI : INNO H24, il primo vero grande estrattore professionale. ITALIANO 100%. Infatti INNO H24 è anche Il primo estrattore made in Italy.
(info points: scrivere ainfo@movimentosereno.it , telefonare al 049 2953614 , al 392 989 6413 . Disponibili anche pacchetti di formazione, video tutorials, ricettari e corsi di formazione (nuovo tema 2018: “Zona Mediterranea” Settore Lounge & Cucina).
Abbiamo terminato la lunga serie di test sull’estrattore professionale che più ci ha stupiti nel 2017, quanto a solidità, capacità di resa senza alcuna interruzione e velocità di utilizzo. Si tratta di un estrattore interamente prodotto in Italia ed anche questa è una grande novità, perché si tratta del primo (e finora unico) estrattore prodotto in Italia a Venezia. E’ il “Vivaldi”!
Un Inno italiano nel mondo degli estrattori, che finora era appannaggio solo dei coreani (visto che nel “mondo copia-incolla” dei cinesi, nessuno ancora ha deciso di avventurarsi nella produzione di un vero estrattore professional).
Nato dalla profonda conoscenza dei sistemi di spremitura professionale, solidificatosi durante decenni di esperienza nel cuore del distretto tecnologico del Nord-Est Italiano, qui non si producono estrattori domestici, ma solo professionali. E’ il primo esempio di rottura, a livello mondiale, sia rispetto alle produzioni coreane ed alle copie(-incolla) cinesi, sia rispetto al mondo degli estrattori concepiti e derivati da quelli domestici. E’ una frattura storica e rivoluzionaria. VIVALDI H24 è l’estrattore compatto studiato per portare la tecnologia Cold Press a lavorare con produttività sul bancone del bar, del ristorante, delle prime colazioni in Hotel.
Solido e innovativo, progettato per il servizio on-demand e la produzione di bottiglie di succo fresco.
Ecco alcune delle sue principali caratteristiche: h24
Alta resa di estrazione
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La resa, la ricchezza e l’omogeneità del succo sono ottimizzate dal raggio di inclinazione dei flap Dynamic Spin della coclea e dal disegno della maglia del filtro.
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Non-stop service
L’innovativo filtro a maglia anti occlusione e il motore più resistente mai visto prima in un estrattore compatto, assicurano un lavoro continuo.
Anti drip
Guscio anti sgocciolatura
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Con un semplice gesto, il guscio ergonomico permette di bloccare l’uscita di succo e impedisce lo sgocciolamento.
Subito pronto
Il fit d’ingresso e della camera di pressatura permette di inserire frutta e verdura intera o in grossi pezzi, riducendo i tempi per le preparazioni.
Segue il vecchio articolo di fine 2016:
Il nuovo RE DEI JUICE BAR JUICERS si può già prenotare in Italia a delle condizioni importanti ed innovative, uniche sul mercato italiano attuale. Condizioni veramente speciali, con un pacchetto in più di euro da investire nell’attività e cioè in un progetto comunicazionale che vi introdurrà ad un nuovo grande successo del vostro locale. Per saperne di più, si può contattare la nostra sede che vi metterà in contatto direttamente con il produttore ed il responsabile del progetto di lounge & cucina “Zona Mediterranea”. I dati per il contatto sono: info@movimentosereno.it oppure telefonare al 392 989 6413.
Siquri H24 – il marchio siquri per il professional
Il RE DEI JUICE BAR 2016 H24, è stato il primo vero estrattore professionale da 24 ore di uso continuativo.
Fino ad oggi non esistevano sul mercato italiano macchine con motori da 24 ORE di USO CONTINUATIVO, né con dimensioni degli elementi della macchina adatti al mercato professionale (le bocche di alimentazione della frutta erano normalmente solo di 75 mm, così come le misure limitate delle ciotole e degli ugelli di uscita dell’estratto e degli scarti, tali da rallentare troppo la fuoriuscita del succo, tutte misure infatti concepite per il mercato domestico o casalingo).
Eccovi ora le credenziali di Siquri H24 – il marchio siquri per il settore professional.
MOTORE BRUSHLESS
• Brevettato di rango industriale, ma con consumi energetici ridotti. Sono solo di 200 W (si, meno degli estrattori domestici!) • Il primo al mondo che può lavorare per 24 ore consecutive, invece dei soli 20/30 minuti dei modelli a bocca larga cinesi che trovate sul mercato (vedi in seguito la mappa delle marche e dei modelli)
• Pur girando a soli 58-60 giri (è uno slow juicer a tutti gli effetti) è in grado di estrarre un litro di succo in poco più di un minuto e di continuare questo tipo di performance per tutta la giornata senza alcun bisogno di pause per raffreddare il motore (vengono forniti 2 topset e più su richiesta, in modo da poter specializzare ogni set su particolari ingredienti, come per esempio zenzero o curcuma. In tal caso si possono servire estratti sia ai bambini che alle mamme, uno dopo l’altro, con lo stesso estrattore e senza alcuna interruzione di servizio)
• Ideale per la produzione di bottiglie per il take away, potendo produrre centinaia di litri al giorno di estratto. Anche i più impegnativi come quelli da foglie larghe, o dai prodotti ad alto contenuto di fibre come le foglie delle rape rosse, come il sedano , il finocchio, il mango o come le verdure ad alto tenore proteico come lo spinacio, normalmente poco facili o adatte all’estrazione. La capacità produttiva nel caso dell’estratto di mele per esempio è di ben 40 litri all’ora di estratto, con una media di circa 300 mele all’ora per 24 ore consecutive.
• L’unità motore rimane freddo, silenzioso, stabile, sena vibrazioni e permette una velocità di elaborazione lenta ed interminabile.
MATERIALI SICURI Ogni misura studiata per moltiplicare le velocità di mescita e le quantità estratte nonostante i soli 60 giri di rotazione al minuto: • Ciotola più grande del 25%
• Ugello d’uscita succo più grande del 50%
• Tappo Confort, ampio, forte e resistente studiato per l’uso professionale, facile da pulire. Tappo intelligente, sofisticato, che permette una più facile e veloce spremitura, comodo e pratico ed evita la fuoriuscita e d eventuali sgocciolamenti. Permette di mixare gli ingredienti del succo già all’interno della ciotola e di versare il succo già pronto per l’uso.
• Ugello d’uscita fibre più grande del 50%
• Doppia imboccatura con sistema di sicurezza (una per la frutta tonda e l’altra per le verdure a gambo o a forma allungata)
• Prima imboccatura più grande extra-large (88 mm) in grado di inserire per esempio una mela grande intera ed anche radici come grandi rape, raffano nero, etc.
• Materiali Ultem, Tritan, ABS, PC . In particolare la coclea è garantita in il materiale Ultem 100% sicuro brevettato (invece del solo 10% dei prodotti made in China che abbiamo finora controllato, che così rilasciano vari residui nel succo, poco desiderabili…
SISTEMA DI SICUREZZA • Porta capovolgente che non consente l’inserimento di dita, mani, oggetti contundenti (prima di inserire un nuovo frutto, attendere l’estrazione completa del frutto precedente, 1 secondo) • Realizzato per la sicurezza: un doppio sistema di sicurezza con un canale di ventilazione a 3 vie realizzato con materiali di alta qualità e materiali durevoli per poter fornire estratti gustosi con più nutrizione. Il Sistema di sicurezza a serratura è dotata di un segno di sicurezza che permette di lavorare solo se il coperchio principale, il corpo ed il tamburo sono chiusi e collegati quindi con precisione.
Ora dedichiamoci ad una piccola ricerca per vedere come si presentano i Juicebar di maggiore successo sia in Italia che in giro per il mondo.
I nuovi lifestyle al Bar: Ecco che cosa è l’ Essenziale
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Gli esseri umani sono creature abitudinarie ed è ovvio che talvolta queste abitudini possano essere malamente in contrapposizione con la necessità di raggiungere la salute ottimale, un obiettivo maturo e consapevole che oggi non è più da considerare solo una moda passeggera. Fa parte di un processo irreversibile, frutto di un passo evolutivo e culturale conquistato con fatica e sacrifici (specie di salute), avendo dovuto affrancarsi da un sistema consumistico invasivo in tutti i sensi, illusorio e poco salutare.
Oggi per molti professionisti impegnati si manifesta una vera corsa ad ostacoli per far fonte agli impegni, mantenendo nel medesimo tempo l’equilibrio, la salute e il benessere. Spesso questi obiettivi vengono trascurati con rammarico per far posto ad una lunga serie di responsabilità concorrenti. E ‘stato dimostrato che uno stile di vita attivo ed equilibrato non solo migliora la salute di tutti, ma riduce lo stress, aumenta l’energia e migliora il FOCUS, ergo tutto ciò che è necessario per coloro che vivono uno stile di vita attivo.
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Quando si tratta di salute e di soddisfare questo genere di bisogni, sempre meno latenti e dunque sempre più richiesti, è molto importante rispendere e mantenere le cose semplici, guardare nel profondo della natura. La gente vuole uscire da quei processi di complicazioni dell’ alimentazione e dell’attività fisica con diete e opinioni contrastanti, in cui la salute diventa un altro fattore di stress e troppo complicato per tenerne il passo.
In effetti le cose semplici ed essenziali bastano. Cose inseribili nel proprio programma e nella propria area di interesse.: anche un paio di minuti al giorno facendo yoga o facendo una camminata veloce possono ripristinare e ricaricare il corpo.
Non si tratta di raggiungere il corpo perfetto, ma creare (possibilmente) l’equilibrio (im)perfetto partendo da quello che siamo e quello che abbiamo.
Oltre a trovare un modo per implementare esercizio, è altrettanto importante alimentare il corpo con cibi ricchi di nutrienti.
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…e qui casca l’asino, Oggi al bar non si trova niente di tutto questo. Semplice significa prodotti stagionali, freschi, naturali (integrali, non trasformati), locali. Guarda caso frutta e verdura hanno tutte queste caratteristiche e sono in grado di nutrire le cellule e di fornire al vostro corpo le sostanze nutritive e l’energia per affrontare il più impegnativo dei giorni ed il più pesante degli ostacoli, contemporaneamente anche aumentando gli ormoni della felicità e diminuendo lo stress e l’adrenalina.
Trattarsi nello stesso modo in cui tratteremmo un auto di lusso: sono ormai definitivamente tramontati i tempi in cui si spendevano 20 euro per un litro di olio per la macchina, per poi andare a fare la spesa al discount e pagare un euro al litro l’olio per il nostro organismo.
Iniziando la giornata con un estratto di frutta e verdura ci si disintossica delicatamente e gioiosamente da qualsiasi eccesso di zucchero o di cibi grassi, che si possono avere ingurgitato il giorno, la sera prima. Cercare di mantenere la forma facendo spuntini sani in giro è qualcosa di diverso dai soliti negozi e supermercati, dai locali di catena del cibo preconfezionato e sterilizzato senza gusto, dai distributore automatici o anche dal solito caffè.
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Grazie a tutto questo è in atto una vera e propria riscossa del bar. Quello giusto.
Fare piccoli miglioramenti ad una dieta ed ad un esercizio di routine con l’introduzione di semplici alimenti e leggeri allenamenti che siano gestibili secondo il proprio livello di forma fisica e la propria agenda. Più semplice di così…
Se oltre a tutto questo si desidera saltare con impeto dentro una giornata intensa, od avere una valida alternativa allo scadente pranzo a base di tramezzini o piatti surgelati rigenerati con il microonde, allora al bar si può anche avere una esplosiva colazione con frutta secca, leccornie e barrette essiccate prodotte sempre dalla parte solida degli estrattori e i deliziosi estratti miscelati con superfood ed integratori di grande impatto energetico ed addirittura personalizzati alle proprie esigenze. Un fantastico pick me up per sostenere l’energia per tutto il giorno.
Essenzia è stato il primo estrattore casalingo a declinare i principi dell’Essenzialità ed è l’estrattore che ha fatto scuola in Italia, tuttora il più prestigioso ed il più venduto. Clicca nella foto per vedere il pacchetto Essenzia
Per tutto il secolo scorso il bar, con l’osteria, erano stati il posto giusto per conoscere le novità. Le mode partivano tutte dai bar…dove risaltavano i prodotti tipici locali. I produttori di alimenti e bevande più evoluti usavano questo canale per farsi conoscere ed ottenere quei primi successi, necessari per costruire la scalata al mondo distributivo, prima i negozi a livello regionale e poi nazionale, quindi l’accesso alla televisione, che significava lo sbarco garantito nei supermercati e nella grande distribuzione. Tutto allora partiva dai bar e dai ristoranti. I bar, le gelaterie ed i ristoranti, le pizzerie sono stati gli ambasciatori del MADE IN ITALY in tutto il mondo.
Da qualche anno il settore si è sclerotizzato ed ha perso questa sua funzione sociale propositiva. Oggi uno entra al bar e non sa più che cosa prendere: la cioccolata oltre allo zucchero è addensata con i grassi idrogenati, l’orzo al ginseng è un ricettacolo di conservanti ed aromi chimici. Di ginseng c’è solo il nome. Gli alcoli sono off limits ed a molti vini bisogna stare attenti (certe cantine sembrano più delle raffinerie). Per i succhi, quelli industriali, è da dubitare che abbiamo mai visto la frutta. Delle bevande gassate ne abbiamo già abbastanza… del cappuccino e delle brioches ne abbiamo già parlato all’inizio dell’articolo. Questo pensava già da tempo la maggioranza della gente ed i baristi sembravano non accorgersene. Non tutti, ovviamente.
clicca nella foto per vedere le caratteristiche di Essenzia
Resta evidente che l’estrattore è stato imposto dal consumatore. I ruoli si sono invertiti. Questa volta è stato il bar che ha dovuto adeguarsi alla domanda, anziché aver creato ed organizzato la domanda (di mercato). Ora però il bar torna alla riscossa, allietandoci i sensi con una cascata gioiosa di colori di frutta e verdura.
Essenzia ha fatto scuola anche di ricette. Il canale youtube Materia Prima ed il sito www.siquri.it sono i maggiori netwotk di offerta gratuita di ricette per l’uso dell’estrattore.
Anche il bar dunque deve tornare e sta lentamente tornando alla propria Essenza, per non cadere vittima di questo strano scontro di civiltà, tra la civiltà industriale e quella (come possiamo chiamarla…) civile? Sostenibile? Dell’identità locale in cui la gente desidera riconoscersi in questi tempi di globalizzazione imposta e mal tollerata da molti?
Un ruolo da protagonista in tutto questo processo storico l’ha giocato l’estrattore Essenzia, l’estrattore più venduto nel mercato domestico casalingo, il primo estrattore italiano di terza generazione (=40 giri ed 1 solo pezzo da gestire all’interno) a rappresentare la filosofia dell’essenziale e dei nuovi lifestyle.Il primo estrattore che un bar ha potuto usare in passato quando esisteva solo il modello domestico e che può tuttora usare, se vuole crescere gradualmente prima di essere in grado o di potersi permettere l’estrattore professionale. (vedi L’estrattore professionale. Differenze Made in Korea 100% e Made in China. ECCO LA MAPPA DEGLI ESTRATTORI PROFESSIONALI).
Differenza tra estrattore e centrifuga
Clicca sulla foto per vedere le differenze
Il primo errore da evitare assolutamente da parte del barman è quello di non conoscere bene la differenza tra estrattore e centrifuga. Così come in poco tempo è diventato obsoleto l’estrattore a 80 giri (oggi gli estrattori devono avere 40 giri al minuto, non di più! Il “60 giri” è concesso solo al bar, cui si deve dare la possibilità di poter lavorare un po’ più velocemente …) la centrifuga è un prodotto obsoleto ormai da 5 anni, che al bar è un’eternità. Il consumatore di cui sopra, quando scrutando il banco, intravvede la centrifuga al posto dell’estrattore, (è proprio una questione di mente associativa…) ha già automaticamente classificato il bar come un bar di serie C. Certo sempre meglio di tanti bar di serie D o Z, ma così non si potrà mai essere al top. Non tornerà più. Il bar di serie B invece è quello che ha un estrattore cinese… anziché coreano. (vedi L’estrattore professionale. Differenze Made in Korea 100% e Made in China. ECCO LA MAPPA DEGLI ESTRATTORI PROFESSIONALI) (vedi anche Perché il succo delle centrifughe separa in strati e l’estrattore no? Quali conseguenze ha sulla qualità del succo?)
Principali differenze tra Estrattore e Centrifuga:
In assoluto la principale è sulla qualità e bontà del succo:
L’estratto non stratifica nel bicchiere come la centrifuga
1. L’estrattore presenta un basso regime di giri: solo 40 giri (80-90 per i vecchi modelli) di rotazione al minuto ( contro le migliaia di giri per la centrifuga ). Quindi con l’estrattore (grazie alla tecnologia S.E.S. mantiene intatte le proprietà nutritive) non avviene ossidazione e riscaldamento , preservando una buona parte delle VITAMINE, che nella centrifuga vengono invece perse. Soprattutto vengono mantenuti gli enzimi ( che invece la centrifuga non è in grado di preservare nemmeno ai minimi termini. Ma attenzione che nemmeno gli estrattori a 80 giri riescono in questa funzione di preservare gli enzimi. Gli enzimi vengono attivati dal movimento torsionale lento della coclea dell’estrattore, che è disegnata e costruita con materiali particolari, presenti solo sugli estrattori coreani. Questi materiali non sono ancora stati riscontrati in alcun estrattore cinese, se non in dimensioni insufficienti. Evidentemente questa tecnologia è ancora sconosciuta per le fabbriche cinesi. Gli enzimi oltre che per le caratteristiche salutistiche, sono importantissimi in quanto i principali fattori del gusto dell’estratto. Ecco perché l’estratto è molto più buono della centrifuga.
2. MAGGIORE RESA DEL SUCCO: gli scarti dell’ortofrutta ridotti anche oltre il 50% (lo scarto di una porzione di carote di una centrifuga, se viene inserito in un estrattore produce un altro bel bicchiere di ottimo succo!). Inoltre lo scarto l’estrattore è di una Consistenza tale per cui si può recuperare totalmente con gli essiccatori e produrre per esempio una vasta gamma di snacks, molto apprezzati al bar.
