Il ricercatore Dan Buettner ha viaggiato in tutto il mondo incontrando le persone più longeve del pianeta, e ha imparato nove lezioni, semplici ma efficaci, che potrebbero farvi iniziare un percorso di vita che favorisce la longevità. Dove li ha trovati? Nelle Zone Blu. Cos’è una Zona Blu? È un’area dove una percentuale più alta della popolazione vive incredibilmente a lungo. Buettner percorre le quattro Zone Blu del mondo: la Sardegna, in Italia; Okinawa, in Giappone; Loma Linda in California e la Penisola di Nicoya, nel Costa Rica.
Buettner scopre come queste popolazioni riescano a vivere meglio e più a lungo senza ricorrere a pillole, alla chirurgia o ai farmaci.
Queste sono le nove lezioni di vita ovvro i nove principi della sana longevità:
1. REGOLA DELL’ 80%
2. IL POTERE DELLE PIANTE (+VEGETALI e – PRODOTTI INDUSTRIALI)
3. VINO ROSSO (coerenza e moderazione)
4. PROGRAMMA DI VITA (per quale progetto siamo stati creati?)
5. CREDENZE (partecipazione a valori spirituali)
6. DOWN SWIFT (lavorare meno, rallentare, riposare)
7. MUOVERSI (attività fisica imprenscindibile)
8. APPARTENERE (formare una sana relazione sociale)
9. SENSO DI INTERDIPENDENZA: LA COMUNITA’ (fare della famiglia e della tribù una priorità)
Come si può notare solo i primi 3 punti riguardano l’alimentazione; il resto riguarda lo stile di vita con particolare riferimento alla spiritualità della persona. Ecco comunque i nove punti come esattamente descritti da Dan Buettner:
1. Move Naturally The world’s longest-lived people don’t pump iron, run marathons or join gyms. Instead, they live in environments that constantly nudge them into moving without thinking about it. They grow gardens and don’t have mechanical conveniences for house and yard work.
2. Purpose. The Okinawans call it “Ikigai” and the Nicoyans call it “plan de vida;” for both it translates to “why I wake up in the morning.” Knowing your sense of purpose is worth up to seven years of extra life expectancy
3. Down Shift Even people in the Blue Zones experience stress. Stress leads to chronic inflammation, associated with every major age-related disease. What the world’s longest-lived people have that we don’t are routines to shed that stress. Okinawans take a few moments each day to remember their ancestors, Adventists pray, Ikarians take a nap and Sardinians do happy hour.
4. 80% Rule “Hara hachi bu” – the Okinawan, 2500-year old Confucian mantra said before meals reminds them to stop eating when their stomachs are 80 percent full. The 20% gap between not being hungry and feeling full could be the difference between losing weight or gaining it. People in the Blue Zones eat their smallest meal in the late afternoon or early evening and then they don’t eat any more the rest of the day.
5. Plant Slant Beans, including fava, black, soy and lentils, are the cornerstone of most centenarian diets. Meat—mostly pork—is eaten on average only five times per month. Serving sizes are 3-4 oz., about the size of deck or cards.
6. Wine @ 5 People in all Blue Zones (except Adventists) drink alcohol moderately and regularly. Moderate drinkers outlive non-drinkers. The trick is to drink 1-2 glasses per day (preferably Sardinian Cannonau wine), with friends and/or with food. And no, you can’t save up all weekend and have 14 drinks on Saturday.
7. Belong All but five of the 263 centenarians we interviewed belonged to some faith-based community. Denomination doesn’t seem to matter. Research shows that attending faith-based services four times per month will add 4-14 years of life expectancy.
8. Loved Ones First Successful centenarians in the Blue Zones put their families first. This means keeping aging parents and grandparents nearby or in the home. (It lowers disease and mortality rates of children in the home too.) They commit to a life partner (which can add up to 3 years of life expectancy) and invest in their children with time and love. (They’ll be more likely to care for you when the time comes).
9. Right Tribe The world’s longest lived people chose–or were born into–social circles that supported healthy behaviors, Okinawans created ”moais”–groups of five friends that committed to each other for life. Research from the Framingham Studies shows that smoking, obesity, happiness, and even loneliness are contagious. So long-lived people’s health behaviors have been favorable shaped by their social networks.
To make it to age 100, you have to have won the genetic lottery. But most of us have the capacity to make it well into our early 90’s and largely without chronic disease. As the Adventists demonstrate, the average person’s life expectancy could increase by 10-12 years by adopting a Blue Zones lifestyle.
prossimo corso: scrivere a info@movimentosereno.it
presso la nostra sede in Capriccio di Vigonza (Pd) Via Gorizia 1
Per richiedere la data e la zona del prossimo corso Starqi scrivi a info@movimentosereno.it. Corsi su StarQi, con applicazioni della moderna Ricerca Biofisica e della Medicina Cinese Tradizionale vengono svolti con cadenza mensile presso la nostra sede di Capriccio di Vigonza (Pd). Per le altre sedi vedi il calendario o richiedi alla nostra segreteria per organizzare corsi in altre zone d’Italia.
PRESENTAZIONE DISPOSITIVO StarQi
(misurazioni precise e regolazioni in pochi minuti)
La medicina quantistica e la biofisica sbarcano anche in Italia tra il grande pubblico.
Finora l’operatore che voleva offrire le stesse prestazioni fornite dallo StarQi Pen, doveva necessariamente dotarsi di strumentazione ingombrante e costosa (da 10.000 fino a 30.000 Euro).
Dopo diversi anni di ricerca il nostro team austriaco starQi ha terminato la prima release: si tratta di uno strumento rivoluzionario ed innovativo, rivolto sia al benessere psicofisico che al settore del wellness, combinando il sapere della medicina occidentale ai principi della medicina tradizionale cinese ed ayurvedica, oltre che all’insegnamento dei 5 elementi.
Da oggi l’utente Sanza può disporre finalmente di un nuovo formidabile dispositivo diagnostico di misurazione e regolazione professionale, supercompatto ed a basso costo che:
1. funziona con i benefici raggi agli infrarossi e biofotoni naturali, senza effetti collaterali e controindicazioni
2. può monitorare tutto il giorno ( o tutta la settimana o il mese o l’anno o il periodo che necessita) lo stato di salute di tutti i principali organi. Questo sistema consente di fare più misurazioni non invasive in tempi veloci, senza esami di laboratorio e permette di individuare e distinguere i valori in squilibrio permanente da quelli in squilibrio provvisorio, che il corpo riesce da solo a guarire.
3. monitorizza in tempo reale eventuali carenze di principi attivi (ed indica i cibi ed i rimedi naturali dove trovarli
4. monitorizza eventuale presenza di tossine o metalli pesanti o inquinamenti ( e indica come disintossicarci).
5. consiglia in tempo reale la terapia biofisica ideale del momento presente.
6. infine mostra in una mappa i punti energetici ed i trigger points da stimolare progressivamente sempre in tempo reale, minuto dopo minuto, utilizzando i biofotoni della Sanza. Questo sistema consente di praticare un’attività non invasiva, simile per esempio a quanto compie all’agopuntura, anche senza essere esperti di meridiani e punti energetici, perchè i punti vengono tutti mostrati e facilmente identificati!
Ecco altri effetti normalmente ottenibili dal suo utilizzo:
7. Incremento significativo del benessere, miglioramento delle performance sportive e mantenimento della vitalità
8. Riduzione dello stress
9. Riduzione stabile del peso
10. Eccezionale aumento delle prestazioni sportive
11. Tempi di rigenerazione più rapidi e riduzione dell’acido lattico
12· Effettivo e duraturo antiaging per il mantenimento della propria bellezza
13. Prevenzione ed eliminazione di disturbi e blocchi psicofisici §
14. Regolarizzazione del metabolismo
15. Prevenzione del benessere psico-fisico
16. Supporto in caso di disturbi psicofisici
17. Prevenzione ed eliminazione di disturbi e blocchi psicofisici
Lo starQi è un sistema di analisi nonché trattamento energetico uniti in un unico strumento, che opera in telecomunicazione diretta con un server software appositamente progettato.
Si tratta di un dispositivo estremamente preciso ed affidabile, da utilizzare in piena autonomia.
… per fisioterapisti, preparatori atletici, personal trainers, centri benessere, spa, palestre, nutrizionisti, dietisti, naturopati, chiropratici, osteopati, massoterapisti, biologi, centri fitness, centri sportivi, piscine, circoli tennistici e per chi desidera semplicemente rimanere o rimettersi in forma.
N.b. : Le sessioni di corso per i medici sono organizzate su appuntamento e su dispositivi medici di tipo professionale.
NEL POMERIGGIO SU ISCRIZIONE CORSO PERSONALIZZATO SUL DISPOSITIVO SANZA
prossimo corso:
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presso la sede di Movimento Sereno In via Gorizia, 1 a Capriccio di Vigonza
(Pd)
CORSO BIOEXPLORER RISERVATO AI MEDICI (scarica programma)
DOCENTE:
Dr. Carlo Alberto Levorato – ideatore della metodologia per la VISITA TLM e membro della società scientifica SIPNB
SOCIETA’ ITALIANA di PSICONEUROBIOLOGIA
Il Bioexplorer è un dispositivo di biofisica unico al mondo “con funzioni che fino ad ieri sarebbero state definite fantascientifiche”, in grado di “spegnere” i principali conflitti, di qualsiasi genere, che portano alle malattie più importanti.
In grado di datare con precisione l’inizio di ogni conflitto addirittura fino al periodo perinatale.
Già certificato come dispositivo medico registrato in Italia.
Per esempio con il BE possiamo verificare lo stato del cervello addominale che sovrintende ai ritmi di peristalsi del digerente e non solo. In caso di somatizzazione di eventi su detta area cerebrale, è probabile avere conseguenze anche sulla motilità intestinale, nei modi ed importanza proporzionati al livello della somatizzazione.
Neuropeptidi e neurotrasmettitori espressi con continuità dalle due aree cerebrali, possono essere identificati dal Bio-Explorer senza difficoltà. La loro attivazione continua porta a modificazione delle peristalsi, formazione di gas, depressione del sistema immunitario, etc. Sono indagabili:
catecolamine
corticosteroidi
serotonina
sostanza P
neuropeptide Y
leptina
gaba
glicina
bombesina
V.I.P.
l Bio-Explorer può indagare in modo non-invasivo le patologie di natura cardiologica ed angiologica
Alcuni esempi:
La metodica permette di verificare in tempo reale l’espressione di vasopressina, angiotensina II, aldosterone e corticosteroidi, nonché la presenza di neurotrasmettitori eccitatori sia nell’area cardiaca, sia nelle aree funzionali cerebrali correlate con la regolazione della pressione arteriosa (simpatico, parasimpatico, nuclei della base, tronco encefalico)
Il cardiologo può individuare e rimuovere l’espressione continua di neuropeptidi nelle specifiche aree cerebrali o sul cuore, che portano a tachicardie o bradicardie o ad altre alterazioni del ritmo di tipo funzionale.
lE MACCHINE LO VEDO L’ORA DEI DANNI IN LUNGO E OGNI PAIO DI SONO UN PAIO DI VOLTE,
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posti limitati – entrata ad invito (per richiedere l’invito scrivi a info@movimentosereno.it ed indica il giorno di interesse)
Programma del corso ore 09.00-19.00 da giovedì a sabato ( domenica termina alle ore 13).
