DETOX = DIVENTARE PIU SANI, PIU’ CONSAPEVOLI, PIU’ RESISTENTI, PIU’ MAGRI, poichè quando la cellula incomincia a liberarsi da scorie e tossine il benessere che ne deriva e’ l’espressione di tutta la sua energia vitale!
PIU’ PULITI DENTRO, PIU’ BELLI FUORI
PIU’ PULITI DENTRO, PIU’ FORTI FUORI
Detossinare l’organismo significa:
pulire l’intestino, fegato e polmoni
migliorare la digestione
migliorare i valori del sangue
perdere peso e grasso viscerale
migliorare lo stato psicofisico
avere più energie e concentrazione
migliorare lo stato della pelle e dei capelli
migliorare la qualità del sonno
aumentare le difese immunitarie
TOSSINE E SONNO: UN BUON SONNO ELIMINA UN SACCO DI TOSSINE DAL CERVELLO!
Perché oggi c’è un così grande interesse sulla detossinazione, sulle strategie del digiuno , sul cambiamento degli stili di vita?
La bellezza fisica, la perdita del peso, non bastano…
un organismo pulito recupera i capelli
La ragione principale è che la ricerca medico scientifica e la medicina naturale, la medicina preventiva (di cui ancora troppi pochi medici se ne occupano) partono da un principio, dal principio conservativo.
Partono cioè dall’idea che noi siamo fatti dotati di sistemi che hanno la prerogativa di ripristinare e di mantenere la nostra integrità vitale (che noi chiamiamo salute).
Chiaramente questo argomento chiama in causa la nostra integrità, la nostra conoscenza, la nostra cura, la nostra attenzione, la nostra responsabilità. Questo apre una porta sulla quale occorre riflettere un po’ tutti…
Certo è che lo scarico tossicologico che invade il nostro corpo il nostro organismo non è più sopportabile dai nostri sistemi endogeni e dalla loro capacità di mantenersi puliti, poiché noi funzioniamo quando siamo mantenuti puliti.
La capacità di reazione alle criticità, criticità che possono essere variazioni del metabolismo, che possono essere attacchi di virus e di batteri , sono tutto ciò che riguarda la nostra interazione con l’ambiente.
Ebbene, il carico tossicologico compromette notevolmente questa capacità quindi oggi abbiamo tutto l’interesse a favorire attraverso delle strategie questa condizione, cioè il mantenersi puliti. Si tratta un po’ come fare tagliando della macchina…, cioè quando siamo a posto , tutto funziona. Però perché funzioni c’è bisogno che anche noi andiamo a rivedere le nostre scelte quotidiane. Ovvio che se porto la macchina a fare il tagliando e poi la guido come un cane, non vado molto lontano! Ma se durante questo processo sono accompagnato anche da una riflessione, da una nuova educazione che mi mette di fronte a questa verità, allora questa realtà diventa molto più probabile ed infatti vediamo che sempre più spesso la persona cambia atteggiamento.
Sempre per semplificare fase 1: vitamine e antiossidanti,di cui il fegato ha bisogno, quindi alimenti tipicamente di origine vegetale;
fase 2: per metabolizzare le tossine, aminoacidi e proteine.
Ecco è importante capire tra l’altro che soltanto quando funziona bene il passaggio di queste tossine dalla fase 1 alla fase 2 si sviluppano quelle molecole non dannose che possono essere eliminate dall’organismo.
Basta che siamo un po’ più presenti, che siamo un po’ più consapevoli, che siamo un po’ più attenti sulle nostre scelte quotidiane: non c’è niente di funambolico, di straordinario.
Certo è che questa civiltà non ha nessun interesse, perché ha bisogno della nostra ignoranza perché diventiamo dei consumatori seriali , senza se e senza ma.
Quindi è molto importante oggi adottare delle strategie nuove. Queste strategie nuove sono dei protocolli che possono andare dagli 8 ai 12 trattamenti PERME ( Personalized Regenerative Medicine ). Dietro ci sono studi autorevoli: cominciamo con il premio Nobel Ohsumi del 2016 sull’autofagia , gli studi di Franco Berrino, di Walter Longo e di svariati altri scienziati e premi Nobel.
il carico di tossine oggi è all’inizio di un processo degenerativo che ci indebolisce dal punto di vista immunologico e ci predispone attraverso l’infiammazione a tutte le malattie degenerative che conosciamo della nostra epoca. Sono l’incubo della nostra quotidianità, ma attenzione perché quella debolezza immunologica ci espone anche alle problematiche che tutti abbiamo visto in questi tempi relative al coronavirus. Abbiamo sentito tutti che le persone più esposte, quelle che hanno pagato un debito più alto, erano quelle che avevano delle malattie infiammatorie pregresse.
Fare questo ogni tanto vuol dire riattivare il sistema, riattivare il sistema vuol dire riattivare gli scambi, vuol dire favore di dimagrimento, vuol dire mantenersi più facilmente nelle migliori di salute e di benessere.
Oggi siamo nelle condizioni di poter riaprire la partita della vita a nostro vantaggio, ma c’è bisogno di un atto di responsabilità e noi siamo qui per aiutarvi a questo.
(a cura di Corrado Ceschinelli)
RAZIONALE SCIENTIFICO TRATTAMENTI:
10 sedute TMR con CASCO FM5 SENSORY + tisane con acqua idrogenata o estratto o bevanda isotonica all’acqua d’aMare o semplice acqua idrogenata (meglio se un po’ abbondante di tutto…)
Terapia Ospedaliera/ Domicilare consigliata :
2 sedute giornaliere TMR ( mattina e sera) per almeno 1-3 mesi
Durata : 32 minuti a seduta
Intensita’ Diffusore TOTAL BODY :
Intensita’ 6 prima settimana
Intensita’ 7 seconda settimana
Intensita’ 8 dalla terza settimana
Intensita’ Diffusore LOCAL
Sempre intensita’ 8
Contemporaneamente alle sedute TMR di cui sopra, somministrare un Ciclo di 12 sedute (2 sedute a settimana) con il Casco FM5 SENSORY , programma Destress lungo (30 minuti) della sezione Trattamenti Sinestetici.
Gli estrattori di succo, stanno avendo ormai una diffusione sempre maggiore in quanto chi li sta utilizzando sta avendo enormi benefici e come si sa, quando una cosa funziona, il passa parora cresce in modo esponenziale. Ma come fare per orientarsi nella scelta dell’estrattore di succo più adatto alle nostre esigenze?
Questa è una domanda fondamentale a cui dobbiamo rispondere per evitare brutte sorprese ed evitare di farci abbagliare da prezzi bassi, che molto spesso si rivelano come dei veri e propri specchietti per le allodole!
Ma andiamo con ordine.
Qui di seguito troverai tutto quello che c’è da sapere sull’estrattore di succo.
1. La parte solida che si trova negli estratti, la polpa, non è composta solo da fibre, bensì anche da proteine, carboidrati e grassi che aiutano a legare i vari nutraceutici oligominerali. Quindi in tutti i casi è sempre bene che ci sia almeno una piccola parte di polpa nel succo, proprio per questioni nutrizionali della massima importanza. Se è una questione di gusti non discutiamo, ma se il problema dovesse essere in relazione ad un problema di prescrizione medica è meglio farsi spiegare bene dal medico che cosa intenda con precisione quando prescrive “succhi con o senza fibre”. Normalmente quando il medico dice “senza fibre” che è un po’ un modo di dire, non intende assoluta assenza di fibre, bensì una forte riduzione delle stesse. Non è mai buona una riduzione a zero.
Per esempio ad un signore con emorroidi il medico aveva (giustamente) sconsigliato cibi poveri di fibre e costui aveva cominciato ad evitare tutti i prodotti poveri di fibre e tra questi anche gli estratti (cosa erronea, perchè invece gli estratti di bacche scure, magari mescolati in parti uguali con del succo di mela, contengono sostanze come gli antociani e le proantocianidine, che riducono il gonfiore e le dimensioni delle emorroidi, tonificando e rafforzando le vene…) (per non parlare del melone tra gli alimenti più ricchi in ferro, che è uno tra i migliori cibi contro le emorroidi, sia in estratto che in frutto oppure lo zenzero, l’aglio e la cipolla, perché ognuna di queste favorisce la scissione della fibrina…e così via). Quindi cerchiamo di capirci bene: a livello salutistico gli estratti non devono sostituire la frutta e la verdura nelle diete: gli estratti svolgono quasi il ruolo e sono “come la medicina” , per cui vanno assunti 10-15 minuti prima di un pasto (colazione, pranzo, cena), mentre la frutta e verdura sono “nutrizione”, fanno parte del pasto e vanno assunti durante il pasto. Sono due cose diverse ed hanno funzioni diverse. L’uno non esclude l’altro.
2. Alcuni medici prescrivono ai pazienti di non assumere fibre (vedi in diversi casi di disordini intestinali importanti o nei casi in cui certe fibre inibiscono certi farmaci…)
… Ma è appunto per questo che prescrivono l’estrattore! (o che tecnicamente dovrebbero prescrivere, anche nei casi in cui invece, dimenticandosene o non conoscendolo, non lo fanno)
Attenzione però che questa restrizione sulle fibre non è praticamente mai assoluta, ovviamente è relativa!
cioè il medico non ha dice mai che le fibre devono essere zero, bensì che devono drasticamente ridotte. Quando dice che devono essere eliminate, quasi sempre intende ridotte, infatti non specifica “eliminate al 100%.
L’idea 100% è un’idea che viene al consumatore, ma che non trova alcuna base scientifica (infatti i medici questo non l’hanno mai detto…).
Pertanto il succo prodotto dall’ estrattore va benissimo, in quanto esso provvede a ridurre la percentuale di fibre, questo proprio in linea con la prescrizione medica (anche se un po’ di fibra è normale e corretto che rimanga nell’estratto!)
3. A conferma di questo, fate notare che Non esiste attualmente sul mercato un estrattore che riduce le fibre a zero.
Il primo estrattore che avrà caratteristiche simili a questa è l’Essenzia, che uscirà nel 2014, che le riduce di due terzi ( ma non a zero!!!!). Quindi questo estrattore estrae ancora più nutraceutici, ma meno fibre.
Però questo estrattore non sarà disponibile prima di febbraio-marzo 2014.
Questi nuovi estrattori a 40 giri, detti anche di terza generazione, modificano strutturalmente il sistema di estrazione ed il tipo di succo nel senso che avranno meno resa, ma un grosso vantaggio: un succo molto più buono, dal gusto più tondo e senza i classici pezzettini che danno tanto fastidio ai bimbi.
Sia i medici che le mamme infatti lo richiedono a gran voce!
Così perchè i medici prescrivono l’assenza di fibra per motivi di cura e le mamme evitano di “passare” con il colino a setaccio il succo ai propri bimbi.
In realtà sappiamo che oltre il 90% degli italiani preferiscono un succo “senza pezzettini”.
(il palato degli italiani è più raffinato rispetto ai nord europei).
E’ ovvio però che se i pezzettini di carota, per esempio, finiscono oggi negli scarti ( e non nel succo come finivano fino ad ieri!) avremo come risultato finale ( e diretta conseguenza) più scarto e meno succo.
In realtà ci sarebbe un’altra importante ragione per cui è meglio consumare il succo senza fibra per i bambini ( e per le persone con salute delicata) ed è una ragione molto fine: è risaputo che gli inquinanti di frutta e verdura ( pesticidi, residui chimici, anticrittogamici, ect.) vengono catturati più dalle fibre e quindi il succo vivo è veramente la parte più pura e sana. Motivo in più per utilizzare un estrattore come l’ Essenzia.
Con questi tipi di nuovi estrattori si risolve anche il fatto che preoccupa non pochi e cioè il fatto che, contrariamente alla frutta e alla verdura intera, il succo offra poche fibre, dato che le fibre fanno bene alla salute.
Qui è attiva la solita mente associativa che ci inganna.
IL SUCCO NON SOSTITUISCE LA FRUTTA E VERDURA! (la frutta e verdura sono “nutrizione”. Gli estratti sono “medicine”. Hanno funzioni diverse.
Il succo va bevuto 10 minuti prima di colazione, 10 minuti prima di pranzo e 10 minuti prima di cena oppure prima dello spuntino e costituisce la parte nutraceutica, cioè una vera e propria “medicina” che va subito in circolo.
Questa “medicina” per fare bene il suo effetto deve essere pertanto SENZA fibre. altrimenti non riesce ad andare “subito in circolo”, perchè le fibre ne rallentano il metabolismo.
Quindi le fibre le avremo dalla frutta, dalla verdura e dalle altre fonti che mangeremo regolarmente durante la colazione, durante il pranzo e durante la cena cena!
NON SERVONO DUNQUE LE FIBRE NEL SUCCO! (o meglio ne vanno bene poche, proprio nella misura che fornisce l’estrattore, è l’ideale)
…
Chi teme per le troppo POCHE fibre chiaramente questo interessa soprattutto agli sportivi e a molti altri consumatori, che conoscono i benefici delle fibre.
Le fibre aiutano la peristalsi, aiutano ad eliminare tossine e metalli pesanti, aiutano la pulizia della mucosa… etc . Il principio fondamentale che il consumatore deve capire è che l’estrattore non sostituisce la frutta e la verdura! (Tutt’al più l’estrattore “sostituisce” le medicine!)
Cioè l’utente si fa un buon e salutare “succo vivo” 10-15 minuti prima di colazione pranzo e cena: questa è la parte “nutraceutica”!…
Poi a colazione pranzo e cena si mangiano anche la frutta e la verdura. Questa è la parte “cibo”!…
Quindi non ci sarà certo carenza di fibre nell’alimentazione della persona (a parte il fatto che molti sportivi prima si bevono il succo e poi si mangiano tutte le fibre finite del cestello di scarto! Oppure esistono molte ricette per il recupero dell scarto come per esempio nei ricettari di Materia Prima)
Per recuperare le fibre e per mille nuovi utilizzi dell’estrattore consigliamo di dare un’occhiata al canale youtube “Materia Prima” o ad iscriversi alla newsletter per avere gli splendidi ricettari mensili e quindicinali.
Non posso mangiare direttamente la frutta e verdura anziché bere il succo?
Se devo mangiarla tutta, non so se ce la faccio…Meglio berla! Bastano pochi secondi ed è più buona.
Parzialmente abbiamo già dato risposta nelle righe precedenti: il succo va “direttamente in circolo”, con minori problemi di assorbimento.
La frutta invece presenta un metabolismo rallentato appunto dalle fibre. Normalmente il tasso di assorbimento della frutta e verdura è mediamente del 17% con circa 15 minuti di tempo per la digestione ( se si intende frutta e verdura assunta prima di latri alimenti , perchè se la si assume dopo della carne ovviamente tutto va rallentato, perchè la frutta si trova in coda ai cibi ingeriti precedentemente e quindi deve attendere in coda i tempi di chi c’era prima… Un estratto invece mediamente presenta un tasso di assorbimento del 65% con 3 minuti per la digestione!
Inoltre un’importante questione meramente pratica: se devo mangiare cinque carote, un gambo di insalata, una mela, un gambo di sedano, quanto tempo ci metto? …. ci vuole troppo …e poi va a finire che non la mangio! ( soprattutto se sono anziano e non ho una dentatura troppo efficiente…)
Il succo invece lo bevo in pochi secondi!…
E’ ovvio che chi ha problemi di intestino, ( molti che mangiano frutta e verdura presentano gonfiori e difficoltà metaboliche), trova una prima soluzione per disintossicarsi e raggiungere l’equilibrio proprio con i succhi vivi. IL METODO GERSON riesce a curare i malati terminali anche con 13 litri di succo al giorno!
Altro discorso è quando al gente dice di rinunciare alle fibre perchè quando mangiano frutta e verdura si “gonfia loro la pancia”!
A questo proposito vi rimandiamo all’articolo LA CRISI DI GUARIGIONE (Legge di Hering) dove viene spiegato perchè spesso la gente abbandoni terapie molto benefiche anzi che per loro sarebbero necessarie ed addirittura salvifiche, perchè prendono paura delle reazioni del corpo (e dell’intestino), specie quando si metta mano alle attività di detossificazone ( soprattutto dopo anni o secoli che non si faceva più nessuna pulizia e manutenzione del nostro motore… e nemmeno le tradizionali “pulizie di primavera” in quell’importante casa che è il nostro organismo! Abbiamo scritto molti articoli in questo sito sulla detossificazione, che vi invitiamo a leggere cercando la parola “detossificazione” nel motore del nostro sito, per capire che questa fondamentale e necessaria attività presenta sempre i suoi costi in termini di sacrifici, fastidi, talvolta dolore. Potete leggervi molti consigli sul come affrontarli al meglio e mitigarli, senza paura. Sicuramente l’estrattore è il migliore sistema che tuttora conosciamo per procedere alle attività di detossificazione, proprio perchè gli estratti posseggono una piccolissima quantità di fibre e vanno subito in circolo, pur essendo molti ricchi di nutraceutici. Grazie al loro particolare processo di estrazione, che estrae anche dalle bucce, dove risiedono molti principi attivi ed enzimi importanti!
Primo: detossificare!
Ricordiamoci sempre che di fronte ad una malattia, piccola o grande che sia, la prima cosa da fare è sempre quella di procedere alla detossificazione! (se vuoi mettere qualcosa di nuovo in una tazza che è già colma, devi prima togliere qualcosa, altrimenti fuoriesce tutto e non entra nulla! Ovvio, no?
Ovvio che chi abbia un intestino molto irritato possa soffrire (solo nei primi giorni!) dei fastidi importanti, quando mangia frutta e verdura. Le fibre non sono facili da digerire… inoltre quelle (soprattutto quelle da cibi integrali) grattano, scopano, stramazzno, ripuliscono le pareti dell’intestino. Se queste pareti fossero già irritate “di loro” ancor prima di questa attività, è ovvio che sotto l’azione delle fibre reagiscono, si infiammano. Perciò danno fastidio! L’infiammazione è un processo molto utile se non diventa cronica ed il problema è proprio questo: molti soffrono di queste infiammazioni silenti e quando queste vengono risvegliate dall’azione delle fibre, piuttosto che dalla riattivazione del sistema immunitario (tutte cose buone, anzi molto buone!) soffrono un po’ e prendono paura…, Il risveglio di queste funzioni invece è molto salutare ed è indice che le cose stanno andando bene, che le funzioni si stanno riattivando, che gli organi si stanno ripulendo, anche se fa un po’ male i primi giorni…!!! Comunque esiste sempre l’estrattore che aiuta a fare tutto ciò con il minimo di fatica e sacrificio, visto che non contiene quasi niente di fibre! Ecco perchè i medici, ogni giorno sempre di più, prescrivono gli estrattori come principale strumento di cura. E’ il più piacevole, il meno doloroso, ed il più efficace… almeno così ci risulta, dall’analisi di qualche migliaio di casi avvenuti in questi anni: c’è molta più efficacia rispetto a quando facevamo usare e consigliavamo la centrifuga.
…
I tipi di estrattore Sostanzialmente nel mercato attuale esistono due tipi di estrattore, tutti e due di tipo verticale, in quanto quelli di tipo orizzontale sono ormai obsoleti, soprattutto per la difficoltà nell’utilizzo e per il loro costo eccessivo, non supportato da un’effettiva maggiore qualità: molto costosi, occupano molto spazio, difficili da pulire, complessi da gestire.
Inoltre con l’avvento della nuova generazione a 40 giri tra i verticali, l’estrattore di tipo verticale ha guadagnato anche il primato nella capacità di estrazione delle sostanze nutraceutiche contenute nella frutta e nella verdura.
Quindi è da preferire senza alcun dubbio un estrattore verticale a 40 giri. (…ndr del 2015 tutte le ditte coreane, che sono quelle che detengono la leadership mondiale degli estrattori hanno presentato nuovi modelli che hanno ridotto il numero dei giri rispetto ai precedenti modelli a 80 giri).
Torniamo ai due tipi di estrattori di cui sopra: Il primo tipo di estrattore verticale è un estrattore di vecchia generazione a 80 giri.
Il nuovo tipo di estrattore è a 40 giri: è evidente che più lentamente gira, più estrae, più rende, meno scalda perchè ovviamenete produce meno attrito e meno ossida perchè ovviamente, girando più lentamente, incamera meno aria.
Soprattutto mantiene intatta tutta la parte enzimatica, che probabilmente è ancora più importante delle vitamine e delle altre sostanze nutraceutiche. Anche il gusto ne guadagna.
OGGI IL VERO SLOW JUICER è quello a 40 giri, l’estrattore più lento che ci sia!Le macchine a 80 giri sono macchine “veloci”il doppio , MENO SLOW .
Le marche
In Italia il leader assoluto di mercato è la coreana Coway (con vari modelli Juicepresso), che detiene circa l’80% delle quote di mercato. Presente in Italia da oltre 5 anni è la più organizzata e completa nel servizio di assistenza, la più affidabile quanto a qualità dimostrata sul campo e durata delle macchine, affidabilità basata su migliaia di macchine vendute. Vanta anche il primato quale primo costruttore in assoluto di Estrattore a 40 giri. Dal 2013 si sta organizzando sul mercato italiano anche l’altro big mondiale, sempre coreano, Hurom, con cui Coway ha sempre collaborato fino ad oggi, prima di imporsi sul mercato
con nuovi modelli esclusivi e rivoluzionari come Essenzia, sempre a 40 giri, che sta per arrivare anche in Italia.
Il juicepresso, essendo il modello più presente e più venduto, è anche il modello più criticato in rete, da siti e blog gestiti da piccoli competitors e venditori improvvisati. La ragione principale risiede sul tipo di politica commerciale scelta da Coway, in quanto pur costando lo stesso prezzo di costo all’origine (principio valido per tutti i principali modelli di estrattori coreani, i più venduti attualmente…), Coway ha scelto di uscire sul mercato con un prezzo molto più vantaggioso per il consumatore, che lo ha premiato con una netta preferenza rispetto a tutte le altre marche.
Dal 2012 è sbarcato in Italia anche il terzo player mondiale Kuvings, sempre coreano, con un modello a 240 watt, vantato come un pregio, ma sulla cui funzionalità a nostro giudizio occorre fare un po’ di chiarezza. Gli estrattori di Coway ( ed anche quelli di Hurom), sia da 40 che da 80 giri, hanno entrambi , per scelta, una potenza di 150 watt, con una durata perfetta e verificata, oltre che a livello mondiale, anche da noi (attraverso centinaia di nostri soci) qui in Italia, da più di 6 anni. Di fatto sono motori con una durata attesa di almeno 10 anni).
Verso la fine del 2014 e soprattutto nel Corso del 2015 abbiamo cominciato ad assistere ad una vera e propria invasione di marche cinesi o sedicenti marche italiane, in realtà “made in China” , più o meno con caratteristiche simili, anche se sembrano vantare chissà quali grandi qualità speciali. In realtà dopo qualche mese di prodotto cinese, molti finiscono poi con l’acquistare un prodotto coreano.
Alcuni ci scrivono e testimoniano la bontà del loro estrattore di marca cinese o pseudoitaliana (in realtà cinese!), ma poi quando hanno occasione di provare un Essenzia, si rendono conto che l’estrattore ed l’Estratto sono tutt’altra cosa , rispetto a quello che credevano grazie alla loro unica esperienza di estrattore cinese.
Principali marche di estrattori MADE in CHINA sul mercato italiano 2014:
(i prezzi vanno da un minimo di 70-80 euro per le marche meno conosciute fino ai circa 200 euro per le grandi marche, qualità sostanzialmente simile) Ariston Hotpoint – R.G.V. Juiceart – Bio Chef 65 giri – Girmi/Bialetti Modello: CN85 – H.Koenig GSX12 Juicer verticale nero / acciaio inox 400 W – Ariete 00C017700AR0 Centrika Slow Juicer Metal – Klarstein Fruitpresso 70 giri -Melchioni Vega -DCG Eltronic AE2130 -Greenis -Moulinex ZU5008 -Philips HR1882/31 Avance Collection-Vitek VT-1608 -Estró Inn
…
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I materiali di costruzione e la cessione di tossine.
Ci lascia perplessi leggere che un estrattore vanta di essere BPA FREE (senza bisfenolo-A). Il problema consiste nel fatto che il migliore materiale che si utilizza è l’ultem (nome commerciale). L’ultem è senz’altro un ottimo materiale, nessuno lo mette in dubbio, tantomeno noi.
L’Ultem però non è affatto esente da bisfenolo-A, PVC, PC. Anzi essendo un Poliimmide ha bisogno proprio del Bisfenolo-A per legare le varie molecole. Inoltre grazie al Bisfenolo-A, l’Ultem può essere lavorato e modellato. Altrimenti, data la sua natura, non potrebbe assumere forme arrotondate o particolari. Inoltre contiene PVC. Siamo perplessi anche perchè non c’è alcun motivo di vantare meriti non veri su un prodotto che ha già di per sè molti meriti e nessun rischio, vista la bassa velocità con cui gira.
L’ultem è sicuramente materiale molto buono, tra i migliori in commercio, tanto che notoriamente non è ancora stato scoperto un nuovo materiale che non rilasci al cibo alcuna sostanza di cui esso è composto. Forse è impossibile. Il migliore è comunemente ritenuto il vetro, ma anche questo rilascia alcuni tipi di particelle a seconda delle condizioni.
