Oltre alle varietà di frutta attualmente già disponibili,anche quest’anno sono finalmente maturate e disponibili le famose ed attese arance rosse tarocco biologiche, coltivate secondo la metodologia naturale ed i principi della Frutta Cantico, la frutta che canta.
La protagonista di questa dolcezza del Creato, a cui va la nostra gratitudine per la collaborazione nel farci amare il Creato anche nelle cose così semplici come un’arancia squisita e salutare, questa volta è Concetta Mineo, che gran parte dei nostri soci ricorda bene dall’anno scorso: finalmente e semplicemente delle arance veramente buone…!
Agricoltura della Luce & del Carbonio: Corso di Alessandro Filippi ( Pres. Coop Vino Nuovo) a Padova
Nell’informazione energetica e nell’ordine contenuti negli alimenti (entrambi strettamente legati alla luce memorizzata) è custodito il segreto di una vita lunga e sana; entrambi si possono gustare ma non definire scientificamente. Questo corso compie un grande passo avanti, perché rende la qualità visibile e mostra in maniera straordinaria l’ordine memorizzato nelle piante e quindi nel nostro cibo. Così come gli alimenti biologici si distinguono chiaramente da quelli industriali, anche l’agricoltura biologica ha istituito un nuovo paradigma sociale e della salute .
Ma anche l’agricoltura biologica necessita oggi di un ulteriore passo avanti verso le scoperte delle Nuove Scienze.
Anche il premio Nobel per la fisica Erwin Schrödinger considera la luce memorizzata negli alimenti un decisivo fattore di ordine. Il metodo cristallografico qui presentato svela l’ordine intrinseco degli alimenti biologici in immagini bellissime ed eloquenti. Secondo il premio Nobel Ilya Prigogine, per la nostra vita e il nostro armonioso sviluppo abbiamo bisogno di introdurre costantemente ordine.”
Il corso è destinato a:
a tutti coloro ( aziende o famiglie ) che sono interessati ad un percorso di formazione su tecniche agronomiche naturali ed ecologiche ad alto valore nutrizionale
ad agronomi che vogliono implementare la propria attività con conoscenze e tecnologie di ultima generazione
ad aziende agricole che vogliono produrre prodotti pregiati alto valore di ORAC e collocarli sul mercato (anche a livello internazionale) con i marchi e sui canali commerciali della Cooperativa Vino Nuovo
a chi è interessato a lavorare nella Cooperativa
a chi è interessato ad entrare nella compagine sociale
ai punti sereni ( già operativi o ai potenziali nuovi, a chi è interessato a saperne di più)
a medici, nutrizionisti, tecnici che desiderano entrare in correlazione con networks produttivi di interesse nutraceutico
PROGRAMMA DEL CORSO
Prima sezione: il Suolo e le nuove verità della scienza agronomica moderna.
L’Informazione e l’Energia di un territorio.
L’ambiente del sottosuolo e come mantenerlo vitale.
Come riconoscere le caratteristiche del terreno e le piante più idonee al terreno stesso.
Dimostrazione scientifica della Base Agronomica, su cui si fonda l’Agricoltura di Luce.
Seconda sezione: L’acqua, le frequenze di luce e l’ Energia Invisibile
Concetti di informazione ed energia. Gli alimenti sono coscienza e purezza e amore sono le qualità più importanti per coloro che li producono.
Dimostrazioni scientifiche e pubblicazioni.
Purezza dell’acqua, qualità energetica e il suo contenuto di informazioni. Tecniche di Vitalizzazione dell’acqua, ma è necessario armonizzare anche gli “influssi” che si trasmettono alle colture: la corrente elettrica, il gas, l’aria.
Le Nuove Tecniche e relative immagini piene di bellezza e armonia: resa visibile, in forma di contrasto, la lotta tra la verità e la menzogna.
Terza sezione: Fitologia naturale per vigne, fruttifere ed ortaggi.
Impianti di cure terapeutiche per le piante.
Piante autoctone curano le piante che usiamo in alimentazione.
Come realizzare delle formule curative utilizzando piante. Metodo di produzione.
Perché le molecole di sintesi non vengono riconosciute dalle forme viventi.
Perché le molecole naturali sono immediatamente assimilabili.
I batteri lacto-fermentati, gli enzimi, le micorrize, i rizomi ed i vari tipi abitanti della rizosfera.
