Monografia sul diabete

Il diabete mellito, chiamato anche diabete zuccherino o tipo II, è un disturbo cronico del metabolismo, soprattutto dei carboidrati, ma anche dei grassi e delle proteine.diabete_melaodolce

Tale malattia compare quando le cellule del corpo umano diventano incapaci di assimilare lo zucchero della dieta alimentare, all’inizio in virtù di un eccesso di stimoli nella produzione dell’ormone insulina da parte del pancreas e, in seguito, in funzione di un deficit dell’insulina circolante. L’insulina è necessaria per convertire alimenti in energia. Dovuto all’eccesso di carboidrati nell’alimentazione, il pancreas può arrivare ad un totale colasso, smettendo di produrre tale importante ormone. Il fegato trasforma carboidrati, proteine e grassi in glicogeno che, stimolato dall’adrenalina prodotta dalle ghiandole surrenali, è convertito in zucchero. Quando i livelli di zucchero circolante nel sangue non sono correttamente controllati dall’insulina, si instaura il diabete mellito o zuccherino. L’insulina è un ormone proteico segregato nel pancreas dalle isole di Langerhans. E’ indispensabile all’adeguato metabolismo dei carboidrati e per il trasporto dello zucchero dal torrente sanguigno fino ai muscoli, dove è immagazzinato nelle cellule o trasformato in energia. Oltre a tutto ciò, controlla il grado di assorbimento del glucosio e determina il suo livello nel sangue.

E’ una malattia che ha origine negli eccessi della tavola, cioè, è una delle “malattie della prosperità”. Quattro diabetici su cinque soffrono di obesità e 90% dei diabetici di tipo II sono obesi. Circa l’85% di tutti i diabetici di tipo II sono sovrappeso al momento della diagnosi. L’eccesso di peso può costituire una minaccia di complicanze, ma il dimagrimento può bloccare il processo patologico, essendo un importante e potente medicinale.

Il diabete è, in essenza, una malattia della nutrizione ed è direttamente legato alla cultura e alla dieta, in particolare dell’uomo occidentale civilizzato, dovuta soprattutto all’alto consumo di zucchero e di cereali raffinati, ma anche delle bevande alcoliche, che sono idrati di carbono industrialmente concentrati. L’abuso di proteine e grassi nella dieta che nel processo metabolico possono trasformarsi in zucchero, è anche un fattore causale della malattia. L’aumento esagerato del consumo di zucchero e derivati ha avuto inizio nel XIX secolo, in Europa, con la costruzione di raffinerie di zucchero da parte di Napoleone. Un studio condotto circa il 1817 in Inghilterra ha dimostrato che ogni inglese consumava mediamente 4 Kg di zucchero in un anno. Oggi, in Brasile, il consumo medio per capita arriva a circa 75 Kg in un anno. Negli Stati Uniti tale consumo supera i 120 Kg in un anno per capita, dovuto soprattutto all’uso diffuso ed inconseguente dei distributori automatici di bibite, biscotti e dolci in generale. Una ricerca condotta di recente negli Stati Uniti ha mostrato che i giovani 12enni bevono tre lattine al giorno di bibite dolci gassate e uno su otto arriva a consumare otto lattine al dì. Vale la pena registrare il nocivo abuso nell’addizione di zucchero in quantità esagerate negli alimenti industrialmente processati e, inoltre, il più grande crimine di tutti, che è l’aggiunta di zucchero nei cibi destinati ai lattanti, promuovendo già dalla nascita tale pericoloso vizio.

Il diabete è una malattia degenerativa nella quale il pancreas smette di produrre insulina a sufficienza o di forma efficace, dovuta soprattutto all’eccesso di carboidrati e all’abbondanza di proteine e grassi nell’alimentazione. Tutto ciò porta ad un sovraccarico del pancreas che deve costantemente produrre e liberare l’insulina per mantenere i livelli di zucchero. Tale sovraccarico può portare all’esaurimento e al fallimento di quest’organo. Fattori ereditati aumentano la predisposizione al diabete, ma non sono determinanti. I dati attuali dimostrano che il moderno stile di vita, caratterizzato da una dieta alimentare inadeguata e dalla vita sedentaria, può essere decisivo alla trasformazione o meno di questi fattori genetici in malattia. La storia di questa malattia non è recente nel mondo, ma la sua incidenza è aumentata molto negli ultimi 50 anni. Raddoppia ogni 25 anni, secondo i dati dell’OMS: ci sono oggi 150 milioni di diabetici al mondo e secondo i calcoli di quell’organizzazione questi saranno 300 milioni nel 2025. E’ una terribile e incontrollabile epidemia, con delle conseguenze molto pesanti per gli ammalati.

Ci sono due tipi di diabete mellito: il tipo I, che interessa soprattutto i giovani ed è insulino-dipendente, e il tipo II, più frequente, che interessa oggi circa 12 milioni di nordamericani e non è insulino-dipendente. Entrambi i tipi di diabete sono un importantissimo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.

Qui puoi trovare una infografica riassuntiva sul diabete in Italia e in Veneto

ALIMENTAZIONE PER IL DIABETE : COSA EVITAREcereali-integrali-dieta

Fino al 1880 i cereali erano consumati quasi sempre nella loro forma integrale. Con la Rivoluzione Industriale e l’avvento del mulino d’acciaio, c’è stata la popolarizzazione del consumo di cereali raffinati, che sovrastimolano il pancreas a produrre insulina. Lo zucchero raffinato è un costituente dietetico che non possiede alcun valore nutrizionale e ha un valore puramente calorico.

Promuove la demineralizzazione dei tessuti organici, distruggendo soprattutto i denti e le ossa, può generare la carie e l’osteoporosi, oltre a causare l’obesità e le malattie cardiovascolari, che sono le principali cause di morte per malattia dell’uomo occidentale civilizzato.

In Islanda, il diabete era molto raro fino agli anni 30, ed è diventato comune dopo vent’anni di occidentalizzazione della dieta alimentare, cioè, dopo l’introduzione dei carboidrati industrializzati. L’incidenza del diabete si è ridotta drasticamente durante il periodo delle due grandi guerre, dovuto al razionamento compulsorio del consumo di zucchero, ed è tornata a presentare lo stesso quadro clinico dopo la guerra, con il ristabilimento dei livelli di consumo. Un altro buon esempio dell’importanza dell’alimentazione e delle abitudini di vita nella genesi del diabete tipo II, è ciò che è successo negli anni a Nauru, un’isola del Pacifico. Fino a poco tempo fa il diabete di tipo II era totalmente sconosciuto tra gli abitanti dell’isola, che mangiavano come dieta base patate e banane. A partire dalla scoperta di una miniera di fosfati, che ha iniziato ad essere intensamente esplorata, gli abitanti hanno conosciuto la ricchezza materiale e hanno cominciato ad adottare uno stile di vita sedentario e una “dieta occidentale”, con un alto consumo di carboidrati raffinati e di grassi.

Secondo uno studio effettuato dall’OMS, nei giorni attuali circa la metà della popolazione urbana di Nauru tra i 30 e 74 anni di età è afflitta di diabete. Tutte le evidenze indicano che più di una predisposizione genetica, la dieta alimentare e lo “stile di vita occidentale” sono i fattori eziologici determinanti del diabete mellito. Soltanto un drastico cambiamento nelle abitudini di vita può impedire l’avanzamento di tale malattia, riducendo così la necessità dell’insulina sintetica e dei medicinali ipoglicemizzanti.

Crisi frequenti di ipoglicemia sono stati di allerta di una condizione prediabetica. Il pancreas, intensamente stimolato, può produrre insulina in eccesso, essendo la causa dell’ipoglicemia. Evitare la ipoglicemia può essere la chiave per prevenire lo scatenamento di un quadro di diabete. La dieta alimentare è l’elemento chiave nell’insorgenza, nel peggioramento e nella cronicizzazione della malattia, ma può anche essere determinante nel controllo e, soprattutto, nella prevenzione di tale malattia. Per un ammalato di diabete è molto più importante l’alimentazione adeguata che non la neutralizzazione dello zucchero prodotto dall’organismo.

 

ALIMENTAZIONE PER IL DIABETE : COSA PREFERIRE

diabete3Alcuni alimenti e piante medicinali svolgono un’azione importante nel controllo della malattia. I principali alimenti medicinali per il diabete sono i bulbi della cipolla e dell’aglio, con distacco speciale alle cipolle che contengono un elemento prezioso che è la glucochinina, che nell’organismo umano svolge un’azione simile all’insulina.

La cipolla agisce come un vero ormone vegetale, ad effetto intensamente ipoglicemizzante, durevole e senza alcuna tossicità. La cipolla dev’essere consumata abbondantemente dai diabetici, in tutti i modi possibili: cruda (soprattutto il succo), cotta, arrosto o grigliata. Non dovrebbe essere utilizzata fritta o soffritta. Il succo estratto di una cipolla grande con succo di limone, nella stessa quantità del succo di cipolla, quando bevuto quotidianamente, al mattino, può essere molto efficace come ipoglicemizzante. Ma attenzione, tale succo non dovrebbe essere ingerito a digiuno.

Il broccolo è importante fonte di cromo minerale e può fare molto per regolare lo zucchero circolante nel torrente sanguigno, riducendo la necessità di insulina o dei medicinali ipoglicemizzanti.

Sono inoltre alimenti ricchi di cromo: tutti i cereali, soprattutto l’orzo, le noci, i funghi e il lievito di birra.

Quattro tipi di condimenti casalinghi possiedono la capacità di triplicare l’attività dell’insulina naturale dell’organismo: la cannella, i chiodi di garofano, la foglia di alloro e lo zafferano. Di questi, il più potente è la cannella, in polvere o in bastoncini.

Sono condimenti che devono essere utilizzati quotidianamente.

Le leguminose fresche, soprattutto i fagioli verdi, hanno anche un grande potere nella riduzione significativa dello zucchero circolante nel sangue, oltre a ridurre il colesterolo e i trigliceridi, utile alla prevenzione degli infarti ed ictus. Si deve usare una tazza di fagioli crudi al giorno, metà a pranzo e metà a cena.

E’ importante il consumo adeguato di alimenti con un alto contenuto di vitamine E, C, del complesso B ed il betacarotene (provitamina A). Il germe di grano e l’uso frequente del centrifugato di verdura con sedano, cicoria, lattuga, rucola ecc. sono consigliati.

Il carciofo, mangiato o negli infusi, nelle capsule o tinture, possiede un’azione ipoglicemizzante.

Le olive nere sono indicate per la stessa ragione e si deve avere la cura di eliminare il sale raffinato.

Due raccomandazioni importanti per quanto riguarda il consumo quotidiano di frutta da parte dei diabetici:

la prima è non prendere il succo di frutta spremuta, ma piuttosto mangiare il frutto completamente  o al massimo tra i succhi, solo l’estratto, ma solo se prodotto con estrattori coreani, che a tuttoggi ci risultano essere gli unici che attivano gli enzimi. Gli estratti comunque normalmente sono soprattutto a base di verdure.

La seconda è non consumare diversi frutti, uguali o differenti, nello stesso momento. Il consumo dev’essere unitario e l’ideale è ad ogni due ore. Il fruttosio concentrato può anche elevare la glicemia. 

La papaya dev’essere usata in piccole quantità e l’avocado, consumato nelle insalate, come per esempio nell’insalata russa (senza uova), guacamole ecc.

L’avocado miscelato allo zucchero o ai dolci in generale è soltanto utilizzato in Brasile.

E’ anche consigliato l’uso di acqua di cocco verde, della mela rossa e della pesca fresca; l’anguria in piccole quantità, ma non come succo.

L’uva e la banana devono essere evitate in funzione della loro maggiore concentrazione di carboidrati.

Alcune piante medicinali sono importanti nel trattamento del diabete come il carciofo, la spacca-pietra e l’eucalipto (in decotti).

Un programma adeguato di esercizi di fisioterapia è di vitale importanza nel trattamento: promuove una maggiore sensibilità all’insulina, riduce il colesterolo totale ed i trigliceridi ed aumenta i livelli del colesterolo HDL.

Può inoltre stimolare di molto la circolazione periferica ed ausiliare nella perdita di peso da parte degli obesi. Il programma dev’essere adattato alla capacità fisica particolare dell’individuo ammalato. L’inadeguata circolazione sanguigna periferica e la conseguente ossigenazione cellulare impropria,…

…come anche i danni ai nervi periferici sono fattori chiave nell’insorgenza delle ulcere e piaghe nei pazienti diabetici.

Dovuto all’accentuata acidità organica in questi ammalati, possono diventare di difficile cicatrizzazione.

L’inadeguatezza del trattamento dei diabetici può portare a gravi complicanze: nella fase acuta può sopraggiungere un’acidosi metabolica, che può evolvere in un quadro di coma diabetico, con un reale pericolo di morte. Nella fase cronica, possono presentarsi tre serie complicanze, aggravando molto la qualità della vita del paziente ed aumentando di molto la sua sofferenza. La prima complicanza è la critica retinopatia diabetica, oggi la principale causa di cecità negli Stati Uniti. La seconda è la molto scomoda neuropatia diabetica, che comporta seri danni ai nervi periferici,…

…con sgradevoli sensazioni di intorpidimento e dolore, soprattutto ai membri inferiori. La terza e pericolosa complicanza è la nefropatia diabetica, frequente causa di indicazione all’emodialisi ed anche la più ripetuta causa di decessi dei pazienti diabetici.

( continua )

Altre monografie già pubblicate: 

Monografia su metabolismo ed obesità

Monografia sul diabete

Monografia sulla disfunzione erettile  

per l’elenco completo delle altre monografie vedi su:  
Collana delle monografie sulle malattie 

[Le  informazioni non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni e alle indicazioni dei professionisti della salute che hanno in cura il lettore. Questi consigli non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, consultare sempre un medico competente prima di iniziare qualsiasi nuovo programma alimentare e di stile di vita.]

Monografia sulla disfunzione erettile

Le monografie 

L’obiettivo delle nostre monografie è di fare un sunto essenziale delle conoscenze attuali, integrando le conoscenze della medicina scientifica Occidentale più avanzata, con l’utilizzo della nutraceutica (principi attivi naturali con effetti salutari). Inoltre fare il punto sulle ultime scoperte della ricerca medico biofisica, che cercano di integrare le cause fisiologiche con quelle psichico-spirituali. La soluzione, la redenzione, dai nostri mali, può avvenire riconoscendo e risolvendo i nostri impedimenti emozionali, ma anche ricostruendo la visione stessa dell’esistenza utile a correggere stati d’animo, comportamenti e atteggiamenti disfunzionali, causa di sofferenza e malattie.

E’ lecito permettere che lo status quo rimanga indiscusso mentre facciamo fatica, vediamo i nostri cari soffrire inutilmente o rischiamo di ammalarci personalmente?

C’è chi si oppone con violenza e chi subisce con rassegnazione.
La nostra indifferenza (pigrizia o iperattività sempre di corsa) è una forma di accettazione o più sottilmente una forma di opposizione?

È giunto il tempo di riconoscere ed accettare. Di accettare con serenità.
Per affrontare con consapevolezza in modo di facilitare l’assunzione del controllo della propria vita, della propria salute.
Ed aumentare la qualità della nostra interdipendenza.

È tempo di coraggio.

TERMINI CORRELATI

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 BACKGROUND

  • La disfunzione erettile (ED), talvolta chiamata impotenza, è la ripetuta inabilità ad avere o mantenere un’erezione stabile sufficiente per il rapporto sessuale. L’impotenza può anche essere usata per descrivere altri problemi che interferiscono con il rapporto sessuale e la riproduzione, come la carenza del desiderio sessuale e problemi di eiaculazione e orgasmo.
  • Le stime suggeriscono che tra 15 e 30 milioni (20/40%) di americani soffrono di ED. ci sono approssimativamente 26 nuovi casi ogni anno di ED negli Stati Uniti ogni 1000 di popolazione nei maschi tra i 40 e i 69 anni di età. Più di 150 milioni di uomini nel mondo soffrono di ED.
  • anche se l’ED è più frequente negli uomini più anziani di 65 anni, si può verificare ad ogni età. Un episodio occasionale di disfunzione erettile succede alla maggior parte degli uomini ed è normale. Come gli uomini invecchiano, è anche normale affrontare cambiamenti nella funzione erettile. L’erezione può essere lenta a svilupparsi, può non essere così rigida o può richiedere maggiori stimolazioni dirette per essere ottenuta. Gli uomini possono anche notare che l’orgasmo è meno intenso, il volume di eiaculato è ridotto, e tra le erezioni aumenta il tempo di recupero.
  • EREZIONE: Il pene (organo sessuale maschile) contiene due camere chiamate corpi cavernosi, che mantengono la lunghezza del pene. I corpi cavernosi sono circondati da una membrana, chiamata tonaca albuginea. Il tessuto spugnoso contiene muscolatura liscia, tessuto fibroso, spazi, vene ed arterie. L’uretra, che è il canale dell’urina e dell’eiaculato, corre lungo la parte inferiore dei corpi cavernosi. L’erezione inizia con stimolazioni sensoriali o mentali (o tocco o immagini), o entrambe. Gli impulsi dal cervello o dai nervi locali causano il rilassamento dei muscoli dei corpi cavernosi, facendo espandere il pene. La tonaca albuginea ad intrappolare il sangue nei corpi cavernosi, in tal modo da sostenere l’erezione. Quando i muscoli del pene si contraggono per bloccare l’afflusso di sangue ed aprono i canali per la fuoriuscita, l’erezione si inverte.

 FATTORI DI RISCHIO

FATTORI DI RISCHIO E CAUSE

  • SCELTE DELLO STILE DI VITA: Le scelte dello stile di vita che contribuiscono alle malattie cardiache e ai problemi vascolari alzano anche il rischio di disfunzione erettile. Dal momento che l’erezione dipende da un corretto flusso ematico nel pene, malattie cardiache e problemi vascolari (vasi sanguigni) che inibiscono il flusso ematico possono contribuire alla disfunzione erettile (ED). Il fumo, essere sovrappeso, mangiare cibi non sani (come una dieta ricca di grassi), ed evitare l’esercizio fisico sono associati all’aumento dei sintomi di ED.
  • FUMO: Il fumo è forse il fattore di rischio più significativo per lo sviluppo di ED. Fumare sigarette può rapidamente produrre un aumento temporaneo della pressione sanguigna (BP), riducendo il flusso ematico in diverse aree del corpo incluso il pene. Quando i vasi sanguigni nell’area delle pelvi e dell’inguine sono ristretti, questo contribuise a ridurre il flusso ematico nel pene. Più si fuma, più possibilità ci sono di sviluppare la disfunzione erettile, specialmente negli uomini over 50. gli uomini che fumani più di 20 sigarette al giorno hanno un rischio di ED più alto del 60%, confrontati agli uomini che non hanno mai fumato. Fra gli uomini che non hanno mai fumato, il 12% ha avuto problemi di erezione.
  • MALATTIE E DISTURBI FISICI: Malattie croniche (a lungo termine) dei polmoni, del fagato, dei reni, del cuore, dei nervi, delle arterie o delle vene sono fattori di rischio per sviluppare l’ED. Disturbi del sistema endocrino, in particolare il diabete, possono contribuire all’ED. Anche l’ingrandimento della ghiandola prostatica, come con l’iperplasia prostatica benigna (BPH), può provocare sintomi di ED ponendo pressione ai vasi sanguigni che riempono il pene per determinare l’erezione. Anche una condizione chiamata aterosclerosi, o accumulo di placche depositate nelle arterie, può impedire alla quantità di sangue necessaria a mantenere l’erezione di entrare nel pene. In alcuni uomini, la disfunzione erettile può essere causata da un basso livello dell’ormone testosterone. In alcuni casi, l’ED può essere uno dei primi segni di un problema medico sottostante, una malattia fisica per circa il 70% dei casi di ED.
  • DIABETE: l’ED si verifica più spesso nelle persone con diabete. Il diabete può causare una condizione chiamata neuropatia, che è un danno dei nervi di tutto il corpo, incluso il pene. I nervi danneggiati non possono comunicare correttamente con il cervello. Perciò anche se si verifica la stimolazione sessuale, i nervi danneggiati impediscono che l’informazione sia trasmessa al pene, e quello non diventa eretto. In aggiunta, uno scarso controllo della glicemia può inibire la produzione di ossido nitrico. Una carenza di ossido nitrico può impedire alla pressione sanguigna nei corpi cavernosi di alzarsi abbastanza per bloccare le vene del pene, permettendo al sangue di fluire fuori dal pene invece di rimanere intrappolato per l’erezione. Anche i vasi sanguigni possono diventare stretti o induriti (aterosclerosi) da condizioni che accompagnano spesso il diabete, come la malattia delle coronarie (CAD). Quando si verifica aterosclerosi nelle arterie che irrorano il pene o l’area delle pelvi, la funzione sessuale può essere interrotta.
  • Fino al 60-80% degli uomini con diabete sviluppano l’ED, comparati al 22-25% degli uomini senza diabete. L’ED si sviluppa più frequentemente dopo i 65 anni, ma negli uomini con il diabete, tende a verificarsi 10-15 anni prima, in media. Gli uomini con diabete possono fare esperienza dell’ED già all’età di 30 anni. Più le persone hanno vissuto con il diabete, e più non è stato controllato, più probabilmente svilupperanno l’ED.
  • MALATTIA VASCOLARE: L’aterosclerosi (irrigidimento e restrizione delle arterie) e l’ipertensione (pressione alta) causano la riduzione del flusso ematico in tutto il corpo e possono portare alla ED. i problemi vascolari durante un’erezione sono associati all’età e agli accounts per il 50-60% delle ED negli uomini over 60. i fattori di rischio per l’aterosclerosi comprendono il fumo, il diabete, la pressione alta, ed il colesterolo alto. Sviluppare l’ED può essere un indicatore per il rischio della malattia delle coronarie (CHD).
  • CHIRURGIA O TRAUMA: Il danno ai nervi che controllano l’erezione possono causare disfunzione erettile. Può risultare da una lesione dell’area pelvica o del midollo spinale. Anche l’intervento chirurgico per trattare il tumore alla vescica, al retto e alla prostata può provocare disfunzione erettile a causa del possibile danno ai nervi sensitivi e ai vasi sanguigni dell’area.
  • CONDIZIONI NEUROLOGICHE: Lesioni del cervello o del midollo spinale come la paraplegia (la parte bassa del corpo è paralizzata), la quadriplagia (paralisi di entrambi gli arti) e l’ictus (carenza di flusso ematico e ossigeno nel cervello che causa danno ai nervi e ai vasi sanguigni) possono causare impotenza quando interrompono il trasferimento dell’impulso nervoso dal cervello al pene causando ED. Anche altri disturbi nervosi, come la sclerosi multipla (MS, una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso), il morbo di Parkinson (una malattie degenerativa del sistema nervoso che causa un tremolio incontrollabile) e la malattia di Alzheimer (un disturbo mentale caratterizzato da demenza) possono dare come conseguenza l’ED.
  • DISTURBI ORMONALI: I disturbi ormonali spiegano meno del 5% dei casi di ED. La carenza di testosterone (ormone maschile), che si verifica raramente, può dare come risultato la perdita della libido (desiderio sessuale) e la perdita dell’erezione. Un eccesso dell’ormone prolattina, causato da un tumore della ghiandola pituitaria, può ridurre i livelli di testosterone e causare l’ED. Lo squilibrio ormonale può anche essere il risultato di malattie renali o epatiche, cuasando l’ED.
  • MALATTIA DI PEYRONIE: La malattia di Peyronie è una condizione infiammatoria rara che causa cicatrizzazione del tessuto erettile; le normali cellule cutanee sono sostituite da tessuto cicatriziale. Le cicatrici provocando una curvatura del pene che può interferire con la funzione sessuale, causare erezione dolorosa, ed anche bloccare il flusso ematico.
  • INSUFFICIENZA VENOSA: Se i nervi e i muscoli del pene non possono impedire la fuoriuscita del sangue dal pene durante l’eccitazione sessuale, non si può mantenere l’erezione. L’insufficienza venosa può essere il risultato di una lesione, una malattia o un danno alle vene del pene e può causare l’ED.
  • CONDIZIONI PSICOLOGICHE: Anche le condizioni psicologiche, come l’ansia da prestazione, lo stress, il senso di colpa, la preoccupazione, l’ansia o la depressione possono contribuire alla perdita dell’impulso sessuale (libido) e possono dare come risultato l’ED. Circa il 10-20% dei casi di ED possono essere influenzate da condizioni psicologiche. Se una persona sperimenta la perdita dell’erezione durante un rapporto sessuale, potrebbe preoccuparsi se succederà di nuovo. Questo può apportare ansia associata alla performance e può portare all’ED durante il sesso.
  • MEDICINALI: Circa il 25% di tutti i casi di ED sono dovuti agli effetti collaterali dei medicinali. Diversi tipi di farmaci possono causare l’ED interferendo con gli impulsi nervosi o con il flusso ematico del pene. Questi includono gli antidepressivi come l’amitriptilina (Elavil®), la fluoxetina (Prozac®), la paroxetina (Paxil®) e la sertralina (Zoloft®); gli stimolanti come le anfetamine miste (Adderall®) e la cocaina; gli antistaminci come la difenedramina (Benadryl®) e la fexofinadina (Allegra®); i medicinali che trattano la pressione sanguigna alta come il propranololo (Inderal®) e la clonidina (Catapres®), farmaci per il cuore come la digossina (Lanoxin®); i farmaci antiulcera come la cimetidina (Tagamet®); medicine per il dolore come gli oppiacei (metadone, codeina, morfina, ossicodone); e i farmaci per il tumore alla prostata come il finasteride (Proscar®). Anche i tranquillizzanti come il diazepam (Valium®) e l’alprazolam (Xanax®) e i farmaci che aiutano il sonno come il temazepam (Restoril®) e il zolpidem (Ambien®) possono causare l’ED.
  • ABUSO DI SOSTANZE: Anche l’uso pesante o cronico (a lungo termine) di alcol, marijuana, eroina, cocaina, metanfetamine, o altre droghe possono causare l’ED e ridurre l’impulso sessuale.

SEGNI E SINTOMI

  • I sintomi associati alla disfunzione erettile (ED) comprendono l’inabilità occasionale di ottenere una piena erezione, l’inabilità a mantenere l’erezione per tutta la durata del rapporto sessuale, e la completa inabilità di raggiungere l’erezione. Anche la carenza di erezioni mattutine sono viste insieme alla riduzione dell’impulso sessuale (libido).

