RICETTA VERMIFUGA ED ENERGIZZANTE, per adulti e bambini

Mescolate i semi di zucca e girasole assieme, e friggeteli in una padella con un po’ di olio d’oliva e sale. Mentre la padella si riscalda,  mescolateli con un cucchiaio di legno, e cuocete per 10 – 15 minuti.

Per i bambini : prendere 1 cucchiaio da minestra dei semi mescolati tutte le mattine e attendere mezz’ora prima dei pasti.

Per gli adulti: prendere 1 cucchiaio da zuppa dei semi tutte le mattine ed attendere mezz’ora prima dei pasti.

E’ molto importante masticare bene i semi prima di inghiottirli.
Il periodo minimo di trattamento previsto è per un ciclo lunare completo ( 28 giorni).
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Gruppo d’Acquisto Melograno Wonderful – novembre 2017

Melograno per tutti coloro che posseggono un estrattore, UN FANTASTICO SUCCO VIVO DA 10.000 ORAC!!!

Il melograno, il cui nome scientifico è Punica Granatum, è una pianta appartenente alla famiglia delle Punicaceae. Il nome “melograno” proviene dal latino malum (mela) granatum (con grani).
Dalla forma cespugliosa, presenta foglie verdi e lunghe, accompagnate, durante la fioritura, da fiori rosso intenso dai quali si sviluppa il suo frutto, la melagrana, che giunge a maturazione in autunno.

Questa pianta sembra essere originaria dell’Asia sud-occidentale ed è oggi diffusa nelle zone dotate di clima mediterraneo dell’Europa e dell’Asia, ma anche del Nord America.

Fin dall’antichità il frutto del melograno è stato considerato simbolo di fertilità, abbondanza e longevità, per tutte le culture che sono entrate in contatto con questa pianta e si sono lasciate sedurre dai suoi succosi frutti, ricchi di semi di colore rosso (arilli).

Alle popolazioni antiche erano già noti alcuni degli effetti benefici sulla salute di questo frutto, ma solo negli ultimi anni la ricerca ha dimostrato in maniera scientifica quali e quanti effettivi positivi possano derivare da un consumo regolare di melagrane.

I Principi che ci guidano nelle scelte dei fornitori: (formula energia + informazioni vitali ottimali)

1. il prodotto deve essere buono, molto buono.
2. deve essere vivo (ok dal punto di vista nutrizionale: +orac, +vitamine (pieno di micronutrienti)
3. deve essere ad alto valore energetico
4. deve essere pulito (non solo dalla chimica, ma soprattutto da nitrati, metalli pesanti, tossine, etc. )
5. deve essere giusto (proviene da una filiera controllata dal punto di vista sociale, controllata dalla comunità locale)
… in un’unica parola il prodotto deve essere vero!

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vedi anche Il melograno, un frutto leggendario

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Scarica il ricettario melogranomania

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Il melograno, un frutto leggendario

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Gender e Vaccini: boom di scuole genitoriali!

statua-ellenistica-di-ermafroditoEsiste veramente il rischio che per “contrastare la violenza e le discriminazioni di genere”,  vengano vietati gli appellativi: “signore” e “signora”, “studente” e “studentessa”?

…come accade da un po’ di tempo  alla City University di New York che  ha messo al bando anche i già neutri “Mr.” e “Mrs.”. Accademici e membri dello staff dell’ateneo sono invitati a non utilizzare i saluti di genere in corrispondenza con gli studenti-e di utilizzare invece il nome completo di uno studente, in nome dello “sforzo continuo per assicurare un ambiente accogliente e inclusivo di genere”.

A nostro avviso è  certamente possibile, ma poco probabile.
Se sarà possibile lo sarà soprattutto a causa delle divisioni cui assistiamo oggi. Va detto però che almeno in forma teorica è poco probabile. Se dobbiamo attenerci ai testi ufficiali in effetti il testo della legge è ineccepibile:
“Obiettivo prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale, sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti sia mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica”.

 gender3Quindi più che altro le divisioni dipendono e dipenderanno dal fatto se  i cristiani, che almeno formalmente sono ancora la maggioranza in Italia,  che almeno quelli,  la smettessero  di assumere comportamenti atti a dividere (che è la massima attività diabolica: il termine “diavolo” deriva dal verbo greco che ha il significato di “accusare” ) e che finalmente assumessero una buona volta quell’atteggiamento che Gesù raccomanda continuamente alla massima potenza: unire,  unire, unire! ( il problema di questi tempi sono le divisioni ed il continuo separare, dividere, parcellizare, …”dividi et impera”!)

Vero  quanto espresso dallo schieramento che parla di  “teoria gender” (che in realtà per fortuna non esiste qui in Italia e peraltro farà fatica ad entrare in  una cultura come per molti aspetti assai diversa dall’approccio pragmatico tipico della cultura giuridica  anglosassone !) che si  riferisce ad un movimento culturale che esprime una vecchia tendenza, in effetti recepita qui e là nei documenti delle conferenze internazionali (ufficialmente a partire dalla conferenza di Pechino 1995, sulla donna) e ripresa poi in una serie  ormai incontrollabile di documenti internazionali ed europei,  ora anche italiani , fino a radicarsi nel normale linguaggio corrente.

Vero che nel 2010 l’assemblea generale dell’Onu ha istituito una super-agenzia, denominata United Nations Women, avente come mandato di far applicare universalmente la prospettiva gender.
(Rinomate esponenti degli studi di genere e teorizzatrici estreme dell’indifferentismo sessuale sono, solo per citarne alcune, Judith Butler, Donna Haraway, Shulamith Firestone, Linda Nicholson, Raewynn Connell (nata uomo, di nome Robert William Connel). Sono per lo più femministe lesbiche e queste persone vengono indicate e trattate da sedicenti gruppi cristiani in completa opposizione, appunto come dei nemici a cui opporsi in tutti i modi, come se questi non fossero essere umani con cui non si possa dialogare, se non con metodologie di contrasto. E’ ovvio che nel gender confluiscano due filoni di “pensiero” e di azione di un certo peso nei mass media, quello omosessualista e quello femminista, ma certamente non solo quelli. Ci sono anche i filoni degli extracomunitari, di certe categorie di ammalati, dei portatori di handicap, dei comportamenti che danno vita a fenomeni di bullismo, per arrivare fino  a  certe banalità, tipo per esempio quelle delle bambine che devono poter giocare a calcio senza sentirsi discriminate. 

Siamo proprio sicuri che la rivendicazione della parità tra i sessi in vista della liberazione della donna da certa  oppressione maschilista ( piùgender2 che altro in atto in culture assai diverse e lontane dalla nostra!) e dalla schiavitù della maternità impone la decostruzione dei cosiddetti stereotipi sessuali, maschile e femminile? Ma secondo voi è credibile che dopo che 8/9/10 anni di educazione ricevuta e  che un qualsiasi bambino vive in una famiglia equilibrata e sana, cioè una famiglia normale, avendo assorbito tutto quell’esempio di vita ricevuto, possa veramente essere compromesso da un’opinione, seppur mascherata da insegnamento, di una maestra? ( molti scienziati dicono che tutto quello che si  assorbe nei primi sei anni vita è sufficiente per determinare la programmazione del nostro dialogo interiore e quindi l’impostazione dei nostri pensieri)

Il primo dei problemi secondo noi è andare a vedere se i sedicenti cattolici che dialogano amabilmente con i manovratori di certi progetti culturali sono veramente dei cristiani e se i sedicenti cristiani che combattono la teoria del gender sono dei veri cristiani, perchè si sa che se tu combatti una cosa, le dai forza! ( invece che toglierlela…!).  Pertanto se esiste veramente quel progetto nascosto di cui molti sembrano preoccuparsi, ci viene facile pensare  che siano dei “finti cristiani” quelli che lo combattono, cioè dei semplici figuranti cristiani che facendo  il gioco delle forze mortali, recitano la parte dei cristiani. Attenzione cristiani, perchè Gesù  stesso ci mette in guardia dallo scambiare coloro che si presentano esternamente come Agnelli ma che in realtà dentro sono Lupi rapaci.

effettoboomerangSono questi oppositori, sedicenti cristiani, che usano linguaggi violenti, che stanno un po’ alla volta costruendo questa teoria gender, accreditando presso la gente comune degli stereotipi che un giorno potrebbero diventare pericolosi.