Alcuni studi anzi dimostrano che tutti i tipi di materiale plastico, proprio perché derivanti dal petrolio (esiste un’enorme mole di letteratura sulla tossicità dei derivati dal petrolio), se riscaldati oppure a contatto con grassi, rilasciano xenoestrogeni, gli stessi dei pesticidi, (quindi chi ha problemi ormonali , specie quelli sessuali, faccia attenzione per esempio al bicchierino di plastica del caffè bollente! Addirittura si dovrebbe fare attenzione al colapasta di plastica… anche se a dire la verità la pasta normalmente ci resta a contatto solo per pochi secondi… quindi non è così grave. ….Basta saperlo e regolarsi di conseguenza. … e consideriamo che la lista continuerebbe per le vaschette di plastica, il film che avvolge gli alimenti grassi, etc).
Certo i prodotti costituiti dai vari tipi di materiali plastici, con cui si costruiscono gli elettrodomestici di marche così famose e controllate, leader nel mondo come Coway, Hurom e Kuvings rientrano nella norma, infatti sono tutti certificati e d’altronde altrimenti nemmeno potrebbero essere importati non solo in Italia, ma nemmeno in paesi molto più intransigenti come il Giappone o il Canada , e per certi versi anche gli U.S.A. stessi.
Comunque essendo appurato che il Bisfenolo-A viene rilasciato nei liquidi solamente se la plastica viene riscaldata ad alta temperatura, ha senso che sia vietato nei biberon, che notoriamente vengono sterilizzati alle alte temperature, ma nel caso degli estrattori il problema nemmeno si pone, almeno per gli estrattori a 40 giri, come nel caso di Essenzia , perchè quelli a 40 giri non scaldano assolutamente il prodotto estratto! A questo punto la qualità del materiale (ed il relativo problema di cessione del bisfenolo) conta nulla, perché se non c’è riscaldamento alle alte temperature non avviene nemmeno la cessione di bisfenolo.
Tra l’altro le nuove produzioni oramai stanno tutte convergendo verso il 40 giri, quindi a pochissimi giri , con estrazioni lentissime e quindi a freddo!
Questo del bisfenolo-A è un problema che si è posto a suo tempo in USA per i biberons, che notoriamente per sterilizzarli venivano messi dalle famiglie in acqua bollente! Infatti per i biberons si usano ora altri materiali (che garantiscono si dal bisfenolo-A, ma non certo da altre sostanze che immancabilmente vedrete verranno scoperte in futuro, a meno che non si scoprano nuovi materiali che non provengano dal petrolio!) Oggi per esempio il Bisfenolo-A è stato sostituito da altri tipi di Bisfenolo primo fra tutti il Bisfenolo – S (BPS) molto simile al Bisfenolo A e ritenuto altrettanto pericoloso! Quindi entriamo in un mondo da cui è impossibile districarsi.
Come già scritto l’uomo non ha ancora inventato il “materiale perfetto”, visto che anche il migliore materiale per il food contact, il vetro, presenta anch’esso controindicazioni. Nemmeno il metallo è un materiale tranquillizzante, ancor di più per il potere ossidante, più che per la cessione di particelle od il potere reagente. (… e poi gli enzimi odiano il metallo!). Non è questo il luogo per disquisire sul fatto che non esiste alcun metallo puro, nemmeno per le protesi umane. I metalli hanno superiori poteri immunogeni ed allergenici, sono soggetti a corrosione, rilasciano ioni e soprattutto sono elettricamente attivi.
Il problema del bisfenolo-A si pone come importante per i frullatori e le centrifughe ( che notoriamente girano a diverse migliaia di giri ) e particolarmente in U.S.A dove producono i famosi ed ora di moda blenders da 30.000 e più giri. Questi scaldano notevolmente (infatti con essi si può anche cucinare e fare un buon minestrone caldo in 2-3 minuti partendo dalle verdure fresche!) le temperature, anche di 30 gradi in qualche manciata di secondi: lì si che è obbligatorio il materiale BPA free! … ma ripetiamo, non certo nel caso di specie degli estrattori, dove la temperatura di estrazione a 40 giri aumenta al massimo attorno al grado (1 solo grado!).
Perchè allora alcuni produttori dichiarano la certificazione BPA FREE? La problematica del BPA FREE come già scritto, deriva dal problema biberons per lattanti (i biberons vengono scaldati ad alte temperature per la sterilizzazione) e dal problema Blenders (che girando a 30.000 giri – non 32 o 40! – scaldano la temperatura di trenta gradi in pochi secondi). Alcuni costruttori di blenders che producono anche estrattori (slow juicers) hanno dovuto adottare questa certificazione del BPA FREE, perchè nel caso dei blenders è d’obbligo. Di lì l’estensione ad altri loro prodotti come gli estrattori. Ma per noi non è una questione interessante: ha impatto zero nella nostra fattispecie degli estrattori a 40 giri (anzi addirittura a 32 giri – 20N/m!), perchè il BPA FREE rileva solo e solamente nel mondo delle alte temperature. Che cosa c’entrano gli estrattori con questa questione dell’alta temperatura? Nulla.
…
I pezzi di ricambio e l’assistenza
Questo è un problema secondario in quanto si tratta di un elettrodomestico soggetto a rarissimi interventi di assistenza e manutenzione.
I pezzi hanno percentuali di rotture inferiori allo 0,1% e sono tutti facilmente sostituibili con prezzi inferiori ai 10 euro (a parte il filtro che è l’unico pezzo di ricambio rilevante). Il pezzo di ricambio più soggetto ad usura è proprio il filtro (strainer), che verrà trattato in seguito in un paragrafo a parte.
Il consiglio Classico che si fornisce in questi casi è quello di fornirsi da aziende italiane, solide e presenti da molti anni sul mercato, sia perché hanno dimostrato serietà nella funzione e quindi offrono storicamente sufficiente sicurezza, sia perché una volta che si è acquistata la macchina all’estero è molto difficile e (ammesso che sia stato possibile) molto costoso ricevere assistenza e ricambi (esiste una certa complessità dovuta al fatto che i ricambi cambiano ogni anno a seconda dei nuovi modelli che escono ripetutamente sul mercato e perchè le case nazionali riconoscono i propri modelli dai numeri di matricola ed ovviamente rispondono solamente su quelli).
In Italia la situazione è ancora più semplice per il consumatore in quanto i due leader di mercato (che attualmente oltre il 95% del mercato italiano) Coway e Hurom hanno avuto gli stessi pezzi di ricambio fino a 2013. Così Coway che è stata l’azienda a fare i grandi numeri finora, ne ha di fatto anche garantito l’assistenza. Per la cronaca Coway ha lanciato l’estrattore in Italia nel 2008 con Juicepresso, mentre Kuvings è arrivata nel 2012 con Estraggo ed a fine 2012-inizio 2013 è arrivata anche l’importatore Hurom).
Coway (attraverso l’importatore italiano) detiene quindi l’archivio italiano più completo, compreso lo storico dei ricambi.
Aggiornamento settembre 2014:Nel 2014 sono sbarcati anche in Italia gli estrattori a 40 giri di terza generazione CHE PRESENTANO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PEZZI. Migliorano le attività di montaggio e pulizia, perchè presentano all’interno un unico pezzo solamente (invece della decina di pezzi circa che hanno i vecchi estrattori a 80 giri : cestino esterno, le tre alette del cestino, il filtro, la coclea, la rotellina, la vite della rotellina, etc. che sono tutti pezzi che prima o poi si rompono e/o che bisogna sostituirli per usura). Presentano meno costi di assistenza e costi di manutenzione (leggi ricambi) più bassi. Normalmente bisogna infatti tenere conto che in ogni estrattore ci sono partì soggette ad usura ed i tempi sono circa di 2-3 anni in caso di uso giornaliero. MA MOLTO DIPENDE DALLE MODALITA’ D’USO E DA CHE COSA SI ESTRAE.
I costi dei ricambi: per cambiare l’unico pezzo di ESSENZIA e JUICEPRESSO per esempio, i costi ammontano a circa 60 euro. Presto arriveranno i ricambi per cambiare solo la retina, che sarà disponibile anche a maglie grosse e con costi dimezzati.
Nei vecchi estrattori a 80 giri scorrendo i vari siti internet si nota che solo la coclea costa 80-90 euro, inoltre il filtro dai 50 ai 60 euro…! Poi è necessario anche il kit con tutti gli ulteriori pezzettini secondari… Gli estrattori di terza generazione che hanno meno usura e meno costi di ricambio perchè presentano all’interno un unico pezzo di ricambio. Facile da pulire: basta sciacquare l’unico pezzo sotto l’acqua del rubinetto e comunque viene fornita una piccola spazzola in caso di bisogno (anche se non serve quasi mai).
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La potenza del motore
Gli estrattori di Coway (ed anche quelli di Hurom), sia da 40 che da 80 giri, hanno entrambi, per scelta consolidata e confermata dal mercato, una potenza di 150 watt, con una durata perfetta e verificata finora anche da noi (attraverso più di 1000 nostri soci) qui in Italia, da più di 6 anni (e comunque una durata attesa del motore normalmente anche di 10 anni).
Kuvings per differenziarsi è sbarcata in Italia con un motore da 240 watt. Secondo noi la scelta di un motore da 240 watt (ovviamente stiamo parlando del caso di macchine per il solo mercato domestico!) comporta solamente un maggior inutile consumo di energia elettrica perché per un estrattore ne bastano molti di meno, come i fatti hanno finora sempre dimostrato. Un motore da 240 watt secondo il nostro giudizio è sovradimensionato, quindi in tempi di riduzione degli sprechi, abbiamo delle forti perplessità sul fatto che possa essere presentato come un reale motivo di pregio, considerato che per questo non è che funzioni meglio o garantisca una maggiore durata, che è già di fatto almeno di 10 anni per tutte le case.
Dal luglio 2014 arriverà in Italia il famoso JUICEPRESSO DI TERZA GENERAZIONE di Coway , marca leader in Italia, CON COCLEA ITALIANA. Juicepresso si è sempre caratterizzato nel mercato ( ed a questo si deve il suo grande successo) perchè presenta prezzi di circa 100 euro inferiori a tutti i concorrenti di pari qualità.Trattasi di un moderno estrattore a 40 giri. Gli ESTRATTORI A 40 GIRI , rispetto a quelli ad 80 giri, migliorano le prestazioni organolettiche e nutrizionali, soprattutto la salvaguardia dei preziosi enzimi della frutta e della verdura. Migliorano le attività di montaggio e pulizia, perchè presentano all’interno un unico pezzo solamente (invece della decina di pezzi circa che hanno i vecchi estrattori a 80 giri: cestino esterno, le tre alette del cestino, il filtro, la coclea, la rotellina, la vite della rotellina, etc. che sono tutti pezzi che prima o poi si rompono e/o che bisogna sostituirli per usura). Quindi ESSENZIA e JUICEPRESSO presentano costi di manutenzione (leggi ricambi) più bassi.I costi per cambiare l’unico pezzo di ESSENZIA e JUICEPRESSO ammontano a circa 60 euro. Si consideri che nei vecchi estrattori a 80 giri solo la coclea costa 80-90 euro, il filtro dai 50 ai 60 euro…!
Altra notevole innovazione di questo estrattore il motore del tipo DC cioè a corrente diretta.
I motori a corrente diretta (DC) ovviamente sono più potenti, sicuri e resistenti nel tempo rispetto a quelli a corrente alternata (AC). Nei grandi motori per ragioni tecniche si usano solitamente i motori a corrente alternata, perchè sarebbe troppo complesso, sofisticato e costoso l’uso di un motore a corrente diretta. Ma qui per fortuna stiamo parlando di piccoli motori, quindi per fortuna possiamo permetterci il lusso di utilizzare un motore tecnologicamente avanzato ad alta tecnologia, come un motore a corrente diretta. (studiato e brevettato da Coway azienda Coreana che possiede uno dei più importanti centri di ricerca, con 400 dipendenti, esclusivamente nei campi di acqua, aria e succhi).
Questo nuovo motore ad alta tecnologia chiude definitivamente ogni tipo di polemica che c’è stato in passato sulla potenza ed il tipo di motore, in quanto un motore del tipo DC a corrente diretta non si ferma mai! Questa è una delle ragioni per cui si trovano nel mercato motori del tipo AC a maggior potenza, proprio per recuperare il deficit di potenza nei confronti dei motori del tipo a corrente continua (DC). Ciò nonostante, cioè nonostante l’aumento della potenza in Watt, osserviamo che molti di questi motori tendono a bloccarsi facilmente. (…oltre ad essere meno ecologici, cioè a consumare di più!)
Fate questo tipo di un test molto duro: inserite nell’estrattore l’ananas con la buccia. VEDRETE CHE OGNI ESTRATTORE SI BLOCCHERA’, MENTRE INVECE JUICEPRESSO ED ESSENZIA CONTINUERANNO A GIRARE IMPERTERRITI ED AD ESTRARRE COME SE NULLA FOSSE….!
Con questa innovazione Coway immette sul mercato l’estrattore più potente e mette così la parola “fine” su ogni possibile querelle a proposito della potenza di un estrattore.
Altri vantaggi del motore a corrente continua:
L’ingombro ridotto del motore consente di guadagnare spazio in maniera considerevole
Un minimo stress meccanico del sistema, perchè permette facilmente accelerazioni e decelerazioni molto dolci e graduali
Una regolazione della velocità con coppia e potenza costanti molto semplice da ottenere, con la possibilità di regolazione accurata anche ai bassi giri.
L’elevato rendimento del gruppo convertitore-motore si traduce in un risparmio di energia elettrica, che è tanto più considerevole se si adotta un convertitore bidirezionale che lavori sui quattro quadranti attuando così il recupero di energia.
il motore può durare per moltissimi anni , con considerevole risparmio sui costi.
Inoltre l’assenza di sollecitazioni con picchi di tensione sull’avvolgimento del motore in corrente continua conduce ad una durata maggiore degli avvolgimenti rispetto ad un motore asincrono. In un motore in corrente alternata infatti le commutazioni veloci che vengono effettuate causano degli elevati gradienti di tensione. Le conseguenze di questo fatto portano a:
Sollecitazioni marcate agli isolamenti del motore in corrente alternata, con necessario aggravio del loro dimensionamento per evitarne la rottura.
Utilizzo indispensabile di cuscinetti isolati a causa delle correnti indotte ad alta frequenza sul rotore, che scaricando a terra attraverso i cuscinetti ne provocano una usura eccessiva.
Come già spiegato in precedenza tutti gli estrattori domestici di tutte le marche sono soggetti al limite fisico che non devono essere usati per più di una mezz’ora consecutivamente. Ma è assai importante considerare che cosa può succedere al motore durante quei trenta minuti: ecco perchè occorre spiegare che esistono modelli che si possono fermare più o meno facilmente in caso di “estrazioni difficili” (p.es. una carota enorme) o troppo abbondanti (provate a fare il test di inserire una fetta di ananas con la buccia!) e ci sono modelli che non si fermano mai, nemmeno “con la fetta di ananas con buccia” come nel caso dei motori DC (= a corrente diretta o continua). Come abbiamo sopra appena spiegato più che considerare il numero dei giri è più importante considerare che si tratti di motori di tipo DC cioè a corrente continua, cioè motori molto più potenti e che non si fermano mai. Negli ultimi tempi ci hanno scritto in molti per chiederci commenti a proposito di alcuni articoli che sono apparsi nel web con notizie fuorvianti e tendenziose , prive di alcun fondamento. Si tratta in realtà quasi sempre di falsi problemi, o di cose prive del più comune buon senso. Prova ne è che tutti i nuovi modelli usciti nel mercato nell’ultimo anno (Kuvings compresa, cioè l’ultima coreana mancante all’appello della riduzione dei giri…) hanno ridotto il numero dei giri dai precedenti vecchi modelli a 80 giri. Quindi il mercato parla da solo in modo molto evidente e non pensiamo ci sia bisogno di ulteriori commenti! I modelli della Coway, essendo di gran lunga i più venduti in Italia sono anche quelli che hanno quindi l’affidabilità del più grande numero di clienti soddisfatti, aldilà dei singoli e comprensibili pareri personali che talvolta possono essere giustamente e naturalmente diversi.
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I filtri (strainers)
Esistono due tipi di filtri: Quello classico qui a sinistra (costo 25 euro circa), e quello di nuova generazione
denominato ”ultem” ( da 50 euro circa ), otto volte più resistente qui a destra.
Gli esperti preferiscono quelli classici, nonostante con questi si verifichino statisticamente un 4-5% di rotture, perché il succo viene più buono proprio con i vecchi filtri. In questo caso, per evitare rotture è meglio seguire dei semplici principi sull’uso dell’estrattore: per esempio usare il sedano tagliato a pezzetti piccoli (così come i prodotti costituiti da molte fibre dense e lunghe) e solo alla fine della spremitura. Non all’inizio! Così fare anche con tutte le altre verdure o frutta molto fibrosi con fibre lunghe come lo zenzero, il mango, il finocchio…)
Nel classico estratto di insalata-mela-carote-sedano (uno dei più salutistici) estraggo gli ingredienti esattamente nell’ordine appena indicato.
Per chi preferisce andare sul sicuro e senza noie di alcun tipo, conviene richiedere i filtri di ultima generazione denominati “ultem” (da 50 euro circa). Sono filtri più resistenti, e sono forniti da tutti i venditori di estrattori in Italia e disponibili su qualsiasi modello oggi esistente. Nel 2014 sono sbarcati anche in Italia gli estrattori a 40 giri di terza generazione CHE PRESENTANO UNA FORTE RIDUZIONE DEI PEZZI. Migliorano le attività di montaggio e pulizia, perchè presentano all’interno un unico pezzo solamente (invece della decina di pezzi circa che hanno i vecchi estrattori a 80 giri : cestino esterno, le tre alette del cestino, il filtro, la coclea, la rotellina, la vite della rotellina, etc. che sono tutti pezzi che prima o poi si rompono e/o che bisogna sostituirli per usura). I costi dei ricambi: per cambiare l’unico pezzo di ESSENZIA e JUICEPRESSO per esempio, i costi ammontano a circa 60 euro. Presto arriveranno i ricambi per cambiare solo la retina, che sarà disponibile anche a maglie grosse e con costi dimezzati.
Consigli per non rompere i cestelli di tipo vecchio (ante 2014) con 3 semplici accorgimenti: (solo per chi possiede i vecchi cestelli – perchè se possedete i cestelli ultem non ci sono rischi di rottura, a meno che non vi cada dentro accidentalmente un coltello oppure del materiale duro tipo il nocciolo di una pesca o simili)
1. tagliare la frutta e verdura in pezzi piccoli
2. la frutta e verdura più fibrosa come sedano, finocchio, zenzero, mango etc. va tagliata in pezzi corti di modo che non si producano quelle fibre filamentose lunghe che andrebbero ad attorcigliarsi in prossimità del foro di uscita del succo. Così si evita di otturare il canale di uscita del succo, perchè se accadesse si produrebbe una pressione interna ( non potendo il succo uscire a causa del canale otturato) tale che potrebbe produrre nel tempo delle crepe sull’anello di plastica del filtro e quindi portarlo successivamente alla rottura definitiva.
Altra buona pratica consigliata è di tenere per ultime questo tipo di verdure durante l’estrazione del succo, così da non fare in tempo ad avere quella indesiderata pressione nella camere interna, che abbiamo appena descrtto in caso di foro di uscita otturato…
3. le bucce degli agrumi contengono degli oli essenziali, che risultano problematici per molti intestini, quindi si consiglia di sbucciare prima di inserire questi frutti nell’estrattore!
Questi oli possono anche causare un “effetto colla” sulle superfici del filtro e causarne la rottura, visto che l’estrattore per sua natura può estrarre solo liquidi (e non è adatto all’estrazione dei grassi e delle proteine, che sono elementi solidi, difficilmente idrosolubili).
4. in ogni caso sono disponibili i filtri di ricambio al costo di 25 euro.
5. Meglio ancora, qualora non si possano seguire le istruzioni di cui sopra, l’opzione per il nuovo filtro ultem ( 8 volte più resistente!) che costa 49 euro
nella versione a grana grossa (per passate di pomodoro, gel, marmellate etc. ),
oppure nella versione a grana fine.
Slow juicer o fast juicer? ( il numero dei giri) Quanto estraggo?
Gli estrattori vengono detti anche “Slow juicers” per distinguersi dalle centrifughe e dai frullatori caratterizzati dall’alto numero di giri. Le principali differenze tra questi tipi di elettrodomestici verranno analizzate nel paragrafo seguente.
La fama dell’estrattore (e l’innovazione che lo caratterizza) la si deve proprio suo basso numero di giri. Vi rimandiamo ai lavori di GERSON che ha utilizzato proprio di estrattori per curare malati terminali grazie al fatto che gli estrattori sono in grado di estrarre sei volte di più vitamine e principi nutraceutici , così preziosi per la salute. clicca qui se sei interessato al libro Guarire con il metodo Gerson.
I primi modelli di estrattori “Slow juicers” giravano a 120 giri e più. Presto sono stati sostituiti nel 2008 con quelli a 80 giri ed ora finalmente nel 2013 è arrivata la nuova generazione a 40 giri.
Spesso ci chiedono chiarimenti sul numero dei giri , cioè con quale criterio vengono calcolati. Per misurare il numero dei giri convenzionalmente si utilizza una data forza di resistenza posta dalla frutta e dalla verdura da estrarre, pari a 20 Nm, cioè venti Newton metri. Per esempio il juicepresso CJP-03 Coway dichiara una velocità di 32 giri al minuto a 20 N/m. I 32 giri quindi si ottengono in caso di una forza di 20 Nm, cioè venti Newton metri, che è una misurazione standard ottenuta con determinati tipi di verdure e frutta . A vuoto invece, cioè con 0 N/m, otteniamo un risultato di 56 giri.
Ovviamente più lenti sono, gli estrattori meno scaldano, meno ossidano, meno sprecano, più estraggono, più rendono, Più mantengono le proprietà originali della frutta, delle erbe e della verdura da qui estrarre il prezioso succo.
Una filosofia completamente all’opposto è alla base dei frullatori o blenders Americani (fast juicers). Essi si basano sul principio ” altissimo numero di giri”(30.000) per frullare in tempi velocissimi , cioè pochi secondi, In modo di non fare in tempo a scaldare ed ad ossidare le vitamine e gli enzimi.
In realtà questi blenders vengono utilizzati molto di più per la preparazione di creme e patè o per lavorare prodotti “secchi” ed oleosi, non adatti agli estrattori, che sono adatti all’estrazione dei liquidi.
Il problema dei blenders è che bisogna fare attenzione a non creare vortici vuoti all’interno del frullatore, altrimenti il vortice d’aria brucia tutte le vitamine, mentre per gli enzimi non sembra ci sia possibilità di mantenersi integri, nonostante gli accorgimenti che si utilizzano per evitare il vortice d’aria centrale.
Un altro problema del blenders è che per quanto finemente macinino il prodotto, è impossibile ottenerlo perfettamente liquido in quanto non è possibile espellere le parti solide più dure: Per esempio nel succo di melograno resterà una parte sabbiosa che rende assai improbabile potersi gustare il prezioso e il delizioso succo, come invece si può fare normalmente Senza alcuna difficoltà con l’estrattore.
…
Differenza tra estrattore di succo – centrifuga – frullatore
Vedi anche il nostro articolo a proposito di studi scientifici sulle differenze tra estrattore e centrifuga:
Principali differenze tra Estrattore e Frullatore:
Il frullatore distrugge totalmente le vitamine a causa del vortice d’aria che si forma all’interno quando entra in funzione. Un’eccezione però per esempio a proposito dell’anguria: il frullato di anguria va bene, perchè è si vero che il frullatore distrugge la vitamina C, ma l’anguria contiene pochissima vitamina C. Viene assunta soprattutto per la sua funzione diuretica e quindi nel caso dell’anguria va bene anche il frullatore.
Principali differenze tra Estrattore e Centrifuga:
Qualità del succo:
1. per l’estrattore solo 40 giri (80-90 per i vecchi modelli) giri di rotazione al minuto ( contro le migliaia di giri per la centrifuga ) quindi (grazie alla tecnologia S.E.S. mantiene intatte le proprietà nutritive): non avviene ossidazione delle VITAMINE e risulta una MAGGIORE RESA DEL SUCCO
2. scarti dell’ortofrutta ridotti anche oltre il 50% (lo scarto di una porzione di carote di una centrifuga, se viene inserito in un estrattore produce un altro bel bicchiere di ottimo succo!)
3. succo molto più buono e sostanzioso (piace a quasi tutti i bambini mentre le centrifughe tendono a non piacere ai bambini: Più acide – stratificano – Meno gustose)
4. succo molto più colorato (colore vivo!) e profumato
5. liquido del succo che resta integro (non si separa a strati come con le centrifughe)
6. più salutare: su certi estratti e tipologie di ortofrutta abbiamo registrato contenuti di maggiori vitamine fino a 6 volte tanto
7. più salutare: su certi estratti e tipologie di ortofrutta abbiamo registrato contenuti di circa 4 volte più micronutrienti
8. possibilità di proporre al cliente bicchieri salutistici da 5.000 orac!