3. Il succo molto più buono e sostanzioso dell’estratto piace anche ai bambini ( e alle mamme) mentre le centrifughe tendono a non piacere ai bambini, perchè dal gusto più acido e liquido, stratificano immediatamente nel bicchiere, sono meno gustose e prelibate.
CLICCA SULLE FOTO X ENTRARE NEL MIGLIORE RICETTARIO DI ESTRATTI
4. Il succo è molto più colorato (colore vivo!) e profumato
5. Il liquido del succo che resta integro (non si separa a strati come con le centrifughe)
6. Più salutare: su certi estratti e tipologie di ortofrutta abbiamo registrato contenuti di maggiori vitamine fino a 6 volte tanto. Gli enzimi sono totalmente disattivati nelle centrifughe.
7. Più salutare: su certi estratti e tipologie di ortofrutta abbiamo registrato contenuti di circa 4 volte più micronutrienti nutraceutici e minerali.
8. Possibilità di proporre al cliente bicchieri salutistici da 5.000 orac! … Ed una straordinaria gamma di estratti che non è possibile fare con la centrifuga. Innanzitutto l’estratto di melograno, con il quale si ottiene un gusto enormemente superiore alle spremute ( proprio grazie alla presenza degli enzimi, attirati dal movimento lento torsionale degli estrattori). Quindi gli estratti di erbe di grano, gli estratti vegetali di semi e di frutta secca e così via.
9. Motore completamente silenzioso o molto più silenzioso
Comodità e costi di utilizzo:
1. Come già evidenziato con l’estrattore abbiamo una riduzione notevole dello scarto
2. Riduzione fino a 10 volte dei consumi di energia elettrica ( da 1500w a 150w )
3. Nessun intoppo e maggiore solidità (Se dovesse bloccarsi per qualche intasamento od errore basta premere il comando “la marcia indietro” e ripremere poi “marcia avanti”)
4. Durata vita media della macchina molto più elevata
5. Facile e più veloce pulizia e manutenzione (Nelle centrifughe normalmente la pulizia è un dramma: Difficile e costa molto tempo! Nell’estrattore munito di coclea 3in 1 Essenzia e Juicepresso è Facile e basta un minuto)
6. Non schizza il camice, non sporca all’esterno.
7. Maggiore possibilità di ricette (p.es.: estrae succo vivo anche dalle mandorle, dal melograno o dal fico d’india, dall’erba di grano e da aghi di pino famosi per i mega-contenuti di Vitamina C) Per il famoso succo di melograno non si può fare con la centrifuga perché questa si romperebbe troppo facilmente. Con l’estrattore si va benissimo e spreme anche gli ossicini dei chicchi, così come il vinacciolo dell’uva o la mandorla per fare il latte di mandorla.
8. Motore silenzioso e di durata fino a 10 volte di più
Piccola Rassegna di JuiceBar all over the world
clicca sulla foto per leggere l’healthy path dei succhi della “Teresa’s Juicery” a Barcellonaclicca sulla foto per leggere il menu beverage del 403030 a Milano Zona Brera
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Il 2017data spartiacque per il mondo delle colazioni, pasti e merende fuori casa: i Juicebar, le caffetterie, le pasticcerie-gelaterie, gli hotel ed i bar tutti, specialmente i ristoranti , avranno finalmente a disposizione ilRE DEGLI ESTRATTORI : VIVALDI H24, il primo vero grande estrattore professionale. ITALIANO 100%. Infatti VIVALDI H24 è anche Il primo estrattore made in Italy.
(info points: scrivere ainfo@movimentosereno.it , telefonare al 049 2953614 , al 392 989 6413 . Disponibili anche pacchetti di formazione, video tutorials, ricettari e corsi di formazione (nuovo tema 2018: “Zona Mediterranea” Settore Lounge & Cucina).
Finalmente in ristorazione la possibilità di fornire un servizio effettivo ottimale a quelle che numericamente è la principale categoria emergente di consumatori italiani, quella che viene identificata dei “creativi culturali”. Nel 2006 in Italia erano il 35% della popolazione adulta, ora nel 2016 quasi un adulto su due sono portatori di questi valori ( all’avanguardia di un cambiamento sociale orientato verso «un’economia più etica, un modello di sviluppo ecosostenibile, uno stile di vita più sano e naturale, una più elevata consapevolezza individuale e collettiva) e scelgono chi è in grado di fornire prodotti e servizi coerenti con queste forti esigenze.
Chi non è in grado di fornire questi servizi viene tollerato in silenzio, fino a quando non si riesce a trovare il “locale giusto” dove fare colazione o merenda.
Molti sono le nuove aperture che cercano di soddisfare questa importante domanda di mercato, ma occorre stare attenti perchè questo tipo di consumatore è molto esigente ed informato: bisogna saperne un po’… di quello che si va ad offrirgli, perchè il fumo senza arrosto si sa che non è mai funzionato, ma qui si rischia di bruciarsi anche senza fumo!
E’ un po’ come quei medici fermi alle conoscenze del secolo scorso, magari anche con laurea e know how datati, che si trovano a soddisfare pazienti che prima dell’appuntamento, hanno studiato attraverso internet tutto lo sciibile umano su quella determinata patologia di cui soffrono, magari leggendo o addirittura studiando anche un notevole numero di pubblicazioni nell’autorevole Pubmed. C’è poco da replicare, se non si è preparati… La maggioranza della gente ormai è stanca delle cose finte. Certo le sopporta, quando non ci sono alternative, ma non le tollera più.
La rivoluzione della coscienza messa in atto dai creativi culturali, intrisa dei suoi molteplici e gioiosi significati salutari, finalmente sbarca anche al bar e mette anche il migliore e più esigente albergatore in grado di donare la massima soddisfazione dalla sua prima colazione. Un altro grande segreto delle più esclusive cliniche di bellezza e salute, frequentate dai vip di ogni parte del mondo, sono ora a disposizione anche dal bar sotto casa. Dopo il grande successo decretato in ambito privato dalle famiglie più attente alla salute, da oggi l’estrattore è sdoganato anche al bar. Da oggi possono cadere le ultime resistenze del barman professionista o del grande chef di fronte all’evidenza che che finora era sempre stato impossibile disporre di un estrattore professionale sul mercato.(…Non che fosse stato completamente impossibile, come vedremo, visto il grande successo degli estrattori domestici casalinghi, anche nel settore dell’HO.RE.CA. (Hotellerie-Restaurant-Cafè). Finalmente la persona attenta alla propria salute non è più in imbarazzo quando deve scegliere qualcosa da prendere al bar : tra cioccolate ed orzo al ginseng Addensati con grassi idrogenati, Super zuccherati e Concentrati di conservanti, succhi che di frutta hanno solo il nome, solo per non parlare della natura delle uova, dei grassi e degli zuccheri dei prodotti più gettonati… Ora il barista può finalmente tornare a riqualificare il suo ruolo sociale di Innovatore e Creativo, in modo divertente e spumeggiante, elevando e recuperando molti dei prodotti più sani e veri della tradizione mediterranea. In modo sostenibile, con bassi costi, tornando come un tempo ad offrire cose veramente buone e giuste, del proprio territorio… e di cui ancora molti hanno nostalgia (salvo i tanti sapori da fare conoscere ai nostri figli ed alle generazioni già coca-colate).
Quanto ai ristoratori stellati l’estratto a freddo è già un “must” da tempo (eccezionali le salse al pomodoro ed ai vari ortaggi tipici siciliani che ho gustato e ricordo ancora nel 2014 all’osteria “Totò Passami l’Olio” di Milazzo…). Quello che manca ancora è l’estratto come prima entrèe cinque minuti prima del pranzo o della cena… Questo ci vorrebbe anche nelle trattorie per camionisti, sia perché l’estratto da una parte ottimizza l’appetito, dall’altra aiuta l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei cibi, grazie agli enzimi migliora la digestione e promuove la disintossicazione. …Tutte cose molto utili per molti ristoratori in ordine alla Fidelizzazione della clientela, anche perché l’ESTRATTO resta sempre impresso come una delle consumazioni più piacevoli, sempre se il ristoratore sa adeguare l’estratto alla stagione in corso e FARNE UNA PROPRIA CREAZIONE ESCLUSIVA, CHE LASCI TRACCIA…
MAPPA PER ORIENTARSI TRA LE VARIE MARCHE DI ESTRATTORI PROFESSIONALI.
Aggiornamento NOVEMBRE 2017:
Abbiamo terminato la lunga serie di test sull’estrattore professionale che più ci ha stupiti nel 2017, quanto a solidità, capacità di resa senza alcuna interruzione e velocità di utilizzo. Si tratta di un estrattore interamente prodotto in Italia ed anche questa è una grande novità, perché si tratta del primo (e finora unico) estrattore prodotto in Italia a Venezia. E’ il “Vivaldi”!
Un Inno italiano nel mondo degli estrattori, che finora era appannaggio solo dei coreani (visto che nel “mondo copia-incolla” dei cinesi, nessuno ancora ha deciso di avventurarsi nella produzione di un vero estrattore professional).
Nato dalla profonda conoscenza dei sistemi di spremitura professionale, solidificatosi durante decenni di esperienza nel cuore del distretto tecnologico del Nord-Est Italiano, qui non si producono estrattori domestici, ma solo professionali. E’ il primo esempio di rottura, a livello mondiale, sia rispetto alle produzioni coreane ed alle copie(-incolla) cinesi, sia rispetto al mondo degli estrattori concepiti e derivati da quelli domestici. E’ una frattura storica e rivoluzionaria. VIVALDI H24 è l’estrattore compatto studiato per portare la tecnologia Cold Press a lavorare con produttività sul bancone del bar, del ristorante, delle prime colazioni in Hotel.
Solido e innovativo, progettato per il servizio on-demand e la produzione di bottiglie di succo fresco.
Ecco alcune delle sue principali caratteristiche:
Alta resa di estrazione
clicca sull’immagine per entrare nel sito di vendita
La resa, la ricchezza e l’omogeneità del succo sono ottimizzate dal raggio di inclinazione dei flap Dynamic Spin della coclea e dal disegno della maglia del filtro.
Non-stop service
L’innovativo filtro a maglia anti occlusione e il motore più resistente mai visto prima in un estrattore compatto, assicurano un lavoro continuo.
24 ore di possibilità di utilizzo ininterrottamente.
Anti drip
Guscio anti sgocciolatura
Con un semplice gesto, il guscio ergonomico permette di bloccare l’uscita di succo e impedisce lo sgocciolamento.
Subito pronto
Il fit d’ingresso e della camera di pressatura permette di inserire frutta e verdura intera o in grossi pezzi, riducendo i tempi per le preparazioni.
Segue il vecchio articolo di fine 2016:
Siquri H24 – il marchio siquri per il professional
(info points: scrivere a info@movimentosereno.it , telefonare al 049 2953614 , al 392 989 6413 .
Disponibili anche pacchetti di formazione, video tutorials, ricettari e corsi di formazione (nuovo tema 2018: “Zona Mediterranea” Settore Lounge & Cucina).
Siquri H24 ha avuto il merito storico di essere stato il primo (eravamonel 2016) vero estrattore professional in assoluto, il primo BAR juicer H24, il primo vero estrattore professionale da 24 ore di uso continuativo. Il difetto di essere stato concepito ancora con la mentalità , il design, l’impostazione di un estrattore domestico. Ma i numeri e le potenzialità erano quelle di un vero e proprio professional.
Fino a quel momento non esistevano sul mercato italiano macchine con motori da 24 ORE di USO CONTINUATIVO, né con dimensioni degli elementi della macchina adatti al mercato professionale (le bocche di alimentazione della frutta erano normalmente solo di 75 mm, così come le misure limitate delle ciotole e degli ugelli di uscita dell’estratto e degli scarti, tali da rallentare troppo la fuoriuscita del succo, tutte misure infatti concepite per il mercato domestico o casalingo).
Queste le principali caratteristiche di Siquri H24:
MOTORE BRUSHLESS.
• Brevettato di rango industriale, ma con consumi energetici ridotti. Sono solo di 200 W (si, meno degli estrattori domestici!) • Il primo al mondo che può lavorare per 24 ore consecutive, invece dei soli 20/30 minuti dei modelli a bocca larga cinesi che trovate sul mercato (vedi in seguito la mappa delle marche e dei modelli)
• Pur girando a soli 58-60 giri (è uno slow juicer a tutti gli effetti) è in grado di estrarre un litro di succo in poco più di un minuto e di continuare questo tipo di performance per tutta la giornata senza alcun bisogno di pause per raffreddare il motore (vengono forniti 2 topset e più su richiesta, in modo da poter specializzare ogni set su particolari ingredienti, come per esempio zenzero o curcuma. In tal caso si possono servire estratti sia ai bambini che alle mamme, uno dopo l’altro, con lo stesso estrattore e senza alcuna interruzione di servizio)
• Ideale per la produzione di bottiglie per il take away, potendo produrre centinaia di litri al giorno di estratto. Anche i più impegnativi come quelli da foglie larghe, o dai prodotti ad alto contenuto di fibre come le foglie delle rape rosse, come il sedano , il finocchio, il mango o come le verdure ad alto tenore proteico come lo spinacio, normalmente poco facili o adatte all’estrazione. La capacità produttiva nel caso dell’estratto di mele per esempio è di ben 40 litri all’ora di estratto, con una media di circa 300 mele all’ora per 24 ore consecutive.
• L’unità motore rimane freddo, silenzioso, stabile, sena vibrazioni e permette una velocità di elaborazione lenta ed interminabile.
MATERIALI SICURI Ogni misura studiata per moltiplicare le velocità di mescita e le quantità estratte nonostante i soli 60 giri di rotazione al minuto: • Ciotola più grande del 25%
• Ugello d’uscita succo più grande del 50%
• Tappo Confort, ampio, forte e resistente studiato per l’uso professionale, facile da pulire. Tappo intelligente, sofisticato, che permette una più facile e veloce spremitura, comodo e pratico ed evita la fuoriuscita e d eventuali sgocciolamenti. Permette di mixare gli ingredienti del succo già all’interno della ciotola e di versare il succo già pronto per l’uso.
• Ugello d’uscita fibre più grande del 50%
• Doppia imboccatura con sistema di sicurezza (una per la frutta tonda e l’altra per le verdure a gambo o a forma allungata)
• Prima imboccatura più grande extra-large (88 mm) in grado di inserire per esempio una mela grande intera ed anche radici come grandi rape, raffano nero, etc.
• Materiali Ultem, Tritan, ABS, PC . In particolare la coclea è garantita in il materiale Ultem 100% sicuro brevettato (invece del solo 10% dei prodotti made in China che abbiamo finora controllato, che così rilasciano vari residui nel succo, poco desiderabili…
SISTEMA DI SICUREZZA • Porta capovolgente che non consente l’inserimento di dita, mani, oggetti contundenti (prima di inserire un nuovo frutto, attendere l’estrazione completa del frutto precedente, 1 secondo) • Realizzato per la sicurezza: un doppio sistema di sicurezza con un canale di ventilazione a 3 vie realizzato con materiali di alta qualità e materiali durevoli per poter fornire estratti gustosi con più nutrizione. Il Sistema di sicurezza a serratura è dotata di un segno di sicurezza che permette di lavorare solo se il coperchio principale, il corpo ed il tamburo sono chiusi e collegati quindi con precisione.
COCLEA ULTEM 100% • ( PRESSA A FREDDO PER SUCCO VIVO che schiaccia-strizza-spreme in modo soffice, salvaguardando i principi nutraceutici contenuti nella frutta e verdura, per esempio la vitamina C, più del 300% rispetto alla centrifuga) • Spazio o al nuovo sistema di estrazione lenta a freddo SSS + JMCS. , grazie al quale possiamo ora, per la prima volta al mondo, estrarre Succo di frutta fresca con un tenore di vitamine e nutraceutici in grado di permettere al corpo di assorbire circa 4 volte di più principi attivi rispetto al mangiare la frutta intera al naturale da cruda. Bel vantaggio se consideriamo che oggi , purtroppo dovuto ai sistemi intensivi di produzione ed all’alto grado di inquinamenti, è necessario mangiare qualcosa come una decina di mele per ottenere gli stessi elementi nutraceutici, che 10 anni fa riuscivamo ad ottenere da una sola mela.
• Questa migliore performance è netta rispetto a qualsiasi altro estrattore “Made in China” o “Made in PRC” , oltre che 3 volte superiore rispetto alle migliori centrifughe costituisce una delle principali caratteristiche che differenzia gli estratti dalle centrifughe (oltre al fatto che l’estrattore è silenzioso, ha una maggiore resa, un minore scarto, che fa un succo molto più buono e soprattutto che non si separa in strati come nei centrifugati (cioè l’estratto resta omogeneo nel bicchiere, anche una volta versato, anche se consumato lentamente o in ritardo)
POSSIBILITA’ DI MULTIUSO • Dotazione di 3 Filtri: uno per per Smoothies e passate di verdura e pomodoro, uno per gelati e frutta surgelata, uno Succhi freschi di frutta, verdura e cereali
SISTEMA DI PULIZIA FACILE E SOFT • Il metodo di pulizia dell’ estrattore di succo Siquri H24 è facile e veloce.
SERVIZIO DI CONSEGNA ED ASSISTENZA • Servizio di assistenza collaudato da anni e certificato FEEDATY
SERVIZIO DI ASSISTENZA E CONSULENZA NUTRIZIONALE. DI MERCHANDISING E COMUNICAZIONALE • I dati per contattare il responsabile del progetto di loungue & cucina “Zona Mediterranea”: “info@movimentosereno.it oppure telefonare al 392 989 6413.
