– 2 mele medie– 4 carote medie– 2 gambi di sedano– ½ cetriolo– 2 manciate di spinaci– 1 foglia di cavolo riccio o rosso– qualche scaglia di cioccolato fondente amaro(meglio se possibile aggiungere anche un’ albicocca disidratata o un paio di datteri e della vitamina C) ***Un succo abbondante in ferro, contenuto nel cavolo, cetriolo, spinaci, cioccolato e nella frutta secca. Ottimo contro l’ anemia, essendo il ferro essenziale per la produzione delle cellule sanguigne e per il trasporto dell’ossigeno (muscoli e cervello sani).
Il cavolo riccio non contiene colesterolo e grassi, poche calorie ma tante fibre e ferro, vitamina K e antiossidanti, oltre alla vitamina A e C e al calcio. La vitmina K é ottima perle ossa e l’osteoporosi, per le cellule del cervello, limitando i danni neuronali. Viene molto utilizzata nei trattamenti dell’Alzheimer.
Il cetriolo, altra verdura fantastica e contenente zolfo, aiuta l’organismo ad assimilare le proteine, purifica e detossifica gli intestini e la pelle, previene la formazioni di calcoli ai reni e alla vescica.
Preparazione
– Per togliere sostanze indesiderate un buon sistema è quello di utilizzare di bicarbonato. Un litro d’acqua e un cucchiaino di bicarbonato, dopo 5 minuti riduce nettamente le particelle dalla superficie degli ortaggi. Il bicarbonato ha aumentato l’efficacia del lavaggio in quanto ha eliminato residui di terra, cere, impurità e sporcizia, ovvero i centri di accumulo dei germi.
Quindi l’acqua con bicarbonato è efficace per l’igiene delle verdure. Evitare prodotti come l’amuchina ed il cloro se possibile, per evitare il grado di tossicità di questa sostanza ed anche la perdita di vitamine ed altri elementi importanti.
– Per aumentare la forza del bicarbonato potete aggiungerci 1 cucchiaino di argilla verde all’acqua dell’ammollo.
– Il bicarbonato non toglie i pesticidi, quindi conviene utilizzare frutta e verdura biologica, meglio ancora se micorrizata
Un tempo poteva avere un senso sbucciare la frutta. Oggi l’agricoltura moderna, alla ricerca di strategie sempre più sofisticate ed efficaci per massimizzare le rese, si avvale ormai abbondantemente di pesticidi ad azione sistemica, ovvero fitofarmaci che attraverso le foglie e le radici penetrano in tutta la pianta e anche all’interno della polpa del frutto, non limitandosi solamente alla sua parte esterna, come invece i Pesticidi di vecchia generazione (chiamati, eloquentemente, “di copertura” o “di contatto”).
– Una soluzione tecnica per rimuovere i pesticidi è un dispositivo disponibile da poco tempo sul mercato, che utilizza la cosiddetta “acqua attiva”, che degrada i pesticidi che si trovano sulle superficie delle piante e li trasforma in sostanze innocue.
– Prodotti consigliati per eliminare i pesticidi dall’organismo: (sistemi di disintossicazione naturale e per proteggere al meglio i meccanismi della sintesi proteica)
Silicio e Boro concentrato colloidaleIl complesso Silicio-Boro, concentrato e dinamizzato, svolge una funzione di nutrimento, protezione e di supporto energetico per il nostro sistema biologico e il nostro materiale genetico (DNA).
Zolfo S32 colloidale : permette di aumentare il potere disintossicante del fegato, e di trasformare e combattere i metalli pesanti e i radicali liberi, ivi compresi alcuni radioelementi pesanti ed i pesticidi. L’ S-32 è in grado di trasformare questi elementi pericolosi sottoforma di Solfuri che verranno eliminati attraverso la sudorazione e le urine.
Nano Zeolite liquida : fondata sulla chimica del plasma ad alta temperatura (nanotecnologia)
– E’ sempre opportuno sfregare energicamente sotto l’acqua la frutta e verdura : in questo caso si è più sicuri di poter eliminare davvero l’eventuale presenza di certi protozoi ( p.es. difesa dalla toxoplasmosi).
– Anche le foglie di insalata andrebbero sempre sfregate e lavate ad una ad una sotto l’acqua corrente.
– Rimuovete tutte le parti danneggiate o sbucciate dei prodotti ortofrutticoli, dove possono svilupparsi i batteri patogeni
– Consigliamo di togliere il torsolo dalla mela, perchè le eventuale tossine che dovessero essere presenti in una mela si depositano in quella zona (e purtroppo i pesticidi vengono molto utilizzati nella cultura delle mele…)
– Evitare di togliere le bucce , sia perché è proprio qui che viene contenuta la principale parte di enzimi ( una mela con buccia normalmente fornisce 1.200 orac, senza buccia solo 200! )
– Pulire le carote sotto l’acqua corrente utilizzando una spazzolina con setole naturali o una spugna naturale (lasciare la buccia)
eliminando anche le estremità.
– Se il sedano è stato coltivato in modo naturale , mantenere anche le foglie. I gambi di sedano vanno tagliati in parti piccole da circa 2-3 cm
Altre ricette salutistiche di succo con l’estrattore
Alcuni tra i nostri soci più attivi sono impegnati in alcuni importanti gruppi di ricerca che stanno testando e mettendo a punto delle ottime ricette curative basate sulle estrazioni fresche dai succhi di frutta e verdura. I primi documenti prodotti saranno a disposizione di tutti presso i Punti Sereni a partire da settembre 2014 e seguiranno costantemente nei mesi successivi.
Molti ci chiedono se devono togliere i semini dalla frutta.
Ecco , a proposito dei semini, una risposta autorevole da parte del Dr. Giuseppe Nacci, medico specializzatosi in medicina nucleare al San Raffaele di Milano e che ha contribuito anche con una sua scoperta, protetta da brevetto, alla diagnosi e terapia dei tumori, come descritto nel suo libro “La terapia dei tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare” (671 pagg.) :
27 novembre: giornata mondiale CONTRO l’Immensa Balla della Ricerca sul Cancro…..….
