Anno Domini 2015: nasce la Cooperativa “Vino Nuovo”. Dedicata alla Nuova Agricoltura ed alla Nuova Economia

 

 Screen-NOUS-LogoNoûs è il primo logo dell’appena nata Cooperativa Vino Nuovo.

Noûs oltre che significare “noi”  in lingua francese (in onore dei nostri soci della Valle d’Aosta)  è una parola che deriva  dal greco e sta a significare “intelligenza divina che organizza il mondo”.

E’ stata usata da vari filosofi greci che le attribuiscono elevati significati spirituali. è inoltre molto simile alla parola “nuovo”,  che verrà utilizzata non solo per il vino ma per tutti i prodotti agricoli alimentari  di cui si occupa la cooperativa.

Etichette Nous-Ericina Vinitaly 2015 copia-page-008
Uno dei vini con cui la Cooperativa partecipa al Vinitaly 2015
I contatti provvisori iniziali della Cooperativa Vino nuovo  sono:
cell. 338 2959112
( Alessandro Filippi, Presidente della Cooperativa)
oppure
cell. 329 5912770
Lucio Levorato (Consigliere delegato della Cooperativa).
La sede  e’ posta in  Soave (Vr)
in Via San Lorenzo, 12.
.
.
.
.
.
.

La Cooperativa è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità tra i soci, senza fini di speculazione privata, ed ha per scopo l’organizzazione e la gestione di servizi di raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in genere prodotti dai soci con metodi naturali di coltivazione della terra, sostenendo e promuovendo la conoscenza e l’utilizzo delle più avanzate tecniche di lavorazione della terra con metodi naturali, creando una rete di solidarietà e reciproco sostegno tra i soci per la valorizzazione dei prodotti agricoli ottenuti con queste nuove tecniche, nel rispetto delle specifiche peculiarità del territorio e dell’ambiente naturale in cui le attività agricole sono svolte.

a) lo studio, la ricerca e la divulgazione delle migliori tecniche agrarie di coltivazione della terra con metodi naturali, nel rispetto degli equilibri biologici della terra e dell’ambiente, atti a favorire la crescita e lo sviluppo di piante e di prodotti agricoli, sani, nutrienti e bioenergetici; espositore vini di luce
b) lo studio, la produzione e la distribuzione di prodotti naturali per la cura e la crescita delle piante e delle coltivazioni agricole in genere;
c) l’organizzazione e la gestione di centri di raccolta per la lavorazione, la trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli dei soci in generale, ed in particolare la raccolta di uve per la loro trasformazione in vini pregiati, atti a valorizzare le peculiarità, i sapori e le energie del territorio in cui sono state prodotte;
d) l’organizzazione e la gestione di servizi tecnici di consulenza ed assistenza agraria, aziendale e commerciale, anche mediante apposite convenzioni ed accordi con professionisti e/o enti specializzati nel settore, al fine di consentire a tutte le imprese agricole di apprendere ed attuare nel proprio fondo tutte le attività e le tecniche di coltivazione e cura delle piante con metodi naturali;
e) l’organizzazione di convegni ed eventi di promozione culturale e commerciale, in genere, a sostegno e valorizzazione dell’attività agricola svolta dai soci e dagli agricoltori in genere, al fine di divulgare e diffondere nel modo più ampio ed efficace possibile, la conoscenza delle tecniche di coltivazione naturale promosse dalla Cooperativa;
f) l’esercizio di macchine agricole, anche attraverso apposite convenzioni tra i soci, in modo da favorire l’interscambio di mezzi e risorse da condividere tra tutti i soci, in modo da ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi e l’inquinamento dell’ambiente;
g) la costituzione ed il finanziamento di più Comitati Scientifici, composto da tecnici (soci e non soci), dotati di specifiche professionalità ed esperienze, al fine di sostenere ed orientare la ricerca scientifica) che precede, con lo scopo di incrementare le conoscenze e l’applicazione pratica delle tecniche di coltivazione promosse dalla cooperativa. Al Comitato sono affidati anche compiti di supporto e vigilanza sulle tecniche agrarie attuate dai soci.

E’  anche possibile ricoprire la posizione di soci finanziatori della Cooperativa   e ricevere rendimenti più elevati di quelli forniti dal sistema bancario! Ogni risparmiatore può ri chiedere alla Cooperativa di diventare socio finanziatore e potrà dunque così contribuire a mettere al sicuro i propri risparmi… nel mondo della terra e dell’agricoltura!