SPECIFICHE TECNICHE DELL’ESTRATTORE SIQURI H24
Colore Verde Smeraldo
Utilizzo massimo 24 ore consecutive
Potenza 200W
Materiali Ultem, Tritan, ABS, PC
Dimensioni 26 x 18,3 x 51,5 cm
Peso 9,1 kg
Garanzia 3 anni
Hurom Serie HW Profesional 12 ore: bocca di alimentazione è troppo piccola.Nei modelli casalinghi passano solo le mele o le rape… piccole.Kuving Pro 8 ore
Fino ad oggi dunque esistevano sul mercato italiano solo macchine con motori da soli 30 MINUTI di USO CONTINUATIVO e per lo più di produzione cinese. Gli unici estrattori professionali disponibili sul mercato italiano erano quelli delle Coreane Kuvings e Hurom, il primo con un limite di 8 ore ed il secondo con un limite di 12 ore (comunque a ben altri livelli rispetto ai prodotti cinesi da 20-30 minuti (e ben diversi anche per la qualità dei materiale usati…e non solo per la robustezza…). Hurom ha dovuto inoltre rinunciare alla “bocca grande”, in quanto brevetto Kuvings. La bocca grande è l’elemento che permette di alimentare l’estrattore con frutta e verdura intera, senza bisogno dunque di tagliarla a pezzi come si fa normalmente con gli estrattori di tipo casalingo. A dir la verità esistono poche grandi anche nel settore casalingo ma con diametri limitati, per cui per esempio una mela grande o una rapa grande non passano e bisogna dunque intervenire allora per tagliarle a pezzi, cosa non più di tanto scomoda in casa, ma assai problematica in un pubblico esercizio dove l’operazione deve essere compiuta ripetutamente più volte durante il giorno o addirittura in un hotel dove normalmente l’estrattore è disponibile a libero servizio. Un altro problema di Hurom è il prezzo, quasi il doppio del nuovo Estrattore Professionale che sta per essere lanciato sul mercato italiano, perdi più con una qualità e delle caratteristiche ad un livello molto più elevato. (…e comunque la bocca larga è non solo fondamentale, ma imprescindibile!…)
Ecco una rapida rassegna di questo tipo di estrattori “MADE N CHINA” con motori e misure limitate, concepite PER L’USO DOMESTICO o CASALINGO, ma anche presentate come professionali o con sigle tendenziose come “PRO” o comunque poste all’interno di assortimenti professionali, pur trattandosi di macchine concepite per un uso limitato al massimo ad una mezzora come è tipicamente l’uso casalingo. Ad onor del vero va anche riconosciuto che fino ad oggi non esistendo delle macchine concepite per l’uso professionale, bisognava per forza adattarsi a quel poco che si riusciva a trovare. La richiesta di estratti infatti comincia da quest’anno ad essere importante anche al bar. In Alto Adige tutti gli hotel principali a furor di popolo forniscono gli estratti a colazione.
Cominciamo la rassegna con gli Estrattori prodotti e realizzati in Cina dal produttore Foshan City Shunde Jutian Electric Appliance Co, tra i principali estrattori venduti finora come professionali. O meglio vengono venduti come casalinghi da Imetec e come professionali da Vema. Non si capisce bene come siano venduti da Estraggo Pro, dove la sigla Pro sembrerebbe indicare un uso professionale.
ESTRATTORE VEMA
Questi Estrattori sono correttamente venduti come casalinghi da Imetec Succovivo (Estrattore della Imetec), dove viene messo in vendita in Italia a 299,00 (e a 235 da www.bytecno.it in data 15 luglio 2016) e come testimonial nomi conosciuti come Marco Bianchi e Lisa Casali; Succovivo. È utile confrontare il prezzo di vendita di questo prodotto Imetec con il prezzo di partenza del produttore Jutian visibile sul market place internazionale Alibaba.
Lo stesso tipo di estrattore con le stesse caratteristiche viene presentato e messo in vendita come ESTRATTORE VEMA su www.attrezzatureprofessionali.com e venduto in data 15 luglio 2016 al prezzo di euro 585 (480+IVA). In questo sito viene correttamente specificato: Motore 230V – 50/60 Hz; 240W, 60 giri al minuto(lavoro continuativo massimo 30 minuti).
ESTRAGGO PRO
ESTRAGGO PRO invece viene così presentato con la sigla PRO su www.siqursalute.it e viene venduto in data 15 luglio 2016 a 469 euro con specifiche tecniche di uso continuativo 2 ore. In ebay lo stesso viene presentato così: “Estraggo Pro Silver Estrattore a freddo professionale 240 W in offerta a 399 euro” con specifiche tecniche di uso continuativo di max 30 minuti.
SPECIFICHE TECNICHE ESTRAGGO PRO IN DATA 15.07.2016 NEL SITO DI SIQURSALUTE.IT
Caratteristiche del motore e della forza di estrazione
Estraggo Pro
Motore
AC / Ad induzione
Garanzia anni motore
5
Tensione / Frequenza
220V / 50 HZ
Potenza
240 W
Numero di giri al minuto
60
Lavoro continuativo
2h
Forza di estrazione
40 Nm
Una grande attenzione è da prestare verso i prodotti denominati PRO perché alcuni appaiano predisposti per la categoria professionale, ma in realtà sono brandizzati tali spesso solo per aumentare la potenzialità di vendita del prodotto nei mercati professionali (ristorazione, alberghi, bar e simili).
Lo stesso estrattore Estraggo Pro viene venduto anche nel sito www.macrolibrarsi.it con dichiarati solo i canonici 30 minuti di uso massimo continuativo, tipici degli estrattori casalinghi. Solo nel sito di siqur salute si dichiarano le due ore, dato finora inusuale per un estrattore “made in China”. Tutti i produttori cinesi e lo stesso produttore Jutian, sopra citato, indica in 30 minuti il tempo massimo di utilizzo consecutivo dei propri estrattori.
ESTRATTORE TOPWAVEIn data odierna 15 luglio 2016 viene così presentato in Amazon, venduto a 395 euro: “TOPWAVE BIG Estrattore di succo a freddo professionale”. Per trovare che trattasi di un motore domestico da soli 30 minuti di utilizzo consecutivo, bisogna navigare su diversi altri siti, i quali li vendono correttamente come un estrattore di tipo domestico casalingo, non vantando alcuna caratteristica professionale. In altri siti si cita l’ “Uso domestico e professionale (garanzia professionale 1 anno)”.
In Amazon a proposito del tempo di utilizzo in data 15 luglio 2016 si riesce a trovare solo questa recensione di Cliente Amazonil 9 maggio 2016: omissis ” … L’ho usato anche per 30 minuti consecutivi ininterrotti senza problemi…”. Risposta: Buongiorno Andrea, il prodotto supporta un utilizzo intensivo. È sicuramente da valutare di quale mole di lavoro si parla poiché, come è capitato in alcuni locali che serviamo, è possibile che non basti 1 solo estrattore. Top Wave BIG può lavorare in modo CONTINUATIVO per 30 minuti, continuativo si intende senza MAI fermare il motore. Nel nostro shop può vedere anche il Kuvings CHEF che ha caratteristiche più performanti in termini di capacità del recipiente graduato e capacità di supportare estrazioni più lunghe di 30 minuti. Nello stesso sito di www.capsica.it viene indicato l’estrattore di Kuvings già sopra menzionato e presenta Whole Slow Juicer Chef, come l’unico vero estrattore con tecnologia di spremitura lenta a freddo del settore professionale! Con una tecnologia d’avanguardia e un potente motore in grado di rimanere in funzione per oltre 8 ore continuativamente.
ESTRATTORE GREZZI Prodotto dalla compagnia cinese Greenis, così presentato in Amazon e venduto in data 15 luglio 2016 tra euro 204.25 e euro 177: “Estrattore Succo Grezzi Big Mouth Pro 43Rpm Motore AC Induzione 200W”. Anche in questo caso, come con quasi tutti gli estrattori cinesi, è utile confrontare il prezzo di vendita di questo prodotto con il prezzo di partenza del produttore GREENIS visibile sul market place internazionale Alibaba.
In questo caso no su tutti i siti riusciamo a trovare facilmente le indicazioni sulla limitazione a soli 30 minuti di uso consecutivo di questo estrattore, caratteristica che lo farebbe identificare come un estrattore a tipico uso casalingo. Però sia nel sito bpm power che in quello di Amazon questa volta l’indicazione la troviamo.
ESTRATTORE EKTOR 37 anche questo made in China, venduto su www.attrezzatureprofessionali.com in data 15 luglio 2016 a 267.18 euro (219 +IVA). Non riusciamo a trovare nei siti l’indicazione della limitazione del motore ad un uso massimo di 30 minuti consecutivi, caratteristica propria degli estrattori ad uso casalingo. Però l’indicazione è espressa nel manuale del consumatore.
Lo stesso prodotto viene venduto con il nome di MURANO da Italservice srl. Italservice è da molti anni la risposta concreta a tutti i professionisti del settore Ho.Re.Ca. che cercano affidabilità, efficacia, e facilità di utilizzo nelle attrezzature da bar, pizzeria, e cucina professionale. Nemmeno qui riusciamo a trovare l’indicazione della limitazione del motore ad un uso massimo di 30 minuti consecutivi, caratteristica propria degli estrattori ad uso casalingo. Anche le misure e le dimensioni degli elementi della macchina sono poco adatti la mercato professionale (le bocche di alimentazione della frutta sono solo 80 mm (una mela un po’ più grande del normale non passerebbe), così come le misure limitate delle ciotole e degli ugelli di uscita dell’estratto, tali da risultare troppo lente, tutte misure infatti concepite per il mercato domestico o casalingo).
ESTRATTORE JUICE ART PLUS Anche questo prodotto viene presentato come un estrattore professionale nel sito della Attrezzatureprofessionali.com: Estrattore di Succo Professionale Juice Art Plus, ed in data 15 luglio 2016 viene venduto a 152.50 (125 + iva) (ed in Groupon a 99 euro, in Amazon a 105 euro cioè euro 86 + iva). Nemmeno in questo sito riusciamo a trovare l’indicazione della limitazione del motore ad un uso massimo di 30 minuti consecutivi, caratteristica propria degli estrattori ad uso casalingo, come è invece dichiarato nel manuale informazioni. Sapendo però che i veri estrattori professionali costano attorno ai 1.000 euro, immaginiamo sia difficile sostenere e poco credibile che si tratti veramente di un estrattore professionale. Ciò risulta evidente dal manuale infatti e non ci appare chiaro come mai rientri nell’assortimento di attrezzatureprofessionali.com.
ESTRATTORE PURE JUICE PRO JMP800SI KENWOOD ITALIA altro estrattore con caratteristiche come sopra tipiche degli estrattori ad uso casalingo, però presentato con la sigla “PRO”, sigla certamente non vietata da alcuna legge od authority , ma che spesso può trarre in inganno un potenziale acquirente che potrebbe pensare si tratti di un estrattore ad uso professionale. Quantomeno lamentiamo una certa mancanza di trasparenza, cosa che non dovrebbe succedere in casa di una ditta così importante. Ci risulta comunque che stiamo abbandonando il loro fornitore cinese per passare ad un produttore Coreano, di qaulità ben superiore. Non troviamo in alcun sito l’indicazione della limitazione del motore ad un uso massimo di 30 minuti consecutivi, caratteristica tipica degli estrattori casalinghi e che viene quindi sottaciuta. Lo troviamo in vendita nel sito di Unieuro a 299 euro (245 + iva), quindi al prezzo di un normale estrattore cinese casalingo a bocca larga. Ad onor del vero va osservato che nel sito del venditore la sigla “PRO” correttamente scompare.
TABELLA DIFFERENZE GENERICHE TRA PRODOTTI COREANI E CINESI.
( ma dal novembre 2017 esiste anche un estrattore professionale italiano: Inno H24)
Naturalmente non abbiamo nulla contro la Cina, anzi siamo convinti che questo paese sta velocemente diventando un depositario delle migliori tecnologie al mondo e che presto ne deterrà la leadership, grazie alla sua cospicua potenza finanziaria e così come è successo a suo tempo al Giappone ed anche perfino (perchè no?) all’Italia stessa. ( Ci fu un tempo in cui era il Giappone a copiare, poi in seguito hanno cominciato a migliorare ciò che copiavano, fino a diventare leader nella tecnologia… Anche L’Italia un tempo copiava. I migliori vengono sempre emulati, niente di male. Basta che si adeguino ed usino le stesse regole che assicurino al cliente finale la qualità sia sociale, che ambientale che personale). Siamo convinti che in futuro la Cina diventerà un paese leader anche nella tecnologia, data la capacità finanziaria di cui godono.
La Cina è un grande paese che amiamo particolarmente ed in cui abbiamo molti amici con cui abbiamo messo in atto delle speciali collaborazioni. Per il momento però manca loro ancora un po’ di strada da fare, soprattutto per quanto riguarda la coscienza ecologica e lo sviluppo del modello sociale che da una parte lasci piena libertà ai ricercatori e dall’altra sappia valorizzare quei principi che tutti noi riteniamo non solo fondamentali, ma condizioni necessarie per fare business, economia in modo normale. Fare business in modo pulito, sano, vero deve diventare una cosa normale. Tutto il resto solo eccezione.
Un elemento costante che induce riserve da parte nostra è che questi estrattori “made in China” vengono sistematicamente prodotti in regime di violazione di brevetto e sono pertanto in attesa di prossimi sanzionamenti per contraffazione ed alterazione (per esempio la bocca larga è un brevetto coreano di Kuvings, la coclea 3 in 1 è un brevetto coreano di Coway…e così via). I cinesi insomma sono soliti, almeno finora, a copiare ed incollare, senza però possedere le opportune tecnologie che necessitano di elevata attività di Ricerca, che i cinesi non hanno ancora svolto.
QUESTA TABELLA E’ RELATIVA AGLI ESTRATTORI DOMESTICI, ma queste caratteristiche sono proprie anche degli estrattori professionali, in quanto prima dell’avvento di INNOH24 del novembre 2017, il primo estrattore italiano, il professionale era sempre un modello concepito e disceso dalla tecnologia usata per gli estrattori domestici;
estrattori domestici COREANI
estrattori domestici CINESI
(quasi tutte le grandi marche sono “Made in China” o “Made in CPR” – cioè sempre Cina)
MIGLIORE RAPPORTO QUALITÀ PREZZO (SOPRATTUTTO CON JUICEPRESSO IL PRODOTTO COREANO A PREZZO SOCIAL)
PREZZI BASSI (ma non sempre: vedi Kenwood, Estraggo…) MA BASSO ANCHE RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
coclea 1 pezzo unico >> 1 minuto x pulizia (brevetto valido solo per Coway )hanno specifici brevetti o applicazioni di brevetti innovativi sui loro prodotti frutto di ricerca continua
8-10 pezzi da montare smontare, pulire (>> 20 minuti x pulizia)
e da mantenere (perché con l’uso si usurano… o si perdono, perché alcuni pezzi sono piccolissimi) i brevetti sono sempre copiati dai coreani- gli estrattori vengono prodotti in regime di violazione di brevetto, in attesa di continui prossimi sanzionamenti per contraffazione ed alterazione.(per esempio la bocca larga è un brevetto coreano di Kuvings, la coclea 3 in 1 è un brevetto coreano di Coway)
Solido (lo si sente anche solo prendendolo in mano) – dura di fatto per molti anni senza bisogno di garanzia – comunque i prodotti hanno garanzia pluriennale che superano in positivo le norme di legge -non si rompono -i rivenditori presenti sui diversi territori sono selezionati con meticolosità e continuità
Non altrettanto solido – si rompe presto e facilmente in caso di estrazioni impegnative – difficoltà a trovare i ricambi – le marche da 80 euro nemmeno prevedono i ricambi – consumismo ed inquinamento – spesso venditori di estrattori improvvisati e poco corretti commercialmente – Gli estrattori Sono re-branding di prodotti realizzati in Cina sulla base di imitazioni e con materiali che raggiungono standard di legge tali da permetterne poi l’importazione.
30-40 giri (quindi con attività enzimatica) -tecnologia introdotta da Coway già nel 2010.Oggi tutti i modelli attuali e di punta delle ditte coreane hanno ridotto il numero dei giri da 80 a 40 (Hurom e Coway) e da 80 a 60 (Kuvings – bocca larga che dovendo estrarre da pezzi interi ha bisogno di un maggiore torque e quindi non può ridurre fino a 40 giri)
Numero dei giri Obsoleto: 80 giri (no attività enzimatica)La tecnologia degli 80 giri è datata molto “ante 2010”, quando sono usciti sul mercato i primi estrattori a 40 giri
Succo molto buono (+ enzimi attivati= più gusto)
Succo con sapore meno intenso e più acido (a parità di frutta estratta). Enzimi attivati zero.