Le tecniche naturali per la produzione di azoto organico.
La Lacto-fermentazione o la cultura enzimatica per riparare l’azione ed i danni dei prodotti chimici.
Le ricette per produrre dei prodotti straordinari, stimolando la vita batterica di campi, orti e giardini.
Contemporaneamente con azione bloccante su funghi e virus patogeni.
Quarta sezione: presentazione della Cooperativa Vino Nuovo e le opportunità offerte ad agricoltori ed a cittadini interessati ad un ambiente e ad un modo più sano di fare business ed economia.
A fine incontro, si terrà una degustazione dei vini proposti dalla cooperativa
RELATORE: ALESSANDRO FILIPPI
clicca sulla foto per entrare nel sito di vendita dei vini di luce
Enologo, cresciuto nell’azienda di famiglia, Alessandro ha investito vari anni della sua vita lavorativa nel progetto di rinnovare il concetto di viticoltura, realizzando nuovi vigneti, mantenendo in vita e valorizzando quelli vecchi, recuperando i biotipi delle varietà autoctone che si stavano perdendo, abbracciando in toto la filosofia dettata dalla coltivazione biologica-biodinamica, realizzando così una forma nuova, più giovane e dinamica, di attività vinicola.
Consulente vitivinicolo a livello internazionale, dedica le proprie energie e la propria decennale esperienza, alle aziende che desiderano imboccare la strada della coltivazione biologica-biodinamica, perseguendo l’obiettivo di una vinificazione il più naturale possibile, evitando quindi l’utilizzo sconsiderato di prodotti enologici commerciali, che rischiano di creare vini incapaci di trasmettere il legame con la terra di origine.
Qui di seguito un interessante video sui Vini di Luce prodotti da Filippi:
SEDE DEL CORSO: Movimento Sereno via Gorizia 1 35010 Capriccio di Vigonza (Pd) tel 342 9508784
Da alcuni anni stiamo sviluppando un sistema di valutazione della qualità degli alimenti che possa avere ripetibilità ed evidenza scientifica. Soprattutto che ci permetta di andare oltre l’attuale sistema di distinzione qualitativa del biologico, sistema in cui entrano a pieno titolo e senza distinzione prodotti di qualità mediocre provenienti da grandi aziende industriali e/o produzioni intensive, così come prodotti eccelsi provenienti da piccole aziende artigianali di grande tradizione e competenza.
D’altro canto sicuramente esistono prodotti artigianali di qualità mediocre così come metodi industriali che riescono a mantenere ottimi livelli di qualità. In mezzo ai due estremi esistono tutta una lunga serie di posizioni intermedie… Come valutarle, per un consumatore inesperto? Come poter capire se un alimento ci dà energia oppure ce la toglie? Come valutare le informazioni che un cibo porta alle nostre cellule?
Infine non è affatto detto che un buon prodotto biologico sia salutare… come possiamo ben vedere nel video che segue:
http://www.youtube.com/watch?v=77o2v_2B_Vc
Ora grazie alla preziosa collaborazione stiamo definendo in collaborazione con alcune università ed istituti di ricerca anche internazionali una nuova metodologia di valutazione degli alimenti che possa prescindere da qualsiasi valutazione soggettiva o politica.
Alcuni soci di Movimento Sereno hanno collaborato allo sviluppo della ricerca fin dai primi tempi della nostra fondazione nel 2008, altri si sono aggiunti strada facendo, altri ancora stanno iniziando a partecipare. L’importante è definire al più presto la squadra che gestirà e sarà proprietaria del nuovo Sistema di Valutazione in modo da giungere in tempi brevi alla definizione dei criteri di finanziamento dei costi e dei corrispettivi ritorni e resa dell’investimento sul progetto.
Eccone una breve traccia descrittiva:
IL FINGERPRINT DI UN PRODOTTO ovvero L’IMPRONTA DISTINTIVA DELLA QUALITA’ ALIMENTARE
1-PACCHETTO ANALITICO DI TERRITORIALITA’ & METALLI
2- PACCHETTO ANALITICO DEI CODICI ESADECIMALI & QUALITA’ SENSORIALE
3- PACCHETTO ANALITICO DEL COMPORTAMENTO CRISTALLOGRAFICO
4- PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO.