In questi giorni stiamo vagliando domande di ammissione a socio della cooperativa da parte di aziende agricole nei vari comparti in tutte le regioni italiane.

Stiamo inoltre reclutando e selezionando  i vari esperti per la formazione dei Comitati Scientifici.

Ogni esperto che dimostri importanti competenze nei settori di cui si occupa la Cooperativa è il benvenuto.

Non ci resta altro che augurare alla Cooperativa un luminoso cammino. Buon lavoro Coop Vino Nuovo!

Segue :  La nuova Cooperativa Vino Nuovo…. (in Otri Nuove). Principi fondanti e mission.

scarica o guarda pdf catalogo vini di luce della coop vino nuovo

scarica o guarda pdf  presentazione vini di luce

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

MACROREGIONIContrariamente a quanto ci si poteva aspettare la Macroregione del Nord Italia, tanto annunciata da Roberto Maroni oggi presidente della Lombardia, non parte con un progetto politico tradizionale, ma bensì dall’agricoltura che deve diventare nuovamente impresa e non necessita più di sovvenzioni. Già dalla prossima settimana le regioni del Nord Italia chiederanno a Bruxelles di essere accolte con il medesimo status di altre importanti regioni europee.

                                             E così, in un sol giorno, ci sono stati due  scossoni al sistema Italia  che non mancheranno di produrre i loro effetti: il primo è stato la decisione della Regione Sardegna di coniare una moneta locale il Sardex e la seconda novità è stata lanciata dalla Regione Lombardia con la Macroregione del Nord, per il momento a base agricola, ma non certo per sempre.

Agricoltura: il Nord tratti subito con l’Europa

Milano,  26 marzo 2013  – L’identikit dei giovani agricoltori delle regioni del Nord dà chiari segnali di un vero e proprio “ritorno alla terra”. Ed è proprio questo il titolo del report che illustra lo stato dell’occupazione giovanile nel settore primario; il documento è stato presentato a Milano, alla presenza di oltre mille giovani imprenditori agricoli provenienti da Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, durante l’assemblea di Coldiretti Giovani Impresa. A portare il saluto del presidente lombardo Roberto Maroni, l’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava. Ma oggi si investe sulla terra come antidoto alla crisi? “Non servono incentivi ad hoc – ha tenuto a precisare il neo assessore regionale – , il miglior incentivo è l’aiuto all’agricoltura affinché esca dalla fase assistita e diventi impresa che fa margine, che torni a essere remunerativa”. “Oggi – ha detto Fava, rivolgendosi alla folta platea – voi rappresentate, non solo geograficamente, quella parte di sistema produttivo di una macroregione che deve tornare ad avere un ruolo fondamentale nell’economia del paese”.

IL NORD DEVE TRATTARE DIRETTAMENTE CON L’EUROPA – “E’ finita l’era del filtro politico romano, per usare un termine a me caro – ha proseguito Fava – . Il ministero dell’agricoltura ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. Nelle prossime settimana sarà approvata la Politica agricola comunitaria senza che l’Italia possa essere rappresentata in modo degno. Abbiamo avuto un ministro che, diventato parlamentare, ha dimostrato di non essere più credibile né come tecnico, ne tantomeno come politico. Già la prossima settimana a Bruxelles chiederò, insieme ai colleghi delle regioni agricole del nord, di essere ricevuti con il medesimo status che viene accreditato ad altre importanti regioni europee”.

TRACCIABILITA’ ANTIDOTO ALLA CONTRAFFAZIONE – E sul tema della tracciabilità, “credo – ha detto Fava – che si possa dire che, se le indiscrezioni saranno confermate, si sia fatto un passo avanti: per la prima volta si comincia a parlare in Europa di etichettatura e tracciabilità. Un punto da cui far ripartire una politica europea che in materia di produzioni agroalimentari ci vede fortemente penalizzati, sia per le indicazioni geografiche protette che d’origine ma soprattutto sull’individuazione del prodotto. I consumatori in giro per il mondo, che acquistano più del doppio delle nostre esportazioni di agroalimentare, devono sapere che non comprano italiano: un trend che si può invertire solo con il meccanismo dell’etichettatura”.