9. motore completamente silenzioso o molto più silenzioso
Comodità e costi di utilizzo:
1. come già evidenziato, riduzione notevole dello scarto
2. riduzione di 10 volte dei consumi di energia elettrica ( da 1500w a 150w )
3. nessun intoppo (Se dovesse bloccarsi per qualche intasamento od errore basta premere il comando “la marcia indietro” e ripremere poi “marcia avanti”)
4. durata vita media della macchina molto più elevata
5. facile pulizia (Nelle centrifughe normalmente la pulizia è un dramma: Difficile e costa molto tempo! Nell’estrattore è Facile e basta un minuto)
6. non schizza, Non sporca all’esterno.
7. maggiore possibilità di ricette (p.es.: estrae succo vivo anche dalle mandorle, dal melograno o dal fico d’india, dall’erba di grano e da aghi di pino famosi per i mega-contenuti di Vitamina C) Per il famoso succo di melograno non si può fare con la centrifuga perché questa si romperebbe troppo facilmente. Con l’estrattore si va benissimo e spreme anche gli ossicini dei chicchi, così come il vinacciolo dell’uva o la mandorla per fare il latte di mandorla.
8. motore silenzioso
Il concetto del bere succhi vivi è stato introdotto dal dottor Norman Walker (1885-1985), che ha vissuto ben 100 anni, quale prova vivente della sua ricetta per la salute. Il dottor Norman Walker ha dichiarato che gli enzimi della frutta e verdura muoiono a temperature superiori ai 42 gradi Centigradi.
Il dottor Norman Walker ha spiegato per primo che ogni centrifuga che lame ad alta velocità a causa del calore formato dall’ attrito, porta alla distruzione degli enzimi.
Riportiamo un piccolo estratto dall’articolo sulla comparazione di Altroconsumo:
“…Tra i vari punti a favore degli estrattori rispetto alle centrifughe non vanno dimenticati nemmeno i seguenti:
A SINISTRA UN ESTRATTO E A DESTRA UN CENTRIFUGATO come si presentano già dopo soli 2 minuti dopo la preparazione: il CENTRIFUGATO ” STRATIFICA” quasi subito.
• Il rumore prodotto dagli estrattori è di lieve entità, tutt’altro rispetto alle centrifughe molo rumorose, praticamente come un frullatore. Considerato che normalmente gli estratti si preparano al mattino presto, mentre molti sia in famiglia che negli appartamenti vicini sono ancora a letto: è importante o no, questo punto?
• Il succo estratto è solitamente compatto, gustoso, meno acido e soprattutto non stratifica nel bicchiere come fa la centrifuga. Questa non è solo una questione estetica od organolettica , ma naturalmente inerisce anche le questioni nutrizionali.
• Alla facilità d’uso dell’estrattore (quello vero) va aggiunta un’altra questione molto fine, ma importante. Provare a mettervi davanti ad una centrifuga che lavora in modo impegnativo, con una linda camicia bianca. Siete sicuri che alla fine noterete sulla camicia un’ assenza totale di eventuali schizzi e macchioline? Provate. Pensate poi che quelle macchioline possono andare non solo sulla camicia (lo sappiamo che basta mettersi un camice, ma…), ma anche nell’ambiente (muri, mobili, piano di lavoro…), quindi altro lavoro di pulizia! (non solo della centrifuga…)
Potremmo però dire che finora abbiamo quasi scherzato, perchè comparare estrattori e centrifughe sugli aspetti tecnici ha un valore relativo rispetto a ciò che la gente ama. Infatti secondo noi “Altroconsumo” non ha trattato il principale punto di successo dell’estrattore rispetto alla centrifuga, che è il gusto dell’estratto, alquanto diverso da quello del centrifugato.
Ormai in tutti questi anni (e stiamo parlando di decina di migliaia di casi a cui abbiamo assistito!) abbiamo accumulato un’esperienza enorme in materia. Per esempio abbiamo conosciuto pochissimi bambini (…anzi nessuno!) che preferiscano un cenrifugato all’estratto (ci riferiamo sempre a quelle mamme che usano l’estrattore giusto, non quelli usati da Altroconsumo). La prova statistica inoppugnabile è che anche i gestori degli esercizi pubblici come i bar e gli hotels sono stati praticamente obbligati a sostituire le centrifughe con gli estrattori, in quanto i propri clienti hanno dimostrato di preferire a suon di richieste di gran lunga gli estratti di frutta e verdura piuttosto che le centrifughe. (soprattutto quelle persone che nemmeno supponevano l’esistenza delle due diverse modalità di fare i succhi…). Chi tiene ancora duro con le centrifughe per poterle ammortizzare (quelle professionali infatti costano anche più di 1.000 euro!), perde vendite immancabilmente. Questa è una costante in tutta Italia (e non solo!). Il che è tutto dire visto che sul mercato non esiste ancora un estrattore di tipo professionale, eppure i gestori hanno risolto il problema, di carenza ricorrendo agli estrattori domestici!
Ci rendiamo conto che stiamo entrando in un campo difficile da trattare per Altroconsumo in quanto i gusti sono soggettivi. Però faccia Lei per esempio un succo puro di solo melograno con la centrifuga e poi lo stesso con l’estrattore e mi dica se sia possibile o meno fare una comparazione: l’estratto vince 10 a 0. GARANTITO! Ma questo potremmo dirlo anche per molti altri tipi di frutta dove è praticamente impossibile utilizzare la centrifuga, oppure pensiamo ai vari tipi di “latte di semi”, a molti tipi di germogli, agli aghi di pino, la famosa ed importante erba di grano (o di farro o d’orzo…) oppure al latte di mandorla, i sorbetti, l’estratto di radici o di certe altri tipi di verdura citati in molti altri commenti precedenti. Se non avete voglia di leggere allora basta dare un’occhiata ai bellissimi ricettari per esempio quelli del già citato estrattore Essenzia http://www.siquri.com/it/materia-prima.html.
Sia chiaro che non abbiamo nulla contro le centrifughe: piuttosto che niente è certamente meglio la centrifuga.
Le centrifughe le abbiamo amate, coccolate, provate, diffuse per tanti anni. Solo che con gli estrattori siamo su un altro pianeta! Solo chi ha poca esperienza e competenza potrebbe anche solamente e lontanamente pensare di poter fare un confronto fra centrifughe ed estrattori! Negli anni in cui usavamo le centrifughe , pur spendendo abbastanza (più di 150.000 lire per i migliori modelli di allora), avevamo centrifughe nei nostri centri medici (per nostri intendiamo quelli dei nostri soci!) che si spaccavano anche dopo solo un mese di uso. Abbiamo degli agricoltori nostri soci che producono delle carote d’oro (di principi… e di fatto, estremamente rustiche e dure… non ti dico poi per certe radici…!). Ebbene saltavano via (le centrifughe) che era un (dis)piacere! Era un continuo via vai di ricambi e centrifughe nuove, un po’ di tutte le marche. Siamo anche arrivati a spendere l’equivalente di più di 1.0000 euro attuali per prendere due marche di centrifughe professionali francesi. CON GLI ESTRATTORI SONO QUASI 10 ANNI CHE LI USIAMO, SEMPRE GLI STESSI E NON NE VOGLIONO SAPERE DI ROMPERSI! …senza considerare tutte le cose che possiamo fare in più con un estrattore e il figurone che facciamo tutte le volte che le persone assaggiano. (Prima i bambini delle centrifughe non ne volavano sapere… troppo liquide, con gusti sull’acidino…). Ora i bambini si gustano estratti con dentro addirittura le crucifere, senza nemmeno accorgersene!! Siamo proprio su un altro pianeta!!!”
I succhi vivi concentrano in un singolo bicchiere tutti i benefici contenuti anche in grosse quantità di frutta e verdura, migliorano nel contempo la digestione fornendo più nutrimento alle cellule e ripristinando salute e resistenza fisica!
La salute a lungo termine è il risultato di atteggiamenti e abitudini sani. Migliorare il proprio stile di vita a livello quotidiano è di gran lunga più importante del contare solo sull’efficacia della chirurgia e dei farmaci. Ciò che determina lo stato di salute di una persona è l’effetto di accumulo creato giorno dopo giorno da cibo, acqua, movimento fisico, sonno, lavoro e stress… per questo parliamo di stile di vita.
La quantità di enzimi è la chiave della salute
Un elemento che hanno in comune le persone in salute e longeve è una buona funzionalità gastrointestinale dovuta soprattutto al consumo di molti alimenti freschi contenenti molti enzimi. Ciò non solo significa consumare enzimi provenienti dall’esterno ma anche creare un ambiente intestinale che stimola i batteri intestinali a potenziare la produzione di altri enzimi.
Se un organismo possiede enzimi in abbondanza, la sua energia vitale e il suo sistema immunitario sono forti. Per avere un organismo in salute bisogna dunque evitare l’esaurimento della scorta di enzimi e mantenerli in quantità sufficiente.
Come conservare i succhi
I succhi vivi vanno bevuti freschi appena estratti: ogni ora che passa, anche se ben conservati al freddo ed al buio, decadono gli enzimi e molte vitamine. (Tenete conto che gli enzimi odiano l’acciaio e le resine, i campi elettromagnetici, le forme taglienti, così come i grossi rumori ed il calore…). Le foglie verdi andrebbero addirittura bevute durante l’estrazione… Dopo 20 minuti normalmente gli enzimi si disattivano, ma resta molto altro!
Tutte le sostanze benefiche contenute oltre agli enzimi attivi e cioè , vitamine, acqua pura superenergetica ed informata (la frutta e la verdura contengono la migliore acqua che esista in natura!)’, oligominerali e fitonutrienti, si deteriorano più lentamente una volta liberati dalle fibre che li racchiudevano ed a contatto con contenitori più o meno naturali.
La velocità di deterioramento dipende dal fatto che molti di questi nutrienti sono sensibili al calore, alla luce, all’ossigeno, reagiscono con i materiali del contenitore (Compresi i detergenti utilizzati per lavarlo), tutti fattori che ne diminuiscono man mano che il tempo passa, l’efficacia e vitalità.
Naturalmente molto dipende anche dal numero di orac di partenza contenuti nella frutta stessa e nella verdura che tu usi: se in origine parto da 10.000 orac è un conto, se parto da 1000 è un altro… Se puoi permetterti di prepararti i tuoi succhi più volte Al giorno, il modo migliore per conservarli può essere quello di scegliere contenitori di vetro scuro, possibilmente con l’imboccatura larga, per rendere più agevole e san e le operazioni di pulitura dei contenitori. Organizzati con piccoli contenitori monodose e riempili fino all’orlo. Saranno subito pronti da bere anche fuori casa…magari in pausa pranzo, picnic o in palestra.
Leggi anche questi articoli sull’argomento “ESTRATTORE”:
Ci scrivono in molti per chiederci commenti a proposito di alcuni articoli che appaiono nel web con notizie fuorvianti e tendenziose. Si tratta in realtà di un falso problema, perchè quanto troviamo scritto in certi articoli spesso sembra privo di buon senso e fuori dalle evidenze più elementari.
Se anche Hurom dopo 1 anno ha seguito la strada di Coway e con l’ultimo modello, quello più caro in assoluto, si presenta sul mercato con un estrattore a 40 giri, qualche ragione ci sarà… Se anche Kuvings, la terza ditta coreana quella con maggiore ritrosia ad abbandonare l’80 giri, che tra l’altro andava benissimo ed era certamente meglio di qualsiasi centrifuga e di molti estrattori cinesi, se anche Kuvings ha abbandonato l’80 giri, qualche ragione ci sarà… La ragione fondamentale è che in base agli studi sugli enzimi di cui finora disponiamo, questi sono molti sensibili a determinati tipi di campi elettromagnetici generati nell’ambiente di estrazione, e questo campo viene tollerato fino ad un massimo di 50-52 giri. Oltre si disattivano! Questo è il motivo per cui prima Coway (che possiede uno dei più rinomati centri di ricerca al mondo) ed un anno dopo Hurom, hanno lanciato sul mercato il famoso estrattore a 40 giri.
Al di là delle notizie tecniche difficili da comprendere, però tutti capiscono, che meno velocemente la coclea gira, meno attrito produce (quindi scalda meno il succo) e meno ossigeno cattura (quindi ossida meno il succo). Questo vantaggio è il principale motivo per cui i produttori di estrattori tendono a ridurre il numero dei giri, man mano che la tecnologia evolve ed i costi lo permettono.
Al di là delle notizie tecniche difficili da comprendere, però tutti capiscono, anche i bambini, che meno velocemente la coclea gira, meno attrito produce (quindi scalda meno il succo) e meno ossigeno cattura (quindi ossida meno il succo). Questo vantaggio è il principale motivo per cui i produttori di estrattori tendono a ridurre il numero dei giri, man mano che la tecnologia evolve ed i costi lo permettono. La prima generazione era a 120-110 giri. La seconda a 80 giri. Ora l’80 giri lo producono solo i cinesi…e nemmeno più loro perchè oramai arrivano anche loro ai 65 giri.
Vero anche (lo scriviamo sempre!) che tutti gli estrattori dei produttori coreani sono buoni ed il numero dei giri non è probabilmente la variabile più importante da stare a guardare. (Ma se questo non costa troppo, tanto vale approfittarne…!)
Quanto al motore, quello a 150 W esiste da una decina d’anni, cioè da quando è stato inventato questo tipo di estrattore verticale; è sempre andato benissimo in tutti i modelli di estrattore, “non ha mai scaldato”, non è mai stato messo in discussione da nessuno, perchè funziona benissimo. E’ potentissimo, infatti basterebbe anche un motore meno potente. Ma oramai da sempre producono questo tipo di motore e fino a quando non si inventa qualcosa di nuovo e di migliore, resta questo motore che non ha mai creato nessun tipo di problema.
Ci sono delle considerazioni di buon senso che sono così ovvie che non andrebbero nemmeno citate. Nel mondo attualmente sono stati prodotti circa 50 milioni di estrattori, di cui ben oltre 49.000.000 con motore a 150 W, un motore che ha dimostrato di essere potentissimo ed indistruttibile, anche dopo 10 anni.
Quando sentiamo parlare di motori a potenza superiore i 150 W, pertanto sentiamo puzza di bruciato…
Per quale motivo dunque fare un motore da 200 e più W ?
Questa potrebbe anche essere una dimostrazione che il motore abbia qualche problema, se no perché farlo più potente? Perchè non bastavano i classici 150 W? Un motore più potente oltre che consumare di più è anche più delicato. Per fare capire il concetto potremmo fare un paragone con il mondo automobilistico: normalmente il motore di una golf dura 400.000 km, il motore di una Ferrari dura qualche centinaio di kilometri. L’esempio è volutamente estremo, proprio per facilitare la comprensione del concetto.
Gli enzimi non amano le maggiori velocità e non amano le maggiori potenze, non amano i campi elettromagnetici prodotti guarda caso dai motori di maggiore potenza, non amano un sacco di altre cose sulle quali non ci dilunghiamo in questa sede, anche perchè ancora sono oggetto di segreti di tipo industriale…
Non si capirebbe nemmeno il senso di quanto dichiarato in certi articoli a proposito del fatto che se il motore scaldasse, scalderebbe anche il succo. Non si capisce come farebbe a farlo, visto che il succo estratto è a contatto solo con la ciotola, che a sua volta è separata e non ha nessun contatto con il motore, posto più in basso.
Abbiamo letto che si è travisato anche il concetto relativo al dato “32 RPM a 20 Nm”, cioè 32 giri a 20 Newton/metri. Sono dati di coppia che indicano la “forza di torsione” applicata su un corpo per farlo ruotare. In poche parole è la “forza” che applichi su un cacciavite o sulla manopola del rubinetto. Questo dato ha a che fare con la resistenza posta dall’ortofrutta da estrarre rispetto alla coclea che gira (la resistenza dipende e varia a seconda delle quantità e dal tipo di verdure usate!). Ovviamente minore è la resistenza, maggiore è il numero dei giri (ecco perchè volgarmente si dice “estrattore a 40 giri”… che praticamente indica un supposto indicativo numero di giri della coclea al minuto).
Sempre per le già citate problematiche legate all’attivazione degli enzimi La forza ritorsione non deve essere né troppo bassa ( altrimenti l’estrattore si ferma) nè troppo alta, altrimenti produce il campo elettromagnetico che danneggia l’attivazione degli enzimi. Dai dati attualmente in nostro possesso (noi collaboriamo con un gruppo di scienziati che studia gli enzimi da oltre vent’anni ed Coway possiede uno degli istituti di ricerca più avanzati al mondo nel campo dell’aria-acqua-succhi) sembra che il miglior equilibrio sia garantito dai 20 Nm, espressi dagli estrattori Coway, con uva variabilità di giri tra i 32 ed i 52 rpm.
In internet si trovano commenti di tutti i tipi a seconda degli interessi di chi scrive. Maggiori garanzie sono fornite da siti indipendenti e specializzati che certificano e controllano i commenti dei consumatori. Per esempio l’estrattore a 40 giri di terza generazione Essenzia è per il momento l’unico a fornire questo tipo di garanzia, cioè di essere certificato in Italia dagli utilizzatori finali stessi (vedi Feedaty).
C’è da chiedersi piuttosto come mai solo la Coway abbia accettato di lavorare in trasparenza e di farsi analizzare dal pubblico degli utilizzatori finali in un sito serio, neutrale e certificato come Feedaty.
Leggiamo anche di siti che pubblicano etichette contraffatte di estrattori Coreani che sarebbero invece prodotti in Cina. Quando non si trova la classica scritta “made in….” nell’etichetta posta sotto all’ estrattore, quasi sempre la ragione è che quell’estrattore è prodotto in Cina e si vuole nascondere questo fatto ( Altro problema di trasparenza molto diffuso!). Su questo tipo di prodotti, infatti le leggi attuali non obbligano ad indicare la provenienza del bene. È ovvio che tutti i produttori coreani mettono in grande evidenza il “made in Korea”, mentre alcuni importatori italiani , che producono in Cina, non pongono alcuna indicazione sulla provenienza, mettendosi così nella condizione poco seria che alcuni loro venditori possano farlo passare per un estrattore italiano… Alcuni ci cascano.
Esiste un sito che è particolarmente critico con un estrattore dal nome femminile e che addirittura dichiara di aver scelto di non distribuirlo. Invece abbiamo scoperto che questo autore è una persona che ha cercato e tentato in tutti i modi di poter distribuirlo e rivenderlo, tanto è buono e tanto stima l’estrattore. Siccome però questa possibilità gli è stata negata, poichè questa azienda preferisce distribuire i suoi prodotti esclusivamente direttamente al pubblico finale in tutta Europa, ecco allora scoperto il reale motivo per cui quel signore si scaglia contro … Addirittura a suo dire questo famoso estrattore avrebbe un motore cinese a spazzole. Per la cronaca invece l’estrattore in questione è dotato di un motore brevettato ad alta tecnologia Coreana, a presa diretta, cioè che non si ferma mai, nemmeno di fronte ad un ananas con la buccia per esempio, lì dove invece i motori a corrente alternata, capitolano. Se l’avesse aperto (eppure si presenta come esperto!) avrebbe trovato una particolare tecnologia! Siccome vende altre marche deve però magnificare quelle. E’ umanamente comprensibile, anche se è poco professionale inventarsi cose inesistenti… ( fa la figura dell’esperto che parla senza sapere di cosa parla). Dietro a molti esperti dunque esistono spesso delle interessenze di vario genere, di cui occorre tenere conto onde potere valutare correttamente la fonte. Noi stessi dichiariamo di non essere esenti da condizionamenti, avendo tra i nostri soci coloro che hanno portato in Italia tutti gli estrattori coreani. Ecco perchè consigliamo sempre di cercare referenze da veri acquirenti che si possano leggere su siti certificati, validati e neutrali come FEEDATY. Certo quando si sceglie la trasparenza, il produttore deve saper accettare anche una piccola percentuale di giudizi negativi (i brontoloni, gli “arrabbiati”, i negativi ci sono e ci saranno sempre, anche per le Ferrari d’Oro!), ma alla fine la trasparenza ripaga sempre, anche se certe volte bisogna sottoporsi alla gogna pubblica che non può non comprendere anche questo tipo di consumatori; va infine tenuto conto della “forma mentis” di molte persone, incline ad essere più impressionata da 2 valutazioni negative, piuttosto che da 2.000 valutazioni positive… Si sa che l’effetto placebo ( o nocebo) esiste in tutte le cose e non è detto che sia una cosa negativa. Anzi dovremmo tutti tenere in maggiore considerazione il nostro intuito, il nostro fiuto ( a meno che non abbiamo il raffreddore!) ed in generale tutte quelle cose con sui sentiamo di essere in risonanza.
Tornando alla questione 40 o 80 giri possiamo dire che durante la nostra più che decennale esperienza sui blenders, non ci risulta che nessuno tra le varie migliaia di utilizzatori degli estrattori a 40 giri si sia mai lamentato che l’estrattore a 40 giri di ultima generazione si blocchi e nemmeno ci risultano, tra le migliaia di video comparativi che esistono nel web , che ce ne sia qualcuno che dimostri questo. Non c’è pertanto una regione effettiva per cui certe teorie possano trovare credito. Probabilmente certi autori hanno scambiato gli estrattori a 40 giri coreani con quelli cinesi, che in verità sono una via di mezzo tra gli 80 ed i 40 giri. In effetti qualche marca cinese soffre ancora di questo problema dell’estrattore che si ferma (anche se siamo convinti che presto impareranno a produrre bene anche loro…!)
Secondo noi oggi i migliori estrattori restano quelli coreani, per cui La scelta può essere di fatto tra Hurom e Coway (o Essenzia che è prodotto da Coway). Anche quelli della coreana Kuvings di ultima generazione, che hanno sostituito quelli vecchi ad 80 giri, sono altrettanto buoni.
Noi abbiamo preferito l’estrattore di terza generazione con la nuova coclea 3 in 1 per quattro essenziali ragioni:
1. la qualità del succo. Gli italiani, le mamme ed i bambini in particolare, non amano l’estratto con tutti i pezzettini di verdura all’interno del succo. Con la clochea degli estrattori di terza generazione, questo problema è stato ridotto del 66% ed è aumentata notevolmente la bontà del succo, peraltro già notevole, ancora prima di questa applicazione.
2. velocità, semplificazione estrema e praticità delle operazioni di montaggio e smontaggio dei pezzi per la pulizia ( Juicepresso e Essenzia hanno un solo pezzo!) Il vantaggio fondamentale di estrattori come ESSENZIA O JUICEPRESSO è che sono facili da smontare, pulire, rimontare (bastano pochi secondi per fare tutto perchè hanno un pezzo solo. Questo garantisce che si può fare succo più facilmente e dunque più spesso. Dunque si beve più succo. Il “bere più succo” è alla fine anche ciò che interessa ai fini salutistici, considerato che le attuali tecnologie disponibili, ancora non consentano di estrarre più del 30% di enzimi dalla frutta e verdura. Pertanto come faceva Gerson ( che arrivava fino a 13-14 litri al giorno per le sue terapie con un estrattore che non riusciva ad attivare più dei 10-15% di enzimi) meglio mettersi in grado di poter bere di più e più facilmente.
3. minor costo e spese per i pezzi di ricambio e maggiore qualità dell’attività di assistenza tecnica.
4. il motore del tipo DC ( cioè a corrente diretta!) perchè più potente, sicuro e durevole
…
Novità fine 2014 : i nuovi estrattori a bocca larga per gli utilizzatori professionali (Whole Slow Juicer or Big Mouth Juicer)
Uno dei problemi principali da risolvere per il crescente numero di hotel o bar (oltre che per i grandi utilizzatori di qualsiasi genere) che offrono molti estratti alla propria clientela è rappresentato dalla grossa mole di frutta e verdura che è necessario tagliare in piccole pezzi, a causa del ristretto foro di entrata di tutti i tipi di estrattori.
Una buona riposta a questo tipo di problematiche è fornito dal nuovo estrattore a bocca larga, per cui si possono inserire diversi tipologie di frutta e verdure intere senza tagliarle a pezzi.
Precisiamo però che trattasi di una risposta parziale al mondo professionale in quanto sono sempre macchine di tipo domestico, cioè con una possibilità limitata di utilizzo del motore (non più di 20-30 minuti consecutivi, per cui i grossi esercizi avranno sempre la necessità di acquistare almeno due macchine per poterle utilizzare a turni di mezz’ora l’una…).
Un vero estrattore ad uso professionale oggi sul mercato ancora non esiste.
Sul mercato oggi possiamo trovare tre marche, sostanzialmente analoghe. Vitamia si distingue per la garanzia estensibile fino a 10 anni, per la fornitura di tre tipi di filtri ( a maglia fine, a maglia grossa ed infine il filtro x creme, gelati, smoothies, frullati) e soprattutto per il prezzo più basso!
Le tre marche oggi disponibili sul mercato italiano con buona assistenza e servizio sono Vitamia, Estraggo Pro e Kuvings
VITAMIA….IL NUOVO ESTRATTORE A BOCCA LARGA: clicca qui.
