Perchè i maschi sono sempre più deboli, meno fertili e sessualmente meno efficienti: (parte 1) gli interferenti endocrini e gli xenoestrogeni
Nella seconda e terza parte ci occuperemo delle ultime tecnologie naturali per la cura della fertilità, compresa quella dei cemp o per esempio della Kisspeptina, tutte tecnologie sbarcate recentemente anche qui in Italia, ma prima occorre inquadrare il problema e comprenderne alcune cause ed alcuni effetti.
Grazie al fatto che già nel corso degli anni ’90 abbiamo proposto, forse per primi in Italia, le prime soluzioni e segnalato i primi allarmi, tenendo numerose conferenze informative ai tempi del Centro Studi Salute (vedi www.centrostudisalute.org/…/SIAMO_CIO_CHE_ASSORBIAMO_serata2camponoga… ), oggi troviamo sempre meno studi medici che servono ancora il caffè in bicchierini di plastica, con tanto di palettine e/o cucchiaini rigorosamente di plastica (sorvoliamo solo sul fatto che purtroppo ancora in troppi propongono dolcificanti come lo zucchero bianco, ovvero il saccarosio, che molti esperti non esitano a definire come la peggiore tossina legalizzata oggi in circolazione).
Oggi abbiamo ancor più moltiplicato possibili soluzioni proponendo diverse alternative al classico bicchierino di plastica , nonchè ai dolcificanti (anzi oggi esiste in commercio perfino il primo caffè alcalinizzante in capsule come Caffetto che si aggiunge al famoso Chi Cafè solubile in barattolo nei vari gusti e selezioni con tanto di ingredienti assolutamente non aromatizzati, bensì arricchiti di sani estratti)
Però il problema permane ad un livello notevole, ancora negli ospedali, nelle scuole ed in molti uffici, anche pubblici. Il problema del rilascio di xenoestrogeni da parte delle plastiche riscaldate, non si esaurisce certo con la soluzione dei bicchierini del caffè (che comunque sono qualche miliardo l’anno quelli usati solo in Italia). Pensiamo anche al problema dei grassi, specie quelli polinsaturi, (gli oli di semi o di oliva in bottiglie di plastica!) (poi a tutte quelle vaschette di plastica con cui vengono confezionate carni e formaggi…!).
Certamente è ben più grave il problema dell’inquinamento da pesticidi, come principale fonte di inquinamento da xenoestrogeni delle falde acquifere (e dunque sempre di più anche delle acque che sgorgano dalle nostre bottiglie e dai nostri rubinetti ), però anche il primo, cioè delle plastiche riscaldate è e resta un notevole pericolo, soprattutto per l’inconsapevolezza degli utilizzatori.
Tornando ai nostri bicchierini di plastica , infatti forse non siamo stati abbastanza convincenti ma ora, nel 2017, abbiamo anche questo studio dell’università di Padova http://www.lostivalepensante.it/2017/02/24/fertilita-ridotta-alterazioni-fisiche-gli-effetti-dellinquinamento-sui-giovani/ che si aggiunge alle tristemente famosa trasmissione televisiva dell’ottobre 2016 RAI REPORT “L’ETA’ DELLA PLASTICA”:
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-55b85b62-3186-4ebd-a9fe-7eb7c5cb79b1.html
ed a quest’altra trasmissione del marzo 2017 RAI PRESA DIRETTA “CIAO MASCHIO”:
Inoltre proliferano diversi articoli sul web, come questo per esempio:
15 interferenti endocrini più pericolosi ATTENZIONE A COSA MANGIAMO,RESPIRIAMO,BEVIAMO E CI SPALMIAMO
http://www.lifeme.it/2015/06/interferenti-endocrini-parabeni-bht-ftalati-medicinali-additivi.html
Alla fine del’articolo pubblichiamo un documento del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie, ricco di avvisi ed utili consigli, ma in questo spazio vogliamo soffermarci sulle ulteriori importantissime soluzioni che abbiamo trovato in questi ultimi tempi. Sottolineiamo che tutti questi prodotti possono essere acquistati anche pagando con le monete locali regionali in tutti i circuiti monetari regionali, anche per questi aspetti assai virtuosi. Parliamo del circuito a cui appartengono il Sardex e qui in Veneto naturalmente il Venetex. ( vedi il nostro articolo Movimento Sereno è diventato il “circuito aziende virtuose” del Venetex, moneta virtuale degli imprenditori veneti. )
Molti nostri soci (per informazioni più dettagliate scrivi a info@movimentosereno.it ) stanno inserendo molti altri prodotti, dopo che noi abbiamo incontrato una importante azienda veneta, che abbiamo scoperto essere diventata leader nel mondo dopo aver vinto la gara per la fornitura di bicchieri, piatti, posate monouso ai Giochi Olimpici di Londra del 2012.
Noi a dir la verità l’abbiamo scoperta solo qualche anno dopo e curiosamente esattamente in Catalogna durante una delle feste con folle oceaniche, tipiche di quelle zone. Parlando con l’equivalente di un nostro assessore regionale abbiamo scoperto che le loro leggi per lo smaltimento dei rifiuti si erano ispirate al modello della Regione Veneto, considerato tra i più avanzati d’Europa.
Infatti dovete sapere che oltre a problema del particolato, dobbiamo affrontare e risolvere anche il problema del percolato.

Il primo riguarda l’aria che respiriamo. Il secondo, ancora una volta, le nostre falde acquifere.