Siamo proprio sicuri che una legge altamente giusta e che oseremmo definire anche di una innegabile  dignità  a livello spirituale,  abbia come obiettivo reale quello di sottrarre le donne ai loro compiti naturali, materni e famigliari in primis,  ed in secundis “sottrarre agli uomini le prerogative della loro virilità”?  (e gli esempi ricevuti dai primi sei anni di vita dai genitori e tutta la relativa programmazione ricevuta, dove la mettiamo? In soffitta? La cancelliamo? Come?…). Siamo sicuri  che “la matrice di questa ideologia che lavora da un cinquantennio alla demolizione della figura merillLynchpaterna e maschile” possa essere bloccata da attività di contrasto basate su linguaggi violenti e contrapposizioni aprioristicamente basate su pregiudizi?

Non va piuttosto affrontata con serenità, senza contrasto violento ed anzi  senza nemmeno darle troppa importanza e generare paure inutili e negative?… Siamo proprio sicuri che “l’intero il testo del ddl faccia perno su un’unica idea di fondo: si deve penetrare nella vita intima degli individui per sovvertirne i criteri naturali di comportamento, manipolando le coscienze sin dalla più tenera età”? Ma come si fa ad usare un linguaggio così violento ed a pensare che l’educazione dei genitori e della comunità in cui si vive abbia così poca o nulla importanza?

Non è che tutto questo dipenda da ben altro e  si affronti in ben altro modo? ( e cioè con la forza  e la determinazione dell’amore fraterno, del dialogo e con l’assumere diversi comportamenti nel nostro piccolo (a partire dalla revisione dei nostri stili di vita e dai nostri acquisti che sono rimasti per la verità l’unico voto che oggi si riesce di fatto ad esprimere in modo incisivo) (..ed  a partire dalla istituzione di molte  scuole genitoriali,  come vedremo tra breve).

lottatrabenemaleOggi conviene acquisire consapevolezza che stiamo vivendo in un tempo storico in cui tutti siamo protagonisti  di  una grande lotta che sta accadendo a livello cosmico, tra forze vitali e quelle mortali. Il problema è che questa lotta viene portata avanti dalle forze della morte ad un livello molto sofisticato, che l’uomo saggio deve imparare a riconoscere, a riconoscerne le modalità e le procedure. Si tratta di una lotta che il “vero maschio” deve portare avanti e vincere con le potentissime  forze maschili di cui Gesù ci  ha dato esempio: saggezza, compassione e misericordia. Si tratta di una lotta in cui la “vera femmina” deve portare avanti e vincere con le potentissime energie femminili di cui Maria ci ha dato esempio e rappresenta: forza, rigore e giustizia.

Certo bisogna comprendere la mentalità  e gli approcci di tipo pragmatico tipici dell’approccio anglosassone, da cui derivano certe idee. Noipraglia dobbiamo tenere conto che abbiamo una cultura ben diversa , quelle che è passata attraverso lo  “iuris romani”,  attraverso i monasteri di San Benedetto, patrono d’Europa dove è nata l’attuale civiltà occidentale, attraverso i Liberi Comuni, la Repubblica Serenissima etc. etc. La nostra è una solida cultura che si è formata in millenni di assorbimenti di  incontri,  incroci, aperture, (ma anche giuste lotte),  amalgami, impollinazioni etc. da parte di una miriade  di popoli, eventi, movimenti, civiltà.

Volete che non siamo in grado di negoziare, recepire, amalgamare, adattare, comprendere , accettare ed inglobare anche la moderna cultura anglosassone piuttosto che  quella cinese? Ricordiamoci il moto di Gesù: Unire, unire unire! (Non abbiate paura!)

Oggi tutte le culture sono consapevoli che siamo giunti ad un tempo storico in cui la nostra civiltà ci consente ulteriore passaggio e crescita a livello spirituale verso una maggiore libertà, che passa attraverso un diverso approccio verso le differenze e le diversità, che è quello che ci porti a recepirle e riconoscerle  con saggezza e giustizia, perchè è dalla giustizia che prenderanno vita “nuove terre  e nuovi cieli”.

lottatrabenemale3Forse non tutti si stanno rendendo conto che il modello  che ci viene proposto dai mass media, accreditati dai vari giochi politici delle finte parti in causa, come prima descritto, è quello  di farci rinunciare alla possibile evoluzione del genere umano verso un maggioro livello spirituale (spiritualità intesa come capacità di ogni individuo di dare e ricevere amore).

Siccome l’umanità ritiene di essere giunta oggi ad un livello di libertà e civiltà tali per cui possiamo finalmente permetterci il lusso di regolare materie così delicate  ed importanti per rispondere a delle esigenze che oggi non possono più essere  ulteriormente procrastinate, questa stessa umanità dovrebbe forse rinunciare per paura che  tra le pieghe di questo maggior livello di libertà si possa  infiltrare  qualche distorsione? Quindi per evitare le possibili distorsioni, dovremmo forse evitare di crescere e di evolverci?!

Nota bene che è sempre un po’… diabolico prendere decisioni per paura!  Ogni decisione che viene presa e motivata dalle paure porta sempre a risultati di tipo … poco vitale!.

Non sembra anche a voi che questo sia un sistema ben diverso da quello proposto da Gesù, il quale  invita a lasciar crescere la zizzanialottatrabenemale2 assieme al grano e a  non strappare la zizzania durante la crescita e la vita  per evitare  che, cogliendo la zizzania, con essa si possa sradicare  anche il grano!?

Allo stato attuale dell’arte dobbiamo rilevare un fatto molto positivo. Tutta questa incertezza e confusione ha prodotto l’effetto che molti genitori “per non saper nè leggere nè scrivere”,  hanno deciso di prendere in mano le cose, passando all’azione e  formare nuove scuole genitoriali e libertarie. Così all’istituzione dell’homeschooling. (direttamente da parte dei genitori o  di un precettore, un tipo di istruzione parentale ancora poco diffuso in Italia, utilizzato da non più di poche migliaia di famiglie)  si affianca ora con grande energia l’istituzione delle scuole genitoriali, già molto diffuse specialmente nel nord e centro Europa ed in Israele. 

lacuragenitorialeMentre fino ad ieri i parroci con grande  fatica concedevano    le sale dei patronati (nonostante siano quasi sempre  abbondantemente sottoutilizzate…!) a delle condizioni desiderabili, ora sono addirittura  loro i parroci stessi ad offrirli perfino gratis. Miracolo dovuto allo spauracchio causato dal polverone causato dei mass media. Non tutto il male viene per nuocere, siete d’accordo? Ecco perchè è molto più salutare vivere in gratitudine, anche di fronte a quelle che sembrano essere a prima vita solo delle  difficoltà contrarie alle nostre aspettative!

Esistono però dei rischi a fare tutte queste cose delle scuole genitoriali solo sull’onda di un’euforia, che oseremmo definire perlopiù ingiustificata. Come dicevamo prima anche una scuola genitoriale non può nascere,  motivata da paure! Una scuola genitoriale dovrebbe nascere per l’elevata consapevolezza della comunità e dei genitori nel riappropriarsi della propria sovranità sull’educazione, sottraendola a dei programmi ministeriali, sempre più spesso in ritardo, nonchè difficili da comprendere e condividere.