 DIAGNOSI

  • E’ normale sperimentare l’ED occasionalmente. Ma se l’ED dura più a lungo di due mesi o se è un problema ricorrente, i dottori raccomandano un esame fisico. Anche se l’ED potrebbe essere visto come un problema personale o imbarazzante, è importante per il paziente cercare un trattamento, che è efficace in molti casi.
  • STORIA ED ESAMINAZIONE FISICA: Una storia medica include la frequenza e la durata dei sintomi, la presenza o meno dell’erezione mattutina, e la qualità della relazione con il partner sessuale. L’inizio improvviso della disfunzione erettile (ED) associata ad una normale erezione mattutina comporta un ED causato da un problema psicologico, come i disturbi d’ansia.
  • ESAMINAZIONE PSICOLOGICA: L’esaminazione psicologica, usando un’intervista e un questionario, rivela i fattori psicologici. Anche il partner sessuale dell’uomo deve essere intervistato per determinare le aspettative e le percezioni durante il rapporto sessuale. Sono incluse le domande circa il come e quando la condizione si sviluppa, ogni farmaco assunto, ed ogni altra condizione fisica o malattia. Anche il dottore del paziente vorrà discutere sui recenti cambiamenti fisici ed emotivi.
  • La storia medica può rivelare che il disturbo è dovuto a malattie croniche come l’aterosclerosi (indurimento delle arterie), ipertensione (pressione sanguigna alta) o diabete. E’ importante anche un resoconto di tutti i medicinali, compresi quelli da banco (OTC), i farmaci con ricetta medica, e gli integratori alimentari.
  • Il dottore cercherà i segni di ipogonadismo (carenza della produzione degli ormoni maschili), come la ginecomastia (aumento della taglia del seno) o la perdita dei peli ascellari e pubici. L’esaminazione dei genitali comprende la valutazione della grandezza e della consistenza dei testicoli. Il pene deve essere esaminato per qualsiasi fibrosi (tessuto fibroso) indicativo della malattia di Peyronie, una condizione infiammatoria causata dalla formazione di tessuto fibroso nel pene.
  • ULTRASUONI A SCANSIONE FRONTE-RETRO: Gli ultrasuoni a scansione fronte-retro sono usati per valutare il flusso ematico, l’insufficienza venosa, segni di aterosclerosi (indurimento delle arterie), e fibrosi o calcificazione nel tessuto erettile. L’erezione viene indotta dall’iniezione di prostaglandine (alprostadil o Caverject®/Edex®), uno stimolatore simil-ormonale dell’erezione prodotto dal corpo. Gli ultrasuoni sono poi usati per vedere la dilatazione vascolare e misurare la pressione sanguigna del pene (che può anche essere misurata con una specifica fascia). Le misurazioni vengono comparate con quelle prese quando il pene è flaccido.
  • ESAMINAZIONE DELLA PROSTATA: Una prostata ingrandita, che può essere individuata con l’esaminazione digitale rettale (DRE), può interferire con il flusso sanguigno e gli impulsi nervosi nel pene, portando all’ED.
  • FUNZIONE DEL NERVO DEL PENE: Nel test del riflesso bulbocavernoso, la testa del pene (glande) viene schiacciata mentre si osserva la contrazione dello sfintere anale esterno. Questo viene visto o sentito durante un esaminazione rettale digitale. Questo test è usato per determinare se c’è una sufficiente sensibilità nervosa nel pene.
  • TUMESCENZA PENIENA NOTTURNA (NPT): E’ normale per un uomo avere cinque o sei erezioni durante il sonno, specialmente durante il movimento rapido degli occhi (REM). Queste erezioni si verificano ogni 90 minuti circa e durano per circa 30 minuti. La loro assenza può indicare un problema della funzione dei nervi o dell’apporto di sangue nel pene. L’NPT si determina usando un misuratore a scatto, che consiste nell’avvolgere tre bende di plastica di varia forza intorno al pene (fatto in un laboratorio del sonno). La funzione erettile è valutata in base a quali bende si rompono. Il misuratore dello sforzo consiste nel localizzare speciali bende elastiche alla base e alla punta del pene. Queste bende si allungano durante l’erezione e registrano i cambiamenti della circonferenza.
  • BIOTESIOMETRIA PENIANA: Questo test usa le vibrazioni elettromagnetiche per valutare la sensibilità e la funzione nervosa nel pene. Una percezione ridotta della vibrazione può indicare un danno nervoso nell’area pelvica, che può portare a ED.
  • CAVERNOSOMETRIA E CAVERNOSOGRAFIA DINAMICA (DICC) : Il DICC è una procedura che comporta quattro fasi per valutare la funzione dell flusso ematico e della pressione nel pene. Del fluido viene pompato nel pene ad un tasso predeterminato. Misurando il tasso nel quale il fluido deve essere pompato per ottenere un’erezione rigida, i dottori possono determinare l’entità dell’insufficienza venosa. Inoltre, viene iniettata una tintura nell’arteria del pene che si pensa sia stata danneggiata e viene presa ai raggi-x. Il test stima l’integrità del sistema circolatorio arterioso e venoso nel pene durante l’erezione. Il DICC è invasivo, poiché prevede che due aghi rimangano nel pene per l’infusione salina e per registrare la pressione. Prima dell’iniezione si fa l’anestesia locale e l’iniezione intracavernosa (nel pene) di un farmaco vasoattivo. I farmaci vasoattivi, come la fentolamina (Regitine®), vausa l’erezione dilatando i vasi sanguigni nel tessuto erettile. Normalmente, queste iniezioni producono un’erezione che dura circa 20 minuti. Il DICC è principalmente riservato alle persone che considerano la possibilità della legatura delle vene (legatura chirurgica) con o senza il bypass dell’arteria.
  • ARTERIOGRAFIA: Questo test viene fatto alle persone che sono candidati ad una ricostruzione vascolare chirurgica (ricostruzione dei vasi sanguigni).
  • ESAMI DEL SANGUE: Gli esami del sangue possono indicare condizioni che possono interferire con la normale funzione erettile. Questi test misurano l’anemia (livelli bassi di eritrociti), il colesterolo (colesterolo totale, lipoproteine a bassa densità o LDL, e trigliceridi), la glicemia, funzione epatica, renale e prostatica e la funzione tiroidea (regola la produzione degli ormoni sessuali). Anche i livelli ormonali (testosterone e prolattina) vengono controllati, un eccesso di prolattina (iperprolattinemia) può abbassare i livelli di testosterone, che può ridurre la libido (impulso sessuale).

 COMPLICAZIONI

  • Possono esistere problemi psicologici insieme all’ED, come la depressione, lo stress, e l’ansia. Il PTSD, o disturbo post stress traumatico, è un tipo di ansia che si verifica nelle persone dopo un evento traumatico come un abuso sessuale, un’aggressione fisica, aver assistito ad un decesso, la morte inaspettata di una persona cara, o disastri naturali. Il PTSD può contribuire all’ED.
  • Poiché la performance sessuale è spesso gran parte dell’autostima di un uomo, sperimentare la disfunzione erettile (ED) può essere devastante non solo per la vita sessuale di un uomo, ma anche per il suo atteggiamento emotivo. L’ED può far si che l’uomo si senta inadeguato nel suo ruolo sessuale con il suo compagno. Gli uomini che soffrono di ED tendono ad isolarsi dalle loro relazioni e ritirarsi dai loro partner. Gli effetti psicologici dell’ED possono invadere ogni aspetto della vita di un uomo, dalla sua relazione con il partner, alle sue interazioni sociali, alle sue prestazioni lavorative. Perciò, è importante per un uomo che soffre di ED sentirsi a suo agio nel discutere della sua condizione con il partner, e con il suo dottore, al fine di scoprire la strategia terapeutica che può meglio aiutare a vincere la sua condizione.

TRATTAMENTO

  • Esiste una larga varietà di opzioni per trattare la disfunzione erettile (ED). I trattamenti comprendono il counseling psicologico, medicinali, dispositivi meccanici e la chirurgia. La causa e l’entità dell’ED sono fattori importanti per determinare il miglior trattamento o la migliore combinazione di trattamenti per la persona. Se l’ED è il risultato di una condizione medica, il costo del trattamento può essere coperto dall’assicurazione sanitaria.
  • COUNSELING PSICOLOGICO: Il counseling psicologico può aiutare nel caso che l’ED sia causato da stress, ansia o depressione. Anche l’ED può causare queste questioni. La persona e i suoi familiari devono essere istruiti a visitare un terapista sessuale, uno psicologo o uno psichiatra con esperienza nel trattamento di problemi sessuali. Un terapista qualificato lavora con la coppia per ridurre la tensione, migliorare la comunicazione sessuale, e creare delle aspettative realistiche sul sesso, ognuno dei quali può migliorare i sintomi dell’ED. Inoltre il terapista aiuta il paziente a lavorare su delle questioni come un abuso sessuale durante l’infanzia. La terapia psicologica può essere efficace insieme al trattamento medico e chirurgico. Ciò nonostante, i trattamenti medici e chirurgici possono non aiutare i pazienti con ED che soffre per cause psicologiche.
  • MEDICINALI ORALI: I medicinali orali disponibili per trattare l’ED comprendono il sildenafil (Viagra®), il tadalafil (Cialis®) e il vardenafil (Levitra®). L’U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il Viagra® nel 1988, ed è diventato il primo medicinale orale in commercio per l’ED. Da allora, il Levitra® e il Cialis® sono stati approvati, provvedendo ad un maggior numero di opzioni per la terapia orale. Questi farmaci sono chimicamente conosciuti come inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE-5). Loro aumentano gli effetti dell’ossido nitrico, un messaggero chimico che rilassa la muscolatura liscia nel pene. Questo aumenta la quantità del flusso ematico nel pene e permette l’erezione in risposta all’eccitazione e alla stimolazione sessuale. Questi farmaci non determinano automaticamente l’erezione. Invece permettono che si verifiche l’erezione in seguito all’eccitazione e alla stimolazione fisica e psicologica. Molti uomini riscontrano dei miglioramenti nella funzione erettile dopo aver assunto questi farmaci indipendentemente dalla causa della loro impotenza.
  • In genere, questi farmaci sono assorbiti e metabolizzati velocemente dal corpo e solitamente vengono assunti da 30 minuti ad un’ora prima del rapporto sessuale. E’ stato riportato in esperimenti clinici che il Cialis® rimane nel corpo più a lungo degli altri. Promuove l’erezione in 30 minuti ed aumenta l’abilità a raggiungere l’erezione per più di 36 ore.
  • I comuni effetti collaterali degli inibitori della fosfodiesterasi comprendono cefalea, arrossamento in volto e al collo, indigestione e congestione nasale. Il Cialis® può causare dolore muscolare e mal di schiena, che solitamente spariscono da soli entro 48 ore.
  • I farmaci prescritti per il trattamento della disfunzione erettile possono causare effetti collaterali significativi quando sono mischiati ad altri farmaci per il cuore chiamati nitrati, inclusa la nitroglicerina (Nitrostat®, Nitro-Bid®), l’isosorbide mononitrato (Imdur®), e l’isosorbide dinitrato (Isordil®). I nitrati sono spesso prescritti per ridurre il dolore al petto, la dilatazione dei vasi sanguigni, e la pressione sanguigna bassa. Poichè anche i farmaci per l’ED riducono la pressione, la combinazione di questi due tipi di farmaci può causare una pericolosa caduta della pressione sanguigna. Gli esperti non raccomandano di assumere il sildenafil (Viagra®), il vardenafil (Levitra®) o il tadalafil (Cialis®) se si usano i nitrati. Se una persona ha la malattia delle coronarie (CHD) o ha avuto un infarto cardiaco negli ultimi mesi, deve essere certo di consultare un dottore prima di assumere uno qualsiasi di questi farmaci per la disfunzione erettile. Inoltre questi farmaci non vanno usati con gli alfa bloccanti.
  • PROSTAGLANDINA E1 (ALPROSTADIL): Due trattamenti coinvolgono l’uso di un farmaco chiamato alprostadil (Muse®, Caverject®, Edex®). L’alprostadil è la versione sintetica dell’ormone prostaglandina E1. Questo ormone aiuta a rilassare il tessuto muscolare liscio nel pene (corpo cavernoso), che aumenta il flusso ematico necessario all’erezione. Ci sono due modi di usare l’alprostadil, inclusa la terapia dell’iniezione con ago e la terapia intrauretrale (dentro l’uretra). Con l’iniezione con ago, viene usato un ago per iniettare l’alprostadil (Caverject®, Edex®) alla base o al lato del pene, realizzato in uno studio medico o in ospedale. Generalmente questo provoca l’erezione in 5-20 minuti e dura per circa un’ora. Poiché l’iniezione va direttamente nei cilindri spugnosi che si riempiono di sangue, l’alprostadil è un trattamento efficace per molti uomini. E poiché gli aghi utilizzati sono molto sottili, il dolore nel sito dell’iniezione è generalmente minore. Altri effetti collaterali comprendono sanguinamento dall’iniezione, erezione prolungata, e formazione di tessuto fibrosi nel sito dell’iniezione. Non deve essere usato per più di tre volte a settimana, e devono passare almeno 24 ore (un giorno) tra una dose e l’altra. Il costo dell’iniezione può essere ingente. L’iniezione di alprostadil con altri farmaci prescritti (inclusa la papaverina e la fentolamina) può essere meno costoso ed un’opzione più efficace. Esiste il rischio di infezione nel sito dell’iniezione, specialmente negli individui immunocompromessi come quelli con il virus dell’immunodeficienza umana (HIV). I dottori raccomandano di essere prudenti per proteggere le persone che usano il Caverject e i loro partner sessuali, dal momento che il sangue che esce dopo dal sito dell’iniezione potrebbe essere un veicolo di malattie sessualmente trasmissibili come l’HIV o l’epatite.
  • Il sistema uretrale medicato per erezione (MUSE) è una terapia intrauretrale (dentro l’uretra o aprendo il pene) auto-somministrata. Comporta l’uso di un applicatore monouso per inserire una piccolissima supposta, grande come la metà di un chicco di riso, nella punta del pene. La supposta, posta a circa due pollici nell’uretra, viene assorbita dal tessuto erettile nel pene, aumentando il flusso ematico e causando l’erezione. Anche se non sono coinvolti gli aghi, questo metodo può risultare doloroso e fastidioso. Gli effetti collaterali comprendono dolore, piccolo sanguinamento nell’uretra, vertigini, e formazione di tessuto fibroso. Inoltre, si può verificare sanguinamento durante l’uso di questo farmaco, quindi bisogna stare attenti usando il MUSE per proteggere se stessi e il proprio partner sessuale.
  • TERAPIA DEL RIPRISTINO ORMONALE: Per il piccolo numero di uomini che hanno carenza di testosterone, la terapia del ripristino del testosterone potrebbe essere un’opzione. Mentre si è stabilito piuttosto bene che il testosterone gioca un ruolo nella libido (impulso sessuale), il suo ruolo nell’ED rimane incerto. L’ED si verifica negli uomini con livelli di testosterone normali o leggermente bassi, perciò non si può decretare che il testosterone è il modulatore principale della funzione erettile. Ciò nonostante, fra gli uomini a cui è stato diagnosticato ipogonadismo, una condizione caratterizzata da livelli bassi di testosterone anomali, l’erezione migliora dopo il ripristino ormonale. Per questi uomini con ED, si raccomanda la terapia del testosterone per ristabilire la funzione erettile.
  • La terapia del ripristino del testosterone è stata anche raccomanda come approccio di seconda scelta per il trattamento dell’ED quando i medicinali prescritti da soli non hanno avuto effetto e quando è stato escluso il tumore alla prostata. Ciò nonostante, il testosterone può incrementare la crescita del tumore alla prostata e non viene usato nelle persone con malattia/ingrandimento della prostata (iperplasia prostatica benigna o BPH).
  • YOHIMBINA: La yohimbina deriva dalla corteccia dell’albero Pausinystalia yohimbe. La yohimbina cloridrato è una forma standardizzata di yohimbina che è disponibile come farmaco su ricetta negli Stati Uniti, e alcuni studi hanno riportato la sua efficacia nel trattamento dell’impotenza nei maschi. La yohimbina cloridrato (HCL) è stata usata anche per il trattamento degli effetti collaterali sessuali causati da alcuni antidepressivi (inibitori selettivi del reuptake di serotonina), per il disturbo iposessuale (basso desiderio sessuale) delle donne, come l’agente che incrementa la pressione sanguigna, e per la xerostomia (bocca asciutta dovuto alla carenza di saliva). La yohimbina HCL migliora l’erezione nel 10-20% degli uomini. Stimola il sistema nervoso parasimpatico, che è legato all’erezione, e può incrementare la libido (desiderio sessuale). E’ necessario assumere il farmaco per sei otto settimane prima di determinare se funzionerà o no. La yohimina HCL ha un effetto stimolante e gli effetti collaterali comprendono l’elevato battito cardiaco e l’elevata pressione sanguigna, modeste vertigini, nervosismo ed irritabilità.
  • DISPOSITIVO VACUUM: Questo trattamento comporta l’uso di un vacuum esterno ed una o più bende elastiche (anelli di tensione). Per iniziare, un tubo cavo di plastica viene posto sul pene. Questo tubo è disponibile attraverso la prescrizione o in vari rivenditori. Poi viene usata una pompa manuale per creare il vuoto nel tubo che tira sangue nel pene. Una volta ottenuta un’erezione adeguata (solitamente 1-3 minuti), si fa scivolare sulla base del pene un anello di tensione per mantenere l’erezione. Il dispositivo vacuum viene poi rimosso. L’erezione in genere dura abbastanza a lungo per far sì che la coppia possa avere un rapporto sessuale. L’anello può essere lasciato sul posto per 25-30 minuti. L’anello di tensione viene rimosso dopo il rapporto sessuale.
  • CHIRURGIA VASCOLARE: Questo trattamento in genere è riservato agli uomini il cui flusso ematico è stato bloccato da una lesione al pene o nell’area pelvica. La chirurgia può essere anche usata per correggere la disfunzione erettile causata da un ostruzione vascolare come l’aterosclerosi (indurimento delle arterie) o i tumori. L’obiettivo di questo trattamento è di correggere l’ostruzione del flusso sanguigno al pene in modo che l’erezione si possa verificare naturalmente; ciò nonostante, il successo a lungo termine di questo intervento chirurgico non è chiaro. Le complicazioni sono minime e includono dolore/gonfiore addominale o allo scroto e occasionalmente un temporaneo addormentamento della superficie della punta del pene. Per le prime sei settimane dopo l’operazione si raccomanda astinenza dalle attività sessuali che coinvolgono il pene.
  • IMPIANTO PENIENO: Questo trattamento consiste nell’impiantare chirurgicamente un dispositivo ai due lati del pene, permettendo che l’erezione si verifichi quanto spesso e quando si desidera. Questi impianti consistono o in un dispositivo gonfiabile o in due bastoncini semi rigidi fatti in silicone o in poliuretano. Questo trattamento spesso è costoso e in genere non è raccomando prima che siano stati considerati o provati altri metodi. Gli impianti penieni sono anche usati talvolta per trattare la malattia di Peyronie, un disturbo che causa erezione curvata e dolente. Così come in ogni intervento chirurgico, ci sono dei rischi di complicazioni come un’infezione. La maggior parte degli uomini tornano a casa dopo 24 ore dall’intervento. Anche se i nuovi design degli impianti penieni sono molto affidabili e possono durare tutta la vita, possono malfunzionare. Per esempio, in alcuni dispositivi semi rigidi, le parti interne si possono rompere nel tempo, portando ad un malfunzionamento della protesi. Nei dispositivi gonfiabili, il fluido può fuoriuscire e possono rompersi le valvole o la pompa. E’ necessaria la chirurgia per riparare o ricollocare l’impianto. Gli impianti penieni solitamente non interferiscono con la minzione, l’impulso sessuale, l’orgasmo o l’eiaculazione.
  • Una considerazione da fare prima di impiantare il dispositivo nel pene è che l’impianto causa l’erezione, ma non aumenta il desiderio sessuale o le sensazioni. Un impianto penieno sarà più corto rispetto alla naturale erezione. Alcuni partner sentono che il piacere sessuale diminuisce a causa della mancanza di un coinvolgimento nel creare l’erezione. Questo intervento è permanente. Se l’impianto viene rimosso, il paziente non sarà più in grado di avere un’erezione. Ci può essere una riduzione della sensibilità nella testa del pene. In alcuni uomini, questo migliora quando assumono anche gli inibitori della fosfodiesterasi tipo 5, come il sildenafil (Viagra®), il tadalafil (Cialis®) e il vardenafil (Levitra®).

ULTIME NOVITA’ SUL TRATTAMENTO DAL CAMPO DELLA RICERCA MEDICA BIOFISICA

Particolare successo lo stiamo notando nell’utilizzazione di diverse nuove tecnologie biofisiche (Sanza, Biomag, Starqi, Taopatch, solo per citare le principali e le più efficaci finora riscontrate). Caratteristiche fondamentali sono che questi trattamenti non sono ti tipo invasivo, non inducono alcun dolore, anzi al contrario inducono piacere o quantomeno sollievo immediato e soprattutto presentano il grosso vantaggio di non avere controindicazioni ed effetti collaterali. Non utilizzano farmaci di alcun tipo e considerano anche le cause relative alla sfera psichica. Quando il paziente lo consente anche le cause relative alla sfera spirituale (Il termine “spiritual” viene inteso come capacità di dare e ricevere amore).
Vengono raccolti una gran mole di dati invidiabili, stiamo sperimentando tecnologie che sembrano miracolose per poi constatare che il vero miracolo è in realtà il nostro corpo e la nostra mente, capace di farci ammalare, ma al tempo stesso di fare guarire altrettanto velocemente.
Cosa può fare il nostro corpo? Tutto! Non ci sono limiti! Abbiamo dentro di noi tutto quello che serve.
Il miracolo della vita ci ha dato innumerevoli capacità inespresse e questo tipo di medicina che non è del futuro, ma che ora è già da almeno un decennio la medicina del presente, saprà sbrogliare anche la matassa di queste incredibili capacità.

Questi dispositivi hanno qualche merito in più pur essendo sempre di impostazione allopatica, cioè che intervengono dall’esterno e sono rivolti al sintomo anziché alla causa:
1. Innanzitutto cominciano ad intervenire in parte anche sulle cause, almeno su quelle generali, perchè a livello fisiologico agiscono sulla riattivazione dei mitocondri cellulari, sulla riattivazione del sistema immunitario e del microcircolo sanguigno. Dimostrano una forte azione disintossicante dallo stress ossidativo, dai radicali liberi e da vari tipi di tossine e soprattutto ossigenano le cellule, Dato che l’ipossia (carenza di ossigeno a livello cellulare) è una delle principali cause infiammatorie.
2. Permettono un’azione personalizzata, essendo possibile adeguare il trattamento alle variabili personali della persona da trattare.
3. Moltiplicano la capacità di distribuzione ed assorbimento dei principi attivi somministrati al paziente (farmaci, principi attivi naturali o ambedue a seconda della cultura del medico)
4. Consapevolizzano il paziente sulle qualità curative dell’acqua e lo aiutano nella sua capacità di assunzione di questo prezioso liquido.
5. Modulano il funzionamento di alcuni importanti neurotrasmettitori introducendo il paziente ad affrontare tematiche quali il proprio atteggiamento e considerazione verso i disturbi e le loro cause più profonde. In poche parole aiuta a divenire più consapevoli delle cause più difficili da individuare per la nostra cultura attuale, perché legate al proprio modo di pensare (responsabile dell’attivazione o riduzione di molti neurotrasmettitori). Attraverso questo tipo di processi la persona comincia a porre attenzione a fattori importanti che aiutano ad individuare non solo le cause ultime, ma anche una consapevolezza che porta sia ala comprensione della malattia sia a raggiungere una saggezza che aiuta Ad evolversi e ad affrontare meglio anche altri aspetti della vita. Questa saggezza aiuta a vivere in gratitudine ed ha di innescare il processo di guarigione che va ben oltre quello della singola malattia di cui ci si sta occupando.

sexualitaet_logo1Per quanto riguarda la disfunzione erettile, particolare risalto ci sentiamo di dare ad uno strumento che sta solo ora entrando in Italia, ma di notevole successo nei paesi di lingua tedesca. Si tratta dello StarQi, il quale ha assunto il suo payoff (slogan commerciale) principale “sex up your life”, proprio per questa ragione. Questo strumento a bassissimo costo ha ingegnerizzato ed ottimizzato alcune soluzioni proprie della medicina cinese tradizionale in relazione al trattamento dell’energia, con il sistema informativo utilizzato dal nostro organismo, studiato dalla biofisica e scoperto dalla medicina occidentale.

 Sull’utilizzo di questo strumento, estremamente facile da usare, sono comunque previsti corsi in tutta Italia, per integrare le conoscenze sulla medicina tradizionale cinese, sia per chi ne avesse bisogno sia anche per chi fosse solamente interessato per motivi culturali alla medicina cinese.

Corsi StarQi in Italia

Per richiedere la data e la zona del prossimo corso Starqi scrivi a info@movimentosereno.it.
I Corsi StarQi riguardano la correlazione tra i principi scoperti dalla moderna Ricerca Biofisica (su cui esistono oramai migliaia di studi in doppio cieco pubblicati) con quelli della Medicina Cinese Tradizionale e vengono svolti con cadenza mensile presso la nostra sede di Capriccio di Vigonza (Pd). Per le altre sedi vedi il calendario o richiedi alla nostra segreteria per organizzare corsi in altre zone d’Italia.
Master universitari e Corsi di alto livello con percorsi di following up riservati ai medici vengono tenuti sulle tecniche di Medicina Integrata in materia Nutrizionale e Nutraceutica sull’uso e l’ottimizzazione degli eCEMP (Campi ElettroMagnetici Pulsati effettivi) e Taopatch, nei campi di medicina generale, medicina estetica, medicina sportiva, medicina odontoiatrica, medicina geriatrica (con crediti ECM).