“Regala un semino di mela, o di altra frutta, a tutte le persone che conosci, spiegando loro che tutti i semini di frutta contengono la vitamina B17:
la vitamina che cura il Cancro, una terribile malattia che deriva da una semplice carenza di vitamina”
La terapia NACCI.
Ma sarà veramente autorevole quello che ci riferisce il dottor Nacci?L’Ordine dei Medici di Trieste l’ ha più volte sospeso dall’Ordine.
Lungi dal delegittimarlo (anzi!…) questo provvedimento si è trasformato in un volano divulgativo : molti dicono che è proprio per questo provvedimento dell’ordine dei medici che il Dr. Nacci ha acquisito agli occhi dell’opinione pubblica fama, autorevolezza e credibilità. Questo infatti ha “costretto” molti ad informarsi ed approfondire , ciò che non sarebbe mai avvenuto nel silenzio dei mass media. Inoltre gioca il ” fattore simpatia” perchè si pensa che se uno ha il coraggio di mettersi contro l’ordine dei medici normalmente, oltre ad essere una persona coraggiosa e di coscienza, se si espone al pubblico ludibrio vuol dire che evidentemente ha ragioni da vendere. Altrimenti perchè esporsi in questo modo in una faccenda in cui non ci sarebbe niente da guadagnare, anzi tutto da perdere?
Ma chi è questo dottore e cosa ha fatto di tanto grave? Il dottor Nacci considerando che le normali terapie dei tumori (radioterapia, ormonoterapia e soprattutto chemioterapia) presentano forti effetti collaterali, ha sviluppato uno studio per la cura dei tumori secondo il metodo metabolico Gerson. Tale metodo, seguito con molto successo in parecchie cliniche all’estero, si basa principalmente su un apporto vitaminico fitoterapico accompagnato da un’adeguata dieta. Tutto ciò è ampiamente illustrato nel suo libro “Diventa Medico di Te Stesso” che è stato premiato dall’Associazione “Mare Nostrum” di Wildon (Graz) come il miglior libro a tema scientifico dell’anno 2006. Per i suoi studi i sindaci di Trieste e di Padova lo hanno insignito del Sigillo delle loro città e il rettore e il Senato accademico dell’Università di Padova gli hanno conferito il premio “Città di Padova 2008” .
Ringraziamo il Dr. Nacci per aver accettato di rendere disponibile per tutti gratuitamente il suo prezioso libro “Mille piante per guarire dal Cancro senza CHEMIO”.
L’università di Umea conferma una vecchia credenza: la colazione è uno dei pasti più importanti della giornata per mantenersi in buona salute. Se non è sostanziosa, si rischia la sindrome metabolica
Lo dicevano già i nostri nonni: la colazione è il pasto più importante della giornata. Molti giovani, tuttavia, la mattina hanno una gran fretta di uscire e preferiscono mangiare poco e veloce.
Ma secondo studi recenti,quest’abitudine è tutt’altro che salutare: a lungo andare, infatti, potrebbe portare a sviluppare la cosiddetta sindrome metabolica.
Questo è quanto suggerisce l’Università di Umea in Svezia, che ha condotto una ricerca appena pubblicata sulla rivista Public Health Nutrition.
Dai dati è emerso che gli adolescenti che sono soliti consumare colazioni molto povere hanno una maggiore incidenza nello sviluppare la sindrome metabolica dopo circa ventisette anni, rispetto ai ragazzi che facevano una colazione abbondante.
La sindrome metabolica non è una vera e propria malattia, bensì un insieme di sintomi collegati a un maggior rischio di soffrire di tutta una serie di disturbi cardiovascolari, ma anche grasso addominale, livelli di HDL (lipoprteine ad alta densità) eccessivamente bassi, ipertensione, glicemia e trigliceridi alti.
Per arrivare a tali conclusioni, il team di ricerca nel 1981 aveva reclutato tutti gli studenti della città Norvegese di Luleå, dell’età di nove anni, chiedendo di descrivere la loro colazione tipo. Ventisette anni dopo sono stati sottoposti tutti a un controllo sanitario al fine di rilevare e studiare la sindrome metabolica.
Si è potuto così evidenziare come i giovani che non facevano colazione o la facevano in maniera scarsa, abbiano avuto un’incidenza del 68% più elevata di sindrome metabolica in età adulta, rispetto ai bambini che avevano mangiato colazioni molto più sostanziose.
I dati sono stati elaborati tenendo anche presente i differenti fattori socio economici e lo stile di vita dei singoli adolescenti.
«Sono necessari ulteriori studi al fine di poter comprendere i meccanismi coinvolti nella connessione tra la colazione scarsa e la sindrome metabolica, ma i nostri risultati e quelli di diversi studi precedenti suggeriscono che una misera colazione può avere un effetto negativo sulla regolazione dello zucchero nel sangue», conclude Maria Wennberg, autrice principale dello studio e ricercatrice presso il Department of Public Health and Clinical Medicine, Family Medicine dell’Umea University (Svezia).
E’ indubbio, quindi, che prima di andare a scuola bambini e ragazzi dovrebbero prendersi un po’ di tempo da dedicare a una sana e sostanziosa colazione. Sia per evitare il rischio di sindrome metabolica, sia per i molti altri benefici che se ne traggono e che, sempre più, la scienza sta rivelando.
Sembra che la pianta di ciliegio venne portata dall’Oriente dal grande generale Lucullo, che la piantò nel giardino della sua villa ed ora l’Italia ne è un produttore a livello mondiale.
Le ciliegie sono ricche di non poche sostanze e proprietà utili all’organismo: sono ricche di flavonoidi utili contro i radicali liberi. Depurano e disintossicano l’organismo, ottime in caso di stipsi e contro lo stress grazie all’equilibrio tra acidi e sali minerali. Inoltre contengono buone quantità di fibre, potassio, calcio, fosforo, sodio e vitamine E , A e vitamina C, che sono note per essere efficaci nel prevenire alcuni tumori.