Se vogliamo creare una società più giusta, scevra dal tarlo del Giudizio e della Competizione, si parte dall’educazione. Se vogliamo creare una società in cui il lavoro corrisponda ai talenti, si parte dall’educazione…

Il rischio di oggi però è che questo fenomeno comporti poi un effetto boomerang (i poteri forti sono degligrecia-e-ue specialisti in queste tattiche sottili …) . L’equilibrio economico delle scuole genitoriali si fonda soprattutto sul numero degli studenti che costituiscono una classe. Nella scuola del buon senso le classi sono previste con età  miste, per precisi principi educazionali, per cui è relativamente facile costituirle.  Se però poi durante l’anno qualche genitore ritira i figli (potrebbe capitare a causa di dissidi ed antipatie, è normale, capita ovunque anche nelle migliori famiglie!), allora questo potrebbe mettere in difficoltà l’intera classe, perché le famiglie degli studenti rimanenti subiranno un aumento dei costi, al fine di coprire le quote lasciate scoperte da chi è fuoriuscito. Quindi alla base della costituzione di una scuola di tipo genitoriale ci devono essere delle motivazioni forti e definite su basi ben più solide di quelle fondate sulle paure del gender…!

Altrimenti si finirà solo con il donare acqua al secchio di  chi  temendo l’evoluzione libertaria dell’uomo non aspetta altro che qualche  fallimento, come nel caso di  di queste scuole, per poi andare a demotivare, gridando  ai quattro venti che le scuole genitoriali non valgono nulla e sono solo che un grande bluff. Sarebbe un vero peccato! Facciamo attenzione a non prestarci a questi giochi sottili… e se proprio dovesse succedere consoliamoci , perchè “i figli delle tenebre sono sempre più scaltri di quelli della luce”, ma “non prevarranno”!

Altri articoli sulle scuole genitoriali:  

Seminari di Francesco Codello per la Scuola Libertaria Genitoriale

Scuola genitoriale del Buon Senso a Padova

Coordinamento della Scuola del Buon Senso anche a Padova

Ecco un interessante pubblicato da Luciano Lanza sulle scuole libertarie in Italia e nel mondo di Francesco Codello, dirigente scolastico di Treviso, animatore dell’Iden (International Democratic Education Network) e dell’Eudec (European Democratic Education Community) in Italia. Codello ha scritto diversi saggi e libri sull’educazione libertaria, è autore, tra l’altro, di Né obbedire, né comandare (Elèuthera, Milano, 2009) e redattore della rivista Libertaria.

Una realtà poco conosciuta: le scuole libertarie

Ne nascono continuamente in molti paesi del mondo, dalla Nuova Zelanda a Israele, dalle americhe alla Corea e al Giappone, in tutta Europa e nei paesi dell’Est, in India e in Australia. Esistono scuole, comunità, esperienze educative e di istruzione per adulti, che da anni stanno vivendo relazioni egualitarie e processi educativi improntati a molteplici metodologie didattiche, democrazia diretta e paritaria tra adulti e bambini nella formulazione delle decisioni, scelta partecipata e condivisa per la definizione dei propri curricoli di apprendimento, immersione ampia e costante nell’ambiente educativo circostante, attivismo pedagogico, integrazione fra lavoro manuale e intellettuale, condivisione intorno alla scelta dei docenti e così via. La prima e più famosa, tuttora piena di vitalità, è stata la scuola fondata da Alexander Neill nel 1921, Summerhill, in Inghilterra.

Che la scuola, come istituzione, sia in crisi irreversibile, è un fatto così ormai scontato tanto che, anche solo affermarlo, si rischia di dire una banalità. Questa opinione è così diffusa e condivisa che appaiono sempre più sterili anche le varie iniziative e proposte di riforma.

Sono soprattutto i giovani (sempre più omologati) e i bambini (sempre più oggetto del consumismo) che stanno pagando maggiormente queste politiche autoritarie.

Anche in Italia questa tendenza sta diffondendosi e sono ormai sorti gruppi di genitori e insegnanti in diverse città e paesi, aModena, Parma, Bologna, Udine, Bassano del Grappa, Milano, Roma, Trento, Pavia, in Umbria, nelle Marche e in Puglia.., che sono partiti con pochi mezzi ma tanta convinzione e stanno già sperimentando concretamente contesti educativi e scolastici improntati a queste idee libertarie. C’è già una scuola con alcuni anni di consolidata esistenza che è indirizzata verso queste modalità a Verona, il Kiskanu, È un “fai da te” che piano piano si sta configurando come una possibile e fattibile alternativa al collasso della scuola statale e che si regge su valori e principi di assoluta “a-confessionalità”, prende dalle varie metodologie montessoriane, steineriane, dell’attivismo pedagogico, tutto ciò che serve a permettere a ogni bambino e a ogni bambina di crescere liberamente esprimendo il proprio talento e la propria specificità.

Queste motivazioni, unite al desiderio di sperimentare nuove forme organizzative di stampo libertario in ambito educativo, stanno alla base dell’idea di dar vita anche in Italia a una rete per l’educazione libertaria. La rete vuole offrire uno spazio e un tempo di discussione, sperimentazione e formazione a persone che provengono da esperienze culturali (e politiche) diverse. Coloro che si stanno impegnando nella rete condividono un percorso di ricerca intorno a un’idea di educazione non autoritaria che metta in primo piano i bambini/e e i ragazzi/e. E si riconoscono in questa dichiarazione frutto dell’incontro mondiale (Idec) di Berlino del 2005: “In qualsiasi contesto educativo i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, hanno il diritto di decidere individualmente, come, quando, che cosa, dove e con chi imparare e hanno il diritto di condividere, in modo paritario, le scelte che riguardano i loro ambiti organizzativi, in modo particolare le scuole, stabilendo, se ritenuto necessario, regole e sanzioni”.

PNEISYSTEM, IL NUOVO VOLTO DELLA NUTRIZIONE: LA PSICHE INCONTRA IL CIBO – MASTER 2018

IN COLLABORAZIONE CON  ORGANIZZA IL CORSO:

PNEISYSTEM, IL NUOVO VOLTO DELLA NUTRIZIONE: 
LA PSICHE INCONTRA IL CIBO & LA MATRICE CONNETIVALE

21 Ottobre 2017 – 4 Marzo 2018

5 moduli formativi Full Immersion

Ediz. Autunnale Milano 2017-2018

I Modulo – Corso FAD di Introduzione alla metodologia Pneisystem

II Modulo – Nutrizione e Pnei 21 e 22 Ottobre 2017  ( corso ripetibile in più date successive)

III Modulo – Corso Base 26-27-28 Gennaio 2018

IV Modulo – Corso Avanzato 17-18 Febbraio 2018

V Modulo – Corso Super Life Coaching 2-3-4 Marzo 2018

 

Pneisystem è il concetto più avanzato di diagnosi integrata e terapie sistemiche.

Obiettivo del percorso formativo: formazione di professionisti della salute che operino secondo un approccio innovativo alla terapia incentrato su 4 pilastri fondamentali :

  • Ottimizzazione delle risorse psichiche attraverso l’apprendimento delle più moderne tecniche di auto-ripotenziamento energetico e gestione dello stress
  • Impostazione di piani nutrizionali personalizzati in chiave antiossidante e antinfiammatoria con strategie di ottimizzazione del rapporto col cibo e con la propria immagine
  • Ottimizzazione dell’attività fisica in chiave PNEI (Positiva – Naturale – Energizzante – Immunostimolante)
  • Conoscenza ed uso dei migliori integratori/fitoterapici/nutraceutici/low dose medicine per un piano terapeutico incentrato sulla persona nella sua interezza psicofisica

Riservato: medici chirurghi, odontoiatri, biologi nutrizionisti

Rilascio a fine percorso del Diploma di Pneisystem Expert previo esame teorico pratico.

Quota d’iscrizioneeuro 1.800,00 anziché euro 2.680,00 iva inclusa per coloro che si iscrivono entro il 1 Ottobre 2017.

Crediti ECM rilasciati per singolo modulo

I singoli moduli sono acquistabili anche singolarmente; al termine di ogni modulo è previsto il rilascio dell’ attestato di partecipazione.

 

RELATORI:

Maria Corgna
Prof.ssa Medico chirurgo, endocrinologa,
ideatrice del metodo Pneisystem
Alcuni immunologi hanno studiato le caratteristiche psicologiche di alcuni centenari sani che presentavano un quadro immunitario straordinariamente simile a quello dei giovani, riscontrando nei primi alcune caratteristiche interessanti: una buona dose di narcisismo, una mente orientata verso il futuro ed un grande ottimismo.
Linda Spezzamonte
Biologo nutrizionista Pneisystem,
Esperta in nutrizione antiossidante e antinfiammatoria.