SEMPRE PIU’ FORTE LA RICHIESTA DI FORMAZIONE – Anche sul fronte della formazione, l’appeal del settore sulle giovani leve è testimoniato dalla sempre più forte richiesta di sapere e istruzione: l’83% dei giovani agricoltori ha un diploma o una laurea, uno su due usa il web professionalmente, mentre si è registrato un vero boom di matricole in agraria nel Nord Italia, con un aumento di immatricolazioni a Milano del 134% dal 2009 a oggi. “Serve un salto culturale. Molti di quelli che avevano cercato occupazione altrove, stanno tornando sui loro passi, in agricoltura. Le stesse famiglie di agricoltori ora vivono un fenomeno di ritorno, ma è diventato difficile, perché mancano le aziende. La politica può cercare di influenzare questi processi, ma non li può condizionare fino in fondo”.

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

venetex

Di attività

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale!

“La proposta della Giunta – ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa – è di adottare il Sardex per istituire un “reddito di comunità” da versare ai disoccupati sardi, un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire a quei giovani che, per le difficoltà di accesso, non hanno ancora avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro”.

CAGLIARI, 25 MARZO 2013 – La Regione Sardegna entra nel circuito di credito commerciale Sardex per dare nuova linfa, con azioni innovative, al sistema produttivo e occupazionale dell’isola in un momento di particolare stretta creditizia e di crisi di liquidità. La collaborazione tra l’amministrazione regionale e il circuito è sancita da un accordo siglato per il tramite dell’Agenzia governativa Sardegna promozione, con cui si da il via libera alla sperimentazione dell’utilizzo della moneta complementare: una forma evoluta di baratto multilaterale e multitemporale che consente di immettere nel circuito beni e servizi per il rafforzamento delle economie locali.

“La proposta della Giunta – ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa assieme al direttore centrale dell’Agenzia, Mariano Mariani, e ai referenti di Sardex, Roberto Spano e Gabriele Littera – è di adottare il Sardex per istituire un ‘reddito di comunità’ da versare ai disoccupati sardi, un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire a quei giovani che, per le difficoltà di accesso, non hanno ancora avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro. Il funzionamento prevede una dotazione annuale di bilancio regionale pari a 20 milioni di euro, un vero e proprio Fondo di garanzia, da inserire nella manovra finanziaria per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015. Stimiamo, infatti, il coinvolgimento di 10.000 giovani inoccupati, tra i 25 e i 35 anni, e l’erogazione di altrettanti redditi di comunità in moneta complementare ovvero 500 sardex mensili equivalenti a 500 euro al mese per beneficiario”. La Regione, in questi mesi, lavorerà per mettere a punto il regolamento, definendo i criteri di selezione per l’attribuzione del sussidio. I beneficiari, dal canto loro, dovranno mettere a disposizione ore di servizi per la comunità nell’ambito di progetti di pubblica utilità orientati a creare attitudini positive verso l’imprenditorialità e l’auto-impiego.

“Per controbilanciare l’aumentata quantità di crediti sardex immessi nel circuito dai nuovi 10.000 beneficiari – ha spiegato Mariani – la Regione creerà un Fondo di garanzia, paria 20 milioni l’anno, da utilizzare per l’acquisto, in euro e con normali procedure di gara pubblica, di beni e servizi da rivendere in sardex all’interno del circuito”. Dal gennaio 2010, anno di operatività del circuito, sono oltre un migliaio le aziende associate, di ogni dimensione e settore, che generano attualmente un volume di scmbi pari a un milione di euro mensili, senza l’utilizzo di moneta corrente. “All’interno del circuito sardex – hanno spiegato i rappresentanti del cda – sono le stesse imprese a finanziarsi reciprocamente a tasso zero, consentendoli di risparmiare preziosa liquidità e di migliorare i propri flussi di cassa”.

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

venetex

 

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse

Mentre in Veneto continua  con il  Buono Sereno la nostra incessante attività preparatoria per il futuro Venetex , la moneta locale veneta, andiamo a vedere come sta funzionando il Sardex  in Sardegna:

Cagliari, 17 aprile 2013 –  L’Agenzia Sardegna promozione ha avviato approfondimenti per valutare le opportunità e le potenzialità dei sistemi di compensazione multilaterale e multitemporale che utilizzino moneta complementare locale.