1- ANALISI TERRITORIO E METALLI
Questo Pacchetto analitico di ‘TERRITORIALITA’ E METALLI” prende in considerazione l’analisi della territorialità per i prodotti primi e per i loro derivati , per collegare un alimento al suo territorio di origine attraverso l’analisi delle terre rare (lantanidi) e di altri metalli in grado di condizionare aromi e sapori.”
PACCHETTO ANALITICO DI TERRITORIALITA’ & METALLI
La composizione di metalli in un alimento è connessa con la struttura dell’alimento, con i trattamenti subiti prima della commercializzazione e con un possibile inquinamento.
I metalli sono necessari alla nostra vita, e in genere sono fondamentali perché possono entrare nel nostro metabolismo attivando enzimi e altre molecole di interesse metabolico. Talvolta contribuiscono anche ad evidenziare caratteristiche fisiche di un prodotto, su cui, ad esempio esaltano o modificano il colore. Al di sopra di certi livelli però possono avere effetti tossici e possono portare a fenomeni di accumulo. Studiarne i livelli può evidenziare quindi una fonte di inquinamento, e per contro, l’evidente assenza di alcuni metalli può indicare la particolare purezza di un alimento.
Alcuni metalli sono caratteristici delle zone di coltivazione dei vari prodotti (terre rare) e il loro rapporto rimane costante dal terreno di coltivazione all’alimento: dosarli e definire il loro rapporto scientifico può portare a definire la territorialità dell’alimento.
MASSIMA SCIENTIFICITA’ E PRECISIONE TECNOLOGICA
Le analisi dei metalli sono effettuate mediante spettroscopia ad assorbimento atomico, utilizzando lampade a catodo cavo, in grado di emettere luce a una lunghezza d’onda caratteristica per ogni metallo.
Movimento Sereno ed i Laboratori collegati, hanno ad oggi effettuato analisi su calcio, potassio, magnesio, cadmio, rame , nichel, zinco, ferro, piombo e manganese, elementi che sono tra quelli considerati fondamentali. Alcuni di questi svolgono la loro azione come attivatori di processi enzimatici nelle sintesi metaboliche (rame, zinco, magnesio, ecc.) e sono indicati come oligoelementi, altri sono ricercati in quanto, su soggetti sensibili potrebbero avviare reazioni allergiche (nichel, piombo, ecc). “
2- ANALISI DEI CODICI ESADECIMALI & DI QUALITA’ SENSORIALE
PACCHETTO ANALITICO DEI CODICI ESADECIMALI &
QUALITA’ SENSORIALE
COS’E’ E COSA SERVE L’ANALISI TRIDIMENSIONALE DEL COLORE?
il colore costituisce il primo approccio a qualsiasi alimento e quindi influenza la gradevolezza che il cliente percepisce nel vedere un prodotto. La misura del colore avviene mediante uno spettrofotometro dotato di sfera integratrice del colore, gestito da un programma che plotta su assi cartesiani tridimensionali le componenti vettoriali del colore.
Da tale estrapolazione matematica si ottiene la conversione in componenti RGB o in codici esadecimali, dove la prima interpretazione permette un approccio più facile al cliente perché rielabora il dato fisico in un dato di percezione sensoriale.
Tale composizione è anche espressa in maniera univoca mediante un codice esadecimale ripetibile e configurabile al semplice click.
Definire il colore di partenza permette non solo di individuare una caratteristica del prodotto, ma anche di monitorare nel tempo la sua conservabilità e qualita’.
3- PACCHETTO ANALITICO DEL COMPORTAMENTO CRISTALLOGRAFICO.
Ecco un video stupefacente che mostra alcune analisi effettuate su alcuni vini di produttori nostri soci con la metodologia in esame:
ANALISI A PRECIPITAZIONE CRISTALLOGRAFICA
La metodologia SAT e’ uno straordinario metodo Svizzero di analisi cristallografica che determina la qualità di un alimento basandosi sulla diagnosi dei fenomeni di sedimentazione quantistica cristallografica (CQSA).
Si tratta di una Metodica non convenzionale, che Movimento Sereno sta sviluppando con la collaborazione di alcune università ed istituti di ricerca.
Da speciali metodiche estrattive si studiano i Cluster caratteristici del campione e lo si effettua su migliaia di sedimentazioni primarie per arrivare a rintracciare l’impronta cristallografica del campione e la sua qualita’ nel tempo.