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TELEFONO:  
327.662.69.77

EMAIL:  linda.spezzamonte@pnei4u.com

PROGRAMMA

Fisiopatologia & clinica PNEI

Il linguaggio interno del corpo: molecole segnale e comunicazione in chiave  PNEI.

L’identità psicobiologica: come “leggerla” (livello avanzato).

Impostazione terapeutica base in chiave PNEISYSTEM : insonnia, stati ansioso-depressivi, disturbi del ciclo mestruale, infertilità, patologie tiroidee, disturbi della sfera sessuale, menopausa e andropausa, obesità, fame nervosa, allergie e malattie autoimmuni.

Dimostrazione pratica di un caso clinico.

Orientamenti terapeutici.

Sessione intensiva di tecniche base e intermedie di gestione dello stress.

Terapie integrate e PNEISYSTEM: la farmacologia Pnei.

PNEISYSTEM : nutraceutica e nutrigenomica.

PNEISYSTEM : fitoterapia e gemmo terapia nella modulazione dei sistemi dello stress e dell’infiammazione.

PNEISYSTEM: integrazione d’eccellenza in chiave pnei: pre e probiotici, antiossidanti, regolatori della sfera neuro immuno endocrina.

PNEISYSTEM & omotossicologia : – regolazione della matrice connettivale, concetti fondamentali. -interpretazione in chiave PNEI della tavola dell’omotossicosi o farmaci composti – catalizzatori – organo terapici

PNEISYSTEM & medicina ambientale.

Si avvicina l’era dei farmaci elettromagnetici. Zcube, via alla seconda edizione dell’Open accelerator per startup life science

Zcube, via alla seconda edizione dell’Open accelerator per startup life science, in cui sono ingaggiati alcuni  soci “pesanti” di Movimento Sereno.

Parte il secondo programma di accelerazione del research venture di Zambon. Diciassette i progetti partecipanti: a dicembre i migliori potranno accedere a un investimento seed fino a 100 mila euro ciascuno. Quattro aree di interesse: drug delivery, piattaforme per prevenzione e diagnosi, wearable e big data

Parte la seconda edizione di Open accelerator, il programma di accelerazione per progetti innovativi life science lanciato da Zcube, il research venture del gruppo farmaceutico Zambon. Le startup italiane e internazionali selezionate sono 17, tra 124 candidature. Al termine del programma, il giorno 12 dicembre 2017, i migliori progetti potranno ricevere un investimento seed, fino a un massimo di 100 mila euro a progetto. L’azienda italiana, quindi, investirà direttamente su alcune delle giovani imprese.

I progetti sono suddivisi in quattro aree di interessedrug delivery systems (tecnologie innovative per la somministrazione di farmaci e il rilascio controllato e mirato all’interno dell’organismo); open source prototyping: medical devices, biomarkers, diagnostics(piattaforme tecnologiche innovative per la prevenzione e diagnosi quali dispositivi diagnostici professionali e applicazioni biometriche avanzate); wearables e digital health(dispositivi indossabili che migliorino la qualità di vita dei pazienti e soluzioni tecnologiche rivolte a migliorare i servizi sanitari); big data (analisi e utilizzo dei dati che consentano la riduzione dei costi sanitari attraverso diagnosi più efficaci).

Il percorso di accelerazione creato da Zcube, in collaborazione con Deloitte, durerà dodici settimane, durante le quali gli startupper – soprattutto ricercatori e scienziati – lavoreranno sulla propria idea, metteranno a punto un business model e creeranno una prima strategia di accesso al mercato. Le startup saranno affiancate da esperti del settore provenienti da università internazionali, aziende farmaceutiche e fondi di venture capital

“Il percorso di accelerazione si svolge all’interno di Openzone, un parco scientifico dove operano  realtà di rilievo nel panorama italiano e che rappresenta un ambiente perfetto dove far nascere nuovi progetti, supportando le nuove startup in tutti gli aspetti del loro percorso”, dice Giovanni Rizzo, chief of innovation division di Zcube.

I 17 progetti che parteciperanno al percorso di accelerazione sono i seguenti:

Drug delivery systems: Ananas-Liver, MicroArt, NanoMagnet Theranostic, Pd Assistant, ThermoPatch, Snaily

Open source prototyping: CortiCare,  HealthQe, HMneuroTester, Renal Cancer Biomarkers Detector, Turse, Wrap

Wearable devices and digital health: Answer to Pd, Gimo-Pd, Pdmee, Sky Surgery Bariatric

Big data: enGenome

Tra i collaboratori dell’acceleratore ci sono atenei come Politecnico di Milano, University College London e Imperial College, società di consulenza come Deloitte, Pwc, Accenture e Ernst&Young; aziende specializzate nel settore health come Erydel, Axxam, Ibm, LevMed, PharmExcel, Sirris, Safe Patient Systems; incubatori/acceleratori di startup come Apsti (Associazione parchi scientifici e tecnologici italiani), TTFactor; investitori come London Business Angles, Italian Angels for Biotech, 360° Capital Partners, Breed Reply, Hovione Capital, Innogest, Atlante Venture, Invitalia Ventures, Quadrivio Capital, Sofimac Partners, TiVenture, Vita Advisory, 01Venture.

“La seconda edizione del programma Open Accelerator vuole rappresentare un ponte tra Zcube e il mondo delle startup, trasformando il network di ricercatori, scienziati, centri di ricerca e il mondo finanziario dei venture capital in una community votata a migliorare la vita dei pazienti attraverso il progresso scientifico. Il programma offre un articolato percorso formativo e investimenti seed a giovani talenti imprenditoriali, con l’auspicio che possano portare a maturazione idee nuove nel campo delle scienze della vita”, ha dichiarato Elena Zambon, presidente di Zambon.

Collana delle monografie sulle malattie

L’obiettivo delle nostre monografie è di fare un sunto essenziale delle conoscenze attuali, integrando le conoscenze della medicina scientifica Occidentale più avanzata, con l’utilizzo per esempio della nutraceutica (principi attivi naturali con effetti salutari) . Inoltre fare il punto sulle ultime scoperte da parte delle neuroscienze con un occhio di riguardo sulla medicina quantistica, ovvero della ricerca medica biofisica, ma anche sulla pnei (psico-endocrino-neuro-immunologia),  discipline che cercano di integrare le cause fisiologiche delle malattie con quelle psichico-spirituali. Progressivamente cercheremo di integrare il tutto  con la  medicina comparata, cioè  con quelle di altre culture. del nostro pianeta ed in particolare a quelle culture millenarie come l’Ayurveda e la medicina tradizionale cinese (MTC).

Il nostro approccio vuole essere interamente scientifico, cosa non facile in tempi di globalizzazione,  quindi di  Velocissimi cambiamenti e con questi anche negli equilibri dei centri di potere che gestiscono  la medicina di questo inizio del terzo millennio. Tra un paio d’anni, ma molti lo stanno già facendo ora, lo faremo semplicemente integrando il nostro telefonino  della Apple,  piuttosto che della Samsung, con delle semplici “applicazioni ed applicatori”, sulla base di un hardware, nel frattempo già validato come regolare dispositivo medico.

clicca sulla foto per entrare in Pubmed

Per la qualifica di scientificità ci si riferiremo dunque più alla quantità e qualità degli studi pubblicati e validati in pubmed,  piuttosto che alle dichiarazioni dei ministri (e governi)  di turno dei singoli stati.

Riferendoci alla recente ricerca relativa all’articolo sulle zone  più longeve del mondo (The Bue Zones), da cui emerge che i valori spirituali sono più importanti di altri come per esempio come quello dell’alimentazione,  riteniamo importante sottolineare  che quando scriviamo il termine  “spirituale”  non ci riferiamo assolutamente ad alcuna religione, ma semplicemente alla capacità innata dell’uomo di “dare e ricevere amore” (ed  alle  disarmonie che conseguono  alle eventuali carenze in materia di Amore).