Seguono rispettivamente l’Estraggo Pro ed il modello B6000S di Kuvings
L’arrivo sul mercato degli estrattori cinesi a basso prezzo ( aggiornamento del 2018)
Magari le considerazioni che facciamo in questo breve scritto avranno il tempo che trovano, perchè siamo convinti che presto l’industria cinese , anche grazie alle grandi disponibilità finanziarie e protezioni di cui dispone, diventerà non più copiatrice, bensì produttrice di tecnologia e leader di mercato. In fondo è successo così anche per i giapponesi: all’inizio copiavano tutto, poi sono diventati detentori leader nel mondo in molte tecnologie. Per il momento però i prodotti cinesi sono assai carenti in diversi punti; vediamone alcuni:
per esempio ragioniamo insieme sul come non sia possibile, con tutta la buona volontà di questo mondo, produrre un estrattore di buona qualità a 100 euro, anche se lo si produce in Cina! Tenga conto che un prodotto dalla Cina deve pagare iva 22%, oltre ai dazi, al trasporto dalla Cina in Italia, le spese doganali, le assicurazioni, solo per citare alcune voci tra le più importanti, ma ce ne sono molte altre riguardanti il fisco e la burocrazia. Ciò significa che se Lei paga 100 euro, di quelle 100 euro, in realtà per chi vende restano a disposizione solo 70 euro circa. Secondo Lei possiamo ragionevolmente ipotizzare un guadagno di 35 euro, da parte del venditore? (considerato che quasi il 70% dell’utile di un’azienda, poi se ne va in tasse?)
Questo significa che la somma che arriva alla ditta cinese è al massimo 35 euro, se va bene (in molti casi sono ancora meno!).
Da questi dati elementari di fatto discendono una lunga serie di ragionamenti, di cui accenniamo solo ad alcuni: Secondo Lei come fa una ditta italiana ad organizzare un efficiente rete di assistenza per l’elettrodomestico con queste condizioni di margini e prezzi? Comprensibilmente il ragionamento che farà l’azienda è del tipo: “non organizziamo nessuna assistenza, tantomeno pezzi di ricambio, perchè un’ora di lavoro di un tecnico in Italia che dovesse occuparsi di una riparazione, costerebbe di più del valore della macchina stessa (che si compra dalla Cina come abbiamo detto a 35 euro o meno…!). Lei capirà che questi sono esattamente quei tipi di ragionamento, che stanno a monte di importanti problematiche del pianeta terra, quali il consumismo, lo spreco, gli inquinamenti da plastica delle terre e dei mari e non solo (…ecco dunque un esempio del perchè insistiamo sulle virtù dell’estrattore ESSENZIA GREEN!).
Tutto questo aggravato dal fatto che i materiali utilizzati in Cina devono essere per forza scadenti, fatto dovuto ai costi che abbiamo appena visto e che non lasciano alcuna alternativa possibile. (immagini poi a valle tutta la catena delle persone sottopagate, senza assicurazioni previdenziali e sanitarie, ai tristemente famosi inquinamenti e tutte le filiere e catene biologiche conseguenti)
I materiali quindi saranno fragili, poco consistenti, i filtri dopo poco tempo tendono ad intasarsi permanentemente ed assisterete a strani viraggi di colori… non esistono garanzie sulle plastiche tipo il PBA FREE (bisfenolo tipo A) e così via (ciò significa che saranno di conseguenza limitate anche le garanzie che non ci siano cessione di materiali plastici o di altra natura nei succhi…). Non ci vuole molto per rendersi conto di queste cose, basta prendere in mano un estrattore cinese ed uno coreano per rendersi conto immediatamente della consistenza dei materiali.
La maggioranza delle persone che acquistano un estrattore cinese a basso prezzo, finiscono comunque con l’acquistare un estrattore coreano talvolta, dopo già solo qualche giorno….! Rendendosi conto, solo allora, (perchè prima bisogna provare per credere!) che in realtà da quel momento cominciano a risparmiare veramente, sia perchè utilizzano una macchina che non si rompe più e che non rompe pezzi di ricambio, consuma meno, rende di più e soprattutto estrae un succo fantastico, assai diverso da quello sabbioso, pieno di pezzettini… a cui erano abituati prima. Soprattutto si RISPARMIA UN SACCO DI TEMPO E DIFFICOLTA’ ogni volta che si deve pulire, smontare e rimontare l’estrattore: cambia tutto: con la “coclea 3 in 1″ di terza generazione esiste un solo pezzo da manipolare!
La medicina Ayurvedica presenta diverse preparazioni utilizzate nell’alta cucina e nelle SPA frequentate dalle celebrità, tanto che ora sono sempre più spesso presenti anche in non poche riviste comuni. Qui prepareremo la nostra versione semplificata del Golden Milk o Latte d’oro, una bevanda curativa molto conosciuta.
La curcuma è l’assoluta protagonista del Golden Milk , i cui poteri salutistici sono dovuti soprattutto alla presenza della curcuma, una delle spezie orientali per eccellenza, perchè è dotata di un’antiossidante molto potente: la curcumina, sempre più oggetto di studi scientifici negli ultimi anni.
Viene consigliata come rimedio naturale per molti sintomi: dalla gestione difficile ai disturbi del fegato, dai disturbi mestruali ai gonfiori addominali, fino anche per dolori comuni, come il mal di testa o il mal di denti.
Soprattutto in caso di dolori articolari o muscolari e di stati infiammatori, il consiglio è di assumere il latte d’oro una volta al giorno per 40 giorni, preferibilmente la mattina a digiuno. Grazie all’utilizzo dell’estrattore di succo, possiamo semplificare di molto la preparazione del Golden Milk, accorciando di conseguenza i tempi. Operando totalmente a crudo, preserviamo una maggiore quantità di micronutrienti essenziali per il nostro organismo.
Ingredienti per il Gold Milk
2 cm di radice di curcuma fresca
50 gr di mandorle Biologiche
200 ml di acqua naturale
1 cucchiaio di olio di semi di canapa
1 cucchiaio di stevia base (opzionale)
spolverata di cannella q.b
Come preparare il latte d’oro
La sera prima lascia in ammollo le mandorle in acqua.
La mattina seguente, pela la radice di curcuma.
Alterna le mandorle ammollate e i 200 ml di acqua all’interno dell’estrattore di succo, avendo cura di inserire la radice di curcuma come ultimo ingrediente
Nel latte ottenuto aggiungi il cucchiaio di olio di semi di canapa e mescola bene.
Aggiungi il cucchiaio di stevia e dai una spolverata di cannella direttamente sul bicchiere.
10 proprietà benefiche del latte d’oro alla curcuma
Proprietà nutrizionali del latte d’oro
Le proprietà benefiche del latte di curcuma sono un vero toccasana per coloro che hanno problemi alle articolazioni, alle giunture o alla schiena.
La curcumina, contenuta nella curcuma, ha potere antinfiammatorio, è un potente antiossidante che combatte in modo efficace i radicali liberi, è inoltre di grande aiuto nei casi di artrite e dolori articolari. Anche il fegato beneficia di questa sostanza, essa infatti ne favorisce il corretto funzionamento abbassando i valori del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue. Effetto amplificato grazie alle presenza di “grassi buoni” contenuti nelle mandorle e nell’olio di semi di canapa, che favorisce anche l’assorbimento dei micronutrienti a livello intestinale. Ricordo infine l’utilità della curcuma nella cura dei sintomi da raffreddamento.
Ti voglio dare una piccola “dritta”: per potenziare gli effetti della curcuma aggiungi il pepe nero oppure l’ananas al tuo latte d’oro. Alcuni studi dimostrano che il pepe nero e la bromelina (sostanza contenuta nell’ananas) hanno la capacità di massimizzare il potere della curcumina.
Mescolate i semi di zucca e girasole assieme, e friggeteli in una padella con un po’ di olio d’oliva e sale. Mentre la padella si riscalda, mescolateli con un cucchiaio di legno, e cuocete per 10 – 15 minuti.
Per i bambini : prendere 1 cucchiaio da minestra dei semi mescolati tutte le mattine e attendere mezz’ora prima dei pasti.
Per gli adulti: prendere 1 cucchiaio da zuppa dei semi tutte le mattine ed attendere mezz’ora prima dei pasti.
E’ molto importante masticare bene i semi prima di inghiottirli.
Il periodo minimo di trattamento previsto è per un ciclo lunare completo ( 28 giorni).
Ecco riassunti alcuni punti fondamentali della Cura Gerson: I Fertilizzanti chimici ed il cibo industriale
Quando negli anni venti si cominciò a fertilizzare il suolo con sostanze chimiche, il potassio delle verdure e della frutta andò diminuendo progressivamente ed inesorabilmente. I processi industriali di lavorazione e conservazione degli alimenti fecero il resto, modificando ulteriormente l’equilibrio minerale disegnato dalla natura, che è correlato a quello del corpo umano. Infatti, notevoli quantità di sodio vengono aggiunte per conservare ed insaporire ( pensiamo al comune sale raffinato da cucina : il cloruro di sodio! Raffinato significa “privato di tutti i suoi preziosi sali minerali attivi”)!
Potassio e PH delle cellule
Di conseguenza viene ridotta la riserva di potassio dell’organismo che, contemporaneamente, viene costretto ad eliminare notevoli eccessi di sodio.
Il Dottor Gerson spiega che questa variazione del metabolismo minerale viene seguita da variazioni del PH delle cellule ( verso l’acidosi) che, a loro volta, agiscono sulla formazione e sulla riattivazione degli ormoni, delle vitamine e, soprattutto, dei diversi sistemi enzimatici ossidanti.
A questo punto egli presume che le cellule “anormali” più deboli, esistenti in ogni organismo, siano le prime a risentirne e, nella loro lotta per sopravvivere, cambiano il loro metabolismo, trasformandolo da ossidante in fermentativo. Esse sopravvivono distruggendo il tessuto circostante con i loro prodotti metabolici tossici, finendo con l’uccidere il corpo che le ospita.
Rimineralizzazione con succhi freschi
Allo scopo di aiutare l’organismo ad acquisire i minerali e le vitamine che gli occorrono, in forma facilmente digeribile, vengono somministrati ai pazienti notevoli quantitativi di succhi di frutta e di verdura biologici freschi. Vengono somministrati anche frutta e verdure, crude o cotte, e insalate verdi biologiche.
Disintossicazione: clisteri al caffè e purè di verdure
La prima fase di ogni terapia che si rispetti è la disintossicazione. Nel caso di Gerson , si propone di somministrare ai pazienti uno speciale “passato” (purè), preparato di fresco, con verdure ed erbe specifiche. Pensate che perfino Ippocrate dava questo composto ai malati di cancro (zuppa d’Ippocrate).
Questo passato O ESTRATTO DI SUCCO DI FRUTTA E VERDURA serve a stimolare l’eliminazione delle sostanze tossiche attraverso i reni. Vengono inoltre, praticati un grande numero di clisteri di caffè biologico, poiché la caffeina ha l’effetto di aprire i dotti biliari che liberano grandi quantità di materiale tossico.
Pancreas, Fegato, Reni, aiutati
Per le prime sei settimane, vengono eliminate tutte le proteine animali, per permettere al pancreas, la cui capacità di decomporre le proteine è già ridotta, di tentare di sopprimere e digerire il tessuto canceroso.
I succhi, stimolano inoltre anche il fegato ed i reni ad eliminare le tossine accumulate.
Viene anche effettuata una terapia epatica di sostegno sotto forma di ioduro organico e inorganico, ossia: notevoli quantità di una combinazione di tre sali di potassio, in soluzione al 10% (acetato, gluconato e fosfato di potassio); enzimi pancreatici e vitamina B3 e altri elementi (estratto o succo fi fegato; olio di lino; olio di ricino..).
Niente alimenti “lavorati”
Il trattamento, esclude tutti gli alimenti lavorati, in scatola, salati, sott’aceto, imbottigliati, congelati, raffinati. Sono esclusi anche gli stimolanti di ogni genere e le sostanze tossiche, come le tinture per i capelli e i medicinali. Sono vietati anche i grassi ed il fluoro e, temporaneamente, sono vietati anche formaggio, uova, pesce, carne, latte e panna.
La percentuale delle guarigioni tra i pazienti del Dottor Gerson, quasi esclusivamente ammalati di cancro terminale, e, comunque, tutti con metastasi, era superiore al 80%.
Vedi qui ed anche Vedi qui il famoso estrattore a pressa a bassi giri
Vedi qui per la preziosa ortofrutta Cantico e qui per la situazione nutraceutica della comune frutta presente nei nostri supermercati
La disidratazione con l’essiccamento è il metodo di conservazione degli alimenti più antico mai conosciuto dall’umanità. L’uomo primitivo essiccava al calore del sole o con l’aiuto del fuoco. Ora, migliaia di anni più tardi, la disidratazione è ancora uno dei metodi più diffusi di conservazione degli alimenti in tutto il mondo. . . per alcuni buoni e potenti motivi. Ma anche perché oggi un modo più semplice e veloce per essiccare può essere fatto con comodità a casa nostra. Essiccare al sole è oggi impossibile: la natura vuole che il sole sia disponibile solo in poche ore al giorno e sempre che non sia coperto da nuvole o da tutto ciò che vediamo nei cieli… Richiede tempi troppo prolungati e che i prodotti vengano essiccati senza polpa e semi. Di conseguenza sarebbero privati di componenti nutritivi e di g usto. Servirebbero ampi spazi e soprattutto risulta assai difficile proteggere gli alimenti da insetti, polvere e inquinamento.
L’essiccatore è così uno strumento ideale in cucina per conservare gli alimenti senza additivi che si sa sono poco sani, producendo deliziosi spuntini per tutta la famiglia e per preparare un sacco di ingredienti per i vostri piatti del benessere.
I benefici dell’essiccatore.
L’essiccamento conserva le vitamine, i minerali, le proteine ed il contenuto di fibre negli alimenti… più do ogni altra tecnologia di conservazione che esponga le vivande a grandi variazioni di temperatura.
GLI ESSICCATORI PRESERVANO LE VITAMINE ED I MINERALI
Gli alimenti disidratati sono in realtà più saporiti rispetto all’originale (perché il gusto viene più concentrato) e soprattutto rispetto al congelato ed ai commestibili in scatola. Inoltre questo sistema è molto meno costoso (e più facile) sia per il consumo di energia, sia per il costo iniziale delle attrezzature ed il minor spazio necessario, sia per le attrezzature che per gli alimenti. Per esempio per 20 chili di pomodori freschi serve molto spazio in frigo o in scatola bisogna riempire diversi vasi, mentre la stessa quantità di pomodori secchi pesa poco più di un chilo e occupa un unico sacchetto. Gli alimenti essiccati rimangono conservato – a secco – e commestibili praticamente per sempre.
Se questi non sono potenti ragioni sufficienti per iniziare a pensare ad essiccare i propri alimenti a casa, prendere in considerazione questo: potete acquistare frutta e verdura in quantità quando sono in stagione (e quindi al prezzo più basso) per poi essiccarli e godervi il vostro frutto favorito tutto l’anno o quasi, ad una frazione di prezzo di quello che si spende comprando roba in scatola o surgelata….e poi con i tempi che corrono è sempre meglio avere delle buone riserve di buon cibo sano in casa. Non si sa mai, un po’ di prudenza non guasta mai.
Cos’è il cibo essiccato?
GLI ESSICCATORI PRESERVANO GLI ENZIMI
L’essiccazione alimentare è un processo in cui il cibo viene essiccato a temperature che vanno da 30 a 50 gradi, se si vuole mantenere integri anche gli enzimi (con l’eccezione di carni, che deve essere essiccato almeno a 70 gradi). Grazie al flusso d’aria uniforme del disidratatore ( ed ancor meglio nel caso dei raggi infrarossi nei più moderni essiccatori, per questo ancora più sani), l’umidità viene lentamente rimossa dagli alimenti per evaporazione. Generalmente un alimento è considerato “disidratato” quando il 95% di umidità viene rimossa dal cibo. Questo migliora notevolmente la durata e previene gli alimenti dal guastarsi.
La conservazione salubre.
Uno dei maggiori vantaggi alimentari dell’essiccamento è che mantiene un grande valore nutrizionale senza l’uso di additivi. Quando il cibo è disidratato e conservato correttamente, può essere conservato per quasi un tempo indefinito, pur mantenendo i massimi livelli di nutrienti e gusto. Inoltre vari tipi di alimenti possono anche essere reidratati dopo la disidratazione e lo stoccaggio per riottenere la maggior parte del sapore originale e della sua consistenza. Il cibo disidratato pesa solo una frazione della sua forma originale ed è molto più piccola di dimensioni. Questo rende il cibo disidratato molto conveniente per immagazzinare nella vostra dispensa opportune grandi quantità. Lo sapevate? Secondo uno studio del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti si è constatato che durante il processo di congelamento vengono perse dal 40 al 60% delle sostanze nutritive, mentre nel caso del cibo in scatola si perde dal 60 a 80% del suo valore nutrizionale, mentre il processo di essiccamento agi infrarossi abbiamo una perdita media dal 3 al 5%!
Cibo & snacks sani e deliziosi
Cucinare e riscaldarsi i cibi a temperature elevate provoca una notevole perdita di vitamine e la quasi totale perdita degli enzimi quando si superano i 45-50° gradi. Tutto questo si può evitare con l’essiccatore, inoltre quel che più conta è che dopo il processo di essiccamento cambia la dimensione e l’intensità del cibo. Delle fettine fini di mela o banana diventeranno gustosi chip di frutta che tutti possono godersi e che con un po’ di fantasia, legandoli per esempio a del cioccolato o a del buon “latte” di avocado, possono diventare degli ottimi sostituti delle caramelle e di molti latri dolci. La maggiore concentrazione di nutrienti all’interno di questi tipo di alimenti dona un ottimo impulso di energia sana. Date un’occhiata a queste ricette ed alle cose che si possono fare con l’essiccatore:
Clicca nella foto per entrare nella ricetta delle . Pappardelle crudiste.
Il cibo crudista – chips crudisti
È possibile trasformare un sacco di frutta e verdura in deliziosi e sani chip. Pensate di mele, kiwi, cachi, cavoli, cetrioli, patate dolci e tanti altri
Cracker crudisti e pane
Si possono mescolare semi, noci, frutta secca e altri ingredienti per creare i propri crackers e pane
Zuppe istantanee
Essiccare un misto di verdure preferite e macinarle per una zuppa istantanea, tutto al naturale e con sapori intensi
Semi crudi disidratati
Ideale per i semi di zucca e semi di girasole secchi
Erbe aromatiche disidratate e spezie
Se ti sono rimsate delle erbe fresche inutilizzate, si possono essiccare per una conservazione più lunga
Barrette di cereali
Fai la tua barrette di cereali con avena, pezzi di frutta secca, yogurt, miele, cocco e noci, cioccolato e creme deliziose secondo i tuoi gusti
Carne essiccata
Può disidratare carni marinate in salse, aglio e prezzemolo, etc
Yogurt
Con un essiccatore fare lo yogurt in casa è più facile che mai
Frutta e merendine Molti prodotti essiccati come anche la frutta vengono consumati anche secchi in dolci e macedonie, un ottimo sostituto di merendine o caramelle di dubbia qualità, soprattutto lontano da casa, a scuola, in gita o durante/prima di un allenamento sportivo. Con un po’ di fantasia, partendo dalla frutta si possono produrre in casa un sacco di squisite caramelle.
Restituire croccantezza
Per i vostri biscotti, pane, torte di riso, etc
Asciugare l’umidità da cereali e semi prima della molitura (nei casi di mulini casalinghi) Spesso quando si acquistano semi e cereali, soprattutto se non bio, a seconda dell’ambiente e delle modalità di conservazione utilizzata fino a quel momento, possono presentare un eccessivo carico di umidità. In tal caso se utilizzati tal quali, danneggerebbero il mulino, che necessità appunto di prodotti ben essiccati.
Per gli appassionati di funghi, sott’olii … e molte altre cose ancora!
In genere per conservare sottolio si restituisce al prodotto un po’ d’acqua (4-8 etti per chilo di prodotto secco; meglio acqua e aceto o addirittura aceto puro, a seconda dei gusti), in modo da ammorbidire l’ortaggio; quest’ultimo viene immerso nella miscela di acqua e aceto all’ebollizione per al massimo un paio di minuti, avendo cura di mescolare il tutto con vigore. Si lascia poi riposare per un’intera notte (possono bastare anche due o tre ore, dipende dal tipo d’ortaggio). Dopodiché si procede alla messa sottolio in vasetti ermetici. Per utilizzare gli ortaggi secchi sottolio basta metterli a bagno la sera precedente in poca acqua. Per esempio per un ottimo sugo di pomodoro, ai pomodori secchi rinvenuti con un po’ d’acqua si uniscono gli aromi freschi (timo, cipolla, sedano ecc. a proprio piacimento) e si passa (o si frulla) il tutto, aggiungendo alla fine aromi secchi polverizzati. Per gli altri alimenti secchi che si vogliono utilizzare in piatti caldi, basta farli rinvenire in acqua per alcune ore; il processo può essere velocizzato scaldando il tutto a fuoco lentissimo.
Gli essiccatori domestici o casalinghi si dividono in tre gruppi principali:
1. essiccatori di nuova generazione agli infrarossi
2. essiccatori convenzionali in acciaio
3. essiccatori convenzionali in plastica
1. GLI ESSICCATORI DI NUOVA GENERAZIONE AGLI INFRAROSSI.
IL RE DEGLI ESSICCATORI (aggiornamento agosto 2016)
L’ultima novità nel mondo dell’essiccazione: l’essiccatore agli infrarossi.
I maggiori benefici degli essiccatori agli infrarossi.
Vantaggi rispetto agli essiccatori di tipo convenzionale:
a) Tempi di asciugatura più brevi
b) un più basso consumo di energia c) maggiore permanenza dell’intensità dei sapori nei cibi d) maggiore permanenza dell’intensità dei colori nei cibi e) maggiore permanenze dei principi attivi nei cibi f) possibilità di essiccazioni più impegnative (per esempio mezze prugne o mezze albicocche, mentre in molti essiccatori di tipo convenzionale non si riesce e bisogna tagliare fettine più fini) g) silenzioso
essiccatore infrarossi Soul By Siquri . Clicca nella foto per entrare nel sito d’acquisto
Il Soul 5 vassoi inox di Siquri.com è attualmente nel 2016 l’essiccatore più moderno e più efficace presente nel mercato italiano, una combinazione unica di stile e rendimento. Propone due diversi modi di essiccazione, chiamati: solare e ad ombra. E’ dotato di vassoi in acciaio inossidabile ad alta durata. Il suo particolare design consente all’aria di circolare internamente, ottenendo un miglior livello di essiccazione dei prodotti con l’impiego di minor tempo.La tecnologia a raggi infrarossi (infrared Ray) con la stessa lunghezza di quella solare. Dotato di display digitale, design moderno, eco acciaio, silenzioso, compatto ed ergonomico, Soul porta nella cucina salutare un nuovo standard di essiccazione e conservazione del cibo. Fornito di serie con 5 vassoi in acciaio inossidabile; timer (1 ~ 99 ore,) temperatura di controllo (35° ~ 70°c) Soul ha ottenuto il Design Awards come miglior tecnologia ergonomica per l’essiccazione in cucina rispettando alti criteri di sicurezza d’uso e nei materiali di costruzione (Total Bpa Free).
FACILE DA USARE. Soul permette una disidratazione naturale degli alimenti perché stimola la pressione osmotica dall’interno del cibo e favorisce il continuo assorbimento dell’umidità con una circolazione costante e omogenea di aria calda e raggi infrarossi corti. Soul permette, rispetto agli attuali standard degli essiccatori, tempi di asciugatura più brevi, un più basso consumo di energia e maggiore permanenza dell’intensità dei sapori, dei colori nei cibi.
Soul è munito di un computer di bordo che garantisce delle prestazioni intelligenti uniche per un essiccatore. Di che sistema stiamo parlando? Di un sistema intelligente di ultima generazione tecnologica capace di lavorare in modalità automatica, semplicemente premendo un unico pulsante. Di conseguenza il sistema intelligente automatico si avvia semplicemente premendo il pulsando “AUTO”. Da solo il sistema misurerà dunque l’umidità e la controllerà abbassandola se serve. Con il sistema “AUTO” il vostro essiccatore lavora in autonomia, occupandosi da solo del vostro cibo. Basta una semplice pressione di un dito su un unico pulsante.
essiccatore infrarossi Soul By Siquri . Clicca nella foto per entrare nel sito d’acquisto
Caratteristiche del prodotto: Soul è dotato di un doppio sistema di essiccazione:
sistema per l’essiccazione solare modalità near-infrared ray con lunga lunghezza d’onda naturale funzionale a disidratare in profondità dall’interno del cibo.
sistema per l’essiccazione all’ombra, una modalità ad hoc per cibo fermentato (aceto di vino, yogurt, soia)
Inoltre è dotato di
display a LED codice colore e timer
Funzionamento silenzioso – 45dB
Filtro aria rigenerabile per l’essiccazione alimentare in aria pulita . I filtri fanno da barriera ed eliminano tutti gli elementi inquinanti ed i detriti dell’aria che possono entrare nell’essiccatore. Il coperchio del filtro si apre facilmente per poter sostituire o lavare il filtro.
Il coperchio del filtro si apre facilmente per poter sostituire o lavare il filtro.