CLASSIFICAZIONE CRISTALLOGRAFICA
Creazione di una banca dati delle cristallizzazioni tipiche di un prodotto.
Monitoraggio della qualita’ nel tempo ed introduzione dello studio sperimentale delle caratteristiche non solo chimico-fisiche ma anche quantistiche di un campione alimentare.
Introduzione del concetto di qualita’ vitale dei cibi a livello accademico.
4- PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO
ANALISI METABOLICA – CLASSIFICAZIONE ORGANICA
Pacchetto analisi del profilo metabolico sia dal punto di Vista dei POLIFENOLI CHE DEGLI AROMI. Pacchetto FINGERPRINT POLIFENOLICO Impronta digitale o carta identità polifenolica del prodotto.
Elaborazione del dato sulla prima tipologia di prodotto – Esempio vino o miele in almeno 1 mese
Pacchetto FINGERPRINT PROFILI AROMATICI – Impronta digitale o carta di”identità aromatica del prodotto.
PACCHETTO ANALITICO DEL PROFILO METABOLICO.
Pacchetto FINGERPRINT POLIFENOLICO
Mediante cromatografia liquida ad alta prestazione accoppiata a rivelatore a fotodioidi o a spettrometro di massa (HPLC-PAD-ESIMsn), è possibile determinare tutti i differenti composti polifenolici che sono caratteristici per ogni prodotto alimentare di origine vegetale.
Pacchetto FINGERPRINT PROFILI AROMATICI
Mediante analisi olfattometrica e analisi gascromatografica accoppiata al spettrometria di Massa (GCO e GC-MS) è possibile determinare i componenti volativi responsabili dell’aroma di un prodotto alimentare.
La Gascromatografia (GC) è infatti un metodo ad alta risoluzione che consente di separare composti volatili e semivolatili. Le miscele gassose sono risolte sulla base della diversa distribuzione delle singole componenti tra una fase stazionaria (il rivestimento interno di una colonna capillare) e una fase mobile (gas di trasporto, es. elio).”
Sono trascorsi solo due anni dalla nascita a Soave (Vr) dell’associazione “Terra, Acqua e Salute”, a cura del locale punto sereno ed è proprio al nucleo principale di quei soci che dobbiamo la nascita di una cooperativa che tutti noi di Movimento Sereno consideriamo già di portata storica, nonchè l’ennesima , ma da subito una delle più importanti iniziative imprenditoriali nate in seno al movimento: la Cooperativa Vino Nuovo.
Innanzitutto il nome : Vino Nuovo. Il riferimento è chiaramente alla massima evangelica “ Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi”.
Argomento primo: un nuovo modo di fare agricoltura, un nuovo modo di fare economia necessitano di un ambiente nuovo dove gli enzimi possano agevolmente lavorare e produrre un buon vino. Oggi è sempre più urgente una nuova mentalità… μετάνοια (metanoia), quel cambio di pensiero e di mentalità sul proprio comportamento e atteggiamento, quello chiesto a gran voce da Gesù a questo mondo, che lo continua ad accusare di essere un immorale festaiolo incallito, addirittura di non fare mai digiuno, anzi di essere un seguace di Satana e di curare con il suo dito… (!). Tanto è che Gesù, subito dopo avere enunciato la parabola del vino nuovo in otrì nuove potrà finalmente spiegare che tutti i peccati saranno perdonati, tranne quelli contro Spirito Santo (ovvero come già di spiegava Isaia, scambiare bene con il male, la luce con le tenebre, il dolce con il salato… Cosa che non guasta sapere in tempi come questo, in cui lo zucchero, quello raffinato cioè il saccarosio, ricavato dalle amare barbabietole, è diventato la principale tossina legalizzata della nostra civiltà occidentale, nonostante tutti i danni che produce al corpo umano, danni abbondantemente documentati e pubblicati a centinaia dai principali istituti scientifici del nostro tempo.
Cambio di mentalità, dicevamo. Nonostante si faccia di tutto per nasconderlo, di giorno in giorno sta montando una marea incontenibile. Ricordate quei vecchi films francesi di vent’anni fa come LA CRISI , tipo quella scena in cui i figli gettano nella spazzatura “la grande cena”, accusando la mentalità dei genitori e della loro generazione?