E’ un frutto a basso indice glicemico (22) comunque ricco di zuccheri e non è quindi raccomandato per i diabetici (soprattutto al di fuori dei pasti), comunque tollerato. Infatti contiene ad esempio l’acido malico che favorisce la digestione degli zuccheri e l’attività del fegato. La ciliegia è amica del fegato ed è diuretica, è un regolatore del fegato e dello stomaco. La presenza di sorbitolo nei suoi zuccheri, dà un lieve effetto lassativo. È inoltre rinfrescante e tonificante.
Con una quantità di una ventina ciliegie mangiate a stomaco vuoto al giorno più acqua a volontà, possiamo trovare beneficio per il nostro corpo contro lo stress quotidiano per l’effetto equilibratore del frutto degli acidi ed i sali minerali. Insomma la ciliegia aiuta a rilassarsi, procurando un effetto rilassante sul sistema nervoso, ma consentendo anche una migliore concentrazione. Questa peculiarità è dovuta al suo odore. Uno studio di Chicago dal Dr. Dr. Alan Hirsch ha dimostrato che le persone sottoposte al profumo di ciliegia sono più produttive del 15%. La ragione è che la ciliegia stimola la regione del cervello responsabile dell’attenzione, e quindi fa aumentare l’efficacia del lavoro svolto.
Ottima come merenda a volontà a metà mattinata per almeno una settimana consecutiva. Godetevi l’estate a fate una cura di ciliegie per un paio di giorni; è un buon modo per stimolare gli organi emuntori, le funzioni del corpo, questa disintossicazione può contribuire a ripristinare l’equilibrio acido-base.
Ha un ruolo anticarie grazie ad alcuni elementi presenti nella buccia ed è un potente anti-infiammatorio. L’azione diuretica la rende particolarmente utile per le persone che soffrono di artrite, arteriosclerosi, disturbi renali e gotta. Tanto più che si è recentemente scoperto che le ciliegie contengono elevate quantità di antociani, un antiossidante con potenti anti-infiammatori.
Secondo una ricerca condotta presso la University of Michigan, le ciliege sono 10 volte più efficaci dell’aspirina per ridurre l’infiammazione dei tessuti che causano mal di testa .
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La ciliegia è una delle tante armi contro il cancro. Oltre alle già citate vitamine, questo frutto (rosso!) contiene anche una sostanza complessa chiamata alcol périllile che sarebbe un prezioso alimento terapeutico. Secondo il Dr. Michael Gould, professore di oncologia umana, l’ alcol périllile, che appartiene a un gruppo di sostanze complesso chiamato monoterpeni, sembra molto promettente nel trattamento del cancro al seno, polmone, fegato, stomaco e della pelle. I ricercatori ritengono che la ciliegia, consumata come parte di una alimentazione sana e diversificata, può contribuire ad aiutare l’organismo a combattere contro il cancro.
La ciliegia per la perdita di peso. E’ molto importante anche nelle diete dimagranti e per il controllo del peso perché è ricca di fibre solubili che nello stomaco si impregnano d’acqua come spugne e determinano una distensione delle pareti gastriche procurando uno stimolo di sazietà.
Buona fonte di pectina, una fibra solubile che si dissolve nel corpo e forma nell’ambiente intestinale di gel viscoso. Si lega alle sostanze nocive e impedisce loro di essere assorbite nel corpo.
Le molecole di grasso intrappolate nel gel non possono così entrare nel flusso sanguigno. Quando la pectina si dissolve nello stomaco, si espande e occupando più spazio dà un senso di sazietà, rallenta l’assorbimento di zuccheri e toglie la fame. Mangiare frutta ricca di pectina favorisce la perdita di peso e la salute cardiovascolare.
Oltre alle vitamine la ciliegia è ricca di ormoni: la melatonina, un ormone che aiuta a regolare il ciclo sonno ( e non solo!) ed utilizzato per molte cure. Le persone con insonnia farebbero bene a consumare qualche ciliegia una o due ore prima di coricarsi.
Ma non viene usato solo il frutto, anche la corteccia del ciliegio è usata per le sue proprietà febbrifughe e antigotta. Famosi sono i cuscini di noccioli: semplicemente riscaldati, immagazzinano il calore e lo restituiscono gradualmente consentendo all’utilizzatore di usufruire dei benefici effetti della termoterapia.
Questa loro peculiarità li rende particolarmente indicati per alleviare dolori: cervicali, lombari, muscolari, articolari dovuti a stress, traumi, stanchezza, cattiva postura.
Termoterapia per alleviare dolori cervicali, dolori lombari, oppure altri dolori muscolari e articolari. Ottimi nel trattamento di dolori cervicali causati da raffreddamenti d’aria condizionata. Indicati specialmente in tutti i casi dove c’è un irrigidimento del muscolo dovuto a stress.
La sua polpa è un rivitalizzante della pelle del viso e si può usare per questo scopo o sotto forma di maschera.
Non tutti sono a conoscenza che anche i piccioli sono salutari e che possiedono anch’essi una volta fatti essiccare ed usati come decotto, proprietà diuretiche, antinfiammatorie, antiuriche, antigottose, contro l’artrite, i calcoli e la cistite. Fate essiccare i piccioli e i noccioli delle ciliegie e conservateli in barattoli chiusi. All’occorrenza potete preparare un ottimo infuso diuretico e depurativo antinfiammatorio per le vie urinarie.
Infuso di piccioli di ciliegie: 5 grammi di peduncoli – 100 ml di acqua – 1 cucchiaino di miele. Fate bollire nell’acqua i piccioli di ciliegie per 10 minuti. Filtrate, dolcificate con il miele. Bevete l’infuso di ciliegie 2 -3 tazzine al giorno.