Motori brevettati ad alta tecnologia AC (corrente alternata) o DC (corrente continua), non si bloccano su estrazioni difficili
Motori solo AC (corrente alternata) – i motori DC (corrente continua) sono troppo costosi e si trovano solo su macchine coreane Si bloccano facilmente o non fanno estrazioni difficili
materiali buoni, non cedono tossine – sono ultem e tritan veri al 100%
materiali scarsi – cedono tossine – dichiarano materiale ultem, ma poi nelle analisi ne troviamo solo il 10% – consigliamo di testare il succo e cercare residui di cianuro, formaldeide, resine epossidiche (che deviano le attività enzimatiche)
Tipo di scarto ottimo x il gusto, dopo l’uso dell’essiccatore (n.d.r.: brevetto valido solo per Coway)
Tipo di scarto con gusto e contenuto povero, non ottimale x l’ uso successivo dell’essiccatore
Alta possibilità di scelta della quantità di fibre – adatti ai bambini (…e alle mamme che preferiscono un succo molto più pulito, altrimenti i bambini chiedono di ripassarlo a pena di non berlo)
Non c’è possibilità di fare un estratto altrettanto pulito da pezzettini e “effetti sabbia”, pertanto i bambini fanno i capricci per berlo, chiedono di ripassarli
prodotti social and green (2 kg di plastica in meno sull’estrattore “Verde Essenziale” ..) consumano solo (150 w) e riducono consumi d’acqua e quindi energetici.gli standard costruttivi dei prodotti mirano in modo preciso al benessere delle persone e al rispetto dell’ambiente
prodotti che inquinano e non in regola con il sociale – gli standard costruttivi dei prodotti mirano in modo preciso solo al business e non al benessere delle persone e al rispetto dell’ambiente
VERO – presentano una trasparenza nei processi produttiviIn questo caso è bene specificare che i prodotti Professionali sono realmente tali quando contengono specifiche tecniche come durata della macchina in attività di 24 ore, dimensione delle bocche, degli ugelli e delle ciotole adeguate all’uso professionale
FINTO – un chiaro esempio è quello dei prodotti i prodotti denominati PRO ovvero come estrattori che appaiano predisposti per la categoria professionale, ma che in realtà sono brandizzati tali spesso solo per aumentare la potenzialità di vendita del prodotto nei mercati professionali (ristorazione, alberghi, bar e simili).Caratteristica dei prodotti domestici (quindi prodotti non professional) è la certificazione di un uso continuativo in lavorazione di massimo 30 minuti.Anche tutte le alte misure no sono adeguate all’uso professionale, ma tutto ciò viene sottaciuto o addirittura nascosto.Anche la stessa sigla “made in China” viene sostituita spesso da “Made in PRC o semplicemente PRC”, l’acronimo all’estero della Repubblica Popolare Cinese, molto più evocativo, ma in realtà utilizzato per rendere più difficile l’interpretazione della provenienza
Queste tre case produttrici sono tutte e tre impegnate in ricerca continua, miglioramento del prodotto sia dal punto di vista tecnico-meccanico sia da quello del design, nonché nell’affrontare in modo etico e scientifico i miglioramenti apportati. E tutte e tre operano con centri di ricerca distribuiti nel mondo.
Copiano i brevetti coreani
(per cui quando non si conoscono “i perchè” di certe soluzioni, si fanno degli errori basilari. Soprattutto le tecnologie cinesi ed i rispettivi estrattori risultano anche sempre in ritardo di qualche anno sulle tecnologie coreane)
Clicca qui per entrare nel sito di vendita di Essenzia
Per i bar che, prima di procedere all’investimento definitivo acquistando un estrattore professionale ( il cui costo varia dai 1.000 euro + iva in su a seconda delle marche), desiderano testare il mondo degli estratti con un estrattore domestico noi non consigliamo gli estrattori a bocca larga. Questi in un primo momento attirano l’interesse dell’operatore, perché sembrerebbe una buona cosa evitare di tagliare a pezzi la frutta. (Anche se poi i clienti salutisti sanno che per esempio il torso della mela non va estratto in quanto è in quella parte del frutto che si depositano tutti gli eventuali “veleni” raccolti dall’ambiente (pesticidi, insetticidi, inquinamenti vari dalle piogge acide, dall’irrigazione con acque non pulite, etc. oltre naturalmente ai semi della mela) (Questi semi, infatti, sono ricchi di amigdalina, o vitamina B17, un composto glicosidico cianogenetico estremamente tossico quando sottoposto ad idrolisi enzimatica: infatti, in seguito ad una reazione chimica idrolitica, l’amigdalina libera acido cianidrico, la cui ingestione può provocare intossicazione ed avvelenamento di varia entità, in base alla mole ingerita).
Invece evitare di tagliare la frutta è gran poco risparmio rispetto alle problematiche da risolvere a valle e ci riferiamo con queste a tutti i pezzi, relativi a quei tipi di estrattori, che sono da smontare, lavare, montare e poi tentare perché molti di questi piccoli pezzi sono stati costruiti per un uso domestico sono adatti all’uso professionale e quindi sono destinati a rompersi e o a usurarsi molto velocemente. Inoltre quando vengono iperutilizzati , rispetto all’uso domestico per cui sono stati pensati e disegnati, presentano molte problematiche di funzionamento fino spesso ad incepparsi.
Esiste invece Essenzia , a nostro avviso molto più adatto al compito, trattandosi un tipo di estrattore costituito da un pezzo unico, impossibile da rompere ed impossibile da incepparsi ( o quanto meno con un’autonomia doppia o tripla rispetto agli estrattore a bocca larga). Inoltre trattandosi di un estrattore coreano gode tutte le qualità tipiche dei produttori coreani ( robustezza, ottima assistenza, velocità di estrazione pur girando a soli 45 al minuto, infine un potente ed esclusivo motore DC a corrente continua, Molto più adatto al compito rispetto ai motori cinesi AC a corrente alternata).
KIT ESSENZIA al servizio dei locali in start up con gli estratti. Disponibile anche in abbinata con ESSICCATORE AGLI iNFRAROSSI per produrre fantastici snacks e barrette
Essenzia viene anche fornito con un prezioso kit di servizio e comunicazione, ricettari etc. appositamente studiati e personalizzati per le varie tipologie di locali.
Vangelo di Marco 2,18-22
In quel tempo, 18 i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?»
19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!»
È vecchio
È tutto diventato vecchio. È vecchio, retto e governato da vecchi e, più vecchio è il sistema, più cerca di resistere, sfruttando la paura della gente, l’ignoranza delle menti, il potere degli eserciti. Il sistema politico ed economico è vecchio, corrotto, lindo e la sua trasparenza lascia intravvedere tutta la sua crisi, il suo fallimento totale, perché non ha portato alcun frutto al vero e reale benessere e alla felicità delle persone. Le religioni sono invecchiate e diventate sterili, rinchiuse nei loro dogmi intolleranti e nelle loro leggi, incapaci di risvegliare i popoli alla conoscenza, all’amore, alla pace.
Gesù non usa mezzi termini. Di quello che l’uomo ha costruito sulla terra è tutto troppo vecchio e consumato per essere in grado di accogliere, con gioia e frutto, le procedure evangeliche che lui è venuto ad annunciare. Questo mondo vecchio è tutto fondato sulla legge dei potenti, la prepotenza dei ricchi, la violenza delle armi, la paura dei poveri, la corruzione dei faccendieri. Le religioni annunciano l’amore e conducono i popoli alla divisione e alla guerra, le costituzioni inneggiano alla dignità umana e alla libertà e generano leggi senza giustizia, che schiavizzano le persone e difendono unicamente gli interessi dei prepotenti. Il sistema che l’uomo ha creato con le sue mani e la sua mente è un sistema fondato sulla paura, la divisione, il sopruso, il conflitto. Nel sistema tutto è programmato e compiuto apparentemente per un bene maggiore, per la sicurezza dei popoli, per un nuovo luminoso progresso. Ma in realtà in che modo la paura può condurre alla felicità e all’amore? In che modo la guerra può generare libertà e pace? Il giudizio e la condanna possono dare frutti di cambiamento e di felicità?
Per quello che Gesù ha portato con il suo messaggio e la sua persona, in questo mondo, è tutto troppo vecchio e consumato e, anche ciò che, dentro questo sistema, ci appare moderno e innovativo, è già terribilmente vecchio e superato. A differenza di tutto il resto, il pezzo di stoffa nuovo che il vangelo è venuto a portare, per rivestire l’umanità della veste regale dei figli di Dio, non è invecchiato, non si è consumato. A differenza di tutto il resto, il vino nuovo, frizzante e potente dello Spirito dell’Amore per il banchetto della felicità e della condivisione non si è disperso, non si è spento.
Il cambiamento verrà. Il vangelo è il mutamento. Il vangelo resterà e i vecchi sistemi ostinati spariranno sotto la polvere dei loro castelli, delle loro banche, dei loro eserciti. Il cambiamento verrà, ma non verrà perché la gente è stanca di soffrire, di aver fame, di essere schiava, di essere infelice. La gente stanca non crea mutamento, è solo pronta ad andare in guerra contro chiunque. Oggi c’è tanta gente stanca, anche quella stessa gente che fino a poco tempo fa viveva con la testa dentro un santuario trasparente, senza rendersi conto della propria schiavitù e della propria infelicità. Finalmente la povertà non è più solo un’immagine suggestiva e confusa che passa dentro la scatola trasparente, ora sta diventando una tenaglia anche per coloro che, irretiti da quattro soldi e qualche subdola comodità, si erano persuasi di essere liberi e perfino felici. La gente è stanca, ma questo non porterà al mutamento, porterà solo alla cenere, tanta cenere ovunque. Il mutamento verrà ma, se vogliamo che avvenga in pace e nella bellezza, in armonia e per il vero benessere dell’uomo, c’è solo da seguire il vangelo che, per sua natura, non è invecchiato. Solo il vangelo contiene le procedure divine per evolvere l’umanità verso la luce senza passare per la distruzione, perché il vangelo invita al mutamento con la forza dell’ispirazione. Il mutamento voluto dal vangelo verrà, ma non verrà perché la gente è stanca, verrà invece perché la gente inizierà a desiderare di essere felice, felice veramente con cuore nuovo e per nuovi obiettivi, che non potranno più essere l’interesse, il profitto, il possesso, il dominio. Nel frattempo bisogna preparare lo spirito, la mente e il corpo al cambiamento liberandoli da tossine, rabbie, rancori, giudizi, conflitti, veleni così che la novità del vangelo possa trovare cuori adatti, nuovi e pronti, non vecchi e inutilmente ostinati.
Agricoltura della Luce & del Carbonio: Corso di Alessandro Filippi ( Pres. Coop Vino Nuovo) a Padova
Nell’informazione energetica e nell’ordine contenuti negli alimenti (entrambi strettamente legati alla luce memorizzata) è custodito il segreto di una vita lunga e sana; entrambi si possono gustare ma non definire scientificamente. Questo corso compie un grande passo avanti, perché rende la qualità visibile e mostra in maniera straordinaria l’ordine memorizzato nelle piante e quindi nel nostro cibo. Così come gli alimenti biologici si distinguono chiaramente da quelli industriali, anche l’agricoltura biologica ha istituito un nuovo paradigma sociale e della salute .
Ma anche l’agricoltura biologica necessita oggi di un ulteriore passo avanti verso le scoperte delle Nuove Scienze.
Anche il premio Nobel per la fisica Erwin Schrödinger considera la luce memorizzata negli alimenti un decisivo fattore di ordine. Il metodo cristallografico qui presentato svela l’ordine intrinseco degli alimenti biologici in immagini bellissime ed eloquenti. Secondo il premio Nobel Ilya Prigogine, per la nostra vita e il nostro armonioso sviluppo abbiamo bisogno di introdurre costantemente ordine.”
Il corso è destinato a:
a tutti coloro ( aziende o famiglie ) che sono interessati ad un percorso di formazione su tecniche agronomiche naturali ed ecologiche ad alto valore nutrizionale
ad agronomi che vogliono implementare la propria attività con conoscenze e tecnologie di ultima generazione
ad aziende agricole che vogliono produrre prodotti pregiati alto valore di ORAC e collocarli sul mercato (anche a livello internazionale) con i marchi e sui canali commerciali della Cooperativa Vino Nuovo
a chi è interessato a lavorare nella Cooperativa
a chi è interessato ad entrare nella compagine sociale
ai punti sereni ( già operativi o ai potenziali nuovi, a chi è interessato a saperne di più)
a medici, nutrizionisti, tecnici che desiderano entrare in correlazione con networks produttivi di interesse nutraceutico
PROGRAMMA DEL CORSO
Prima sezione: il Suolo e le nuove verità della scienza agronomica moderna.
L’Informazione e l’Energia di un territorio.
L’ambiente del sottosuolo e come mantenerlo vitale.
Come riconoscere le caratteristiche del terreno e le piante più idonee al terreno stesso.
Dimostrazione scientifica della Base Agronomica, su cui si fonda l’Agricoltura di Luce.
Seconda sezione: L’acqua, le frequenze di luce e l’ Energia Invisibile
Concetti di informazione ed energia. Gli alimenti sono coscienza e purezza e amore sono le qualità più importanti per coloro che li producono.
Dimostrazioni scientifiche e pubblicazioni.
Purezza dell’acqua, qualità energetica e il suo contenuto di informazioni. Tecniche di Vitalizzazione dell’acqua, ma è necessario armonizzare anche gli “influssi” che si trasmettono alle colture: la corrente elettrica, il gas, l’aria.
Le Nuove Tecniche e relative immagini piene di bellezza e armonia: resa visibile, in forma di contrasto, la lotta tra la verità e la menzogna.
Terza sezione: Fitologia naturale per vigne, fruttifere ed ortaggi.
Impianti di cure terapeutiche per le piante.
Piante autoctone curano le piante che usiamo in alimentazione.
Come realizzare delle formule curative utilizzando piante. Metodo di produzione.
Perché le molecole di sintesi non vengono riconosciute dalle forme viventi.
Perché le molecole naturali sono immediatamente assimilabili.
I batteri lacto-fermentati, gli enzimi, le micorrize, i rizomi ed i vari tipi abitanti della rizosfera.
Le tecniche naturali per la produzione di azoto organico.
La Lacto-fermentazione o la cultura enzimatica per riparare l’azione ed i danni dei prodotti chimici.
Le ricette per produrre dei prodotti straordinari, stimolando la vita batterica di campi, orti e giardini.
Contemporaneamente con azione bloccante su funghi e virus patogeni.
Quarta sezione: presentazione della Cooperativa Vino Nuovo e le opportunità offerte ad agricoltori ed a cittadini interessati ad un ambiente e ad un modo più sano di fare business ed economia.
A fine incontro, si terrà una degustazione dei vini proposti dalla cooperativa
RELATORE: ALESSANDRO FILIPPI
clicca sulla foto per entrare nel sito di vendita dei vini di luce
Enologo, cresciuto nell’azienda di famiglia, Alessandro ha investito vari anni della sua vita lavorativa nel progetto di rinnovare il concetto di viticoltura, realizzando nuovi vigneti, mantenendo in vita e valorizzando quelli vecchi, recuperando i biotipi delle varietà autoctone che si stavano perdendo, abbracciando in toto la filosofia dettata dalla coltivazione biologica-biodinamica, realizzando così una forma nuova, più giovane e dinamica, di attività vinicola.
Consulente vitivinicolo a livello internazionale, dedica le proprie energie e la propria decennale esperienza, alle aziende che desiderano imboccare la strada della coltivazione biologica-biodinamica, perseguendo l’obiettivo di una vinificazione il più naturale possibile, evitando quindi l’utilizzo sconsiderato di prodotti enologici commerciali, che rischiano di creare vini incapaci di trasmettere il legame con la terra di origine.
Qui di seguito un interessante video sui Vini di Luce prodotti da Filippi:
SEDE DEL CORSO: Movimento Sereno via Gorizia 1 35010 Capriccio di Vigonza (Pd) tel 342 9508784
Sappiamo già che un’alimentazione a base di verdure è una pratica fondamentale se il nostro desiderio è quello di vivere sani e in armonia col proprio corpo. Ci siamo già ampiamente spesi sull’importanza delle verdure come fonte di vitamine, fibre, sali minerali, elementi in grado non solo di farci star bene ma anche di curare molti dei nostri malanni. Abbiamo anche imparato l’importanza di educarci a mangiare soprattutto frutta e verdura di stagione, quella che ciclicamente cresce dalla nostra terra in un determinato periodo, e dei vari modi con cui la possiamo presentare a tavola: cruda, cotta, al forno, al vapore e in mille altre maniere.
Quello di cui non abbiamo parlato però, e che vorremmo fare qui, è di un particolare modo di preparare le verdure, ancora poco utilizzato, ma decisamente delizioso e sano: le verdure lactofermentate.
Cosa sono, e perché sono così utili per la nostra salute?
Sembra una novità, invece le verdure lactofermentate sono simili a quelle che preparavano le nostre nonne fino a qualche lustro fa: vi ricordate quei vasetti di verdura , sigillati con quella gomma arancione sulla quale si chiudevano quegli strani ganci ed all’interno trovavamo queste strane verdure dal sapore agrodolce, conservata in acqua salata? Proprio quella!
Il processo di lactofermentazione (verdura conservata in acqua salata , ma le migliori sono quelle conservate in acqua di mare) produce vari enzimi e batteri lattici, acidofili e quindi è un’alternativa per assumere probiotici al posto dello yogurt o degli integratori alimentari: le loro naturali proprietà antiossidanti, detox, e protettive vengono così moltiplicate dalla presenza dei probiotici… Ecco perché questo metodo, oltre che essere una gustosa alternativa per assumere la verdura, è anche un vero toccasana per il nostro organismo.
Sperimentatele anche coi bambini, soprattutto con quelli che generalmente guardano con circospezione le verdure che mettete loro nel piatto: sotto questa forma vedrete invece come le apprezzeranno!
Inoltre, le verdure lactofermentate si possono conservare fino a 10 anni nel loro vaso e, se consideriamo questa modalità da una prospettiva più sociale e a lungo termine, essa può costituire anche una riserva di cibo strategica e fondamentale in caso di grave crisi alimentare globale (cosa che molti studiosi affermano essere assai prossima).
Come prepararle?
Da questo punto di vista, largo alla creatività e alla fantasia: potrete sbizzarrirvi a preparare mille tipi di verdure diversa, tagliata a dadini, a julienne, o lasciata intera… le possibilità sono moltissime: carote, cipolle e cipolline, cetrioli, zucchine, rape bianche, rape rosse, verza, cavolo, fagiolini, e chi più ne ha più ne metta.
Nel vicentino l’esempio tipico sono i crauti, ovvero foglie di cavolo cappuccio tagliate sottili e fermentate, la gran parte vendute in Trentino Alto Adige. Dall’Oriente abbiamo importato gli insalatini di daikon e di zenzero. Tra le verdure più adatte menzioniamo i broccoli, le barbabietole rosse, le carote, il
cavolo cappuccio, il cavolfiore, i cetrioli, i ravanelli, i topinambur.
La fermentazione avviene secondo un semplice procedimento che prevede 3 regole fondamentali:
assenza di aria (no ossigeno! Fermentazione anaerobica)
pressione.