Entro tale ambito l’Agenzia Sardegna Promozione intende individuare un soggetto gestore di un circuito di compensazione, già operante in Sardegna, che consenta la partecipazione della stessa Agenzia al circuito.

 Possono presentare manifestazione di interesse operatori di circuiti di compensazione multilaterale e multitemporale basati su valuta complementare locale che, a livello regionale, abbiano dato prova di positiva operatività e possono contare sulla adesione al proprio circuito di un congruo numero di imprese, distribuite in tutto il territorio regionale ed operanti in settori strategici dell’economia regionale: agroalimentare, artigianato artistico e servizi turistici. Gli operatori dovranno avere caratteristiche tecniche minime di affidabilità consolidata in termini di: piattaforma ICT multicanale utilizzata; servizi di gestione e verifica della posizione online delle imprese; servizi di supporto agli acquisti ed alle vendite delle imprese aderenti.

 Ferme restando le caratteristiche tecniche minime di affidabilità, costituirà titolo preferenziale la condivisione delle finalità della sperimentazione proposta dalla Regione Sardegna, in particolare quella di sopperire alla crisi di liquidità delle imprese, quella della promozione di filiere e produzioni locali di qualità, nonché dell’innovazione e della diffusione di forme di solidarietà sociale. La collaborazione potrà, inoltre, prevedere l’accompagnamento ad attività di studio e formazione con particolare riferimento all’applicabilità della moneta complementare nella pubblica amministrazione.

 Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il prossimo 26 aprile.

Sardegna: Proroga al 29 aprile per la sperimentazione della moneta complementare

Cagliari, 23 aprile 2013 – L’Agenzia Sardegna promozione ha prorogato alle ore 14 del 29 aprile 2013 il temine di presentazione delle manifestazioni di interesse per l’attuazione delle azioni pilota di sperimentazione della moneta complementare .

Possono presentare manifestazione di interesse operatori di circuiti di compensazione multilaterale e multitemporale basati su valuta complementare locale che, a livello regionale, abbiano dato prova di positiva operatività e possono contare sulla adesione al proprio circuito di un congruo numero di imprese, distribuite in tutto il territorio regionale ed operanti in settori strategici dell’economia regionale: agroalimentare, artigianato artistico e servizi turistici.

Gli operatori dovranno avere caratteristiche tecniche minime di affidabilità consolidata in termini di: piattaforma Ict multicanale utilizzata; servizi di gestione e verifica della posizione online delle imprese; servizi di supporto agli acquisti ed alle vendite delle imprese aderenti.

Ferme restando le caratteristiche tecniche minime di affidabilità, costituirà titolo preferenziale la condivisione delle finalità della sperimentazione proposta dalla Regione Sardegna, in particolare quella di sopperire alla crisi di liquidità delle imprese, quella della promozione di filiere e produzioni locali di qualità, nonché dell’innovazione e della diffusione di forme di solidarietà sociale. La collaborazione potrà, inoltre, prevedere l’accompagnamento ad attività di studio e formazione con particolare riferimento all’applicabilità della moneta complementare nella pubblica amministrazione.

Le manifestazioni dovranno pervenire all’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione in Viale Trieste, 115 09123 a Cagliari .

Eventuali informazioni e richieste di chiarimenti potranno essere presentate, esclusivamente all’indirizzo e-mail: sardegna.promozione@regione.sardegna.it

 Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

venetex

 

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Niente tassi di interesse, né di scambio: gli imprenditori sardi si sono organizzati con una valuta virtuale. E funziona.

 

(da un articolo su YAHOO FINANZA)

“Ricordate i Linden Dollars, la moneta virtuale che circolava su Second Life?
Forse è a quel progetto ormai perduto nell’archeologia della rete che si sono ispirati gli inventori  del circuito che raccoglie oltre 600 imprese sarde accomunate dall’utilizzo di una moneta virtuale, il Sardex.

La valuta circola esclusivamente su internet, ma già è stata abbondantemente oltrepassata la soglia di un milione di esemplari.

Il Sardex è concepito come un fido bancario e funziona come una camera di compensazione di debiti e crediti.

Non è previsto alcun tasso di interesse e la valuta viene utilizzata esclusivamente per scambiare oggetti o servizi. I principi che animano il circuito sono quelli della solidarietà e del mutuo soccorso: se un membro della comunità si indebita, gli altri giungono in aiuto.