 TERAPIE INTEGRATIVE

  • EVIDENZE SCIENTIFICHE NON CHIARE O CONFLITTUALI:
  • AGOPRESSIONE, SHIATSU: I risultati degli studi preliminari suggeriscono un beneficio dell’agopressione vaginale/ massaggio pelvico nel trattamento delle disfunzioni sessuali. Sono necessari ulteriori studi.
  • Con un corretto esercizio, l’agopressione sembra essere sicura se auto-somministrata o se somministrata da un terapista esperto. Non sono state riportate complicazioni gravi a lungo termine, secondo i dati scientifici. Sono stati riportati casi di lesione del nervo della mano e di herpes zoster dopo un massaggio shiatsu. L’agopressione troppo forte può provocare contusioni.
  • AGOPUNTURA: La pratica dell’agopuntura è cominciata in Cina 5000 anni fa. Oggi è largamente usata in tutto il mondo ed è uno dei principali pilastri della medicina cinese. Consiste nell’inserimento di aghi in varie parti del corpo per aiutare a muovere il “chi” o energia. Un paio di studi clinici hanno suggerito che l’agopuntura può aiutare le persone che soffrono di disfunzione erettile (ED). I risultati hanno trovato che l’agopuntura può essere un’opzione terapeutica efficace per i due terzi per i pazienti con ED causata da fattori psicologici incluso stress, ansia e depressione.
  • Gli aghi devono essere sterili onde evitare la trasmissione delle malattie. Evitare con malattia valvolare cardiaca, condizioni mediche di origine ignota, o infezioni. L’agopuntura non deve essere applicata sul petto nei pazienti con malattie polmonari o in qualsiasi area che può contare sul tono muscolare per fornire stabilità. Evitare l’uso nei bambini, nei ragazzi giovani, o nei pazienti con la fobia degli aghi. Usare cautamente con disturbi di sanguinamento, disturbi neurologici, disturbi convulsivi o diabete. Usare cautamente negli anziani o nei pazienti medicalmente compromessi. Usare cautamente nei pazienti che guideranno o lavoreranno con macchinari pesanti dopo l’agopuntura. Evitare in gravidanza.
  • ARGININA: La L-arginina, o arginina, è considerato un amminoacido parzialmente essenziale, poiché anche se è normalmente sintetizzato in quantità sufficienti dal corpo, a volte è necessaria l’integrazione. Recenti studi hanno trovato che gli uomini con basso livello di nitrato (una causa della disfunzione erettile) nel loro sangue o nelle loro urine possono trovare utile l’integrazione di arginina per la gestione della disfunzione erettile. Un’esperimento clinico randomizzato e controllato ha riportato dei miglioramenti nei pazienti con ED che usavano una combinazione di l-arginina, glutammato e yohimbina idroclorato. In particolare, la yohimbina idroclorato è una terapia farmacologica approvata dall’U.S. Food and Drug Administration (FDA) per l’ED, e gli effetti provocati dalla sola arginina in questa combinazione terapeutica è difficile da determinare. Non sono chiare quali dosi di arginina sono sicure o efficaci nel trattare questa condizione, e non sono state fatte comparazioni con altri agenti usati per l’ED. Sono necessari studi più ampi e di alta qualità.
  • La L-arginina solitamente è sicura nel dosaggio raccomandato, anche se sono state viste interazioni con i farmaci, specialmente con i farmaci che abbassano la pressione sanguigna. Evitare in caso di allergia all’arginina, o con una storia di ictus, o malattia epatica o renale. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento. Usare con cautela se si assumono farmaci anticoagulanti (come il warfarin o Coumadin®) e farmaci per la pressione o erbe o integratori con effetti simili. Deve essere monitorato il livello di potassio ematico. La L-arginina può peggiorare i sintomi della malattia delle cellule falciformi. E’ consigliata cautela nei pazienti che assumono farmaci con ricetta per il controllo della glicemia.
  • CHIODO DI GAROFANO: Una piccola quantità di ricerche sugli umani ha riportato che una combinazione di creme con chiodo di garofano ed altre erbe può essere d’aiuto nel trattamento dell’eiaculazione precoce. Ciò nonostante, sono necessari studi ben strutturati sugli effetti del solo chiodo di garofano prima che si possano fare conclusioni. 
  • Evitare in caso di allergia al balsamo del Perù, al chiodo di garofano, all’eugenolo, o ad alcuni prodotti con liquirizia o tabacco (sigarette ai fiori di garofano). Evitare con problemi di sanguinamento o nei pazienti pediatrici. Evitare l’uso dell’olio al chiodo di garofano non diluito sulla pelle. Usare cautamente con disturbi convulsivi e disfunzione epatica o renale. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • COENZIMA Q10: C’è una recente evidenza che supporta l’uso del CoQ10 per aumentare il conteggio spermatico e la motilità nei pazienti con astenozoospermia idiopatica. Sono necessari studi migliori prima che si possa fare una conclusione.
  • Non è stata documentata nessuna allergia associata all’integrazione di coenzima Q10 nela letteratura disponibile, anche se raramente è stato riportato irritazione e prurito. Arrestare l’eso due settimane prima una procedura chirurgica/dentale/diagnostica con rischio di sanguinamento e non usare immediatamente dopo queste procedure. Usare con cautela con una storia di trombi, diabete, pressione sanguigna alta, infarto cardiaco, o ictus, o con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici (come l’aspirina, il warfarin), o farmaci per la pressione sanguigna, la glicemia, il colesterolo o la tiroide. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • COLEO: Il coleo (Coleus forskolin) è stato usato nella medicina tradizionale dell’Asia per più di 2000 anni. Un componente del coleo, chiamato forskolin, è stato studiato negli esseri umani in aggiunta alla prostaglandina E1, un farmaco comunemente usato nella disfunzione erettile. Sono stati visti effetti positivi con il forskolin e le prostaglandine quando le prostaglandine da sole non funzionavano per la disfunzione erettile.
  • Si consiglia cautela quando si prendono gli integratori di coleo, dal momento che sono possibili controindicazioni comprese le interazioni con i farmaci con le medicine che abbassano la pressione sanguigna. Il coleo non dovrebbe essere usato in gravidanza o durante l’allattamento, a meno che il dottore consigli altrimenti.
  • CORDYCEPS: Il Cordiceps sinensis, è un fungo trovato principalmente in Cina, Nepal e Tibet. Al momento non ci sono sufficienti evidenze scientifiche disponibili riguardo all’uso del Cordiceps sinensis per le disfunzioni sessuali. Sono necessarie ricerche cliniche di alta qualità in quest’area.
  • Evitare in caso di allergia o ipersensibilità al coleo, alla muffa o ai funghi. Usare cautamente con diabete, problemi alla prostata, disturbi di sanguinamento, o se si assumono medicinali anticoagulanti, medicinali immunosoppressori, o in caso di terapia di ripristino ormonale o contraccettivi orali. Evitare con cancro di tipo mielogeno. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • DHEA (DEIDROEPIANDROSTERONE): Il DHEA è un ormone endogeno (prodotto nel corpo umano) secreto dal surrene. Il DHEA serve come precursore degli ormoni sessuali maschili (androgeni) e femminili (estrogeni). I livelli di DHEA nel corpo cominciano a diminuire all’età di 30 anni. Anche se alcuni studi riportano benefici positivi nella disfunzione erettile e nella funzione sessuale quando si usa il DHEA sia negli uomini che nelle donne, sono necessarie migliori ricerche prima che si possa fare una chiare conclusione. Evidenze preliminari suggeriscono che il DHEA può offrire alcuni benefici per aumentare la libido nelle donne in pre-menopausa. Sono richiesti esperimenti ben strutturati prima che se ne possa fare una raccomandazione.
  • Si consiglia cautela quando si assumono integratori di DHEA, dal momento che sono possibili diverse effetti collaterali inclusa l’interazione con i farmaci.
  • EPHEDRA: Recenti piccoli studi suggeriscono che l’ephedra può aumentare l’eccitazione sessuale nelle donne. Sono necessarie ulteriori ricerche ben strutturate per confermare questi risultati.
  • ‘U.S. Food and Drug Administration (FDA) ha raccolto più di 800 report di tossicità grave, incluse più di 22 morti dall’uso di ephedra e/o prodotti che contenevano ephedra. Evitare l’uso nei soggetti più piccoli di 18 anni. Evitare l’uso per periodi prolungati (più lunghi di sette giorni) a causa del rischio di abuso o tossicità. Interrompere l’uso almeno una settimana prima di procedure chirurgiche o diagnostiche importanti. Usare cautamente con malattie cardiovascolari, inclusa la patologia strutturale cardiaca, aritmia, malattia coronarica, pressione sanguigna alta, malattie cerebrovascolari e con una storia di ictus o attacco ischemico transitorio. Usare con cautela in caso di depressione, disturbi d’ansia, anoressia/bulimia, una storia di ideazione di suicidio, insonnia, tremolio, ritenzione urinaria, ingrandimento della prostata, diabete, malattia renale, glaucoma, malattia della tiroide, e ulcera peptica. Usare con cautela in caso si uso di inibitori della monoamino ossidasi (MAOI) o stimolanti. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • GINKGO: Il ginkgo (Ginkgo bilboa) è stao usato in medicina per migliaia di anni, ed è una delle erbe più vendute negli Stati Uniti. Il ginkgo è comunemente usato per la riduzione del flusso ematico. È stato riportato che il ginkgo in alcuni modelli umani e animale avesse proprietà di rilassamento vascolare (vasi sanguigni), che possono agire sul tessuto del corpo cavernoso del pene ed aumentare il flusso ematico del pene nei pazienti con ED. e’ stato inoltre riportato che il ginkgo è efficace nel trattamento della riduzione della libido indotta dagli antidepressivi e della disfunzione erettile.
  • Il ginkgo può aumentare le possibilità di emorragia nei pazienti sensibili, come quelli che assumono farmaci anticoagulanti come il warfarin (Coumadin®). Evitare in caso di allergia o ipersensibilità ai membri della famiglia delle Ginkgoaceae. Se si è allergici alla buccia del mango, al sommacco velenoso, all’edera velenosa, alla rovere velenosa, o agli anacardi, dopo è possibile anche l’allergia al ginkgo. Il ginkgo deve essere interrotto due o tre settimane prima di una procedura chirurgica. Usare con cautela in caso di crisi o nei bambini. I semi di ginkgo sono pericolosi e vanno evitati. In caso di allergia al ginkgo si può verificare irritazione cutanea e prurito. Non usare il ginkgo in dosi integrative in gravidanza e durante l’allattamento.
  • GINSENG:Il ginseng asiatico, o Panax ginseng, è stato usato per più di 2000 anni nella medicina cinese per vari problemi di salute. Le evidenze preliminari indicano che il ginseng può essere efficace nel migliorare i segni e i sintomi della disfunzione erettile (ED). Recenti studi suggeriscono che applicare una combinazione di erbe contenenti il Panax ginseng sul pene può aiutare a trattare l’eiaculazione precoce. Ciò nonostante, poiché il ginseng è stato testato con altre erbe, il suo effetto individuale sulle funzioni sessuali e sulla libido non è chiaro. Recenti studi inoltre suggeriscono che un prodotto contenente il Panax ginseng, L-arginina, Ginkgo bilboa, damiana e multivitaminici/minerali può migliorare l’eccitazione sessuale nelle donne con una riduzione dell’impulso sessuale e nelle donne in menopausa. Sono necessari studi con il Panax ginseng da solo prima che si possano fare conclusioni certe.
  • Evitare il ginseng con allergia nota alle piante della famiglia delle Araliaceae. Sono stati riportati gravi casi di irritazioni cutanee rischiosi per la vita, probabilmente causati dai contaminanti nelle formulazioni di ginseng.
  • HORNY GOAT WEED (erbaccia secca di capra): L’horny goat weed è stato tradizionalmente usato per aumentare la fertilità. Recenti studi suggeriscono che l’horny goat weed può essere di beneficio per la disfunzione erettile nei pazienti con insufficienza renale. Sono necessari maggiori studi in quest’area.
  • Evitare in caso di allergia/ipersensibilità all’horny goat weed (Epidemium grandiflorum), ai suoi costituenti, o alle relative piante della famiglia delle Berberidaceae. Usare cautamente con tachiaritmia, ridotta pressione sanguigna, frequenti epistassi, disturbi muscoloscheletrici, disturbo bipolare, disturbi della funzione immunitaria, disturbi dell’omocisteina, ipotiroidismo e malattie cardiovascolari. Usare cautamente se si assumono anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, anti-ipertensivi (pressione sanguigna), antidepressivi (MAOIs), interluchine, o farmaci per abbassare il colesterolo. Evitare in caso di condizioni di sensibilità ormonale, o se si assumono estrogeni o contraccettivi orali. Secondo la medicina tradizionale cinese (TCM), evitare nei pazienti con “fuoco da carenza di yin”(persone con troppo yang o calore, mascolinità e attività, in base alla filosofia cinese). Evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
  • IPNOTERAPIA, IPNOSI: C’è un’evidenza inconcludente dalla ricerca preliminare sull’uso dell’ipnoterapia per la disfunzione erettile. Sono necessari ulteriori studi prima che si possa fare una conclusione certa.
  • Usare cautamente in caso di malattie mentali come la psicosi/schizofrenia, depressione maniacale, disturbo delle personalità multiple e disturbo dissociativo. Usare cautamente con disturbi convulsivi.
  • L-CARNITINA: La L-carnitina, carnitina, o acetil-L-carnitina, è un amminoacido. Ci sono alte concentrazioni di carnitina nel tessuto muscolare. Gli studi preliminari suggeriscono che l’aggiunta di acetil-L-carnitina (in combinazione con la proprionil-L-carnitina, un’altra forma di carnitina), ha aiutato il sildenafil (Viagra®) a funzionare meglio nei pazienti con disfunzione erettile (ED). Ciò nonostante, vanno fatti esperimenti più rigorosi.
  • Si consiglia cautela quando si assumono integratori di L-carnitina, poiché sono possibili effetti collaterali tra cui le interazioni con i farmaci. Evitare in caso di allergia o ipersensibilità nota alla carnitina. Usare cautamente con malattia vascolare periferica, ipertensione, cirrosi epatica indotta da alcol, e diabete. Usare cautamente negli neonati sotto peso e nei soggetti in emodialisi. Usare cautamente in caso si assumono anticoagulanti, betabloccanti, o bloccanti dei canali del calcio. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • MACA: La maca (Lepidium meyenii) è una pianta che è stata coltivata come una radice commestibile per almeno 2000 anni. Si può trovare quella selvatica in Perù, Bolivia, Paraguay, e Argentina, ma è stata principalmente coltivata negli altopiani delle Ande peruviane. Tradizionalmente in Perù, la maca è stata usata come afrodisiaco maschile per incrementare il desiderio sessuale. La maca può migliorare il desiderio sessuale nei maschi sani indipendentemente dai cambiamenti d’umore, o del testosterone sierico, e i livelli di estradiolo. Sono necessari studi di più alta qualità in quest’area, sia nei maschi che nelle femmine.
  • Evitare in caso di allergia/ipersensibilità alla maca, ogni suo costituente, o agli altri membri della famiglia delle Brassicaceae, in precedenza Cruciferae (broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo e cavolfiore). Usare cautamente con la terapia anticoagulante, ipertensione, cancro sensibile agli ormoni, come il cancro al seno, o cancro alla prostata, o se si usano contraccettivi orali o stimolanti. Evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
  • MUIRA PUAMA: La muira puama (Ptychopetalum olacoides) è stata storicamente usata per aumentare la libido e come trattamento per la disfunzione erettile dalle persone native del Brasile. Sono necessari esperimenti ben strutturati sulla muira puama, così come i dati sulla sua sicurezza. Inoltre sono necessari ulteriori studi riguardo all’uso della muira puama per le disfunzioni sessuali nelle femmine.
  • Usare con cautela in caso di terapia con farmaci steroidei, condizioni sensibili agli ormoni(cancro al seno, endometriosi, cancro all’ovario, cancro alla prostata), pressione sanguigna alta, o malattia cardiaca. Usare cautamente in caso di assunzione di medicinali che agiscono nel sistema nervoso centrale (CNS). Evitare in caso di allergia/ipersensibilità alla muira puama (Ptychopetalum olacoides), a qualsiasi suo costituente o ai relativi membri della famiglia delle Olacaeae. Evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
  • MELAGRANA: E’ stato studiato il succo di melagrana nel trattamento della disfunzione erettile lieve o moderata. I recenti studi non sono chiari, e sono necessari ulteriori studi per fare conclusioni definitive.
  • Evitare in caso di allergia o ipersensibilità alla melagrana. Evitare in caso di diarrea o pressione sanguigna alta o bassa. Evitare di assumere la buccia di melagrana con olio o grassi per trattare i parassiti. Le radici/gambo della corteccia di melograno vanno usati solo sotto la supervisione di un dottore qualificato. Usare cautamente con danno o malattia epatica. L’integrazione di melagrana può non essere sicura in gravidanza quando viene assunta oralmente. La corteccia, la radice e la buccia del frutto possono causare mestruazioni e contrazioni uterine. Evitare durante l’allattamento a causa della carenza di dati scientifici.
  • PSICOTERAPIA: La psicoterapia individuale, di coppia o di gruppo può risultare utile agli uomini con disfunzione erettile. Ciò nonostante, possono essere necessari medicinali su ricetta per alleviare i sintomi.
  • La psicoterapia non può sempre correggere le condizioni mentali o emotive. Sono necessari a volta farmaci psichiatrici. In alcuni casi i sintomi possono peggiorare se non vengono correttamente assunti i farmaci. Non tutti i terapisti sono qualificati a lavorare con tutti i problemi. Usare con cautela in caso di malattia mentale grave o con alcune condizioni mediche perché alcune forme di psicoterapia possono accrescere forti sensazioni ed espressioni emotive.
  • PICNOGENOLO: Il picnogenolo è il nome commerciale brevettato di un estratto acquoso della corteccia del pino marittimo francese (Pinus pinaster ssp. Atlantica), che cresce nel litorale sud-occidentale francese. Il picnogenolo ha effetti protettivi sui vasi sanguigni. Il picnogenolo, in combinazione con la L-arginina, può produrre un miglioramento nella funzione sessuale negli uomini con disfunzione erettile (ED). Non si conoscono quali sono gli effetti che i singoli componenti possono direttamente avere su questa condizioni. Sono necessarie maggiori ricerche.
  • Si consiglia cautela quando si assume il picnogenolo, dal momento che può incrementare i cambiamenti del sanguinamento negli individui sensibili, come quelli che prendono gli anticoagulanti come il warfarin (Coumadin®). Evitare in caso di allergia/ipersensibilità al picnogenolo, ai suoi componenti, o ai membri della famiglia delle Pinaceae. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.
  • YOGA: Lo yoga è un antico sistema di rilassamento, esercizio e guarigione che ha origine nella filosofia indiana. Ci sono recenti evidenze che supportano l’uso dello yoga nel trattamento dell’eiaculazione ritardata nei maschi. Sono necessari esperimenti più ampi e ben strutturati e controllati per valutare gli effetti dello yoga sulla salute sessuale.
  • In genere lo yoga è considerato sicuro negli individui sani quando viene praticato correttamente. Evitare alcune pose invertite con malattia del disco della colonna vertebrale, arterie del collo fragili o aterosclerotiche, pressione estremamente alta o estremamente bassa, glaucoma, distacco della retina, problemi alle orecchie, osteoporosi grave, spondilolisi cervicale, o se si è a rischio di trombi. Alcune tecniche yoga di respirazione vanno evitate in caso di malattie cardiache o polmonari. Usare con cautela in caso di storia di malattia psicotica. Le tecniche di yoga sono considerate sicure durante la gravidanza e l’allattamento quando sono praticate sotto la guida di un istruttore esperto. Ciò nonostante, posizioni che possono fare pressione sull’utero, come la torsione addominale. Devono essere evitate in gravidanza.
  • ESTRATTO DELLA CORTECCIA DELLO YOHIMBE: La yohimbina cloridrato è un farmaco su ricetta che in molti esperimenti ha efficacemente trattato la disfunzione erettile. Inoltre è stato suggerito che la yohimbina cloridrato possa trattare gli effetti collaterali sessuali degli antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Ciò nonostante, anche se la yohimbina è presenta nell’estratto di corteccia dello yohimbe, i livelli sono variabili e spesso molto bassi. La yohimbina è stata inoltre proposta per incrementare la libido nelle donne. Sono necessari maggiori studi in quest’area prima che si possa fare una conclusione.
  • La yohimbina in genere è ben tollerata nelle dosi raccomandate. Ciò nonostante, sono stati riportati molti effetti collaterali con la yohimbina cloridrato e si dovrebbe applicare anche alla corteccia di yohimbe. Evitare in caso di allergia allo yohimbe, qualsiasi suo componente, o i prodotti che contengono yohimbina. Usare cautamente con l’ulcera peptica, malattia renale, pressione sanguigna alta, malattia cardiaca o se si assumono farmaci che agiscono sulla glicemia. Evitare con l’ipertrofia prostatica benigna (prostata ingrandita), ansia, depressione maniacale, disturbi dello stress, disturbi dello stress post-traumatici, disturbo bipolare o schizofrenia. Evitare l’uso nei bambini e nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento.
  • EVIDENZE SCIENTIFICHE CHIARAMENTE NEGATIVE:
  • VELLUTO DI CERVO: Il velluto di cervo ha la reputazione di afrodisiaco che può migliorare l’energia sessuale fortificando potenzialmente ed equilibrando il corpo e ristabilire complessivamente l’energia. Tradizionalmente, si pensa che la punta e la porzione più alta delle corna abbiano il miglior valore medicinale. Il primo esperimento umano pubblicato per investigare su queste affermazioni non hanno raccolto effetti statisticamente significativi nella funzione sessuale negli uomini di mezza età. Ciò nonostante, gli autori hanno riportato che questi risultati riflettevano gli effetti nella media; hanno accennato al fatto che alcuni partecipanti hanno riportato dei benefici, anche se i responsi positivi non erano consistenti. In aggiunta, la qualità del prodotti con velluto di cervo possono variare considerabilmente. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare gli effetti del velluto di cervo sulla funzione sessuale, sulla libido, e sulla disfunzione erettile.
  • Usare cautamente nei pazienti per i quali è controindicato un effetto androgenico. Ciò nonostante, non è stato visto che il velluto di cervo cambi i livelli ormonali maschili o il comportamento sessuale. Usare cautamente nei pazienti per i quali è controindicato l’integrazione di estradiolo e/o progesterone. Usare cautamente nei pazienti che assumono agenti epatotossici. Usare cautamente nei pazienti che assumono agenti che provocano un miglioramento sessuale. Usare cautamente nei pazienti che assumono agenti che migliorano l’energia o rafforzano i muscoli. Evitare in gravidanza e durante l’allattamento.

 PREVENZIONE

  • Un modo semplice per migliorare la disfunzione sessuale è quella di cambiare lo stile di vita. Per alcuni uomini, adottare uno stile di vita più sano come smettere di fumare, esercitarsi regolarmente, e/o ridurre lo stress potrebbe essere tutto ciò di cui si ha bisogno per trovare sollievo. Per altri, adottare questi cambiamenti nello stile di vita in aggiunta ad altri trattamenti, come i medicinali o la chirurgia, può funzionare ulteriormente. Alcuni trucchi per prevenire i sintomi dell’ED comprendono limitare o evitare l’uso di alcol ed altre droghe (marijuana, cocaina), smettere di fumare, esercitarsi regolarmente (almeno 30 minuti al giorno), ridurre lo stress, dormire sufficientemente (otto ore a notte), trattare l’ansia e la depressione (attraverso il counseling e i medicinali), ed incontrare un dottore per checkup regolari e test di screening medici.
  • Anche se può non essere semplice parlarne, l’ED è una condizione trattabile e va discussa con un medico. 

Altre monografie già pubblicate:  
Monografia su metabolismo ed obesità
Monografia sul diabete 
Monografia sulla disfunzione erettile  

per l’elenco completo delle altre monografie vedi su:
Collana delle monografie sulle malattie 

[Le informazioni non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni e alle indicazioni dei professionisti della salute che hanno in cura il lettore. Questi consigli non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, consultare sempre un medico competente prima di iniziare qualsiasi nuovo programma alimentare e di stile di vita.]