Dopo aver affettato finemente la verdura scelta e formate, nell’apposito contenitore in vetro o ceramica, uno strato di circa 2 cm, Procedete con altri strati fatti nello stesso modo, premendo bene ogni volta in modo da eliminare l’aria. Ricordo che la fermentazione deve avvenire in assenza di ossigeno, altrimenti imputridisce. Una volta riempito il contenitore apponetevi un peso (come si fa con le acciughe in vaso) e chiudete con l’apposito coperchio. infine riponente in un luogo fresco e poco luminoso ( le famose cantine di una volta) ad una temperatura ideale attorno i 10° o poco più, max i 15°C. Le verdure saranno pronte dopo 15/20 giorni , ma dureranno a lungo, mantenendo le proprie caratteristiche salutistiche anche per più di 10 anni…!
Durante questo processo che spiegherò meglio più avanti, si sviluppano dei lattobacilli o fermenti lattici e numerosi micronutrienti tra cui le vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina K. I lattobacilli come per esempio il Lactobacillus acidophilus, sono efficaci contro la maggior parte dei batteri che sconvolgono la flora batterica intestinale, svolgono praticamente un’azione di riequilibrio, molto meglio di quanto riesce a fare un ’ antibiotico, di cui non condivide l’azione sommaria di generale sterminio e danneggiamento del microbiota. Per questo motivo verdure fermentate come i crauti, sono da considerare cibi probiotici
Vuoi migliorare ancora di più la tua alimentazione?
Come si dice, “visto che hai fatto 30, fai 31”: a proposito di verdura e agricoltura biologica, forse non sai che anche i prodotti bio possono essere carichi di nitrati, per non parlare dei metalli pesanti e delle tossine ambientali, difficili da controllare. che pochissimi controllano: se vuoi essere davvero sicuro del fatto che ciò che stai mangiando sia puro, scopri le caratteristiche della verdure prodotte con la tecniche agronomiche insegnate dalla Coop Vino Nuovo di Soave (verdure di luce). ( vedi “La grande formazione di Movimento Sereno sull’AGRICOLTURA DI LUCE: Alessandro Filippi” )
Proprietà e caratteristiche:
– Si tratta di verdure micorizzate con alghe, aminoacidi, tisane naturali, erbe medicinali e speciali microrganismi naturali e loro metaboliti, con cui si ricompone l’equilibrio naturale del terreno in cui vengono coltivate, procedimento spesso perduto negli ultimi 80 anni di trattamenti intensivi di monocultura e/o a causa dell’utilizzo di pesticidi e sostanze nocive (da cui la filtrazione di sostanze tossiche come diossina, o metalli pesanti, anche quelli versati con le scie chimiche o provocati dall’inquinamento ambientale, o ancora dall’acqua irrigua). Grazie all’uso di questi microrganismi e dei loro metaboliti, alla fine del ciclo naturale dell’azoto, avremo così non più la formazione di nitrati, bensì di aminoacidi, elementi che stanno alla base della catena alimentare, dato che in natura con gli aminoacidi si costituiscono le proteine.
– Il terreno delle verdure cantico viene trattato con particolari tecniche naturali che ristabiliscono l’equilibrio azoto/carbonio, ad esempio con compost speciali, e attraverso la presenza di lombrichi, che notoriamente producono in loco il miglior compost possibile (per saperne di più clicca qui)
– Vengono irrigate con acqua pura informata e dinamizzata
– Si misurano le frequenze energetiche sia del terreno che dei prodotti
– Sono bio e/o biodinamiche (o addirittura il meglio del meglio, quelle prodotte con la tecnica agronomica del Carbonio e della Luce.
Da alcuni anni stiamo sviluppando un sistema di valutazione della qualità degli alimenti che possa avere ripetibilità ed evidenza scientifica. Soprattutto che ci permetta di andare oltre l’attuale sistema di distinzione qualitativa del biologico, sistema in cui entrano a pieno titolo e senza distinzione prodotti di qualità mediocre provenienti da grandi aziende industriali e/o produzioni intensive, così come prodotti eccelsi provenienti da piccole aziende artigianali di grande tradizione e competenza.
D’altro canto sicuramente esistono prodotti artigianali di qualità mediocre così come metodi industriali che riescono a mantenere ottimi livelli di qualità. In mezzo ai due estremi esistono tutta una lunga serie di posizioni intermedie… Come valutarle, per un consumatore inesperto? Come poter capire se un alimento ci dà energia oppure ce la toglie? Come valutare le informazioni che un cibo porta alle nostre cellule?
Infine non è affatto detto che un buon prodotto biologico sia salutare… come possiamo ben vedere nel video che segue:
http://www.youtube.com/watch?v=77o2v_2B_Vc
Ora grazie alla preziosa collaborazione stiamo definendo in collaborazione con alcune università ed istituti di ricerca anche internazionali una nuova metodologia di valutazione degli alimenti che possa prescindere da qualsiasi valutazione soggettiva o politica.
Alcuni soci di Movimento Sereno hanno collaborato allo sviluppo della ricerca fin dai primi tempi della nostra fondazione nel 2008, altri si sono aggiunti strada facendo, altri ancora stanno iniziando a partecipare. L’importante è definire al più presto la squadra che gestirà e sarà proprietaria del nuovo Sistema di Valutazione in modo da giungere in tempi brevi alla definizione dei criteri di finanziamento dei costi e dei corrispettivi ritorni e resa dell’investimento sul progetto.
Eccone una breve traccia descrittiva:
IL FINGERPRINT DI UN PRODOTTO ovvero L’IMPRONTA DISTINTIVA DELLA QUALITA’ ALIMENTARE
1-PACCHETTO ANALITICO DI TERRITORIALITA’ & METALLI
2- PACCHETTO ANALITICO DEI CODICI ESADECIMALI & QUALITA’ SENSORIALE
3- PACCHETTO ANALITICO DEL COMPORTAMENTO CRISTALLOGRAFICO
4- PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO.
1- ANALISI TERRITORIO E METALLI
Questo Pacchetto analitico di ‘TERRITORIALITA’ E METALLI” prende in considerazione l’analisi della territorialità per i prodotti primi e per i loro derivati , per collegare un alimento al suo territorio di origine attraverso l’analisi delle terre rare (lantanidi) e di altri metalli in grado di condizionare aromi e sapori.”
PACCHETTO ANALITICO DI TERRITORIALITA’ & METALLI
La composizione di metalli in un alimento è connessa con la struttura dell’alimento, con i trattamenti subiti prima della commercializzazione e con un possibile inquinamento.
I metalli sono necessari alla nostra vita, e in genere sono fondamentali perché possono entrare nel nostro metabolismo attivando enzimi e altre molecole di interesse metabolico. Talvolta contribuiscono anche ad evidenziare caratteristiche fisiche di un prodotto, su cui, ad esempio esaltano o modificano il colore. Al di sopra di certi livelli però possono avere effetti tossici e possono portare a fenomeni di accumulo. Studiarne i livelli può evidenziare quindi una fonte di inquinamento, e per contro, l’evidente assenza di alcuni metalli può indicare la particolare purezza di un alimento.
Alcuni metalli sono caratteristici delle zone di coltivazione dei vari prodotti (terre rare) e il loro rapporto rimane costante dal terreno di coltivazione all’alimento: dosarli e definire il loro rapporto scientifico può portare a definire la territorialità dell’alimento.
MASSIMA SCIENTIFICITA’ E PRECISIONE TECNOLOGICA
Le analisi dei metalli sono effettuate mediante spettroscopia ad assorbimento atomico, utilizzando lampade a catodo cavo, in grado di emettere luce a una lunghezza d’onda caratteristica per ogni metallo.
Movimento Sereno ed i Laboratori collegati, hanno ad oggi effettuato analisi su calcio, potassio, magnesio, cadmio, rame , nichel, zinco, ferro, piombo e manganese, elementi che sono tra quelli considerati fondamentali. Alcuni di questi svolgono la loro azione come attivatori di processi enzimatici nelle sintesi metaboliche (rame, zinco, magnesio, ecc.) e sono indicati come oligoelementi, altri sono ricercati in quanto, su soggetti sensibili potrebbero avviare reazioni allergiche (nichel, piombo, ecc). “
2- ANALISI DEI CODICI ESADECIMALI & DI QUALITA’ SENSORIALE
PACCHETTO ANALITICO DEI CODICI ESADECIMALI &
QUALITA’ SENSORIALE
COS’E’ E COSA SERVE L’ANALISI TRIDIMENSIONALE DEL COLORE?
il colore costituisce il primo approccio a qualsiasi alimento e quindi influenza la gradevolezza che il cliente percepisce nel vedere un prodotto. La misura del colore avviene mediante uno spettrofotometro dotato di sfera integratrice del colore, gestito da un programma che plotta su assi cartesiani tridimensionali le componenti vettoriali del colore.
Da tale estrapolazione matematica si ottiene la conversione in componenti RGB o in codici esadecimali, dove la prima interpretazione permette un approccio più facile al cliente perché rielabora il dato fisico in un dato di percezione sensoriale.
Tale composizione è anche espressa in maniera univoca mediante un codice esadecimale ripetibile e configurabile al semplice click.
Definire il colore di partenza permette non solo di individuare una caratteristica del prodotto, ma anche di monitorare nel tempo la sua conservabilità e qualita’.
3- PACCHETTO ANALITICO DEL COMPORTAMENTO CRISTALLOGRAFICO.
Ecco un video stupefacente che mostra alcune analisi effettuate su alcuni vini di produttori nostri soci con la metodologia in esame:
ANALISI A PRECIPITAZIONE CRISTALLOGRAFICA
La metodologia SAT e’ uno straordinario metodo Svizzero di analisi cristallografica che determina la qualità di un alimento basandosi sulla diagnosi dei fenomeni di sedimentazione quantistica cristallografica (CQSA).
Si tratta di una Metodica non convenzionale, che Movimento Sereno sta sviluppando con la collaborazione di alcune università ed istituti di ricerca.
Da speciali metodiche estrattive si studiano i Cluster caratteristici del campione e lo si effettua su migliaia di sedimentazioni primarie per arrivare a rintracciare l’impronta cristallografica del campione e la sua qualita’ nel tempo.
CLASSIFICAZIONE CRISTALLOGRAFICA
Creazione di una banca dati delle cristallizzazioni tipiche di un prodotto.
Monitoraggio della qualita’ nel tempo ed introduzione dello studio sperimentale delle caratteristiche non solo chimico-fisiche ma anche quantistiche di un campione alimentare.
Introduzione del concetto di qualita’ vitale dei cibi a livello accademico.
4- PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO
ANALISI METABOLICA – CLASSIFICAZIONE ORGANICA
Pacchetto analisi del profilo metabolico sia dal punto di Vista dei POLIFENOLI CHE DEGLI AROMI. Pacchetto FINGERPRINT POLIFENOLICO Impronta digitale o carta identità polifenolica del prodotto.
Elaborazione del dato sulla prima tipologia di prodotto – Esempio vino o miele in almeno 1 mese
Pacchetto FINGERPRINT PROFILI AROMATICI – Impronta digitale o carta di”identità aromatica del prodotto.
PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO.
Pacchetto FINGERPRINT POLIFENOLICO
Mediante cromatografia liquida ad alta prestazione accoppiata a rivelatore a fotodioidi o a spettrometro di massa (HPLC-PAD-ESIMsn), è possibile determinare tutti i differenti composti polifenolici che sono caratteristici per ogni prodotto alimentare di origine vegetale.
Pacchetto FINGERPRINT PROFILI AROMATICI
Mediante analisi olfattometrica e analisi gascromatografica accoppiata al spettrometria di Massa (GCO e GC-MS) è possibile determinare i componenti volativi responsabili dell’aroma di un prodotto alimentare.
La Gascromatografia (GC) è infatti un metodo ad alta risoluzione che consente di separare composti volatili e semivolatili. Le miscele gassose sono risolte sulla base della diversa distribuzione delle singole componenti tra una fase stazionaria (il rivestimento interno di una colonna capillare) e una fase mobile (gas di trasporto, es. elio).”
Sono trascorsi solo due anni dalla nascita a Soave (Vr) dell’associazione “Terra, Acqua e Salute”, a cura del locale punto sereno ed è proprio al nucleo principale di quei soci che dobbiamo la nascita di una cooperativa che tutti noi di Movimento Sereno consideriamo già di portata storica, nonchè l’ennesima , ma da subito una delle più importanti iniziative imprenditoriali nate in seno al movimento: la Cooperativa Vino Nuovo.
Innanzitutto il nome : Vino Nuovo. Il riferimento è chiaramente alla massima evangelica “ Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi”.
Argomento primo: un nuovo modo di fare agricoltura, un nuovo modo di fare economia necessitano di un ambiente nuovo dove gli enzimi possano agevolmente lavorare e produrre un buon vino. Oggi è sempre più urgente una nuova mentalità… μετάνοια (metanoia), quel cambio di pensiero e di mentalità sul proprio comportamento e atteggiamento, quello chiesto a gran voce da Gesù a questo mondo, che lo continua ad accusare di essere un immorale festaiolo incallito, addirittura di non fare mai digiuno, anzi di essere un seguace di Satana e di curare con il suo dito… (!). Tanto è che Gesù, subito dopo avere enunciato la parabola del vino nuovo in otrì nuove potrà finalmente spiegare che tutti i peccati saranno perdonati, tranne quelli contro Spirito Santo (ovvero come già di spiegava Isaia, scambiare bene con il male, la luce con le tenebre, il dolce con il salato… Cosa che non guasta sapere in tempi come questo, in cui lo zucchero, quello raffinato cioè il saccarosio, ricavato dalle amare barbabietole, è diventato la principale tossina legalizzata della nostra civiltà occidentale, nonostante tutti i danni che produce al corpo umano, danni abbondantemente documentati e pubblicati a centinaia dai principali istituti scientifici del nostro tempo.
Cambio di mentalità, dicevamo. Nonostante si faccia di tutto per nasconderlo, di giorno in giorno sta montando una marea incontenibile. Ricordate quei vecchi films francesi di vent’anni fa come LA CRISI , tipo quella scena in cui i figli gettano nella spazzatura “la grande cena”, accusando la mentalità dei genitori e della loro generazione?
O meglio ancora ricordate uno dei grandi classici “Il Pianeta Verde”?… mi riferisco alle scene in cui si parla delle nuove generazioni del pianeta che ad un certo punto improvvisamente hanno abbandonato tutti gli stili di vita corrotti, chiedendo conto dei danni e delle responsabilità a tutti coloro che fino ad allora li avevano perpetrati e di insegnati… ( genitori, insegnanti , agenzie educative di tutti i tipi, massa media, autorità istituzionali…)?
I semi gettati al vento venti-trent’anni fa, si stanno facendo ora grandi querce! Anzi una foresta che cresce.
Oggi i mass-media fanno molto rumore per una pianta che cade, ma pochi ancora sono concentrati sulla foresta che cresce, perché sembra far poco rumore, se l’orecchio non è in ascolto. Questa nuova mentalità sta crescendo come una marea inarrestabile ed incontenibile, molto più velocemente del previsto. Presto sommergerà tutto come un nuovo diluvio universale. Presto tutto verrà alla luce e non potrà più essere tenuto nascosto.
Il vero dramma è che non avremo di fronte a noi qualcuno che ci accusa formalmente, oppure forse si, ma non è tanto quello che dobbiamo temere, quanto piuttosto le nostre singole coscienze!
Le nostre singole coscienze non sapranno più sostenere il peso dello stress di tutte le responsabilità, di tutte le omissioni e di tutte le mancanze di trasparenza con cui abbiamo agito nella nostra vita e ciò riguarderà ciascuno di noi nel nostro intimo.
O sapremo velocemente rinnovarci, o sapremo rinascere dall’alto … o capitoleremo sotto il peso della sofferenza che tutti proveremo dentro. Proveremo una sofferenza bruciante, di fronte ai risultati delle nostre azioni, soprattutto dei nostri acquisti che per decenni hanno motivato i produttori a distruggere il pianeta per rispondere alla nostra Domanda Aggregata mondiale di beni spazzatura, marchi insignificanti pur di gran moda.
Rinnovarsi significa chiedere perdono. Per avere perdono, bisogna perdonare.
Ma come faranno i nostri figli a perdonarci dopo che li abbiamo mandati fin dalla tenera età dell’asilo a nutrirsi nelle mense del famoso junk food-cibo spazzatura? In “scuole” dove invece che essere allenati ad essere educati (educare=ex ducere “tirar fuori” i talenti!) li abbiamo abbandonati all’ addestramento verso il giudizio ed la competizione?…
… per non parlare del loro abbandono, tutte le volte che li abbiamo lasciati soli di fronte alla agenzia educativa più terribile di tutti tempi, la famigerata televisione!
Non sarà cosa facile questo saper perdonare. Occorre prepararsi per tempo. Coop Vino Nuovo ci viene in aiuto, è una nuova palestra. In Coop Vino Nuovo si pratica la Nuova Economia, quel tipo di economia dove è impensabile un atto economico. in cui si possa anche solo pensare di mettere in pericolo o danneggiare un altro essere umano, l’ambiente o la una comunità in cui si vive. In coop Vino Nuovo partiamo dalla gratitudine e la lode, ciò che ci introduce all’argomento secondo.
Argomento secondo: Il vino è stato (indovinate il perchè?) , assieme al pane, uno dei principali alimenti ad essere stato attaccato e sofisticato dalla nostra attuale civiltà industriale di produzione di cibo di massa. Il vino è diventato un grande business, ma ha dovuto pagare un grande tributo a quell’altare: ha dovuto rinunciare alla propria qualità fondamentale, cioè quella legata alle virtù terapeutiche del vino stesso. L’ormesi è un scienza antica che dalla notte dei tempi ci spiega come e perchè alcuni elementi naturali possono essere dannosi in certe quantità ed invece terapeutiche in altre ( il vino nella quantità di un bicchiere al giorno è una di queste. Il vino vero e naturale s’intende, non quel liquido rosso che il più delle volte viene spacciato con questo nome). Ricorderete che un bicchiere di vino rosso al giorno, rientra tra quei pochi punti fondamentali comuni a tuttti i popoli longevi del mondo ( vedi I nove segreti della sana longevità – The blue zones ).