La soluzione, la redenzione, dai nostri mali, può avvenire riconoscendo e risolvendo i nostri impedimenti emozionali, ma anche ricostruendo la visione stessa dell’esistenza utile a correggere stati d’animo, comportamenti e atteggiamenti disfunzionali, causa di sofferenza e malattie.

E’ lecito permettere che lo status quo rimanga indiscusso mentre facciamo fatica, vediamo i nostri cari soffrire inutilmente o rischiamo di ammalarci personalmente?

C’è chi si oppone con violenza e chi subisce con rassegnazione.
La nostra indifferenza (pigrizia o iperattività sempre di corsa) è una forma di accettazione o più sottilmente una forma di opposizione?

È giunto il tempo di riconoscere ed accettare. Di accettare con serenità.
Per affrontare con consapevolezza in modo di facilitare l’assunzione del controllo della propria vita, della propria salute.
Ed aumentare la qualità della nostra interdipendenza.

È tempo di coraggio.

Collana delle nostre monografie sulle malattie (altre sono in fase di pubblicazione):

1. Monografia su metabolismo ed obesità
2. Monografia sul diabete 
3. Monografia sulla disfunzione erettile
4. Monografia 
Rigenerazione della Cartilagine 

 

 

Inoltre, per il significato delle malattie vedi anche (in fase di integrazione in un’unica monografia): 

Il significato specifico e speciale di ciascuna malattia (nuova rubrica e presto forum) 
1. LE INFIAMMAZIONI
1.bis  Come guarire le infiammazioni con l’alimentazione  

 

 

 

[LE INFORMAZIONI NON INTENDONO E NON DEVONO SOSTITUIRSI ALLE OPINIONI E ALLE INDICAZIONI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE CHE HANNO IN CURA IL LETTORE. QUESTI CONSIGLI NON COSTITUISCONO IN ALCUN MODO UNA PRESCRIZIONE MEDICA, CONSULTARE SEMPRE UN MEDICO COMPETENTE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI NUOVO PROGRAMMA ALIMENTARE E DI STILE DI VITA.]

INTEGRATORI DI MEDICINA FUNZIONALE: 1. SENTIERO GENERALE – GENERAL PATHWAY

About  SUPPLEMENTS (INTEGRATORI) :

(principi di medicina funzionale)

PATHWAYS TO HEALING ( sentieri verso la salute) )
GENERAL PATHWAY 
(Sentiero standard  generale seguito dall’Istituto di Medicina Funzionale a Seattle (USA),   adattato in parte al nostro microbiota intestinale locale).

N.B.: Integratori sono  scelti per il loro particolare alto livello di biodisponibilità e soprattutto capacità di assorbimento. In ogni caso l’utilizzo dei dispositivi Sanza e Biomag ottimizza ed implementa in tempi velocissimi l’ assorbimento del principio attivo fino ad una resa del 100%.

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1. apparato locomotore scheletrico-muscolare, rigenerazione cartilagini, dolori:   
a)  AmInoacidi collagenici   ( COLLAGEN PRO V.10 ) e  Vitamina C (*)
b) per supplire in modo veloce ad eventuali carenze minerali, enzimi (vedi per esempio il Co Q10) o vitamine o proteine  carenziali,  sono disponibili ad alti dosaggi i  prodotti  BARIATRICI  
c) gamma vitamina D  

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* per quanto riguarda la Vitamina C si preferisce quella naturale (il meglio da un  estratto fresco di ortofrutta, con enzimi attivati – vedi  i nostri articoli sugli estrattori).

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2. detossificazione ed antinfiammatori, dolori:
a) curcudyn (la formula moltiplica all’ennesima potenza l’assorbimento della curcuma,  che è un   prodotto naturale di  arduo assorbimento)
b) SAMe  vedi:  La molecola SAMe è una grande alleata nel trattamento della Depressione, Osteoartrite e Fibromialgia (clicca qui) 

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3. equilibrio acido-basico, dolori e stanchezza:
a) basenpulver  Dr. JACOB’S  (l’unico non carbonato , ma  citrato, cioè a doppio assorbimento)
b) metarelax ( e vari specifici della gamma magnesio metarelax)

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4. generali per tutto:
a) intestino : nutrimonium (o sustain )
b) fegato:  metaclear
c)  omega3:  gamma pufagenics e LTO3
d)
probiotici:  gamma  probactiol
e) dimagrimento e metabolismo: winter 

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Articoli di approfondimento: 

La molecola più disintossicante che ci autoproduciamo: GLUTATIONE (clicca qui)

La molecola SAMe è una grande alleata nel trattamento della Depressione, Osteoartrite e Fibromialgia (clicca qui)

[LE  INFORMAZIONI NON INTENDONO E NON DEVONO SOSTITUIRSI ALLE OPINIONI E ALLE INDICAZIONI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE CHE HANNO IN CURA IL LETTORE. QUESTI CONSIGLI NON COSTITUISCONO IN ALCUN MODO UNA PRESCRIZIONE MEDICA, CONSULTARE SEMPRE UN MEDICO COMPETENTE PRIMA DI INIZIARE QUALSIASI NUOVO PROGRAMMA ALIMENTARE E DI STILE DI VITA.]

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

In principio fu il Sardex, appunto in Sardegna.  Mentre noi in Movimento Sereno ci siamo dati un obiettivo parziale, cioè sostanzialmente un fine propedeutico, per aiutare le aziende nel difficile cammino di consapevolezza sul vero valore della moneta e del lavoro,  i “ragazzi del Sardex” come li chiamavamo allora,  quando siamo nati assieme seguendo la loro esperienza passo per passo, si sono dati subito obiettivi molto ambiziosi. Mentre il Buono Sereno era “solo” un buono sconto (ma aveva il vantaggio di essere “cartaceo” e quindi  munito di un forte potere evocatorio,  oltre che formativo), il Sardex invece nasceva  subito come moneta vera, cioè spendibile al 100% per l’acquisto di un qualsiasi bene. In Sardegna c’è chi con  160.000 Sardex si è fatto un nuovo capannone, pagandolo appunto al 100% in Sardex. L’iva si paga tutta in euro. 

Con il Venetex, che è “appena nato” da pochi mesi  ed appunto trovandosi ancora in fase di start up, si possono acquistare al 100% in  valuta Venetex  solo beni il cui valore è inferiore o eguale ai € 1000. Oltre questo valore di 1.000 euro  bisogna per il momento ancora pagare una quota in euro. Per esempio un’auto attualmente si può acquistare al 50% in euro e 50% in Venetex. L’iva si paga  quasi sempre ancora tutta in euro.

In questi 6 anni di vita il Sardex  si è evoluto in modo considerevole, tratta affari per diversi milioni di euro  in aumento esponenziale e conta solo in Sardegna oltre 6.000 aziende socie; sono entrati nella compagine sociale soci importanti come Banca Sella (che sta preparando i nuovi POS per le valute regionali)  e due finanziare del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre a diversi altri soci privati. 

Nel frattempo i circuiti si stanno estendendo a tutte le regioni italiane. Anche il fenomeno Sardex dunque viene studiato nelle università di tutto il mondo e si presta d emulare il vicino  WIR, la moneta locale complementare Svizzera che tratta affari per circa 2 miliardi di euro, con 60.000 imprese aderenti al circuito. Friuli e Trentino Alto Adige sono sul piede di partenza.

 Il Venetex presenta non pochi vantaggi, primo fra tutti quello di incassare immediatamente il prezzo del prodotto venduto, cosa che in Italia non si è mai riusciti a realizzare nel business to business! 

Inoltre permette alle aziende di anticipare i tempi e  fare molti di quegli affari che altrimenti resterebbero fermi in attesa di liquidità.