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

In base agli scopi d’uso indicati in questo articolo  ci riferiamo all’utilizzo dei campi magnetici pulsati effettivi e non alla normale magnetoterapia di cui si sente spesso parlare e di cui esistono diverse forme, assai diverse tra loro sia in ordine agli effetti sia in ordine all’efficacia stessa dei trattamenti.
Il dispositivo che utilizza gli e-CEMP è parte integrante molto positiva di terapie e riabilitazioni utilizzate da  migliaia di medici, ospedali e centri medici avanzati di tutto il mondo quale  strumento di ausilio per il trattamento di moltissimi problemi di salute, sempre e sempre se
viene utilizzato rispettando le istruzioni per l’uso e le controindicazioni. Ancora  può essere parte integrante adeguata delle cure preventive.
Si consiglia la sua applicazione soprattutto per i disturbi dell’apparato motorio, per le disfunzioni vascolari e per una serie di malattie degenerative.
Ulteriori informazioni sulle possibilità e i metodi di applicazione possono essere tratte dalla letteratura specializzata, su migliaia di pubblicazioni sulle principali riviste mediche più prestigiose, nonchè pubblicate su Pubmed (ricercando il termine inglese dei CEMP che sta per PEMF (Pulsating Electro Magnetic Fields).
Estensione d’uso e principio dell’azione biologica degli e-CEMP.
La magnetoterapia consiste nell’azione di un campo magnetico artificiale con determinati parametri sull’organismo umano. È quindi una terapia biofisica, durante la quale viene generato un campo magnetico pulsato a bassa frequenza su una grande superficie. Il campo magnetico pulsato con la sua azione influisce sulla permeabilità delle membrane cellulari causando un aumento e un’accelerazione
del metabolismo. Aumenta significativamente la circolazione sanguigna e l’ossigenazione delle parti del corpo su cui si applica il campo magnetico pulsato. Aumentando il ricambio metabolico e migliorando l’apporto di sangue ossigenato e di sostanze nutritive ai tessuti esposti si creano ottimali condizioni per la guarigione e la rigenerazione. È importante che il campo magnetico attraversi tutto l’organismo agendo su ogni cella.
Settori di uso potenziale:
Riabilitazione, ortopedia, chirurgia e traumatologia, dermatologia, neurologia, reumatologia, idroterapia, medicina interna, medicina dello sport, ginecologia, urologia, pediatria, gerontologia, odontoiatria.
Effetti terapeutici degli e-CEMP:
Le modificazioni biologiche nei tessuti createsi in seguito all’azione del campo magnetico pulsato a bassa frequenza possono essere sfruttate positivamente per tutta una serie di disturbi fisici. Gli effetti si possono classificare in sei gruppi fondamentali di cure ed azioni:
• antidolorifi co (analgesico)
• miorilassante (scioglimento degli spasmi)
• antiedemico (contro gli edemi)
• vasodilatante (dilatazione dei vasi sanguigni)
• disintossicante (eliminazione delle sostanze dannose) e accelerazione del ricambio metabolico
• curativo e rigenerante, antinfiammatorio, antireumatico
1. Effetto antidolorifico (analgesico) – il campo generato dagli e-CEMP, grazie all’induzione, causa la creazione della corrente nelle
fibre nervose che agisce bloccando il passaggio delle sensazioni di dolore, dal punto doloroso, attraverso il midollo spinale, fino ai centri cerebrali, e in conseguenza di questo e di alcuni altri meccanismi (aumento della creazione delle endorfine, contenimento delle infiammazioni e degli edemi, miorilassamento) il dolore viene represso. Anche l’aumento di deflusso delle endorfine e la regolazione del trasferimento degli ioni di calcio attraverso la membrana cellulare partecipano alla vasodilatazione, all’effetto analgesico e al raaserenamento. Dopo l’applicazione degli e-CEMP  è stata dimostrata l’aumento dell’attività della lattato-deidrogenasi nella muscolatura
esposta (condiziona la degradazione dell’acido lattico che a sua volta stimola i ricettori nervosi causando il dolore). Un’azione antidolorifica particolarmente efficace è stata dimostrata dagli e-CEMP   sulle sindromi dolorose radicolari e pseudoradicolari (sciatica, oppressione dei nervi per cause diverse).
L’effetto analgesico è quello principale per il quale la magnetoterapia viene utilizzata nella maggior parte delle persone. Essa trova impiego per una serie di malattie degenerative dell’apparato motorio, per vari stati post-traumatici e post-operatori.
2. Effetto miorilassante (scioglimento di crampi/spasmi) – scioglimento dei muscoli scheletrici. Grazie all’azione degli  e-CEMP  si accelera l’espulsione dei metaboliti acidi (miglioramento della perfusione, una maggiore attività della lattato-deidrogenasi) che causano l’irritazione dolorosa nei muscoli e nelle zone di infiammazione cronica. In tal modo i dolori vengono attenuati e gli spasmi
muscolari (le contratture) rilassati. Inoltre è stato dimostrato un notevole rallentamento della conduzione nervosa sugli arti inferiori negli sportivi, tale azione partecipa al miorilassamento (scioglimento dei muscoli). L’effetto miorilassante dei dispositivi  sui muscoli della schiena (muscolatura paravertebrale striata che circonda la colonna vertebrale) attenua una serie di disturbi come ad esempio la rigidità della colonna cervicale, mal di testa, vertigini, perdita dell’udito, mobilità limitata, dolori che si’irradiano negli arti, ecc.
L’effetto miorilassante sulla muscolatura liscia genera un sollievo durante le coliche e il rilassamento della muscolatura scheletrica è la condizione indispensabile per la cura di tutti gli stati dolorosi dell’apparato motorio.
3. Effetto contro gli edemi (antiedemico) – L’accelerazione del metabolismo dopo l’applicazione degli e-CEMP permette un assorbimento più veloce degli edemi, avendo nello stesso momento un effetto fortemente antinfiammatorio e antidolorifico sulla zona affetta. Collocare gli applicatori del dispositivo  degli e-CEMP  sulla zona colpita (ad es. distorsione alla caviglia) e ripetendo le stimolazioni per 30 – 45 minuti 3 volte al giorno si può ottenere una notevole riduzione degli edemi e dei dolori. L’effetto antiedemico e antinfi ammatorio è
utilizzabile effi cacemente anche contro catarri delle vie respiratorie, sinusiti, gengiviti, riniti allergiche, ecc.
4. Effetto vasodilatatorio (miglioramento della circolazione sanguigna) –  gli e-CEMP  attivano la polarizzazione dei globuli rossi con una carica positiva. Agiscono contro l’impilamento (eritrociti a pila di monete), favorendo la loro dispersione e aumentando la superficie in grado di legare e trasportare l’ossigeno. Il sangue che è passato attraverso un campo magnetico presenta una capacità superiore di legare l’ossigeno (ossigenarsi). La polarizzazione dei globuli rossi influisce sul tono muscolare delle vene, delle arterie e dei capillari – che si allargano (la vasodilatazione) favorendo così il rifornimento perfetto dei tessuti con il sangue ossigenato e con le sostanze nutritive e l’eliminazione più veloce delle sostanze tossiche dalle cellule. Anche la pressione dell’ossigeno aumenta notevolmente. Gli e-CEMP  influenzano positivamente la plasticità dei globuli rossi. I globuli rossi più fl essibili si adattano molto meglio agli ostacoli nel
circolo ematico. Contemporaneamente, l’azione degli e-CEMP  riducono il rischio di coaguli del sangue (trombi). Durante l’azione degli e-CEMP  viene attivato il parasimpatico ed effluiscono gli ioni del Ca2 (carbonic anhydrase), ciò porta al rilassamento della muscolatura dei vasi sanguigni (soprattutto degli sfinteri dei precapillari) e alla vasodilatazione. Tutto questo armonizza l’attività del cuore, la circolazione e la
pressione sanguigna. Gli e-CEMP  si utilizzano sulle forme leggere della cardiopatia ischemica e delle ischemie degli arti inferiori e superiori, in caso di ulcere varicose che non guariscono e su tutti i disturbi alla perfusione sanguigna. I vasi sanguigni già chiusi non vengono ricanalizzati ma viene notevolmente allargato il letto vascolare collaterale nella pelle e nel tessuto muscolare.
L’effetto vasodilatatore è auspicabile per tutto il sistema vascolare infetto, dove è più difficile il flusso di sangue ossigenato, ossia in caso di disturbi ischemici degli arti, del cuore, del cervello, laddove il maggiore apporto di ossigeno aiuta a guarire e migliorare la funzione di tessuti e organi, agendo anche come antinfiammatorio.
5. Effetto disintossicante (purificante) – influenza l’intensità del ricambio metabolico. Gli e-CEMP penetrano il tessuto esposto in modo uniforme, cioè attraverso ogni singola cellula, inducendo basse correnti elettriche. Questo porta a una variazione del potenziale superficiale delle cellule, a variazioni di permeabilità delle membrane cellulari, a un aumento del flusso sanguigno, dell’ossigenazione, del rifornimento di sostanze nutritive e al migliore deflusso di prodotti metabolici dai tessuti esposti, presupposto base di ogni processo curativo.
Un metabolismo piů intenso, il deflusso e la disintossicazione dei prodotti nocivi sono l’inizio di tutti i processi curativi e rigenerativi. Ad es. esponendo la zona del fegato all’azione degli e-CEMP si stimola l’attività epatica accelerando e rendendo efficace il processo disintossicante in tutto l’organismo.
Gli effetti locali si ottengono mettendo l’applicatore sulle zone problematiche – muscoli, articolazioni, colonna vertebrale, ecc. Utilizzando un piccolo applicatore, grazie alla maggiore induzione, otteniamo un forte effetto locale, utilizzando l’applicatore con un campo di applicazione più grande, otteniamo un effetto metabolico significativamente positivo per tutto il corpo, nonostante l’induzione inferiore.
Quest’azione può avere un effetto positivo su una vasta gamma di malattie e stati, quali le malattie metaboliche come il diabete e la gotta, la rigenerazione dei tessuti dopo infezioni già superate (epatite, mononucleosi, danno tossico al tessuto) ma anche su eczemi e allergie.
6. L’effetto curativo e rigenerativo – è stato dimostrato sia per le ossa che per i tessuti molli e viene attribuito all’irritazione non specifica della membrana citoplasmatica dove viene attivata la catena metabolica che ha il compito di modificare il rapporto cAMP/cGMP con il successivo aumento dell’attivazione di osteoclasti, nel caso delle ossa. ( cAMP =cyclic adenosine monophosphate  –  cGMP=GMP ciclico=Guanosin-monofosfato ciclico )
Gli e-CEMP  accelerano notevolmente la guarigione, attivano la crescita del nuovo tessuto (la costruzione veloce del tessuto osseo e la calcificazione) e favorisce l’aumento della sensibilità al paratormone.
Il campo magnetico pulsato a bassa frequenza è quindi utilizzato per accelerare la guarigione delle fratture, delle pseudoartrosi (che non guariscono), per consolidare le endoprotesi allentate e dolorose. Con l’effetto degli e-CEMP il livello di proteoglicani nella cartilagine aumenta quasi del 22% (secondo il dottor Chvojka), cosa che permette la guarigione e la rigenerazione della cartilagine che altrimenti sarebbe solo difficilmente influenzabile e in quantità limitata. L’accelerazione della guarigione è stata dimostrata non solo nelle ossa ma anche nei tessuti molli. Gli apparecchi degli  e-CEMP agiscono positivamente sia sulle infiammazioni sterili (malattie reumatiche) che su quelle microbiche e sulla loro guarigione. Essi inducono un aumento dell’attività fagocitica, della produzione del superossido il quale sopprime la flora microbica ma allo stesso momento può essere fonte di peggioramento temporaneo, ad esempio durante le prime applicazioni in pazienti reumatici. L’attivazione successiva del superossido dismutasi porta la calma e le variazioni curative.
Risultati particolarmente efficaci si possono ottenere per le sindromi dolorose radicolari e pseudoradicolari (sciatica, oppressione di nervi con cause diverse).
Tale effetto è un insieme di altri effetti parziali che supporta la capacità naturale dell’organismo di guarire e di rigenerarsi.
Proprietà delle frequenze utilizzate negli e-CEMP
Gli impulsi di una polarità generata sugli apparecchi e-CEMPS devono avere sugli applicatori, in un certo punto, sempre la stessa polarità.
Basse frequenze: da 1 a 10 Hz  (Prevalgono effetti analgesici, miorilassanti).
Frequenze medie  da 10 a 15 Hz ( Prevalgono effetti antinfiammatori, adatte per le malattie croniche e degenerative, agiscono come vasodilatatori, contro gli edemi, migliorano la circolazione sanguigna e linfatica.
Alte frequenze fi no a 25 Hz (Prevalgono gli effetti stimolanti per favorire la guarigione delle ossa, delle condizioni post-traumatiche, delle ustioni e la guarigione in caso di malattie acute; effetti disintossicanti.

Frequenze oltre 25 Hz (26 – 162 Hz)  ( Vengono utilizzate nei casi in cui abbiamo bisogno di intensificare ulteriormente l’effetto degli e-CEMP per alcuni tipi di disturbi, come ad esempio ustioni, fratture difficili da sanare e pseudoartrosi. Esse hanno lo scopo di favorire maggiormente la guarigione, la rigenerazione e la disintossicazione.

Nei casi in cui la causa del dolore locale sia in un punto diverso consigliamo comunque di applicare il campo magnetico pulsato mediante due applicatori su entrambi i punti contemporaneamente.
Per l’uso delle frequenze più elevate è opportuno consultare un medico che fornisca consulenza professionale  per gli e-CEMP
Effetto della posizione degli applicatori
Fra gli applicatori disponibili  scegliere sempre quello più adatto allo specifico piano terapeutico. Va posto il più vicino possibile alla superficie della parte del corpo trattata. Alcuni applicatori consentono di fissare gli applicatori alla parte del corpo colpita tramite una cinghia elastica. I migliori applicatori devono consentire il fissaggio sul corpo. In caso di necessità è bene usufruire di questa opzione, in quanto con la posizione esatta dell’applicatore si aumenta l’efficacia dell’applicazione (per i solenoidi che forniscono impulsi di campo magnetico spaziale è sufficiente infilare la parte del corpo trattata nello spazio del solenoide). Nel valutare l’idoneità dei singoli applicatori ci concentriamo sulla possibilità di collocare comodamente l’applicatore sul corpo, il più vicino possibile al punto colpito, inoltre valutiamo se è necessario un trattamento profondo (SOLENOIDE) o se è sufficiente l’uso dell’applicatore superficiale.
E’ vantaggioso utilizzare  applicatori  che assicurino l’attivazione graduale delle singole parti dell’applicatore e assicurino che la composizione o l’avvicinamento reciproco delle singole parti non riducano l’intensità del campo magnetico.
Conoscenza della causa dei disturbi
Un presupposto necessario dell’applicazione personalizzata è la conoscenza della causa dei disturbi. In base a tale conoscenza selezioniamo  la frequenza che induca l’effetto desiderato. Per avere un effetto positivo su molti stati e disturbi alla salute è opportuno indurre più effetti successivamente o alternativamente.
Per esempio, in caso di disturbi con dolori forti, prima di tutto utilizziamo frequenze che inducono effetti analgesici, e, quando il dolore acuto cessa, passiamo poi alle frequenze che inducono effetti curativi o altri effetti richiesti.
Forma dell’impulso, intensità degli e-CEMP e vobulazione di frequenza
Una forma di impulso acuta ha effetto stimolante  (AGO, TRIANGOLO), le altre forme (ROTONDA, RETTANGOLARE)  agiscono contro il dolore e rilassano gli spasmi. La vobulazione di frequenza in sequenze di tre minuti favorisce un’azione costante dell’effetto desiderato. La vobulazione di frequenza ad impulso provoca maggiormente la reazione dell’organismo.
I singoli effetti e l’uso degli e-CEMP  devono essere valutati secondo lo stato concreto e la reazione dei singoli pazienti. In caso di reazioni inattese interrompere l’applicazione! Consigliamo di continuare l’applicazione dopo il controllo da parte di uno specialista che stabilirà la procedura da seguire.
Quando si utilizza la magnetoterapia come parte del trattamento di disturbi ortopedici e simili, in alcune persone ci si può attendere un leggero aumento temporaneo della sensibilità. Nella maggior parte dei casi, si tratta della cosiddetta sindrome termale, spesso seguita da un notevole miglioramento dello stato. In questo caso si consiglia di non interrompere le applicazioni ma solo di ridurre l’intensità per 2 – 5 giorni.
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Leggi i nostri articoli relativi ai CEMP qui di seguito  
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Perchè bere acqua o/e immergersi nell’acqua prima di un trattamento con i CEMP
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Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP ) 

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi    

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP)
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Articoli relativi al Progetto in corso di Medicina Sociale::
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Visione Olonomica del Cervello e Visita Qantiqa 

Storia di una Guarigione (vera) dall’emicrania

Storia di una Guarigione (vera) dalla psoriasi

Storia di una Guarigione (vera) dalla fibromialgia

Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno 

 

Monografia su metabolismo ed obesità

 Le monografie 

L’obiettivo delle nostre  monografie è di fare un sunto essenziale delle conoscenze attuali, integrando le conoscenze della medicina scientifica Occidentale più avanzata, con  l’utilizzo della nutraceutica (principi attivi naturali con effetti salutari). Inoltre fare il punto sulle ultime scoperte della ricerca medico biofisica, che cercano di integrare le cause fisiologiche con quelle psichico-spirituali. La soluzione, la redenzione, dai nostri mali, può avvenire riconoscendo e risolvendo i nostri impedimenti emozionali, ma anche ricostruendo la visione stessa dell’esistenza utile a correggere stati d’animo, comportamenti e atteggiamenti disfunzionali, causa di sofferenza e malattie.

E’ lecito permettere che lo status quo rimanga indiscusso mentre facciamo fatica, vediamo i nostri cari soffrire inutilmente o rischiamo di ammalarci personalmente?

C’è chi si oppone con violenza e chi subisce con rassegnazione.
La nostra indifferenza (pigrizia o iperattività sempre di corsa)  è una forma di accettazione o più sottilmente una forma di  opposizione?

È giunto il  tempo di riconoscere ed accettare. Di accettare con serenità.
Per affrontare con consapevolezza in modo di  facilitare l’assunzione del controllo della propria vita, della propria salute.
Ed aumentare la qualità della nostra interdipendenza.

È tempo di coraggio. Grasso

L’obesità si verifica quando un individuo ha una maggiore quantità di grasso corporeo, rispetto a valori standard predefiniti. E’ definita obesità quando il peso corporeo supera del 20-30% il peso corporeo normale per una persona della stessa età, sesso e altezza.
L’obesità patologica è di solito definita quando il peso corporeo eccede del 50-100% il peso corporeo normale per una persona della stessa età, sesso e altezza.

L’obesità è in genere considerata una condizione a lungo termine che spesso persiste per molti anni. I ricercatori ritengono che molti fattori, tra cui la cattiva alimentazione, l’eccesso di cibo, la gravidanza,i farmaci, condizioni patologiche, la genetica, il sesso e l’età, possano contribuire affinchè una persona diventi obesa.

L’obesità può avere effetti gravi a lungo termine sulla salute. Gli individui che sono in sovrappeso hanno un rischio maggiore di sviluppare molte malattie pericolose per la vita tra cui patologie cardiologiche, pressione alta, ictus, diabete, osteoporosi, e il cancro.

Negli Stati Uniti,ad esempio, l’obesità è considerata un’epidemia. Più della metà di tutti gli americani sono considerati sovrappeso, e circa il 20% dei bambini sono in sovrappeso. Nel 2005, 140 milioni di americani sono stati considerati in sovrappeso o obesi, secondo l’American Heart Association. Quasi il 33% degli americani sono considerati obesi, e questi numeri continuano a crescere.

Cause

Generali: Ci sono molte possibili cause per l’ obesità. Alcuni pazienti possono essere obesi per diverse ragioni.

  • La cattiva alimentazione: Gli individui che consumano regolarmente alimenti che sono ad alto contenuto di calorie e grassi saturi hanno un aumentato rischio di diventare obesi. Esempi di alimenti e bevande che possono portare all’obesità includono fast food, cibi fritti, bibite, caramelle e dolci.
  • Per mantenere un peso normale, l’assunzione di calorie di un individuo dovrebbe essere circa pari alle calorie consumate e bruciate durante il giorno. Se una persona mangia più calorie di quelle che vengono bruciate, il corpo immagazzina le calorie in eccesso come grasso. Questo è il motivo per cui una persona che conduce una vita sedentaria, o inattiva, molto probabilmente aumenterà di peso, in particolare aumenterà la massa grassa rispetto a quella magra.
  • Eccesso di cibo: mangiare troppo cibo costantemente, aumenta il rischio di diventare obesi. Le persone che mangiano regolarmente grandi porzioni di cibo, mangiano fino a quando non sono completamente sazie, o mangiano molte volte durante il giorno hanno maggiori probabilità di diventare obesi.
  • Inattività: Le persone che non praticano esercizio fisico con costanza, hanno maggiori probabilità di diventare obese. L’attività fisica è necessaria per bruciare le calorie che si consumano nella dieta. Se queste calorie non vengono bruciate, saranno immagazzinate come grasso nel corpo. La maggior parte degli esperti raccomanda almeno 30 minuti di esercizio fisico moderato tre o più volte alla settimana per aiutare a mantenere un peso adeguato.
  • Gravidanza: Durante la gravidanza, vi è un aumento del peso corporeo della donna. L’incremento di peso medio dopo una gravidanza è in genere di 11-15 chili. I ricercatori ritengono che questo aumento di peso possa contribuire all’insorgenza della obesità.
  • Farmaci: Alcuni farmaci, tra cui i corticosteroidi e gli antidepressivi triciclici, possono causare aumento di peso come effetto collaterale.
  • Condizioni mediche: Anche se è raro, a volte l’obesità è causata da condizioni mediche. Ad esempio, se la tiroide non produce abbastanza ormone tiroideo, il metabolismo rallenta e può portare ad aumento di peso e difficoltà a perdere peso extra. Inoltre, alcune patologie, come l’enfisema o l’artrite, possono limitare la capacità di un individuo di fare esercizio fisico. Come risultato, gli individui possono diventare sovrappeso o obesi.
  • Stress: anche lo stress può contribuire all’obesità. Quando un individuo è sottoposto a stress, le ghiandole surrenali producono un ormone chiamato cortisolo. La ricerca suggerisce che l’aumento dei livelli di cortisolo può portare ad un aumento del grasso intorno al tronco. Inoltre, una recente ricerca suggerisce che ci sia una connessione tra alti livelli di stress e il desiderio di mangiare. E ‘stato proposto che determinati alimenti, in particolare quelli ad alto contenuto di grassi e zuccheri, possano contribuire a ridurre la risposta del corpo allo stress e limitare la quantità di cortisolo che viene rilasciato. Tuttavia, gli individui che spesso indulgono in questi alimenti in genere sviluppano eccesso di grasso addominale, che è stato associato ad un aumentato rischio di malattie cardiache e ictus.
  • Genetica: Anche la Genetica può contribuire all’obesità. Ad esempio, la genetica di un paziente può influenzare la quantità di grasso immagazzinata e dove e come è distribuita nel corpo. La genetica può anche influenzare la velocità con cui il corpo è in grado di convertire il cibo in energia e l’efficienza del corpo di bruciare calorie durante l’attività fisica. Anche se la genetica può aumentare il rischio di un individuo di diventare obeso, non è l’unico fattore per questa patologia. In altre parole, gli individui che sono geneticamente predisposti a diventare obesi non sempre diventeranno obesi, soprattutto se assumeranno le corrette strategie dietetiche, nutraceutiche e di allenamento.
  • Sesso: le donne hanno maggiori probabilità di diventare obese rispetto agli uomini. Questo perché le donne hanno naturalmente più grasso corporeo e meno massa muscolare rispetto agli uomini. Inoltre, le donne bruciano meno calorie a riposo rispetto agli uomini. Come risultato, le donne hanno maggiori probabilità di incorrere in un aumento del grasso corporeo rispetto ai maschi.
  • Età: Anche l’età può contribuire all’obesità. La massa muscolare tende a diminuire con l’età, con l’età diminuisce il metabolismo basale con cui il corpo è in grado di elaborare i grassi. Inoltre, la maggior parte delle persone diventano meno attive man mano che invecchiano. Tutti questi cambiamenti portano ad una diminuzione della quantità di calorie di cui il corpo necessita. Se gli individui non diminuiscono la quantità di calorie che consumano, inizieranno ad aumentare di peso.

Segni e sintomi

I pazienti che sono obesi presentano più grasso del normale,rispetto ad individui sani della stessa età, sesso e altezza. Possono avere difficoltà a camminare, possono presentare problemi di respirazione, e diventare stanchi dopo pochissimo sforzo fisico.

L’obesità può essere diagnosticata dopo aver misurato l’indice di massa corporea (BMI -Body Mass Index) e il rapporto tra fianchi e vita.

L’indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI) è un dato biometrico, espresso come rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma.

Operativamente l’indice di massa corporea si calcola come il rapporto tra la massa-peso, espressa in chilogrammi, e il quadrato dell’altezza, espressa in metri.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e la medicina nutrizionale usano delle tabelle come la seguente per definire termini come “normopeso” fino a “obesità”. Si ritiene che questa indicazione sia un importante indicatore per la mortalità (fattore rischio).

Il rapporto tra vita e fianchi (WHR) si ottiene dividendo il valore espresso in centimetri della vita per la circonferenza dei fianchi. Per le donne, un rapporto ottimale equivale a 0,8 o valore inferiore. Per gli uomini, un rapporto sano è di 1.0 o inferiore. Un alto rapporto significa che il paziente è in sovrappeso o obeso. Un basso rapporto indica che il paziente è sottopeso.

Complicazioni

  • Depressione: Le persone obese spesso soffrono di depressione. Ciò può verificarsi se il peso del paziente limita la sua capacità di svolgere determinate attività. La depressione può verificarsi anche se il paziente ha scarsa autostima a causa del suo peso.
  • Malattie cardiache: gli individui obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione. Questo perché il tessuto grasso, come altri tessuti del corpo, richiede ossigeno dal sangue. Pertanto, il sistema circolatorio è sotto stress e la frequenza cardiaca aumenta in quanto cerca di fornire al corpo quantità di ossigeno superiori al normale.
  • Inoltre, l’obesità tende ad aumentare la quantità di insulina nel sangue. Alti livelli di insulina inducono il corpo a trattenere sodio e acqua, che aumenta il volume del sangue.
  • Colesterolo: gli individui che sono in sovrappeso hanno un rischio maggiore di sviluppare il colesterolo alto. Il colesterolo alto può causare depositi nelle arterie (placche). La placca è composta da colesterolo, altre sostanze grasse, tessuto fibroso, e calcio. Quando la placca si accumula nelle arterie, provoca l’aterosclerosi (indurimento delle arterie) o malattia coronarica (CAD). L’aterosclerosi può portare a rottura della placca e blocchi nelle arterie. Se l’afflusso di sangue al cuore è bloccato, si può verificare un attacco di cuore. Se l’afflusso di sangue al cervello è bloccato, si può verificare un ictus.
  • Apnea del sonno: i pazienti obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare apnea notturna, una condizione patologica che si verifica quando l’individuo smette di respirare per brevi periodi di tempo durante il sonno.
  • Poiché l’apnea notturna induce le persone a svegliarsi frequentemente durante la notte, i pazienti soffrono spesso di sonnolenza durante il giorno.
  • Diabete: i pazienti obesi hanno maggiori probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2. Questa condizione si verifica quando il corpo diventa resistente ad un ormone chiamato insulina. Di conseguenza, i pazienti con diabete di tipo 2 hanno troppo zucchero nel loro sangue.
  • Cancro: Molti tipi di cancro, tra cui il cancro del colon, del colon retto, cancro esofageo, cancro del rene, cancro al seno e il cancro alla prostata, sono associati all’essere in sovrappeso.
  • Disagio fisico: i pazienti obesi possono soffrire di dolore cronico in varie parti del corpo. Questo perché il grasso compromette la circolazione sanguigna,e crea ulteriori pressioni e tensioni all’apparato osteoarticolare.
  • A volte il grasso addominale impedisce ai pazienti di sedersi in modo confortevole. Si hanno maggiori probabilità di sviluppare dolore nei piedi, articolazioni, schiena e muscoli.
  • Problemi di fertilità e disfunzione sessuale: Gli Uomini e le donne che sono obesi possono soffrire di problemi di fertilità. In generale, essere obesi diminuisce il desiderio sessuale di un individuo (libido). Può anche rendere difficile per i maschi raggiungere o mantenere un’erezione.
  • Inoltre, diversi studi hanno trovato che l’obesità può diminuire la qualità della vita sessuale di un individuo.
  • Molti studi hanno anche scoperto che i pazienti obesi che perdono peso vanno incontro ad un aumento della loro qualità della vita sessuale.
  • Artrosi: gli individui obesi hanno maggiori probabilità di sviluppare una malattia degenerativa chiamata osteoartrite. Ciò è dovuto al fatto che, essere in sovrappeso aumenta lo sforzo sulle articolazioni portanti, come le ginocchia e le caviglie.
  • Osteoporosi: gli individui obesi hanno un aumentato rischio di sviluppare l’osteoporosi, che porta le ossa a diventare fragili e deboli. Le ossa diventano porose e meno dense. Come risultato, gli individui sono più propensi a fratture ossee se scivolano, cadono e a farsi male. Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che l’osteoporosi può svilupparsi nei pazienti obesi perché le cellule adipose infiltrano il midollo osseo. Inoltre, è stato dimostrato che le persone che seguono stili di vita sedentari hanno un aumentato rischio di sviluppare osteoporosi.

Trattamento

  • Generali: La maggior parte dei medici ritengono che gli individui in sovrappeso dovrebbero cercare di perdere peso gradualmente. Questo riduce il rischio di carenze nutrizionali e aumenta la probabilità di successo a lungo termine. Gli individui che sono in sovrappeso dovrebbero mirare a perdere circa da 250 grammi a 1 kg a settimana. Il modo più sicuro ed efficace per perdere peso è quello di ridurre la quantità di calorie nella dieta e aumentare l’attività fisica. Le persone dovrebbero mangiare porzioni ragionevoli di alimenti che sono ben bilanciati.
  • Nei casi più gravi in cui l’obesità può causare una condizione di pericolo di vita o quando tutte le altre opzioni hanno fallito, le procedure chirurgiche per la perdita di peso (chiamata chirurgia bariatrica) può essere presa in considerazione. Tuttavia, gli individui devono rispondere a criteri specifici, al fine di qualificarsi per la chirurgia per la perdita di peso. Inoltre,la chirurgia bariatrica, come tutti gli interventi chirurgici, presenta potenziali rischi per la salute. I pazienti dovrebbero discutere i potenziali rischi e benefici con i loro medici specialisti.
  • Programmi di allenamento: La ricerca dimostra che l’esercizio fisico regolare può aiutare gli individui a vivere più a lungo, una vita più sana. L’esercizio fisico può aiutare a prevenire le malattie, come le malattie cardiache,l’ ictus, il diabete e il cancro.
  • In generale, i pazienti in sovrappeso dovrebbero effettuare 45-60 minuti di attività fisica moderata (ad esempio camminare di buon passo o jogging) ogni giorno per evitare di diventare obesi. I pazienti che erano già obesi sono incoraggiati a praticare 60-90 minuti di attività fisica moderata ogni giorno insieme a una dieta sana, equilibrata, al fine di mantenere il peso ottimale raggiunto.
  • Dieta sana: Oltre al regolare esercizio fisico, una dieta sana e personalizzata è fondamentale.
    Le persone dovrebbero mangiare pasti ben equilibrati, proporzionati per quantità e qualità dei macro e micronutrienti, ricchi di frutta e verdure fresche, biologiche o bio-dinamiche ed estratti di succo vivo di queste.
    Alcuni individui possono trovare utile mangiare piccoli pasti frequenti nel corso della giornata per mantenere alta l’energia del corpo e il metabolismo basale. Gli alimenti e le bevande che contengono zucchero sono di poco o nessun valore nutritivo e devono essere consumate con moderazione. Ciò significa che gli individui in sovrappeso e obesi, dovrebbero limitare le loro assunzione di alimenti e bevande, come caffè, alcol, bevande analcoliche, succhi di frutta ad alto contenuto di zucchero, prodotti alimentari trasformati, zucchero bianco, farina bianca, carne rossa e grassi animali.
    Il gusto dolce delle bevande che contengono zucchero può essere facilmente sostituito con il sapore dolce e naturale degli estratti di frutta e verdura
    Un nutrizionista qualificato può aiutare a insegnare al paziente quali alimenti sono considerati sani e quali non lo sono. È importante per il paziente comprendere l’impatto negativo che cattive abitudini alimentari possono avere sul corpo.
    Molti esperti raccomandano di fare cambiamenti graduali nella dieta.. Gli individui che lentamente cambiano la loro dieta possono essere più inclini ad adottare queste abitudini alimentari come parte del loro stile di vita a lungo termine.