Questa virtù terapeutica va recuperata a tutti costi e ristabilita al primo posto tra le qualità dell’alimento vino. Oggi i vini che possono vantare virtù terapeutiche infatti, sono molto rari e questo è un grande delitto nei confronti dell’umanità tutta.
Tutti i vini, così come tutto il pane è opportuno che tornino a svolgere il prima possibile il loro naturale ruolo terapeutico e nutrizionale, per e con i quali sono stati creati fin dalla fondazione del mondo.
Ricordate il famoso discorso di Robert Kennedy del 1968 sulle stragi del sabato sera?
Per anni i mass-media ci hanno bombardato la mente per inculcarci l’idea che il vino è la principale causa delle stragi del sabato sera (chissà perché questa discriminazione nonostante la birra che scorre a fiumi, per non parlare dell’ alcol, delle bevande stimolanti, pasticche etc.), tanto è vero che anche chi beve un solo buon bicchiere di vino durante una normalissima cena, rischia anzi certamente in caso di controllo si vedrà ritirata la patente, oltre ad una denuncia di guida in stato d’ebrezza.
Come si concilia tutto questo con le proprietà terapeutiche di un buon bicchiere di vino rosso?
Quando un giorno si distinguerà il vino finto dal vino vero e e si tornerà dunque a dare ad ogni cibo il suo giusto nome, finalmente tutti capiranno, senza bisogno di alcuna ulteriore spiegazione…
Mi chiedo come si fa a chiamare ancora “pane” quell’insieme di semilavorati industriali e glutine aggiunto a farine d’oltreoceano di scarsissima qualità , nonchè rinforzate per poter produrre “pane” in tutte le condizioni ed a tutte le ore, prodotti da forno che escono sotto questo nome, nonostante siano veleni per i nostri intestini, in tutti i supermercati ed in gran parte dei panifici, che non si rendono conto dell’importanza del nome che portano?
Che fine hanno fatto? Qualcuno li ha visti ancora negli ultimi trent’anni girare nel pane? Perché ci ostiniamo a chiamare pane un prodotto CHE NON CONTIENE NESSUN LACTOBACILLUS, cioè nessun probiotico, pur essendo questo uno dei principali fattori del gusto del pane stesso? Siamo proprio sicuri che l’unico modo per rifornirci di LACTOBACILLUS debba per forza essere un integratore come dicono gli americani o ancor peggio uno yogurt, dove chissà perché, l lactobacilli sono brevettati (quindi non più quelli naturali!) e dove ci viene nascosto che il loro numero è infinitesimale ed assolutamente insufficiente per la salute del nostro intestino ( che è anche il cervello enterico , cioè il nostro secondo cervello , dove risiede i 70% del nostro sistema immunitario?)
Lo stesso possiamo dire del vino.
Ecco le più classiche e più conosciute caratteristiche terapeutiche del vino, nella dose di un bicchiere a pasto, tanto che il vino è ritenuto essenziale in tutte le ditte ospedaliere (stendiamo un pietoso velo sulle ditte ospedaliere dei nostri ospedali!) come complemento dietetico in terapia:
stimolatore del rendimento muscolare e della funzione respiratoria, agente antibatterico, stimolatore della secrezione gastrica, alimento di risparmio (grazie alle calorie da alcol), sostanza che favorisce l’assorbimento delle vitamine e dei grassi specie in soggetti con sintomi di malassorbimento lipidico, stimolatore dell’appetito e nel trattamento dell’anoressia, stimolante del sistema nervoso e delle attività psichiche, diuretico, vasodilatatore delle arterie grazie ai polifenoli, regolatore dell’alcolemia. Oggi il resveratrolo, uno dei principali antiossidanti contenuti naturalmente nel vino, specie in quello rosso, è uno dei principali integratori venduti in America. Si è persino ipotizzato che il resveratrolo agisca come un ormone, attivando i recettori degli estrogeni. Potrebbe anche essere utile nella prevenzione quotidiana della neurodegenerazione e quindi in alcune malattie croniche come per esempio l’Alzheimer ed il Parkinson. Molti studi stanno progressivamente attribuendo a questa molecola, presente nella buccia dell’uva, qualità quali la prevenzione del cancro al colon e la riduzione del colesterolo vanno. Il resveratrolo si accumula come un anticorpo nelle foglie che nelle bucce quando queste feste vengono attaccate dai funghi. Anche i PCO (PROANTOCIANIDINE) presenti prevalentemente nei semi ed in grandi quantità nel vino rosso ( 1 g per litro), svolgono un’azione protettiva contro malattie cronico degenerative che colpiscono il cervello o il cuore (es. l’aterosclerosi).
Insomma nel vino sono presenti alcuni tra i più potenti antiossidanti che la natura abbia mai messo a disposizione dell’uomo!
Tutti questi argomenti ci conducono diritti al nostro terzo fondamentale tema che è quello legato all’informazione ed all’energia di un alimento, quale fattore strategico di un territorio attraverso e nel quale i prodotti assumono caratteristiche fondamentali per la nostra nutrizione e salute.
Argomento terzo: l’informazione e l’energia di un territorio.
Questo argomento ci riporta all’importanza del nostro microbiologo intestinale e dall’altra al significato energetico di alimento.
Il microbiota intestinale è l’insieme della popolazione batterica che occupa la parte centrale del canale digerente umano e da qualche tempo se ne parla come qualcosa che potrebbe rivoluzionare i concetti di salute e malattia. Sembri si tratti di un vero e proprio organo nell’organo.
Al momento, infatti, si sono conteggiate circa 800 specie presenti, 700 ceppi e 55 famiglie: la maggior parte delle quali in stretto legame con l’attività intestinale. Un insieme di microrganismi e virus che pesa all’incirca 1,5 chilogrammi e che oggi la comunità scientifica ritiene coinvolto nei meccanismi di insorgenza di diverse malattie o meglio della salute stessa dell’individuo. Se si pensa che il patrimonio dei nostri batteri intestinali è costituito da oltre 3 milioni di geni esistenti da 5 miliardi di anni, e che l’homo sapiens è comparso sul pianeta da solo circa 200.000 anni, l’idea che il microbiota intestinale rappresenti un “super-organismo” non appare così remota. Il microbiota è infatti composto da un numero di batteri che sono 6 volte il totale delle cellule che compongono l’intero corpo umano e da almeno 4 milioni di tipi di batteri diversi. Un mondo dentro di noi che ha diverse funzioni, che vanno dalla metabolizzazione (demolecolizzazione= estrazione e digestione delle molecole ad opera dei batteri specializzati) di alcuni nutrienti alla difesa dell’organismo, dalla sintesi di vitamine alla regolazione dell’attività del sistema immunitario.
Ma che cosa c’entra il nostro microbiota intestinale con il territorio in cui viviamo e soprattutto con i cibi prodotti in un determinato territorio?
Il nostro microbiota si forma durante la gravidanza di nostra madre, cioè nei nove mesi in cui siamo dentro la sua pancia. Inoltre si completa nei primissimi anni di vita e dunque ha a che fare con tutto ciò che ingerisce nostra madre e noi stessi ingeriamo durante i nostri primi anni di vita.
Ovvio che se ci alimentiamo di prodotti industriali che provengono dai supermercati, il nostro microbiota avrà poco a che fare con il territorio in cui siamo nati ed abbiamo vissuto, noi ed i nostri genitori.
In tutti gli altri casi la correlazione tra cibo, territorio e salute sarà fortissima, tanto più forte quanto sappiamo nutrirci in modo naturale.
Uno dei primari obiettivi che si pone la Cooperativa Vino Nuovo è quello di portare anche in Italia questo sistema scientifico di valutazione di qualità di un alimento.
Segue in esclusiva per i nostri lettori un documento esclusivo sulla valutazione della qualità di un vino. Questi testo è stato prodotto dalla Cooperativa in collaborazione con la società svizzera SOL ( www.solsociety.ch) “. ( scarica qui pdf con la spiegazione sulla procedura di valutazione : ric.vision lab per pubblico.pdf )
Dispositivo per l’attivazione, la dinamizzazione, la vitalizzazione dell’acqua di irrigazione e delle tisane di nutrimento delle vigne.
Seguiranno periodicamente articoli sui vari prodotti agricoli della Cooperativa (frutta, verdura , cereali e prodotti trasformati) e l’indicazione dei network distributivi in cui si potranno acquistare i prodotti della Cooperativa Vino Nuovo.
Attualmente i vini di luce si possono trovare nella sezione Alimenti Funzionali del sito di QANTIQA ( clicca qui ) e nel sito Vini Buoni Bio ( clicca qui ) .
1. intensità (di emissione) energetica, flusso di energia emessa da una sorgente per unità di angolo solido, misurata in watt/steradiante;
2. intensità di emissione specifica o lambdica, flusso energetico emesso in un intervallo λ di lunghezza d’onda λ molto piccolo, riferito a tale intervallo, misurato in watt/steradiante∤metro;
3. intensità (di emissione)luminosa, flusso luminoso emesso da una sorgente per unità di angolo solido, misurato in candele;
4. intensità (di emissione)luminosa specifica o lambdica, intensità luminosa emessa in un intervallo di lunghezza d’onda molto piccolo, misurata in lumen/metro e riferita a tale intervallo.
Nel caso della propagazione di onde, elettromagnetiche o elastiche, l’intensità dell’onda, in un dato punto dello spazio, è l’energia trasportata dall’onda, che attraversa l’unità di area di una piccola superficie sulla quale vi è il punto considerato, nell’unità di tempo; si misura in W/m².
Nel caso di un’onda elettromagnetica, l’intensità dell’onda, come grandezza scalare, è data dal prodotto EH dell’intensità del campo elettrico E per l’intensità del campo magnetico H; come grandezza vettoriale è data dal vettore di Poynting P=E∧H diretto secondo la direzione della velocità di propagazione. Nel caso di un’onda elastica in un mezzo qualunque l’intensità dell’onda è data da I=mvcu² dove mv è la massa volumica del mezzo, c la velocità di propagazione, u la velocità di spostamento delle particelle vibranti.
Nel caso particolare di un’onda sonora in un fluido l’intensità dell’onda, detta anche intensità sonora, è data anche dal prodotto p ∤ u della pressione sonora p per la velocità di spostamento u.
Quali frequenze vediamo , udiamo, percepiamo con il tatto (calore)?
Noi possiamo udire, vedere e sentire il calore di parti diverse dello spettro e comunque solo di una piccola parte dello spettro.
LE ONDE LUMINOSE ( BIOFOTONI )
Ecco la parte delle onde visibili. Sono frequenze tra 430 e 750 THz (Terahertz)
… oppure ecco le stesse onde visibili la cui unità di misura in questo caso è il relazione alla lunghezza d’onda, invece che in Hertz, quindi con unità di misura in nm (nanometri).
(più è bassa la frequenza, più è lunga l’onda. Più è alta la frequenza più l’onda è corta).
LA LUNGHEZZA D’ONDA DEI VARI COLORI (misurati in micron):
La scala della misura delle frequenze di luce (dei colori).
Al crescere della frequenza, diminuisce la lunghezza d’onda. (più è bassa la frequenza, più è lunga l’onda. Più è alta la frequenza più l’onda è corta).
Ulteriore schema di chiarimento della corrispondenza tra frequenza e lunghezza d’onda.
In particolare per gli infrarossi :
Gli infrarossi vanno dai 0.78 micron fino a 1.000 microni di lunghezza d’onda.
Gli Infrarossi lontani o lunghi (far infrared) vanno da 3 a 55 microni.
Nei pannelli da riscaldamento si usano da 6 a 10 micron.
La lunghezza d’onda compresa tra 4 e 14 micron è una delle radiazioni infrarosse lunghe più benefiche in assoluto per gli organismi viventi, chiamate anche bio-infrarossi, che vengono assorbite dal corpo e che agiscono in maniera diretta sul benessere.
< 700 nm (0,7 µm) = luce visibile
> 1 mm = microonde
Un ulteriore sistema pratico, sviluppato nell’ambito dell’industria delle telecomunicazioni, suddivide in bande molto strette la regione del vicino infrarosso interessante per la trasmissione a mezzo fibra ottica.
Un micrometro, cioè 1 micron equivale a 1 000 nanometri (nm).
Nelle lunghezze d’onda adiacenti a quelle visibili fino ad un paio di micron i fenomeni associati sono essenzialmente assimilabili a quelli della luce, anche se la risposta dei materiali alla luce visibile non è per nulla indicativa di quella alla luce infrarossa.
(micron = micrometro o milionesimo di metro) (cioè millesimo di millimetro). (Ovvero: 1 µm = 1 × 10−6m. ) Un micrometro, cioè 1 micron equivale a 1 000 nanometri (nm).
Gli infrarossi vanno dai 0.78 micron fino a 1.000 microni.
Gli Infrarossi lontani o lunghi (far infrared) vanno da 3 a 55 microni.
Anche la radiazione termica è in gran parte non visibile:
Questo invece è lo spettro delle frequenze AUDIO:
La frequenze da 20 Hz a 20 Khz rappresentano tutta la gamma delle frequenze udibili dall’orecchio umano circa, ovviamente in base alla qualità dell’udito di un’individuo questa gamma può cambiare.
Approssimativamente:
20 hz – 500 hz Note di un basso- cassa di batteria (Basse)
500 hz – 2 khz Medie, voce parlata, chitarra ritmica (Medio-basse– Medie)
2 khz – 8 khz suoni vocali più squillanti (Medio-Alte, Alte)
8 Khz – 16 Khz suoni brillanti tipo i piatti più taglienti della batteria (Alte ed oltre)
Ecco un video in youtube dove potete testare il vostro udito (…io comincio a sentire dai 40 Hz in su)
Tabella dello spettro di frequenza audio
Nome
Range
Estensione (ottave)
Commenti
Frequenze subsoniche
1Hz-20Hz
4
Non sono udibili dall’orecchio umano. Sono generate per esempio dai terremoti o dai grossi organi a canne delle chiese.
Bassissime frequenze
20Hz-40Hz
1
è l’ottava più bassa udibile dall’orecchio. Cadono in questa zona le armoniche più basse della cassa della batteria e le note basse del pianoforte nonché il rumore di tuono e quello dell’aria condizionata.
Basse frequenze
40Hz-160Hz
2
Quasi tutte le basse frequenze della musica cadono in questa zona.
Frequenze medio-basse
160Hz-315Hz
1
Cade in questa zona il Do centrale del pianoforte (261Hz). Questa zona contiene molte delle informazioni del segnale sonoro che può essere pesantemente alterato con una sbagliata equalizzazione.
Frequenze medie
315Hz-2.5KHz
3
L’orecchio è sensibile a questa zona. Questa banda, se presa singolarmente, restituisce un suono di qualità simile a quella telefonica.
Frequenze medio-alte
2.5KHz-5KHz
1
In questa zona la curva isofonica [Curve isofoniche ] ha il suo picco maggiore dunque è la zona in cui l’orecchio è più sensibile. Equalizzare uno strumento in questa zona ne aumenta la presenza nel mix facendolo risultare di primo piano rispetto agli altri (vale anche il trucco opposto, se volete nascondere una voce stonata che proprio non potete eliminare perché il cantante è un raccomandato, levategli le frequenze a 3KHz e annegatela nel riverbero, diventerà una presenza lontana, quasi metafisica!).
Frequenze alte
5KHz-10KHz
1
è la zona che ci fa percepire la brillantezza anche perché contiene molte delle armoniche delle note generate nelle fasce precedenti. Il tasso di energia acustica contenuta in questa zona è molto basso. Troviamo in questa zona alcune consonanti come la ‘s’, la ‘t’ e la ‘c’.
Frequenze molto alte
10KHz-20KHz
1
Ancora meno energia acustica in questa zona. Sono presenti solo le armoniche più alte di alcuni strumenti. Tuttavia eliminando questa (per esempio con un equalizzatore) banda un mix, diventerebbe ‘opaco’.
DIFFERENZA CAMPO ELETTRICO-CAMPOELETTROMAGNETICO
Un campo elettrico è una regione di spazio dove si manifestano forze sulle cariche elettriche, dando possibilmente origine, se le cariche sono libere di muoversi, a correnti elettriche.
Un campo magnetico è una regione di spazio dove si manifestano forze sui dipoli magnetici e sulle correnti elettriche; anche il campo magnetico è in grado di generare correnti nei materiali conduttori, poiché determina in essi un campo elettrico indotto.
Le onde elettromagnetiche sono una forma di propagazione dell’energia nello spazio e, a differenza delle onde meccaniche (es. onde sonore) per le quali c’è bisogno di un mezzo, si possono propagare anche nel vuoto. Il campo elettrico (E) e il campo magnetico (H) oscillano perpendicolarmente alla direzione dell’onda e la velocità di propagazione dell’onda elettromagnetica è pari alla velocità della luce e cioè a 300.000 km/s. Ogni onda elettromagnetica è definita dalla sua frequenza che a sua volta rappresenta il numero delle oscillazioni compiute in un secondo dall’onda e si misura in cicli al secondo o Hertz (Hz) e maggiore è la frequenza di un’onda, maggiore è l’energia da essa trasportata.
L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche, al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico e in relazione alle frequenze esso può essere così suddiviso:
Disgiuntori:
Nelle camere da letto è consigliabile l’installazione di un disgiuntore di corrente.
Questo dispositivo disalimenta, annullando la tensione elettrica, tutte le apparecchiature o le prese collegate, quando non sono in funzione. Il potenziale elettrico viene ripristinato allorquando si infila la spina o si accende l’apparecchio. Viene, in questo modo, evitata la produzione di campi elettrici e magnetici quando gli apparecchi non sono in funzione. Per l’applicazione di questo tipo di protezione, la zona in questione deve possedere un’alimentazione propria.
In generale, è evidente, quindi, che sveglie elettriche, radiosveglie e qualsiasi altra apparecchiatura che necessita di un’alimentazione permanente non può essere presente in tali luoghi ed alla luce delle situazioni prospettate è importante, onde evitare di incorrere in errori banali, chiedere la consulenza di un esperto che realmente inquadri la situazione di inquinamento elettromagnetico e consigli le più idonee contromisure, garantendo, al tempo stesso, l’efficacia tecnico-economica delle soluzioni adottate.