Il Venetex  sta marciando al ritmo delle 500 aziende socie e 2 milioni di euro trattati. Con questo ritmo di crescita sia le valute di  Lombardia che del Veneto sono candidate a superare  il Sardex già nel 2018 in termini di numero di soci e volume d’affari trattati. A settembre 2018 queste monete locali apriranno anche al mondo dei consumatori finali (per ora funzionano solo tra aziende)  e saranno disponibili per molte operazioni a cura degli enti locali per il sostegno della popolazione e di importanti servizi sociali.

Molti aziende socie di Movimento Sereno sono già entrate nel Venetex ed altre stanno per entrare.

Il progetto (oltre che a riferire dell’esperienza delle prime aziende entrate a far parte del circuito) sarà presentato nei dettagli nelle diverse conferenze che terremo in tutto il Veneto ( vedi  qui il calendario aggiornato ) e con frequenza almeno mensile alle 21:00 presso la sede di Movimento Sereno a Capriccio di  Vigonza in via Gorizia 1. L’entrata è libera, aperta ai soci ed anche a tutti coloro che sono interessati a saperne di più. 

Dal 2017 dunque Movimento Sereno contraddistingue e si occupa del circuito delle “aziende virtuose” aderenti al Venetex. Per quanto attiene al settore dell’economia, culturalmente continueremo ad occuparci  soprattutto del nostro cavallo di battaglia e cioè del reddito di cittadinanza. Questo sarà introdotto da molti partiti nel programma elettorale delle prossime elezioni italiane e sarà declinato in modo assai diverso a seconda dello schieramento, per cui cercare di fare un po’ di chiarezza in merito, sarà cosa assai utile.  Dal punto di vista sociale i Punti Sereni continueranno ad occuparsi di formare comunità di pratica atti a facilitare  l’introduzione delle persone e delle comunità ai moderni stili di vita. in pochi concetti alla New Economy, alla Green Economy, di cui il Venetex rappresenta una buona declinazione local.

Articoli e studi universitari da tutto il modo sul modello Sardex: 

ecco un  articolo del prestigioso  THE WALL STREET JOURNAL:   clicca qui

 

Sull’argomento Venetex e Sardex leggi anche: 

Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti.

Se l’Euro non funziona, tocca al Sardex. Un circuito simile al SARDEX ed al WIR SVIZZERO entro il 2016 operativo anche nel Veneto.

Sardegna, Sperimentazione della moneta complementare: manifestazioni di interesse  (2013)

Reddito di cittadinanza in Sardegna con la moneta locale! (2013)

Breve aggiornamento sugli esperimenti di monete complementari in Italia (2013)

Macroregione del Nord Italia parte non dalla politica, ma dall’agricoltura

venetex

 

Gusto e benessere: qualche proposta culinaria a base di melograno

Vi proponiamo qui di seguito delle idee di ricette sane e gustosissime,da provare in cucina: tutte a base di melograno, un frutto di stagione con dei poteri benefici incredibili sul nostro organismo… Buona sperimentazione, e soprattutto buon appetito!

– Sorbetto di melograno

– Insalata di cous cous palestinese e zucca gialla arrostita

– Melanzane grigliate con melograno, peperoncini sott’aceto e noci

– Zucca grigliata con insalata di rucola, caprino e melograno

– Insalata di melograno, indivia e mandarino

– Scorfano croccante con glassa di melograno, purea di cavolfiore e fagiolini

– Insalata di cicoria e granelli di melograno

– Asparagi in glassa di zenzero e melograno su quinoa tostata

– Guacamole di melograno

Sorbetto di melograno    melogsorbetto

Tempo di preparazione: più di 1 ora

Grado di difficoltà: Media

Ingredienti (per 4 persone):

4 bicchieri di succo di melograno 100% o estratto di melograno

2 cucchiai di sciroppo di mais o sciroppo di glocosio

½ bicchiere zucchero

foglie di menta fresca per decorazione

Preparazione:

Spremi il melograno in un estrattore, poi versa il succo in una pentola e aggiungi lo sciroppo di mais e lo zucchero. Porta a ebollizione, a fuoco medio, sbattendo con una frusta (o sbattitore elettrico) finché lo zucchero non si sarà sciolto. Lascia riposare e raffredare.

Per un risultato migliore, sarebbe meglio congelare con una macchina per fare il gelato.

In alternativa, se non possiedi una macchina per fare il gelato, metti il preparato in un contenitore lungo, e riponi in congelatore per 1 ora e ½.

Quindi togli dal congelatore, mescola con una frusta e, passata un’ora, riponi il tutto in congelatore per altre 4 ore.

Più mescoli, più aria verrà incorporata nel preparato, e più morbido sarà il sorbetto alla fine.

Dopo circa 4 ore togli dal congelatore, decora con delle foglie di menta fresca, e servi in un bella coppa ghiacchiata.

Insalata di cous cous palestinese e zucca gialla arrostita cuore-di-melograno

Tempo di preparazione: 30/45 minuti

Grado di difficoltà: Media

Ingredienti (per 6-8 persone):

Condimento:

½ bicchiere di granelli di melograno

1 spicchio d’aglio

1 cucchiaino di sale

1 cucchiaio di aceto bianco

pepe nero q.b

½ bicchiere di olio extravergine di oliva

Insalata:

½ bicchiere di semi di melograno

1 bicchiere di cous cous palestinese, da cuocere secondo la procedura indicata sulla confezione

2 bicchieri di zucca gialla, pelata e tagliata a dadini

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 bicchiere di radicchio rosso, tagliato a strisce

1 cucchiaio di olio di semi

sale q.b

pepe nero q.b

85 g. di feta greca sbriciolata

Preparazione:

Condimento:

Sgrana un melograno, metti l’aglio e il sale in un mortaio, pestali fino ad ottenere una pastella. Aggiungi ½ bicchiere di arilli di melograno nel mortaio fino ad ottenere un succo. Trasferisci il contenuto del mortaio in un recipiente di media grandezza e aggiungi l’aceto bianco e il pepe nero. Quindi aggiungi gradualmente l’olio extravergine d’oliva, continuando a mescolare fino formare una salsa vinaigrette.

Insalata:

Riscalda il forno a 180°.

Amalgama la zucca tagliata a dadini con dell’olio extravergine di oliva, versa il tutto in una teglia da forno, inforna e tienila in modalità grill per circa 15 minuti. Verifica con una forchetta se la zucca è tenera, quindi togli la teglia dal forno.

Per finire: scalda dell’olio di semi in una casseruola, appena frigge aggiungi il cous cous, il radicchio e la zucca. Salta il tutto per circa 3 minuti, finché il radicchio non sarà appassito e amalgamato col resto. Trasferisci quindi il composto in un recipiente, aggiungi la salsa vinaigrette e mescola dolcemente.

Insaporisci l’insalata con prezzemolo, sale e pepe nero. Servi nei piatti con una manciata di feta e dei granelli di melograno freschi, per concludere.

Melanzane grigliate con melograno, peperoncini sott’aceto e noci melograno_acqua_3

Tempo di preparazione: 45/60 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 4 persone):

¼ bicchiere di granelli di melograno

¼ bicchiere di aceto bianco

¼ bicchiere d’acqua

2 cucchiaini di zucchero di canna

20 peperoncini verdi sott’aceto

4 melanzane lunghe

¼ bicchiere di yogurt intero

2 cucchiani di tahina (crema di semi di sesamo)

½ cucchiaino di sale

2 spicchi d’aglio tritati

2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

2 cucchiai di succo di limone fresco

2 manciate di rucola

¼ bicchiere di noci, tostate e sminuzzate

Preparazione:

Sgrana il melograno, prendi una piccola casseruola e unisci i granelli di melograno con l’aceto, lo zucchero, e l’acqua, quindi porta a ebollizione. Togli dal fuoco, prendi i peperoncini e lasciali sgocciolare per 15 minuti circa.

Pre-riscalda il forno (modalità grill) a 180°. Inforna le melanzane intere, girandole frequentemente su tutti i lati, dopo 15 minuti verifica con uno stuzzicadenti che le melanzane siano morbide dentro, quindi toglile dal forno. Se le preferisci senza pelle, spellale, poi fai raffredare. Poi tagliale a metà, e incidile dolcemente nella polpa. Mescola e amalgama lo yogurt con la tahina, il sale, e il prezzemolo. Fai cadere a pioggia 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva e di succo di limone fresco sulle melanzane, quindi aggiungi la salsa di yogurt. Infine, mischia in un recipiente la rucola, altri 2 cucchiai d’olio, sale, le noci, i peperoncini, e altri granelli di melograno, quindi finisci di guarnire la melanzana, e servi il tutto.