5 vassoi in acciaio igienico inossidabile + fogli in silicone. Grazie al sistema di circolazione dell’aria non è necessario ruotare i vassoi durante il processo di essiccazione. I vassoi in acciaio si possono lavare in lavastoviglie. Ovviamente i vassoi sono BPA free.
500 W
GARANZIA 5 anni
MADE IN KOREA
costo 389 EURO (agosto 2016)
Sistema per l’essiccazione all’ombra
modalità ad ombra (clicca sulla foto per entrare nel sito italiano di acquisto)
Durante il processo di essiccamento alcuni cibi necessitano di un particolare controllo del calore e della circolazione dell’aria, come per esempio diverse ricette di cibo crudo, ad esempio le crucifere (verdure ad alto contenuto di zolfo e più precisamente MSM – metilsulfonilmetano, cioè zolfo in forma biodisponibile: cavoli, verze, broccoli, cappucci, cavoletti di Bruxelles etc. ) o per rendere croccanti patatine alle verdure o ancora la buccia della frutta. Con questo particolare sistema di controllo della temperatura è possibile mantenere gli stessi gradi di calore durante tutto il processo di essiccamento, controllando egualmente la temperatura necessaria. Altro possibile utilizzo di questa modalità è per la produzione di yogurt.
Sistema per l’essiccazione solare
Il sistema solare utilizza i raggi infrarossi corti NIR (near infrared), funzione che viene perfettamente riprodotta nel processo di essiccazione con Soul. Così il cibo essiccato preserva ad altissimi livelli la quantità di vitamina D e di altri minerali contenuti negli alimenti. Nei cibi come ad esempio le pesche, la carne ed il pesce, il Nir aiuta a prevenire la decomposizione. Con questa modalità si possono ottenere deliziosi pomodori secchi, la carne essiccata oppure altri cibi che necessitano di più calore per poter dare loro quel tocco di sapore in più durante il processo di essiccazione.
LA COTTURA ALL’INFRAROSSO – Trasmissione del calore e radiazione infrarossa.
La “trasmissione del calore” è il passaggio di energia termica da un corpo ad un altro grazie ad una differenza di temperatura. In altre parole, se due corpi si trovano a temperature diverse, si ha il trasferimento di calore dal corpo più caldo verso quello più freddo.
A differenza della trasmissione per conduzione o per convezione, il trasferimento del calore per irraggiamento non prevede contatto diretto tra la sorgente di calore e la parte da riscaldare e non necessita di un mezzo per propagarsi; è per irraggiamento, infatti, che il calore del Sole si propaga nel vuoto e raggiunge anche il nostro pianeta. Fisicamente, l’irraggiamento consiste nell’emissione di onde elettromagnetiche, mentre il calore scambiato dipende principalmente dalla frequenza della radiazione, dalla natura dei corpi coinvolti nello scambio termico e da alcune caratteristiche della loro superficie.
Da un punto di vista termodinamico, la trasmissione del calore può avvenire in tre diversi modi: per conduzione, per convezione e per irraggiamento. In particolare, la radiazione infrarossa (IR) è la radiazione elettromagnetica caratterizzata da frequenze comprese tra quelle della luce visibile e quelle delle onde radio e spesso viene associata con i concetti di “calore” e di “radiazione termica”, poiché tutti gli oggetti a temperatura ambiente o superiore emettono spontaneamente radiazione in questa banda. Le radiazioni infrarosse fanno parte dello spettro elettromagnetico: sono quelle con lunghezza d’onda compresa tra 700 nm e 1 mm, con frequenza inferiore a quella della luce visibile ma superiore a quella delle onde radio. Vengono spesso associata ai concetti di “calore” o “radiazione termica”: ogni oggetto emette spontaneamente radiazioni infrarosse, per cui sensori in grado di captarle sono utilizzati per visione notturna o applicazioni termografiche. L’infrarosso è utilizzato anche per trasmettere segnali o dati (telecomandi, mouse e tastiere senza fili, etc.), o per la spettroscopia infrarossa, molto utile nella caratterizzazione dei materiali (compresi gli alimenti): la spettroscopia NIR (near infra red) ne è un ben noto esempio.
Vi è poi l’utilizzo degli infrarossi per la cottura degli alimenti: se paragonati all’utilizzo del calore convenzionale per es. tipico di un forno tradizionale, ha il vantaggio di non richiedere il riscaldamento dell’aria all’interno del forno come mezzo di trasmissione del calore all’alimento. Questo fatto ha gli indubbi vantaggi di permettere riduzione dei costi e migliore risultato qualitativo sull’alimento, che non tende a “seccarsi” come nel forno convenzionale. Inoltre il risultato sensoriale ottenuto con le radiazioni del medio infrarosso è normalmente migliore (odore, sapore e aspetto più “croccante”( ed “abbrustolito” se si aumenta un po’ la temperatura).
Gli infrarossi possono essere applicati agli alimenti non solo per la loro cottura, ma anche per es. per trattamenti superficiali di pastorizzazione da applicarsi prima del confezionamento. L’applicazione di infrarossi si è dimostrata efficace nel debellare anche microrganismi patogeni quali Listeria monocytogenes, appositamente inoculata sulla superficie di preparazioni a base di carne, senza necessità di raggiungere temperature che potessero provocare danneggiamento qualitativo del prodotto (come verificato attraverso prove colorimetriche). Un altro esempio di applicazione particolare degli infrarossi consiste nel loro abbinamento ai processi di affumicatura (tipicamente molto lunghi), per renderli più rapidi e ottenere prodotti più salutari: in tal modo l’affumicatura si può svolgere anche in pochi minuti anziché in varie ore, e può essere effettuata in linea anziché all’interno dei tradizionali forni di affumicatura discontinui.
La cottura ad infrarossi è diventata una delle caratteristiche più popolari delle cucine moderne. In particolare, alcune griglie sono dotate di un bruciatore a infrarossi come funzione aggiuntiva della cucina. Cucinare ad infrarossi permette una cottura a vapore delicata e semplice. L’apparecchiatura dora, gratina e, da sola, potrebbe sostituire parecchi elettrodomestici della cucina. I raggi all’infrarosso rispettano la struttura delle cellule e il buon sapore degli alimenti. Le radiazioni con lunghezza d’onda inferiore (vicino e medio infrarosso) penetrano la superficie dell’alimento in modo più efficiente, ma vengono rapidamente rallentate a causa dell’effetto evaporativo che consuma buona parte del calore e della formazione di una “crosta” superficiale che ostacola l’ulteriore penetrazione del calore.
Rispetto ai normali forni l’infrarosso presenta anche il vantaggio che d’estate non scalda l’ambiente domestico.
Pane degli Esseni
È la forma più vicina alla COTTURA AL SOLE. Per esempio il pane esseno, o pane cotto al sole, ha origini molto antiche e richiama antiche tradizioni e popoli del passato. Si tratta di un antico e tradizionale pane crudo, a base di germogli, preparato per essiccazione e adoperato dal popolo esseno. Gli esseni, un gruppo ebraico di incerta origine, vissuto attorno alla metà del II secolo a.C, sono considerati infatti i precursori del crudismo. Per loro, infatti, il cibo non poteva essere alterato con la cottura, che distrugge la vita dell’alimento e ne altera le sostanze nutritive. Erano strettamente vegetariani, mangiando principalmente pane, radici selvatiche e frutta. Con l’essiccatore si ottiene praticamente un risultato analogo.
CLICCA SULLA FOTO PER ENTRARE NEL SITO ITALIANO DI ACQUISTO DI SOUL
Differenze tra essiccatore agli infrarossi SOUL e gi essiccatori convenzionali, riguardo i principi attivi di alcuni prodotti come funghi, spezie, funghi shitake, carni (cuttlefish è la seppia), ginseng e frutta (pesca). Comparazione nella % di umidità.
Clicca sulla foto per entrare nel sito di vendita dell’essiccatore De Luxe B6 Tauro
Così come l’essiccatore agli infrarossi gli essiccatori in acciaio sono più robusti degli essiccatori convenzionali di materiale plastic0. Normalmente gli essiccatori di materiale plastico sono poco graditi al consumatore attento alla salute, perché la plastica riscaldata produce sostanze poco simpatiche come xenoestrogeni sia in ambiente di calore sia nei casi di contatto con i grassi. Ma gli essiccatori funzionano a basse temperature che non dovrebbero dare problemi di questo tipo e i grassi si usano poco negli essiccatori. Più che altro la plastica è un materiale meno solido, più facilmente sporcabile o danneggiabile, oltre che inquinante.
Un essiccatore realizzato interamente in acciaio inox del costo di circa 350 euro (prezzo giugno 2016). Il produttore è Tauro Essiccatori, un’azienda veneta tra i pionieri del settore in Italia e sicuramente tra le miglioro al mondo fino a pochi anni fa. Peccato che da qualche anno non abbia saputo evolversi sulle tecnologie di nuova generazione, ma gli essiccatori Tauro restano pur sempre tra il novero delle migliori marche. De Luxe è il top della gamma Biosec. Tutti i componenti di Biosec De Luxe (tunnel e cestelli) sono realizzati in acciaio inox.
Caratteristiche:
tunnel di essiccazione in acciaio inox
6 cestelli di essiccazione in acciaio inox
motore con controllo elettronico Dryset Pro con 7 programmi automatici e 5 livelli di temperatura per un’essiccazione di buona qualità e ventola in alluminio silenziosa e resistente su cuscinetti a sfera per una maggiore durata e che permette da 2 a 48 ore di lavorazione e/o la funzione mantenimento
potenza 480W
capacità indicativa 2,5/3,5 kg*
dimensioni 27x27x45 cm
peso 7 kg
MADE IN ITALY
Esiste anche nella versione a 12 cestelli anzichè 6, al costo di 468 euro (prezzo giugno 2016).
Gran bella macchina, la migliore prima che arrivasse sul mercato Soul agli infrarossi. Purtroppo è costoso, quindi è un essiccatore da acquistare solo se ne fa un uso molto regolare, altrimenti si può spendere ben meno. Altro piccolo difetto è che i vassoi sono in rete, il che non è molto solido e quindi se ne limitano le capacità in qualche modo. Ad esempio non è possibile usare le gocce di yogurt. Tuttavia, rispetto a ciò che può fare, questo è un piccolo prezzo da pagare. E ‘un po’ rumoroso, ma non troppo e ci si abitua facilmente.
Abbiamo escluso da questo elenco gli essiccatori “made in china” in acciaio come quello distribuito da Klarstein perchè non raggiungono gli standards minimi europei di qualità (acciaio con zone non levigate ed a rischio tagliente, consumi eccessivi, tecnologie obsolete, tecnologie scadenti od obsolete).
Premettiamo che abbiamo inserito nell’elenco questo essiccatore perchè è italiano, ma occorre avvisare che a seguito dei nostri tests ha dimostrato queste carenze che ci auguriamo il produttore possa presto sistemare:
1) i cestelli sono molto taglienti
2) i cestelli hanno difficoltà all’inserimento nelle guide, quindi poco pratici
3) i bulloni esterni taglienti
4) un manuale d’utilizzo scarso
Caratteristiche:
► Regolazione del tempo di funzionamento fino a 72 ore, con indicazione del tempo residuo di funzionamento in ore
► Regolazione della temperatura di funzionamento da 35° a 70°
► Struttura esterna in acciaio INOX AISI 430 con maniglie per il trasporto
► 5 cassetti estraibili in acciaio INOX AISI 303 misura utile cm. 32×29,5 h. 3
► Sistema ad aerazione forzata dal basso a risparmio energetico
► Assorbimento 230/260 W
► Ingombro comprese le maniglie: cm. 35×40 h. 29
► Peso netto kg. 9,5
► MADE IN ITALY
► prezzo 275 EURO (agosto 2016)
3. ESSICCATORI CONVENZIONALI IN MATERIALE PLASTICO ( in ordine qualitativo).
IL N° 1 PER TECNOLOGIA nel segmento “materiale plastico”:
L’essiccatore Apollo è un pezzo unico di design senza tempo e senza prezzo. Veramente questo essiccatore a buon mercato è un apparecchio che serve molto meglio di molti modelli e marche di essiccatori ben più costosi. Siamo rimasti sorpresi ed addirittura concertati nello scoprire come funziona bene questo prodotto e abbiamo fatto molta fatica a trovare degli svantaggi da elencare. Grazie al suo design ha anche il non indifferente vantaggio di adattarsi molto bene ai vostri spazi rispetto a molti altri di forma rotonda e soprattutto ad essiccatori ben più costosi.
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Manuale utente e ricettario, 6 vasoi, 2 quadri espansione, 6 reti a maglia, 4 contenitori per lo yogurt, 2 fogli silicone
Timer
Si (Timer digitale)
Termostato
Si (Termostato digitale)
Peso netto/ Misure
6KG / 440 x 335 x 440mm
Provenienza
Made in Korea
Prezzo 279/250 EURO (agosto 2016)
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Questo design unico di accatastamento di vassoi pesa solo 6 chili. La capacità di essiccazione, il motore potente, un ottimo ventilatore di essiccazione ed i sensori di controllo automatici della temperatura fanno di questo un vero e proprio apparecchio a 5 stelle. Leggendo queste caratteristiche vi viene la necessità di un essiccatore, anche se non avete mai pensato di acquistare uno.
Adatto alla produzione di cibo Crudista Raw Vegano. Riduce del 30% il tempo di disidratazione. Minima perdita di aria e massimizza il potere di disidratazione ottimizzando la circolazione dell’aria.Questo moderno essiccatore ha la sua ventola di asciugatura montato in modo tale (nella parte inferiore) che fa passare l’aria calda attraverso tutti i vassoi in modo uniforme. Per questo non c’è più bisogno di fatto, fare quello che si fa normalmente con gli essiccatori reperibili sul mercato , che hanno la necessità di ruotare i vassoi. Non è più necessario quindi mantenere il controllo e aprire l’essiccatore. Così non perde calore allungando i tempi di essiccazione.
Di facile utilizzo sia per l’uso dei controlli sia per la minimizzazione del consumo elettrico. Sistema di pulizia dei filtri ad aria. Il filtro d’aria assicura che l’aria per la disidratazione rimanga pulita senza polvere.
Disidrata mantenendo il gusto ed il colore originali del cibo. Altra cosa rara: un interruttore dedicato alla sola funzione di spegnimento/accensione.
Facile da pulire. I vassoi possono essere facilmente tolti ed essere lavati in un lavandino. Qualsiasi residuo lasciato negli angoli è anche facilmente pulibile quando i vassoi sono ancora caldi.
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Estendibile – Vassoi extra possono essere aggiunti per aumentare la capacità sino a 20 vassoi Silenzioso – utilizzabile in modo confortevole in cucina grazie al basso rumore emesso durante il processo di essicazione Timer digitale e controllo della temperatura. Grazie al timer digitale ed al pannello led: estrema precisione del controllo del tempo e della temperatura
Sensore di calore microprocessore e timer. Un sensore della temperatura assicura una corretta disidratazione con la giusta temperatura. Il computer è munito di un sensore che controlla 60 volte al secondo e rende regolabile la temperatura creado un ambiente di essiccamento stabile per tutti i tipi di alimenti. Ancora una volta, questa funzione è assente in essiccatori alimentari a basso prezzo.
Silenzioso. Finalmente un essiccatore non rumoroso, un bel vantaggio aggiuntivo rispetto ad altri modelli e marche più costose. Godetevi un processo di disidratazione calmo e tranquillo.
Salvaspazio. Sicuramente una delle caratteristiche principali, perchè la maggior parte degli essiccatori offerti dai negozi e dal web sono rotondi, tali da non sfruttare in modo ottimale sia lo spazio esterno, che quello interno di essiccamento. Questa macchina si adatta molto bene ad un angolo della vostra cucina rendendolo più facile da utilizzare e mantenere.
Per chi vuole risparmiare sui modelli EXCALIBUR è possibile acquistare anche un modello da risparmio quindi senza temporizzatore a soli 4 vassoi, a 249 euro. L’essiccatore però è un po ‘rumoroso. I vassoi sono in rete, non solidi e questo ne limita le sue capacità.
Per chi cerca un essiccatore domestico di piccole dimensioni, sufficientemente efficiente e conveniente. Motore con 7 programmi automatici e 5 livelli di temperatura per un’essiccazione di buona qualità e ventola in alluminio silenziosa e resistente su cuscinetti a sfera per una maggiore durata e che permette da 2 a 48 ore di lavorazione e/o la funzione mantenimento. Peccato per la plastica… Prima che arrivassero gli ultimi essiccatori di ultima generazione dalla Corea, questo estrattore era considerato tra i migliori sul mercato.
Caratteristiche tecniche: – tunnel di essiccazione in materiale plastico – 5 cestelli in materiale plastico
– motore con controllo elettronico Dryset Pro
– potenza massima 480W
– dimensioni esterne 27x27x45 cm – capacità indicativa 2/3 kg* – MADE IN ITALY
Caratteristiche:
– 11 vassoi in plastica BPA Free
– 1 vassoio raccoglibriciole in plastica BPA Free
– Design compatto per entrare in ogni cucina
– Funzione TST (Two-Stage Sequential Temperature Timer)
– Pannello con controlli digitali
– Ventola singola
– Portello in vetro incernierato per una rapida e facile estrazione dei vassoi e controllo del processo di essicazione
– Luce interna a LED
– Corpo macchina in materiale non infiammabile
– MADE IN KOREA
– Prezzo 399 EURO (agosto 2016)
( il modello Combo viene 425 euro) ( il modello Express con vassoi inox costa 499 euro)
Dimensioni:
30,5(L)x35,5(A)x44,5(P) ca.
– Peso 9 kg
Molti utenti hanno rilevato che i vassoi di cottura risultano un po’ cadenti dopo il primo uso. Questo non ha causato grossi problemi, bensì della preoccupazione sul fatto che nel tempo i vassoi si possano deformare.
I consumatori quasi universalmente accettano che il manuale di istruzioni sia difficile da capire. La maggior parte è già consapevole che l’essiccatore è uno di quei tipici dispositivi che necessita di un certo grado di esperienza personale, prima di poter essere utilizzato appieno.
Il Tribest Sedona espresso inoltre è commercializzato come un essiccatore compatto. Tuttavia, molti utenti hanno ritenuto che non può essere vero, in quanto essendo della stessa dimensione di due forni a microonde combinati, necessita di uno spazio adeguato. Comunque il Tribest Sedona espresso è costruito per essere un essiccatore affidabile, efficiente e sicuro.
A questo punto non possono mancare nell’elenco due marche storiche, tra le più popolari, che appunto hanno fatto la storia degli essiccatori a partire dalla cultura del mondo anglosassone e che hanno fornito dunque al mondo cinese i primi modelli da copiare. Purtroppo la bassa qualità del sistema produttivo delle industrie cinesi a proposito degli essiccatori è dovuto anche a queste due aziende, che hanno puntato esclusivamente sui materiali plastici, “colpevoli” di rilasciare nell’ambiente sostanze tossiche (in un mondo che non regola questa materia) nelle casistiche di: 1. presenza di calore oltre una certa soglia di temperatura e 2. contatto con grassi.
Pertanto, oltre che per i motivi che spiegheremo nelle prossime righe, non siamo a favore di questo tipo di essiccatori, così come non siamo a favore di quelli prodotti in Cina. Questi tipi di essiccatori vengono inseriti in questo elenco solo per il motivo che sono molto popolari, specie per il loro basso prezzo, soprattutto nel caso degli essiccatori cinesi (e questo vale anche per le grandi marche prodotte in Cina). Le tecnologie migliori sono quelle coreane e giapponesi.
Durante il nostro test iniziale, abbiamo scoperto che il prodotto viene fornito con poche istruzioni relativamente alle indicazioni. Ci sono una serie di indicazioni di temperatura, ma non altrettanto per altri parametri (come per i ventilatori). Ciò necessita un bel po’ di tempo per capire ed abituarsi
Garanzia: 1 anno di garanzia , troppo limitata…! Inoltre un po’ troppo caro per soli 4 piani di essiccamento: troppo poco spazio!
Un problema importante che riguarda gli essiccatori rotondi è il fatto che la loro forma fa perdere spazio di essiccazione e risulta scomodo in tutti quei caso in cui i cibi da essiccare non hanno forma tonda “congruente con la circonferenza ed il raggio del cerchio”. Siccome questo caso è assai raro, l’essiccatore rotondo risulta poco efficiente ed un po’ scomodo. Questa è la ragione principale, oltre al fatto del materiale plastico già spiegato, per cui abbiamo deciso di dare spazio agli essiccatori rotondi.
Può risultare anche un po ‘rumoroso, ma questo problema è abbastanza diffuso in un sacco di essiccatori alimentari. Alcune persone riferiscono che il termostato può essere inaffidabile e che la temperatura deve essere impostata più alta di quella che si vuole ottenere. Bisogna saperlo ed impararlo, poi si può lavorare lo stesso. Ma a questo prezzo, come abbiamo visto, c’è ben di meglio.
L’apparecchio come detto per il modello precedente è un po ‘ troppo rumoroso.
Questo essiccatore non è per gli utenti che ne fanno un uso quotidiano, perché ciò va a diminuire l’efficienza del motore e dunque un’asciugatura più rapida.
Il ventilatore è montato nella parte superiore e rende l’essiccazione nei vassoi superiori più veloce di quelli inferiori. Dunque si può avere cibo essiccato/riscaldato eccessivamente nel cassetto superiore, se no occorre ruotare i vassoi ogni ora o quasi.
Inoltre non è in grado di essiccare correttamente pezzi molto piccoli di alimenti come le noci e le verdure tritate. Le piccole aperture nei vassoi fa anche cadere cibo. Ancora la ventola di fondo è incline a sgocciolature di cibo e briciole. Questo rende la pulizia difficile e può causare danni al ventilatore. Con più di 10 usi specificamente nel caso di utenti inesperti, abbiamo visto il surriscaldamento dell’apparecchio causando ustioni e addirittura la fusione di vassoi. Quindi, questo non rende questo apparecchio una scelta molto buona, più o meno le problematiche che riscontriamo spesso negli essiccatori “made in China”. Una ragione importante di cui bisogna tenere conto quando si acquista un essiccatore, è che ci sia sempre un timer di buona qualità ed in grado di automatizzare in modo semplice il processo di essiccamento.
Brand
WHITE
Modello
6301
Colore
White
Peso articolo
3,9 Kg
Dimensioni prodotto
36,8 x 38,1 x 18,4 cm
Wattaggio
750 watt
NOTA BENE: GLI ESSICCATORI IN MATERIALE PLASTICO MADE IN CHINA
Ovviamente sul mercato italiano ed internazionale esiste una vasta serie di essiccatori in materiale plastico “made in China”, il cui costo originale è di circa 10 euro, ma che poi si trovano nel mercato italiano a prezzi variabili tra i 30 ed i 150 euro a seconda della filiera commerciale seguita dal prodotto e a seconda del marchio posto sul prodotto stesso (logico che le grandi marche costeranno di più, ma la sostanza non cambia).
E’ utile confrontare il prezzo di vendita di questi prodotti con ilprezzo di partenza dei vari produttori cinesi visibili sul market place internazionale Alibaba, di cui diamo qui una breve lista dei principali tipi di modelli. Riteniamo non corrispondente ai nostri principi ed ai principi generali della New Economy l’importazione e la distribuzione di questo tipi di prodotti.
Clicca qui per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 8-14 dollari, cioè 7-13 euro)Clicca sulla foto per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 8-12 dollari, cioè 7-12 euro)
Vogliamo ancora una volta, così come abbiamo fatto con gli estrattori, sintetizzare in modo rapido le 4 grandi qualità che accomunano i prodotti da noi sopra riportati rispetto alle realtà produttive cinesi:
– i prodotti hanno garanzia pluriennale che superano in positivo le norme di legge
– i rivenditori presenti sui diversi territori sono selezionati con meticolosità e continuità
– gli standard costruttivi dei prodotti mirano in modo preciso al benessere delle persone e al rispetto dell’ambiente
– presentano una trasparenza nei processi produttivi
– hanno specifici brevetti o applicazioni di brevetti innovativi sui loro prodotti frutto di ricerca continua
Queste innovazioni rappresentando gli standard che molti altri produttori, cinesi soprattutto, cercano di imitare, il più delle volte creando delle brutte copie e soprattutto degli strumenti che non rispettano standard qualitativi adeguati sia per il consumatore-acquirente, sia per l’ambiente.
Naturalmente è inutile lamentarsi della escalation dei produttori cinesi e venditori di estrattori improvvisati che in questo ultimo triennio stanno approfittando di una maggiore sensibilità e consapevolezza nelle persone verso questi strumenti che difatti migliorano la dieta e l’equilibrio alimentare. Ma è altrettanto importante sottolineare alcuni elementi chiave per discernere e scegliere con attenzione nel momento dell’acquisto.
La base di partenza di ogni decisione, vista dal consumatore, è il rapporto qualità-prezzo del prodotto. Nel caso degli essiccatori è necessario innanzitutto sapere che gran parte degli essiccatori oggi presenti sul mercato, a parte le tre aziende di cui sopra, sono re-branding di prodotti realizzati in Cina sulla base di imitazioni e con materiali che raggiungono standard di legge tali da permetterne poi l’importazione.