O meglio ancora ricordate uno dei grandi classici “Il Pianeta Verde”?… mi riferisco alle scene in cui si parla delle nuove generazioni del pianeta che ad un certo punto improvvisamente hanno abbandonato tutti gli stili di vita corrotti, chiedendo conto dei danni e delle responsabilità a tutti coloro che fino ad allora li avevano perpetrati e di insegnati… ( genitori, insegnanti , agenzie educative di tutti i tipi, massa media, autorità istituzionali…)?
I semi gettati al vento venti-trent’anni fa, si stanno facendo ora grandi querce! Anzi una foresta che cresce.
Oggi i mass-media fanno molto rumore per una pianta che cade, ma pochi ancora sono concentrati sulla foresta che cresce, perché sembra far poco rumore, se l’orecchio non è in ascolto. Questa nuova mentalità sta crescendo come una marea inarrestabile ed incontenibile, molto più velocemente del previsto. Presto sommergerà tutto come un nuovo diluvio universale. Presto tutto verrà alla luce e non potrà più essere tenuto nascosto.
Il vero dramma è che non avremo di fronte a noi qualcuno che ci accusa formalmente, oppure forse si, ma non è tanto quello che dobbiamo temere, quanto piuttosto le nostre singole coscienze!
Le nostre singole coscienze non sapranno più sostenere il peso dello stress di tutte le responsabilità, di tutte le omissioni e di tutte le mancanze di trasparenza con cui abbiamo agito nella nostra vita e ciò riguarderà ciascuno di noi nel nostro intimo.
O sapremo velocemente rinnovarci, o sapremo rinascere dall’alto … o capitoleremo sotto il peso della sofferenza che tutti proveremo dentro. Proveremo una sofferenza bruciante, di fronte ai risultati delle nostre azioni, soprattutto dei nostri acquisti che per decenni hanno motivato i produttori a distruggere il pianeta per rispondere alla nostra Domanda Aggregata mondiale di beni spazzatura, marchi insignificanti pur di gran moda.
Rinnovarsi significa chiedere perdono. Per avere perdono, bisogna perdonare.
Ma come faranno i nostri figli a perdonarci dopo che li abbiamo mandati fin dalla tenera età dell’asilo a nutrirsi nelle mense del famoso junk food-cibo spazzatura? In “scuole” dove invece che essere allenati ad essere educati (educare=ex ducere “tirar fuori” i talenti!) li abbiamo abbandonati all’ addestramento verso il giudizio ed la competizione?…
… per non parlare del loro abbandono, tutte le volte che li abbiamo lasciati soli di fronte alla agenzia educativa più terribile di tutti tempi, la famigerata televisione!
Non sarà cosa facile questo saper perdonare. Occorre prepararsi per tempo. Coop Vino Nuovo ci viene in aiuto, è una nuova palestra. In Coop Vino Nuovo si pratica la Nuova Economia, quel tipo di economia dove è impensabile un atto economico. in cui si possa anche solo pensare di mettere in pericolo o danneggiare un altro essere umano, l’ambiente o la una comunità in cui si vive. In coop Vino Nuovo partiamo dalla gratitudine e la lode, ciò che ci introduce all’argomento secondo.
Argomento secondo: Il vino è stato (indovinate il perchè?) , assieme al pane, uno dei principali alimenti ad essere stato attaccato e sofisticato dalla nostra attuale civiltà industriale di produzione di cibo di massa. Il vino è diventato un grande business, ma ha dovuto pagare un grande tributo a quell’altare: ha dovuto rinunciare alla propria qualità fondamentale, cioè quella legata alle virtù terapeutiche del vino stesso. L’ormesi è un scienza antica che dalla notte dei tempi ci spiega come e perchè alcuni elementi naturali possono essere dannosi in certe quantità ed invece terapeutiche in altre ( il vino nella quantità di un bicchiere al giorno è una di queste. Il vino vero e naturale s’intende, non quel liquido rosso che il più delle volte viene spacciato con questo nome). Ricorderete che un bicchiere di vino rosso al giorno, rientra tra quei pochi punti fondamentali comuni a tuttti i popoli longevi del mondo ( vedi I nove segreti della sana longevità – The blue zones ).
Questa virtù terapeutica va recuperata a tutti costi e ristabilita al primo posto tra le qualità dell’alimento vino. Oggi i vini che possono vantare virtù terapeutiche infatti, sono molto rari e questo è un grande delitto nei confronti dell’umanità tutta.