Presentazione del Bio-Explorer 1° Giorno
Saluto ai partecipanti
La situazione diagnostica attuale nella medicina classica
La necessità di uno strumento innovativo per esplorare le aree cerebro-spinali
Le basi del Bio-Explorer:
Il Primo Vascular System
L’organizzazione olonomica del cervello
Il sistema informativo dell’acqua nel corpo
I processi biochimici cellulari
I meridiani delle aree cerebrali e quelli cinesi originali
L’interazione dimensionale. Dove nasce la malattia: dimensione primaria e spazio-tempo
Pomeriggio:
Prestazioni del Bio-Explorer dopo 10 anni di esperienza:
Uno strumento professionale: cosa è, cosa fa, le normative europee di sicurezza
Interazione uomo-macchina, massima flessibilità per l’operatore.
Cartella clinica ed esportazione in Excel o altri BE
L’affidabilità delle misure: misure assolute, indipendenza dal pH della pelle, compensazione automatica della pressione esercitata dalla sonda, controllo della varianza. Pubblicazioni sul tema.
I punti di misura ed i vettori informativi
Aree cerebro-spinali esaminabili
Markers dei principali processi patologici: neurotrasmettitori, neuro peptidi ed ormoni, ossidazione, nitrosilazione, glicosilazione, metalli, infiammazione acuta e cronica: attività e situazione del sistema immunitario, apoptosi e necrosi, proteine espresse in modo patologico, fattori di crescita, markers tumorali
Sensibilità dello strumento 2°Giorno
Come nasce la malattia:
La correlazione fra conflitto e malattia, le fasi della malattia
La correlazione fra simbolo ed organo: collegamento fra area cerebrale attivata ed organo
periferico bersaglio. Il rendimento sinaptico ed il ruolo dei recettori. La comunicazione
DNA – DNA
Correlazione fra neuro peptidi e componente emozionale
Come viene eseguito un test:
Esame dei neurotrasmettitori e neuropeptidi
Analisi dei singoli eventi vissuti e modelli di reazione: come correggere il modo di reagire della persona esaminata
Esame dei processi biochimici patologici attivi
Le vie ossidative/nitrosilanti e glicosilanti: i danni causati da perossido di idrogeno, perossinitrito, xantina, omocisteina
Le aldeidi ed i processi eccitotossici
I markers di invasione
Lo stato locale del sistema immunitario
Le malattie neurodegenerative: esigenza di una diagnosi ultra-precoce
Pomeriggio:
Ottimizzare le condizioni del paziente
La respirazione mitocondriale questa sconosciuta
Le molecole della respirazione mitocondriale, i substrati, enzimi e transporters
La simulazione della terapia 3° Giorno
Esempi di approccio ad alcune patologie in cooperazione con i presenti:
Vitiligine: distruzione dei melanociti
Fibromialgia: origine del dolore muscolare
Debolezza cronica
Tachicardia ed ipertensione
Rischio cardiaco: perché muoiono i giocatori di calcio?
Parassiti e funghi
Depressione
Cognitivi (AD, PkD, VsD, CJ)
Motorii (PD, MS, ALS)
Schizofrenici
Alcolisti 4° Giorno
Tavola rotonda con i partecipanti
Ore 13 Termine della presentazione
Il bioexplorer , tra gli altri comprende i seguenti algoritmi:
1. il Primo Vascular System (scoperto da Bong-Han lo Scienziato che per primo ha individuato la Rete dell’organismo umano, in cui scorrono i biofotoni. Bong-Han del corpo umano è stato il primo scienziato ad aver osservato fisicamente i biofotoni. Il Primo Vascular System è stato validato dalla scienza ufficiale)
2. L’organizzazione holonomica del cervello ( Scoperta daKarl Pribman e conosciuto come il “modello olografico di Pribram e Bohm” ).
3.Il sistema informativo dell’acqua nel corpo ( dagli studi di Preparata e del Giudice)
4. La correlazione tra i processi biofisici ed i processi biochimici cellulari ( Controllo dettagliato dei processi biochimici cellulari che accelerano l’invecchiamento del corpo: ossidativi, nitrosilanti, glicosilanti, infiammatori. I processi vengono esaminati in ciascuna parte del corpo, comprese le aree cerebro-spinali.)
5. I meridiani delle aree cerebrali (I punti attualmente identificati consentono l’esplorazione di trentotto aree cerebrali e due spinali. Della moltitudine di molecole potenzialmente presenti nel nostro organismo, alcune sono individuabili solo in conseguenza di un determinato processo biochimico in atto. Se il processo riveste caratteristiche di anormalità, i suoi cataboliti potranno fungere da marker del processo stesso. Per quanto concerne la correlazione fra molecola identificata col meccanismo di risonanza e la sua collocazione fisica, essa è definita dal potere risolutivo del punto di indagine impiegato: la molecola identificata in un volume (voxel) che sarà più o meno ampio, in funzione delle caratteristiche tipiche della finestra stessa in accordo col percorso dello specifico meridiano, già descritti in larga parte dai cinesi e validati con tecniche moderne (radioisotopi, scansori SQUID).
6. La correlazione fra conflitto e malattia ( Il Prof. Ryke G. Hamer sin dal 1981, ha iniziato a studiare i meccanismi che generano una malattia, come essa coinvolga le diverse aree cerebrali e gli organi periferici del corpo.
Gli eventi che viviamo in modo improvviso ed inatteso che scatenano forti emozioni che tratteniamo in noi, attivano neuroni di varie tipologie in specifiche aree cerebrali correlate col tipo di evento vissuto. I neuroni restano attivati fino a quando le emozioni non vengono rilasciate all’esterno).
7. La correlazione fra simbolo ed organo ( La Prof. Candace B. Pert ϯ, ex NIH, ben prima di Hamer aveva scoperto i neuropeptidi, molti dei quali correlati con una singola componente emozionale (ansia, rabbia, allarme, risentimento cronico, etc.). Anche i neuropeptidi sono emessi dai neuroni così come i neurotrasmettitori.
L’esame della configurazione di neuroni attivati in un’area cerebrale ci permette quindi di scoprire: Il tipo di evento vissuto (area cerebrale coinvolta). La reazione emozionale del soggetto, componente per componente (serie dei neuropeptidi e neurotrasmettitori).
F. Castrica ha poi scoperto la legge matematica che correla i neurotrasmettitori fra loro per specificare quando è avvenuto l’evento che ha generato il conflitto. La precisione è tale da poter distinguere ad 80 anni un evento prenatale da uno perinatale.
8. L’interazione dimensionaleIl pensiero creativo nasce in una dimensione diversa da quella dello spazio-tempo nella quale è il corpo. Per trasferire al corpo quanto ideato da NOI, esistono una serie di strati di rivestimento del corpo stesso che fungono da interfacce dimensionali. Le più importanti per la malattia sono lo strato che gestisce le emozioni e quello che interfaccia i neuroni e le altre cellule del corpo: l’eterico. La via comune di comunicazione utilizzata è quella delle frequenze.
– ruolo fondamentale del sistema immunitario e coerenza con l’ambiente che ci circonda
– il ruolo dei mitocondri in forma, il rapporto tra ipossia ed acidosi , il movimento e l’ ossigenazione,
– capacità di trovare le soluzioni nel proprio dialogo interiore
– in caso di necessità di aiuto esterno, preferire integratori di tipo colloidale e gli e-Cemp, perchè sono naturali, potenti e privi di controindicazioni ed effetti collaterali. Il problema dei cibi e degli integratori che si presentano bene ed invece sono junk food (cibo spazzatura)
Stress ossidativo e danno cellulare
E’ ormai acquisito che una serie di agenti fisici (radiazioni ultraviolette, campi elettromagnetici, etc.), chimici (benzene, idrocarburi clorurati, diossina, pesticidi, prodotti della combustione del fumo di sigaretta, metalli pesanti, etc.) e biologici (parassiti, virus, batteri, funghi, tossine, etc.), variamente presenti e diffusi nell’ambiente, contaminando l’aria che inspiriamo, l’acqua che beviamo e gli alimenti che ingeriamo, favoriscono o provocano l’insorgenza di numerose malattie. Questo s’intende se non abbiamo un sistema immunitario forte o addirittura un terreno biologico compromesso, nel qual caso un forte sistema immunitario ci permette di affrontare qualsiasi situazione senza grandi preoccupazioni e ad un livello di rischio molto limitato, qualsiasi sia l’ambiente in cui viviamo.
Una grande scoperta è stata annunciata in questi giorni e cioè che esiste un collegamento diretto fra cervello e sistema linfatico. Una ramificata rete di sottili vasi linfatici attraversa le meningi: la sua esistenza smentisce l’idea, radicata da oltre un secolo, che il cervello fosse completamente isolato dal sistema immunitario. La scoperta potrà avere notevoli ricadute sullo studio e la terapia di molte malattie neurologiche. Ma la scoperta non ci sorprende affatto, anzi ci verrebbe quasi da dire che lo sapevamo già, tanto questo ci sembra naturale.
La descrizione del sistema linfatico prima (a sinistra) e dopo la scoperta (Cortesia University of Virginia Health System)
Certo che nel lungo periodo per vivere meglio e più a lungo è opportuno costruirsi un ambiente sano, piacevole, sereno. Per fare questo è necessaria la collaborazione di tutti coloro che vivono attorno a noi. Chi completa il proprio lavoro regolarmente con il giusto riposo mantiene il proprio sistema neurovegetativo in grande equilibrio e permette al proprio sistema immunitario di essere molto forte e attivo. La malattia stessa costringe spesso a rimanere a letto, in un riposo forzato, come fosse un segnale rivolto a tutta la persona della necessità di maggior riposo nell’organizzazione della vita. Lo “shabbat” , cioè il giusto periodo di riposo, serve a mantenere un buon equilibrio tra la dimensione fisica, psichica e spirituale della persona. Serve a condividere la vita e i frutti del lavoro, non come carità assistenziale, ma come fraterna, ricca condivisione delle energie di ciascuno. Questo è il miglior sistema per mantenere un Sistema monetario forte.
Trattenere pensieri infelici di qualsiasi tipo distrugge le capacità di difesa del nostro sistema immunitario e squilibra il sistema elettro-chimico del nostro sistema nervoso. Giudicare se stessi conduce inevitabilmente alle malattie, dove si assiste alla degenerazione del sistema immunitario. Sistemare il proprio dialogo interiore conduce ad un miglior rapporto anche con gli altri, perché i modelli che seguiamo nelle nostre relazioni sono quelle che noi ci creiamo nel rapporto con noi stessi. Parliamo con noi stessi migliaia di volte al giorno ed è questo continuo chiacchiericcio alla base della qualità del rapporto che abbiamo con gli altri. Permettere a se stessi di poter perdonare, guardare al mondo con compassione immerge completamente lo spirito e il cuore, oltre che il sistema neuroendocrino immunitario, nella gratitudine e nella pace.
Altrimenti persino i pensieri che evochiamo e le emozioni che proviamo possono risultare negativamente influenzati, fino a compromettere la qualità della nostra vita. D’altra parte, per scelta personale o per condizionamenti socio-culturali, anche lo stile di vita, se scorretto, può diventare, attraverso un’alimentazione e/o un’attività fisica inadeguate – e, quindi, per il sovraccarico e/o l’inadeguata rimozione di cataboliti (=prodotti di scarto) tossici o di radicali liberi – un fattore di morbilità o, addirittura, di mortalità.
Tutti questi fattori, spesso in sinergia negativa fra loro, colpiscono direttamente “al cuore” le cellule, riducendo in varia misura la biodisponibilità non solo dei nutrienti ma anche dell’ossigeno dal quale la vita stessa degli organismi aerobi trae la sua energia.