Clicca qui per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 1-14 dollari, cioè 1-13 euro)
Questi prodotti hanno in comune 3 grandi caratteristiche:
– una maggiore propensione alla fragilità dei materiali nel medio-breve periodo
– una certa difficoltà per le attività di pulizia e manutenzione
– poca attenzione alla salubrità dei materiali stessi anche alla facilità di utilizzo degli accessori, ricambi ed in genere una maggiore dispendiosità nelle operazioni di pulizia-lavaggio, smontaggio-montaggio, manutenzione.Siamo convinti che in futuro la Cina diventerà un paese leader anche nella tecnologia, data la capacità finanziaria di cui godono.
Clicca sulla foto per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 15-25 dollari, cioè 13-22 euro)
Naturalmente non abbiamo nulla contro la Cina, anzi siamo convinti che questo paese sta velocemente diventando un depositario delle migliori tecnologie al mondo e che presto ne deterrà la leadership, così come è successo a suo tempo al Giappone ed anche perfino (perchè no?) all’Italia stessa. ( Ci fu un tempo in cui era il Giappone a copiare, poi in seguito hanno cominciato a migliorare ciò che copiavano, fino a diventare leader nella tecnologia… Anche L’Italia un tempo copiava. I migliori vengono sempre emulati, niente di male. Basta che si adeguino ed usino le stesse regole che assicurino al cliente finale la qualità sia sociale, che ambientale che personale).
Clicca sulla foto per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 8-12 dollari, cioè 7-12 euro)
La Cina è un grande paese che amiamo particolarmente ed in cui abbiamo molti amici con cui abbiamo messo in atto delle speciali collaborazioni. Per il momento però manca ai produttori industriali di essiccatori ancora un po’ di strada da fare, soprattutto per quanto riguarda la coscienza ecologica e lo sviluppo del modello sociale che da una parte lasci piena libertà ai ricercatori e dall’altra sappia valorizzare quei principi che tutti noi riteniamo non solo fondamentali, ma condizioni necessarie per fare business, economia in modo normale. Fare business in modo pulito, sano, vero deve diventare una cosa normale. Tutto il resto solo eccezione.
Clicca sulla foto per vedere i prezzi reali di questi prodotti ( categoria 8-12 dollari, cioè 7-12 euro)
Un elemento costante che induce riserve da parte nostra è che molti prodotti vengono sistematicamente prodotti in regime di violazione di brevetto e sono pertanto in attesa di prossimi sanzionamenti per contraffazione ed alterazione. Molte aziende cinesi insomma sono solite, almeno finora, a copiare ed incollare, senza però possedere le opportune tecnologie che necessitano di elevata attività di Ricerca, che i cinesi non hanno ancora svolto.
Dunque ecco spiegato perché a nostro avviso oggi è utile come consumatore osservare i produttori coreani e giapponesi (per quanto riguarda l’estremo oriente) ed italiani e tedeschi (per quanto riguarda l’Europa) come gli unici in grado di garantire sicurezza e serenità d’acquisto.
Per quanto riguarda le grandi marche industriali americane occorrono invece degli ulteriori approfondimenti perchè abbiamo riscontrato che anche in alcuni di questi casi il prodotto è Made in China, ma prodotto su speciale brevetto e standard della casa madre; questo dovrebbe anche dare maggiori garanzie sulla qualità dei materiali usati, che in questo caso non siamo ancora riusciti a controllare pienamente.
( 4 funzioni : Essiccatore, Vaporiera, Bollitore elettrico per il riso, Yogurt Maker)
Disidrata frutta, verdura, carne secca e pesce grazie ai vassoi impilabili che consentono di espandere la capacità del Lexen essiccatore. Utilizzando CHEF 4IN1 si può fare lo yogurt, cuocere verdure, riso, cereali e frutti di mare a vapore. Prepara il cibo perfettamente ogni volta con il controllo della temperatura e timer digitale che permette di scegliere le impostazioni ottimali in base a quello che si vuole preparare. Caratteristiche · Essiccatore · Vaporiera · Bollitore elettrico per il riso · Yogurt Maker · Misura dei vassoi: 5 x Ø33 cm · 6 Vasetti in vetro da 250ml per fare lo yogurt · Funzione Timer
– Prodotto da LEXEN (USA) made in china
Essiccatore CHEF 4IN1 è strutturato per consentire un flusso d’aria uniforme su ogni vassoio per un’essiccazione ottimale.
La conformazione interna permette all’aria calda di arrivare in modo uniforme su ogni singolo cassetto, garantendo una disidratazione veloce e uniforme. Il timer digitale programmabile fino a 24 ore con temperatura regolabile tra i 30-80° C fornisce calore indiretto, garantendo nel contempo che gli enzimi contenuti nel cibo siano ancora intatti, una volta disidratati. CHEF 4IN1 ha anche un coperchio trasparente con una maniglia in modo da poter verificare l’avanzamento del vostro cibo. Vaporiera Utilizza la funzione vapore per la verdura, il pesce, i frutti di mare o anche per reidratare i prodotti disidratati. La cottura a vapore di un prodotto conserva la maggior parte delle sostanze nutritive del cibo rispetto alla bollitura, nella quale i nutrienti vengono dispersi in acqua. Basta aggiungere acqua alla vaschetta inferiore e impostare la funzione vapore. Bollitore elettrico per il riso CHEF 4IN1 può anche cucinare il riso. La speciale padella antiaderente è perfetta per fare il riso in appena 25 minuti. È anche possibile aggiungere il pesce e le verdure al riso al vapore durante le fasi successive di cottura. Yogurt Maker Fare lo yogurt in casa è facile con CHEF4IN1.
Viene fornito con un set di 6 x vasetti di vetro da 250 ml per la produzione e la conservazione dello yogurt.
Puoi fare yogurt fresco in appena 6 ore. È semplice, facile e costa molto meno rispetto allo yogurt del supermercato.
Puoi aggiungere frutta fresca o altri condimenti per un delizioso e sano spuntino, dessert o prima colazione. Questo disidratatore è realizzato con materiali di alta qualità adatto: tutti i materiali utilizzati nello CHEF4in1 sono approvati dalla FDA e certificati CE e UL.
Finalmente anche quest’anno alla fine di questo piovosissimo giugno 2016 è arrivato il grande caldo… essiccante.
Tra le categorie professionali favorite da questo gran caldo, pochi pensano anche a tanti piccoli produttori agricoli del Sud Italia, antica culla della cucina mediterranea. Pensiamo ai produttori di fichi, visto che con giugno entriamo nella loro stagione, ma non dimentichiamo l’essiccazione di erbe che è forse il metodo di conservazione più antico e naturale per i semi, le noci e le ghiande (cereali, leguminacee, noci, noccioline, mandorle, ecc.), sia perché non richiede particolari misure, sia perché tradizioni e ricette secolari ne hanno fatto un’arte maestrale ed unica.
Tra un po’ verrà il momento migliore dei pomodori secchi, altra leccornia della nostra cucina mediterranea; più tardi seguirà la stagione dei benefici nonché gustosissimi funghi, comprendendo dunque a pieno regime anche tutta la zona alpina… un ambiente dove l’essiccamento naturale al sole risulta già più problematico, ma niente paura ora parleremo subito della nuova tecnologia che ci viene in aiuto.
come tagliare i kaki, prima che maturino troppo…
Tornando ancora ai prodotti, più tardi nelle stagioni dopo le olive, in inverno inoltrato, arriva il momento dell’essiccamento di una specialità salutare che definire Deliziosa è assolutamente più che giustificato: stiamo parlando dei favolosi cachi!
Nonostante ciò, ahimè!, un frutto che nei giardini delle nostre terre venete, non di rado vediamo lasciare cadere nel terreno, senza essere raccolto. Pochi sanno infatti delle sue virtù terapeutiche e tanto meno del suo gusto così gradevole, una volta essiccato.
In realtà ora sta tornando di moda l’uso antico di farsi in casa le caramelle per i propri bambini. Quali sono secondo voi le più gustosissime, le più sane, stuzzicanti, invitanti, squisite, succulente, gradite ed eccitanti caramelle che ogni bambino possa mai desiderare?
Ed infatti, anche se non riusciamo a capire bene come facciano queste benedette mamme, sempre così di corsa, eppure stanno riprendendo, ormai durante tutto l’anno, questa antica abitudine mediterranea… Non stiamo parlando solo di fettine di banana, arance, kiwi, mele (per non parlare di lamponi, mirtilli etc) opportunamente preparate ed essiccate. Perché il massimo è essiccarle per aggiungerle al muesli per la prima colazione più sana e più stuzzicante che ci sia.
L’essiccazione di foglie, erba, fiori, radici, ecc., dopo la raccolta, è il secondo procedimento fondamentale utilizzato in galenica tradizionale (l’antica tecnologia di preparazione dei fitorimedi), ed era largamente utilizzata dagli erboristi e dagli speziali. Le piante essiccate sono la base per la maggior parte delle preparazioni galeniche come le polveri, le tinture, i macerati, le tisane, gli infusi, i decotti, le creme, gli unguenti, ecc… tutte pratiche che stanno sempre più tornado di moda, nonostante il logorio e la fretta della vita moderna… L’uso inalterato delle erbe essiccate è frequentissimo nella cucina attraverso le spezie aromatiche, il peperoncino, il levistico (maggi), l’aglio ursino, il timo, ecc.
Sono tutte pratiche molto semplici e facili da preparare, per cui nei prossimi articoli ci dedicheremo al recupero di alcune ricette e tradizioni dei vari angoli della cucina mediterranea.
Oggi, proprio in questo luminosissimo giugno del 2016 possiamo segnalare una grande novità, notevole evento che facilita al massimo e rende sicure tutte le attività domestiche di essiccamento. E’ in arrivo sul mercato italiano il primo essiccatore ai raggi infrarossi, il più salutare di tutti i tipi di essiccatori, il primo elettrodomestico di una lunga serie di pentole, forni, tostapane e di una miriade di oggetti di cui sentiremo sempre più parlare nei prossimi anni.
essiccatore SOUL by www.siquri.com
Il nuovo essiccatore agli infrarossi si chiamaSoul, interamente in acciaio all’interno, ed elegante all’esterno con tutti materiali BPA free.
Tra le caratteristiche esclusive più notevoli dell’essiccatore Soulrileviamo:
1) che si riesce a mantenere intatti dal 50% al 100% in più i principi attivi e i vari enzimi degli alimenti essiccati.
2) diversamente dagli essiccatori tradizionali casalinghi dove si riesce ad essiccare solo “fettine fini”, qui abbiamo un’ottima resa di essiccazione anche con fette di maggiore spessore, come per esempio le mezze albicocche o le mezze prugne
3) il gusto è molto più intenso ed al palato molto più morbido e fragrante
4) il migliore per essiccare barrette energetiche, cronchy, dado etc, per recuperare gli “scarti” dell’estrattore e per l’assunzione di fibre (… oppure qualcuno ricorda le crostine “de poenta brustolà” dei nostri nonni…?)
5) più veloce, più sicuro, a maggiore resa
Importante! L’estrattore Essenzia è dotato di una coclea brevettata esclusiva, studiata per ottimizzare sia l’estratto, sia il massimo gusto e perfetta consistenza della fibra per l’essiccatore.
Per ottenere le migliori e più buone barrette energetiche, consigliamo di utilizzare l’estrattore Essenzia.
Per chi vuole saperne di più su questa tecnologia, seguiranno in futuro numerose ricette ed articoli di approfondimento.
L’essiccamento è una tecnica di conservazione del cibo che consiste nell’eliminare i liquidi dagli alimenti sottoponendoli a una fonte di calore. Infatti, è proprio l’acqua presente nei prodotti a causare lo sviluppo di muffe e batteri. In presenza di acqua, i microrganismi trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi. Senza acqua, le reazioni chimiche sono fortemente rallentate e le attività degli enzimi si sospendono.
Una volta essiccati, gli alimenti devono essere chiusi ermeticamente in contenitori o involucri impermeabili, per evitare che il cibo possa riassorbire l’acqua dall’aria. Questo procedimento è utilizzato sin dall’antichità, esponendo gli alimenti al sole o all’aria (come nel caso dello stoccafisso). Altre tecniche antiche di essiccazione sono la salagione o anche alcuni tipi di cottura, come la frittura. Nella terminologia specifica, si utilizza il termine essiccamento quando si procede con mezzi naturali, sfruttando l’azione dei raggi del sole. Quando invece il processo è artificiale, come in ambito industriale, si parla di disidratazione.
Riprendiamo ancora una volta questo argomento per cercare una volta di più di chiarire i malintesi di fondo, che spingono alcuni medici a sconsigliare l’uso di frutta e verdure a certi pazienti (per esempio a coloro che non possono assumere fibre) ed addirittura che spingono certi medici a categoricamente vietare l’uso di centrifughe ed estratti (come se fossero la stessa cosa, mentre sono cose ben diverse!) come nel caso dei problemi glicemici dei diabetici o come nei casi (già più rari, perché di questo pochi se ne occupano) di controindicazione per le sostanze inibitrici di alcuni farmaci (vedi per esempio il pompelmo…).
latte (di noci) dorato alla curcuma con l’estrattoregustosissimi ghiaccioli con estratti a basso indice glicemico e ad alto tasso di fibra
A parte il fatto che sono stati riconosciuti diversi tipi di estratti molto utili per la cura del diabete come per esempio quelli a base di broccolo o di noci (per il bromo regolatore dello zucchero circolante nel torrente sanguigno) (esistono anche delle ricette video: clicca qui ), per non parlare della possibilità di aggiungere agli estratti i quattro tipi di condimenti casalinghi che possiedono la capacità di triplicare l’attività dell’insulina naturale dell’organismo come la cannella, i chiodi di garofano, la foglia di alloro e lo zafferano. Di questi, il più potente è la cannella: sono condimenti che devono essere utilizzati quotidianamente! Nel diabete è’ importante il consumo adeguato di alimenti con un alto contenuto di vitamine E, C, del complesso B ed il betacarotene (provitamina A). Il germe di grano e l’uso frequente dell’estratto di verdura consedano, cicoria, lattuga, rucola ecc. sono consigliatissimi.(senza qui considerare il forte contributo che determinati estratti danno al calo di peso da parte degli obesi o alla cura delle ulcere e piaghe nei pazienti diabetici. Ancora il potente contributo degli estratti alla basificazione per contrastare dunque l’acidosi organica in questi ammalati, che complica la possibilità di cicatrizzazione delle stesse ulcere. L’inadeguatezza del trattamento dei diabetici può portare a gravi complicanze: nella fase acuta può sopraggiungere un’acidosi metabolica, che può evolvere in un quadro di coma diabetico, con un reale pericolo di morte. L’uso degli estratti, dunque denota un ruolo strategico che è veramente salvifico.
Il nuovissimo estrattore FIBER CONTROL a 32 GIRI di SIQURI ( clicca qui sulla foto per maggiori info)
Ma non è del diabete che vogliamo esattamente parlare in questa sede, bensì piuttosto degli effetti delle fibre e dell’importanza dei benefici dati dall’uso dell’estrattore per regolare ed ottimizzare il ruolo delle fibre nell’alimentazione. L’estrattore, se è di buona qualità come nel caso degli estrattori coreani (attenzione a quelli “made in China!) è un prezioso concentratore di fibre per una vasta gamma di usi in cucina delle stesse ed ovviamente un separatore e regolatore della quantità di fibre contenute negli estratti. Inoltre esistono degli estrattori specifici per il controllo delle fibre come appunto il Fiber Control di siquri.com.
Vediamo come e perchè gli estratti sono da consigliare proprio per la questione fibre.
Se avete un body builder in casa resterete sempre senza fibre nel vostro estrattore, inutile chiedere il perchè: i bodybuilders sono dei consumatori fanatici di fibre, non solo di estratti… In tutti gli altri casi grazie all’estrattore, avrete sempre a disposizione una grande produzione e riserva di fibre a disposizione per tutte le necessità di ogni momento del giorno e di ogni stagione.
I malintesi che notiamo più frequentemente si verificano su diversi piani: alcune volte si tratta di mancanza di cultura su questioni tecniche specifiche (per esempio si confondono i vari tipi di macchinari utilizzati, facendo di tutta l’erba un fascio, oppure si dimenticano od addirittura si ignorano gli effetti degli enzimi, non sapendo che l’estrattore (normalmente solo se sotto i 52 giri) è probabilmente il migliore e più potente dispositivo attivatore di enzimi. Oppure ancora si tratta la questione delle fibre in modo superficiale, non considerando per esempio che l’eccesso di fibre è inopportuno tanto quanto l’assenza di fibre. Altre volte i malintesi o l’ignoranza sono proprio su questioni di base e di cultura generale. Ma il peggiore dei nemici è sempre la solita “mente associativa” con i suoi numerosi tranelli, cui gran parte delle persone cadono inconsapevolmente. Eh si! Queste è davvero una delle più grandi disgrazie del genere umano in quanto effetto delle coscienze addormentate e distratte. E’ proprio la mente associativa infatti una delle cause degli errori fondamentali che portano l’uomo moderno a nutrirsi con il junk food, cibo spazzatura, senza rendersene conto. Se no come si farebbe a scambiare il preziosissimo cioccolato, “l’oro degli dei”, con quelle tavolette a base di zucchero (per non parlare di certe creme e nocciolate) che vendono nei supermercati e che tutti chiamano “cioccolata”, pur essendo praticamente priva di cioccolato? E che dire dei danni derivanti dallo scambiare il vino ed il pane con quegli alimenti chiamati come tali, pur essendone privi degli ingredienti essenziali (vedi il paragrafo “argomento secondo”) .
i migliori cibi vivi sono quelli vegetali
Nulla da stupirsi quindi se siamo arrivati addirittura a scambiare un frutto vivo con uno morto (e così anche un succo…), infatti li chiamiamo sempre tutti con lo stesso nome … Così sembra cosa normale considerare un frutto come se fosse la sommatoria dei suoi ingredienti intesi separatamente, mentre tutti dovrebbero sapere che assumere un limone è ben diverso che assumere l’acido citrico, anche se naturale ed anche se venisse assunto assieme a tutte quelle altre sostanze di cui è fatto un limone. Sarebbe come ascoltare un’orchestra oppure ascoltare tutti i singoli strumenti suonati da soli in successione…Le frequenze sonore con cui le nostre cellule entrano (o non entrano affatto) in coerenza sono totalmente diverse nei due casi.
Nello stesso modo tutti dovrebbero sapere che gli effetti del fruttosio ingerito con/nella la frutta sono molto diversi da quelli del fruttosio costruito in laboratorio (spesso correlato a danni al pancreas) ed anche lo stesso fruttosio “naturale” estratto dalla frutta, anche se naturale, presenta effetti diversi anche in relazione alla glicemia. Una cosa è mangiare fruttosio con/nella frutta, un’altra cosa è assumere o dolcificare con del fruttosio. La frutta è qualcosa di profondamente diverso, è un’orchestra completa che risuona con le cellule dell’organismo umano. I singoli ingredienti sono solo degli strumenti che suonano melodie completamente diverse.
Altra cosa che viene poco considerata dai medici (ma talvolta anche da alcuni utilizzatori degli estrattori) che parlano di estrattori senza conoscerli abbastanza, (normalmente perché non li usano: quando vi dicono qualcosa in proposito chiedete loro se li usano!) è che la gran parte degli estratti e delle ricette sono a base di verdura; la frutta viene utilizzata solo in quantità accessoria al fine di rendere ottimale il gusto dell’estratto. Ricordiamoci sempre che gran parte dei principi attivi che curano, sono proprio nelle verdure ed in molte radici!
Ma tornando ancora al concetto della differenza tra “frutto” e la “sommatoria dei suoi ingredienti”, non dobbiamo nemmeno dimenticare tutto il discorso legato ai vari fenotipi per cui un pomodoro ha effetti diversi, a seconda della varietà e dell’ambiente in cui viene coltivato (oltre che per la quantità ingerita e la modalità e qualità di lavorazione, manipolazione e cottura. Altre variabili importanti sono per esempio la purezza dell’acqua contenute nell’alimento ( aiuta sicuramente anche l’acqua che è stata utilizzata per l’irrigazione della coltura o per abbeverare l’animale) e molte altre variabili che determinano la sua qualità energetica e il suo contenuto di informazioni. (Ma a proposito di questo vi rimandiamo all’articolo L’energia invisible negli alimenti
Quello che ci manca soprattutto è il concetto di “frutto vivo” … pertanto nei prossimi articoli ci occuperemo in modo approfondito degli enzimi contenuti nell’alimento, della differenza tra enzimi disattivati o enzimi denaturati e soprattutto delle varie funzioni e modalità di attivazione. È una grande gioia sapere che metodi scientifici sono riusciti a dimostrare e a rivelare a sempre più persone la meravigliosa bellezza del creato e che tutti noi, se agiamo in maniera saggia, possiamo nutrirci della sconfinata bellezza e della salubrità della natura attraverso il cibo. Anche il premio Nobel per la fisica Erwin Schrödinger considera la luce memorizzata negli alimenti un decisivo fattore di ordine. Nel 2009 l’Università di Seul ha validato il “Primo Vascular System”: il quarto sistema vascolare del corpo umano, in cui sembra che scorrano i biofotoni…la Luce.
In altri articoli ci siamo già occupati delle fondamentali differenze tra centrifughe, estrattori, frullatori e spremiagrumi , (altri articoli li potete vedere in calce) ma non abbiamo trattato a fondo nè la questione delle fibre , nè quella degli enzimi, Tutti argomenti che meritano un adeguato approfondimento che iniziamo appunto con questo articolo.
Iniziamo dunque ed occupiamoci ora del capitolo fibre: come dicevamo l’estrattore è il principale dispositivo, uno dei mezzi più facili da usare ed efficaci, che permetta comodamente di separare e quindi di decidere la quantità e la qualità di fibre da assumere. In ambito medico e molto discussa la quantità ideale di fibre da assumere giornalmente. Noi consideriamo una razione giornaliera raccomandata di circa 20-35 g al giorno (con un rapporto 3/1 tra fibre insolubili e solubili in acqua). Per il bambino 5 g al giorno più 1 g moltiplicato per l’età.
Fiber: Daily recommendations for adults
Age 50 or younger
Age 51 or older
Men
38 grams
30 grams
Women
25 grams
21 grams
Appare chiaro che c’è una differenza uomo/donna e anche relativa all’età, essendo inferiore del 30% circa per la donna e del 20% dopo i 50 anni di età. Si potrebbe discutere su questi dati che sono soprattutto derivanti da studi epidemiologici e che non tengono conto dei diversi parametri somatici, della genetica, delle differenze razziali e in composizione del microbiota, ma sono senz’altro un buon punto di partenza su cui ragionare e poi “personalizzare”.
Questi sono solo dei valori di riferimento perché in realtà, come sempre, non esiste una dose uguale per tutti e non esiste nemmeno una dose uguale per tutti i giorni.
Cambiano a seconda dello stile di vita, dell’ambiente e a seconda del proprio microbiota (e microbioma) intestinale, argomento di cui ci occuperemo anch’esso nei prossimi articoli, legati alle funzioni enzimatiche. Oggi noi siamo coscienti del nostro microbiota, della immensa popolazione di flora batterica che popola i nostri visceri (e la pelle) e sappiamo anche come anche questi piccoli animalini che vivono dentro noi e con noi hanno bisogno di nutrirsi.
Quello che è certo è che sono moltissime oggi le persone che non devono assumere fibre o che le devono limitare della propria dieta a causa dei disturbi intestinali di cui soffrono che le fibre andrebbero a stimolare: questa è una prima categoria Molto numerosa di persone per la quale l’estrattore diventa uno strumento d’oro! Sono moltissime inoltre quelle persone che hanno bisogno che i principi attivi assunti con la frutta e la verdura vadano direttamente in circolo, nel giro di pochi minuti, funzione che solo l’estratto può assicurare così facilmente.. Le fibre infatti rallentano sia la quantità, sia la qualità, sia i tempi dell’assorbimento. Non si tratta solo di persone che usano l’estratto per curarsi, ma anche persone perfettamente sane come per esempio gli sportivi o le persone che desiderano aiutare determinate performances, oppure ancora recuperare velocemente dopo certi sforzi. In tutti questi casi l’utilizzatore dell’estrattore ridurrà al minimo le fibre contenute nell’estratto ed inoltre non utilizzerà le fibre separate. Ma nemmeno tutte con le persone che si nutrono correttamente, mangiando integrale, hanno bisogno di ulteriori fibre, oltre a quelle assunte nella normale dieta quotidiana.
CATEGORIE DI PERSONE CHE DEVONO LIMITARE IL CONSUMO DI FIBRE:
1. Le normali persone che si nutrono già correttamente. Per esempio chi mangia integrale, vegano corretto, vegetariano corretto, fruttariano, crudista, anche chi assume una dieta di tipo mediterranea (quella vera , non quella proposta dal ministero sella salute italiano, a base di cereali…!) ( su questo punto vi rimando alla posizione ben spiegata da Barry Sears, il grande esperto americano che riparte oggi all’inizio del terzo millennio ancora una volta dalla dieta Mediterranea. Tanto per intendersi, quella originale, quella di Ancel Keys, a base di pesce, alimenti ricchi di polifenoli come la verdura, la frutta, l’olio extra vergine e il vino rosso. La Zona mediterranea non è certo una variante della cosiddetta dieta mediterranea, quella caratterizzata da pasta, pane e cereali raffinati. Piuttosto si basa sulla potenza del cibo del Mediterraneo, ricco di elementi preziosi come i polifenoli e gli omega 3.