Questo meccanismo costituisce un importante argine al fenomeno dei fallimenti anche perché è accettato qualsiasi tipo di società, escluse quelle farmaceutiche, di armi e finanziarie. Tutta l’impalcatura valoriale del sistema è quindi sostenuta da una sorta di capitalismo etico. Ogni anno le varie aziende aderenti pagano infatti un canone di iscrizione che oscilla dai 350 per le piccole imprese a i 2.500 per quelle più grandi. In cambio ogni società riceve una somma di Sardex con cui effettuare transazioni. Il fine non è l’accumulo del capitale, ma la circolazione di valuta negli scambi commerciali.

L’impresa che desideri entrare nel circuito si deve registrare sul portale e viene poi contattata da un broker che spiega regole e funzionamento.

A quel punto scatta la promozione, tramite i matching: richieste ed esigenze di ogni impresa vengono incrociate e combinate tra loro così da far incontrare domanda e offerta.

L’idea è stata partorita nel luglio 2009 da quattro neolaureati, Gabriele e Giuseppe Littera, Marco Mancosu e Pietro Sanna. Percorsi formativi diversi, da lingue a marketing passando per lettere, ma in comune un amore sconfinato per la propria terra d’origine.

La scintilla è scoccata dopo aver studiato esperienze, passate e presenti, sperimentate in altri Paesi.

Come modello principe fu immediatamente individuato il wir svizzero, creato nel 1929 in piena depressione economica. In origine l’iniziativa fu accolta come il solito tentativo, a metà tra disperazione e creatività, per fronteggiare la violenta crisi economica. In breve però molte aziende, dopo aver verificato la bontà del progetto, hanno aderito. A fine 2011 il fatturato aveva toccato quota 300mila euro e oggi la società impiega 10 dipendenti, tutti con età compresa tra 27 e 36 anni. I profili professionali sono estremamente vari: broker, informatici, esperti di diritto amministrativo, grossi conoscitori delle strategie comunicative.

Il progetto è destinato a espandersi. Al circuito attualmente possono aderire esclusivamente i titolari di partita Iva, ma a fine mese partirà una sperimentazione rivolta ai privati cittadini. Quest’ultimi potranno effettuare acquisti in euro e in cambio riceveranno bonus in sardex, da investire all’interno del circuito. In questo modo l’utente usufruisce di un servizio gratuito, mentre il sistema prosegue la sua fase di crescita.

Il successo sembra solo agli esordi. E, infatti, già si registrano i primi emuli: in Sicilia è appena sbarcato il Sicanex.”

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia

“Rubiamo”  da una lettera (pubblica) di Oronzo Turi un testo che ci sembra un buon riassunto di quello che sta accadendo finora in Italia e non solo:

Carissimi,

E’ assolutamente vero ciò che dice …, la moneta complementare si può fare anche privata, e oltre al Sardex c’è anche la BexB,  c’è la Vision Trade, (e ci sono molte altre iniziatine sul piede di partenza)  che funzionano mediante una stanza di compensazione, non si paga l’iva che infatti si compensa, c’è anche una iniziativa “E comerce” della associazione Famiglie D’Italia  (anch’essa partner di ESAE srl spin off dell’università di Milano, spin off a cui partecipa anche il centro ricerche CSCO che presiedo)  tali iniziative sono di fatto iniziative imprenditoriali ed infatti chiedono dal 5 al 15 % come spese di commissione per la transazione.

Può anche nascere come iniziativa pubblica, la sta avviando (con autorizzazione formale  della Banque de France)  il Comune di Nantes, (che però ci sta mettendo troppo tempo per farla partire), è in fase di studio anche da parte del Comune di Busto Arsizio,  e la terza iniziativa la sta avviando l’associazione “Movimento Sereno” che ha iniziato un discorso con un gruppo di piccoli e medi comuni vicino a Padova (iniziativa che parte proprio come prosieguo del lavoro del convegno di studio fatto assieme il 15 settembre scorso),

Però anche i Comuni, che la vogliono avviare o si appoggiano ad una struttura esterna (una cassa di risparmio a Nantes) o sono intenzionati  a costituire [o stanno costituendo] un organismo esterno associativo o consortile o una società che faccia tale attività (anche perchè tremonti e non solo hanno posto una serie di proibizione alle attvità ed iniziative dei comuni).

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

venetex