Zucca grigliata con insalata di rucola, caprino e melograno

Tempo di preparazione: oltre 60 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 4 persone):

½ bicchiere di granelli di melograno

1 zucca piccola

¼ bicchiere di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaio di timo

1 testa di lattuga spezzettata

1 cespo di indivia spezzettata

1 manciata di rucola

1 scalogno tagliato fino

1/3 bicchiere di formaggio caprino

¼ bicchiere aceto rosso

½ bicchiere di olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b

Preparazione:

Sgrana un melograno, quindi pre-riscalda il forno a 180°. Pela la zucca, estrai i semi, tagliala a fettine e amalgamala con dell’olio extravergine d’oliva. Insaporisci con sale, pepe, e timo. Tienila in forno per circa un’ora, finché non risulta tenera. Quindi togli dal forno e lascia raffreddare. Lava, asciuga e taglia la lattuga. Unisci alla lattuga lo scalogno, la zucca, il formaggio caprino, aceto rosso, olio, sale, pepe, e impiatta con una manciata di granelli di melograno per finire.

Quesadillas con melograno e avocado POMEGRANATE

(La quesadilla, piatto di origine messicana, è formata da due tortillas con un ripieno di formaggio)

Tempo di preparazione: 30 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 2 persone):

¼ bicchiere di granelli di melograno

2 tortillas grandi

60 g. di queso mexicano fresco, o groviera/emmenthal grattuggiato

½ avocado, a pezzeti

1 cucchiaio di coriandolo fresco

olio q.b

Sgrana il melograno, metti un po’ d’olio in una padella antiaderente e scalda a fuoco medio-alto. Metti quindi la tortilla sulla padella e cospargila di formaggio. Appena il formaggio fonde, metti sopra l’altra tortilla. Cuoci finché la tortilla non sarà dorata da entrambi i lati, quindi toglila dalla padella. Dividila in 8 pezzi, e cospargi il tutto con granelli di avocado, coriandolo fresco e pezzi di avocado.

Insalata di melograno, indivia e mandarino Succo-di-melograno

Tempo di preparazione: 30 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 2 persone):

Per lo sciroppo di melograno:

3 bicchieri di estratto di melograno o di succo di melograno 100%

¼ bicchiere di zucchero di canna

1 lemone spremuto

Per la farcitura:

1 cucchiaio di sciroppo di melograno

1/2 scalogno tritato

succo di 3 mandarini

1 cucchiaio di succo di limone

sale q.b

3 cucchiai di olio di semi di vinacciolo

Per l’insalata:

¼ bicchiere di granelli di melograno

3 mandarini, sbucciati e divisi in spicchi

2 cespi di indivia belga

2 cespi di indivia belga rossa

formaggio caprino

noci

Preparazione:

Per lo sciroppo: sgrana un melograno ed estrai il succo con l’estrattore, poi unisci al succo lo zucchero, e il succo di un limone in una casseruola. Cuoci il tutto a fuoco lento, fino a che il composto non si sarà ridotto a sciroppo, quindi raffredda a temperatura ambiente.

Per la farcitura: in un recipiente mescola 1 cucchiaio di sciroppo, lo scalogno, il succo dei mandarini e il succo di limone. Aggiungi sale e amalgama dolcemente con olio di semi di vinacciolo.

Per l’insalata: sgrana un melograno, prendi un recipiente e unisci ai granelli di melograno gli spicchi di mandarino, e l’indivia tagliata a pezzi. Unisci quindi la farcitura appena preparata e mescola energicamente. Per finire, aggiungi una manciata di formaggio caprino tagliato a dadini, e noci spezzettate.

Scorfano croccante con glassa di melograno, purea di cavolfiore e fagiolini pomegranate

Tempo di preparazione: 45/60 minuti

Grado di difficoltà: Difficile

Ingredienti (per 4 persone):

Per la purea di cavolfiore:

1 testa di cavolfiore tagliato in piccoli fiori

3 cucchiai di burro

sale q.b

pepe nero in grani q.b

1 manciata di cioccolato bianco a pezzettini

Per i fagiolini:

100 g di fagiolini

100 g di fagioli coralli

olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b

Per lo scorfano croccante:

4 filetti di scorfano, da 150 g l’uno circa

sale e pepe q.b

olio extravergine d’oliva

Per la glassa:

1 bicchiere di estratto di melograno o succo 100% melograno

¼ bicchiere di granelli di melograno

½ bicchiere zucchero

2 pezzi di anice stellato

Preparazione:

Per la purea: taglia il cavolfiore a pezzetti regolari e cuocili in una pentola a vapore per circa 20 minuti. Quindi frulla il cavolfiore in un mixer da cucina, insieme al burro e al cioccolato bianco, fino ad avere una crema densa e omogenea. Insaporisci con sale e pepe nero, e lascia riposare in un luogo caldo e asciutto.

Per i fagiolini: Cuoci tutti e due i tipi di fagiolino in una casseruola larga, in abbondante acqua salata, fino a che i fagiolini non saranno teneri (circ 10 minuti). Scolali, e sciacquali con dell’acqua fresca corrente. Asciuga bene. Prima di servirli, condiscili con sale pepe e olio extravergine d’oliva.

Per lo scorfano: prendi una padella antiaderente, scaldala con un po’ d’olio extravergine d’oliva a fuoco medio, quindi fai saltare i filetti di scorfano per circa 3 minuti fino a doratura. Fai la stessa cosa dall’altro lato, quindi toglili dal fuoco.

Per la glassa di melograno: sgrana il melograno, per metà spremilo con un estrattore, per metà tienilo in granelli. Con il succo, prendi una padella e unisci al succo lo zucchero, l’anice stellato e cuoci a fuoco lento finché il succo non si sia ridotto in forma di sciroppo (circa 20-25 minuti). Togli dal fuoco e lascia raffreddare. Versa lo sciroppo in un dosatore e cospargi lo scorfano con lo sciroppo.

Insalata di cicoria e granelli di melograno l43-melograno-influenza-111031120812_big

Tempo di preparazione: 30 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 6 persone):

Per il condimento:

¼ bicchiere aceto balsamico

½ bicchiere olio extravergine d’oliva

sale e pepe q.b

Per l’insalata:

1 bicchiere di granelli di melograno

1 mazzetto di mizuna giapponese lavata

1 cespo di radicchio lavato e tagliato in 3 parti

2 cespi di indivia lavata

2 manciate di rucola

1 cespo di insalata riccia, lavata

2 arance rosse, divise in spicchi

2 arance navel, divise in spicchi

Preparazione:

Per il condimento: mescola insieme l’olio d’oliva e l’aceto balsamico, sale e pepe.

Per l’insalata:

Sgrana il melograno, in una terrina larga unisci i vari tipi di insalata con i granelli di melograno, gli spicchi di arancia e infine la salsa vinaigrette. Servi.

Asparagi in glassa di zenzero e melograno su Quinoa tostata images-1

Tempo di preparazione: 45/60 minuti

Grado di difficoltà: Media

Ingredienti (per 4 persone):

Per la riduzione di zenzero e melograno:

4 bicchieri di estratto di melograno o succo di melograno 100%

½ bicchiere di granelli di melograno

1 pezzo di zenzero, pelato e tagliato a fettine

½ bicchiere di zucchero

1 bicchiere di aceto rosso

Per la quinoa:

½ bicchiere di quinoa

1 bicchiere di brodo di pollo, o di verdure, o acqua

Per gli asparagi:

16 asparagi verdi grandi

1 scalogno tritato finemente

1 cucchiaio di burro

Preparazione:

Per la riduzione di melograno e zenzero: spremi un melograno con un estrattore, sgrana un altro melograno e tienilo in granelli. Poi prendi una padella antiaderente e unisci al succo di melograno lo zenzero, lo zucchero, e l’aceto rosso. Cuoci a fuoco medio fino a che il succo non si sia ridotto in forma di sciroppo, quindi aggiungi i pezzi di zenzero. Lascia raffreddare e tieni da parte.