La ciliegia oltre ad essere mangiata fresca, è molto utilizzata anche in cucina come base per marmellate, come decorazione di torte, ma anche per accompagnare cibi salati. Ad esempio le marasche attenuano i sapori selvatici della cacciagione (lepre in salmì, arrosti di cinghiale, capriolo, fagiano…). Inoltre le ciliegie sono utilizzate per produrre un vino aromatizzato che si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato; o si possono mettere sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.
Ricordiamo che un’alimentazione ricca di fibre è il modo più efficace per prevenire le emorroidi. Cereali integrali, verdura, legumi e frutta promuovono la peristalsi intestinale, molti componenti delle fibre richiamano acqua e le feci diventano soffici e corpose, facili al passaggio. Inoltre verdura e frutta contengono molti nutrienti che aumentano l’integrità della parete venosa, in particolare sono importanti i bioflavonoidi, le vitamine A, C, E, il complesso B e lo Zinco.
Tutte queste caratteristiche sono tipiche dei mirtilli e delle more e soprattutto delle ciliegie che come abbiamo già visto sono particolarmente ricche di bioflavonoidi.
Ricordiamo gli altri tipi di frutta utili come albicocche, meloni, zucche, carote. Contengono vitamina A anche agrumi, fragole, ribes, broccoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, prezzemolo, crescione e spinaci contengono vitamina C; cereali integrali e il lievito di birra in scaglie le vitamine del complesso B; mentre lo Zinco è presente in semi oleosi, avena, grano, grano saraceno, mandorle, nocciole, piselli, rape, prezzemolo, aglio, carote.
Un problema importante inerente le tecniche agronomiche utilizzate per le ciliegie:
Una volta di più ci sentiamo di raccomandare una grande attenzione nella scelta di dove e da chi acquistare le ciliegie. La scorsa settimana una famiglia di produttori del veronese ha mangiato le proprie ciliegie sette giorni prima del dovuto, perché per errore l’agronomo aveva indicato loro sette giorni di carenza anziché i 15 prescritti, relativamente ad un insetticida utilizzato. ( il tempo di carenza è il tempo in cui non si deve assolutamente consumare il prodotto dopo un trattamento eseguito con prodotti chimici dannosi alla salute). Ebbene tutta la famiglia è stata male ed è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari… eppure si trattava delle loro ciliegie!
Certamente per una persona in buona salute e dotata di un fegato sano, ufficialmente e legalmente almeno, le ciliege si possono consumare, dopo i dovuti periodi di carenza rispetto ai trattamenti subiti… Ma siamo proprio sicuri che sia veramente così per tutti e senpre in tutti i casi?
“Nuove Scienze” come l’ormesi, recentemente prepotentemente tornate ala ribalta, mettono profondamente in discussione quel tipo di assunto secondo il quale al di sotto di certe soglie i prodotti chimici contenuti nei cibi non abbiano effetti lesivi per la salute. Mentre è certo che per avere la stessa resa energetica di una mela di 20-30 anni fa, ora bisogna consumare 10 mele. (Vedi il nostro articolo “C’era una volta la frutta…”)
La vera rentrée del concetto di ormesi si è avuta per merito dell’agenzia americana EPA (Environmental Protection Agency), negli anni ’80, che decise di applicare un modello di stima del rischio per sostanze cancerogene e per siti contaminati che rispondesse alle domande: quanto bassa deve essere una dose per essere veramente certi che non sia pericolosa oppure quanto pulito deve essere un sito per essere veramente pulito?
L’applicazione di principi di prudenza ha portato le istituzioni europee a bandire non molti anni fa alcuni principi attivi utilizzati in agricoltura, soprattutto per le ciliegie, salvo poi reintrodurli a seguito delle pressioni di certe lobbies di produttori (farmaceutiche ma anche agricole).
Avremo modo di approfondire questi argomenti in futuri articoli. Nel frattempo indichiamo dei link che descrivono alcuni tipi di insetticidi ed alcuni fatti di cronaca, che sono sulla cresta dell’onda.
Quello che è certo è che la ciliegia e un dei prodotti sui quali si usano più insetticidi in assoluto, quindi prudenza e Soprattutto raccomandiamo di cercare di conoscere il produttore!
Spesso gli agricoltori protestano che almeno per la ciliegia è impossibile produrre senza trattamenti chimici.
Chi utilizza le tecniche secondo l’ ” Agricoltura della luce del carbonio” , promosse da Coop Vino Nuovo, può facilmente testimoniare che invece è possibile, è facile ed è meno costoso.
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L’ Anguria aiuta i muscoli (anche il cuore è un muscolo!) ed aiuta a lenire i dolori.Grazie all’abbondante amminoacido l-Citrullina.
Questo amminoacido, da sempre all’onore delle cronache come una molecola miracolosa per la Cura dell’impotenza, è unamminoacido non essenziale. Il suo nome “citrullina” non deriva da “citrullo” inteso come si fa in Toscana per indicare una persona sciocca, senza cervello (Chi è nato citrullo per gli altri è un trastullo…), bensì deriva proprio dal termine latino che riconduce sia al Cocomero che al Cetriolo, così come curiosamente il termine anguria deriva dall’antico greco “aggourion” che riporta sempre al cetriolo. Quello che è certo è che proprio dall’anguria è stata isolata per la prima v0lta questa molecola e da qui è nata l’idea secondo la quale nell’anguria risiederebbero molte soluzioni di ogni disturbo sessuale (ed urogenitale) maschile (e non solo). Secondo un’altro studio a cura del Centro per il miglioramento di ortaggi e frutta dell’Università A&M del Texas (direttore della ricerca Bhimu Patil) sarebbe proprio l’anguria il vero “frutto della passione”, in grado di aumentare la libido e le prestazioni, tanto che si stanno studiando sia dei sostituti naturali del Viagra, sia delle modifiche genetiche, per poter disporre di più Citrullina direttamente nella polpa (anziché dalla scorza come vedremo meglio in seguito)
In realtà le asserite virtù afrodisiache in tutto questo hanno un fondamento sul fatto che la citrullina è un precursore della arginina, un altro amminoacido, coinvolto nella sintesi dell’ ossido nitrico (NO). Attraverso la stimolazione dell’enzima guanilato ciclasi, l’ossido nitrico produce una vasodilatazione aumentando il turgore dei corpi cavernosi e concorrendo in maniera determinante all’erezione del pene. La citrullina inoltre è coinvolta nel complesso ciclo dell’urea e riveste un ruolo importante nelle difese immunitarie, attraverso l’azione di una notevole serie di importanti attività enzimatiche.