Tutti i vini, così come tutto il pane è opportuno che tornino a svolgere il prima possibile il loro naturale ruolo terapeutico e nutrizionale, per e con i quali sono stati creati fin dalla fondazione del mondo.
Ricordate il famoso discorso di Robert Kennedy del 1968 sulle stragi del sabato sera?
Per anni i mass-media ci hanno bombardato la mente per inculcarci l’idea che il vino è la principale causa delle stragi del sabato sera (chissà perché questa discriminazione nonostante la birra che scorre a fiumi, per non parlare dell’ alcol, delle bevande stimolanti, pasticche etc.), tanto è vero che anche chi beve un solo buon bicchiere di vino durante una normalissima cena, rischia anzi certamente in caso di controllo si vedrà ritirata la patente, oltre ad una denuncia di guida in stato d’ebrezza.
Come si concilia tutto questo con le proprietà terapeutiche di un buon bicchiere di vino rosso?
Quando un giorno si distinguerà il vino finto dal vino vero e e si tornerà dunque a dare ad ogni cibo il suo giusto nome, finalmente tutti capiranno, senza bisogno di alcuna ulteriore spiegazione…
Mi chiedo come si fa a chiamare ancora “pane” quell’insieme di semilavorati industriali e glutine aggiunto a farine d’oltreoceano di scarsissima qualità , nonchè rinforzate per poter produrre “pane” in tutte le condizioni ed a tutte le ore, prodotti da forno che escono sotto questo nome, nonostante siano veleni per i nostri intestini, in tutti i supermercati ed in gran parte dei panifici, che non si rendono conto dell’importanza del nome che portano?
Che fine hanno fatto? Qualcuno li ha visti ancora negli ultimi trent’anni girare nel pane? Perché ci ostiniamo a chiamare pane un prodotto CHE NON CONTIENE NESSUN LACTOBACILLUS, cioè nessun probiotico, pur essendo questo uno dei principali fattori del gusto del pane stesso? Siamo proprio sicuri che l’unico modo per rifornirci di LACTOBACILLUS debba per forza essere un integratore come dicono gli americani o ancor peggio uno yogurt, dove chissà perché, l lactobacilli sono brevettati (quindi non più quelli naturali!) e dove ci viene nascosto che il loro numero è infinitesimale ed assolutamente insufficiente per la salute del nostro intestino ( che è anche il cervello enterico , cioè il nostro secondo cervello , dove risiede i 70% del nostro sistema immunitario?)
Lo stesso possiamo dire del vino.
Ecco le più classiche e più conosciute caratteristiche terapeutiche del vino, nella dose di un bicchiere a pasto, tanto che il vino è ritenuto essenziale in tutte le ditte ospedaliere (stendiamo un pietoso velo sulle ditte ospedaliere dei nostri ospedali!) come complemento dietetico in terapia:
stimolatore del rendimento muscolare e della funzione respiratoria, agente antibatterico, stimolatore della secrezione gastrica, alimento di risparmio (grazie alle calorie da alcol), sostanza che favorisce l’assorbimento delle vitamine e dei grassi specie in soggetti con sintomi di malassorbimento lipidico, stimolatore dell’appetito e nel trattamento dell’anoressia, stimolante del sistema nervoso e delle attività psichiche, diuretico, vasodilatatore delle arterie grazie ai polifenoli, regolatore dell’alcolemia. Oggi il resveratrolo, uno dei principali antiossidanti contenuti naturalmente nel vino, specie in quello rosso, è uno dei principali integratori venduti in America. Si è persino ipotizzato che il resveratrolo agisca come un ormone, attivando i recettori degli estrogeni. Potrebbe anche essere utile nella prevenzione quotidiana della neurodegenerazione e quindi in alcune malattie croniche come per esempio l’Alzheimer ed il Parkinson. Molti studi stanno progressivamente attribuendo a questa molecola, presente nella buccia dell’uva, qualità quali la prevenzione del cancro al colon e la riduzione del colesterolo vanno. Il resveratrolo si accumula come un anticorpo nelle foglie che nelle bucce quando queste feste vengono attaccate dai funghi. Anche i PCO (PROANTOCIANIDINE) presenti prevalentemente nei semi ed in grandi quantità nel vino rosso ( 1 g per litro), svolgono un’azione protettiva contro malattie cronico degenerative che colpiscono il cervello o il cuore (es. l’aterosclerosi).
