Le verdure lactofermentate: il ritorno alle origini (della salute e del nutrimento sicuro)

Vegetables-30-ZXC98HZNDI-1280x960Sappiamo già che un’alimentazione a base di verdure è una pratica fondamentale se il nostro desiderio è quello di vivere sani e in armonia col proprio corpo. Ci siamo già ampiamente spesi sull’importanza delle verdure come fonte di vitamine, fibre, sali minerali, elementi in grado non solo di farci star bene ma anche di curare molti dei nostri malanni. Abbiamo anche imparato l’importanza di educarci a mangiare soprattutto frutta e verdura di stagione, quella che ciclicamente cresce dalla nostra terra in un determinato periodo, e dei vari modi con cui la possiamo presentare a tavola: cruda, cotta, al forno, al vapore e in mille altre maniere.
Quello di cui non abbiamo parlato però, e che vorremmo fare qui, è di un particolare modo di preparare le verdure, ancora poco utilizzato, ma decisamente delizioso e sano: le verdure lactofermentate.
Cosa sono, e perché sono così utili per la nostra salute?
Sembra una novità, invece le verdure lactofermentate sono simili a quelle che preparavano le nostre nonne fino a qualche lustro fa: vi ricordate quei vasetti di verdura , sigillati con quella gomma arancione sulla quale si chiudevano  quegli strani ganci ed all’interno trovavamo queste strane verdure   dal sapore agrodolce, conservata in acqua salata? Proprio quella!
Il processo di lactofermentazione (verdura conservata in acqua salata , ma le migliori sono quelle conservate in acqua di mare) produce vari enzimi e batteri lattici, acidofili e quindi è un’alternativa per assumere probiotici al posto dello yogurt o degli integratori alimentari: le loro naturali proprietà antiossidanti, detox, e protettive vengono così moltiplicate dalla presenza dei probiotici… Ecco perché questo metodo, oltre che essere una gustosa alternativa per assumere la verdura, è anche un vero toccasana per il nostro organismo.
Sperimentatele anche coi bambini, soprattutto con quelli che generalmente guardano con circospezione le verdure che mettete loro nel piatto: sotto questa forma vedrete invece come le apprezzeranno! bambiniverdure
Inoltre, le verdure lactofermentate si possono conservare fino a 10 anni nel loro vaso e, se consideriamo questa modalità da una prospettiva più sociale e a lungo termine, essa può costituire anche una riserva di cibo strategica e fondamentale in caso di grave crisi alimentare globale (cosa che molti studiosi affermano essere assai prossima).
Come prepararle?
Da questo punto di vista, largo alla creatività e alla fantasia: potrete sbizzarrirvi a preparare mille tipi di verdure diversa, tagliata a dadini, a julienne, o lasciata intera… le possibilità sono moltissime: carote, cipolle e cipolline, cetrioli, zucchine, rape bianche, rape rosse, verza, cavolo, fagiolini, e chi più ne ha più ne metta.

Nel vicentino  l’esempio tipico sono i crauti, ovvero foglie di cavolo cappuccio tagliate sottili e fermentate, la gran parte vendute in Trentino Alto Adige. Dall’Oriente abbiamo importato gli insalatini di daikon e di zenzero. Tra le verdure più adatte menzioniamo i  broccoli, le barbabietole rosse, le carote, il
cavolo cappuccio, il cavolfiore, i cetrioli, i ravanelli, i topinambur.
La fermentazione avviene secondo un semplice procedimento che prevede 3 regole fondamentali:

  1. utilizzo di sale, ma il top è sicuramente  utilizzare l’acqua di mare  diluita 1:4
  2. assenza di aria (no ossigeno! Fermentazione anaerobica)
  3. pressione.
    Dopo aver affettato finemente la verdura scelta e formate, nell’apposito contenitore in vetro o ceramica, uno strato di circa 2 cm,  Procedete con altri strati fatti nello stesso modo, premendo bene ogni volta in modo da eliminare l’aria. Ricordo che la fermentazione deve avvenire in assenza di ossigeno, altrimenti imputridisce. Una volta riempito il contenitore apponetevi un peso (come si fa con le acciughe in vaso) e chiudete con l’apposito coperchio.  infine riponente in un luogo fresco e poco luminoso ( le famose cantine di una volta) ad una temperatura ideale attorno i 10° o poco più, max i 15°C. Le verdure  saranno pronte dopo 15/20 giorni , ma dureranno a lungo, mantenendo le proprie caratteristiche salutistiche anche per più di 10 anni…!

Durante questo processo che spiegherò meglio più avanti, si sviluppano dei lattobacilli o fermenti lattici e numerosi micronutrienti tra cui le vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina K. I lattobacilli come per esempio il Lactobacillus acidophilus, sono efficaci contro la maggior parte dei batteri che sconvolgono la flora batterica intestinale, svolgono praticamente un’azione di riequilibrio, molto meglio di quanto riesce a fare un ’ antibiotico, di cui non condivide l’azione sommaria di generale sterminio e danneggiamento del microbiota. Per questo motivo verdure fermentate come i crauti, sono da considerare cibi probiotici

Vuoi migliorare ancora di più la tua alimentazione?
Come si dice, “visto che hai fatto 30, fai 31”: a proposito di verdura e agricoltura biologica, forse non sai che anche i prodotti bio possono essere carichi di nitrati, per non parlare dei metalli pesanti e delle tossine ambientali,  difficili da controllare. che pochissimi controllano: se vuoi essere davvero sicuro del fatto che ciò che stai mangiando sia puro, scopri le caratteristiche della  verdure prodotte con la  tecniche agronomiche  insegnate dalla Coop Vino Nuovo di Soave (verdure di luce). ( vedi “La grande formazione di Movimento Sereno sull’AGRICOLTURA DI LUCE: Alessandro Filippi” )
Proprietà e caratteristiche:
– Si tratta di verdure micorizzate con alghe, aminoacidi, tisane naturali, erbe medicinali e speciali microrganismi naturali e loro metaboliti, con cui si ricompone l’equilibrio naturale del terreno in cui vengono coltivate, procedimento spesso perduto negli ultimi 80 anni di trattamenti intensivi di monocultura e/o a causa dell’utilizzo di pesticidi e sostanze nocive (da cui la filtrazione di sostanze tossiche come diossina, o metalli pesanti, anche quelli versati con le scie chimiche o provocati dall’inquinamento ambientale, o ancora dall’acqua irrigua). Grazie all’uso di questi microrganismi e dei loro metaboliti, alla fine del ciclo naturale dell’azoto, avremo così non più la formazione di nitrati, bensì di aminoacidi, elementi che stanno alla base della catena alimentare, dato che in natura con gli aminoacidi si costituiscono le proteine.
– Il terreno delle verdure cantico viene trattato con particolari tecniche naturali che ristabiliscono l’equilibrio azoto/carbonio, ad esempio con compost speciali, e attraverso la presenza di lombrichi, che notoriamente producono in loco il miglior compost possibile (per saperne di più clicca qui)
– Vengono irrigate con acqua pura informata e dinamizzata
– Si misurano le frequenze energetiche sia del terreno che dei prodotti
– Sono bio e/o biodinamiche (o addirittura il meglio del meglio, quelle prodotte con la tecnica agronomica del Carbonio  e della Luce.5_jars_lacto

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