Ne derivano così situazioni, spesso sfumate dal punto di vista clinico (astenia, cefalea, irritabilità, disturbi del sonno, turbe dell’alvo (=il canale intestinale nel suo complesso), etc.), ove può trovare indicazione elettiva – nel contesto di misure atte a migliorare la qualità dell’ambiente, la salubrità dell’alimentazione e la congruità dell’attività fisica – l’assunzione di integratori alimentari.
Purtroppo, le formulazioni oggi disponibili – variamente indicate nel linguaggio anglosassone come functional food, nutraceutical, pharma food, phytochemical, etc. – spesso non hanno proprio i requisiti fisico-chimici atti a garantire un’adeguata biodisponibilità dei loro principi attivi e, qualora li possiedono, non sono in grado di correggere le fluttuazioni dei livelli di ossigeno che tendono continuamente ad ostacolare l’ingresso dei nutrienti nei vari cicli metabolici cellulari, con conseguente blocco del processo di “assimilazione”.
In tale contesto, gli integratori che sembrano avere una marcia in più sono quelli la cui formulazione è documentata in vitro la natura colloidale, presupposto indispensabile per l’interazione di qualsiasi nutriente con le biomolecole della materia vivente.
Così, già in fase di assorbimento mucosale, i principi attivi inseriti in questi integratori, veicolati dalla struttura colloidale della formulazione, possono diffondere più facilmente, per affinità, attraverso le maglie della matrice extracellulare e guadagnare più agevolmente il sangue e la linfa e, di nuovo, attraverso la matrice extracellulare periferica, le cellule e i tessuti.
In quest’ultimo passaggio, è verosimile che i micronutrienti introdotti tramite questi integratori “impregnino” la matrice extracellulare per poi essere gradualmente ceduti in funzione delle esigenze metaboliche cellulari. Di qui l’importante proprietà – per altri versi verificata per l’ossigeno – di una biodisponibilità “on demand” anche dei principi nutritivi ivi contenuti. In altri termini, seppur in certi limiti, le cellule tenderanno ad assorbire solo le sostanze effettivamente necessarie in quel determinato momento, con una drastica riduzione del rischio sovradosaggio.
Ovviamente, la perdita dell’integrità morfo-funzionale della matrice extracellulare alla quale contribuiscono in varia misura, attraverso lo stress ossidativo, l’età, l’inquinamento ambientale e lo stile di vita – può rappresentare un grosso ostacolo ai processi sopra descritti di bionutrizione cellulare.
Ma proprio in questi casi, ove l’ostinazione di taluni sanitari porta all’aumento inutile, se non dannoso del dosaggio dell’integratore dell’ultimo grido, gli integratori di tipo colloidale con principi nutritivi aggiunti , ancora una volta, grazie anche alle loro proprietà antiossidanti, “ripuliscono” la matrice dai radicali liberi, consentendo ad essa di svolgere il preziosissimo ruolo di dinamico substrato per gli scambi metabolici e informazionali fra il torrente circolatorio e le singole cellule che compongono il nostro organismo.
Ma cosa sono esattamente questi prodotti di natura colloidale e perché, al contrario di tanti altri prodotti, non hanno competitor?
Sono integratori naturali, (naturalmente devono essere regolarmente notificati presso il nostro Ministero della Salute, costituiti da una miscela complessa di sostanze naturali, per esempio uno molto conosciuto è il cellfood, 78 minerali, 17 amminoacidi e 34 enzimi in tracce che, insieme, costituiscono il “core” della cosiddetta formula di Everett Storey, un complesso di sostanze ottenute, attraverso un procedimento di estrazione non chimico, da fonti naturali incontaminate – fossili vegetali, piante, sorgenti minerali ed acque della Nuova Zelanda. Altri sono gli integratori “FooDò” colloidali, che sta realizzando un importante team di nostri soci.
La concentrazione bassissima di nutrienti rende la formulazione molto vicina – concettualmente – ai preparati omeopatici, dei quali questi prodotti conservano i vantaggi, farmacocinetici, farmacodinamici e farmacotossicologici legati all’estrema diluizione dei principi attivi.
Inoltre, l’elevata conducibilità, l’alto potenziale “z” e la bassa tensione superficiale, rigorosamente documentate in soluzione da ben precise analisi di laboratorio – altro elemento esclusivo del prodotto – dimostrano che CELLFOOD® è un sistema colloidale, ossia allo stato fisico-chimico più idoneo a consentire ai suoi singoli componenti di interagire favorevolmente con i sistemi biologici e, in particolare, con la matrice extracellulare.
Questa singolare proprietà garantisce assorbimento, distribuzione e biodisponibilità ottimali ai vari principi attivi, che possono, quindi, esplicare la loro azione in perfetta sinergia tra loro.
E proprio sugli aspetti più propriamente farmacodinamici, che questi prodotti ed in particolare il Cellfood dimostrano di possedere realmente “una marcia in più”. Infatti, oltre a fornire preziosissimi nutrienti (amminoacidi e minerali), come atteso per un qualsiasi integratore, essi sono potenzialmente in grado di attivare le funzioni mucosali a livello della superficie assorbente (grazie ai suoi 34 enzimi) e – attraverso un meccanismo biochimico innescato probabilmente dal solfato di deuterio – rendere biodisponibile ossigeno “on demand” – ossia nella giusta quantità ed al momento opportuno – ai tessuti a rischio di ipossia, evitando, nel contempo, che l’eventuale gas in eccesso, trasformato in radicali liberi, generi le caratteristiche lesioni da stress ossidativo (effetto antiossidante). Infatti, in vitro, CELLFOOD® aumenta la quantità di ossigeno disperso in acqua (test di rilascio dell’ossigeno) ma possiede contemporaneamente uno spiccato potere antiossidante (BAP test, Diacron International, Grosseto). Il mantenimento di adeguati livelli di ossigenazione tissutale è essenziale per tutti i processi vitali. Infatti, quando la pressione parziale di ossigeno (pO2) scende al di sotto dei 60 mm di Hg – condizione nota come ipossia – le funzioni cellulari possono alterarsi al punto tale da favorire la comparsa o accelerare la progressione di numerose malattie, spesso ad esordio subdolo e ad andamento cronico.
In vivo, somministrato agli atleti, esso aumenta il livello di emoglobina (indice di risposta all’ipossia) ma riduce i valori del d-ROMs test (Diacron International, Grosseto) e, quindi, dei radicali liberi dell’ossigeno (indice di attività antiossidante).
Per queste sue singolari proprietà, benché non sia corretto parlare di “indicazioni”, non trattandosi di un farmaco, CELLFOOD® trova il suo impiego ottimale come coadiuvante non solo nelle classiche carenze nutrizionali (in particolare quelle legate all’attività sportiva agonistica), nelle sindromi asteniche e nei deficit immunitari, ma proprio in quelle condizioni dove altri integratori risultano inefficaci.
Tra queste, la Sindrome Chimica Multipla, di recente riconoscimento nonografico da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ipossia e, in maniera apparentemente paradossale, lo stress ossidativo, situazione di squilibrio fra produzione ed eliminazione di radicali liberi, ritenuta corresponsabile dell’invecchiamento precoce e di oltre cento comuni patologie, come l’aterosclerosi, la malattia di Alzheimer, l’obesità, alcuni tumori etc.
per vedere o acquistare il SAMe cellfood nel sito di qantiqa cicca sulla foto
Per di più, pur non essendo un medicamento, CELLFOOD® è l’unico integratore ad essere stato sottoposto, per volontà esplicita del produttore – in ottemperanza all’antico precetto “primum non nocere” – a studi di tossicità acuta, come la determinazione della DL50 (dose minima di prodotto in grado di indurre la morte del 50% della popolazione animale studiata). Come atteso, nel ratto, dosi della formulazione fino a 5 grammi per kg di peso corporeo (pari a 400 grammi di prodotto per un Uomo di 80 kg!), non sono risultate letali, confermando che CELLFOOD® è praticamente privo di tossicità acuta.
A ciò si aggiunga che CELLFOOD® è disponibile, accanto alla preparazione “base”, in altre formulazioni ad uso sistemico per le più svariate “indicazioni”. Tra queste:
1. le patologie osteo- articolari (CELLFOOD® silica gocce)
a cui si consiglia di aggiungere in caso di carenza di zolfo organico il più recente MSM Zolfo concentrato FooDò .
3. l’iperomocisteinemia (CELLFOOD® DNA-RNA spray), che però non viene più importato in Italia per cui si può sostituire con il potentissimo complesso di VITAMINE B B-DYN , un prodotto unico in Italia, utilizzato nella medicina funzionale in U.S.A. ,
il complesso di vitamina B attualmente unico in Italia per assorbimento e biodisponibilità – clicca per entrare o acquistare nel sito qantiqa
approvato dal Ministero della Salute, nonostante fornisca anche il 20.000% della R.D.A giornaliera, fissata dal Ministero stesso. Questo dice quanto sia importante questo prodotto. Nel dettaglio B-Dyn fornisce addirittura Tiamina HCL (Vit B1) 4,2 mg cioè il 382 % della R.D.A. giornaliera, Riboflavina-5-fosfato (Vit B2) 4,8 mg il 343 % della R.D.A. , Niacinamide (Vit B3) 54 mg il 338 %, Pantotenato di calcio (Vit B5) 18 mg il 300 %, Piridossal-5-fosfato (Vit B6) 6 mg il 429 % , Metilcobalamina (Vit B12) 25 μg addirittura il 1000 %*, Metiltetraidrofolato (Metafolin®) 400 μg il 200 %, Biotina 450 μg il 900 %. (scarica o leggi QUI il pdf descrittivo del B-Dyn )
4. le sindromi depressive e gli stati tossici (CELLFOOD® SAMe spray).
5. nell’ipovitaminosi C (CELLFOOD® Vitamina C +) oppure con metodo alternativo meno costoso (specie per chi possiede dispositivi CEMP Sanza o Biomag che moltiplicano l’assorbimento del principio attivo e dell’ossigeno) l’acido l-ascorbico o Vitamina C in confezioni da chilogrammo
6. e nelle panipovitaminosi come nel caso dei pazienti bariatrici, i prodotti a più alto assorbimento attualmente in Italia sono i BARINUTRICS.
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In conclusione, questi prodotti si propongono come un PASS PER IL BENESSERE,
ovvero formulazioni uniche al modo, con tutti i requisiti richiesti ad un integratore per mantenere o preservare il nostro stato di salute, ritardare l’invecchiamento e difenderci, con il supporto di un idoneo stile di vita, dagli effetti disastrosi dell’inquinamento e da pericolosi condizionamenti culturali. In conclusione, nell’intricato puzzle creato dal “doppio volto dell’ossigeno”, l’insieme delle evidenze sopra analizzate, suggerisce che Cellfood®, attraverso un meccanismo biochimico che è tutt’ora oggetto di grande interesse da parte dei ricercatori, è una formulazione, al momento unica al mondo, in grado di rendere biodisponibile ossigeno “on demand”, ossia nella giusta quantità ed al momento opportuno, ai tessuti a rischio di ipossia e, contemporaneamente, in modo apparentemente paradossale, evitare che l’eventuale gas in eccesso, trasformato in radicali liberi, favorisca l’insorgenza di lesioni da stress ossidativo (effetto antiossidante).
Questi dati oggi sono stati confermati da varie pubblicazioni internazionali effettuate dalle varie Università di Urbino, Siena, San Raffaele di Milano, Università di Milano, Istituto Tumori Regina Elena di Roma. Disponibili su PUB MED digitando la parola e nome CELLFOOD (Formula Everett Storey) nel motore di ricerca della stessa rivista medico scientifica.