Ecco perché rappresenta l’evoluzione della vera dieta mediterranea, quella appunto studiata da Ancel Keys negli anni ‘50 del secolo scorso. Con la Zona mediterranea si raggiunge un elevato livello di qualità, di bilanciamento e di equilibrio, alla base della strategia per la salute, il dimagrimento e la lunga vita. Se ci si alimenta, seguendo la dieta mediterranea, ricca in frutta e vegetali di ogni genere, legumi e moderata i pesce e carne e cereali, si introducono molte fibre, che sicuramente comportano benefici per il nostro organismo. Ma attenzione queste fibre diventano dannose quando se ne assumono troppe, quindi è buona regola Non esagerare con le fibre ed assumere i principi attivi attraverso gli estratti di frutta e verdura con limitazione massima delle fibre.
2. Le persone con problematiche intestinali transitorie non gravi come lo sono (purtroppo) la maggior parte delle persone che non si alimentano correttamente. Le fibre come sappiamo e come vedremo hanno un sacco di funzioni importanti, abbassano i livelli di colesterolo ed aiutano a controllare i livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. aiutano a raggiungere un peso corporeo ideale e salutare. aiutano a mantenere la salute intestinale in molto modi, tra i quali quelli di assorbire metalli pesanti e diverse tossine, di nutrire l’attività di molta flora intestinale, di aiutare la peristalsi e quindi di facilitare il movimento del cibo durante il transito intestinale. Ancora quella di aiutare a ripulire le pareti dell’intestino…L’immagine è un po’ quella di come se le fibre grattassero via “lo sporco” attaccato alle pareti intestinali… Il problema è che in caso di intestino già irritato, il “grattare” può causare ulteriore infiammazione. A questo punto è necessario quindi un aiuto con una dieta ricca di probiotici, a meno che non si preferisca assumere delle dosi opportune di probiotici puri (specialmente lactobacilli e bifidus). Nel frattempo l’ideale è una bella cura detossificatoria, Dove ancora una volta l’estratto assume un ruolo tattico fondamentale. (vedi per esempio le tante ricette detox).
3. Le persone con gravi problematiche intestinali come malattie diverticolari, disbiosi importanti e molte altre malattie per cui il medico vieta assolutamente di ingerire fibre. Queste persone ma spesso anche quelle non abituate a nutrirsi con cibi integrali, appena assumono un po’ di frutta e di verdura notano dei sintomi molto fastidiosi, se non dolorosi, quali gonfiori alla pancia e non solo. È veramente da discutere se sia veramente il caso di escludere assolutamente l’uso di frutta e verdura, quando invece tutte queste persone avrebbero tranquillamente a disposizione tutti i principi attivi della frutta della verdura proprio attraverso gli estratti, da cui potrebbero agevolmente escludere ogni tipo di fibra. Prima abbiamo accennato al nostro microbiota intestinale. Bene, quando le fibre raggiungono questi miliardi di minuscoli batteri che lo compongono, essi non badano al tipo di legame, mangiano tutto…e così facendo producono CO2 (anidride carbonica, un gas) e anche metano (a seconda di quanti batteri buoni e quanti cattivi possediamo). Ecco spiegato perché molte persone, quando introducono fibre, accusano fastidi a non finire, tanto da rinunciare a frutta e verdura.
Facendo così ovviamente sbagliano, perché rinunciano a vitamine, minerali e sostanze antiossidanti veramente indispensabili al nostro organismo per mantenere (o acquisire) uno stato ottimale di salute. Vitamine e minerali agiscono da catalizzatori dei nostri processi enzimatici, quei processi che regolano la “costruzione” del nostro organismo, la sua crescita, il suo funzionamento, i processi riparativi e, quindi la vita. Gli antiossidanti agiscono da “disintossicatori” dai radicali liberi, proteggendo dall’invecchiamento cellulare e, di conseguenza, garantiscono un funzionamento ottimale di tutti i meccanismi cellulari: questo significa che l’organismo, solo in questo modo, può funzionare come una macchina ben oliata, senza intoppi e rendendo al massimo.
Per questo motivo, e rispettando la diversità genetica che rende ognuno di noi un qualcosa di unico, frutta e verdura devono essere assolutamente introdotte, in quantità sicuramente abbondanti (molti tra i più importanti esperti nutrizionali indicano circa un chilogrammo al giorno), mentre le fibre vanno sicuramente modulate, e, se del caso, aumentate con gradualità. A questo scopo, soprattutto per chi non è abituato a consumare quantità adeguate di vegetali, gli estrattori sono utilissimi, perché ci aiutano a introdurre elementi nutritivi preziosi (i veri nutrienti e non calorie vuote), modulando le fibre secondo le nostre esigenze e capacità di tolleranza.
4. Persone impegnati in cure di detossificazione, disintossicazione, digiuni, azioni dimagranti,cambiamenti di regimi dietetici. In tutti questi casi gli estratti costituiscono un aiuto fondamentale ed insostituibile. Oggi tutti i principali istituti specializzati nella detossificazione fanno largo uso di estratti, Così come nella cura di importante malattie come abbiamo già visto trattando per esempio dei malati terminali che utilizzano Cure a base di estratti come la famosa cura Gerson e molte altre ancora. Ovviamente questi tipi di interventi comportano, come è noto, l’assunzione di alcuni litri di estratti specifici, ogni giorno fino alla completa guarigione o compimento dell’obiettivo assunto.
I Ricettari per bambini ESSENZIA
5. I bambini durante lo svezzamento. Nel primo anno di vita i bambini sembra che non abbiano bisogno di fibra, per cui la frutta e la verdura dovrebbero essere utilizzate preferibilmente con gli estratti: secondo il noto pediatraLuciano Proietti l’eccesso di fibra nel primo anno di vita è causa di rallentamento della crescita, disturbi della digestione, coliche gassose, stitichezza paradossa, inappetenza.
Effetti fisici delle troppe fibreQuando si cambia dieta è meglio farlo gradualmente e con pazienza altrimenti è molto probabile che si presentino molti nuovi sintomi, o che alcuni vecchi disturbi possano aumentare. Per esempio i Crampi, perché l’organismo non è in grado di degradare le fibre in maniera propria. Quando si consumano troppe fibre i processi digestivi possono temporaneamente rallentare o addirittura fermarsi; il risultato saranno crampi intestinali e sensazioni di disagio, come quelle di una digestione che non finisce mai.
Diarrea. Idem quando si aumenta troppo rapidamente il consumo di fibre, l’organismo non avrà tempo sufficiente per adattarsi. Poiché uno dei maggiori benefici delle fibre deriva dal fatto che aumentano la velocità con cui il cibo si muove attraverso il tratto gastrointestinale, troppe fibre possono aumentare troppo questa velocità, con il risultato di generare diarrea. Le feci molli rappresentano un segno che il cibo non passa un tempo sufficiente nel tratto digestivo e un segnale che dovete rallentare con l’assunzione di fibre. Attenzione perché in questo caso si possono presentare situazioni di vero e proprio malassorbimento, cioè un potenziale pericolo per il funzionamento del nostro fisico. Quando invece mangiamo pasti bilanciati, garantiamo al nostro funzionamento la quantità di fibre necessaria, unite a tutti quei nutrienti che, anche se necessari, non sono così carichi di fibre. Ecco che a questo punto gli estratti diventano ottimali, senza caricare troppo di fibre. Pensiamo anche agli sportivi e a molte persone dinamiche che spesso si trovano nella necessità di dovere assorbire velocemente i principi attivi. Siccome il cibo richiede tempo per essere digerito, una eccessiva quantità di fibre potrebbe spingerlo avanti rapidamente prima che i nutrienti siano pronti per essere assorbiti, con la conseguenza che a parità di nutrienti e calorie ingerite, l’utilizzo a scopi energetici e “costruttivi” sarà nettamente inferiore e voi vi sentirete deboli, invece di goderne i vantaggi.
Come fare, in maniera semplice, a capire che state assumendo la quantità giusta di fibre? Basta guardare alle feci, che avranno corpo, transiteranno con facilità e che tenderanno a incollarsi fra di loro nella toilette dopo l’evacuazione.
Assorbire di più è basilare nell’economia dell’organismo
Malassorbimento. In accordo a innumerevoli studi, molti dei quali sviluppati presso la Colorado State University, poiché le fibre si legano ad altri alimenti, potrebbero legarsi a nutrienti essenziali e eliminare quindi minerali e vitamine senza che l’organismo possa essere in grado di assorbirli. Introducendo troppe fibre con l’alimentazione o anche attraverso l’integrazione, si può quindi interferire su come l’intestino assorba certi minerali, in particolare calcio, magnesio, ferro e zinco, determinando malassorbimento. Per fortuna, quasi sempre, questo malassorbimento è minimo e non è fonte di preoccupazione.
Stipsi. Se si introducono troppe fibre senza contemporaneamente bere una quantità adeguata di acqua, si può generare stipsi (stitichezza). Il tratto digestivo richiede molti liquidi per trasportare il contenuto lungo tutto il percorso e, se non sono presenti in quantità adeguata, l’intestino non sarà in grado di lavorare in maniera propria, con il risultato di generare stipsi.
Gas Intestinale. Quando si introducono troppe fibre in breve tempo, si possono verificare molti sintomi spiacevoli come flatulenza e gonfiori determinati da aumento dei gas intestinali. Tutto ciò avviene quale reazione da parte del microbiota intestinale alla presenza di fibre. Per evitare questo effetto secondario l’unico sistema è quello di incrementare gradualmente il consumo di fibre, in modo che la flora batterica intestinale si possa adattare alle maggiori quantità presenti, da processare e utilizzare.
Blocco Intestinale. Il blocco intestinale rappresenta l’effetto collaterale peggiore che potrebbe capitare come conseguenza del consumo di troppe fibre. Avviene solo nel caso di un eccessivo consumo di fibre accompagnato da troppo poca acqua o liquidi. Questo, in genere, si verifica in associazione alla presenza di patologia infiammatoria cronica che può provocare restringimenti del lume o ad aree di ipertono come nella malattia diverticolare severa, ma può anche essere solo una conseguenza del sovraccarico che diventa un vero e proprio tappo al passaggio di altro cibo. Può essere una condizione severa, che mette a rischio la salute e che può richiedere un intervento chirurgico per risolverla.
Per evitare questi effetti secondari è importante aumentare la quantità di fibre assunte gradualmente, aumentando contemporaneamente la quantità di liquidi assunti. Una buona regola potrebbe essere un bicchiere colmo di acqua (circa 200 grammi) ogni 7 chili di peso, aumentati in caso di attività che comportino aumento della sudorazione e, certamente, d’estate.
Interazioni con nutrienti e farmaci. Alimentarsi con troppe fibre potrebbe interferire con l’assorbimento di alcuni nutrienti o farmaci. In accordo con il Linus Pauling Institute, negli Stati Uniti, l’aumento di fibre cereali potrebbe ridurre l’assorbimento di zinco, ferro, calcio e magnesio; questo malassorbimento potrebbe peraltro essere dovuto alla presenza di fitati, che si trovano sempre nelle fibre cereali, e non provocato in realtà primariamente dalle fibre. Inoltre, sempre questa istituzione raccomanda di assumere eventuali farmaci almeno una o due ore prima o dopo i supplementi di fibre, in quanto certi tipo potrebbero interferire con l’assorbimento di farmaci di uso comune quali il paracetamolo, o antibiotici come amoxicillina e tetracicline.
Come minimizzare gli effetti indesiderati di un incremento di fibre nella vostra dieta? Per ridurre drasticamente le probabilità di soffrire di disturbi allo stomaco o all’intestino, è bene aumentare gradualmente il consumo di fibre, utilizzandone ogni giorno un po’ di più fino ad andare a regime nel corso di due – tre settimane. Quando si mangiano più fibre è importante ricordare di bere assieme una gran quantità di acqua ( e ricordiamoci sempre che la migliore acqua è quella contenuta nella frutta e verdura, dunque negli estratti, specie di verdura), per aiutarne la progressione attraverso l’apparato digerente. Sbucciare frutta e vegetali può pure contribuire a ridurre la fibra totale che viene introdotta, ma nelle “bucce” spesso sono contenute la maggior parte delle sostanze che sono di beneficio alla salute. Più facile è con i farmaci: basta evitarli…e comunque evitare di assumere fibre in grande quantità in prossimità del momento di assunzione dei medicamenti necessari. Ma ci sono anche altri strumenti che ci possono aiutare. Da medico mi sento spesso dire “la frutta non mi piace”, “le verdure mi gonfiano per cui non le mangio”, “fin da bambino non ho mai mangiato verdure”, e così via. Come fare a rieducare (intanto pensiamo bene alla parola educazione e a quello che insegniamo ai nostri figli anche in tema di alimentazione) a assumere una quantità di fibre adeguata, iniziando la nostra vita anche al piacere di sapori per noi nuovi provenienti dalla natura. Sicuramente possiamo implementare il contenuto scarso di fibre dei nostri pranzi e delle nostre cene con spuntini a base di centrifughe o di estratti. L’estrattore, più che mai, si presta a questo scopo, in quanto preserva il massimo dei nutrienti preziosi presenti nella nostra frutta e nei vegetali, contemporaneamente riducendo, parzialmente il tenore di fibre e aiutandoci quindi in questo nuovo percorso, evitandoci spiacevoli conseguenze che potrebbero derivare da un brusco aumento.
Ma tenete presente anche una cosa: Se riscontrate la presenza di gonfiore, borborigmi (gorgoglii) o disturbi di stomaco dopo aver mangiato, non date subito la colpa alle fibre: potreste essere carenti di enzimi. Ancora una volta è l’estrattore che ci soccorre, soprattutto quelli di nuova generazione che non superano i 52 giri al minuto e che come tali garantiscono l’attivazione degli enzimi, come non riescono a fare altrettanto gli elettrodomestici a rotazione superiore.
Non possiamo non ricordare una battuta che faceva spesso il famoso medico Max Gerson, antesignano dell’uso degli estrattori nella cura di importanti malattie, a quel tempo valutate come terminali (stiamo parlando degli anni ’40 e ’50 del secolo scorso) a chi gli chiedeva la differenza tra l’assunzione degli estratti e l’assunzione di frutta e verdura tal quali: ” Gli estratti sono “medicine, un concentrato di principi attivi ” che vanno assunti fuori dai pasti (ndr qualche minuto prima). Frutta e verdura sono “cibo” e come tali vanno assunte durante i pasti”. Con gli estratti i principi attivi entrano nel circolo sanguigno nel giro di pochi minuti. Con la frutta e verdura tal quale invece l’assunzione dei principi attivi viene rallentata dalle fibre e dagli altri cibi ingeriti. Provate per esempio con il sedano, ottimo rimedio anche per contrastare gli effetti del grande caldo. Potrete facilmente constatare che, consumato intero, richiederà un lungo processo digestivo allontanandone così nel tempo i benefici, mentre bevuto in succo sarà un efficacissimo e velocissimo anti-calore.Inoltre con l’estrattore abbiamo il fenomeno dell’attivazione degli enzimi, grazie al movimento lento in torsione, di tipo toroidale, della coclea senza fine dell’estrattore. (interessante scaricare questo libro e leggere alle pagg.6-7 le modalità con cui il Congresso degli Stati Uniti ha bocciato la cura Gerson per il cancro (per soli 4 voti, nonostante lo strapotere delle lobbies farmaceutiche). Scarica qui il pdf _La Terapia Gerson
Infatti, queste proteine, sono necessarie per frammentare i nutrienti contenuti nel cibo in particelle sempre più piccole, fino a renderle adatte all’assorbimento. Questi enzimi digestivi sono presenti nella bocca, stomaco e intestino. Enzimi chiamati amilasi convertono gli alimenti ricchi in amido in zucchero, le proteasi ottengono aminoacidi dalle proteine e le lipasi degradano i grassi che poi vengono assorbiti nel piccolo intestino. Le fibre sono composte di molecole che resistono alla digestione e pertanto passano attraverso il sistema digestivo senza venire degradate dagli enzimi. Abbiamo già visto come le fibre possano essere di due tipi: quelle solubili e quelle insolubili. Gran parte degli alimenti ne contiene entrambi i tipi. Le fibre solubili si dissolvono in acqua e formano una specie di gelatina nel tratto digestivo, Le fibre insolubili, d’altro canto, non si dissolvono in acqua ma, piuttosto, sono una specie di spazzini che spingono i residui di cibo fuori dal corpo, come fossero delle foglie morte. Le fibre solubili è più facile si facciano sentire a livello del sistema digestivo in quanto vengono fermentate dai batteri presenti nell’intestino con conseguente formazione di gas.
D’altro canto, alimenti come fagioli e lenticchie contengono oligosaccaridi che derivano da fibre insolubili. Questi oligosaccaridi come il raffinosio e lo steachiosio sono a loro volta fermentati dai batteri intestinali con conseguente produzione di gas e borborigmi (brontolii di pancia).
Per sapere di più:
Fiber: Start Roughing It! Harvard School of Public Health. http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/fiber.html
La parola fibra ha assunto un significato conosciuto al pubblico negli anni ’70, quando Denis Burkitt e i suoi colleghi svilupparono l’ipotesi sulle fibre, che afferma “le fibre possono prevenire certe malattie”. Questo gruppo di epidemiologi aveva riscontrato che alcune malattie, comuni nel mondo occidentale, non lo erano altrettanto in altre parti del mondo, riferendosi in particolare a:
Attacchi cardiaci
Ipertensione
Obesità
Diabete
Stipsi
Malattia diverticolare
Colelitiasi (calcoli nella cistifellea)
Appendicite
Emorroidi
Polipi nel colon
Cancro del colon
Vene varicose
Malattie trombotiche (coaguli nei vasi sanguigni) come ad esempio ictus
In particolare la differenza era con l’Africa e, con il loro studio misero in evidenza come le diete africane siano tipicamente ad alto contenuto di fibre, mentre contengono pochi carboidrati raffinati (farina bianca e zucchero). Questa differenza, sarebbe originata nel 1890 allorché vennero sviluppate tecniche di separazione delle fibre dalla farina di grano intero macinata, con la produzione di farina bianca.
Ricerca di Burkitt dal 1972:
Chiariamo allora cosa si intende per fibre:
Le fibre alimentari sono polisaccaridi, cioè zuccheri complessi, di origine vegetale, che non sono disponibili dal punto di vista nutrizionale, inteso come apporto calorico, in quanto l’organismo umano non è in grado di digerirle e tantomeno di assorbirle. Sono quindi zuccheri complessi (come gli amidi), che presentano una struttura che non consente la comune digestione da parte dell’amilasi, enzima deputato alla digestione degli amidi: questo enzima è normalmente presente nella saliva, prodotto prevalentemente dal pancreas e quindi presente in grande quantità nel succo pancreatico, ma prodotto anche in tutto il tratto digestivo, nel fegato, nelle ovaie ecc.
L’amilasi umana è, infatti, un’amilasi alfa, cioè capace di scindere legami alfa, mentre, ad esempio, i ruminanti possiedono un’amilasi beta, capace di digerire la cellulosa (l’uomo no) e quindi anche di mangiare la carta di giornale come vidi una volta in India fare da parte di alcune “vacche sacre”, che in questo modo si nutrivano. Come vedremo però non è certo richiesto che venga tutta digerita, perché quel determinato tipo di fibra chiamato “betaglucani” per esempio svolge importanti funzioni ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti e immunomodulatorie
proprio grazie alla loro indigeribilità. (Raggiungendo inalterati l’ambiente intestinale, infatti i betaglucani esercitano sia funzione chelante i del glucosio e del colesterolo dietetico, rendendone più scarso l’assorbimento, e dall’altro ne facilitano l’eliminazione attraverso le feci.
Inoltre invece la loro digestione nel largo intestino, produrrebbe glicosidi e oligosaccarisi bioattivi, con proprietà biologiche, ancora in fase di studio, ma quasi certamente con ruolo immunomodulatorio.
Questo è il motivo per cui si definisce fibra “indigeribile” quella proveniente da frutta e verdura.
In realtà questo è solo parzialmente vero, perché, nel considerare la fisiologia della digestione, non dobbiamo tenere conto solo dei “grandi sistemi”. Esiste tutto un mondo del cosiddetto “microcosmo” per molti versi ancora da esplorare, specie il mondo degli enzimi. Basti pensare che alcuni eminenti scienziati e gastroenterologi americani affermano che per ora conosciamo solo il 2% di come funziona il nostro intestino…L’intestino detto anche secondo cervello o cervello enterico, è un cervello che funziona “a batteri”, è un cervello dove si stima risieda circa il 70% del nostro sistema immunitario e dove si installano le prime cellule nervose (durante la formazione del feto), molto prima che nel cervello encefalico.
mucosa intestinale ed enterociti (le cellule della mucosa). Gli enterociti si rinnovano ogni settimana.
La mucosa intestinale produce un’infinità di enzimi, disaccaridasi, capaci di scindere legami fra due molecole di zuccheri diversi. Un esempio per tutti è lo steachiosio, contenuto nei legumi, che, in assenza dell’enzima specifico per la sua metabolizzazione, non è digerito e, noi poveri umani, lo scopriamo da un aumento, talora tempestoso della flatulenza. Effetto della non digestione semplicemente? Come sarebbe possibile? In realtà qualunque zucchero non sia assorbito, di per sé, trattiene acqua e determina un aumento della motilità intestinale (tendenzialmente diarrea), borborigmi (quei fastidiosi brontoloni di pancia) e gonfiore. La mannite (mannitolo) che, come le nostre mamme sanno, può essere utilizzata come blando lassativo nei bambini, ne è un esempio.
Le fibre funzionano sia creando massa che trattenendo acqua. Inoltre, i batteri aiutano a digerire la fibra che produce ingredienti sani per il colon ad esempio acidi grassi a catena corta. Le fibre possono essere utili sia per diarrea sia per la stipsi, secondo quanti liquidi siano contemporaneamente assunti. Le fibre possono, infatti, efficacemente diventare un agente stiptizzante se il rapporto con la quantità di liquidi assunti è troppo basso.
È chiaro quindi che, pur non avendo apparentemente significato nutrizionale, le fibre alimentari sono assolutamente importanti per la salute umana. Queste sostanze, infatti, sono indispensabili nel mantenimento della salute intestinale, contribuendo significativamente a regolare l’attività peristaltica, a nutrire adeguatamente gli enterociti, cioè le cellule della mucosa intestinale, e a modulare la composizione del microbiota. Vengono, infatti, parzialmente o completamente fermentate dalla flora batterica presente nell’intestino, prevalentemente nel colon. In particolare, quando sono assunte da sole, come integrazione, le fibre alimentari sono fermentate in maggiore proporzione rispetto a quando sono assunte attraverso gli alimenti.
Le fibre alimentari si dividono in solubili e insolubili, questo per effetto delle proprietà chimico-fisiche delle stesse, della loro dimensione e della capacità, anche parziale, dell’organismo di digerirle, cioè di degradarle enzimaticamente. E’ sempre una questione di fibre! Ecco un’altra ragione per cui è utile assumere estratti da estrattori a 40 giri, che hanno una maggiore capacità di attivazione enzimatica, come sembra essere confermato da numerosi studi in corso di stesura.
Fibra solubile è la forma di fibra che si scioglie in acqua. Sono esempi di alimenti che contengono fibra solubile frutta, avena, lgumi e orzo. La fibra insolubile viene da pareti cellulari della pianta e non si dissolve in acqua. Sono esempi di alimenti che contengono fibra insolubile grano, verdure e semi.
Questo è il motivo per cui si definisce fibra “indigeribile” quella proveniente da frutta e verdura.
Ma non tutto così semplice:
Oggi noi siamo coscienti del nostro microbiota, della immensa popolazione di flora batterica che popola i nostri visceri (e la pelle) e sappiamo anche come anche questi piccoli animalini che vivono dentro noi e con noi abbiano bisogno di nutrirsi.
Bene, quando le fibre li raggiungono essi non badano al tipo di legame, mangiano tutto…peccato che così facendo producano CO2 (anidride carbonica, un gas) e anche metano (a seconda di quanti batteri buoni e quanti cattivi possediamo).
Ecco spiegato perché molte persone, quando introducono fibre, accusano fastidi a non finire, tanto da rinunciare a frutta e verdura.
Facendo così ovviamente sbagliano, perché rinunciano a vitamine, minerali e sostanze antiossidanti veramente indispensabili al nostro organismo per mantenere (o acquisire) uno stato ottimale di salute.
Vitamine e minerali agiscono da catalizzatori dei nostri processi enzimatici, quei processi che regolano la “costruzione” del nostro organismo, la sua crescita, il suo funzionamento, i processi riparativi e, quindi la vita. Gli antiossidanti agiscono da “disintossicatori” dai radicali liberi, proteggendo dall’invecchiamento cellulare e, di conseguenza, garantiscono un funzionamento ottimale di tutti i meccanismi cellulari: questo significa che l’organismo, solo in questo modo, può funzionare come una macchina ben oliata, senza intoppi e rendendo al massimo.