Ricapitoliamo le principali frequenze che hanno effetto sul corpo umano:
Lo spettro può essere diviso ancora in due regioni a seconda che l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche sia o meno sufficiente a ionizzare gli atomi, cioè a strappar loro gli elettroni e quindi a rompere i legami atomici che tengono unite le molecole nelle cellule: – radiazioni ionizzanti IR – Le radiazioni ionizzanti possono alterare i legami chimici delle molecole organiche e coprono la parte dello spettro dalla luce ultravioletta ai raggi gamma ed hanno frequenze superiori ai 10 milioni di Hz (10 GHz) – radiazioni non ionizzanti NIR – Le radiazioni non ionizzanti comprendono le frequenze fino alla luce visibile e non possono alterare i legami chimici delle molecole organiche.
Quando si parla di inquinamento elettromagnetico ci si riferisce alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti con frequenza inferiore a quella della luce infrarossa.
In relazione ai possibili effetti delle onde sugli organismi viventi, si possono suddividere le radiazioni non ionizzanti in due gruppi di frequenze:
Frequenze estremamente basse
ELF (Extremely Low Frequencies)
0 Hz– 300 Hz
Linee elettriche, elettrodomestici,etc.
Radiofrequenze
RF
300 Hz – 300 GHz
Cellulari, ripetitori radioTv, forni a microonde,etc
Ai questi due gruppi di frequenze sono associati diversi meccanismi di interazione con la materia vivente e diversi rischi potenziali per la salute umana e in particolare si può affermare che campi ad alta frequenza(RF) cedono energia ai tessuti sotto forma di riscaldamento mentre i campi a bassa frequenza (ELF) inducono invece delle correnti nel corpo umano.
La gamma delle onde radio è convenzionalmente suddivisa nelle seguenti bande:
Trasmissioni satellitari (onde submillimetriche o banda submillimetrica 300 GHz 3 THz) e radioamatoriali
LE SORGENTI DI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Le principali sorgenti di campi elettromagnetici che interessano gli ambienti di vita possono essere suddivise in base alle frequenze a cui operano.
Generano campi a bassa frequenza:
– le linee di distribuzione della corrente elettrica ad alta, media e bassa tensione (elettrodotti);
– gli elettrodomestici e i dispositivi elettrici in genere.
Generano campi ad alta frequenza:
– gli impianti di telecomunicazione (impianti radiotelevisivi, stazioni radio-base, telefoni cellulari….);
– forni a microonde, apparati per saldatura e incollaggio a microonde, etc.
I campi elettromagnetici inoltre vengono inoltre usati sempre più frequentemente in medicina a scopo diagnostico o terapeutico quali ad esempio la risonanza magnetica nucleare, la radarterapia, la marconiterapia, la magnetoterapia, ecc…
Campo Elettromagnetico ad Alta Frequenza – AF
Campo Elettromagnetico a Bassa Frequenza – BF
Forni a microonde
Trazione elettrica Ferroviaria
Impianti di allarme edifici
Linee elettriche ad alta tensione
Impianti di allarme aeroporti
Trasformatori
Rilevatori di metalli
Quadri elettrici domestici
Trasmettitori radio televisivi
Scaldabagno elettrico
Onde lunghe e medie
Coperte elettriche
Onde corte
Elettrodomestici per la cucina
UKW; VHF – TV; UHF – TV
Apparecchi per il bricolage
Televisori
Televisori
Computer
Computer
Macchine industriali per riscaldamento
Macchine industriali per riscaldamento
Macchine industriali per saldatura
Macchine industriali per saldatura
Macchine industriali per indurimento
Macchine industriali per indurimento
Saldatura
Saldatura
Vulcanizzazione
Vulcanizzazione
Essiccamento dielettrico
Essiccamento dielettrico
Trasmettitori per CB
Produzione dell’alluminio
Telefoni cellulari (TACS GSM)
Elettrolisi del cloro
Radiotelefoni, Telefoni senza fili, Interfoni
Impianti radar
Apparecchi per magnetoterapia
Apparecchi per redioterapia
Apparecchi per Ipertermia
Apparecchi per Marconiterapia
LE SORGENTI DOMESTICHE DEI CAMPI ELF
Negli ambienti di vita e di lavoro, tutti gli apparecchi alimentati con l’energia elettrica sono sorgenti di campi elettrici e magnetici ELF.
Il campo elettrico è sempre presente negli ambienti domestici indipendentemente dal funzionamento degli elettrodomestici. Il campo magnetico invece si produce solamente quando gli apparecchi vengono messi in funzione ed in essi circola corrente.
A. Spina non allacciata; solo campo elettrico generato dalla presa sotto tensione.
B. Spina attaccata, ma interruttore spento; il campo elettrico si estende anche alla lampada.
C. Interruttore acceso; il passaggio di corrente necessaria all’accensione della lampadina genera il campo magnetico.
I campi generati dagli apparecchi domestici sono localizzati in vicinanza della sorgente e quindi interessano solitamente zone parziali del corpo. L’intensità dei campi è molto variabile a seconda del tipo di elettrodomestico, della sua potenza, della condizione di funzionamento.
Nelle due tabelle che seguono sono riportati rispettivamente i valori indicatividei campi elettrici e magnetici generati da alcuni elettrodomestici ed il valore del campo magnetico generato da alcuni elettrodomestici a diverse distanze dal corpo
Alcuni esempi di intensità di campo.
Oggetto della misura
Campo elettrico
Campo magnetico
Rasoio elettrico
30 V/m
100 m T
Spazzolino elettrico
50 V/m
90 m T
Frullatore
80 V/m
70 m T
Aspirapolvere (a 10 cm)
50 V/m
60 m T
Asciugacapelli in funzione
20 V/m
20 m T
Asciugacapelli collegato
80 V/m
20 m T
Macchina da scrivere
3 V/m
10 m T
Radio
100 V/m
8 m T
Tubo a fluorescenza
–
8 m T
Lavatrice (sui comandi)
100 V/m
5 m T
Ventilatore
1 V/m
1 m T
Ferro da stiro
60 V/m
4 m T
Lampadina (100 w a 10 cm)
60 V/m
3 m T
Fotocopiatrice in funzione
80 V/m
2 m T
Fotocopiatrice accesa
1 V/m
1 m T
Frigorifero (motore)
–
2 m T
Registratore (10 cm)
90 V/m
1.5 m T
Televisore (comandi)
120 V/m
1.1 m T
Giradischi
100 V/m
1 m T
Telefono
8 V/m
50 nT
Interruttore (10 cm)
50 V/m
30 nT
Spina (non funzionante)
60 V/m
–
Alcuni esempi di intensità di campo al variare della distanza ( valori in microtesla (µT) )
A ridosso
10 cm
20cm
30cm
Asciugacapelli
40÷100
40
5
1,5
Aspiratore
2÷235
20
7
3
Frullatore
50÷230
14
3,5
1,5
Ventilatore
30÷50
2,9
0,4
0,15
Lampada ad incandescenza
60
3,8
0,85
0,27
Radio registratore
0,3÷15
2
0,8
0,4
Coperta elettrica
0,4÷2,3
0,25
0,18
0,13
Televisore 14″
2÷7
2,5
1
0,5
Rasoio
50÷1300
20
5
1,7
Lavatrice
0,1÷27,5
12,6
10
7,2
Lavastoviglie
0,3÷3,4
0,2
0,11
0,1
Frigorifero
0,5÷1,7
1,5
1
0,25
CAMPI ELETTROMAGNETICI E SALUTE
Gli effetti biologici provocati da radiofrequenze e microonde vengono comunemente suddivisi in:
– effetti termici : imputabili alla trasformazione di energia e.m. in calore.
– effetti non termici : costituiti da alterazioni biologiche in assenza di effetti termici apprezzabili.
Gli effetti dei campi elettromagnetici a diverse frequenze
Le radiazioni non ionizzanti (NIR) appartengono a quella parte dello spettro elettromagnetico in cui l’energia fotonica è troppo bassa per rompere i legami atomici e comprendono la radiazione ultravioletta (UV), la luce visibile, la radiazione infrarossa, i campi a radiofrequenze e microonde, i campi a frequenza estremamente bassa (ELF) ed i campi elettrici e magnetici statici.
In particolare, soprattutto con riferimento ai possibili effetti biologici e quindi agli studi effettuati, si distinguono i campi a radiofrequenza e vengono distinti in tre categorie: a) a frequenza estremamente bassa (50-60 Hz, quelli associati agli elettrodotti) b) ad alta frequenza (generalmente sui 300 MHz)
c) campi a radiofrequenza emessi dai sistemi di telefonia mobile (da poco meno di 1 GHz e oltre).
Campi a radio frequenza RF a frequenza superiore ad 1 MHz: sono facilmente assorbiti e l’assorbimento diminuisce all’aumentare della frequenza. Esposizioni intense e prolungate nel tempo possono essere molto gravi, soprattutto per organi poco vascolarizzati. Alcuni studi indicherebbero, per campi troppo bassi per causare riscaldamento, danni quali cancro e perdita di memoria. La profondità di penetrazione dei campi RF nei tessuti dipende dalla frequenza e diminuisce a quelle più alte.
Campi RF a frequenza inferiore ad 1 MHz: inducono più che altro cariche e correnti elettriche che possono creare stimoli nei nervi e nei muscoli.
Campi elettrici e magnetici ad ELF: agiscono sui sistemi biologici producendo l’induzione di cariche e correnti.
Campi elettrici: in genere il corpo umano presenta una buona schermatura rispetto ad un campo elettrico esterno, intensità molto elevate possono determinare vibrazioni di peli cutanei.
Campi magnetici: penetrano facilmente nel corpo umano senza attenuarsi dando luogo alla circolazione di correnti elettriche molto intense.
Campi elettrici e magnetici quasi statici: alle basse frequenze le dimensioni degli oggetti coinvolti e le reciproche distanze sono molto piccole rispetto alle lunghezze d’onda, per cui campo elettrico e campo magnetico si comportano come grandezze indipendenti tra loro, quindi la trattazione è equivalente a quella dei campi statici.
Campi elettrici e magnetici statici: non penetrano nel corpo, sono facilmente schermabili, possono determinare vibrazione dei peli cutanei. Non sembrano essere nocivi per la salute se non per le scariche elettriche in presenza di forti campi. Ad alte intensità si manifestano alterazioni del flusso del sangue e modificazioni dei normali impulsi nervosi.
Distanze minime da sorgenti CEM ad alta frequenza.
Sorgente di radiazioni
Potenza
Distanza raccomandata
Trasmettitore TV banda IV/V
100 KW
45 m
Trasmettitore radiofonico a onde ultracorte
500 W
9.5 m
Stazione centrale rete D (digitale)
8 canali a 50 W
4.76 m
Antenna radiorientabile 13 GHz
0.5 W
1.78 m
Stazione radiofonica rete C (analogica)
23 canali a 8 W
1.78 m
Forno a microonde
600 W
0.25 m
Telefoni cellulari
FREQUENZA
POTENZA MASSIMA
DISTANZA MINIMA
450 MHz analogico
Fino a 0.5 w
Fino a 1 w
Fino a 5 w
Fino a 20 w
Nessuna distanza
Circa 4 cm
Circa 20 cm
Circa 40 cm
900 MHz analogico
Fino a 0.5 w
Fino a 1 w
Fino a 5 w
Fino a 20 w
Nessuna distanza
Circa 5 cm
Circa 25 cm
Circa 50 cm
900 MHz digitale (GSM)
Fino a 2 w
Fino a 4 w
Fino a 8 w
Fino a 20 w
Nessuna distanza
Circa 3 cm
Circa 3 cm
Circa 8 cm
1800 MHz digitale (DCS 1800)
Fino a 1 w
Fino a 2 w
Fino a 8 w
Fino a 20 w
Nessuna distanza
Circa 3 cm
Circa 7 cm
Circa 12 cm
Prodotto o impianto
Elettronico
Disturbi alla salute indotti o incrementati
Rimedi
Coperte elettriche
Disturbi del sonno, emicranie, fobie, disturbi delle funzioni cardiache, depressione, irritabilità, rischi per il feto o per la partoriente
Utilizzare la coperta per scaldare il letto e staccare poi la spina al momento di coricarsi
Lampade ad incandescenza
Cefalee, rischio di tumore al cervello, disturbi alla vista, difficoltà di concentrazioni, astenia, irritabilità, impotenza
Distanza minima consigliata 1.5 m. Non utilizzare per quanto possibile, lmpade ad incandescenza
Forni a microonde
Carenze visive, immunodeficienza, rischi per la gestante ed il feto, rischio di neoplasie
Distanza minima dall’apparecchio in funzione: 2 metri
Radiosveglia elettrica
Problemi di insonnia, alterazione del ritmo cardiaco, rischio di neoplasie cerebrali, cefalee mattutine
Distanza minima 1.5 metri. Utilizzare sveglia a batteria
Linee ad alta, media, bassa tensione
Insonnia, mal di testa, irritabilità, rischi per la gestante ed il feto, fobie, rischi di tumori solidi e liquidi, alterazione del ritmo cardiaco, depressione, formicolii
E’ necessario un rilevamento specifico per determinare i possibili rischi, e i rimedi conseguenti
Televisori
Cefalea, ansia, disturbi visivi
Distanza minima: 2 m
Telefoni cellulari, walkie-talkie, telefoni senza fili
Possibili lesioni cerebrali, disturbi visivi, cateratta, alterazioni metaboliche e comportamentali
Mantenere la distanza più grande possibile dall’antenna, telefonate brevi
Computer, macchine da scrivere elettriche
Cefalee, problemi gastrici, rischio per le gestanti e il feto, neoplasie gastroenteriche, difficoltà di concentrazione, depressione, alterazioni ormonali, allergie, disturbi visivi
Distanza il più possibile elevata, osservare pause orarie, usare schermi a bassa emissione
Materasso ad riscaldabile
Insonnia, mal di testa, tremore, alterazione delle funzioni cardiache, irascibilità, astenia, depressione, fobie
Riscaldare il materasso prima di coricarsi e poi staccare la spina
Macchine da cucina, ferri da stiro, macchina da cucire
Disturbi del sistema nervoso, alterazioni cardiache, disturbi intestinali, vertigine, fobie e depressione
Utilizzare apparecchiature dotate di messa a terra, fare molte pause e al termine dell’utilizzo staccare la spina
Lampade alogene
Rischi di leucemie e tumori cerebrali, immunodeficienze, disturbi alla vista
Ansia, cefalee mattutine, insonnia, fobie, depressione, alterazioni del ritmo cardiaco
Distanza minima. Amche dal cavo di corrente 1.5 m
Trasformatori ad alta tensione, cavi elettrici sottorranei salvavita
Insonnia, mal di testa, disturbi del sistema nervoso, formicolii, disturbi cardiaci, astenia disturbi comportamentali, difficoltà di concentrazione
E’ necessario un rilevamento specifico per determinare i possibili rischi e i rimedi conseguenti
Babyphon
Distanza minima 2 metri, limitare l’uso di questi apparecchi
Lampade da scrivania o comodino
Cefalee, disturbi nervosi, difficoltà di concentrazione
Utilizzare solo lampade dotate di messa a terra
Le frequenze ELF ( EXTREMELY LOW FREQUENCIES) (= Le Onde lunghissime).
In questo intervallo come già detto sono comprese onde radio che si propagano anche nell’acqua fino a una profondità che va dai 10 ai 40 metri, in funzione della frequenza e della salinità dell’acqua. Per questo motivo le onde VLF sono utilizzate per comunicare con i sottomarini vicini alla superficie, mentre per battelli situati a profondità maggiori si impiegano le ELF (Extremely low frequency), onde radio ancora più lunghe e con frequenza compresa tra 3 e 30 Hz, cui corrispondono lunghezze d’onda tra i 100 000 e i 10 000 km.
ELF sono anche le Frequenze di 50 e 60 Hz che vengono anche utilizzate dalle reti elettriche, ma quello che è dannoso come abbiamo visto è principalmente la tensione.
I principali sistemi elettrici usati nel mondo, in relazione alla distribuzione di bassa tensione sono due, con le seguenti principali caratteristiche:
110-120 V, con frequenza 60 Hz (in generale nell’America del Nord e Centrale, e in Giappone dell’ovest)
220-240 V, con frequenza 50 Hz (in generale nel resto del mondo, con alcune eccezioni)
Direttamente al di sotto delle linee i campi sono molto più intensi.
Le linee ad altissima tensione (tra i 220 e i 380 kV) sono dalle centrali elettriche fino alle stazioni ricevitrici alle porte delle città o dei distretti di distribuzione. Qui enormi autotrasformatori (con potenze che vanno dai 100 ai 400 MVA) riducono la tensione secondo le esigenze della distribuzione primaria, con tensioni che possono essere di 150, 132 o 60 kV; attraverso elettrodotti aerei o in cavo (con isolamento a olio o in gomma etilenpropilenica EPR) l’energia elettrica giunge negli impianti di trasformazione AT/MT (alta tensione / media tensione), denominati cabine primarie, dove, con trasformatori di potenza compresa tra i 10 e i 60 MVA, viene ulteriormente abbassata a una tensione che, a seconda dei distributori, può variare tra gli 8,4 kV (come nella rete di Roma) e i 20 kV, per essere immessa poi nella rete elettrica a media tensione. L’elettricità prosegue su elettrodotti minori su tralicci e pali in aree di campagna, oppure in cavi isolati nel sottosuolo urbano, fino alle sottostazioni di media tensione (cabine secondarie). Nelle cabine secondarie di media tensione (MT) altri trasformatori (con potenze comprese tra 50 e 1.000 kVA) riducono la tensione al valore finale di consegna all’utente, in Italia 400 V trifase. Da questo punto fino al contatore dell’utente si può parlare di consegna di energia elettrica, la quale avviene utilizzando cavi isolati e, più raramente e nel caso di località rurali, su linee aeree su palo. La distribuzione dell’energia elettrica prosegue all’interno degli edifici/aziende attraverso gli impianti elettrici privati degli utenti finali per alimentare i vari carichi.L’induzione magnetica al livello del suolo può arrivare fino a diversi microtesla.