Ipossia, acidosi e stress ossidativo
All’ipossia, infatti, fa seguito l’acidosi che, attraverso il rilascio dei metalli di transizione (ferro e rame) dalle rispettive proteine carrier (trasferrina e ceruloplasmina), induce la trasformazione degli idroperossidi circolanti – prodotti dell’insulto ossidativo cellulare e non più adeguatamente rimossi dalla glutatione-perossidasi (GPx) – in radicali liberi o specie reattive dell’ossigeno (reactive oxygen species, ROS). Queste ultime esercitano un’azione lesiva diretta anche sulla matrice extracellulare, con esito finale nella cosiddetta disfunzione endoteliale, momento patogenetico comune a tutte le malattie, non solo cardiovascolari.
Purtroppo, superato un certo intervallo critico di tempo, l’eventuale ma ormai tardivo ripristino del flusso ematico nel distretto precedentemente ipossico, conduce, a causa della conversione della xantina deidrogenasi in xantina ossidasi, alla generazione di ulteriori ROS, che aggravano l’insulto ossidativo (danno da ischemia-riperfusione) e, se non contrastate efficacemente dalle difese antiossidanti – principalmente affidate alla superossido-dismutasi (SOD), alla GPx ed alla catalasi – portano ad una condizione di stress ossidativo (SO), un fattore emergente di rischio per la salute associato all’invecchiamento precoce e ad almeno un centinaio di patologie, dall’aterosclerosi al cancro.
Sulla base di queste considerazioni appare evidente che il problema metabolico alla base della sofferenza cellulare di qualsiasi malattia e, in particolare, dell’invecchiamento precoce, è l’alterata biodisponibilità dell’ossigeno, elemento posto all’estremo terminale della catena di eventi metabolici che conduce alla trasformazione dei nutrienti in energia ma anche punto di partenza per la generazione di specie chimiche ossidanti potenzialmente lesive. Sfortunatamente, sia gli approcci tradizionali volti ad aumentare, in caso di ipossia, il livello di ossigenazione tissutale, quali ad esempio, la terapia iperbarica, sia i trattamenti antiossidanti convenzionali ad alto dosaggio volti a contrastare, in caso di iperossia, l’esuberante produzione di ROS, possono, paradossalmente, aumentare il rischio di SO (stress ossidativo).
A questo punto uno dei migliori e più sicuri sistemi di recupero del funzionamento delle pompe cellulari per il reiquuilibrio della corretta ossigenazione è un costante utilizzo degli e-Cemp ( campi elettromegnatici pulsati effettivi). I campi elettromagnetici pulsati effettivi sono quei campi che garantiscono le seguenti condizioni di esercizio, come nei dispositivi Sanza:
1. solo frequenze proprie della fisiologia umana e tutte e 4 le forme d’onda proprie della fisiologia umana
2. un intervallo di intensità almeno tra 10 e 50.000 microtesla (energia elettrodebole)
3. un doppio campo magnetico contemporaneo (onde figlie su onde madri portanti)
5. campi avviluppanti (cioè uniformi in tutta la superficie dell’applicatore) 6. attenzione speciale e possibilità di dosare i campi secondo i cicli circadiani
7. attenzione all’attività biofotonica
8. possibilità di usare onde bipolari o unipolari nord (effetti analgesici) e sud (effetti rigeneratori)
9. applicazione delle tecnologie relativa all’acqua sia perchè il corpo umano è costituito per il 99% da molecole d’acqua.
Le trasmissioni delle informazioni (=campi elettromagnetici) intra ed extracellulari nel corpo umano utilizzano vari e complessi pathways (tipologie di percorso), tra le quali specifiche tipologie di campi elettromagnetici (vedi “energia elettrodebole”). Queste si possono trasmettere solamente in substrato acqueo.
La qualità dell’acqua del corpo umano riveste un ruolo fondamentale, ruolo messo in risalto in particolare dalle neuroscienze e da tutte le discipline di biochimica avanzata. Ampia letteratura scientifica dimostra che la qualità e la velocità dell’informazione dipende dalla qualità del substrato acqueo. Circa l’ 80% del peso e volume del corpo umano è “acqua”, un tipo d’acqua molto speciale. Ma quel che conta nella relazioni cellulari sono il numero delle molecole. Il 99% delle molecole di cui è composto il corpo umano sono molecole d’acqua.
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Cellfood: Una necessità per tutti
Estratto da
Health Counter News
Riassunto da un articolo del Dr. Svet Boulatov, Dottore in Medicina ed omeopatia. Il Dr. Boulatov effettua conferenze e consulenze in ambito omeopatico, come iridologo, nell’ambito della pulizia del colon e dei tessuti, e per la nutrizione.
La grande maggioranza delle persone non capisce che le carenze nutrizionali possono condurre all’insorgere delle malattie. Dal momento che il nostro suolo è stato privato dei minerali necessari, molta della nostra frutta e verdura contiene meno di 12 minerali, contro gli oltre 70 di cui abbiamo bisogno e che erano contenuti nel nostro cibo 100 anni fa. L’aumento dell’inquinamento ha condotto all’impoverimento dell’ossigeno contenuto nella nostra atmosfera, da un contenuto in percentuale superiore al 38% ad uno inferiore al 21% oggi. I nostri corpi non sono nati per respirare aria con un contenuto di ossigeno del 21%. Quando la percentuale di ossigeno scende al di sotto del 6%, soffochiamo. In mancanza di ossigeno una persona riesce a vivere soltanto per alcuni minuti.
I nostri corpi necessitano di ossigeno, acqua, minerali, enzimi ed amminoacidi. Con la riduzione dell’ossigeno nell’atmosfera, l’ossigenazione cellulare diminuisce. E questo fa sì che il nostro metabolismo rallenti e che le tossine non vengano ossidate ed espulse dal nostro corpo. La mancanza cronica di ossigeno a livello cellulare porta all’accumulo delle tossine e delle sostanze di scarto nel nostro organismo, provocando delle mutazioni a livello cellulare. Otto Warburg, due volte premio Nobel, ha affermato che “la causa principale del cancro è il passaggio dalla normale respirazione di ossigeno del corpo ad una respirazione cellulare anaerobica.”
Il cuore non contrae mai il cancro. Perché? Perché i vasi sanguigni coronarici portano, al muscolo cardiaco, il sangue che ha la più alta concentrazione di ossigeno, e che proviene direttamente dai polmoni. Quindi, il sangue leggermente meno ossigenato passa attraverso l’aorta a tutte le altre parti del corpo.
L’acqua è necessaria alla vita. Senza l’acqua, una persona può vivere soltanto per alcuni giorni. Il nostro corpo è formato dal 72 all’80% di acqua. I Minerali sono necessari per la giusta composizione dei fluidi del corpo, la formazione del sangue e delle ossa, il mantenimento di una sana attività nervosa, e la regolazione del tono muscolare. La carenza di un singolo minerale può provocare problemi mentali e fisici. Gli Enzimiscindono il cibo affinché le sostanze nutritive possano essere assorbite dal corpo (enzimi digestivi), e formano il corpo dalle proteine, dai carboidrati e dai grassi (enzimi metabolici). Gli Amminoacidi producono le proteine di cui il corpo ha bisogno. Queste proteine non vengono ottenute direttamente dalla dieta. La proteina dietetica viene scissa in amminoacidi, che poi il corpo utilizza per costruire le proteine specifiche di cui ha bisogno. Possiamo vedere come questi cinque elementi mantengono la vita nei nostri corpi, ma esiste un integratore dietetico che possa fornirceli tutti?
Per fortuna c’è. Si chiama Cellfood. Questo liquido altamente concentrato e super-energetico contiene 78 elementi e minerali in traccia, 32 enzimi, 17 amminoacidi, in una speciale soluzione satura acquosa di-polo / di-base che scinde le molecole dell’acqua in idrogeno ed ossigeno e fornisce al corpo questi elementi a livello cellulare. L’ossigeno viene utilizzato per ossidare i prodotti di scarto del metabolismo e per stimolare la respirazione cellulare, e l’idrogeno viene utilizzato per solidificare i tessuti delle cellule. Cellfood, uno fra i più completi integratori alimentari, è in grado di offrire benefici incredibili all’uomo, agli animali ed alle piante. E’ in grado sia di disintossicare che di fornire i micronutrienti essenziali per equilibrare qualsiasi tessuto vivente.
Cellfood “iperalimenta” il sistema immunitario. Nel 1991 il Dr. Aristo Vojdani, Vice Presidente dei Laboratori di Scienze Immunologiche degli USA ha osservato un aumento significativo nelle cellule T ottenuto in seguito a dosaggi sempre maggiori di Cellfood. Viene rapidamente assorbito dal corpo perché viene “consegnato” direttamente al flusso sanguigno attraverso il rivestimento delle mucose della bocca, della gola e dell’esofago. Molti altri integratori alimentari vengono assorbiti dal sistema digerente.
Cellfood è lo spazzino dei radicali liberi a livello cellulare. Quando Cellfood provoca la scissione di una molecola di acqua, il singolo atomo di ossigeno che viene rilasciato ha carica elettromagnetica negativa. Un radicale libero è un atomo di ossigeno caricato positivamente che sta danneggiando la cellula a causa della sua incapacità di legarsi con qualcosa. Quando questo radicale libero incontra l’atomo di ossigeno caricato negativamente generato dal Cellfood, ci si lega. Il risultato è una molecola di ossigeno che viene utilizzata dalla cellula per il metabolismo cellulare.
Fino a quando non avremo ripristinato la corretta quantità di ossigeno nel nostro ambiente, bonificato le fonti di acqua, e riequilibrato il suolo con tutti gli elementi ed i minerali, avremo bisogno di usare un integratore alimentare come il Cellfood ogni giorno. Ripulendo, nutrendo ed equilibrando i nostri corpi, investiamo in modo intelligente su noi stessi, assicurandoci la prevenzione dalle malattie, una pronta guarigione se ci ammaliamo o ci facciamo male, ed una migliore qualità di vita.
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I mitocondri sono gli organuli responsabili della produzione di energia necessaria alla cellula per crescere e riprodursi. Queste reazioni, che nel loro insieme costituiscono il processo di “respirazione cellulare”, comportano il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica. Infatti il glucosio viene bruciato in presenza di ossigeno e l’energia liberata, immagazzinata sotto forma di ATP
Tutte le cellule hanno mitocondri. La maggior parte dei mitocondri è localizzata nella porzione della cellula che ha maggior richiesta energetica. Meno abbondanti in quelle cellule che lavorano in condizioni anaerobiche.
◦ NON TUTTI I MEDICI SI OCCUPANO, PRIMA DI OGNI INTERVENTO SULLA RIATTIVAZIONE DI UNA FUNZIONE ORGANICA, DI SEMPRE RIPORTARE LA PRODUZIONE DI ATP AL MASSIMO LIVELLO POSSIBILE
Nelle terapie che seguono la visita TLM il primo obiettivo che si pongono i nostri medici è quella di ripristinare la piena produzione di ATP, ovvero dell’energia della cellula. Senza questa condizione non è possibile spegnere le attivazione cerebrali, cause di malattia e causate dagli eventi più difficili che dobbiamo affrontare nella vita, cioè tutti quegli eventi che ci costringono ad evolverci (ovvero evolvere il nostro modo di pensare), pena la malattia e la morte…
Osservando in natura le piante più deboli che vengono sistematicamente attaccate da parassiti, gli animali più deboli che soccombono, sembra quasi che alla base del funzionamento di alcune leggi della Natura esistano dei meccanismi di selezione per cui chi non sappia evolversi, cioè non sappia rendersi utile all’evoluzione di questo pianeta, sia destinato ad uscire di scena… Madre natura quasi sempre ci dà un tempo limite per risolvere i nostri conflitti, dopodiché dovremo per forza affrontare quei processi che chiamiamo malattie… Spesso una malattia affrontata con l’intenzione di capire il perchè , ci porta ad una qualità della vita migliore. anche questa è la ragione per cui di fronte ad una malattia dovremmo piuttosto avere un atteggiamento di gratitudine anziché di rabbia.