Analizziamo ora i supplementi nutrizionali che si sono rivelati essere un valido aiuto per uscire dall’obesità, insieme ad una dieta corretta e personalizzata e ad un valido programma di allenamento.

Prove scientifiche per l’utilizzo di integratori nutrizionali nella obesità:

5-HTP: 5-HTP è il precursore della serotonina. La serotonina è la sostanza chimica del cervello associata con il sonno, l’umore, il movimento, l’alimentazione, e il nervosismo. Il 5-HTP può alterare i livelli di serotonina nel cervello, che possono quindi ridurre i comportamenti di eccesso di consumo di cibo e può promuovere la perdita di peso in individui obesi.

L’integrazione a base di 5 HTP deve essere utilizzato con cautela in caso di problematiche psicologiche accertate. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Bitter orange: Arancio amaro (Citrus aurantium) proviene da un albero sempreverde originario dell’Asia tropicale. E ‘ormai ampiamente coltivato nella regione del Mediterraneo e altrove. L’ Arancio amaro è un ingrediente comune in integratori alimentari come aiuto per la perdita di peso e può aiutare a controllare l’appetito.

Citrus aurantium titolato in PMF’s L’estratto di Citrus aurantium titolato in polimetossi flavoni rappresenta un’alternativa naturale ed efficace per ridurre i livelli colesterolo-LDL senza incorrere negli effetti collaterali causati dai tradizionali farmaci ipolipidemizzanti (es. statine). I polimetossi flavoni (PMFs) sono una classe di bioflavonoidi altamente metossilati, contenuti nella buccia degli agrumi, in particolar modo di arance e mandarini. I due principali PMFs presenti nelle arance e mandarini sono la tangeretina e la nobiletina. I dati raccolti suggeriscono che questi PMFs abbiano la capacità di abbassare i livelli di LDL del 32-40%, probabilmente inibendo la sintesi di grassi (colesterolo e trigliceridi) nel fegato.

Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Evodia rutaecarpa

Utilizzata nella medicina tradizionale cinese da oltre 2.000 anni nel trattamento di disordini gastrici come nausea, vomito, diarrea, questo estratto titolato in evodiamina ha mostrato una spiccata attività termogenica aumentando il calore del corpo, bruciando grassi per trasformarli in energia. La rutecarpina contenuta nell’estratto ha una attività vasodilatatrice grazie al rilascio di NO (ossido di azoto-ossido nitrico)

Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Chitosano alta densità

Polisaccaride ottenuto dalla deacetilazi one delle chitine naturali presenti nei crostacei, assorbe grassi ingeriti con il cibo, aiutando la perdita di peso ed il controllo del colesterolo (l’alta densità permette una migliore compressione del prodotto ed un migliore incapsulamento)

Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Rhodiola rosea 3%-5% rosavins

Potentissimo estratto per combattere lo stress, aumenta la memoria, combatte la depressione, facilita inoltre il rilascio della lipasi tessutale e quindi la mobilizzazione dei lipidi accumulati come grasso corporeo, combatte lo stress da fame nervosa

Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

CANNELLA
Viene estratta dalla corteccia liberata dal sughero di un albero originario dell’India. Esiste quella di Ceylon e quella della Cina.
Contiene tannini, olio essenziale, eugenolo (oltre 50 composti aromatici e terpenici), canfora.
Ha attività antibatteriche, antifungine, antispasmodica. A dosi elevate è antiulcerosa.
Ha attività complessa sul sistema nervoso centrale e nel cane è stato provato stimolare il sistema respiratorio ed è un vasodilatatore periferico e ipotensore.
E’ utilizzata tradizionalmente come anticostituente e antisettica.

Uno studio del Dipartimento dell’Agricoltura americano afferma che aumenta di 20 volte la capacità dell’insulina di scomporre gli zuccheri : basta aggiungerne alla dieta un cucchiaino al giorno.

Calcio: Il calcio è il minerale più abbondante nel corpo umano. Il calcio è necessario per la contrazione muscolare, per la contrazione ed espansione dei vasi sanguigni, il rilascio di ormoni ed enzimi, ed il corretto funzionamento del sistema nervoso. Diete con presenza più elevata di calcio (livelli elevati di calcio riferito alle calorie totali) sono stati associate con una ridotta incidenza di essere in sovrappeso o obesi in diversi studi. Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere le relazioni tra l’assunzione di calcio e il grasso corporeo, questi risultati sottolineano l’importanza di mantenere un adeguato apporto di calcio durante la dieta .

Evitare in caso di allergia o ipersensibilità al calcio o lattosio. Alte dosi assunte per via orale possono causare calcoli renali. Evitare in presenza di alti livelli di calcio nel sangue, alti livelli di calcio nelle urine, alti livelli di ormone paratiroideo, tumori ossei, tossicità da digitale, fibrillazione ventricolare, calcoli renali, malattie renali, o sarcoidosi . Usare cautela con acloridria (assenza di acido cloridrico nei succhi gastrici) o aritmia (battito cardiaco irregolare).

Il calcio sembra essere sicuro in donne in gravidanza o allattamento.

I supplementi di calcio a base di dolomite, gusci di ostriche, o farina di ossa possono contenere livelli inaccettabili di piombo.

Guarana: Guaranaè una specie originaria del Sud America e ha proprietà stimolanti quando assunto per via orale. Il Guarana ha lo stesso effetto stimolante della caffeina e viene spesso utilizzato per avere energia, per favorire la perdita di peso, e come additivo per le bibite .

La Caffeina è stato utilizzata come agente per la perdita di peso a causa della sua capacità di bruciare calorie aumentando l’effetto termico. Negli studi disponibili, il guaranà è stato studiato con altre erbe, il che rende difficile trarre una conclusione basata sugli effetti del guaranà da solo.
Evitare in caso di allergia al guaranà (Paullinia cupana), caffeina, tannini, o di specie affini della famiglia Sapindaceae. Evitare in caso di ipertensione, disturbi psicologici o psichiatrici, disturbi del fegato, o battito cardiaco irregolare. Evitare se di assumono altri agenti stimolanti
Usare cautela in caso di patologie del seno,, funzionalità renale ridotta, diabete, pre-esistente prolasso della valvola mitrale, carenza di ferro, ulcera gastrica o duodenale, disturbi emorragici, glaucoma, o se a rischio di osteoporosi. Usare con cautela se sottoposti a terapia elettroconvulsiva (ECT). Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Guggul:Il Guggul (gomma guggul) è una resina prodotta dall’albero commiphora mukul. Ci sono prove scientifiche incoraggianti per sostenere che l’uso del Guggul o derivati del guggul siano efficaci per la gestione dell’obesità.
Evitare in caso di allergia a guggul. Evitare in caso di disturbi della tiroide, anoressia, bulimia o disturbi della coagulazione. Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

L’ipnosi, ipnoterapia: L’ipnosi è uno stato di trance in cui una persona diventa più consapevole ed è più aperta alla suggestione. L’ipnoterapia è stato utilizzato per il trattamento di condizioni di salute o per modificare comportamenti di vita. La ricerca suggerisce che l’ipnosi può essere utile in aggiunta alla terapia cognitivo-comportamentale per la perdita di peso. Tuttavia, non è chiaro se l’ipnoterapia usato da solo è utile in questo settore.
Usare cautela con malattie mentali (ad esempio psicosi / schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo di personalità multipla, o disturbi dissociativi) o disturbi convulsivi.

L-carnitina e N-acetilcarnitina:

La L-carnitina, permette il trasporto degli acidi grassi a lunga catena dal citosol cellulare ai mitocondri, dove il processo continua attraverso la beta ossidazione, il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa fino alla produzione di energia in forma di ATP. L’acetil-L-carnitina in particolare riveste un ruolo cruciale in questo complicato processo, vale a dire quello di trasportatore intermedio del gruppo acetilico tra la molecola della L-carnitina e quella del CoA.
L’acetil-L-carnitina è in grado di: facilitare l’uptake di CoA nel mitocondrio durante il processo di beta ossidazione degli acidi grassi, incrementare la produzione di acetilcolina e stimolare la sintesi dei fosfolipidi di membrana. Essendo dal punto di vista strutturale molto simile alla acetil-colina, l’acetil-L-carnitina può anche esercitare un azione colino-mimetica.
Le possibili applicazioni dell’acetil-L-carnitina sono molteplici e rivestono molti ambiti, dagli integratori energetici destinati agli sportivi, a quelli contro la depressione e per la funzionalità cerebrale. La ricerca medica ha inoltre individuato alcuni indirizzi terapeutici di tipo prettamente clinico, quali ad esempio: il morbo di Alzheimer, le neuropatie diabetiche, l’ischemia e la riperfusione cerebrale nonché il miglioramento delle facoltà cognitive degenerate in seguito ad alcolismo.
La carnitina può essere sintetizzata nel cervello, nel fegato o nel rene ad opera dell’enzima ALC-transferasi a partire dalla lisina metionina ed in presenza di vitamina C ed altre sostanze che , fungono da substrato o cofattori. Il tessuto del muscolo cardiaco e di quello scheletrico rappresentano le principali sedi di stoccaggio di questa sostanza.
La produzione di acetil-L-carnitina avviene a partire dalla L-carnitina e dall’acetil-CoA derivato dal processo di beta ossidazione degli acidi grassi (entranti sotto forma di acil-CoA) grazie all’intervento dell’enzima carnitina-acetiltransferasi presente nella matrice mitocondriale.
La disponibilità di L-carnitina e dei suoi esteri previene l’accumulo di quantitativi tossici di acidi grassi e acil-CoA (rispettivamente nel citoplasma e nel mitocondrio) e permette l’avviamento degli acetil-CoA alla sede mitocondriale per la produzione di energia.

Queste sono i principali effetti studiati che riguardano questa interessantissima molecola:

  • Incremento dell’efficienza metabolica di utilizzazione delle molecole ad alta energia (lipidi).
  • Incremento della possibilità di bruciare grassi durante l’esecuzione dell’attività fisica.
  • Incremento dell’efficienza con la quale sono bruciati gli zuccheri.
  • Diminuzione del rapporto lattato/piruvato con relativo incremento della disponibilità energetica a livello cellulare.
  • Livelli ottimali di creatina contribuiscono a contrastare il naturale innalzamento di acetil-CoA che si verifica durante l’esercizio fisico.
  • Incremento diretto dell’attività degli enzimi che partecipano alla respirazione cellulare (più veloce produzione di energia).
  • Riduzione del dolore muscolare che può seguire un intenso esercizio fisico.
  • Riduzione dell’incremento dei battiti cardiaci durante l’istante di massima intensità dello sforzo.
  • Incremento della resistenza degli atleti durante sforzi prolungati.
  • Diminuzione della formazione di radicali liberi durante l’esercizio fisico.

Per la presenza del gruppo acetilico, l’acetil-L-carnitina è in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica ed è quindi più adatta della L-creatina per ottimizzare la funzione cellulare nel distretto cerebrale.
In particolare, l’acetil-L-carnitina può prevenire il naturale deterioramento cellulare che può verificarsi in seguito a protratte situazioni di stress e/o all’invecchiamento. Con l’avanzare dell’età, la quantità di acetil-L-carnitina presente nel nostro cervello diminuisce. Per questa ragione, l’integrazione con tale sostanza è particolarmente indicata per le persone anziane. L’acetil-L-carnitina risulta di grande utilità anche nel caso in cui le cellule cerebrali siano state private di ossigeno per un breve lasso di tempo. È stato provato che, grazie alla somministrazione di acetil-L-carnitina, il recupero dei pazienti colpiti da ictus può essere più veloce.

L’acetil-L-carnitina, agisce anche da potente antiossidante e contribuisce ad incrementare il livello di un importante messaggero molecolare, l’acetil-colina. La disponibilità di energia è particolarmente importante per le cellule cerebrali.

L’acetil-L-carnitina può diminuire la perdita di recettori cellulari che normalmente avviene con l’avanzare dell’età.

L’acetil-L-carnitina agisce anche a livello dei neurotrasmettitori, vale a dire delle molecole che partecipano dal punto di vista chimico alla trasmissione dell’impulso.

L’assunzione di acetil-L-carnitina risulta indicata anche nel trattamento della depressione, soprattutto di quella che compare in età avanzata.
In alcune sperimentazioni, inoltre, l’acetil-L-carnitina si è dimostrata in grado di:

  • diminuire l’accumulo di lipofuscina, un indice di invecchiamento nel cervello;
  • aumentare il livello del fattore di crescita NGF (nerve growth factor) che costituisce un composto importante nel mantenimento della funzionalità dei neuroni. Dato che col progredire dell’età i neuroni rispondono meno alla benefica azione dell’NGF, l’azione dell’acetil-L-carnitina si manifesta coll’incrementare anche la sensibilità dei neuroni nei confronti di tale composto;
  • mantenere la guaina mielinica di rivestimanto dei nervi (importante per il mantenimento della salute e funzionalità dei nervi stessi);
  • preservare l’informazione genetica custodita negli acidi nucleici RNA e DNA;
  • aiutare le cellule cerebrali ad utilizzare fonti energetiche alternative, quali ad esempio i lipidi od i corpi chetonici. L’assunzione di acetil-L-carnitina aiuta le cellule del nostro cervello ad adattarsi a livelli minori di glucosio nel sangue quali quelli che possono verificarsi tra un pasto (ipoglicemia). In tale modo è garantito al cervello un costante ed adeguato apporto di energia;

Liquirizia:la liquirizia è raccolta dalla radice e rizomi di un arbusto chiamato Glycyrrhiza glabra. Dati preliminari indicano che la liquirizia può ridurre la massa grassa corporea. Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati.

Evitare in caso di allergia a liquirizia,o a qualsiasi componente di liquirizia, o qualsiasi membro della Fabaceae (leguminose). Evitare la liquirizia in caso di ipertensione, alterazioni ormonali, o se si assumono diuretici.

Psyllium: lo Psyllium, noto anche come ispaghula, proviene dalle bucce dei semi della Plantago ovata. Le ricerche dimostrano chelo psyllium può migliorare i livelli di zucchero nel sangue e i livelli di lipidi, che sono stati associati con l’obesità in alcuni bambini. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per chiarire i suoi effetti ed i meccanismi coinvolti.

Evitare in caso di allergia o ipersensibilità a psyllium, ispaghula, o piantaggine inglese (Plantago lanceolata). In caso di uso di Psyllium i farmaci dovrebbero essere assunti un’ora prima o due ore dopo lo psyllium. Usare con cautela in caso di gravidanza o l’allattamento perché lo psyllium può abbassare i livelli di zucchero nel sangue.

Rabarbaro: Uno studio ben strutturato ha esaminato gli effetti del rabarbaro sull’obesità di livello I. Lo studio indica un effetto positivo del Rabarbaro rispetto agli altri due trattamenti per l’obesità e a un gruppo di controllo, che la ricerca prende in esame.

Evitare in caso di allergia al rabarbaro, ai suoi componenti, o alle piante affini dalla famiglia Polygonaceae. Evitare l’uso di rabarbaro per più di due settimane. Evitare con atonia, colite, morbo di Crohn, la disidratazione, deplezione elettrolitica, diarrea, emorroidi, insufficiente funzionalità epatica, ostruzione intestinale, ileo, sindrome del colon irritabile (IBS), le mestruazioni, pre-eclampsia, disturbi renali, colite ulcerosa, o problemi urinari. Evitare di manipolare foglie di rabarbaro, in quanto può causare dermatite da contatto. Evitare di rabarbaro nei bambini minori di 12 anni a causa della deplezione di acqua.

Evitare in gravidanza o durante l’allattamento.

Vitamina A (retinolo): La vitamina A è una vitamina liposolubile che deriva da due fonti: i retinoidi e carotenoidi. I retinoidi si trovano in fonti animali (ad esempio, fegato, reni, uova e latticini). I carotenoidi si trovano nelle piante (ad esempio verdure di colore giallo o verde). Una somministrazione giornaliera di vitamina A con il calcio è stato suggerita per la perdita di peso. In uno studio scientifico è stata segnalata una perdita media di due libbre è stato segnalato dopo due anni di integrazione nelle giovani donne. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche prima che una conclusione definitiva può essere fatta in questo settore.

Evitare in caso di allergia o ipersensibilità alla vitamina A. La vitamina A tossicità può verificarsi se preso in dosi elevate. Usare cautela con epatopatia o alcolismo. I fumatori che consumano alcol e beta-carotene possono presentare un aumentato rischio di cancro ai polmoni o malattie cardiache. La vitamina A appare sicura in donne in gravidanza se assunta alle dosi raccomandate. Usare con cautela se si allatta al seno, perché i benefici o i potenziali effetti collaterali per i lattanti non sono stati chiaramente stabiliti.

Gymnema: Mentre ricerche preliminari riportano che la gymnema può essere utile nei pazienti con diabete di tipo 1 o di tipo 2, non esiste attualmente alcuna evidenza clinica disponibile per l’uso della gymnema per l’obesità.

Esercizio: L’esercizio fisico regolare può aiutare le persone a mantenere un peso sano. E ‘stato anche dimostrato essere efficace per controllare il diabete, ridurre lo stress, e ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus. Trenta minuti al giorno di esercizio fisico è raccomandato di norma.

Dieta:Una dieta sana ed equilibrata è essenziale per il mantenimento di un peso sano. Una dieta sana dovrebbe includere cinque o più porzioni al giorno di frutta e verdura, molto utili e salutari, sono gli estratti di frutta e verdure fresche biologiche e biodinamiche, la dieta dovrebbe prevedere alimenti ricchi di fibre solubili (come la farina d’avena e i fagioli), cibi ricchi di calcio, prodotti di soia (come il tempeh, miso, tofu e latte di soia), e alimenti ricchi di acidi grassi omega3, tra cui pesci di acqua fredda (come il salmone, lo sgombro e tonno), semi di lino, olio di semi di lino.

Gestione dello stress: Perché lo stress può aumentare il rischio di diventare obesi, si consigliano tecniche di gestione dello stress (Sanza, Yoga, Training Autogeno, Stretching etc…)

Di seguito riportiamo delle nuove ricette di succhi Vivi estratti con (Nome della macchina se ritieni opportuno).

Questi succhi vivi, oltre ad essere gustosissimi, contengono sostanze antiossidanti, polifenoliche e lipotrope in grado di aiutare a perdere il grasso in eccesso, durante una dieta ipocalorica e un programma costante di esercizio fisico.

Estratti di succhi Vivi per favorire il corretto peso corporeo, la vitalità e le funzioni cellulari.

Ricetta 1:
1 cetriolo
4 gambi di sedano
2 mele verdi o rosse
6-8 foglie di cavolo
½ limone o ½ lime
2,5 cm di zenzero

Per dolcificare se gradito 1 o1 grammi di Inulina estratta da cicoria

Ricetta 2:
1 mazzetto di prezzemolo riccio
1-2 mele verdi
2 cetrioli
2 gambi di sedano
1 limone

Per dolcificare, se gradito, 1 o1 grammi di Inulina estratta da cicoria

Ricetta 3:
2 arance rosse
2 carote
1 grande barbabietola fresca
1 pompelmo rosa
2,5 cm di zenzero

Ricetta 4:
250 g. mirtilli freschi
2 mele ( verdi o rosse )
Da 2 a 5 cm di zenzero
2 foglie di cavolo (cavolo toscano )

Ricetta 5:
4 foglie di bietola arcobaleno (bietola colorata) + gli steli
2 barbabietole fresche ( barbabietole ) + manciata di foglie di barbabietola
4 gambi di sedano
2 limoni

Ricetta 6:
1-2 mele verdi
3 – 4 foglie di cavolo (cavolo toscano )
1 cetriolo

Ricetta 7:
1 testa di broccoli
1 manciata di prezzemolo
2,5 centimetri di zenzero
1 cucchiano di curcuma
¼ di cucchiaino di pepe nero

Per dolcificare si possono consigliare 1 o 2 grammi di inulina estratta da Cicoria.
Si può consigliare di assumere la barbabietola rossa sempre con del succo di limone, per favorire l’assorbimento del Ferro!
Il pepe nero tramite la Piperina http://it.wikipedia.org/wiki/Piperina , aumenta l’assorbimento della Curcuma, quindi sempre consigliarlo, a meno che non ci siano patologie che ne sconsiglino l’uso.

Basta pensare alla tradizione del Curry, che prevede sempre la presenza del pepe all’interno

Le tradizioni culinarie non sbagliano quasi mai!

Fonte Wikipedia:

La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco,peperoncino, zafferano, cardamomo.

Si consiglia di assumere Vitamina C sottoforma di ascorbato di Magnesio e Potassio, acidi grassi essenziali omega 3, come il prodotto PufaGenics prodotto dalla Metagenics, cannella, acido alpha lipoico, prodotti a base di melograno.

È importante assumere un buon integratore multivitaminico minerale ad ampio spetto come il Nutrimonium della Metagenics, è consigliabile assumere Magnesio altamente biodisponibile come il MetaRelax Metagenics.

Prodotti specifici per il controllo della glicemia, comprendono il Diabephit prodotto dalla A.V.D. Reform, il Summer Linea (per la stagione estiva) ed il Winter Linea (per la stagione invernale).

Valido supporto per aumentare il metabolismo energetico mitocondriale, possono fornirlo funghi selezionati presenti all’interno del prodotto Performance della A.V.D. Reform.

Altre monografie già pubblicate: 

Monografia sul diabete

Monografia sulla disfunzione erettile  

per l’elenco completo delle altre monografie vedi su:
Collana delle monografie sulle malattie 

[Le  informazioni non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni e alle indicazioni dei professionisti della salute che hanno in cura il lettore. Questi consigli non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, consultare sempre un medico competente prima di iniziare qualsiasi nuovo programma alimentare e di stile di vita.]

 

La relazione tra Energia & Informazione. Le Beatitudini e l’energia elettrodebole: IL PRINCIPIO DEL MINIMO STIMOLO.

“Beati i poveri in spirito” recita l’apertura del Discorso della montagna di Gesù, meglio conosciuto come “Le Beatitudini”.

In questa cultura imperante in cui la spiritualità viene spesso relegata a livelli che oso definire ad un livello “al di sotto dei piedi” per poter essere dunque continuamente calpestata, in questo cultura delle regole delle leggi, anzi “della Legge”, rischiamo di perderci alcune sfumature che ai più potrebbero sembrare appunto dei piccoli dettagli Insignificanti, mentre invece È proprio lì la serratura che ti apre porte di fondamentale importanza. 

Nell’articolo I nove segreti della sana longevità – The blue zones abbiamo scoperto che il primo dei segreti della salute e della longevità, del rimanere giovani è il mangiare poco, molto meno (vedi la regola dell’80%).

ENERGIA_INFORMAZIONE2Abbiamo spesso osservato durante il cammino della nostra lunga ed ormai ventennale attività di rassegna delle più avanzate scoperte scientifiche e moderne metodologie per la salute (fin dai tempi di www.centrostudisalute.org), come un tema di fondo ricorrente risieda nell’applicazione di questa “legge”. Applica lo stesso principio anche il famoso Metodo Buteyko sulla respirazione, che ha permesso la guarigione da oltre 300 tipi di malattie a migliaia di persone in tutto il mondo, semplicemente “respirando meno”.

Nell’articolo Il Fabbricante di chiavi abbiamo scoperto il segreto della leggerezza, della brezza leggera, dell’energia elettrodebole.
In agricoltura, per esempio con le tecniche agronomiche dell’Agricoltura della luce del carbonio, divulgate e sviluppate dalla Cooperativa Vino Nuovo, abbiamo verificato come unScreen-NOUS-Logo minimo stimolo di principi attivi secondo determinate procedure, sappia produrre risultati potentissimi (vedi l’esempio di alcune tisane inserite in fertirrigazione a seguito delle quali la pianta risulta molto più nutrita, forte e sana).
Molte tecnologie basate sull’applicazione dei principi dell’energia elettrodebole, tecniche non invasive, senza effetti collaterali e sostanzialmente senza controindicazioni, permettono guarigioni altrimenti difficilmente possibili.

Il problema principale è dato dal fatto che queste tecnologie contrastano con l’ideologia imperante nella nostra epoca, che che è il sentirsi forte, il sentire l’energia che attraversa i muscoli, ma questo non rende coerente l’organismo, che ha bisogno di una attivazione verticale che parta dai livelli più bassi.

Questo, alcuni indirizzi terapeutici lo hanno compreso da molto tempo.

Significa che se io do un piccolissimo ammontare di energia, i domini di coerenza in basso lo accumulano e cominciano a oscillare. Questa comporta che iniziano a oscillare i livelli superiori. Se questo minimo stimolo dura per un po’ di tempo, una grande energia caotica viene sommata e produce una grande energia coerente.

È come fare un milione di euro tutto in monetine da un centesimo.

Questo principio che contraddice l’opinione comune per la quale per produrre un grande effetto ci vuole una grande causa, venne capito a metà dell’ottocento da due grandi fisiologi tedeschi (legge di Weber e Fechner in psicofisiologia: più piccolo lo stimolo, più grande la risposta).

La Psicofisiologia è la disciplina che studia i correlati fisiologici dei processi psicologici. (vedi Weber e Fechner)

La risposta di un organismo a uno stimolo non è proporzionale allo stimolo, ma al logaritmo dello stimolo. (il logaritmo è il num. di zeri che ha un numero. Di 10 è 1. Di 1000 è 3. Di 1 è 0 zero. Di 0,1 è -1. di un millesimo è -3)

Più piccolo è lo stimolo più grande è la risposta ma con il segno meno davanti. Che vuol dire questo ? che non è una risposta outbound, ma inbound, cioè l’organismo risponde trasformando se stesso.