I livelli di campo elettrico al di sotto degli elettrodotti possono raggiungere i 10 kV/m. Comunque i campi (sia elettrici sia magnetici) decadono con la distanza dalla linea. A distanze comprese tra 50 e 100 metri le intensità dei campi sono normalmente al livello di quelle che si incontrano lontano dalle linee ad alta tensione. Inoltre, le pareti dell’abitazione riducono sostanzialmente i livelli del campo elettrico rispetto a quelli che si incontrano in aree analoghe, all’esterno delle case. Apparati elettrici in casa Le massime intensità di campo elettrico a potenza industriale si trovano solitamente al di sotto di linee ad alta tensione. Invece, i più intensi campi magnetici a frequenza industriale si trovano nelle immediate vicinanze di motori ed altri dispositivi elettrici, nonché in apparati specialistici come i tomografi a risonanza magnetica utilizzati nella diagnostica per immagini.
In conseguenza della legge di Ohm, la corrente circolante attraverso l’impedenza rappresentata dal corpo è direttamente proporzionale alla tensione applicata. Poiché gli effetti termici e biologici sono determinati essenzialmente dall’intensità di corrente, si ha che latensione elettrica non è un indice diretto della pericolosità dell’elettricità. Una sorgente di tensione elevata ma con limitata riserva di carica oppure impedenza elevata può non costituire un pericolo. È il caso delle scosse elettriche subite a volte scendendo da un’automobile quando l’aria è secca, in cui la tensione creatasi può raggiungere decine di migliaia di volt.
Soglie di pericolosità del campo elettrico
Gli effetti fisiologici del passaggio di una corrente elettrica a frequenza industriale attraverso il corpo umano sono generalmente classificati in base ai seguenti intervalli:
inferiore a 0,5 mA (soglia di percezione): non si ha alcun danno o percezione dolorosa per tempi indefiniti
fino a 10 mA (limite di rilascio): non si hanno effetti pericolosi oltre alla percezione dolorosa, ed è possibile rilasciare la muscolatura;
10-50 mA: non si è in grado di rilasciare i muscoli contratti dalla corrente (tetanizzazione) e la pericolosità della scarica è in funzione del tempo di applicazione;
>50 mA: intensità pericolosa per qualunque durata temporale.
In corrente continua i predetti valori vanno corretti rispettivamente a: 2, 40 e 500 mA.
Sebbene la pericolosità di uno shock elettrico sia definita dall’intensità della corrente elettrica, ai fini pratici si preferisce definire soglie di tensione di rischio. In base alla norma tecnica IEC 60479-1 la soglia di tensione minima considerata pericolosa è di 120 V incorrente continua e 50 V in corrente alternata.
Per tensioni minori, in base alla legge di Ohm, l’impedenza del corpo umano normalmente non permette il passaggio di una intensità di corrente pericolosa.
Per confronto la distribuzione dell’energia elettrica per uso domestico avviene a tensioni di 220-230 V AC in Italia, Europa e altre parti del mondo, ed a 120 V negli Stati Uniti, in Giappone e altre nazioni, ben al di sopra quindi della soglia di pericolosità trattandosi di corrente alternata.
Le Frequenza ELF ( EXTREMELY LOW FREQUENCIES) e l’ENERGIA ELETTRODEBOLE
« Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo »
(The Butterfly Effect, 2004)
Alla base dello schema/tabella sulle frequenze abbiamo visto anche particolari frequenze radio e frequenze usate per il trasporto dell’energia elettrica.
A questa categoria appartengono infine le FREQUENZE FISIOLOGICHE della vita su questo pianeta, a partire dalla frequenza Schumann di 7.83 hertz (circa 8 Hz), la frequenza a cui vibra la Terra.
Anche queste appartengono alla categoria delle VLF (very low frequencies), ma qui entriamo in un mondo diverso, quello della elettrobiologia.
Le frequenze del cervello. Gli 8 Hz rappresentano lo status biologico del nostro dormiveglia. Dunque è un’ottima frequenza per il rilassamento e dunque anche per la detossificazione a ritmo naturale.
Il cervello durante le 24 ore vibra in un intervallo di frequenze tra 1 e 30 Hz.
Puharich in un suo testo definì gli 8 hertz come “la differenza della velocità di fase tra la velocità delle orbite del protone contro quelle dell’elettrone”, sta di fatto che gli 8 Hz possiedono la “stranezza” di poter oltrepassare sia un blocco elettromagnetico di vuoto (gabbia di Faraday) sia un’impenetrabile campo Meisner di un superconduttore. In parole povere, durante una moltitudine di esperimenti, si è scoperto che gli 8 hertz sono in grado di penetrare qualsiasi barriera fisica o energetica, svelando una loro natura di “vettore multidimensionale” non soggetta alla materia del nostro spazio-tempo.
Il corpo umano è composto da circa 100.000 miliardi di cellule, ognuna con propri intervalli di frequenza, quindi quello che si misura è sempre il risultato di un insieme. Cioè più che la frequenza del singolo strumento, quello che conta veramente è la frequenza dell’orchestra, ovvero delle varie orchestre che vibrano in sincronia tra loro. (Ogni organo del corpo emette un proprio CEM di intensità e frequenza diversa a seconda del tipo di organo ma tutti questi CEM sono sincronizzati dal campo del Cuore).
Inoltre avendo la creatura umana un’origine divina, non ancora scientemente esplorata dalla cosiddetta scienza umana che dipende dal livello di evoluzione di un determinato tempo storico, il corpo umano stesso
Il campo elettromagnetico del cuore
Il CUORE umano (ed animale) genera il più ampio Campo ElettroMagnetico del corpo ed ha un proprio cervello separato dagli altri, ma interattivo con essi!
Lo stesso ricercatore Dr.J.Andrew Armour, ha stabilito che il cuore è un organo sensoriale e di un sofisticatocentro di codifica ed elaborazione delle informazioni, con un vasto sistema nervoso intrinseco sufficientemente sofisticato da qualificarsi come un “cervello cuore”. Nel suo libro Neurocardiology, afferma che i nervi che dal cuore arrivano al cervello portano informazioni relative ad ormoni, sostanze chimiche, frequenza, pressione, dolore e sensazioni e riescono a regolare diversi segnali nervosi che dal cervello tornano verso il cuore o vengono inviati ad altri organi.
Quando viene concepito un bambino, il Cuore umano inizia a battere prima che il cervello si sia formato e ciò sembra un “paradosso”, ma non e’ cosi perché il cuore ha un piccolo e proprio “cervello” formato da circa 40.000 cellule nervose, e da esso viene emanato il più ampio CEM (Campo ElettroMagnetico) del corpo.
Il Campo Elettrico del Cuore, che viene misurato dall’elettrocardiogramma (EGC) è all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali, dei due emisferi cerebrali (cervello nella testa), registrate da un elettroencefalogramma (EEG).
La componente Magnetica del campo del cuore, è all’incirca 5000 volte più potente di quella prodotta dal cervello, non è impedita dai tessuti e può essere misurata anche a distanza dal corpo con uno Strumento a Superconduzione di Interferenze Quantiche (SQUID), basato su magnetometri.
La dimensione del CEM Toroidale varia da un minimo di 2,5 ed un massimo di 3m, con asse verticale centrato nel cuore. La sua forma Toroidale, e’ la forma spesso considerata la più unica e primaria dell’Uni-Verso. Questo campo Toroidale contiene un suo doppio (come una matriosca), più piccolo e sullo stesso asse verticale, questo perché esso e’ “duale” come le energie della ManifestAzione, le forze E+ ed E- ovvero Yin e Yang, e con esse interagisce ad ogni istante.
Questo CEM, generato dai cromosomi contenuti nelle cellule nervose di questo piccolo cervello del cuore, permea ogni cellula dell’organismo e può agire come un segnale sincronizzatore per tutto il corpo in maniera analoga all’In-Form-Azione portata dalle onde a radiofrequenza delle Radiotrasmittenti, TV ecc., un’inciso e’ da questo campo che si sincronizzano le cellule del muscolo cardiaco per far battere il cuore alla frequenza utile alla perfetta salute, salvo quando vi sono distonie particolari nelle parti dell’organismo inter-relazionate con il cuore (sangue, ghiandole, intestino, ecc.).
Ormai e’ stato sperimentato e dimostrato che questa energia (CEM Toroidale) non solo è trasmessa internamente al cervello di sopra nella testa e al di sotto a quello enterico nell’intestino, ma è anche recepibile inconsciamente o consciamente, dagli altri soggetti che si trovano nel suo raggio di azione-comunicazione che e’ di massimo 3 m di diametro. (Gli animali lo recepiscono anche da più lontano.)
Tesla scoprì l’onda scalare elettrica, che può inviare elettricità senza cavi attraverso l’aria e contemporaneamente caricarsi con l’energia libera. Anche questa è la ragione principale del perchè poi si soppresse lo studio delle onde scalari, perchè avrebbe causato una rivoluzione energetica, e siccome era più veloce della luce, non si poteva permettere che esistesse. Ci sono cose che sono più veloci della luce, molte cose, tra le quali, l’onda scalare. La gran scoperta del professor Meyl, circa vent’anni fa, fu che non esiste solo l’onda scalare elettrica che Tesla scoprì e dimostrò, ma esiste anche l’onda scalare magnetica che si diffonde nella direzione dell’orientamento del campo magnetico. E questa è quella che ha rilevanza a livello biologico, quella che utilizziamo nel nostro corpo. Tutta la comunicazione tra le cellule avviene con essa. Quello che realmente succede è che le cellule comunicano e proporzionano informazioni ed energia.
La scienza oggi dice anche che non riusciamo a vedere oltre il 96% della materia… dice anche che oltre il 90% del DNA UMANO è DNA SPAZZATURA… ma sembra che il Dna vibri anche con frequenze tipiche di onde scalari, un tipo di onda non ancora validata dalla scienza ufficiale, perchè non risponde alle equazioni di Maxwell. Perciò la scienza accademica ne nega l’esistenza, anche se la teoria di Einstein-Cartan predisse già nel 1913 i campi di torsione statici. Questi campi combaciano con quelli che lo scienziato russo Nikolai Kozirev (1908-1983) ritenne di aver scoperto più o meno negli stessi anni in cui il geniale Nikola Tesla compiva i suoi esperimenti su campi elettromagnetici opposti tra loro.
Comunque viene dignità scientifica viene data ai solitoni: poiché lunghezza e frequenza sono dipendenti, la fisica dei solitoni si colloca nell’ambito della fisica non lineare e dell’ottica non lineare. Due onde solitoniche che si incontrano non si sommano in un’unica onda, ma danno luogo a una variazione di fase, non del modulo. Quindi, non si compongono come forze e vettori, e a proposito si parla di onde scalari o onde longitudinali.
L’ingegnere statunitense Thomas Bearden sostiene che l’onda fondamentale nell’onda elettromagnetica è scalare. L’onda scalare è l’onda che rimane quando due campi opposti elettromagnetici interferiscono, annullando, come negli esperimenti di Tesla, la componente elettrica e quella magnetica. Il risultato è un’onda longitudinale che vibra nella stessa direzione in cui viaggia.
E’ stato anche dimostrato che i tessuti viventi emettono ed assorbono radiazioni elettromagnetiche a frequenze o lunghezze d’onda precise; la frequenza in cui si registra il massimo assorbimento di radiazione da parte del DNA corrisponde ad una lunghezza d’onda di 65 nanometri (1 nanometro = 1 miliardesimo di metro) ( e che è il valore preciso della 42esima ottava sopra la frequenza di 256,54 cicli al secondo). Quindi il DO 256Hz, multiplo degli 8hz prima citato (e pilastro sonico di base), è la frequenza di replicazione del DNA.
Anche la fisica nucleare ne dà prova: Louis De Broglie (1924) ed altri fisici dimostrarono che le particelle elementari della materia, elettroni, protoni e neutroni, sono tutte caratterizzate da oscillazioni ad altissima frequenza. La frequenza del protone è di 2,26876 x 10 alla 23esima potenza, valore che corrisponde quasi esattamente al SOL della 69esima scala sopra il DO3=256.
Il fisico Joel Sternheim ha dimostrato che le particelle elementari sono organizzate secondo un ordine che è strettamente in armonia con la scala musicale, ma questo vale solo per la scala basata sul DO3=256, non per quella del LA3=440 (la differenza fra queste due accordature è poco meno di ¼ di tono e quindi superiore alle differenze che separano le frequenze del DNA, del protone e dell’elettrone dai corrispondenti valori della scala a temperamento equabile, ed anche della differenza tra quest’ultima e la scala di Keplero).
Come se non bastasse, le leggi di Keplero ci hanno introdotti al fatto che l’arrangiamento planetario del nostro sistema solare segue una scala di sintonia di Do 256Hz.
I 256Hz sono anche un’ottava all’interno del frattale triangolare di Sierpinsky, il modello “causale” auto-organizzato usato come griglia di ogni molecola di gas in una mole d’aria (1000 reazioni molecolari); permettendo al fenomeno della risonanza armonica del suono di emergere.
Se, infine, consideriamo la dinamica e la propagazione del suono secondo il “belcanto”, accade che il cantante quale organismo vivente è “accordato” coerentemente con il DNA di tutte le cellule. Le frequenze riscontrate da Louis de Broglie per le particelle subatomiche sono anch’esse coinvolte nel processo, tanto nel cantante quanto nell’aria attraverso la quale il suono si diffonde.
Quanto sopradescritto è stato utile per chiarire la collocazione scientifica del diapason a 432Hz; per chiarirne ulteriormente la fase musicale possiamo aggiungere che esso è il risultato logaritmico della somma multipla sopratonica degli 8Hz: infatti, salendo di 5 ottave, arriviamo ad un DO di 256hz, scala in cui il “LA” ha una frequenza di 432Hz e non di 440Hz.
Suonando il DO a 256hz, per il principio delle armoniche (secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli delle frequenze), anche i DO delle altre ottave cominceranno a vibrare per “simpatia”, facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8Hz. Ecco perché il corista a 432 oscillazioni al secondo è definito “diapason scientifico”.
E’ evidente che sia il nostro cuore, che il nostro cervello sono degli apparati di sintonizzazione straordinari. Le informazioni non s’immagazzinano nel nostro cervello e forse nemmeno nel nostro cuore. Il nostro cervello ed il nostro cuore sono ‘un interfaccia’ che crea una connessione con una dimensione più elevata. Il nostro cervello crea un campo elettromagnetico che fa si che tutte le cellule del nostro corpo risuonino. Ogni struttura del DNA rinforza questo campo. Noi esseri umani abbiamo una coscienza collettiva ed una memoria collettiva.
Un’altra forma d’onda o meglio di energia che ancora non è ufficialmente definita e validata è l’energia elettrodebole.
Molte delle forze che sperimenti ogni giorno, come la forza che il pavimento esercita sui tuoi piedi, sono dovute alle interazioni elettromagnetiche nella materia, che si oppongono allo spostamento degli atomi dalla loro posizione di equilibrio in un materiale.
E’ necessario avere ben chiaro in mente che la carica elettrica (positiva/negativa) e il magnetismo (nord/sud) sono diverse facce di una stessa interazione, l’elettromagnetismo. Oggetti con cariche opposte, per esempio un protone e un elettrone, si attirano, mentre particelle con la stessa carica di respingono.
La particella mediatrice dell’interazione elettromagnetica è il FOTONE . In base alla loro energia, i fotoni sono distinti in raggi gamma, luce, microonde, onde radio, etc.
L’interazione elettromagnetica è mediata dai fotoni. I fotoni possono venire emessi o assorbiti da qualsiasi particella carica. La massa dei fotoni è zero. Nel vuoto, la loro velocità è sempre c = 300.000.000 m/s.
Ci sono 6 tipi di quark e 6 tipi di leptoni (ritenuto per lungo tempo privo di massa, nel 1998 presso l’osservatorio Super-Kamiokande situato in Giappone è stato mostrato che il neutrino ha massa piccolissima, da 100 000 a 1 milione di volte inferiore a quella dell’elettrone). Ma tutta la materia stabile dell’universo è composta dai 2 tipi meno massivi di quark (up e down) e dal leptone carico meno massivo (elettrone): perché?
Tutta colpa dell’interazione debole: è responsabile del fatto che tutti i quark e tutti i leptoni di massa maggiore decadono per produrre quark più leggeri ed elettroni. Una particella che decade sparisce, e al suo posto appaiono due o più particelle. La somma delle masse delle particelle prodotte è sempre inferiore alla massa della particella di partenza. Questo è il motivo per cui la materia stabile che ci circonda contiene solo elettroni e i quark più leggeri (up e down).
Nel Modello Standard, è stato possibile creare una teoria dell’interazione elettrodebole, che unifica l’interazione debole e quella elettromagnetica.
Le cariche deboli sono strettamente collegate alle cariche elettromagnetiche, anche se sembrano tanto più piccole. In realtà non lo sono, se le confrontiamo con attenzione: guarda la tabella sul rapporto tra le forze: a piccolissima distanza (10-18 metri) l’intensità dell’interazione debole è comparabile a quella dell’interazione elettromagnetica. Certo, a una distanza 30 volte superiore (che è molto più piccola della separazione media tra i quark in un protone o neutrone) l’intensità dell’interazione debole è molto minore dell’altra.
L’interazione debole e quella elettromagnetica a prima vista sembrano avere intensità molto diverse, ma in realtà sono approssimativamente uguali: la loro differenza è dovuta alla grande differenza tra le masse di W e Z, i mediatori della forza debole, che sono pesanti, e il fotone, mediatore della forza elettromagnetica, che ha massa nulla. Questo perché il potenziale dell’interazione diminuisce in maniera proporzionale a: dove m è la massa e r la distanza.
.
Sullo stessa tema dell’energia elettrodebole vedi anche:
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