Insomma nel vino sono presenti alcuni tra i più potenti antiossidanti che la natura abbia mai messo a disposizione dell’uomo!
Tutti questi argomenti ci conducono diritti al nostro terzo fondamentale tema che è quello legato all’informazione ed all’energia di un alimento, quale fattore strategico di un territorio attraverso e nel quale i prodotti assumono caratteristiche fondamentali per la nostra nutrizione e salute.
Argomento terzo: l’informazione e l’energia di un territorio.
Questo argomento ci riporta all’importanza del nostro microbiologo intestinale e dall’altra al significato energetico di alimento.
Il microbiota intestinale è l’insieme della popolazione batterica che occupa la parte centrale del canale digerente umano e da qualche tempo se ne parla come qualcosa che potrebbe rivoluzionare i concetti di salute e malattia. Sembri si tratti di un vero e proprio organo nell’organo.
Al momento, infatti, si sono conteggiate circa 800 specie presenti, 700 ceppi e 55 famiglie: la maggior parte delle quali in stretto legame con l’attività intestinale. Un insieme di microrganismi e virus che pesa all’incirca 1,5 chilogrammi e che oggi la comunità scientifica ritiene coinvolto nei meccanismi di insorgenza di diverse malattie o meglio della salute stessa dell’individuo. Se si pensa che il patrimonio dei nostri batteri intestinali è costituito da oltre 3 milioni di geni esistenti da 5 miliardi di anni, e che l’homo sapiens è comparso sul pianeta da solo circa 200.000 anni, l’idea che il microbiota intestinale rappresenti un “super-organismo” non appare così remota. Il microbiota è infatti composto da un numero di batteri che sono 6 volte il totale delle cellule che compongono l’intero corpo umano e da almeno 4 milioni di tipi di batteri diversi. Un mondo dentro di noi che ha diverse funzioni, che vanno dalla metabolizzazione (demolecolizzazione= estrazione e digestione delle molecole ad opera dei batteri specializzati) di alcuni nutrienti alla difesa dell’organismo, dalla sintesi di vitamine alla regolazione dell’attività del sistema immunitario.
Ma che cosa c’entra il nostro microbiota intestinale con il territorio in cui viviamo e soprattutto con i cibi prodotti in un determinato territorio?
Il nostro microbiota si forma durante la gravidanza di nostra madre, cioè nei nove mesi in cui siamo dentro la sua pancia. Inoltre si completa nei primissimi anni di vita e dunque ha a che fare con tutto ciò che ingerisce nostra madre e noi stessi ingeriamo durante i nostri primi anni di vita.
Ovvio che se ci alimentiamo di prodotti industriali che provengono dai supermercati, il nostro microbiota avrà poco a che fare con il territorio in cui siamo nati ed abbiamo vissuto, noi ed i nostri genitori.
In tutti gli altri casi la correlazione tra cibo, territorio e salute sarà fortissima, tanto più forte quanto sappiamo nutrirci in modo naturale.
Uno dei primari obiettivi che si pone la Cooperativa Vino Nuovo è quello di portare anche in Italia questo sistema scientifico di valutazione di qualità di un alimento.
Segue in esclusiva per i nostri lettori un documento esclusivo sulla valutazione della qualità di un vino. Questi testo è stato prodotto dalla Cooperativa in collaborazione con la società svizzera SOL ( www.solsociety.ch) “. ( scarica qui pdf con la spiegazione sulla procedura di valutazione : ric.vision lab per pubblico.pdf )
Dispositivo per l’attivazione, la dinamizzazione, la vitalizzazione dell’acqua di irrigazione e delle tisane di nutrimento delle vigne.
Seguiranno periodicamente articoli sui vari prodotti agricoli della Cooperativa (frutta, verdura , cereali e prodotti trasformati) e l’indicazione dei network distributivi in cui si potranno acquistare i prodotti della Cooperativa Vino Nuovo.
Attualmente i vini di luce si possono trovare nella sezione Alimenti Funzionali del sito di QANTIQA ( clicca qui ) e nel sito Vini Buoni Bio ( clicca qui ) .
Noûs è il primo logo dell’appena nata Cooperativa Vino Nuovo.
Noûs oltre che significare “noi” in lingua francese (in onore dei nostri soci della Valle d’Aosta) è una parola che deriva dal greco e sta a significare “intelligenza divina che organizza il mondo”.