C’è un problema però e cioè che la citrullina è contenuta soprattutto nella parte bianca, cioè nella scorza dell’anguria, così come un altro componente fondamentale dell’anguria che è l’importantissimo potassio, a sua volta protagonista per lenire i disturbi legati ad alterazione della pressione osmotica, alla ritenzione idrica, all’eccitabilità neuromuscolare e al ritmo cardiaco.
Quindi per rendere disponibili in modo determinante queste due preziosissime sostanze è necessario estrarle dalla parte bianca ed il modo più facile è quello di munirsi di un estrattore. (SECONDO NOI IL MIGLIORE ed il piu’ adatto a questo è ESSENZIA) Se poi l’estrattore è di quelli inferiori ai 50 giri, esso sarà molto più efficace nell’attivazione degli enzimi, più che mai fondamentali nelle reazioni che riguardano le importanti attività già citate.
Ottima per esempio l’associazione di questo estratto con mela, zenzero e rapa rossa cruda.
Utile ricordare ancor di più che grazie a circa il suo 93% di acqua alcalina di cui è composta l’anguria, questa ricopre un ruolo fondamentale non solo nella salute delle vie urinarie e renali. L’anguria è sicuramente uno dei frutti più dissetanti e con le maggiori proprietà diuretiche, depurative e disintossicanti dell’organismo., per cui la sua assunzione può apportare benefici in caso di gonfiore dovuto a ritenzione idrica. Questo è uno dei tanti motivi che porta i migliori medici e nutrizionisti a consigliare un consumo minimo giornaliero di almeno un chilo di anguria e/o melone.
Il prezioso Betacarotene e soprattutto magico Licopene sembrerebbe anche essere coinvolto nella prevenzione e cura dei tumori (specie quelli alla prostata dell’uomo e al seno nelle donne). In ogni caso è certa l’azione antinfiammatoria del licopene oltre che nel contrasto dei radicali liberi e quindi dell’ossidazione cellulare e dell’invecchiamento delle cellule stesse.
Oltre al già citato potassio gli altri minerali ( magnesio, manganese, fluoro, rame, selenio, sodio, ferro fosforo e calcio) e le vitamine: vitamine A, tiamina (vitamina B1), riboflavina (vitamina B2), niacina(vitamina B3), B5, B6, vitamina C, vitamina E e J sono ottime per contrastare la stanchezza e per facilitare il reintegro dei liquidi e delle sostanze durante il periodo estivo.
Ottima per tenere il peso sotto controllo, uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, condotto da un team di ricercatori dell’Università americana di Purdue, potrebbe essere considerata un notevole mezzo naturale Per mantenersi in forma e proteggere il cuore, sempre grazie alle proprietà della citrullina, ricca di proprietà benefiche per ridurre il colesterolo cattivo e contro l’ipertensione e le malattie cardiache.
A proposito di enzimi va ancora ricordato che una buona soluzione all’indigeribilità dell’anguria (per questo cibo considerato cibo monofagico[va digerito da solo], così come il melone) è quella di masticarne o estrarne i semi, che contengono proprio di enzimi utili alla digestione della stessa. Oltre a migliorare il processo di dimagrimento l’anguria se mangiata durante il giorno contribuisce a diminuire il senso di fame.
Più studi recenti infine hanno rivelato che così come in alcune zucche i cetrioli e i meloni, l’anguria presenta un effettivo potere di ridurre il dolore muscolare. La L-citrullina aiuta i muscoli a ottenere ossigeno più velocemente e questo favorisce la loro veloce riparazione. Questo unito alle varie proprietà antiossidanti migliora le prestazioni atletiche, soprattutto dopo un intenso allenamento, quando normalmente si avverte dolore a causa di piccole lacerazioni nelle fibre muscolari. Martha P. Tarazona-Díaz e colleghi dalla Università Politecnica di Cartagena (Spagna) hanno somministrato 500 ml di succo di anguria naturale (contenente 1,17 g di L-citrullina) ed estratto di anguria arricchito (4,83 g di L-citrullina, più 1,17 g di quello normalmente presente nella polpa) oltre naturalmente ad una bevanda di controllo, a sette studenti di scienze dello sport sani (età media 22,7 anni). In questo caso non è stato verificato un miglioramento della cadenza di pedalata, ma entrambe le forme di succo hanno ridotto il dolore muscolare 24 ore dopo l’esercizio e ridotta la frequenza cardiaca di recupero.
Sappiamo già che un’alimentazione a base di verdure è una pratica fondamentale se il nostro desiderio è quello di vivere sani e in armonia col proprio corpo. Ci siamo già ampiamente spesi sull’importanza delle verdure come fonte di vitamine, fibre, sali minerali, elementi in grado non solo di farci star bene ma anche di curare molti dei nostri malanni. Abbiamo anche imparato l’importanza di educarci a mangiare soprattutto frutta e verdura di stagione, quella che ciclicamente cresce dalla nostra terra in un determinato periodo, e dei vari modi con cui la possiamo presentare a tavola: cruda, cotta, al forno, al vapore e in mille altre maniere.
Quello di cui non abbiamo parlato però, e che vorremmo fare qui, è di un particolare modo di preparare le verdure, ancora poco utilizzato, ma decisamente delizioso e sano: le verdure lactofermentate.
Cosa sono, e perché sono così utili per la nostra salute?
