L’uomo delle chiavi: per aprire la porta di Luce, la porta della Sorgente, serve una chiave posseduta dal Fabbricante di chiavi…

Perché tutte queste porte? Perché così tante pubblicità che vediamo in televisione sono storie di porte da attraversare?

Perché tutte queste porte conducono all’uscita di una caverna? (…il luogo della protezione? Il luogo delle tenebre?)

Senza scomodare “le porte” nella letteratura e nel grande cinema o perderci nella sterminata filosofia che fa seguito al Mito della Caverna di Platone, tagliamo corto ed andiamo dritti alle porte nella Bibbia, il grande libro che descrive i meccanismi di funzionamento della Natura (la Sacra Bibbia è la Parola di Dio. Il Creato e le leggi scientifiche che Lo governano, sono la Sua Scrittura”).

Qui le storie degli attraversamenti delle porte e delle uscite dalle caverne si fanno molto interessanti e lungimiranti… aprendo squarci di luce severamente illuminanti, fino a condurci all’uscita finale dalla caverna (il sepolcro) da cui Gesù è uscito dopo i 3 giorni… Da lì in poi conta la “Legge del 7”, ci dice Gesù incontrando i 2 di Emmaus, aprendoci la porta al percorso della guarigione, guarigione da intendersi in senso lato, come il ripristino di ogni tipo di equilibrio.

Tra i punti critici più curiosi segnaliamo il rifugio in una caverna da parte di Lot, dopo Sodoma e Gomorra (Genesi 19) con le due figlie da cui in modo curioso si generarono i Moabiti e gli Ammoniti (e da cui l’attuale Amman). Costoro a suo tempo saranno sconfitti proprio dal re Davide, altro punto focale della storia della salvezza culminata in Gesù.
Strategica nella storia della salvezza e più precisamente qui nelle insolite dinamiche della conquista e riconquista della terra promessa, è ancora una caverna il luogo in cui si rifugiano i 5 re, tra cui il re di Gerusalemme (in Giosuè 10). IN In questa lotta, come è noto, risalta la lotta contro i giganti. Nella tradizione ebraica i giganti provenivano dall’epoca prediluviana e secondo le loro leggende oltre alla moglie di Noè, ai suoi tre figli e alle nuore l’arca portava anche il gigante Og, Re di Basan, che rimase attaccato all’esterno dell’arca durante tutto il periodo del diluvio. (Og re di Basan fu sconfitto da Mosè).(… nella Bibbia leggiamo anche che i giganti Anakiti vivevano nei dintorni di Ebron, il territorio dov’è ubicata Gerusalemme, mentre questo era sotto il dominio dei Gebusei). Questa particolare caverna, la caverna di Maccheda, ci riporta anche ad un singolare collegamento tra la Genesi al Capitolo 14 e appunto il cap 10 del libro di Giosuè in ordine agli episodi dei re Melchisedek e Adoni Zedek, entrambi re di Gerusalemme, a 5 secoli di distanza, entrambi correlati ad una coalizione di 5 re sconfitti. Dopo aver srotolato la pietra e tolti dalla caverna dove si erano nascosti, i 5 re saranno sottoposti alla cerimonia della posa dei piedi dei capi guerrieri sul loro collo, quindi uccisi, appesi a degli alberi ed infine rigettati e sigillati nella caverna “dove vi sono fino ad oggi”.

Un’altra caverna, quella della roccia d’Etam, è il luogo in cui si rifugia un altro “gigante”, poi definitivamente accecato: Sansone, l’uccisore di tutti i filistei.

In Genesi 38 la molto, molto strana “uscita dalla caverna” dei gemelli Perez e Zarach, i figli di Tamar. (ricordate la storia dei gemelli Caino e Abele, Giacobbe ed Esaù – il più piccolo e scaltro che vince sul più forte nonché erede perché primogenito – o quella di Remo o Romolo da cui si generò la civiltà romana?).Rembrandt's_school_Tamar

In una caverna (1Samuele 24) il Signore mise il re Saul nelle mani di Davide.

Pensiamo infine (1Re 19) alla Caverna di Elia, ennesimo “gigante”, pieno di zelo, dopo aver sterminato con la spada migliaia di profeti idolatri. Giunto al Monte di Dio, dopo 40 giorni e 40 notti di cammino ininterrotto senza mangiare, in fuga dai nemici che lo vogliono morto. Passato attraverso il deserto, purificato il suo cuore ed imparata la strada dell’umiltà (Dio non si lascia trovare se non da un cuore umile) si trova ora pronto in quella caverna, come in un utero dove rinascere un’altra volta, ad incontrare Dio. La Presenza di Dio è nel sussurro di una brezza leggera, anziché in un un uragano, un terremoto, un fuoco.
E’ solo quando incontriamo Dio che incontriamo veramente noi stessi e che incontriamo veramente la missione. Anzi solo da qui inizia la nostra missione. Dio parla al cuore: è questa la chiave?

Soffermiamoci ora sulla porta che Neo, l’eroe di Matrix (qui nel secondo film della trilogia, Reloaded) deve attraversare prima per avere accesso al dialogo con l’Architetto e poi per passare all’azione:

Neo viene a sapere che esiste una porta in un palazzo che permetterebbe all’Eletto di raggiungere la Sorgente (il Mainframe di Matrix, o “Mainframe delle macchine”) e di mettere fine al mondo delle macchine. 