L’acidosi (squilibrio acido basico), l’ipossia (carenza di ossigeno), squilibri nella polarità di membrana cellulare, il mancato funzionamento del sistema immunitario sono condizioni base di malattie come il cancro e sono anche meccanismi intimamente connessi al buon funzionamento dei mitocondri.
Le cellule muoiono quando i mitocondri non producono energia.
I mitocondri, dotati di un proprio DNA (mtDNA o DNA mitocondriale), sono organelli a doppia membrana presenti all’interno delle nostre cellule. La loro funzione è quella di produrre energia mediante un processo metabolico chiamato fosforilazione ossidativa(l’ossigeno respirato brucia zuccheri e grassi assorbiti con gli alimenti, producendo anidride carbonica ed energia sotto forma di ATP). Più del di 90% dell’energia necessaria per sostenere la vita e lo sviluppo viene prodotta dai mitocondri. Quando questa energia viene a mancare, per un alterato funzionamento mitocondriale, la vita della cellula stessa e conseguentemente, quella del nostro organismo sono a rischio. Le malattie mitocondriali sono molto variabili sul piano clinico, sia per quanto riguarda l’età di esordio sia per il tipo di evoluzione ed il tessuto coinvolto; sembrano danneggiare la maggior parte delle cellule del cervello, dei motoneuroni, del cuore, del fegato, dei muscoli scheletrici, del rene e degli apparati respiratori e dell’endocrino. Il genoma mitocondriale, di 37 geni, è meno “stabile” rispetto al genoma cromosomico, cioè è molto più suscettibile all’insorgenza di mutazioni, per la mancanza di involucro proteico e per la maggiore esposizione ai radicali liberi. I disturbi mitocondriale sono tutti disturbi metabolici. Ma, ci sono molti altri tipi di malattia metabolica che non coinvolgono i mitocondri.
Le Molecole dei processi respiratori, substrati, enzimi e transporters
PRODOTTI FONDAMENTALI DELLA CATENA DELLA RESPIRAZIONE MITOCONDRIALE: VIETATA LA CARENZA !
il prof. Ronald Stanko, dell’Università di Pittsburgh, ha pubblicato nel 1999 il libro “The Power of Pyruvate- The natural way to better health and well-being” (Il Potere del Piruvato, la via naturale verso un salute ed un benessere migliori).
Direttamente contenuto in numerosi cibi, tra cui soprattutto le mele rosse, il vino rosso e certi tipi di formaggi.
Si presume che sia porprio questo uno dei principali motivi dell’effetto benefico delle mele e del primato di longevità dei francesi, che seguono una dieta non particolarmente sana ma abbondante appunto in formaggi e vino rosso.
Il piruvato è la sostanza principale che può regolarmente entrare nei mitocondri: altre sostanze, prima di potervi accedere, devono prima essere trasformate in piruvato. Per esempio lo zucchero glucosio, con la sua forma esagonale, non può entrare nei mitocondri per produrvi energia se non è prima scomposto in piruvato (…un meccanismo questo che non funziona bene nei diabetici).
il piruvato è fondamentale anche che la bellezza degli occhi… e per curare la cellulite.
Oggi è molto usato in particolare per i suoi effetti anti-cataratta, contro le complicazioni diabetiche e i radicali liberi).
Ecco la lunga lista di effetti benefici che, nel libro del dr. Ronald Stanko, sono attribuiti al piruvato: smaltimento della massa grassa a favore di quella muscolare nel corso delle diete dimagranti e prevenzione del nuovo accumulo di grasso al termine della dieta, aumento delle capacità atletiche e della produzione d’energia, inibizione dei radicali liberi (il piruvato, anziché contrastare, come fanno gli altri antiossidanti, i radicali liberi già formati, avrebbe invece la capacità di prevenirne la formazione), effetto antitumorale, diminuzione del danno al cuore dopo un attacco cardiaco, diminuzione del colesterolo ed aumento dell’efficienza cardiaca, effetto antidiabetico e contro le complicazioni diabetiche, effetto antinfiammatorio.
NADH, cioè il nicotinammide adenina dinucleotide, è una biomolecola la cui funzione è quella di permettere le ossido riduzioni, trasferendo elettroni. È un coenzima ossidoriduttivo. (NAD per indicare la forma ossidata e in NADH per la forma ridotta). Il NAD viene sintetizzato, nell’organismo, da tre diverse vie che coinvolgono, rispettivamente, l’acido nicotinico (ovvero la niacina o vitamina PP), la nicotinammide e l’acido chinolinico. Esistono in commercio diversi integratori di questa molecola, che francamente riteniamo poco utili. Sia l’acido nicotinico che la nicotinamide sono largamente presenti in natura: lievito, fegato, pesce, pollame e carni rosse, frutta secca e legumi forniscono la maggior parte della niacina alimentare. Oltre all’apporto dietetico di acido nicotinico e nicotinamide, il fabbisogno dell’organismo viene in parte soddisfatto a partire dal triptofano, un aminoacido precursore della niacina. Importanti fonti alimentari di triptofano sono la carne, il latte e le uova. In genere, l’assorbimento intestinale di acido nicotinico è molto buono.
Il NADH prodotto attraverso i vari processi redox cui presiede, trasferisce i suoi elettroni nella catena di fosforilazione ossidativa mitocondriale, nella quale il NAD viene riossidato, si genera ATP (adenosintrifosfato) e l’ossigeno, acquisendo ioni idrogeno, viene ridotto ad acqua. Il NADH quindi è essenziale per la produzione di ATP, la principale fonte energetica dell’organismo.
Grazie all’azione antiossidante che combatte i radicali liberi, è necessaria un’ottimale apporto di NADH che produce benefici innumerevoli che spaziano dal rafforzamento del sistema immunitario, al miglioramento delle capacità cognitive, decisionali e mnemoniche, alla protezione dai danni cellulari indotti da agenti tossici (inquinamento, smog, composti chimici, luce ultravioletta). Inoltre, “poiché le alterazioni cellulari sono la causa biologica di un certo numero di malattie come il cancro, l’artrite reumatoide, l’arteriosclerosi”, ne deriva che “più NADH abbiamo e più siamo protetti dal rischio che insorgano malattie degenerative”. Pensiamo poi alla stanchezza cronica, a tutte quelle persone che manifestano una sintomatologia similinfluenzale, mialgia, un lieve rialzo febbrile, linfoadenopatia e lievi disfunzioni cognitive (es. difficoltà di concentrazione), etc….
L’Ubichinone (detto anche Coenzima Q) è presente in molti alimenti: arachidi, spinaci, oli vegetali, salmone, tonno, sardine, manzo. Per assorbire meglio il coenzima q10 è bene consumare cibi ricchi di grassi perché tale molecola è liposolubile. Quindi le fonti migliori sono i prodotti ricchi di grassi buoni come la frutta secca, gli oli vegetali e i pesci grassi come il salmone o il tonno. E’ per antonomasia iltrasportatore di elettroni ( ed anche protoni) a livello dei complessi I, II e III della catena respiratoria nei mitocondri ed è particolarmente concentrato nel cuore nel muscolo striato e nel fegato. Il contenuto corporeo complessivo di ubichinone si calcola essere di circa 1.5 grammi. Con l’invecchiamento la sintesi naturale nel nostro organismo di questa molecola, diminuisce. Inoltre, essendo sintetizzato a partire dalla tirosina con la partecipazione di vitamine del gruppo B (acido folico, niacina, riboflavina e piridossina), nella senescenza è estremamente facile avere carenze relative di queste vitamine e quindi sviluppare stati carenziali di ubichinone. Pertanto, nei pazienti anziani, in cui si consiglia spesso un’integrazione vitaminica, si dovrebbe consigliare anche l’integrazione di ubichinone. In generale, per gli scopi integrativi, è consigliata un’assunzione quotidiana di almeno 10 mg per mantenere le concentrazioni nel siero ai livelli ottimali di 0.7-1 μg/L, L’integrazione di ubichinone è obbligatoria da molti anni negli USA per tutti coloro che assumono statine, ovvero il medicinale più diffuso in Occidente noto anche come ” pastiglia per il colesterolo” (Anche se molti medici sono assolutamente contrari all’uso di questo farmaco, ritenuto più pericoloso dell’eccesso stesso di colesterolo). La prima sostanza che viene consumata dalle statine è proprio quest’enzima, determinandone la carenza cronica.
Spirulina Pura MADE IN ITALY, la principale fonte di B2 che conosciamo e la forma più pura di spirulina che conosciamo
Riboflavina (vitamina B2) è disponibile soprattutto a livello di origine animale nelle interiora (Fegato bovino 3,3 mg/100g, bovino più del suino e più dell’equino; fegato più di rene e rene più di cuore), interiora più delle bistecche (0.5 mg), Latte di vacca concentrato come p.es. quello in polvere ( 1,8 mg), Tuorlo d’uovo 0,5 mg, Sgombro, Calamaro, Seppie, 0,4 mg, quindi a seguire i Formaggi dal Camembert al Feta greco, al caciocavallo, al Pecorino, all’Emmenthal, al Grana (0,36 mg), allo Yogurt (0,35 mg), etc.. Le carni bianche avicole seguono con valori ancora più bassi (attorno ai 0,35 mg).Mentre in ambito vegetale:Spirulina pura italiana in scaglie 3,65 mg, Lievito di birra secco 2,65 mg, Funghi secchi e Peperoncino secco 1,27, Mandorle e Cioccolato attorno a valori di 1 mg, Pappa reale 0,75, Germe di frumento 0,61, Radicchio verde 0,53, Soia secca 0,52, Grano saraceno, Alghe varie e Fette biscottate 0,4 mg. Succo d’uva 0,35 mg, Pane fatto in casa, Quinoa, Verdure a foglie verdi , Broccoli 0,35 mg, diversi tipi di semi e Cereali integrali 0,30 mg, Barbabietole cotte 0.29 mg, Fagioli freschi 0.22 mg.
Si distrugge se associata al bicarbonato di sodio ed il suo assorbimento è ridotto anche dal consumo di alcolici, di tabacco, di zucchero in eccesso e dal caffè. Da ricordare che anche i contraccettivi orali possono indurre una carenza di vitamina B2.
Acido folico (vitamina B9) è disponibile soprattutto a livello di origine animale nelle interiora (Fegato 500 mcg/100g ), che però non sono alimenti di uso né comune né quotidiano, pertanto per mantenere costante l’assunzione della vitamina B9 è consigliato aumentare l’apporto di verdura fresca, frutta, legumi, cereali integrali e anche frutta secca: asparagi, broccoli, carciofi, cavoletti di Bruxelles, cavolfiori e cereali integrali contengono circa 150-200 mcg di acido folico ogni 100 g; arance, clementine, mandarini, avocado, bieta costa, fagioli, ceci, lenticchie, piselli, kiwi, indivia belga, lattuga, noci, mandorle, nocciole, pistacchi, pane e pasta integrali, rucola e spinaci forniscono 50-80 mcg. Anche le uova sono una buona fonte di vitamina B9: un uovo ne contiene 30 microgrammi.