Sembra una novità, invece le verdure lactofermentate sono simili a quelle che preparavano le nostre nonne fino a qualche lustro fa: vi ricordate quei vasetti di verdura , sigillati con quella gomma arancione sulla quale si chiudevano quegli strani ganci ed all’interno trovavamo queste strane verdure dal sapore agrodolce, conservata in acqua salata? Proprio quella!
Il processo di lactofermentazione (verdura conservata in acqua salata , ma le migliori sono quelle conservate in acqua di mare) produce vari enzimi e batteri lattici, acidofili e quindi è un’alternativa per assumere probiotici al posto dello yogurt o degli integratori alimentari: le loro naturali proprietà antiossidanti, detox, e protettive vengono così moltiplicate dalla presenza dei probiotici… Ecco perché questo metodo, oltre che essere una gustosa alternativa per assumere la verdura, è anche un vero toccasana per il nostro organismo.
Sperimentatele anche coi bambini, soprattutto con quelli che generalmente guardano con circospezione le verdure che mettete loro nel piatto: sotto questa forma vedrete invece come le apprezzeranno!
Inoltre, le verdure lactofermentate si possono conservare fino a 10 anni nel loro vaso e, se consideriamo questa modalità da una prospettiva più sociale e a lungo termine, essa può costituire anche una riserva di cibo strategica e fondamentale in caso di grave crisi alimentare globale (cosa che molti studiosi affermano essere assai prossima).
Come prepararle?
Da questo punto di vista, largo alla creatività e alla fantasia: potrete sbizzarrirvi a preparare mille tipi di verdure diversa, tagliata a dadini, a julienne, o lasciata intera… le possibilità sono moltissime: carote, cipolle e cipolline, cetrioli, zucchine, rape bianche, rape rosse, verza, cavolo, fagiolini, e chi più ne ha più ne metta.
Nel vicentino l’esempio tipico sono i crauti, ovvero foglie di cavolo cappuccio tagliate sottili e fermentate, la gran parte vendute in Trentino Alto Adige. Dall’Oriente abbiamo importato gli insalatini di daikon e di zenzero. Tra le verdure più adatte menzioniamo i broccoli, le barbabietole rosse, le carote, il
cavolo cappuccio, il cavolfiore, i cetrioli, i ravanelli, i topinambur.
La fermentazione avviene secondo un semplice procedimento che prevede 3 regole fondamentali:
assenza di aria (no ossigeno! Fermentazione anaerobica)
pressione.
Dopo aver affettato finemente la verdura scelta e formate, nell’apposito contenitore in vetro o ceramica, uno strato di circa 2 cm, Procedete con altri strati fatti nello stesso modo, premendo bene ogni volta in modo da eliminare l’aria. Ricordo che la fermentazione deve avvenire in assenza di ossigeno, altrimenti imputridisce. Una volta riempito il contenitore apponetevi un peso (come si fa con le acciughe in vaso) e chiudete con l’apposito coperchio. infine riponente in un luogo fresco e poco luminoso ( le famose cantine di una volta) ad una temperatura ideale attorno i 10° o poco più, max i 15°C. Le verdure saranno pronte dopo 15/20 giorni , ma dureranno a lungo, mantenendo le proprie caratteristiche salutistiche anche per più di 10 anni…!
Durante questo processo che spiegherò meglio più avanti, si sviluppano dei lattobacilli o fermenti lattici e numerosi micronutrienti tra cui le vitamine del gruppo B, la vitamina C e la vitamina K. I lattobacilli come per esempio il Lactobacillus acidophilus, sono efficaci contro la maggior parte dei batteri che sconvolgono la flora batterica intestinale, svolgono praticamente un’azione di riequilibrio, molto meglio di quanto riesce a fare un ’ antibiotico, di cui non condivide l’azione sommaria di generale sterminio e danneggiamento del microbiota. Per questo motivo verdure fermentate come i crauti, sono da considerare cibi probiotici
Vuoi migliorare ancora di più la tua alimentazione?
Come si dice, “visto che hai fatto 30, fai 31”: a proposito di verdura e agricoltura biologica, forse non sai che anche i prodotti bio possono essere carichi di nitrati, per non parlare dei metalli pesanti e delle tossine ambientali, difficili da controllare. che pochissimi controllano: se vuoi essere davvero sicuro del fatto che ciò che stai mangiando sia puro, scopri le caratteristiche della verdure prodotte con la tecniche agronomiche insegnate dalla Coop Vino Nuovo di Soave (verdure di luce). ( vedi “La grande formazione di Movimento Sereno sull’AGRICOLTURA DI LUCE: Alessandro Filippi” )
Proprietà e caratteristiche:
– Si tratta di verdure micorizzate con alghe, aminoacidi, tisane naturali, erbe medicinali e speciali microrganismi naturali e loro metaboliti, con cui si ricompone l’equilibrio naturale del terreno in cui vengono coltivate, procedimento spesso perduto negli ultimi 80 anni di trattamenti intensivi di monocultura e/o a causa dell’utilizzo di pesticidi e sostanze nocive (da cui la filtrazione di sostanze tossiche come diossina, o metalli pesanti, anche quelli versati con le scie chimiche o provocati dall’inquinamento ambientale, o ancora dall’acqua irrigua). Grazie all’uso di questi microrganismi e dei loro metaboliti, alla fine del ciclo naturale dell’azoto, avremo così non più la formazione di nitrati, bensì di aminoacidi, elementi che stanno alla base della catena alimentare, dato che in natura con gli aminoacidi si costituiscono le proteine.
– Il terreno delle verdure cantico viene trattato con particolari tecniche naturali che ristabiliscono l’equilibrio azoto/carbonio, ad esempio con compost speciali, e attraverso la presenza di lombrichi, che notoriamente producono in loco il miglior compost possibile (per saperne di più clicca qui)
– Vengono irrigate con acqua pura informata e dinamizzata
– Si misurano le frequenze energetiche sia del terreno che dei prodotti
– Sono bio e/o biodinamiche (o addirittura il meglio del meglio, quelle prodotte con la tecnica agronomica del Carbonio e della Luce.