Per aprire tale porta serve una chiave posseduta dal Fabbricante di chiavi, personaggio imprigionato nel palazzo del Merovingio e di sua moglie PersephoneIl Merovingio è sopravvissuto all’Eletto in tutte le precedenti versioni di Matrix (quindi, in totale, sei software, Neo compreso); ora, essendo esso un programma superato, si trova in esilio in un ambiente criptato e quindi nascosto dal resto di Matrix. Qui si recano dunque Morpheus, Neo e Trinity che, dopo molte vicissitudini, riescono a liberare il Fabbricante di chiavi il quale, poco prima di morire crivellato dai colpi delle pistole di molti Agenti Smith, consegna la chiave della Sorgente a Neo.

Neo con la chiave entra all’interno della porta di luce, ma nel frattempo Trinity è rimasta intrappolata all’interno di Matrix per via di un agente potenziato che la tiene sotto scacco. Neo incontra quindi l’Architetto che gli espone la realtà dei fatti: lui è un programma che a sua volta ha creato la prima versione del programma Matrix, ma dato che tale versione era troppo paradisiaca per essere accettata dalla psiche umana, con l’aiuto di un altro programma, l’Oracolo, ha provveduto a creare la versione definitiva di Matrix, attraverso l’evoluzione in diverse versioni successive. Matrix è molto più vecchia di quello che Neo crede, e prima di Neo, Matrix è stata “ricaricata” altre cinque volte, ognuna con corrispondenti “Eletti”: ognuno di loro è arrivato a incontrare l’Architetto, facendosi portatore del codice originale che consentiva di ricaricare Matrix ed evitando in questo modo il crash del sistema. La necessità del reload era dovuta ad una anomalia sistemica causata a sua volta da un rifiuto istintivo degli umani ad adeguarsi mentalmente al sistema Matrix. Per ridurre tale fenomeno, era stata ideata nella psiche degli uomini controllati con Matrix una finta possibilità di scelta a livello inconscio, realizzata tramite un altro programma, l’Oracolo, creato per analizzare la psiche umana. Si manteneva comunque un piccolo numero di persone che rifiutavano il sistema e che andavano a popolare Zion. Per mantenere controllata entro certi limiti la ribellione, le macchine periodicamente andavano a distruggere Zion; se ciò fosse avvenuto in concomitanza con un crash del sistema, avrebbe causato la distruzione e definitiva estinzione dell’intera razza umana. Lo scopo dell’Eletto era, da un lato re-stabilizzare il codice evitando il crash del sistema e, dall’altro lato, scegliere 23 persone all’interno di Matrix (16 femmine e 7 maschi) da salvare per ripopolare Zion. L’Architetto, infine, spiega a Neo che lui stesso, l’Eletto, si trova di fronte ad una scelta: da un lato seguire il suo scopo di resettare Matrix, imboccando la porta alla sua destra, e dall’altro tornare in Matrix per salvare Trinity da morte certa, imboccando la porta alla sua sinistra. Neo sceglie di disubbidire al suo scopo originale nella speranza di salvare l’amata Trinity, rischiando quindi l’estinzione della razza umana.

  1. SCEGLIERE (E DUNQUE USCIRE DAL LIBERO ARBITRIO) È FONDAMENTALE, MA NON BASTA.
    QUELLO CHE CONTA VERAMENTE È CREDERCI E PASSARE ALL’AZIONE IN MODO DECISO.

    A muso duro e ad occhi chiusi, non perché si è duri o ciechi, ma perché si è determinati, decisi, pieni di grinta. Senza più alcuna distrazione.

    E’ una questione di energia?
    No, una volta usciti dalla caverna, una volta vinte le forze di gravità che ti tenevano in basso nella caverna, non è più una questione di energia (certo, lo era prima di vincere la forza di gravità…).

    Il problema dell’energia è solo un problema gravitazionale, superata la gravitazione, servono solo energie minime.(basta la potentissima energia elettro-debole, quella che tiene in equilibrio tutto l’universo, quella dello spirito, ovvero quella dei “poveri in spirito”, la prima Beatitudine e che percepisci in una brezza leggera).

    La grande legge del “Come hai creduto avvenga a te” rivela al mondo una verità sconosciuta, una forza gigantesca mai usata.
    Rivela che quello che succede in quest’occasione (“avvenga a te come tu hai creduto”) non è un caso, non è un’occasione unica, non è una rarità, ma è quello che succede sempre e in tutti immancabilmente con la forza della fede che Gesù può suscitare. Non è una questione di “provare per credere”. ma esattamente il contrario, “di credere per provare”…

    Rivela che la potenza di quel come hai creduto è sempre potente e sempre l’universo e tutta l’energia del mondo si piega umilmente e si mette all’opera gioiosamente, per ordine delle leggi divine, per realizzarlo perfettamente e adeguatamente. Ci rivela che la mente e il corpo obbediscono a questa potenza ed eseguono sempre gli ordini e i desideri di questo capitano che è lo spirito, a seconda di come crede, quanto crede, senza discutere e interferire mai.
    Rivela che in nome di Dio la potenza di ciò che crediamo e come lo crediamo è capace di trasformare la biologia del corpo e l’energia degli eventi. Rivela che ogni cellula del nostro corpo è sempre perfettamente e costantemente concentrata e attenta sull’energia sviluppata dal nostro spirito e dal nostro dialogo interiore, per modificarsi e adeguarsi a essi in modo energeticamente coerente. 

    Sugli stessi argomenti leggi anche: 

    L’uomo delle chiavi: per aprire la porta di Luce, la porta della Sorgente, serve una chiave posseduta dal Fabbricante di chiavi…

Lascia un commento