Frutta e ortaggi andrebbero mangiati preferibilmente freschi e crudi: la cottura distrugge almeno il 50% dell’acido folico. La luce solare e una prolungata conservazione sono altri due fattori che contribuiscono a impoverire l’alimento di folato.
Gruppo vitamine B: Tiamina HCL (Vit B1) 4,2 mg 382 % degli apporti di riferimento, autorizzazione speciale per l’Italia (e addirittura il 1.000% di B12!) B-DYN è L’UNICO PRODOTTO SUL MERCATO AD AVERE UNA FORMULAZIONE COMPLETA DI VITAMINE DEL GRUPPO B AD ALTO DOSAGGIO E TUTTE IN FORMA ATTIVA.
Tiamina (vitamina B1). La disponibilità è molto simile a quella descritta per la B2 con la carne di maiale tra le fonti principali di origine animale seguita dai tuorli d’uova ed in primis la Spirulina pura italiana (3 mg) , pappa reale, lievito di birra, mandorle e nocciole e noci, legumi, riso intero, ortaggi di colore verde, patate tra le fonti principali di origine vegetale. Il Germe di grano ne contiene quasi il triplo della soia secca (2,44 mg contro 0,95 mg). Tra i semi prevale il sesamo con 0,79 mg. Tra le farine prevale quella di aveva con 0,69 mg, mentre i biscotti secchi ne hanno il doppio 1,4 mg. Tra I legumi prevalgono le lenticchie con 0,87 mg. Tra le carni prevale il prosciutto crudo 1,8 mg e le lombate di maiale a 1 mg. Il salmone affumicato è a 0.5 mg. Tra la frutta secca noci di macadamia e pistacchi si assestano sull’1 mg.
PL-Pufa (Acidi Grassi Polinsaturi ed in particolare gli omega3). Tutta la frutta secca contiene una buona concentrazione di entrambi i precursori della serie omega3 e omega6, in particolare le noci hanno il miglior rapporto omega6:omega3. E’ noto inoltre che i semi di lino (da consumarsi macinati, oppure in forma di olio, ma solo se l’olio viene prodotto e commercializzato rispettando la catena del freddo) sono ottime fonti di ALA (Acido Alfa Linolenico precursore dell’omega3) Da questo precursore la trasformazione in EPA (l’omega3 in forma matura) è del 5-10% negli uomini sani e la conversione in DHA è del 2-5%. Per quanto riguarda le molecole in forma matura, vi sono solo due fonti: il pesce “grasso” e le alghe. Perché i pesci sono ricchi di omega3 e come fanno gli animali onnivori a raggiungere una buona quota alimentare di PUFA maturi? Tutto dipende dal sistema della catena alimentare in cui un organismo funge da serbatoio per quello successivo. I pesci non sono molto più efficienti di noi nel sintetizzare dai precursori ma semplicemente ottengono gli acidi grassi essenziali già preformati (vale a dire in quella che abbiamo chiamato la “forma matura”) attraverso l’alimentazione e precisamente dalle alghe marine.
Principali caratteristiche dei complessi di trasporto degli elettroni
Fe-S(ferro-zolfo). Le proteine ferro-zolfo contengono ferro associato ad atomi di zolfo [FeS]. Gli atomi di zolfo possono essere residui di cisteina o zolfo inorganico. Le proteine ferro-zolfo possono avere strutture semplici (un solo atomo di ferro) o complesse (da due a quattro atomi di ferro). Nelle proteine ferro-zolfo di Rieske, un tipo particolare di proteina ferro-zolfo, l’atomo di ferro è coordinato con 2 residui di istidina invece che con 2 residui di cisteina. Nelle proteine ferro-zolfo l’atomo di ferro può assumere stati di ossidazione Fe2+ o Fe3+.
Le proteine Fe-S trasportano elettroni.
Prodotto naturale di facile assunzione edigeribilità, a base di alghe e ad alto assorbimento
Il ferro si trova nei cibi sotto forma di ferro eme o di ferro non eme (quest’ultimo è detto anche ferro inorganico). Nel secondo caso, può essere presente o sotto forma di ione ferroso (ione Fe2+, bivalente), o sotto forma di ione ferrico (ione Fe3+, trivalente), i quali sono solubili rispettivamente a pH 7 e a pH minore di 3.
Il ferro eme si trova solo negli alimenti di origine animale, in particolare nella carne, in quanto presente nelle emoproteine muscolari (i latticini, al contrario, ne sono del tutto privi). Ha la possibilità di essere maggiormente assorbito rispetto al ferro non eme, ed è presente in quantità minore.
Il ferro non eme si trova sia nella carne, sia negli alimenti di origine vegetale. Tra gli alimenti più ricchi di ferro ci sono il tuorlo d’uovo, i legumi, il fegato, le carni rosse, le vongole. Gli spinaci, seppur contengano ferro, non costituiscono un buona fonte (a differenza di quanto affermano le credenze popolari) perché il ferro è legato all’ossalato che lo rende non assorbibile dal corpo umano e al fitato (l’inositolo esafosfato), che ne inibisce la dissociazione ad opera delle reazioni chimiche gastrointestinali, e quindi l’assorbimento. Gli alimenti ricchi di ferro vengono attaccati all’interno dello stomaco dai succhi gastrici, che facilitano la dissociazione degli ioni del ferro dal resto del cibo (dissociazione che è peraltro favorita dalla cottura). Con l’aiuto dell’acido ascorbico, tali ioni vengono subito ridotti a ioni ferrosi Fe2+; è per questa ragione che per assorbire meglio il ferro presente nei vegetali è consigliabile il consumo contemporaneo di alimenti ricchi di vitamina C. L’assorbimento aumenta fino a 2-3 volte.
Sali ovvero gli elementi minerali sempre fisiologicamente presenti nel sangue e nei tessuti dell’organismo in particolare i primi 12: Fluoruro di calcio, Fosfato di calcio, Solfato di calcio, Fosfato di ferro, Cloruro di potassio, Fosfato di potassio, Solfato di potassio, Fosfato di magnesio, Cloruro di sodio, Fosfato di sodio, Solfato di sodio, Biossido di silicio.
Informazioni tecniche per i nostri corsisti master:( ricordate che “il prosciutto omeopatico” non funziona! Il grosso del lavoro nei casi raffinati, già caduti in situazioni patologiche gravi, è da fare nella materia: quindi bisogna lavorare anche nella biochimica, non solo sulla parte psichica o spirituale!…senza nulla togliere alla preminenza dello spirituale ed alle sue velocità.):
I COMPLESSI PROTEICI DELLA MEMBRANA INTERNA MITOCONDRIALE
La catena respiratoria comprende 3 complessi proteici inseriti nella membrana mitocondriale interna (complessi I, III e IV) e molecole di trasferimento mobili, quali il coenzima Q e il citocromo-c:
• complesso I: NADH deidrogenasi
• complesso III: citocromo-c reduttasi
• complesso IV: citocromo-c ossidasi
Il complesso II è la succinato deidrogenasi, è l’unico enzima presente del ciclo dell’acido citrico presente nella membrana interna mitocondriale. Il complesso V, l’ATP sintasi, non partecipa al trasferimento di elettroni.
Tutti i complessi della catena respiratoria sono formati da numerose subunità polipeptidiche e contengono una serie di coenzimi redox legati alle proteine:
• Flavine (LE VITAMINE B!!) : FMN e FAD (FAD=FADH2) nei complessi I e II
I trasportatori flavinici e il CoQ sono trasportatori misti : trasportano elettroni e H+
I centri Ferro-Zolfo e i gruppi eme dei citocromi sono trasportatori puri: trasportano elettroni
I citocromi rappresentano l’ultima classe di componenti che partecipano al trasporto degli elettroni.
•I citocromi sono delle proteine contenenti eme.
•L’eme è la ferro-porfirina che si trova nelle emoglobine e nella mioglobina. I citocromi del tipo a, b e c sono le principali varianti di queste proteine presenti nelle cellule.
•Ciascun citocromo è costituito da una catena polipeptidica e da un gruppo eme specifico.
•Il ferro presente nei citocromi, ma non quello nell’emoglobina, subisce delle ossido-riduzioni fisiologiche passando dallo stato ferroso (2+) a quello ferrico (3+) e viceversa
L’ossidazione del NADH e del FADH2 viene compiuta dalla catena di trasporto degli elettroni, un insieme di complessi proteici contenenti centri redox caratterizzati da affinità per gli elettroni progressivamente crescenti. Gli elettroni viaggiano lungo questa catena partendo da potenziali di riduzione standard più bassi verso potenziali più alti.
Gli elettroni vengono trasportati dai Complessi I e II al Complesso III mediante il CoQ, e dal complesso III al Complesso IV attraverso la proteina periferica di membrana citocromo c
COMPLESSO I
Il complesso I o NADH-coenzima Q Ossidoreduttasi (NADH deidrogenasi) catalizza l’ossidazione del NADH da parte del CoQ. E’ il più grosso, complesso contenente 43 catene polipeptidiche. Contiene una molecola di FMN e sei o sette centri ferro-zolfo che partecipano al trasporto degli elettroni.
NADH + CoQ (ossidato) NAD+ + CoQ (ridotto)c
I trasportatori di elettroni sono organizzati in quattro complessi multienzimatici posizionati in maniera ordinata sulla membrana mitocondriale interna. L’affinità per gli elettroni aumenta dal complesso I fino all’ossigeno.
Ogni complesso è caratterizzato da una propria composizione in proteine e dalla presenza di determinati gruppi prostetici.
Il complesso I (NADH-coenzima Q ossido reduttasi) è costituito da diverse proteine Fe-S e da una flavo proteina contenente FMN.
Questo complesso riceve gli elettroni dal NADH, prodotto durante le reazioni cataboliche, e li cede al coenzima Q.
Al coenzima Q arrivano anche i 2 protoni (del NADH e H+).
Il coenzima Q ridotto (QH2) diffonde nella membrana mitocondriale interna verso il complesso III.
Il trasferimento di elettroni porta contemporaneamente alla fuoriuscita dalla matrice verso lo spazio intermembrana di protoni (H+).
COMPLESSO II
Il complesso II (succinato ubichinone ossido-reduttasi) catalizza l’ossidazione del FADH2 da parte del CoQ
I suoi centri redox comprendono il FAD legato covalentemente alla succinato deidrogenasi, sul quale passano inizialmente gli elettroni , un centro 4Fe-4S, due centri 2Fe-2S e un citocromo b560
IL complesso II (succinato-coenzima Q ossido reduttasi) è di piccole dimensioni e non attraversa completamente la membrana mitocondriale interna. E’ costituto dall’enzima succinato deidrogenasi del ciclo acido citrico (ossidazione del succinato a fumarato), il cui coenzima è il FAD, da proteine FeS e da un citocromo di tipo b.
Il percorso degli elettroni è:
Succinato → FAD → proteine Fe-S → coenzima Q
Al coenzima Q, oltre che dai complessi I e II, arrivano anche gli elettroni provenienti da altre deidrogenasi, come la acil CoA deidrogenasi (FAD dipendente) della β-ossidazione degli acidi grassi e la glicerolo-3-fosfato deidrogenasi, enzima implicato nel sistema navetta utilizzato per traslocare il NADH citosolico all’interno della matrice mitocondriale.
Il coenzima Q ridotto risultante da tutte queste reazioni diffonde nella membrana mitocondriale interna verso il complesso III.
COMPLESSO III
Il complesso III catalizza l’ossidazione del CoQH2 da parte del citocromo c
Tale complesso funziona per consentire a una molecola di CoQH2 , un trasportatore a due elettroni, di ridurre due molecole di citocromo c, un trasportatore a un elettrone.