Applicare gli stimoli più piccoli possibili per avere una grande risposta trasformativa!

 

Per approfondire leggi “La fisica quantistica della visione di Emilio Del Giudice”

Sugli stessi argomenti leggi anche: 

L’uomo delle chiavi: per aprire la porta di Luce, la porta della Sorgente, serve una chiave posseduta dal Fabbricante di chiavi…

 

Sui dispositivi CEMP EFFETTIVI AD ENERGIA ELETTRODEBOLE:

Altri articoli  sul dispositivo  Sanza e sugli e-CEMP: .

Perchè bere acqua o/e immergersi nell’acqua prima di un trattamento con i CEMP
.

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi   

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP)
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Articoli relativi al Progetto in corso di Medicina Sociale::
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Visione Olonomica del Cervello e Visita Qantiqa 

Storia di una Guarigione (vera) dall’emicrania

Storia di una Guarigione (vera) dalla psoriasi

Storia di una Guarigione (vera) dalla fibromialgia

Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno 

Il fai da te per la soluzione dei disturbi sessuali

Siamo nei tempi dello stress e dell’ansia, perchè  molto carenti nella nostra capacità di dare e ricevere amore, cioè nella nostra spiritualità.

Timore di insuccesso e bassa autostima (non solo sessuale), eccessiva compiacenza verso il partner o riserve nei suoi confronti, conflitti e/o incomprensioni, eccessivo bisogno di procurare piacere al partner o  ansie daninfomania prestazione, riluttanza inconsapevole ad una buona sessualità,  auto-sabotaggi inconsci (programmazione inconscia al fallimento sessuale),  dipendenza dalla pornografia (specie se vissuta come metro di paragone… paure legate alle dimensioni del pene, alla durata della prestazione, auto-monitorizzazione del pene durante il rapporto sessuale) e masturbazione compulsiva, entrambe sempre più diffuse. Repressioni di tipo morale o religioso (il sesso visto come peccato), conflitto di valori o altre convinzioni limitanti (sconosciute ai più o troppo spesso sottovalutate). Infine le più gravi: dipendenza relazionale, mancanza di autonomia (la sessualità richiede una buona capacità ed equilibrio di interdipendenza, cosa che è possibile solo a chi gode di una buona autonomia) et dulcis in fundo… l’ ignoranza (concezioni totalmente errate sulla sfera sessuale femminile o maschile).
Uso di antidepressivi,  alcol, fumo, droghe o farmaci… Vestiti inadatti, troppo stretti o con materiali scadenti ed inquinanti, junk food, creme e saponi tutt’altro che sani… mancanza di attività fisica.
ninfomania1Queste sono le cause più diffuse che maggiormente contribuiscono ai vari tipi di disturbi, il più delle volte di più immediata soluzione: disfunzione erettile, impotenza, eiaculazione precoce per i maschi. Difficoltà di orgasmo, poco desiderio,  addirittura frigidità e vaginismo (o dall’altra parte ipersessualità e ninfomania) da parte delle femmine, sempre più spesso tendenti a  recitare ruoli che fino a qualche tempo fa era tipico dei maschi.

Quello della sessualità è probabilmente il campo in cui il Web ha inciso più effettivamente nell’informazione, specie dei giovani. sexforum
Un tempo erano i genitori o gli amici ad iniziare a questo tipo di informazione. Ora il web è padre, madre, amico, dottore, sacerdote, scuole, tata… tutto! Assieme agli altri mass media, fin dalla prima infanzia.
Basti pensare che secondo Alexa, una compagnia del gruppo Amazon che si occupa di statistiche nel web, in Italia abbiamo oltre 1 sito porno ogni 10 tra i primi 100 siti più cliccati nel Bel Paese (il primo già attorno alla trentesima posizione, quindi prima di siti di massa come WhatsApp e subito dopo i grandi siti istituzionali (i vari Google, i grandi social, i grandi quotidiani).

Eppure nel Web esiste anche una produzione di discorso sessuale che non ha equivalenti in nessun altro luogo sociale e che non è pornografia.

Nel 1936, Wilhelm Reich scrive se che l’educazione sessuale dei suoi tempi è diseducativa perché si limita alla biologia, senza toccare gli aspetti psicologici, che sono quelli a cui gli adolescenti sono più interessati. sesso3
Oggi se c’è un problema dunque con chi si parla? Con chi ci si confronta? 

SEXhulk
I mass media sono i principali educatori (non solo sessuali) della nostra epoca.

Con l’intimità anonima di Mamma Community on line, con i forum… (decine di migliaia di messaggi in 20 forum sulla sessualità solo in questo mese). I gruppi virtuali, dove la tua prima identità è quella del nickname che Mamma Community, attraverso il suo spirito ti ha assegnato. (… eh si, il “nome”, quello che ti assegna Spirito Santo ispirando i tuoi genitori, quello che contiene l’indicazione dei tuoi talenti e quindi del tuo Progetto, che ti accompagna nella Vita durante il tuo cammino di Ricerca del Nome, ultimamente ha preso qualche brusca deviazione!) (magari forzata dai nostri media, di fronte ai quali molti nostri bimbi fin da piccoli vengono parcheggiati…)

Se c’è un problema di impotenza, dunque? ( sempre più diffuso proprio tra i giovani..)
Impossibile parlarne con la partner (imbarazzo, vergogna…), raramente con gli amici, ancora più difficile con il medico (il medico generico è troppo “di famiglia”, l’andrologo implica classificare il proprio ‘fastidio’ come patologia… e poi dei medici chi si fida più?…”mica è una cosa grave!”).

partnergiusto
Certe volte è solo un’indicazione che il partner è quello sbagliato…

Quando usare il Viagra (o Chalis o simili), il giovane (e meno giovane) lo chiede al forum e non al medico. È più immediato, più semplice.
Per i giovani i fallimenti vengono considerati episodici, alle difficoltà della prima volta, ai partner sbagliati, considerandoli più problemi psicologici che fisici. Per cui sono ancora relativamente pochi i giovani che usano il farmaco. È considerato già fondamentale invece dopo i 40 anni, non solo come terapia per una disfunzione, ma come sostegno occasionale, sia per facilitare la rimozione di blocchi psicologici, sia semplicemente come pillola di sicurezza.

fintorgasmo
Molte relazioni affettive sono finte… ma prese per vere. Allora il corpo si ribella e dà segnali che bisogna imparare a leggere..

Pochi per la verità, tra quei pochi che dicono di “essere andati” dal medico, affermano di aver trovato soluzione. Ma questo è un problema vecchio come il mondo: da una parte pochi medici sono preparati e specializzati nel gestire la parte biofisica dell’organismo, dall’altra è ovvio che quando sono in ballo parti così importante della psiche come tutto che attiene alla sfera sessuale, per risolvere il problema è spesso necessario cambiare stile di vita. Ciò significa prima cambiare il proprio modo di pensare a proposito delle proprie relazione affettive e di tutto “il collegato”.

In attesa che tutto questo possa avvenire, spesso effetto di una maturazione che abbisogna di tempi adeguati, la scienza ci viene in soccorso con dei dispositivi che spesso si rivelano risolutivi, evitando lo svantaggio degli effetti collaterali e delle controindicazioni tipiche dei farmaci. In tutti i casi viene dato più tempo a queste persone, senza che nel frattempo avvengano delle degenerazioni a livello organico.

Applicatore della magnetoterapia 3D per applicazione alzato
Tra i 40 tipi di applicatori sono previsti anche quelli adatti agli organi sessuali.

Stiamo parlando dei CEMP (CAMPI ELETTROMAGNETICI PULSATI), i quali riescono intervenire in modo efficacissimo su diverse funzioni come quello delle fertilità e su diversi sistemi organici, come nel ripristino del microcircolo e nella vasodilatazione (permettendo per esempio in aumentare in modo naturale il turgore dei corpi cavernosi e concorrendo in maniera determinante all’erezione del pene).
Questi dispositivi dispongono di una versione approvata dal sistema sanitario nazionale per l’uso domestico, potendo attivare dei programmi specifici, che non necessitano dell’intervento medico. Le controindicazioni sono minime, sostanzialmente quelle assolute sono solo per donne in gravidanza, portatori di pacemaker, malati epilettici e poco altro.

Applicatore speciale per combinazione 3D magnetoterapia pulsata e la luce polarizzata
Va detto però che i dispositivi con tecnologie più evolute sono elettromedicali utilizzabili solo dal medico, il quale ha la professionalità di determinare quando abbiamo a che fare con patologie e le opportune terapie. Consigliamo dunque in tutti i casi una prescrizione medica, anche quando non fosse necessaria. La prescrizione medica da comunque accesso alla vasta gamma di convenzioni ed agevolazioni determinate dal sistema sanitario nazionale e dalle assicurazioni in ambito privatistico, che portano in molti casi al al rimborso totale delle cure o del costo dei dispositivi.

Applicatore della magnetoterapia 3D per applicazione sdraiato

Durante gli ultimi vent’anni le aziende specializzate nel settore, nostre socie, hanno selezionato i migliori e più avanzati produttori del settore come in primis Biomag (Rep. Ceca ed Accademia delle Scienze Russa), Sanza (Germania), Omnium (Usa-Svizzera), compagnie leader nel mondo.

 Questi dispositivi sono molto utili anche perché garantiscono una moltiplicazione dell’assorbimento dei principi attivi dei vari alimenti, integratori o farmaci che dovessero essere assunti a seguito delle varie prescrizioni specialistiche.
Un tipico esempio di Principio naturale sul quale si sta facendo ricerca scientifica è quello della l-citrullina, facilmente estraibile per esempio dall’anguria come indicato in questo articolo Gli straordinari effetti dell’estratto di anguria (…e di melone).

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Di estrema facilità nelle possibilità d’uso del FAI-DA-TE va ora di moda nei paesi di lingua tedesca, anche lo StarQi, Dispositivo relativamente a basso costo (circa 900 euro), ma che si può noleggiare od acquistare con somme di 50 euro al mese e inferiori. È possibile scaricare l’applicazione nel proprio telefonino che stiamo velocemente traducendo in italiano e che è già disponibile per oltre il 60% del testo. Prevediamo di completarla entro settembre 2016.

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StarQi App
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für Android
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für iOS (Apple)

 

 

 

 

 

Sono anche disponibili corsi di formazione qui in Italia per l’uso ottimale del dispositivo, sia per la la classe medica sia per i loro pazienti. Oppure per le persone comunque interessante, visto il suo largo utilizzo nel mondo sportivo e da parte di professionisti quali personal trainer, e mental coach, Molto utilizzati dagli sportivi professionisti, in quanto con questi strumenti si può operare anche nell’ottimizzazione dei vari neurotrasmettitori cui e equilibrio è fondamentale in gran parte delle discipline sportive.

Il dispositivo StarQi può essere acquistato nel sito di QantiQa a partire dalla fine di luglio 2016 a seguito del corso del 30 luglio 2016 a Capriccio di Vigonza (Pd) Corsi sull’utilizzo del dispositivo StarQi vengono tenuti con cadenza quindicinale presso la sede di Padova dei Lab. QantiQa Biophysical Research o presso le sedi in cui vengono organizzati e di cui anche noi diamo notizia nel nostro sito.

Il seminario per medici e addetti ai lavori (per esempio preparatori atletici, fisioterapisti, personal trainers, esperti di medicina sportiva etc.) si terrà presso la nostra sede in Capriccio di Vigonza dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di sabato 30 luglio 2016. Per iscrizioni (gratuite al seminario) scrivere a info@movimentosereno.it o telefonare al 049 2953614 – 342 1279017 – 3929896413.

Il seminario verrà tenuto alla presenza di un interprete dall’inglese all’italiano da un team austriaco organizzato direttamente dal responsabile dello staff StarQi DI Markus Mayer e con Christoph Pliessnig (direttore scientifico della StarQi GmbH www.starqi.com con sede in Othmar-Jaindl-Weg 2, A-9523 Villach, Austria – UID: ATU 67348248, FN 382657g, LG Klagenfurt).

Per quanto riguarda la disfunzione erettile,  particolare risalto ci sentiamo di dare a questo nuovo  strumento che sta solo ora entrando in Italia, già di notevole successo nei paesi di lingua tedesca. Lo StarQi  ha assunto il suo payoff (slogan commerciale)  principale  “sex up your life”, proprio per questa ragione.  Questo strumento a bassissimo costo ha ingegnerizzato ed ottimizzato alcune soluzioni proprie della medicina cinese tradizionale in relazione al trattamento dell’energia, con il sistema informativo utilizzato dal nostro organismo, studiato dalla biofisica e  scoperto dalla medicina occidentale.  Sull’utilizzo di questo strumento, estremamente facile da usare, sono comunque previsti corsi in tutta Italia, per integrare le conoscenze sulla medicina tradizionale cinese, sia per chi ne avesse bisogno sia anche per chi  fosse solamente interessato per motivi culturali alla medicina cinese.

Corsi StarQi in Italia

Per richiedere la data e la zona del prossimo corso Starqi scrivi a info@movimentosereno.it.
I Corsi  StarQi riguardano la correlazione tra i  principi scoperti dalla moderna Ricerca Biofisica (su cui esistono oramai migliaia di studi in doppio cieco pubblicati) con quelli  della Medicina Cinese Tradizionale e  vengono svolti con cadenza mensile  presso la nostra sede di Capriccio di Vigonza (Pd). Per le altre sedi vedi il calendario o richiedi alla nostra segreteria per organizzare corsi in altre zone d’Italia.

 

 Per informazioni e contatti, Per essere messi direttamente in contatto con le compagnie importatrici in Italia o gli Studi Medici ed Ambulatori convenzionati tel QantiQa Biophysical Research – Padova 049 2953614 342 1279017 – 3929896413 – o scrivere a info@movimentosereno.it

Altri articoli sullo stesso tema:  

Programma di Medicina Sociale: il dispositivo StarQi è in grado di gestire fino a 500 pazienti in tempo reale. Seminario sabato 30 Luglio 2016 ed a seguire ogni mese.

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i centri CANTICA (QantiQa)

Monografia su metabolismo ed obesità

Monografia sul diabete

[Le  informazioni non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni e alle indicazioni dei professionisti della salute che hanno in cura il lettore. Questi consigli non costituiscono in alcun modo una prescrizione medica, consultare sempre un medico competente prima di iniziare qualsiasi nuovo programma alimentare e di stile di vita.]

Basta dolori! Con le moderne tecnologie è possibile bloccare il dolore in modo naturale, quasi sempre anche quello acuto e quello cronico

Prosegue con successo il programma di medicina sociale di movimento sereno, che consente a tutti i soci di sperimentare in via del tutto gratuita le più moderne tecnologie, oggi disponibili al mondo.

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Kim Bong-han 1916-1966 ( scomparso nel 1966?)

I risultati di questo mese di agosto sfiorano il 100%, tali da sorprendere prima di tutto noi stessi su un simile grado di efficacia e su una così vasta tipologia di dolori che praticamente spazia tra quasi tutti i tipi di dolori fin qui conosciuti: biofotoni, quelli studiati dalle nuove scoperte coreane relative al PSV (Primo Sistema Vascolare) ( validate solo nel 2008, ma già conosciute con Bong Han fin dagli anni ’60 del secolo scorso), tecnologie agli infrarossi, campi elettromagnetici pulsati, microcorrenti, PST e magnetoterapia di ultima generazione, cioè tutte tecnologie che utilizzano la famosa energia elettrodebole, le onde a bassissima frequenza dei campi magnetici ultra deboli. Se e quando serve, integrazioni con sedute di ozonoterapia. Nessun farmaco, al massimo qualche integratore , naturale. Una buona alimentazione a 360 gradi. semplice, gustosa, varia, naturale. Facile da seguire, in base ai propri gusti.

dolorecervicaleIl dolore costituisce una delle cause più frequenti che porta alla consultazione del medico da parte dei pazienti. — Il suo inquadramento ed il riconoscimento delle cause che lo generano indirizzano al corretto e razionale trattamento. Questa è la principale questione: le cause sono quasi sempre di natura personale e difficilmente sono uguali a quelle di altri, anche se il dolore sembra essere simile o addirittura lo stesso.

Quello che è certo (ed è ciò di cui ci occupiamo con una significativa rilevanza e ci contraddistingue rispetto ad altri tipi di approcci medici) è che le cause possono non essere esclusivamente fisiologiche. Cioè non sono esclusivamente di tipo biochimico: conta anche il pensiero, cioè il dialogo interiore e tutto ciò che contribuisce alla materializzazione nell’organismo dei nostri modi di pensare (con tutti i neurotrasmettitori che il nostro cervello da ordine di produrre e che possono essere indagati, ritrovati, misurati e modulati sia con l’utilizzo di principi attivi naturali, sia con pensieri di altrettanta potenza (modificando così il nostro dialogo interiore).

1-rita
Rita Levi-Montalcini (1909-2012)

Già Rita Levi Montalcini studiando il comportamento delle cellule neuronali aveva dimostrato (e preso il Nobel) che i neuroni comunicano tra di loro attraverso scambi di informazioni di tipo elettromagnetico.

Allora perchè i neuroni si e le cellule del pancreas piuttosto che quelle del fegato o di altri organi no?

4.1.1
Luc Montagnier (Chabris, 18 agosto 1932)

La risposta è si, ma certo! Perché nella cellula (lo continua a ripetere anche un altro insigne Nobel per la medicina, Montagnier) abbiamo il DNA, che è una doppia elica collegata (tra i due filamenti che formano l’elica) con delle proteine. Dal punto di vista elettronico questo circuito così formato, in fisica si chiama “circuito oscillante” ovvero quel circuito che permette di emettere delle onde elettromagnetiche. Se un circuito emette onde vuol dire che è in grado anche di riceverle e questo è il nuovo principio di cui parla sempre Montagnier.
Questo principio rappresenta la nuova frontiera della medicina e questa medicina è finalmente atterrata anche tra noi comuni mortali. Siamo nei tempi giusti perché possa essere applicata a basso costo su larga scala. Coniugando la chimica, o meglio la biochimica, con i principi della fisica che è quella scienza che studia il comportamento dell’ultra piccolo, la struttura dell’atomo ed il suo comportamento, è proprio da questo incontro, unendo medici di un certo tipo ai fisici ed ai biochimici, è proprio dall’interazione di queste scienze che stiamo ottenendo risultati senza precedenti.

( CONTINUA )

 Per informazioni e contatti, per iscrizioni ed essere messi direttamente in contatto con gli Studi Medici ed Ambulatori convenzionati tel QantiQa Biophysical Research – Padova 049 2953614 342 1279017 – 3929896413 – o scrivere a info@movimentosereno.it

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Programma di Medicina Sociale: il dispositivo StarQi è in grado di gestire fino a 500 pazienti in tempo reale.

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Osteoporosi e dispositivi di campi eletromagnetici pulsati: l campi eletromagnetici pulsatia aiutano le cure contro l’osteoporosi

Viaggio attraverso la Geometria Sacra (terza parte): Le frequenze guaritrici della musica. L’intonazione a 432 hertz, la Scala Aurea e la matematica dell’8 (il dispositivo Sanza usa la frequenza dell’8 in molti programmi fondamentali)

Il significato delle malattie: 1.bis Come guarire le infiammazioni con l’alimentazione 

Sanza e gli effetti sulla matrice extracellulare. I problemi di modulazione dell’ossigeno a livello cellulare

Sanza & gli effetti sulla regolazione posturale statica e dinamica. Gli studi del Dr. Marco Morelli.

 

Vedi anche questo articolo: PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA

Sanza – Biomag. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

IL DISPOSITIVO SANZA E’ ATTUALMENTE L’UNICA MACCHINA AL MONDO IN GRADO DI SVOLGERE TUTTE LE FUNZIONI SOTTO DESCRITTE.

1. Brevetto mondiale di Sanza sulle FREQUENZE DI  FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Nonostante gli studi scientifici moderni sul funzionamento del sistema nervoso autonomo datino qualche decennio, siamo ancora ai primi stadi di conoscenza. Ciononostante la macchina Sanza di Santerra utilizza, unica al mondo, una scoperta sensazionale:  le frequenze del nostro sistema nervoso autonomo sono organizzate in modo assai complesso. Alcuni campi sono organizzati in base a delle “frequenze madri”  all’interno delle quali funzionano delle “frequenza figlie”.

2.  Intervalli delle frequenze utilizzate: sono i più ampi disponibili oggi tra i dispositivi acquistabili liberamente  nel mercato e con intensità molto elevata (fino a 10.000 microtesla). Normalmente le macchine classiche di magnetoterapia utilizzano onde di intervalli più ristretti e normalmente nel mercato le macchine che utilizzano intensità di 10.000 microtesla costano tutte oltre i 10.000 euro e sono disponibili solo in locazione (non sono acquistabili). Nonostante questa maggior qualità dunque, le macchine Sanza di Santerra  sono  quelle a minor prezzo e  sono acquistabili.
Importante: sia i segnali che le frequenze sono impostabili liberamente.

3.  Tutte e quattro le forme d’onda delle fisiologia umana. Normalmente le normali macchine di magentoterapia classica utilizzano solo la cosiddetta “onda quadra”. Sanza di Santerra utilizza tutte e quattro le onde delle fisiologia umana.

 

 

 

 

 

 

 

4. Le onde utilizzate sono tutte bipolari, quindi intere.

5.  Combinazione di un prodotto medico high-tech con varie applicazioni di vari scienziati premi nobel, all’avanguardia della ricerca, della nuova biologia.

Abbiamo unito i risultati delle varie scuole di studio e filoni di ricerca mondiale: della scuola orientale, di quella russa, di quella tedesca, di quella americana.  Sperimentazione clinica pluriennale in tutte le principali cliniche austriache e all’università di Karlsruhe. Utilizzate da diverse squadre di serie A di calcio, dalla squadra di discesa austriaca di sci, da vari olimpionici.

Oltre a quelle già citate in particolare sono inserite le seguenti applicazioni:

1.  ePST (particolarmente per le articolazioni),
2. MRT (terapia di risonanza magnetica, bassa intensità, terapia di regolazione),
3. HUELLKURVEN (campo di forze controllato che con 2 generatori garantisce una frequenza di generazione di segnale di impulso)
4. LASER (i biofotoni forniscono subito energia al tessuto carente, che è utilizzata per la formazione di energia nella cellula (ATP) ed avvia subito la fase di rigenerazione. (collegabile con HUELLKURVEN)
5. BFS (microcorrente di una composizione particolare di frequenza, frequenze per depurazione del sangue, attivazione delle cellule immunitarie, frequenza di sistema di armonizzazione delle energie corporee).

Tanti accessori relativi a  scoperte di più scienziati premi nobel uniti ed implementati tutti in un unico dispositivo. L’effetto è sensazionale!

Osserviamo normalmente la riattivazione velocissima del microcircolo, crescita del tessuto osseo fino al 20%, crescita di alcuni tessuti nervosi pari ad 1 millimetro ogni 10 giorni (sperimentazione ancora in corso), ripresa equilibrata del ciclo giorno-notte  (importanti studi dimostrano  correlazione tra gli squlilibri del ciclo cicardiano ed i tumori).

Nel dicembre 2012 Santerra, La ditta produttrice di Sanza,  ha ottenuto la prestigiosa PATENT, certificato che viene concesso dallo scrupolisissimo ente di ricerca del Governo Tedesco.

Dopo cinque anni di ricerca in tutto il mondo è stata classificata come il migliore dispositivo oggi esistente per l’ottimizzazione e massimizzazione dei benefici delle biofrequenze vitali dell’0rganismo umano, tutto questo naturalmente ed ufficialmente secondo il governo tedesco.

CERTIFICATO-1 Ogni certificato è  valido in tutto il territorio della comunità europea, registrato anche in Italia.

Infine la prestigiosa certificazione TUV del Governo Austriaco, in quanto SANZA viene utilizzata da anni in tutti i principali ospedali di quel paese. Il certificato TUV sostanzialmente certifica che ciò che vien dichiarato dal costruttore del dispositivo corrisponde a verità. In poche parole ciò che si dice nel manuale è vero (questo logicamente secondo il governo austriaco). (clicca qui) 

Segue un filmato che mostra il sangue di una persona malata prima e dopo l’utilizzazione della macchina Sanza.

   Video sugli effetti di Sanza sulla “PULIZIA E DETOSSIFICAZIONE DEL SANGUE”

Comparazione tra Sanza ed un altro dispositivo generalmente reputato come uno dei migliori del mercato.

Bemer 1
Dispositivo Bemer visto lateralmente

 

Bemer 2
Passaggio 1 Bemer laterale. a 20 cm dal fondo

Foto del dispositivo Bemer con barra laterale sulla quale è istallato dispositivo per il controllo qualità.

 

 

 

 

 

 

Passaggio 1:  Bemer laterale a 20 cm dal fondo

 

 

Bemer 3

 Passaggio 1: Come evidenzia lo strumento in questa parte del materassino  non viene emessa la frequenza corretta. Naturalmente in un materassino di buona qualità la frequenza deve essere emessa uniformemente in tutta la superficie.

 

 

 

Di seguito le stesse misurazioni effettuate su Sanza:

 

Sanza 1 20 cm

Sanza 2 20cm

 

 

 

 

 

 

In ultima analisi, si evidenzia con Sanza un’ampiezza e lunghezza dell’onda sinusoidale decisamente più efficace rispetto ad analogo dispositivo.

Siamo a disposizione di chiunque voglia approfondire l’argomento con possibilità di fornire l’opportuna documentazione.

 

PUBBLICAZIONI PUBMED riguardanti  con precisone le tecnologie  SANZA:

  • Klinische Wirksamkeiten der Magnetfeldtherapie – eine Übersicht. Universitätsklinik für Physikalische Medizin und Rehabilitation – Wien PMID 10897384
  • Wolsko PM et al.: “Double-blind placebo-controlled trial of static magnets for the treatment of osteoarthritis of the knee: results of a pilot study”. Altern Ther Health Med (2004) 10:36-43. PMID 15055092.
  • Reeser JC et al.: “Static magnetic fields neither prevent nor diminish symptoms and signs of delayed onset muscle soreness”. Arch Phys Med Rehabil (2005) 86:565-70. PMID 15759245.
  • Eccles NK: “A critical review of randomized controlled trials of static magnets for pain relief”. J Altern Complement Med (2005) 11:495-509. PMID 15992236.

Continua nel seguente articolo: Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

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Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Qantiqa Points ed i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi   

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Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno 

PUNTI DI CURA PER LA PENNA BIOFOTONICA, SOFTLASER E LUCE POLARIZZATA (UTILIZZO DEI BIOFOTONI)

Segue da…

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

Importante! Bere sempre molta acqua pura prima e dopo ogni terapia per agevolare l’espulsione delle tossine  rimosse dalle cellule!