Continuiamo nel nostro fondamentale viaggio estivo nella disintossicazione, per prepararci in ottima forma ed energia, lucidi per le scelte, all’autunno caldo e all’inverno freddo che ci aspettano. Vi presentiamo il Glutatione (L-Glutatione), il più potente ed importante fra gli antiossidanti prodotti dall’organismo, presente in tutte le cellule degli esseri viventi.
La Vitamina C, il principale principio attivo vitalizzante finora conosciuto, è autoprodotta da quasi tutte le specie vegetali ed animali, ma non dall’uomo. Interessante! Come a dire che nella legge della natura è inscritta la regola che guarigione e la salute passano necessariamente per la strada della relazione , del saper mantenere buone relazioni di interdipendenza, dalla qualità della nostra interazione con il mondo esterno. Il processo di disintossicazione invece visto in questa luce, sembra essere un processo di preparazione, di deserto, da compiere in se stessi.
Il Glutatione e’ un Tripeptide (composto naturale formato dall’unione di alcuni amminoacidi – un tripeptide e’ un peptide composto da tre aminoacidi uniti da peptide bonds) ed e’ formato da Cisteina, Acido glutammico e Glicina. Con il selenio forma un enzima formidabile. La Glicina è un aminoacido presente in vari alimenti: è abbondante nel latte e nelle uova (246 mg glicina in un uovo di circa 60 gr.).
Tossicita’: Anche assumendo migliaia di milligrammi al giorno non si sono mai dimostrati effetti collaterali, o tossici.
La NAC o N-acetilcisteina è un precursore del Glutatione in quanto viene utilizzata dall’organismo per ricavarne Cisteina. L’integrazione di NAC è utile all’organismo per la sintesi del Glutatione. Molto interessanti gli studi sull’azione della NAC associata alla Vitamina C nella cura dei tumori.
DIFENDE DALLA FORMAZIONE DEI RADICALI LIBERI
L’organismo umano si difende dalla formazione dei radicali liberi attraverso il Glutatione, che partecipa direttamente alla neutralizzazione dei radicali liberi, dei composti reattivi dell’ossigeno, e mantiene gli antiossidanti interni, come la vitamina C ed E, nella loro forma ridotta, cioè attiva.
Il Glutatione e’ un composto organico la cui carenza nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell’esistenza, per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe, alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento (cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo metabolismo OSSIDATIVO.
Un anomalo metabolismo ossidativo determina la mancata eliminazione e quindi lo stoccaggio nell’organismo di sostanze tossiche (con l’aggiunta di ioni+, scompensando i giusti rapporti fra ioni- e ioni+) per via dell’ossidazione dei carboidrati e per l’alterata funzione del trasporto dell’emoglobina, che determina anche una carenza di globuli rossi.
Per potenziare l’attività antiossidante del glutatione è utile l’associazione del suo precursore con Selenio, Vitamina PP, Vitamina B2 e Vitamina E.
DETOSSIFICA DA TOSSINE E METALI PESANTI
Sua principale funzione e’ fungere da donatore di elettroni- (negativi) nella reazione catalizzata dalla Glutatione Perossidasi; questa reazione svolge un ruolo preminente nell’eliminazione delle tossine ed in particolar modo dell’acqua ossigenata (perossido di idrogeno, carico di ioni+), estremamente tossica per le cellule e SEMPRE presente nel caso di malattie medie e gravi.
Attraverso il processo di coniugazione diretta, detossifica molti xenobiotici. Con il termine xenobiotico si definisce una sostanza chimica che è estranea al sistema biologico. La categoria include i farmaci, vaccini, i contaminanti ambientali, gli agenti cancerogeni, gli insetticidi, l’alcol, ma anche composti di origine naturale e composti che si originano per l’aggiunta di additivi chimici o in seguito alla cottura dei cibi. In rapporto alla loro natura e concentrazione, gli xenobiotici possono determinare effetti nocivi sull’uomo, sull’animale o in generale sugli ecosistemi.
Disintossica fegato e sangue da metalli tossici, quali cadmio, piombo, mercurio, benzene e derivati, alluminio, clorati, nitrati, nitriti (non quelli dei cavalli !).
GLUTATIONE, CIBI E SISTEMA IMMUNITARIO Il Glutatione è un componente essenziale del sistema di risposta immunitario. E’ il rigeneratore delle cellule immunitarie e l’agente detossificante più efficace dell’organismo umano. Presente all’interno di praticamente tutte le nostre cellule, permette di produrre più globuli bianchi, rinforzando in tal modo il sistema immunitario di fronte ai virus e ai batteri. Il Glutatione si lega peraltro alle tossine, per trasformarle in composti idrosolubili, facilmente eliminati nella bile o nelle urine.
La Cisteina è il donatore del gruppo tiolico ( -SH ), responsabile dell’attività biologica del Glutatione. Il Gruppo tiolico SH deve essere continuamente integrato per aiutare l’organismo ad eliminare gli eventuali carcinogeni con alimenti ricchi di zolfo chelato: aglio, cipolla, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavoli, frutta abbondante. Numerosi alimenti sono ricchi di Glutatione, tra i quali: arance, avocado, carote, cocomero, fragole, patate, pesche, spinaci. Purtroppo durante il processo di riscaldamento e/o cottura degli molti alimenti, il Glutatione viene completamente distrutto. Siccome lo zolfo e’ uno dei più importanti componenti della molecola del Glutatione, l’ integrazione di zolfo può dunque risultare di grande utilità per incrementare i livelli produzione del Glutatione nel nostro organismo, soprattutto nei distretti nei quali esso riveste particolare importanza.
Altri alimenti molto importanti complementari al Glutatione per la detossificazione del fegato sono i cibi contenenti Resvertrarolo ( uva nera!), la Frutta seccca, la Curcuma, i derivati del luppolo, Vitamine D – (D3) e Vitamine B12.