Questo complesso contiene due citocromi b, un citocromo c1 e un centro 2Fe-2S (centro di Rieske) al quale è legata la proteina ferro zolfo detta ISP.
Il complesso III, detto Coenzima Q citocromo c ossido reduttasi, è costituto da proteine FeS, citocromo b (cit bH, cit bL), citocromo c1. Il complesso III riceve gli elettroni dal coenzima Q e li trasferisce al citocromo c.
Il percorso degli elettroni è:
coenzima Q → proteine FeS → cit c1 → cit c
Il citocromo c non fa parte del complesso III ma si muove lungo la membrana mitocondriale interna verso il complesso IV.
Il complesso III è un altro sito dove i protoni fuoriescono dalla matrice.
COMPLESSO IV
Il complesso IV (citocromo c-ossidasi) catalizza l’ossidazione del citocromo c ridotto da parte dell’O2, l’accettore terminale degli elettroni nel processo di trasporto degli elettroni.
Il complesso IV (citocromo c ossidasi) è costituto da proteine rame-zolfo (CuA, CuB), citocromo a, citocromo a3.
Il complesso IV riceve gli elettroni dal citocromo c e li trasferisce all’ossigeno che si riduce ad H2O.
Il percorso degli elettroni è:
Cit c → CuA → cit a → cit a3 → CuB → O2
Al trasferimento degli elettroni si associa la fuoriuscita di protoni (H+) dalla matrice verso lo spazio intermembrana.
Alcuni esempi di applicazioni pratiche:
VITILIGINE
Distruzione dei Melanociti ad opera della dopamina che genera dopaminochrome, quindi perossido di idrogeno che reagendo con Fe genera OH° radicali ossidrilici. Il processo si attiva dove sono i recettori per la dopamina espressi a livello elevato rispetto al normale.
FIBROMIALGIA
E’ un dolore muscolare diffuso caratterizzato dalla presenza di noduli fibromialgici definiti trigger points; ossia dei punti dolorosi al tatto. Secondo una valente teoria sarebbero causati dall’invasione dei muscoli ad opera della trichina (un parassita) secondaria ad inibizione del sistema immunitario per somatizzazione di eventi con proiezione sulle aree coinvolte (corticale motorio).
FATICA CRONICA
Disfunzione mitocondriale seria carenziale per la presenza di parassiti nell’intestino tenue ed eccesso di neuropeptidi inibitori. Accumulo di sostanze organiche tossiche come ammoniaca ed omocisteina. Presenza di Metalli a livello epatico, intestinale, cerebrale.
A parte i deficit carenziali dietetici, la generazione del blocco metabolico mitocondriale può essere la somma di più conflitti DHS, con aumento dei neuropeptidi eccitatori come l’adrenalina e dopamina in primis, CRH, ADH, colinesterasi e serotonina poi.
A sua volta sarebbe generato una sorta di cortocircuito responsabile del mantenimento del processo….(generazione di carbonili derivati da proteine e zuccheri) una sorta di “volano metabolico”…che porterebbe appunto all’accumulo di sostanze tossiche difficili da smaltire con esaurimento di alcuni trasportatori come la ceruloplasmina con impoverimento del Selenio, glutatione etc.
TACHICARDIA ED IPERTENSIONE
Attivazione di neuroni eccitatori nell’area funzionale del Simpatico, tronco encefalico e nuclei della base, con emissione continua di adrenalina, acetilcolina, glutammato. Espressione abnorme di recettori per le sostanze di cui sopra nelle cellule dell’organo bersaglio simbolico.
RISCHIO CARDIACO ( ICTUS. INFARTO, ISCHEMIA…)
Tipico del Pz. in uscita da conflitto di territorio; valutabile quest’ultima fase mediante dosaggio dell’ l’interferone alfa e gamma.
Importanti i markers dell’ischemia come: Troponin-1, S-100, CPK mb. Glutatione-S-Trasferasi serve invece a valutare lo spessore della placca vascolare (presenza di arteriosclerosi). Le Proteina C reattiva, Acido Lattico, ammoniaca e sali tessutali sono utili per valutare problematiche carenziali e blocchi metabolici nella produzione di ATP.
CEFALEA
Determinata da alterazioni del flusso ematico cerebrale e arterioso dello scalpo e dalla depressione della diffusione elettrica corticale (alterazione fondamentale nella corteccia cerebrale che consiste in un picco di iperpolarizzazione seguito dalla depolarizzazione). L’attivazione di aree specifiche cerebrali da parte di conflitti causano a sua volta l’ aumento del cortisolo, testosterone, estradiolo e progesterone capaci d’indurre un’infiammazione neurogena, con vasodilatazione, attivazione dei globuli bianchi e permeabilità dei capillari. L’infiammazione conduce all’irritazione delle fibre sensitive trigeminali perivascolari. Ne consegue una cascata di fenomeni, che causano le alterazioni nel flusso ematico e la forte cefalea. Lo spegnimento del conflitto ed il ripristino di eventuali carenze metaboliche mitocondriali porterebbero alla risoluzione della cefalea. l’ATP deve essere alta per consentire la disattivazione del neurone ove risiede il conflitto.
prossimo corso:
Sabato xx settembre, dalle 09:30 alle 17:00, presso la sede di Vigonza, in via Gorizia 1,
si tiene il
Corso Base Informativo sui CEMPU (Campi Elettro Magnetici Pulsati Ultradeboli)
“Il corpo umano è composto da diversi miliardi di cellule viventi. Queste cellule sono circondate da un leggero potenziale elettrico. Il campo magnetico pulsato a bassa frequenza penetra nella profondità del corpo umano e influenza questo potenziale elettrico delle cellule stimolando le cellule stesse nella loro attività”.
PROGRAMMA DEL CORSO
Esploriamo insieme come funzionano i CEMP, la loro origine ed i principi fisici che gli fanno diventare uno strumento importante nella prevenzione dei disturbi nonché un importante alleato nella manutenzione del benessere psicofisico creando qualità di vita.
Si discuterà sul come applicarli, il suo uso nella prevenzione e miglioramento del benessere psicofisico, con quali configurazioni e con quali implementazioni.
Caratteristiche dei vari tipi di magnetoterapia.
Caratteristiche dei CEMP EFFETTIVI e comparazione tra cemp effettivi e cemp normali
Correlazione tra CEMP e Cicli Circadiani
Correlazione tra CEMP e Biofotoni
Correlazione tra CEMP e Movimento
Applicazioni dei CEMP alla Riflessologia ed Agopuntura (e dimostrazioni pratiche con StarQi).
La partecipazione è gratuita, previa prenotazione contattando il centro prenotazioni tel. 049 2953614 o scrivendo a info@qantiqa.com
RELATORI
Dr. Emilio Battisti – CENTRO TAMMEF Sezione di Fisica Medica Dipartimento di Fisica – Università degli Studi di Siena, Policlinico Santa Maria alle Scotte
Dr. Carlo Alberto Levorato Specialista in Urologia con esperienza ventennale ospedaliera e decennale di medicina d’urgenza, Medicina Quantistica, Medicina Mitocondriale. Ideatore del percorso di guarigione TLM (time listening methodology), già professore a contratto Università di Monza, conferenziere, docente e formatore in discipline mediche olistiche, fondatore e consulente della società della QantiQa Biophisical Research e della SIPNB – società scientifica di psiconeurobiologia. Diploma quadriennale in agopuntura presso Airas di Padova nel ’94. Master in medicina ayurvedica di 4 anni presso la Sna di Thrissur in Kerala (India). Master in medicina ayurvedica presso Ayuverdic point Milano. Corso pulsologia Maharishi Ayurveda con vari seminari di approfondimento.
Dr. Piero Simoni Presidente Aspam…………………………………………………
Interverrà inoltre il Dott. Lucio Levorato fondatore di Qantiqa ed esperto in biofisica ed alimentazione funzionale.
Per richiedere la data e la zona del prossimo corso Starqi scrivi a info@movimentosereno.it.
Corsi su StarQi, con applicazioni della moderna Ricerca Biofisica e della Medicina Cinese Tradizionale vengono svolti con cadenza mensile presso la nostra sede di Capriccio di Vigonza (Pd). Per le altre sedi vedi il calendario o richiedi alla nostra segreteria per organizzare corsi in altre zone d’Italia.
PROSSIMO CORSO: scrivere a info@movimentosereno.it
Christian Pichler, inventore della Sanza
con la partecipazione di Christian Pichler, studioso e ricercatore internazionale e inventore della Sanza ( con traduzione simultanea dall’inglese )
presso la nostra sede in Capriccio di Vigonza (Pd) Via Gorizia
Oltre alla PRESENTAZIONE dei PROTOCOLLI MEDICI sull’UTILIZZO degli e-CEMP in ambiente SANZA , grande spazio all’ultimo DISPOSITIVO DIAGNOSTICO , utilizzabile sia singolarmente sia come accessorio di SANZA: StarQI.
La medicina quantistica e la biofisica sbarcano anche in Italia tra il grande pubblico.
Seguiranno a breve a altri corsi di approfondimento per l’uso nella preparazione degli sport professionistici (… e dilettantistici).
… per fisioterapisti, preparatori atletici, personal trainers, centri benessere, spa, palestre, nutrizionisti, dietisti, naturopati, chiropratici, osteopati, massoterapisti, biologi, centri fitness, centri sportivi, piscine, circoli tennistici e per chi desidera semplicemente rimanere o rimettersi in forma.
N.b. : Le sessioni di corso per i medici sono organizzate su appuntamento e su altri tipi di dispositivi medici di tipo professionale.
Per informazioni contattare la nostra sede e chiedere di:
Progetto di Medicina Sociale QantIQa – Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264
Call Center 3929896413.
Ingresso libero
Per maggiori info leggi anche altri articoli sul dispositivo Sanza:
Lo StarQi è un dispositivo made in Austria molto diffuso nei paesi di lingua tedesca.
Funziona utilizzando tecnologie all’infrarosso in grado di misurare lo stato di equilibrio energetico dei principali sistemi organici del corpo umano e ripristinarlo in pochi minuti.
Dopo circa 20 minuti si possono rifare le misurazioni per controllare l’effetto organico prodotto.
Comprende programmi in grado di identificare gli alimenti più adatti (o da sconsigliare) in quel momento, compresi i rimedi a seconda del tipo di cultura medica dell’operatore sanitario: vitamine, minerali, proteine, oli essenziali, sali di Schluesser, etc. Per esempio fitoterapici o omeopatici o ancora i tipi di auricoloterapia per il mercato francese o sudamericano dove queste pratiche sono considerate pratiche mediche validate anche negli ospedali. Oltre a tutto ciò è in grado di indicare tutti i tipi di programmi di magnetoterapia ideali da somministrare in quel dato momento della giornata al paziente , indicare i punti esatti dove intervenire con un massaggio per i fisioterapisti, nonché controllarne con precisione scientifica e verificare gli effetti anche per mezzo di grafici molto esaustivi.
Ancora per l’ Agopuntura e Medicina Cinese negli ambienti in cui queste pratiche sono considerate altrettanto validate, perciò anche in taluni ospedali italiani come l’Ospedale Petruccioli, il Primo esempio di Ospedale di Medicina Integrata, a Pitigliano di Grosseto, realizzato dunque con il contributo dalla Regione Toscana.