Per questo motivo, e rispettando la diversità genetica che rende ognuno di noi un qualcosa di unico, frutta e verdura devono essere assolutamente introdotte, in quantità sicuramente abbondanti (oso molto se dico circa un chilogrammo al giorno?), e non seguendo linee guida talora improbabili, mentre le fibre vanno sicuramente modulate, e, se del caso, aumentate con gradualità. A questo scopo, soprattutto per chi non è abituato a consumare quantità adeguate di vegetali (i bambini in particolare dovrebbero consumarne almeno 5 porzioni al giorno), gli estrattori, le centrifughe, i frullatori sono utilissimi, perché ci aiutano a introdurre elementi nutritivi preziosi (i veri nutrienti e non calorie vuote), modulando le fibre secondo le nostre esigenze e capacità di tolleranza.
Nello specifico di “estrattori, centrifughe, frullatori” è opportuno chiarire che le quantità di fibre sono in ordine crescente a seconda della apparecchiatura, mentre sono decrescenti le forniture dei principi attivi. Pertanto vanno preferìti se possibile, gli estrattori. Oltre che fornire molti principi attivi, anche 10 volte tanto rispetto a centrifughe e frullatori, oltre ad essere l’unico tipo di elettrodomestico in grado di fornire enzimi attivati(nel caso di estrattori a velocità inferiore ai 60 giri), sono anche in grado di fornire totalmente le fibre che vengono separate in un recipiente a parte, con vari tipi di modalità a scelta.
Vorrei aggiungere inoltre che frutta e verdura e certamente gli estrattori sono un utile supporto per curare progressivamente la composizione del nostro microbiota al fine di una vita sana, longeva e produttiva, senza creare tutti quei disequilibri che, spesso, accentuano i nostri disagi e ci inducono a una alimentazione scorretta.
delizioni burger vegani con fibre di verdure estratte ed essiccate
Mangiare più fibre. Probabilmente lo avete sentito dire prima. Ma sapete perché le fibre sono così importanti per la vostra salute? Le fibre alimentari – che si trovano principalmente in frutta, verdura, cereali integrali e legumi – sono probabilmente conosciute soprattutto per le loro capacità di prevenire o alleviare la stipsi. Ma gli alimenti che contengono fibre possono fornire altri benefici per la salute. Come già evidenziato da Burkitt, contribuiscono a mantenere un peso sano e ad abbassare il rischio di diabete e malattie cardiache. Selezionare degli alimenti gustosi che forniscono fibre non è difficile. Nella seconda parte, che seguirà, cercheremo di capire assieme quanto bisogno avete di fibra alimentare, quali gli alimenti che la contengono e come aggiungerli alla vostra alimentazione sia come pasti sia come spuntini (per esempio prodotte comodamente ed in quantità rilevante, con un ottimo essiccatore agli infrarossi, proprio dagli scarti di un estrattore. – vedi il nostro articolo Assumere più fibre in modo naturale. 1. L’uso dell’estrattore e dell’essiccatore.
Vedi anche i diversi mezzi dove trovare eccellenti video ricette nel canale youtube ” Materia Prima ” oppure nel sito di contenuti speciali www.siquri.it.
CHIARIAMO ORA QUANTA FIBRA VA ASSUNTA E COME VADA ASSUNTA
Ricapitoliamo che cos’è la fibra alimentare: La fibra alimentare, nota anche come “residuo” o “formante massa”, comprende le parti di alimenti vegetali che il vostro corpo non può digerire o assorbire. A differenza di altre componenti degli alimenti, quali grassi, proteine o carboidrati — che il vostro corpo digerisce ed assorbe — la fibra non è digerita dal vostro organismo. Invece passa relativamente intatta attraverso stomaco, intestino tenue e colon fino a fuoriuscire dal corpo. La fibra è comunemente classificata come solubile, che si dissolve nell’acqua, insolubile, che non si scioglie.
Fibra solubile. Questo tipo di fibra si dissolve in acqua per formare un materiale simil-gel. Può aiutare ad abbassare i livelli ematici di colesterolo e glucosio. La fibra solubile si trova in avena, piselli, fagioli, mele, agrumi, carote, orzo e lo psyllium.
Fibra insolubile. Questo tipo di fibra promuove il movimento di materiale attraverso il sistema digestivo e aumenta il volume delle feci, quindi può essere di beneficio a coloro che lottano con stitichezza o feci irregolari. Farina integrale, crusca di grano, noci, fagioli e verdure, come cavolfiore, fagiolini e patate, sono buone fonti di fibra insolubile.
Gran parte degli alimenti vegetali, come farina d’avena e fagioli, contengono fibra sia solubile sia insolubile. Tuttavia, la quantità di ciascun tipo varia nei diversi alimenti vegetali. Per ricevere il maggior beneficio di salute, è importante mangiare un’ampia varietà di cibi ricchi di fibre. Benefici di una dieta ad alto residuo (ad alto contenuto di fibre) Una dieta ad alto contenuto di fibre presenta molti vantaggi che comprendono:
Normalizzazione dei movimenti intestinali. La fibra alimentare aumenta il peso e le dimensioni delle feci e le rende più soffici. Le feci più voluminose sono spostate più facilmente dall’attività peristaltica intestinale (l’intestino è una pompa che richiede un certo volume di contenuti per funzionare bene), e sono più facili da evacuare, diminuendo quindi il rischio di stipsi. In presenza di feci troppo morbide o acquose, le fibre possono contribuire a solidificarle perché assorbono acqua e aggiungono massa al residuo fecale.
Aiutano a mantenere la salute intestinale. Una dieta ricca in fibre può diminuire il rischio di sviluppare emorroidi e quelle estroflessioni a forma di piccoli sacchetti nel colon che prendono il nome di diverticoli. Alcune fibre sono fermentate nel colon. I ricercatori stanno esaminando come questo potrebbe giocare un ruolo nella prevenzione delle malattie del colon, compreso il cancro.
Abbassano i livelli di colesterolo. Le fibre solubili che si trovano nei fagioli, avena, semi di lino e crusca d’avena possono aiutare a diminuire i livelli di colesterolo totale nel sangue abbassando la lipoproteina a bassa densità, ovvero i livelli di colesterolo “cattivo”. Studi hanno anche dimostrato che gli alimenti ricchi di fibre possono avere altri vantaggi per la salute del cuore, riducendo la pressione sanguigna e i livelli di micro-infiammazione.
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Aiutano a controllare i livelli di zucchero (glucosio) nel sangue. Nelle persone affette da diabete, le fibre – in particolare le fibre solubili – possono rallentare l’assorbimento dello zucchero e contribuire a migliorare i livelli di glucosio nel sangue e dell’emoglobina glicosilata. Una dieta sana, comprendente anche le fibre insolubili, può ridurre anche il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Aiutano a raggiungere un peso corporeo ideale e salutare. I cibi ricchi in fibre tendono a saziare molto di più che gli alimenti a basso contenuto di fibre, quindi è probabile che inducano a mangiare di meno e a rimanere soddisfatti più a lungo. E i cibi ricchi di fibre tendono a richiedere più tempo per mangiare e ad essere meno ” densi di energia,” il che significa che hanno meno calorie per lo stesso volume di cibo.
Un altro beneficio attribuito alle fibre alimentari è la potenzialità di prevenzione del cancro colon-rettale. Tuttavia, le evidenze a questo riguardo sono talora discordanti, anche se, da un punto di vista epidemiologico, sembrerebbero esserci più certezze che dubbi.
Quanta fibra è necessaria?
L’Istituto di Medicina (Institute of Medicine), che fornisce consigli basati sempre su dati scientifici su argomenti di medicina e di salute, dà le seguenti raccomandazioni di fibra giornaliera per gli adulti: Fiber: Daily recommendations for adults
Età di 50 o più giovani
Età di 51 o maggiore
uomini
38 grammi
30 grammi
donne
25 grammi
21 grammi
Appare chiaro che c’è una differenza uomo/donna e anche relativa all’età, essendo inferiore del 30% circa per la donna e del 20% dopo i 50 anni di età.
Si potrebbe discutere su questi dati che sono soprattutto derivanti da studi epidemiologici e che non tengono conto dei diversi parametri somatici, della genetica, delle differenze razziali e della composizione del microbiota, ma sono senz’altro un buon punto di partenza su cui ragionare e poi “personalizzare”.
Quali le migliori fibre da scegliere?
biscotti con fibra naturale estratta da frutta e verdura ed essiccata
Se non si assume abbastanza fibra ogni giorno, potrebbe essere necessario aumentarne l’apporto. Buone scelte includono:
cereali integrali
frutta
verdure
fagioli, piselli e altri legumi
noci e semi
Alimenti raffinati o trasformati, come conserve di frutta e verdura, succhi di frutta privi di polpa, pane bianco e pasta e cereali non-integrali, sono più bassi in fibra. Il processo di raffinazione del grano rimuove il rivestimento esterno (crusca) dal grano, il che abbassa il suo contenuto di fibre. Alimenti arricchiti sono reintegrati con alcune delle vitamine del gruppo B e ferro dopo la lavorazione industriale, ma non di fibra.
Pertanto per chi prova troppe difficoltà ad assumere una buona dieta integrale o ad aggiungere una maggiore quota degli alimenti sopra indicati, una buona e semplice soluzione è quella di acquistarsi un estrattore. Il più facile da usare ed il più produttivo in termine di quantità/qualità di estratto è ESSENZIA (40 giri – fondamentali per l’attivazione enzimatica – e 1 solo pezzo da montare, smontare, lavare, usare, il che rende veloce e facile l’assunzione degli estratti, anche più volte al giorno).
L’estrattore come è noto è un elettrodomestico con diverse funzioni. Oltre ad estrarre i preziosi nutrienti dalla frutta, cereali e verdure, oltre ad essere un attivatore dei preziosissimi enzimi, è anche un separatore e modulatore di fibre. Così a seconda del momento e delle necessità della giornata e/o del periodo, è possibile optare per ciò che è più utile ed opportuno al momento , senza dover rinunciare alla funzione dei principi attivi “immediatamente in circolo” ed inoltre potendo sempre costantemente disporre di “enzimi attivati”, altrimenti difficili da reperire altrove.
E’ proprio questa attività di attivazione degli enzimi che contraddistingue la nutrizione da parte dell’estrattore, rispetto al mangiare il frutto intero (oltre naturalmente alla velocità dell’entrata in circolo in pochi minuti dei principi attivi, non rallentati dalle fibre (se l’estrattore viene regolato al minimo dell’estrazione di fibre, chiudendo completamente la linguetta sottostante la ciotola). Il realtà l’estrattore serve anche per velocizzare l’introduzione dei principi attivi nell’organismo, in quanto in pochi secondi si possono bere quantità tali di principi attivi, che se dovessimo mangiarli sarebbero necessari decine di minuti (con qualche difficoltà anche da parte dei muscoli masticatori…)(per non contare le difficoltà conseguenti all’eccesso di fibra, come appunto spiegato in questo articolo. Le fibre separate dall’estrattore possono comunque essere riutilizzate munendosi di un prezioso essiccatore (oggi è arrivato in commercio anche l’estrattore Soul agli infrarossi) come spiegato nell’articolo Assumere più fibre in modo naturale. 1. L’uso dell’estrattore e dell’essiccatore.
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I cibi integrali sono, in genere, migliori dei supplementi di fibra. Gli integratori di fibre non forniscono la varietà di fibre, vitamine, minerali e altri nutrienti benefici che una dieta attenta invece garantisce. Un altro modo per ottenere più fibra è di mangiare alimenti come cereali, barrette di muesli, yogurt e gelato, con fibra aggiunta. La fibra integrata è solitamente etichettata come “inulina” o “radice di cicoria”.
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Molte persone, peraltro, si lamentano di flatulenza dopo aver mangiato cibi con fibra aggiunta, e tuttavia, è possibile comunque ci sia bisogno di un integratore di fibra se i cambiamenti dietetici non sono sufficienti o se cono presenti condizioni mediche, come stipsi, diarrea o sindrome dell’intestino irritabile. Un ottimo integratore naturale come sopra indicato sono le fibre dell’estrattore, dopo però aver nutrito e ripulito l’intestino per un certo periodo con gli estratti specifici, di cui si possono trovare diverse video ricette nel canale youtube Materia Prima oppure nel sito di contenuti speciali www.siquri.it.
In ogni caso è bene consultare il proprio medico prima di prendere i supplementi della fibra.
Suggerimenti per aumentare l’apporto di fibre.
Avete bisogno di idee per l’aggiunta di più fibre ai vostri pasti e spuntini? Provate questi suggerimenti:
Iniziate la vostra giornata con un primo carico di fibre.
Per la prima colazione scegliete cereali ad alto contenuto di fibre, almeno 5 grammi di fibre per ogni porzione. Optare per cereali con “cereali integrali”, “crusca” o “fibra” nell’etichetta. O aggiungete un paio di cucchiai di crusca di frumento non processata ai vostri cereali preferiti. Nell’impossibilità potete usufruire di un sacco di sfiziose ricette che vi consentono di preparavi in modo naturale barrette energetiche a base di fibre naturali, cronchy etc. ed essiccarvi molti prodotti ideali per la prima colazione gli spuntini durante la giornata.
Cambiate le vostre scelte e utilizzate solo pane, pasta e riso integrali.
Consumate almeno la metà di tutti i cereali come cereali integrali. Cercate pane che sia etichettato come da farina intera o integrale e abbia almeno 2 grammi di fibra dietetica per porzione. Provate ad utilizzare riso integrale, riso selvatico, orzo e pasta integrale e grano bulgur.
Utilizzate bene i prodotti da forno.
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Sostituite la farina bianca con metà, o meglio completamente, con farina di grano intero se preparate dolci in casa. Provate ad aggiungere crusca di cereali, farina di frumento integraleo farina di avena non cotta per fare i vostri dolci o biscottini (da consumare poi, comunque con parsimonia).
Cominciate ad utilizzare più legumi.
Fagioli, piselli e lenticchie sono ottime fonti di fibra. Aggiungere fagioli al vostro minestrone ma anche in un’insalata verde. Piatti a base di salsa di pomodoro, verdure fresche e legumi possono essere gustosi e, contemporaneamente salutari.
Mangiate più frutta e vegetali. La frutta e i vegetali, tutti, in genere, sono ricchi in fibre, e altrettanto di vitamine e minerali. L’obiettivo deve essere di cinque generose porzioni al giorno (sempre tenendo conto, del chilogrammo che abbiamo già citato).
Imparate a fare spuntini a metà mattina e metà pomeriggio.
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Frutta fresca, verdure crude e anche una manciata di noci, mandorle o frutta secca rappresentano uno spuntino salutare, ad alto contenuto di fibre, e anche un modo semplice di introdurre qualche caloria ad integrare quelle assunte a colazione, pranzo e cena (che vanno moderate), fornendo all’organismo un continuo apporto energetico, ma anche minerali e vitamine, ben distribuito nel corso della giornata, per garantire il buon funzionamento metabolico, senza creare “sforzi” digestivi inutili.
Vale la pena di ricordare che gli alimenti ad alto contenuto di fibre sono indispensabili per il mantenimento di una buona salute e per il recupero di uno stato di equilibrio ottimale, perché forniscono carboidrati a lenta assimilazione e quindi a bassa richiesta di insulina (il vero killer dei nostri tempi), perché contribuiscono a garantire l’apporto di nutrienti fondamentali quali vitamine e minerali e a nutrire il nostro microbiota.
Tuttavia è anche vero che aggiungere troppo rapidamente una grande quantità di fibre potrebbe aumentare il gas intestinale e provocare sintomi addominali quali tensione, borborigmi e anche crampi.
Aumentate, quindi, le fibre nella vostra dieta gradualmente, nel corso di alcune settimane consentendo ai vostri batteri, naturalmente presenti nel tratto digestivo, di adattarsi al cambiamento, utilizzando anche e comunque strumenti che consentano di utilizzare le parti nobili contenute nei vegetali come gli estrattori e le centrifughe. Imparando che la diversità genetica si esprime anche nella tollerabilità individuale alle fibre.
Imparate anche a bere più acqua. Normalmente un bicchiere colmo, da 200 grammi ogni sette chili di peso, aumentando la dose in estate di almeno 700-1000 grammi e secondo l’intensità dell’attività fisica. Le fibre lavorano meglio quando assorbono acqua, rendendo le feci più voluminose e morbide.
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Gli estratti rappresentano una delle migliori procedure naturali per svolgere ed accelerare (in caso di necessità) il processo di integrazione sopra descritto. Con l’estrattore si possono dosare in modo estremamente semplice le fibre alle proprie necessità e capacità del proprio intestino, mentre nel frattempo gli estratti forniscono tutti i principi attivi e gli enzimi necessari ed ottimali.
Testi elaborati da articoli di:
– Dr. Alfredo Saggioro Specialista in Medicina Interna e in Gastroenterologia, pratica la Medicina Funzionale da 15 anni. Primario di Gastroenterologia presso l’Ospedale Umberto I° e Ospedale dell’Angelo a Mestre-Venezia (1983 – 2013).
– Dr. Carlo Alberto Levorato Specialista in Urologia, esperto di Medicina Quantistica e Mitocondriale, nel percorso di guarigione TLM (time listening methodology), già professore a contratto Università di Monza, fondatore e consulente della società QantiQa Biophisical Research e della SIPNB – società di psiconeurobiologia, Master in medicina ayurvedica presso la Sna di Thrissur in Kerala (India), Master in medicina ayurvedica presso Ayuverdic point Milano, pulsologia Maharishi Ayurveda.
Per sapere di più:
Fiber: Start Roughing It! Harvard School of Public Health. http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/fiber.html
Siamo sicuri che tutti, conoscete gli effetti benefici che la frutta e la verdura producono sul nostro organismo…anche saltando a piè pari tutti i consigli avuti da mamme, nonne e zie, non c’è nutrizionista che non ne consigli un consumo quotidiano e costante! Ora però, bando alle banalità e facciamo sul serio: come forse avrete già avuto modo di vedere, sentire o leggere, per avere un significativo impatto sulla nostra salute, dovremmo mangiare(e far mangiare ai nostri figli!) almeno 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno, quando con una porzione intendiamo l’equivalente di un pezzo di frutta, un piatto di verdura a foglia o un bicchiere di succo di circa 360ml. Tutti gli studi a livello statistico in merito, confermano lo stesso identico risultato: più del 50% degli adulti consuma meno di una porzione di frutta al giorno! Perché? Siamo sicuri che lo sapete benissimo…pigrizia, cattiva educazione alimentare, la frenesia delle giornate, ecc.,ecc… Ma quello che forse non sapete è come ovviare a tutti questi inconvenienti e riappropriarsi in modo semplice e straordinariamente gustoso delle indispensabili sostanze nutritive che solo la frutta e la verdura cruda possiedono!
Finalmente anche sul mercato italiano sono sbarcati gli “Estrattori di succo”, l’unico sistema veramente pratico e alla portata di tutti per ottenere dei succhi, anzi, degli estratti di succo, in grado di farci assimilare il 100% degli elementi nutritivi naturalmente presenti nella frutta e nella verdura.
Infatti, pochi sanno che l’interno dei cestelli di tutti i normali elettrodomestici comunemente usati per ottenere i succhi di frutta in casa o al bar – centrifughe – frullatori – robot multiuso da cucina – ecc.., durante la fase di rotazione ad alta velocità (mediamente dai 1000 giri al minuto in su) raggiunge temperature vicine ai 50 gradi eliminando così gran parte degli enzimi vivi e della vitamina C contenuti, per esempio, nella classica spremuta d’arancia mattutina!
Come funzionano gli estrattori? Innanzitutto non hanno lame, non tagliano, non sminuzzano, non centrifugano e non frullano!
Queste meraviglie della tecnica sono una pressa delicata ma potentissima ed estraggono un succo di altissima qualità, completamente a freddo, a soli 80 giri al minuto, da qualsiasi frutto, ortaggio o verdura!
Il procedimento dell’estrazione mantiene completamente inalterate tutte le caratteristiche naturali dei succhi ottenuti, la coclea spremitrice riesce a spremere fino all’ultima goccia di succo senza degradare i preziosi elementi nutritivi presenti in natura.
Inoltre,la spremitura non si interrompe mai, il succo e il materiale di scarto escono contemporaneamente da due condotti differenti, in questo modo il cestello di spremitura non si riempie mai ed è possibile estrarre l’esatta quantità di succo senza doversi fermare per svuotarlo.
Il caricamento è verticale, semplicissimo e molto veloce, permette di inserire nel condotto di spremitura la giusta quantità di frutta e verdura necessaria senza sbagliare dimensioni o dose.
I succhi di frutta e/o verdura “vivi”, ossia ottenuti attraverso il sistema dell’estrazione, sono quanto di più naturalmente digeribile noi possiamo ottenere da tali indispensabili alimenti: il processo di estrazione elimina la cellulosa e il succo così ottenuto attraversa le pareti dello stomaco e viene assorbito in pochissimi minuti direttamente dal sistema sanguigno. La nostra normale digestione riduce gli alimenti ad una massa liquida abbastanza diluita da poter transitare direttamente nel nostro sistema sanguigno e, di solito, questo processo richiede molta energia da parte del nostro organismo. Il processo di estrazione consente ai succhi che beviamo di ottenere lo stesso risultato in tempi molto ridotti fornendo al sangue una carica energetica immediata e all’organismo un salutare e prezioso risparmi di energia! Infine, un esempio molto semplice e per questo illuminante di quanta salute preziosa possiamo regalarci semplicemente bevendo succo vivo: per ridurre le allergie, abbassare il colesterolo e, in generale, ricaricare un organismo debilitato, “basterebbe” mangiare 8 carote di media grandezza al giorno. Provate a digerire tutte quelle carote! E sperando che il vostro apparato digerente sia in splendida forma! La media delle persone infatti, ha un sistema digestivo in grado di assorbire solo il 10% delle sostanza nutritive contenute negli alimenti che ingerisce! Un estrattore di succhi è in grado di fornirvi l’equivalente in betacarotene di 8 carote in un bicchiere di succo di carota vivo da 360ml! I succhi vivi concentrano in un singolo bicchiere tutti i benefici contenuti anche in grosse quantità di frutta e verdura, migliorano nel contempo la digestione fornendo più nutrimento alle cellule e ripristinando salute e resistenza fisica!
NOTEVOLE RISPARMIO ECONOMICO E DI TEMPO! Rispetto alle normali centrifughe o frullatori, infatti, l’estrattore è in grado di preparare molte porzioni alla volta, permettendovi così di preparare un buon bicchiere per tutta la famiglia in una sola volta, e risparmiare così il vostro tempo.
PIU’ SUCCO CON MENO PRODOTTO: l’estrattore è in grado di estrarre molto più succo a partire da un singolo prodotto, facendovi così risparmiare sulla spesa di frutta e verdura!
Principali differenze tra Estrattore e Frullatore:
Il frullatore distrugge totalmente le vitamine a causa del vortice d’aria che si forma all’interno quando entra in funzione. Un’eccezione però per esempio a proposito dell’anguria: il frullato di anguria va bene, perchè è si vero che il frullatore distrugge la vitamina C, ma l’anguria contiene pochissima vitamina C. Viene assunta soprattutto per la sua funzione diuretica e quindi nel caso dell’anguria va bene anche il frullatore.
Principali differenze tra Estrattore e Centrifuga:
Qualità del succo:
1. per l’estrattore solo 80-90 giri di rotazione al minuto ( contro le migliaia di giri per la centrifuga ) quindi (grazie alla tecnologia S.E.S. mantiene intatte le proprietà nutritive): non avviene ossidazione delle VITAMINE e risulta una MAGGIORE RESA DEL SUCCO
2. scarti dell’ortofrutta ridotti anche oltre il 50%
3. succo molto più buono e sostanzioso
4. succo molto più colorato (colore vivo!) e profumato
5. liquido del succo che resta integro (non si separa a strati come con le centrifughe)
6. più salutare: contenuti di circa 7 volte più vitamine
7. più salutare: contenuti di circa 4 volte più micronutrienti
8. possibilità di proporre al cliente bicchieri da 5.000 orac!
9. motore completamente silenziosa
Comodità e costi di utilizzo:
1. come già evidenziato, riduzione notevole dello scarto
2. riduzione di 10 volte dei consumi di energia elettrica ( da 1500w a 150w )
3. nessun intoppo
4. durata vita media della macchina molto più elevata
5. facile pulizia
6. non schizza
7. maggiore possibilità di ricette (p.es.: estrae succo vivo anche dalle mandorle, dal melograno o dal fico d’india, dall’erba di grano e da aghi di pino famosi per i mega-contenuti di Vitamina C)
8. motore completamente silenzioso
Il concetto del bere succhi vivi è stato introdotto dal dottor Norman Walker (1885-1985), che ha vissuto ben 100 anni, quale prova vivente della sua ricetta per la salute. Il dottor Norman Walker ha dichiarato che gli enzimi della frutta e verdura muoiono a temperature superiori ai 42 gradi Centigradi.
Il dottor Norman Walker ha spiegato per primo che ogni centrifuga che lame ad alta velocità a causa del calore formato dall’ attrito, porta alla distruzione degli enzimi.
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