La Cisteina, come aminoacido libero, presenta un certo grado di tossicità. L’organismo assume la Cisteina come cistina, una molecola costituita da due cisteine legate tra loro da un ponte di solfuro, oppure come Acetilcisteina. L’Acetilcisteina nell’organismo libera la Cisteina, che va a costituire il Glutatione.
Il Glutatione è un potente scudo per la difesa della salute: oltre che da radicali liberi, protegge da radiazioni, chemioterapia, raggi X.
Essendo strettamente legato all’attività fagocitica di specifiche cellule polmonari, protegge dagli eventuali effetti dannosi del fumo, insieme ad altri antiossidanti come vitamina C, E, Selenio, Beta Carotene e Cisteina.
GLUTATIONE VITAMINA C E FERRO E’ ancora più efficace della vitamina C, nel migliorare l’utilizzo e la biodisponibilità del ferro, neutralizzando gli effetti tossici di alcuni agenti esogeni come i nitriti, nitrati, clorati, derivati del benzolo, derivati del toluolo, anilina ecc..
Questi elementi danneggiano l’organismo con un meccanismo insidioso: producono un’ossidazione del ferro trasformandolo dalla sua naturale forma ferrica (Fe2+) nella forma ferrosa (Fe3+) rendendo così il sangue incapace di trasportare l’ossigeno, causando inoltre un’aumento della metaemoglobina (dal 1/2% fino ad un livello a volte mortale del 20/30%).
Attaccando direttamente i composti ossigenati all’interno della cellula, svolge un ruolo chiave riciclando le forme ossidate di vitamina C, ristabilendo così il potere antiossidante di quest’ultima.
GLUTATIONE GRASSI, PELLE, SISTEMA VASCOLARE
Il Glutatione riesce a neutralizzare grassi pericolosi (University of Louisiana USA) ed impedisce inoltre che i radicali liberi si leghino alle proteine fibrose del corpo, evitando così l’indurimento e il restringimento del collagene (e quindi rughe, mancanza di elasticità nelle arterie, ecc.). Per questo motivo il Glutatione mantiene sano e “giovane” il sistema circolatorio.
GLUTATIONE ASCORBATO DI POTASSIO, ENZIMI ( PAPAYA!) – GLUTATIONE ED INVECCHIAMENTO Il prof. Pantellini di Firenze (oggi deceduto) ha indicato un protocollo per cura del cancro con l’Ascorbato di Potassio.
Altri studi mettono in relazione l’implementazione del Glutatione oltre che all’Ascorbato di Potassio anche con l’acqua alcalina o basica, per ripristinare l’equilibrio acido-basico. Naturalmente anche con l’onnipresente e fondamentale Vitamina C.
La debolezza del sistema immunitario e lo stress cellulare ossidante, sono le due principali cause di numerose affezioni legate all’invecchiamento. La Papaina e il Glutatione costituiscono due risposte fondamentali. La Papaina è una miscela di enzimi proteolitici, ovvero di enzimi capaci di scindere le proteine in molecole più semplici. La si trova allo stato naturale nel latte della papaia.
Per quanto riguarda la difesa immunitaria, la papaina specie quella fermentata, mobilita e scinde i ”complessi immuni”, che sono degli aggregati costituiti da diversi antigeni e anticorpi, alfine di facilitarne il rinnovamento. Svolgendo il sistema immunitario un ruolo capitale in numerosi processi fisiologici, la papaina è quindi una preziosa alleata della nostra salute.
La Papaina stimola d’altra parte la produzione di SOD, o superossido dismutasi, che è l’enzima che elimina i radicali idrossili bloccando così sin dall’inizio il processo di formazione dei radicali liberi.
Considerato che la SOD agisce come una vera e propria medicina contro le infiammazioni e le fibrosi, l’utilità della papaina per lottare contro i reumatismi è oramai riconosciuta.
I suoi benefici sono anche stati constatati nelle persone affette dal virus HIV e dall’epatite B o da un diabete insulino-dipendente. Infine, la Papaina riduce gli effetti secondari associati alla radiazione e alla chemioterapia.
GLUTATIONE, EMZIMI E BIODISPONIBILITA’ Alcuni studi hanno dimostrato il minore assorbimento di Glutatione per via orale. Ma non e’ proprio cosi’, in alcuni individui l’assorbimento e’ maggiore che in altri, comunque esso presenta delle difficolta’ di assorbimento. Pertanto è meglio riordinare gli enzimi e la flora batterica intestinale per aiutare la pulizia del fegato in modo che possa esso stesso riprodurre meglio e maggiormente il Glutatione biocompatibile. Esso lo dovrebbe produrre normalmente, ma ciò non succede per le alterazioni prima elencate, perche’ l’organo si trova in uno stato di intossicazione ed infiammazione, quindi di malfunzione, che riduce od annulla la produzione del Glutatione biocompatibile.
Le proteine hanno due principali funzioni: quella relativa alla struttura (per esempio formare i muscoli) e quella relativa alla formazione degli enzimi. Vedremo in un prossimo articolo l’importnaza degli enzimi in relazione al glutatione. Tratto dagli studi di Giovanni Puccio e dal sito http://www.mednat.org/cancro/glutatione.htm
Il migliore sistema che conosciamo per aiutarci ad attivare gli enzimi è quello di bere giornalmente del succo vivo, estratto con un particolare elettrodomestico, che si chiama appuno Estrattore. Essenzia è nettamente il migliore estrattore che conosciamo per estarrre enzimi attivati dia frutti e dagli ortaggi indicati nell’articolo.
Puoi informarti ed ordinare prodotti ed alimenti che contegono glutatione e gli altri nutraceutici presso i Punti Sereni e nei Qantiqa Points. Ovviamente anche nel web, attraverso io portale del nostro gestore, ovvero il Portale delle Aziende Serene ( clicca qui).
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Il Glutatione insieme con il selenio, forma l’enzima Glutatione perossidas
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