Per la quinoa: metti dell’olio extravergine d’oliva in una casseruola e scalda a fuoco medio, aggiungi la quinoa e lasciala cuocere per 2-3 minuti finché non sarà tostata. Aggiungi un bicchiere d’acqua o di brodo e un pizzico di sale. Porta a ebollizione, e lascia cuocere per 15-20 minuti fino a che l’acqua non sarà evaporata. Usa una forchetta per rendere più soffice la quinoa, quindi mettila in un piatto e lascia raffreddare.

Asparagi: Scalda dell’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente. Aggiungi gli asparagi, e saltali da tutti i lati fino a dorarli. Agiungi il trito di scalogno e salta per un altro minuto. Quindi aggiungi ½ bicchiere di brodo di pollo (o acqua) e del burro. Fai evaporare il brodo, e infine aggiungi la riduzione di melograno e zenzero per glassare gli asparagi.

Per impiattare: prima un cucchiaio di quinoa al centro del piatto. Sistema poi gli asparagi attorno alla quinoa, aggiungi un altro cucchiaio di glassa sugli asparagi, infine guarnisci con dei granelli di melograno, e servi.

Guacamole al melograno melograno-02

Tempo di preparazione: 30 minuti

Grado di difficoltà: Facile

Ingredienti (per 4 persone):

½ bicchiere di granelli di melograno

2 avocado maturi, pelati

zest e il succo di 1 limone

1 cipolla rossa tritata

1 peperone verde

1 spicchio d’aglio tritato

sale

tortilla chips o pita chips

Preparazione:

Sgrana un melograno. In un recipiente medio, pesta e mescola insieme ai granelli di melograno l’avocado, lo zest, il succo di limone, il trito di cipolla, il peperone tagliato finemente, il trito di aglio, quindi insaporisci con un po’ di sale. Servi il tutto con delle chips di tortilla o di pita.

Se ti interessa l’argomento, leggi anche:

Scopri nei nostri articoli tutte le possibilità e qualità di questo frutto fantastico! Clicca sui seguenti link.

 Altri articoli riguardanti il melograno: 

Sono arrivati i fantastici Sgranatori di Melograno!

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Tutto quello che c’è da sapere su un estrattore di succo vivo

Le differenze fra i vari tipi di estrattore: quale scegliere?

Il melograno principe della prima colazione (…e non solo): 

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Colazione scarsa, rischio di sindrome metabolica

 Ricette  ed usi salutistici riguardanti il melograno: 

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Metodo di Max Gerson per la cura di tumori terminali in metastasi

Ricetta vermifuga ed energizzante per adulti e bambini

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vedi anche la sezione    PROGETTI COOP SERENA: Ortofrutta Cantico.

Succo vivo: ricette Esttratti di natale

Le differenze fra i vari tipi di estrattore: quale scegliere?

Come alimentarsi bene in modo semplice. La colazione ideale

 

 

 

 

 

ESSERE O SPARPAGLIARSI

VANGELO DI LUCA 10,38-42

In quel tempo, 38 mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
39 Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40 Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42 ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

ESSERE O SPARPAGLIARSI

Il testo dice: Maria, seduta ai piedi del Signore. Il verbo greco qui usato è parakathìzomai, e, in tutti i vangeli, compare un’unica volta, appunto in questo brano di Luca, come a indicare che l’evangelista si trova davanti a una realtà singolare, particolare, tanto da aver bisogno di una parola inusuale per essere trasmessa e rimanere ben impressa nella mente dell’ascoltatore, del lettore. Formato dalle preposizioni parà, “presso”, e katà, “giù”, unite al verbo ìzo, “pongo accanto, a lato, siedo accanto”, meglio ancora, “soggiorno, mi siedo stabilmente”, dall’accadico izezum, “stare, essere posto, essere collocato”, parakathìzomai significa “mi faccio sedere accanto, a lato, mi faccio stabilire, mi faccio dimorare, mi faccio accampare in modo stabile lì accanto, lì a lato”. Maria è seduta ai piedi del suo Signore, è serva del suo Signore ma non è schiava di nessun altro sulla terra e al mondo. Maria sa stare umilmente e decisamente ai piedi del Signore, per questo non si china affatto ai piedi delle convenzioni, delle convinzioni e delle abitudini dell’addestramento umano, ai piedi delle aspettative dell’etichetta e del galateo. Maria è seduta, è comodamente e morbidamente “inchiodata” ai piedi del Signore e nello stesso tempo il suo spirito è lo spirito di una donna splendidamente e solennemente in piedi, una donna libera, regale, intelligente, grata, autonoma, indipendente, sa cos’è veramente necessario, sa cosa scegliere, sa qual è il suo tesoro, il tesoro che nessuno al mondo potrà mai portarle via.
Marta invece era distolta per i molti servizi. Il verbo qui usato è perispào. Anche qui siamo di fronte a un verbo che appare solo questa volta nei quattro vangeli, e che viene usato nel testo in forma passiva. Perispào significa: “tiro, traggo intorno, strappo, tolgo, porto via, traggo altrove, distraggo”, dalla radice accadica sapachu, “sparpagliare, strattonare qua e là”. Quindi, rispetto a Marta, si traduce: “è tolta via intorno, allontanata intorno, distratta, sparpagliata da”. Marta è in piedi, tutta indaffarata ma in realtà il suo spirito è sparpagliato dalla preoccupazione, distratto dal proprio centro, è uno spirito chino, piegato, schiavo della circostanza, delle abitudini, della forma, della paura di non essere all’altezza, di non corrispondere alle aspettative del momento e alle attese altrui.
Maria ascolta, è interiormente salda, dimora al sicuro e stabilmente, Marta si arrovella, gira intorno, disperdendosi e sparpagliandosi.
Maria, così seduta e centrata, ascolta la Parola che esce dal cuore di Gesù, ascolta le parole di amore che escono dal dialogo interiore del Signore della vita. Marta, così in piedi e sparpagliata, ascolta le parole di rabbia che escono dal proprio cuore, e dal dialogo interiore mortale della propria mente. Marta, decentrata e sparpagliata com’è, si mette al centro della scena e dell’attenzione con parole acide e beffarde di vittimismo, che accusano Gesù e la sorella di negligente abbandono, di disinteresse e mancanza di visione della situazione, di insensibilità e di indifferenza. Marta ascolta e si alimenta delle parole che escono dalla propria mente, parole impertinenti e perentorie che ordinano perfino a Gesù cosa deve fare, visto che non arriva a capirlo da solo: Dille dunque che mi aiuti. Parole amare, con le quali Marta accusa la sorella di averla trascurata, di averla lasciata sola a occuparsi delle cose da fare, parole che rivelano quanto il cuore e la mente di Marta siano immersi nell’invidia, nel pensare male di Gesù, in conflitto con se stessa e con gli atri.
Maria rappresenta un tipo di umanità che per fare il bene si accoccola, si centra ai piedi del Signore, dialogando dentro il cuore e la mente con le parole del Maestro Gesù, senza mai pensare male di Dio. Marta rappresenta quell’umanità che credendo di fare il bene si disperde e si sparpaglia in mille convinzioni e convenzioni umane, preoccupazioni e aspettative altrui, pensa male di Dio e dei fratelli, vive immersa nella tensione provocata dall’invidia, vive per accentrare l’attenzione degli altri su di sé.
Maria desidera essere ricca e, per arricchirsi, fa spazio dentro di sé a Gesù, che riconosce come il suo tesoro, tesoro che nessuno mai le potrà portare via. Marta desidera essere ricca e, per arricchirsi, pretende di avere spazio negli altri che, se non glielo concedono, diventano nemici e avversari da combattere, in un continuo stato di tensione e insofferenza che nessuno mai potrà portarle via.

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