L’asta per i biofotoni sanza è l’applicatore utilizzato per la fototerapia, detta anche terapia con biostimolazione  biofotonica, laser a bassa intensità o soft laser.
La luce emessa dai  biofotoni è di un color rosso ben visibile e ha una lunghezza d’onda di 658 nm. Questi fotoni sono importanti per generare un livello energetico adeguato per l’organismo e per favorire i processi cellulari e di guarigione.
Mentre i campi magnetici attraversano il corpo e si attenuano man mano che si allontanano dalla sorgente d’origine, la luce viene assorbita.
La pelle chiara presenta una sorta di “finestra ottica” attraverso la quale la luce rossa riesce a penetrare facilmente. L’energia della luce viene sfruttata, per esempio, per formare il legame chimico ATP (adenosina trifosfato).
L’ATP rappresenta la riserva di energia della cellula e si riforma di continuo al suo interno, per mettere a disposizione, su richiesta, un quantitativo di energia sufficiente per le funzioni cellulari.

I biofotoni consentoo di lavorare a livello locale su tutta la zona interessata. Passandolo sopra un muscolo contratto, per esempio, la pelle lentamente si distende. Analogamente, in presenza di una ferita si può trattare l’area corrispondente. I  biofotoni rendono possibile il trattamento dei punti dolorosi e dei trigger points. Con i  biofotoni si possono stimolare i punti meridiani (non in maniera invasiva come con l’agopuntura) ed esercitando una leggera pressione con la punta dell’applicatore sul tessuto si può applicare agopressione.
I fotoni emessi da un diodo si propagano tutti in fase (in modo coerente) con la stessa lunghezza d’onda (monocromatico) e con una deviazione minima (divergenza). Si spiega così l’energia elevata dei  biofotoni. L’effetto dei  biofotoni a bassa intensità (biolaser) viene descritto come antiflogistico (antinfiammatorio), analgesico (antidolorifico), antiedematoso (elimina l’acqua dai tessuti), rigenerativo (curativo) e revulsivo (stimola laolazione sanguigna).

Queste proprietà spiegano l’impiego dei  biofotoni.
Stimola la guarigione (in prima e in seconda intenzione) delle ferite. Il biolaser, quindi, può essere impiegato anche per problemi di natura chirurgica e ortopedica. Quando invece si tratta di favorire il processo di rigenerazione, allora i  biofotoni a bassa intensità torna utile nella terapia fisica, nello sport e nella cosmetica. Anche problematiche di tipo dermatologico, odontoiatrico, urologico, ginecologico e neurologico rispondono bene a questa forma di trattamento  con i biofotoni. In ogni
caso, prima di iniziare la cura ci vuole una diagnosi.
Giovani e meno giovani traggono uguali benefici dall’impiego di questa tecnica.
Gli occhi non devono mai essere esposti ai raggi diretti. Poiché i raggi di luce vengono deviati nei tessuti, questi possono colpire
anche indirettamente la retina. Se l’occhio, pur non essendo trattato direttamente, percepisce comunque la luce rossa, occorre modificare l’angolo di irradiazione in modo che il fascio luminoso non sia più visibile.

Anche i pazienti con pace-maker possono ricorrere al biolaser. Si può infatti intervenire in maniera sistematica attraverso i punti riflessi delle mani o dei piedi, ma anche con la stimolazione dei meridiani.
La durata del trattamento varia a seconda del problema, dipende dalla potenza dei  biofotoni (mW) e viene adeguata alla combinazione con gli inviluppi sanza.
Si può abbinare l’uso dei  biofotoni a tutti gli applicatori dei segnali degli inviluppi sanza (campo magnetico). La sinergia delle due
terapie accelera il processo e migliora il risultato finale.
La combinazione delle applicazioni aiuta le cellule a riacquistare rapidamente uno stato energetico favorevole (possibilità terapeutica) o a conservare uno stato già buono (profilassi).

Cosa sono i Biofotoni: clicca qui.



Con il dispositivo a biofotoni Sanza, uno dei dispositivi in dotazione,  si  può praticare anche una agopuntura di tipo non invasivo,  stimolando i  punti energetici indicati dai meridiani del corpo umano (canali energetici secondo la medicina cinese classica).

Ricordiamo che questi punti vanno utilizzati in modo assolutamente personalizzato e serve inoltre un’approfondita conoscenza sulle modalità di stimolazione, onde evitare, per esempio, di andare ad ulteriormente  stimolare punti che sono già in eccesso energetico.

In fondo all’articolo vi proponiamo alcuni punti fondamentali da stimolare con i  biofotoni di Sanza con delle immagini che vi indicano i punti più importanti e di facile utilizzo. ( alcune parti dei testi sono tratti da http://www.mednat.org/cure_natur/agopuntura.htm ) 

accufen

PUNTI PER L’ACUFENE

I punti sono tre:

1. in corrispondenza dell’entrata del nervo uditivo come nella foto,

2.dentro al condotto uditivo e

3. dietro all’orecchio come nella foto.

Un ottimo sistema che indica in tempo reale  tutti i punti di misurazione e di regolazione energetica per qualsiasi  tipo di dispositivo di cura e di trattamento  biofisico, avvisando in caso di eventuali errori e controllando continuamente se i punti sono corretti è il dispositivo StarQi.

Vedi: StarQi. Corsi di formazione di medicina quantistica   

Programma di Medicina Sociale: il dispositivo StarQi è in grado di gestire fino a 500 pazienti in tempo reale.

 

Formazione StarQi e Sanza per gli sportivi ed operatori professionali

Segue una rassegna di foto che mostra i punti più utilizzati dai vari tipi di “penne” e dispositivi biofotonici. Nel caso della penna Sanza, se non siete sicuri di cogliere esattamente il punto giusto, potete allontanare di qualche centimetro  la penna dalla pelle, in modo da allargare l’area di attività del raggio rosso ed aumentare così facendo,  le probabilità di puntare in modo più efficace i  biofotoni :

Applicatore asta con/senza soft-laser (accessorio Sanza)

• Applicazione intensiva e di precisione di Hüllkurven magnetiche (le Hüllkurven brevettate secondo il Prof. Dr. Ing. K. Bretz.  Test scientifici hanno dimostrato che le Hüllkurven migliorano gli effetti biologici degli impulsi magnetici nel corpo.  Le Hüllkurven prodotte da due generatori di segnale trasmettono al corpo, tramite   gli applicatori selezionati, segnali e impulsi di intensità e frequenze ben definite, in forma di bande di frequenza )

• Per lesioni, infiammazioni, dolore, acufene

• Per agopuntura “senza aghi”

• Combinazione esclusiva di campi magnetici a impulsi e funzione soft-laser

Dati   tecnici: Lunghezza 18,5 cm. Diametro 2,5 cm. Peso 0,268 kg. Densità del flusso /Intensità 10 – 1.250 µT.

Funzione soft-laser: Potenza 5 mW. Lunghezza onda 658 nm.

Profondità di penetrazione 1,6 cm. Classe di protezione laser 2 (con codice di sicurezza).

Per il trattamento  con i biofotoni non esistono controindicazioni assolute.
L’occhio non va mai esposto alla luce diretta dei  biofotoni. Il fascio di luce viene deviato nei tessuti e può colpire la retina, anche se non è stato indirizzato direttamente verso l’occhio.
Appena l’occhio vede la luce rossa, occorre modificare l’angolo di irradiazione in modo che il fascio luminoso non sia più visibile.

Seguono varie mappe che indicano i punti energetici principali

1. Meridiano della vescica
1. Meridiano della vescica

MERIDIANO della VESCICA

Inizia nell’angolo interno dell’occhio e attraverso la fronte raggiunge la sommità della testa; da qui si diparte per un breve tratto secondario che entra nel cervello. Il tratto fondamentale, invece, continua il suo percorso lungo la parte posteriore del capo e, giunto in prossimità del collo, si divide in due diversi tratti. Il primo, più interno, si sviluppa lungo la schiena parallelo alla colonna vertebrale. Nella regione lombare si dirama a sua volta: un tratto entra nella regione lombare e raggiunge la vescica passando attraverso il rene; l’altro prosegue, lungo le natiche e la parte posteriore della gamba, fino al ginocchio dove si ricongiunge con il secondo tratto che, esternamente, giunge dalla spalla scorrendo parallelo al primo. Il meridiano prosegue lungo il polpaccio, gira intorno al malleolo e dopo aver percorso la parte laterale esterna del piede termina sulla punta del quinto dito (dove si collega con il meridiano del rene).
Mancanza di tensione: si manifesta a volte con sudorazione notturna e ansietà; può provocare congestione nasale, pesantezza e dolori agli occhi, cefalea occipitale, minzione frequente, freddo alla schiena, tendenza a incurvamento del dorso, disturbi all’utero e infiammazione dolorosa della vescica urinaria.
Eccesso di tensione: può portare a dolori della nuca e alle vertebre cervicali e toraciche, tensione dei muscoli delle spalle, congestione nasale. Può inoltre provocare infiammazione e disturbi a carico della vescica e della prostata nonche’ tensioni a carico del sistema nervoso vegetativo. Come quello del rene, il meridiano della vescica controlla la funzionalità degli organi preposti alla depurazione; controlla infatti l’eliminazione dell’urina. Le sue funzioni sono collegate al mesencefalo, che coopera con gli ormoni surrenali e ipofisari. è collegato con il sistema neurovegetativo.

 

2. Meridiano dell'intestino crasso
2. Meridiano dell’intestino crasso

MERIDIANO dell’INTESTINO CRASSO

Ha origine nel punto terminale del meridiano dei polmoni e cioè nella punta del dito indice. Percorre in superficie la mano lungo il lato radiale dell’indice e l’avvallamento tra questo dito e il pollice; sempre in superficie raggiunge il gomito, risalendo il bordo della parte laterale dell’avambraccio, e giunge alla sommità della spalla percorrendo il bordo della parte anteriore del braccio. Qui si divide in due diversi tracciati: il primo, interno, attraversa i polmoni e il diaframma per terminare in corrispondenza dell’intestino crasso; il secondo risale il collo, attraversa la guancia e si divide a sua volta in un tratto interno che passa nei denti e nelle gengive inferiori e un tratto esterno che supera il labbro superiore e termina sul lato opposto del naso.
Mancanza di tensione: si manifesta spesso con le vie nasali secche, debolezza bronchiale, disposizione alla diarrea e ai fenomeni infiammatoli in generale, cattivo funzionamento del colon. Le persone soggette a una mancanza di tono nell’energia di questo meridiano sono spesso di cattivo umore, dimostrano scarsa autonomia e incapacità di prendere decisioni.
Eccesso di tensione: si può manifestare con cefalea, riniti e tonsilliti acute, dolori dell’arcata dentale inferiore, difficoltà circolatorie nella zona del bacino, emorroidi, diarrea occasionale. Sintomi evidenti possono essere osservati anche nel volto, che appare spesso arrossato, e negli occhi, che perdono la loro luminosità e appaiono spenti. Anche la tendenza a mangiare troppo e la rigidità dei muscoli del collo e del braccio sono manifestazioni legate spesso a uno squilibrio del meridiano. Il meridiano dell’intestino crasso – da alcuni detto anche colon – favorisce la funzione polmonare, secerne ed elimina le scorie e contribuisce a rendere fluida l’energia che ristagna nel corpo.

 

3. Meridiano del Triplice Riscaldatore o Bruciatore o Duodeno (Controllo generale del sistema ormonale)
3. Meridiano del Triplice Riscaldatore o Bruciatore o Duodeno (Controllo generale del sistema ormonale)

MERIDIANO del TRIPLICE RISCALDATORE
Inizia sulla punta dell’anulare, percorre il dorso della mano e tutto il braccio fino a raggiungere la zona posteriore della spalla, superata la quale entra nel petto sotto lo sterno. Qui si biforca: una parte attraversa il pericardio e il diaframma e scende a collegare i riscaldatori superiore, medio e inferiore; l’altra risale verso la spalla, supera il collo, raggiunge l’orecchio e si divide ulteriormente. Il tratto principale penetra all’interno del volto mentre quello secondario penetra nell’orecchio, ne riemerge e prosegue fino all’estremità esterna del sopracciglio (dove si collega con il meridiano della vescicola biliare).
Mancanza di tensione: si manifesta a volte con predisposizione a riniti e tonsilliti, ipertrofia dei linfonodi cervicali, maggior sensibilità all’umidità e agli sbalzi di temperatura (caldo, freddo). Può anche determinare rigidità e tensione in corrispondenza del torace e dell’addome con stasi di liquidi, aumentata pressione arteriosa, cefalea occipitale e temporale, alterazioni a carico delle vertebre cervicali. L’ipotensione si manifesta inoltre con pesantezza al capo e vertigini.
Eccesso di tensione: condizione che può provocare tensione oppure dolore in corrispondenza del collo, delle spalle, degli arti superiori, del torace o della nuca: infiammazione dei linfonodi o della mucosa nasale nonche’ delle gengive o della bocca in generale e ancora dell’utero; circolazione difettosa negli arti inferiori, eruzioni cutanee. Si manifesta inoltre con irritabilità e senso di oppressione al torace, allo stomaco e al bacino.
Le funzioni di questo meridiano; da alcuni chiamato anche del triplice focolare o del triplice apporto di calore, si integrano con quelle del meridiano dell’intestino tenue. Il focolare superiore è collegato al torace, quello medio al plesso solare e quello inferiore al peritoneo e agli arti.

 

4. Meridiano dell'Intestino Tenue
4. Meridiano dell’Intestino Tenue

MERIDIANO dell’INTESTINO TENUE

Parte dalla punta del dito mignolo, percorre in superficie il bordo laterale esterno della mano e, dopo aver attraversato il polso, risale la parte posteriore dell’avambraccio e del braccio; giunto alla spalla si dirige al centro della parte alta della schiena (dove si collega al vaso governatore) e si divide quindi in due tratti. Uno scende internamente al cuore, attraversa il diaframma e lo stomaco e termina nell’intestino tenue. L’altro tratto risale lungo il collo, giunge alla guancia e si biforca in due parti terminali: la prima arriva in prossimità dell’angolo esterno dell’occhio e termina nell’orecchio; la seconda raggiunge invece l’angolo interno dell’occhio.
Mancanza di tensione: può manifestarsi con uno stato di anemia, determinato da difficoltà di assimilazione del cibo; pesantezza agli arti inferiori, lombaggine, sciatica, circolazione difettosa, stasi ematica, appendicite, irregolarità del ciclo mestruale, dolori alle spalle, emicrania, problemi di udito e di vista. I soggetti che soffrono di questo tipo di squilibrio sono a volte in preda a una profonda tristezza e dimostrano scarsa propensione ai contatti sociali; sono spesso pedanti, riescono a controllare le proprie emozioni e manifestano sicura determinazione.
Eccesso di tensione: a sua volta determina digestione difficile, stipsi, disfunzioni ovariche, dolori alle spalle, dolori in corrispondenza dell’arcata dentale superiore. Si manifesta a volte con arrossamento delle guance, scarsa secrezione salivare, rigidità a livello del plesso solare, minzione frequente. Dal punto di vista psicologico lo squilibrio può determinare irrequietezza e affaticamento. L’intestino tenue ha la funzione di assorbire il bolo alimentare, pertanto il suo meridiano condiziona la funzionalità dell’intero organismo che se ne nutre.

 

5. Meridiano della Cistifellea
5. Meridiano della Cistifellea

MERIDIANO della VESCICOLA BILIARE
Parte dall’angolo esterno dell’occhio e segue inizialmente un doppio tracciato, uno esterno e l’altro interno. Il primo disegna uno zig zag sulla parte laterale del capo, gira intorno all’orecchio e raggiunge la spalla; supera anteriormente la zona ascellare e scende lateralmente lungo la gabbia toracica terminando in prossimità dell’anca. Il tratto interno invece, attraversa la guancia, il collo, il petto e il fegato per raggiungere la vescicola biliare; scende ancora ed emerge in superficie in prossimità dell’anca dove si ricongiunge con il primo tratto. Il meridiano, ora unico, prosegue sulla parte esterna della gamba e raggiunge la caviglia dove si divide ancora in due rami: uno raggiunge la punta dell’alluce (dove si collega con il meridiano del fegato) e l’altro termina sulla punta del quarto dito.
Mancanza di tensione: si può manifestare con stanchezza agli occhi, agli arti inferiori o a tutto l’organismo; difficoltà a digerire i grassi; disposizione a stipsi o diarrea; nevralgie; accumulo di tessuto adiposo e quindi obesità anche in presenza di anemia e inappetenza; iperacidità gastrica. Dal punto di vista psicologico si manifesta con esagerata emotività, timidezza, indecisione.
Eccesso di tensione: può provocare insonnia, rigidità degli arti e del torace; dolori alle spalle, pesantezza al capo, infiammazione a carico delle tonsille, aerofagia, cute giallastra. Chi soffre di questo squilibrio spesso si sente affaticato e si mostra irritabile e impaziente. Questo meridiano è determinante per la distribuzione delle sostanze nutritive all’organismo; equilibra l’energia con l’aiuto delle secrezioni esterne (saliva, succo gastrico, bile) e delle secrezioni interne (gli ormoni).

6. Meridiano del Cuore
6. Meridiano del Cuore

MERIDIANO del CUORE

Parte dall’organo corrispondente e si ramifica da subito in tre diversi tratti, due dei quali completamente interni. Il primo di questi scende all’intestino tenue attraversando il diaframma; il secondo sale fino all’occhio passando vicino alla trachea; il terzo passa per il polmone ed esce in superficie all’altezza dell’ascella, scende lungo la parte interna del braccio, del gomito e dell’avambraccio, passa lungo il palmo della mano e raggiunge la parte interna della punta del mignolo (dove si collega con il meridiano dell’intestino tenue).
Mancanza di tensione: provoca in taluni casi assenza di forza nella parte superiore dell’addome, tensione al plesso solare, disturbi cardiaci con compromissione del miocardio. L’ipotensione si rivela spesso attraverso fitte alla lingua, sudorazione delle palme delle mani, lingua patinosa, stanchezza. Dal punto di vista psicologico spesso la mancanza di tono nell’energia di questo meridiano si manifesta con irrequietezza, timidezza, insicurezza e quindi scarsa forza di volontà.
Eccesso di tensione: si manifesta a volte con tensione e rigidità in corrispondenza del torace, irrequietezza cronica, tensione al plesso solare, irritazione alla gola, tendenza alla sudorazione delle mani, ipersensibilità cutanea, dolori alle spalle, digestione difficile, cefalea, secrezione salivare scarsa. Le persone che sono soggette a questo tipo di squilibrio energetico si dimostrano spesso individui molto ostinati e introversi.
Regola la circolazione del sangue e condiziona pertanto l’organismo in generale. Nella medicina tradizionale cinese, per mezzo dei cinque sensi e del cervello, governa le emozioni e non solo la circolazione del sangue. Ha anche la funzione di adattare all’organismo tutti gli stimoli che provengono dall’esterno.

7. Meridiano del Mastro:Ministro del Cuore o Pericardio
7. Meridiano del Mastro:Ministro del Cuore o Pericardio

MERIDIANO del PERICARDIO
Ha inizio nel petto, non in un vero e proprio organo, ma nella membrana che protegge il muscolo cardiaco e si sviluppa in due tratti fondamentali. Il primo scende attraverso il diaframma e congiunge le porzioni superiore, media e inferiore del triplice riscaldatore. Il secondo tratto attraversa invece il petto ed emerge in superficie nella zona costale. Sale aggirando la zona ascellare e si sviluppa lungo la parte interna del braccio, scendendo fino al palmo della mano Qui un ramo secondario raggiunge la punta dell’anulare (dove si collega con il meridiano del triplice riscaldatore) mentre il ramo principale termina sulla punta del dito medio.
Mancanza di tensione: si manifesta con difficoltà a deglutire, lingua patinosa, tendenza alle tonsilliti, squilibri nel funzionamento del cuore, ipotensione arteriosa, dolori a carico del torace, dello stomaco e del duodeno. La persona è spesso irrequieta e riesce con difficoltà a concentrarsi. Soffre anche di insonnia e avverte in talune situazioni un senso di oppressione al torace.
Eccesso di tensione: si manifesta con cefalea, vertigini, disturbi circolatori, tensione o dolore a carico dell’addome e del torace, colite con diarrea o stipsi. Lo squilibrio si manifesta anche con una elevata emotività, difficoltà a concentrarsi e irrequietezza durante il sonno. Il meridiano del pericardio regola le funzioni circolatorie legate alle coronarie, ma controlla anche i processi nutritivi in generale e quelli circolatori.

8. Meridiano del Fegato
8. Meridiano del Fegato

MERIDIANO del FEGATO
Inizia sulla punta dell’alluce, risale la parte superiore del piede e, superato il malleolo, prosegue lungo la parte interna della gamba fino ad arrivare nella zona del pube dove, dopo aver aggirato i genitali esterni, entra nell’addome e sale attraversando il fegato, la vescicola biliare, la zona costale e il polmone (dove si collega con il meridiano corrispondente). Sale ancora lungo la trachea, raggiunge la gola e quindi l’occhio, in prossimità del quale si divide in due rami: uno attraversa la fronte e raggiunge la sommità della testa; l’altro scende nella guancia e, internamente, segue il contorno delle labbra.
Mancanza di tensione: causa senso di vertigine, anoressia, scarsa potenza sessuale oppure impotenza. Può determinare disposizione alle intossicazioni, rigidità muscolare, disturbi alla prostata. Dal punto di vista psicologico l’ipotensione del meridiano si può manifestare con la tendenza all’indecisione, all’insofferenza e all’irritabilità.
Eccesso di tensione: si manifesta con cefalea, digestione difficile, disfunzioni epatiche, emorroidi, disturbi alla prostata, iperglicemia, infiammazione degli organi genitali femminili, bulimia, fragilità emotiva. Chi soffre di squilibrio per eccesso di energia si mostra spesso ostinato, tende a esagerare; è impaziente, impulsivo ed emotivamente fragile. Spesso inoltre si tratta di una persona affetta da bulimia. Le sue funzioni sono legate al deposito di sostanze nutritive e di energia per l’attività fisica. Aumenta tutte le difese immunitarie e disintossica il sangue.

9. Meridiano dei Polmoni
9. Meridiano dei Polmoni

MERIDIANO del POLMONE

Ha inizio nella parte centrale dell’addome. Nel primo tratto, interno, il flusso di energia scende fino all’intestino crasso; da qui risale attraverso il diaframma e i polmoni; tra polmoni e gola emerge in superficie in corrispondenza della clavicola e scende lungo la parte mediale del braccio fino al gomito; prosegue quindi sulla parte anteriore dell’avambraccio e dopo aver superato l’arteria principale del polso si biforca: un primo tratto termina nella punta dell’indice, dove incontra il meridiano dell’intestino crasso; il secondo conclude il suo percorso sulla punta del pollice.
Mancanza di tensione: porta a disturbi quali l’ansia, le difficoltà respiratorie, la tendenza all’obesità, la pesantezza al capo, una certa predisposizione alla tosse, l’ipersensibilità al freddo e una notevole carenza di energia. Dal punto di vista psicologico spesso la mancanza di energia si manifesta con stati di depressione psichica, ipersensibilità, difficoltà nei rapporti a livello sociale.
Eccesso di tensione: questa condizione può determinare tendenza a contrarre raffreddori, dolori alle spalle, asma, bronchite, ansia e incapacità a rilassarsi. Sintomi dello squilibrio di energia sono a volte delle fitte in corrispondenza del pollice, dove il percorso del meridiano si conclude, la contrazione dei muscoli del torace oppure ancora la tendenza a sospirare.
La sua funzione primaria è quella di immettere energia che è fondamentale per la vita aerobica e per la costruzione dei poteri di difesa dell’organismo. Secondaria, ma non per questo di minore importanza, è la sua funzione di eliminazione delle sostanze tossiche (l’anidride carbonica per esempio), attraverso l’espirazione. Il polmone viene da tutti considerato come il punto di partenza dell’energia vitale.

10. Meridiano dello Stomaco
10. Meridiano dello Stomaco

MERIDIANO dello STOMACO
Particolarmente complesso, ha inizio accanto al naso (dove termina un tratto del meridiano dell’intestino crasso) da cui sale per raggiungere il punto di incontro di questo con l’occhio (dove incontra il meridiano della vescica); ridiscende accanto al naso, attraversa le gengive superiori e risale esternamente lungo la mandibola dove si divide. Un primo tratto sale esternamente fino alla fronte passando di fianco all’orecchio, un secondo scende internamente, attraversa il diaframma, raggiunge lo stomaco (dove si collega con il meridiano della milza), passa attraverso l’addome e giunge all’inguine dove si incontra con il terzo tratto del meridiano proveniente esternamente dalla mandibola attraverso i collo, il petto e la superficie dell’addome. Dall’inguine il meridiano scende fino al ginocchio lungo la parte frontale della coscia e da lì si divide in due parti: la prima raggiunge la sommità del piede e si biforca in due tratti dei quali uno termina sulla punta del secondo dito del piede e l’altro sul lato interno dell’alluce (dove incontra il meridiano della milza); la seconda giunge al terzo dito del piede.
Mancanza di tensione: può provocare digestione lenta, disturbi gastrici cronici, anoressia, dolori alle spalle conseguenti a disfunzioni ovariche, scarsa elasticità muscolare, tendenza a sbadigliare, a stancarsi facilmente e ad avvertire sensazioni di freddo nella parte frontale del corpo.
Eccesso di tensione: può determinare bulimia, cioè eccessivo desiderio di cibo, ma anche anoressia, vomito, iperacidità gastrica, sete, rigidità in corrispondenza del plesso solare. Può inoltre facilitare l’insorgenza di raffreddore, di influenza o di dolori alla zona cardiaca.
Questo meridiano regola le funzionalità dello stomaco, dell’esofago e del duodeno nonche’ il meccanismo del coito, il ciclo mestruale, l’allattamento e le funzioni sessuali.

11. Meridiano della Milza
11. Meridiano della Milza

MERIDIANO della MILZA
Ha origine nella punta interna dell’alluce, percorre la superficie del piede lungo il suo lato interno e risale tutta la gamba sempre sulla parte laterale interna. Entra nell’addome, raggiunge la milza e prosegue fino allo stomaco dove incontra il meridiano corrispondente. Si divide quindi in due tratti: uno principale e uno secondario. Quest’ultimo mantiene un percorso interno e passando attraverso il diaframma raggiunge il cuore, dove incontra il meridiano corrispondente. Il tratto principale invece risale sulla superficie dell’addome e raggiunge il petto; rientra e raggiunge la gola fino alla radice della lingua.
Mancanza di tensione: può provocare tendenza a mangiare in eccesso, perdita di memoria, sonnolenza ma anche carenza di succhi gastrici, scarsa secrezione salivare, bocca asciutta e sete. Può inoltre determinare scarsa disponibilità al movimento con conseguente circolazione difettosa soprattutto a carico degli arti inferiori; è spesso causa di digestione lenta, gengive pallide e dolori alla colonna vertebrale.
Eccesso di tensione: contribuisce a determinare anoressia, l’ostilità cioè ad alimentarsi, oppure, in alcuni casi, la tendenza a mangiare in fretta e fuori pasto e soprattutto una certa predilezione per i cibi dolci. Provoca sete, bocca secca, iperacidità, gastriti di origine nervosa, bulimia, obesità; pesantezza agli arti inferiori e rigidità a quelli superiori; cute poco elastica, spalle rigide, schiena tendenzialmente curva. Come il pancreas, questo meridiano ha la funzione di regolare la digestione e i processi enzimatici, di controllare l’attività della saliva e della bile. Le secrezioni dell’intestino tenue nonche’ gli ormoni sessuali in rapporto a mammelle e ovaie.