Un’altra funzione molto utile per il medico che utilizza questa tecnologia è la possibilità ottenere a distanza i dati fisiologici del paziente e vederli in tempo reale in un database visibile attraverso un’applicazione, scaricabile dal proprio telefonino o nel proprio pc, in grado di gestire fino a 500 pazienti, tenendo in memoria ed essendo in grado di comparare le visite precedenti con annessi gli eventuali relativi esami biochimici oltre a quelli biofisici.
Certamente l’apparecchio è molto comodo perché è in grado di indicare con estrema precisione su qualsiasi schermo di un telefono, un Tablet anche di grandi dimensioni o di un iPad (sia con sistemi operativi Android che iOS di Apple utilizzato dall’iPhone) i punti esatti su cui agire. Potrebbe dunque essere lo strumento perfetto per uno studente ed un neofita e quindi essere adatto molto bene come uno strumento ad uso propedeutico nelle scuole di medicina o di naturopatia internazionali, una funzione a cui si presta particolarmente anche grazie al suo basso prezzo, veramente a livelli popolari (attualmente viene venduto in Austria e Germania, dove è stato certificato per tutto il territorio della CE ad un prezzo di circa 900 euro, iva compresa).
In Italia è uno strumento che potrebbe essere utilizzato con molta efficacia, per misurare lo Stress Ossidativo e carenza di ossigeno nello sport o addirittura misurare lo stato energetico ed ottimizzarlo in modo programmato anche solo pochi minuti prima di una gara o ancor meglio durante il programma degli allenamenti degli atleti professionisti. In tempi come questi in cui il doping è più che mai sotto l’occhio del ciclone, StarQi potrebbe rappresentare una delle soluzioni ideali in quanto in grado di ottimizzare lo stato energetico utilizzando ed indicando strumenti e mezzi assolutamente naturali, quindi in perfetta sincronia con le regole sportive, che hanno già approvato questo tipo di tecnologie.
Queste tecnologie, ormai già attestate da anni nei paesi di lingua tedesca, potranno essere conosciute ed utilizzate anche durante i nuovi programmi di medicina sociale presso i Qantiqa Points ed in modo gratuito (con il solo pagamento del costo di 10 euro relativo alla quota annuale quale socio del Movimento) e poter godere del programma, che comprende anche la visita medica gratuita nel mese di agosto 2017. Sono aperte le iscrizioni libere presso la sede di Capriccio di Vigonza (Pd) 049 2953614342 1279017 – 3929896413 – info@movimentosereno.it.
Il programma inoltre è materia di studio e viene spiegato durante i seminari per medici e addetti ai lavori (come per esempio preparatori atletici, fisioterapisti, personal trainers, operatori in ambito di medicina sportiva etc.) che si tengono mensilmente presso la nostra sede in Capriccio di Vigonza il sabato.
Per iscrizioni (gratuite al seminario) scrivere a info@movimentosereno.it o telefonare al 049 2953614 –342 1279017 – 3929896413.
Un’altra area di attività in cui StarQi si è specializzata con ottimi risultati è quella relativa alle disfunzioni e disturbi sessuali, grazie all’attività di questo dispositivo sia a livello mitocondriale, sia nelle capacità di vasodilatazione dei corpi cavernosi, oltre che in notevoli casi di astenia sessuale (frigidità ed assenza di orgasmo sia maschile che femminile). Sembrerebbe essersi rivelato un’ ottima alternativa naturale a farmaci quali Cialis e Viagra, nonché privo dei relativi effetti collaterali e controindicazioni.
Ci hanno assicurato la presenza anche due specialisti in Urologia, per valutare gli asseriti risultati ottenuti dai colleghi austriaci riguardo alcune disfunzioni attinenti la sfera sessuale, per cui sono già stati trattati con notevole successo anche alcuni pazienti italiani. Questa attività però non siamo riusciti a farla inserire nel programma di medicina sociale. Per cui l’accesso a questo tipo di trattamenti è solo di tipo privatistico.
Corsi StarQi
Per richiedere la data e la zona del prossimo corso Starqi scrivi a info@movimentosereno.it. Corsi su StarQi, con applicazioni della moderna Ricerca Biofisica e della Medicina Cinese Tradizionale vengono svolti con cadenza mensile presso la nostra sede di Capriccio di Vigonza (Pd). Per le altre sedi vedi il calendario o richiedi alla nostra segreteria per organizzare corsi in altre zone d’Italia.
prossima data: settembre 2017, dalle 20.45 alle 23.00
StarQi e CEMPU Campi ElettroMagnatici Ultradeboli) La Medicina Tradizionale Cinese integrata con la Biofisica e la Medicina Quantistica
Via Gorizia, 1 – Capriccio di Vigonza (PD)
IL CORSO E’ COMPLETAMENTE GRATUITO,
PREVIA ISCRIZIONE a info@qantiqa.com
RELATORI
Sandra Maritza Escobar – Naturopata
Roberto Trabuio – Consulente area Benessere
Daniele Dioli – Responsabile progetto Qantiqa
CONTATTI
tel. 392 9896413
e-mail: info@qantiqa.com
PROGRAMMA DEL CORSO
Durante questo evento avrai la possibilità di scoprire i principali elementi informativi legati al tema dei Campi Elettromagnetici Pulsati e al relativo dispositivo di punta proposto da Qantiqa: Biomag Lumina e la sua esclusiva tecnologia brevettata 3D.
Inoltre conoscerai da vicino il dispositivo StarQi: un sistema di analisi nonché trattamento energetico uniti in un unico strumento, che opera in comunicazione diretta con un server che opera con un software appositamente progettato.
E’ il primo esempio di software progettato per integrare la medicina tradizionale cinese con quella occidentale, grazie al quale anche una persona inesperta può essere introdotta in tempi immediati all’utilizzo delle tecniche orientali. L’operatore viene guidato con precise indicazioni a video di tutti i punti energetici, mostrati sul proprio computer o celluare. sia durante la fase di misurazione che di regolazione.
A seguito delle misurazioni vengono prodotti una serie completa di grafici descrittivi della situazione attuale dell’organismo in tutte le sue funzioni. Inoltre immagini e descrizioni di tutti collegamenti tra i diversi organi, per esempio a nervi cranici, giunture, muscoli, denti, etc. Inoltre alimenti da evitare o da consigliare in quel momento e tutti i tipi di principi attivi da utilizzare a seconda della specialità medica seguita ( fitoterapia, omeopatia, shiatsu, riflessologia, auricoloterapia, etc.).
Le regolazioni, anch’esse con tutti i punti da trattare mostrati a video, riguardano svariati campi: dalla prestazione sportiva a quella sessuale, piuttosto che a livello neurologico o fisioterapeutico e così via.
Terribili dolori o mal di testa possono passare all’istante, oppure possono essere praticate prestazioni ottimali in diversi campi di attiività, con ripristini immediati di equilibri essenziali.
Una delle cose più difficili da fare è sempre stata quella di vivere le malattie (specie le più gravi), così come tutti i fatti della nostra vita, con un sano ed onnipresente senso di gratitudine.
In verità in molti libri sapienziali leggiamo che la principale funzione di questa nostra vita su questo pianeta è quella di imparare ad amare.
Quei processi che chiamiamo “malattia” altro non sono che espressioni segnalanti una disarmonia nel nostro modo di amare.
Ecco perchè dovremmo ascoltare ed essere grati a queste “segnalazioni”. E’ il primo passo per trovarne le soluzioni, perchè queste segnalazioni portano con se anche l’informazione della soluzione. La gradualità della guarigione, più o meno veloce (e/o addirittura istantanea) dipende dalla comprensione di questo processo, le cui procedure sono scritte più nei libri sapienziali che nei libri di medicina…
Più ancora ed oltre che la guarigione, è’ in gioco la nostra felicità, già su questa terra.
La nostra essenza è quella di un essere spirituale: le nostre circa 70.000 miliardi di cellule vivono in armonia quando sono connesse con la sorgente primaria della loro energia. Nell’universo tutto parla di questa energia e ci invita a connettersi ad Essa.
Tutti siamo liberi di aderirvi o meno, ma certamente tutto funziona in base a questi principi naturali, che ci crediamo o meno, che lo vogliamo o meno. Tutto è creato per portarci all’Amore.
Certo la lettura delle procedure di guarigione si può fare attraverso il nostro corpo stesso, così come attraverso la nostra psiche che sono entrambi un lato dello specchio (immagine e somiglianza…) della nostra essenza divina.
Abbiamo molte richieste sul come e dove trovare materiale sulla lettura profonda delle cause delle nostre malattie e soprattutto sulle opportunità di guarigione.
Non esistono testi integrali che trattano queste materie; esistono tanti piccoli appunti, intuizioni, esperienze qui e là. Tramite questa nuova rubrica cercheremo, con molta umiltà ed il più delicatamente possibile, di dare alcuni spunti, informazioni, esperienze sulle procedure (o meglio sul dove e come trovare le procedure…) di comprensione e lettura dei sintomi e dei processi di guarigione, cercando di mettere in connessione alcuni meccanismi fisiologici con quelli psichici e con quelli spirituali.
Su questa materia stiamo cercando di aprire presto in questi spazi un forum, per permettere una partecipazione il più ampia possibile a coloro che vogliono condividere le loro storie ed esperienze in questa materia.
Non sappiamo se sarà possibile e fino a quando sarà possibile. Tentiamo e guarderemo ai frutti, per valutare gli effetti di questo lavoro.
Per quanto attiene la parte più delicata, che è quella spirituale il compito è molto arduo.
Riferendoci alla recente ricerca relativa all’articolo sulle zone più longeve del mondo (The Bue Zones), da cui emerge che i valori spirituali sono più importanti di altri come per esempio come quello dell’alimentazione, riteniamo importante sottolineare che quando scriviamo il termine “spirituale” non ci riferiamo assolutamente ad alcuna religione, ma semplicemente alla capacità innata dell’uomo di “dare e ricevere amore” (ed alle disarmonie che conseguono alle eventuali carenze in materia di Amore).
Cionondimeno fino a quando l’umanità riterrà un’azione religiosa, clericale, settaria, devozionale, confessionale ascoltare, accettare, accogliere con amore e gratitudine la Parola di Gesù, per cercare con tutte le forze di realizzarla, l’evoluzione dell’uomo non si realizzerà. Ascoltare, accettare, accogliere con amore e gratitudine la Parola di Gesù, riceverne l’energia suprema e la conoscenza delle sue informazioni superiori, per cercare di realizzarla con tutto il cuore e tutte le forze per la propria felicità e pace, salute e benessere, è l’azione più intelligente, liberante, illuminata e spirituale che l’uomo possa compiere per se stesso e per la propria vita.
Senza immergersi nella vibrazione della Parola di Gesù, senza usare l’energia divina e le supreme informazioni contenute nella Parola di Gesù, l’umanità non riuscirà a sopravvivere al tempo che viene, non riuscirà ad affrontare con intelligenza, fermezza, lucidità il passaggio che l’attende.
Ripetiamo: tutto questo non deve aver a che fare con nulla che riguarda la religione e con tutto ciò che l’uomo fa per legare gli uomini alla religione, invece che a Dio. Dio e la religione sono cose molto diverse e lontane tra di loro.
Altri articoli della Rubrica “il significato delle malattie”:
[LE INFORMAZIONI NON INTENDONO E NON DEVONO SOSTITUIRSI ALLE OPINIONI E ALLE INDICAZIONI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE CHE HANNO IN CURA IL LETTORE. QUESTI CONSIGLI NON COSTITUISCONO IN ALCUN MODO UNA PRESCRIZIONE MEDICA, CONSULTARE SEMPRE UN MEDICO COMPETENTE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI NUOVO PROGRAMMA ALIMENTARE E DI STILE DI VITA.]
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