E’ stata usata da vari filosofi greci che le attribuiscono elevati significati spirituali. è inoltre molto simile alla parola “nuovo”, che verrà utilizzata non solo per il vino ma per tutti i prodotti agricoli alimentari di cui si occupa la cooperativa.
Uno dei vini con cui la Cooperativa partecipa al Vinitaly 2015
I contatti provvisori iniziali della Cooperativa Vino nuovo sono:
cell. 338 2959112
( Alessandro Filippi, Presidente della Cooperativa)
oppure
cell. 329 5912770
Lucio Levorato (Consigliere delegato della Cooperativa).
La Cooperativa è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità tra i soci, senza fini di speculazione privata, ed ha per scopo l’organizzazione e la gestione di servizi di raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in genere prodotti dai soci con metodi naturali di coltivazione della terra, sostenendo e promuovendo la conoscenza e l’utilizzo delle più avanzate tecniche di lavorazione della terra con metodi naturali, creando una rete di solidarietà e reciproco sostegno tra i soci per la valorizzazione dei prodotti agricoli ottenuti con queste nuove tecniche, nel rispetto delle specifiche peculiarità del territorio e dell’ambiente naturale in cui le attività agricole sono svolte.
a) lo studio, la ricerca e la divulgazione delle migliori tecniche agrarie di coltivazione della terra con metodi naturali, nel rispetto degli equilibri biologici della terra e dell’ambiente, atti a favorire la crescita e lo sviluppo di piante e di prodotti agricoli, sani, nutrienti e bioenergetici;
b) lo studio, la produzione e la distribuzione di prodotti naturali per la cura e la crescita delle piante e delle coltivazioni agricole in genere;
c) l’organizzazione e la gestione di centri di raccolta per la lavorazione, la trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli dei soci in generale, ed in particolare la raccolta di uve per la loro trasformazione in vini pregiati, atti a valorizzare le peculiarità, i sapori e le energie del territorio in cui sono state prodotte;
d) l’organizzazione e la gestione di servizi tecnici di consulenza ed assistenza agraria, aziendale e commerciale, anche mediante apposite convenzioni ed accordi con professionisti e/o enti specializzati nel settore, al fine di consentire a tutte le imprese agricole di apprendere ed attuare nel proprio fondo tutte le attività e le tecniche di coltivazione e cura delle piante con metodi naturali;
e) l’organizzazione di convegni ed eventi di promozione culturale e commerciale, in genere, a sostegno e valorizzazione dell’attività agricola svolta dai soci e dagli agricoltori in genere, al fine di divulgare e diffondere nel modo più ampio ed efficace possibile, la conoscenza delle tecniche di coltivazione naturale promosse dalla Cooperativa;
f) l’esercizio di macchine agricole, anche attraverso apposite convenzioni tra i soci, in modo da favorire l’interscambio di mezzi e risorse da condividere tra tutti i soci, in modo da ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi e l’inquinamento dell’ambiente;
g) la costituzione ed il finanziamento di più Comitati Scientifici, composto da tecnici (soci e non soci), dotati di specifiche professionalità ed esperienze, al fine di sostenere ed orientare la ricerca scientifica) che precede, con lo scopo di incrementare le conoscenze e l’applicazione pratica delle tecniche di coltivazione promosse dalla cooperativa. Al Comitato sono affidati anche compiti di supporto e vigilanza sulle tecniche agrarie attuate dai soci.
E’ anche possibile ricoprire la posizione di soci finanziatori della Cooperativa e ricevere rendimenti più elevati di quelli forniti dal sistema bancario! Ogni risparmiatore può ri chiedere alla Cooperativa di diventare socio finanziatore e potrà dunque così contribuire a mettere al sicuro i propri risparmi… nel mondo della terra e dell’agricoltura!
In questi giorni stiamo vagliando domande di ammissione a socio della cooperativa da parte di aziende agricole nei vari comparti in tutte le regioni italiane.
Stiamo inoltre reclutando e selezionando i vari esperti per la formazione dei Comitati Scientifici.
Ogni esperto che dimostri importanti competenze nei settori di cui si occupa la Cooperativa è il benvenuto.
Non ci resta altro che augurare alla Cooperativa un luminoso cammino. Buon lavoro Coop Vino Nuovo!
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