12. Meridiano dei Reni
12. Meridiano dei Reni

MERIDIANO del RENE
Prende avvio sotto il quinto dito del piede; risale l’arco plantare e, aggirato il malleolo, attraversa il tallone; percorre quindi in superficie la parte interna di tutta la gamba fino alla base della colonna vertebrale. Entra quindi in profondità e raggiunge i reni, da cui hanno origine due diverse ramificazioni: la prima raggiunge la vescica, risale alla superfide in prossimità dell’osso pubico e raggiunge il torace risalendo l’addome; la seconda sale attraversando il fegato, il diaframma e i polmoni, raggiunge la gola e termina alla radice della lingua. Dai polmoni si stacca un tratto secondario che raggiunge il cuore e si collega con il meridiano del pericardio.
Mancanza di tensione: si manifesta spesso con cute grigiastra, secca e poco elastica, fragilità ossea e dei tessuti cornei, come le unghie, rigidità dei muscoli del tronco e dell’addome, minzione frequente. Può determinare circolazione diffettosa nell’addome e nelle anche, lombalgia, disfunzioni endocrine, insonnia, squilibri a carico degli organi genitali. Le persone in cui questo squilibrio è dominante in genere sono ansiose, irrequiete, abuliche; dimostrano scarsa capacità di decisione e tendenza al pessimismo.
Eccesso di tensione: si può manifestare con tendenza a epistassi, pesantezza alla testa, infiammazione alla gola, ronzio agli orecchi, rigidità del dorso, predisposizione alle malattie infiammatorie, stanchezza cronica, vomito, tensione dei muscoli del tronco. Dal punto di vista psicologico si manifesta spesso con atteggiamenti di impazienza e di lamentosità, ipersensibilità, incapacità a prendere decisioni. IL meridiano del rene regola la funzionalità del sistema endocrino, disintossica e purifica il sangue ed evita l’insorgenza dell’acidosi. Attraverso le secrezioni endocrine regola la resistenza all’affaticamento psichico.

 

Date le premesse di cui sopra segnaliamo altre mappe  dei meridiani energetici  facilmente consultabili.

Mappe dei punti del corpo umano più sensibili alla stimolazione, a seconda dei sintomi:

http://www.benessere.com/salute/mednat/punti_agopuntura.htm

http://www.generazionebio.com/intestino-tenue.html

 

Altri articoli  sul dispositivo  Sanza e sugli e-CEMP: .

Perchè bere acqua o/e immergersi nell’acqua prima di un trattamento con i CEMP
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Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP )

Biofrequenze e campi magnetici pulsanti: dalla tecnologia tedesca un gioiello (certificato) per la rigenerazione cellulare. Prove e verifiche gratuite presso i Punti Sereni

Sanza. Comparazione biofrequenze del PEMF (pulsating electric magnetic field) ed una normale macchina di magnetoterapia (MFT classica).

PUNTI DI CURA PER I BIOFOTONI SANZA 

Cosa possiamo fare per i problemi di parassitosi? Parte seconda.

Correlazione tra (mancato) riposo e cancro (ritmi cicardiani e cancro)

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

Osteoporosi e dispositivi di i campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro l’osteoporosi   

Effetti base sul corpo umano dei campi elettromagnetici effettivi a bassa frequenza (e-CEMP)
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Articoli relativi al Progetto in corso di Medicina Sociale::
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Visione Olonomica del Cervello e Visita Qantiqa 

Storia di una Guarigione (vera) dall’emicrania

Storia di una Guarigione (vera) dalla psoriasi

Storia di una Guarigione (vera) dalla fibromialgia

Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno 

 

 

 

 

 

 

 

Cancro e dispositivi di campi elettromagnetici pulsati: i campi elettromagnetici pulsati aiutano le cure contro il cancro.

I campi elettromagnetici pulsati setti anche impropriamente “risonanza magnetica” (PEMF) di ultima generazione che utilizza tutte e quattro le onde della fisiologia umana, come la SANZA, può essere utilizzata come supporto alle terapie mediche prestate alle persone malate di cancro o leucemia.
Anche il principale e più autorevole ente mondiale (la famosa FOOD AND DRUG ADMINISTRATION -USA ) ha certificato  ciò che a vari livelli la comunità scientifica internazionale aveva già espresso ripetutamente senza alcun dubbio in  merito ( leggi qui l’articolo sull’approvazione della terapia sul cancro da parte della FDA).
Qui seguono numerosi articoli anche da parte della AMERICAN CANCER SOCIETY: clicca qui. ed un tipico esempio tratto tra i numerosi studi pubblicati in Pubmed di grande evidenza  Low intensity and frequency pulsed electromagnetic fields selectively impair breast cancer cell viability.
Le ragioni dell’utilizzo delle PEMF (Pulsating Elecrto Magnetic Fields) ovvero dei CEMP (Campi Elettro Magnetici Pulsati) contro il cancro (per il momento in Italia solo in via complementare alle terapie tradizionali)   sono molte. Tra le più evidenti: 
***
1. Riattivazione ed ottimizzazione del sistema immunitario (che ammazza le cellule cancerogene!)   e del sistema linfatico
2. Ossigenazione delle cellule (L’aggressione del cancro sarebbe facilitata dalla diminuzione del consumo di ossigeno)
3. Contribuisce a bloccare la proliferazione delle cellule cancerogene, stimolando e supportando meccanismi di autoregolazione interni del corpo attivando processi cellulari e molecolari
4. Effetti positivi sull’umore (a seguito degli effetti sul sistema nervoso vegetativo)
5. Effetti sul riequilibrio dei cicli circadiani
6. Effetti sulla riduzione dell’azione dei parassiti e quindi dell’emissione delle loro dannosissime tossine
7. Probabilmente i CEMP costituiscono la migliore e la più efficace  tecnica di riduzione dell’acidosi cellulare e quindi un’ accelerazione della disintossicazione dell’organismo (anche dell’intossicazione dovuta ai farmaci ed alla chemio)
8. Riduzione fino alla completa eliminazione del dolore ( e del gonfiore ed infiammazioni)
9. Effetti sulla regolazione della polarità di membrana (L’aggressione del cancro sarebbe facilitata, non solo dalla diminuzione del consumo di ossigeno  ma soprattutto dalla diminuzione dei potenziali di membrana cellulare).
10. Aumentano la capacità di produzione di ATP  per via dell’eccitazione degli elettroni (vedi i prossimi articoli sulla medicina mitocondriale, che è una delle discipline mediche più attuali)
11. Stimolano la produzione di 
DNA e RNA
12. Regolazione dell’anti-ossidazione con una maggiore circolazione degli elettroni disponibili
13. Accelerazione della biosintesi delle proteine grazie agli elettroni ed al trasferimento di energia
14. L’aumento dei trasporti e dell’assorbimento di calcio (quindi con funzione tampo dell’acidosi oltre che per le ossa, articolazioni e muscoli)
15. Maggiore elasticità dei tessuti cellulari con un aumento della produzione di collagene
16. La stimolazione del meccanismo di riparazione cellulare
17. La maggiore efficienza di rimozione tossica è possibile solo attraverso il ripristino ottimale dell’energia mitocondriale del corpo in modo che il mercurio, piombo, diossine e PCB possono essere escreti con successo dal corpo.(questo influisce anche sulle cure del cancro considerata la correlazione tra metalli pesanti e parassiti e tra questi ed il cancro)
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1. LA PEMF ovvero i CEMP MIGLIORANO LA  FUNZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO.
Ricordiamo che meno del 2% delle comunicazioni neuronali si svolge al livello sinaptico, tutto il resto avviene per via legante-recettore tramite peptidi e per via elettromagnetica.
L’interazione mente-corpo e’ continua e gestisce le modificazioni del comportamento degli organi interni.
In alcune espressioni patologiche l’azione dei meccanismi emozionali e’ indiretta: un evento che colpisce il cervello addominale inibendolo, portera’ a sviluppo di parassiti nell’area intestinale coinvolta, con conseguenti malattie della pelle, gonfiori, problemi articolari, ed altro.
Lo stesso evento portera’ anche a sviluppo di cellule tumorali nella stessa area, in quanto il sistema immunitario ne riduce il contrasto essendo dedicato ai parassiti.

I Cemp corrispondono anche ad ONDE SONORE. La frequenza di 835 Hz aiuta il sistema immunitario:

Dal minuto e 10 secondi fino al minuto e 25 secondi di questo filmato eseguito con microscopio in campo oscuro, si può notare il  cambiamento dei  leucociti o globuli bianchi, che rappresentano la principale difesa del sistema immunitario, dopo il  trattamento con i CEMP  ( differenza tra il prima ed il   dopo il trattamento):

2. GRAZIE AI CEMP AUMENTA LA PRESSIONE PARZIALE DI OSSIGENO (per saperne di più sulla pressione parziale do ossigeno vedi su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_delle_pressioni_parziali). Questa funzione è importante perchè le Cellule maligne possono proliferare  IN CONDIZIONE di ASSENZA o CARENZA DI OSSIGENO!
3.  Normalmente i campi elettromagnetici pulsanti non stimolano la  “PROLIFERAZIONE CELLULARE DELLE CELLULE CANCEROGENE” (anzi la riducono…), in quanto il processo di sviluppo che avviene nelle cellule sane con i i campi elettromagnetici pulsanti è di tipo naturale, cioè normale e non ha niente a che fare, anzi è completamente diverso da quello che avviene nei processo di  mitosi cancerogena. Diversi studi pubblicati in pubmed pur riconoscendo la validità dei trattamenti con i cemp, consigliano di verificare  (aggiungiamo  a livello personalizzato) quali frequenze ed intensità applicare affinchè si sortiscano gli effetti desiderati  a seconda del tipo di tumori e degli organi interessati (es.: le basse intensità ed i cemp  compromettono selettivamente  la vitalità delle cellule del cancro al seno. Low intensity and frequency pulsed electromagnetic fields selectively impair breast cancer cell viability) .
Inoltre come pubblicato dalla rivista  Science Translational Medicine” e riportati dal notiziario europeo Cordis, un gruppo di ricercatori del Centro tedesco per la ricerca sul cancro di Heidelberg ha studiato a fondo questa debolezza delle cellule cancerogene: il  Rilassamento delle cellule ferma la proliferazione del tumore. Le cellule nel cancro sono molto brave a proliferare, ma non sono molto abili nel dividersi nettamente in due nuove cellule.
4. I campi campi elettromagnetici pulsanti producono un evidente effetto positivo a livello di SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO con tutti gli annessi e conseguenti effetti sulla gestione della malattia (buon umore, equilibrio ormonale etc.) e stimola il rilascio di endorfine.
5.  Riequilibrio dei CICLI CIRCADIANI (giorno-notte) e relativa correlazione con il cancro. ( clicca qui )
6.  Ruolo dei PARASSITI e degli altri microrganismi patogeni.  ( vedi anche  il nostro articolo  Molti li hanno pochi lo sanno: i nostri amati-odiati parassiti. )
A partire dai lavori sulle cure del cancro del  Dr. Rife (vedi http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6327.11 ) nella Sanza sono inclusi 12 anni di sviluppo e ricerca sulle frequenze dei parassiti, batteri, funghi etc….Il tema oggi è molto dibattuto sia per la rivalutazione di famosi scienziati, prima proscritti dalla scienza ortodossa ed ora assolutamente rivalutati (come spesso succede -ahimè!- postumi… Particolarmente significativo il caso di  Antoine Pierre Jacques Béchamp (Bassing, 16 ottobre 1816 – Parigi, 15 aprile 1908)  il famoso medico e chimico francese. Docente presso l’Università di Montpellier fu contemporaneo di Louis Pasteur …  La medicina ufficiale adottò la teoria di Pasteur ed entrò nella mentalità comune il concetto della “distruzione dei microbi”, nonchè il concetto del “microbo come nemico”, mentalità oggi completamente rivista.
Già sul letto di morte Pasteur ha ammesso che aveva ragione il suo avversario, lo scienziato Bechamp… ed oggi anche l’organizzazione mondiale della sanità sta finalmente cambiando strategie a seguito del moltiplicarsi a livello globale dei casi di batteri resistenti agli antibiotici, dei vari batteri killer in sala operatoria, etc.  (per non parlare delle problematiche simili inerenti l’agricoltura, la pesca e l’allevamento).
7. RIDUZIONE DELL’ACIDOSI e quindi un’ accelerazione della disintossicazione dell’organismo (anche dell’intossicazione dovuta ai farmaci).
Alcuni altri siti come wikipedia, così come dei produttori di farmaci (non ultimi i produttori di chemioterapici) o di alcuni istituti finanziati da Big Pharma dicono cose diverse, ma loro stessi attraverso i bugiardini  dei farmaci da loro prodotti dichiarano la triste verità: i farmaci purtroppo hanno effetti collaterali, mentre queste nuove tecnologie oltre ad essere molto efficaci, non dichiarano effetti collaterali.   E’ allora comprensibile che diano fastidio a chi ha interessi che possono essere messi in pericolo, anche se in realtà non ci dovrebbe essere ragione in quanto queste nuove tecnologie per il momento vengono riconosciute come terapie coadiuvanti (per esempio per la disintossificazione e per lenire gli effetti collaterali dei farmaci) e  di supporto a quelle ufficiali e non come alternative.
Quanto all’azione sull’equilibrio acido basico puoi leggere i nostri articoli precedenti :
Equilibrio acido-basico: i principali sistemi-tampone del corpo umano. 
8. Riduzione fino alla completa eliminazione del dolore (e del gonfiore ed infiammazioni). Nel Centro di Riabilitazione, di Terapia del Dolore dell’Istituto dei Tumori di Milano si ricorre frequentemente a questi metodi analgesici . La magnetoterapia (ed anche  il laser) hanno una azione anti-infiammatoria e analgesica, riducono l’edema, favoriscono i processi riparativi e stimolano la circolazione. Trovano quindi indicazione per combattere il dolore post-operatorio, migliorare e prevenire l’indurimento dei tessuti dovuto alla radioterapia: risolvono le piaghe da decubito.
9. Effetti sulla regolazione della polarità di membrana. A tal proposito riportiamo un vecchio articolo del Prof. Nicolo Cinquemani, neurochirurgo ed ex-Primario di Traumatologia cranica all’Ospedale San Giovanni di Roma:

“Una cellula sana ha una prevalenza di cariche negative al suo interno con maggior numero di K+ rispetto agli ioni NA+ che prevalgono al suo esterno nel liquido interstiziale. Vi è una differenza di potenziale fino a – 90MV considerando O il potenziale del liquido interstiziale. Il potenziale di membrana nelle vecchie cellule scende fino a – 50MV. Nelle cellule degenerate scende fino – 15MV. Dati ancora più importanti sono quelli sulla concentrazione del K+ intracellulare rilevati da Moravek e Kishi che risalgono al 1932. All’interno delle cellule sane il potassio è di 290 mg%. Nel tessuto neoplastico in via di sviluppo è di 50 mg%. Nel tessuto neoplastico sviluppato è di 25 mg%. Nel tessuto neoplastico in fase terminale oscilla fra 5 mg% e O mg%.Il potenziale di membrana va di pari passo con la concentrazione dello ione K+ all’interno della cellula. Diminuendo il potassio all’interno della cellula diminuisce il potenziale di membrana perché diminuiscono le cariche negative. Quali potrebbero essere i motivi che favoriscono l’ingresso dei virus del cancro quando diminuisce il potenziale di membrana? Perché non tutti contraggono il cancro?  Sulla faccia interna della membrana cellulare che è un isolante, un dielettro, sono poste le cariche negative.  Sulla faccia esterna si trovano le cariche positive. L’insieme costituisce un campo elettrico. Il virus del cancro cerca di penetrare nelle cellule applicando il polo negativo del solenoide costituito dal suo DNA sulla membrana cellulare ma viene respinto dalle cariche negative che si trovano sulla faccia interna della membrana perché esse sono dello stesso segno negativo. Finché il campo elettrico è elevato il virus non può aderire alla membrana, di conseguenza non può entrare nella cellula. Quando il potenziale di membrana diminuisce  o è annullato anche in una piccola parte della membrana, vi può aderire con la strana proboscide a carica negativa che gli permette di penetrare nel citoplasma della cellula.

Uno dei caposaldi dell’ipotesi virale sarebbe l’induzione elettrica sulle membrane cellulari.

Condizione favorevole alla adesione dei virus sul lato esterno della membrana, premessa indispensabile per l’ingresso all’interno della cellula, è la formazione temporanea di cariche elettriche positive sulla faccia interna della membrana. Questo fenomeno può essere dovuto a radiazioni ionizzanti. Per la sua natura isolante, la membrana può mantenere per breve tempo le cariche positive sulla sua faccia interna, anche quando è cessata l’azione del forte campo elettrico  che ha provocato l’induzione. Quando esistono ancora le cariche positive sulla superficie interna si può verificare l’adesione della polarità negativa dei virus. Un ruolo importante contro il cancro sarebbe esercitato dalla vasopressina, l’ormone antidiuretico che impedisce la perdita di potassio nelle urine e favorisce la ricarica di ioni potassio nelle cellule mantenendo alto il potenziale di membrana. Molte sono le deduzioni che si possono fare sui potenziali di membrana. Se l’insorgenza dei casi di cancro è favorita dalla perdita di potassio e dall’aumento della diuresi, dovuta alla inibizione dell’ormone antidiuretico, si può ritenere che tutte le cause di inibizione della vasopressina, come i tranquillanti, gli anticoncezionali, molti diuretici ed altre sostanze che provocano la perdita di potassio, favoriscano l’insorgenza del cancro.

Un quesito da porre ai fisici di buona volontà è quello di stabilire quali siano le condizioni che possano variare temporaneamente il campo elettrico di membrana, determinando per induzione l’accumulo di cariche positive sulla sua faccia interna.

Un esempio può essere quello dello sfregamento sulla pelle di indumenti sintetici.

Altro esempio è quello delle radiazioni sprigionate dagli elettrodomestici, dai computers, dai radar, dai cavi dell’alta tensione.

L’azione cancerogena dovrebbe essere legata solo a quegli stimoli che possono determinare per induzione un accumulo di cariche positive sulla superficie interna della membrana.

Gli stimoli opposti che aumentano per induzione le cariche negative sulla faccia interna della membrana avrebbero invece un effetto benefico.

Qual è l’effetto di induzione della magnetoterapia sui potenziali di membrana? Se un potente stimolo fisico provoca un aumento delle cariche elettriche negative anche nel citoplasma, dovrebbe costituire un ostacolo all’ingresso del virus nel nucleo della cellula e, di conseguenza, all’aggancio magnetico al DNA della cellula. Il virus rimarrebbe così inattivo.”

ATTEGGIAMENTO DELLA MEDICINA CONVENZIONALE A PROPOSITO DEI CEMP.

Purtroppo in Italia una percentuale notevole di medici non conosce i CEMP, nonostante gli oltre 12.000 studi pubblicati in Pubmed (cerca PEMF pulsed electromagnetic fields), di cui oltre 2.000 in doppio cieco, le validazioni della FDA americana anche per la cura del cancro, nonostante la grande diffusione da decenni nei paesi confinanti l’Italia come per esempio Austria e Germania, nonostante  i siti di importanti ospedali italiani che si vantano di utilizzare la tecnologia dei CEMP (come per esempio l’Ospedale Rizzoli di Bologna).
Ciò non spiega però l’avversione di alcuni settori della medicina verso I campi eletromagnetici pulsati, addirittura sconsigliati per il cancro?
E’ comprensibile. Direi anche per prudenza, come è giusto che sia,  di fronte alla cose nuove (anche se a dire la verità i CEMP sono nuovi solo per l’Italia…!) .

Sicuramente contano anche alcune di quelle che sono le distorsioni base della medicina attuale e cioè ancora la mancanza di  una mentalità di approccio  personalizzato alle cure. Così si tende a generalizzare terapie e cause, con gli immancabili granchi che si prendono in questi casi.  Soprattutto il fatto che ancora la nostra medicina ufficiale (…ma qual’è quella ufficiale nella babele odierna?)  dimentica o  mette in secondo piano le cause fondamentali delle malattie che sono  non solo quelle fisiologiche, ma soprattutto quelle psichico-spirituali (va anche riconosciuto che negli USA  la medicina funzionale che viene considerata dalla comunità scientifica internazionale come  la medicina occidentale più evoluta – medicina ufficiale dunque! –  evidenzia e considera ufficialmente le cause spirituali (spirituale= legato alla capacità d’amare) . Allora occorre sempre considerare e chiedersi, quando ci troviamo di fronte a certe posizioni convenzionali ed a certi medici, quale sia oggi veramente la medicina ufficiale?)

Comunque le nuove concezioni si stanno facendo strada rapidamente: siamo in un momento di transizione, la medicina quantistica è ancora poco insegnata nelle università e si sa che le cose nuove hanno bisogno di farsi strada da sole a suon di successi. Nel frattempo chi ha quote di mercato importanti usa tutti i mezzi per difendersele. Oggi vediamo tutti come diverse multinazionali mettano in secondo piano la dignità umana e l’interesse sociale ( vedi qui) ; ma siamo noi con i nostri stili di vita, le nostre scelte di consumo a permetterlo ed ad esserne responsabile.

Non dovrebbe essere permesso questo modo di ragionare quando c’è di mezzo la salute delle persone, ma purtroppo è proprio questo modo di pensare che oggi dobbiamo cambiare (e che per fortuna in molti stiamo cambiando!)

E’ anche vero che esistono alcune case produttrici di macchine di magnetoterapia ad essere loro stesse a sconsigliare la magnetoterapia in caso di tumori. Alcune preferiscono non inimicarsi la potente lobby farmaceutica, altre sono possedute dalle lobby stesse, che decideranno loro quando sarà il momento di lanciare sul mercato di massa questo o altri tipi di terapia ( fino a quando ogni uomo non deciderà di prendersi nelle proprie mani il proprio destino. Altre case sono consapevoli di utilizzare vecchie tecnologie,  poco efficaci in certe condizioni e su certe malattie (per esempio la stragrande maggioranza utilizzano solo l’onda quadra, mentre oggi conosciamo almeno 4 tipi di onde nella fisiologia umana... ),  altre infine non hanno mai eseguito studi in  merito e nemmeno preferiscono occuparsene, per cui si allontanano da eventuali responsabilità dichiarandola come controindicazione.

Dobbiamo purtroppo anche evidenziare che a fianco di una vasta categoria grandi medici e medici molto aggiornati, esiste anche una categoria, sepriamo sempre più minoritaria,  di operatori sanitari all’oscuro di molte scoperte della scienza moderna. Altri medici non sono informati sugli studi scientifici  pubblicati (nonostante siano assai numerosi!), altri non si aggiornano, altri si aggiornano solo attraverso pubblicazioni e congressi sponsorizzati dall’industria farmaceutica, che ha un comprensibile (da parte loro) interesse a mantenere lo “status quo” (è ben noto come e da chi vengano gestiti i circuiti di informazione/formazione: le “big pharma” hanno addirittura il monopolio su non poche università, sono spesso i principali finanziatori dei centri di ricerca e addirittura influenzano gli stati, quindi le legislazioni in materia sanitaria. Anche l’Italia in passato e purtroppo anche oggi,  almeno da tutto ciò che si legge e si vede in televisione, non ne è certo esente da questo fenomeno!).

Oltre alla prudenza (in effetti la medicina quantistica si è DIFFUSA SOPRATTUTTO NEGLI ULTIMI 30 ANNI e molte delle conoscenze delle nuove scienze sono ancora confinate in ristretti circoli accademici e scientifici), bisogna però anche considerare che molta di questa materia è stata ed è tutt’ora OGGETTO DI BREVETTI SEGRETI E DELLA RICERCA A FINI MILITARI che rallenta la diffusione nella società civile di alcune conoscenze relative alle alte nanotecnologie.

Poi come in tutti i casi della vita sicuramente esiste chi se ne approfitta anche in questo mercato ed allora non stupiamoci se verremo ancora a sapere di macchinette  non certificate, non autorizzate in Italia, o di altre  con tecnologie obsolete. Queste macchinette non sono oggetto degli studi scientifici di cui sopra ed addirittura alcune vengono prodotte “nei sottoscala” oppure in Cina…tanto meno registrate in Europa e specie in Italia. Si tratta però di un  fenomeno molto limitato e comunque correttamente questi tipi di macchina dichiarano loro stesse che sono controindicate per terapie impegnative come il cancro, quindi non costituiscono un problema per la salute delle persone.

Quello che è certo alla fine, è che la Sanità Italiana deve stringere i tempi: se le persone fossero contente del modo con cui la medicina convenzionale sta curando le malattie cronico degenerative, non ci sarebbe ragione per tutte queste persone di cercare vie alternative.

Ultima considerazione: il problema della crisi economica. Il problema dei problemi è che con tutto ciò che si investe nella sanità (il 70% circa del bilancio della Regione Veneto?) servono soluzioni nuove: efficaci, poco costose e senza effetti collaterali.

UN PO’ DI LETTERATURA SULL’ USO DEI PEMF (ovvero dei CEMP in italiano) IN ONCOLOGIA
FEBS Lett. 1989 May 8;248(1-2):141-4. Extremely low frequency pulsed electromagnetic fields increase interleukin-2 (IL-2) utilization and IL-2 receptor expression in mitogen-stimulated human lymphocytes from old subjects. Cossarizza A, Monti D,Bersani F, Paganelli R, Montagnani G, Cadossi R, Cantini M, Franceschi C. Institute of General Pathology, University of Modena, Italy.

Panminerva Med. 1993 Sep;35(3):134-7. Exposure of C3H/Bi female mice with mammary carcinoma to pulsed magnetic fields Bellossi A, Desplaces A. Laboratoire de Biophysique, Faculte de Medecine, Rennes, France.

Res Commun Chem Pathol Pharmacol. 1977 Feb;16(2):351-62. Effects of alternating magnetic field (12 gauss) on transplanted neuroblastoma. Batkin S, Tabrah FL. John A. Burns School of Medicine, University of Hawaii, Honolulu, Hawaii 96822, USA

Anticancer Res. 1987 May-Jun;7(3 Pt B):391-3. Tumoricidal cells increased by pulsating magnetic field. Malter M, Schriever G, Kuhnlein R, Suss R.

J Environ Pathol Toxicol Oncol. 1993 Oct-Dec;12(4):193-7. Biological effects of PEMF (pulsing electromagnetic field): an attempt to modify cell resistance to anticancer agents. Pasquinelli P, Petrini M, Mattii L, Galimberti S, Saviozzi M, Malvaldi G. C.R.E.S.A.M., Pisa, Italy.

J Environ Pathol Toxicol Oncol. 1993 Oct-Dec;12(4):193-7. Biological effects of PEMF (pulsing electromagnetic field): an attempt to modify cell resistance to anticancer agents. Pasquinelli P, Petrini M, Mattii L, Galimberti S, Saviozzi M, Malvaldi G. C.R.E.S.A.M., Pisa, Italy.

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