Per il primo abbiamo proposto già da anni un eccezionale purificatore d’aria di Tecnologia Coreana , che potete vedere nella foto qui a fianco. Da anni stiamo cercando un prodotto per l’auto, visto che gli attuali filtri anti-particolato sono sospettati di trasformare le polveri sottili in qualcosa di peggio e cioè nelle famigerate nanoparticelle. Tutti i prodotti che abbiamo testato finora per l’auto li abbiamo bocciati, ma recentemente siamo entrati in contatto con un produttore di tecnologie certificate coreane/giapponesi, in grado di filtrare anche le nanoparticelle. Vi sapremo dire al più presto. (per informazioni più dettagliate , in attesa di prossimi articoli in materia, scrivi a info@movimentosereno.it )
Il secondo, come dicevamo riferendoci al percolato, riguarda le nostre falde acquifere. Tutti i resti di caffè , per esempio riprendendo l’esempio del caffè sopra indicato, che restano nel bicchiere monouso che poi arriva nelle discariche, si combinano con i materiali di cui è costituito il bicchiere. si combina anche con gli inchiostri delle pubblicità etc.. alla fine tutti questi liquidi costituiscono parti di quel percolato che può finire nelle falde acquifere.
Questo vale anche per i resti del cibo e può interessare anche e soprattutto i prodotti completamente biodegradabili , che finiscono nei centri di compostaggio, qualora gli inchiostri utilizzati per le pubblicità nel bicchiere non fossero controllati.
COMITATO NAZIONALE PER LA BIOSICUREZZA E LE BIOTECNOLOGIE
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce un INTERFERENTE ENDOCRINO ( perturbatori o disruttori), come “una sostanza o una miscela esogena che altera le funzioni del sistema endocrino e di conseguenza provoca effetti negativi sulla salute di un organismo intatto, o la sua progenie o (sotto) popolazioni”
(European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on Human Health and Wildlife, Weybridge 2-4/12/1996)
- Bisfenolo A
- Ftalati
- PCB o policlorobifenili
- HAP o idrocarburi policiclici aromatici
- Diossine
- APE o alchilfenoli etossilati
- Parabeni
- DDT o para-diclorodifeniltricloroetano
- MXC o metossicloro
- Clordecone
- Gli ormoni stereoidei
- antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina
- antibiotici
- agenti citotossici
- prodotti chimici e industriali……..
Perchè sono preoccupanti gli interferenti endocrini?
Il sistema endocrino abbiamo visto è il fondamento per la crescita dell’uomo e per il suo stato di salute a 360°.
SISTEMA ENDOCRINO FUNZIONI PERCHE’ TENERLO IN EQUILIBRIO
Gli interferenti andando ad agire sul lavoro dei nostri ormoni lo altera portando conseguenze gravissime.
Molte ricerche indicano ad esempio che le persone esposte hanno maggior rischio di patologie riproduttive (infertilità,aborti,endometriosi..) disturbi comportamentali nell’infanzia, alcuni tipi di cancro (testicoli e mammelle..).
L’interferente può agire direttamente sulla cellula come l’ormone…ma generando una risposta eccessiva o più bassa rispetto a quella prodotta dall’ormone endogeno, oppure va ad agire sull’ormone stesso inibendolo e quindi non facendogli svolgere la sua funzione sulla cellula!!!
Nel 1999, la Commissione ha adottato una strategia per gli interferenti endocrini . La revisione della legislazione sulle sostanze chimiche effettuate durante gli anni successivi ha preso questa strategia in considerazione.
La Legislazione comunitaria in vigore considera già i perturbatori endocrini in alcuni paesi infatti esistono alcuni divieti e restrizioni di utilizzo,come vedremo, ma ancora non sufficienti a mio avviso per ritenerci al sicuro.
Vedi il bisfenolo A…vero non più nei biberon ma presente nella carta chimica degli scontrini..quindi una persona che maneggia questa carta giornalmente per lavoro quanto ne incamera??
Noi cittadini non possiamo sostituirci ad un’azione vera dell’autorità comunitaria ed italiana che dovrebbe muoversi in tal senso.. ma possiamo fare qualcosa come sempre:
Molti interferenti non riusciremo ad evitarli ma la buona parte si…forse dovremmo modificare alcune abitudini,forse cambiarne altre,privandoci di alcune “comodità”.. ma ne va della nostra salute!!!
Come ne entriamo in contatto?
Possiamo entrarne in contatto direttamente con la bocca, attraverso la pelle…e notevole è attraverso la catena alimentare visto l’impatto pesante che hanno questi interferenti con l’ambiente.
L’ Utilizzo di queste sostanze altamente tossiche viene reso ancora più pericoloso da cattivi comportamenti non conformi alla legge sui processi produttivi, smaltimento rifiuti industriali ad esempio di colle,vernici…questi hanno un’elevata persistenza ambientale e quindi maggior possibilità di accumulo negli organismi.
Con la catena alimentare si ha un trasferimento da un organismo all’altro.. prorio perchè non si smaltiscono questi interferenti.. e modificano la nostra chimica.
L’interferente entra nell’acqua ==>vegetazione acquatica ==> pesci ==> uomo
Questo un solo misero esempio…Noi utilizziamo tantissime di queste sostanze nell’alimentazione, nei cosmetici, in oggetti e prodotti di vita quotidiana ed il rischio maggiore lo incorrono soprattutto i bambini, gli adolescenti durante la crescita riproduttiva.
Interferenza delle lobby e TTIP
La Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea è stata incaricata di stabilire una serie di criteri scientifici per la valutazione degli interferenti endocrini. Ma nel processo è stata sottoposta a pressioni da parte delle aziende e isolata da altre Direzioni Generali, come Salute e Industria.
La lobby della chimica e dei pesticidi si è mobilitata per evitare possibili divieti per alcune sostanze. I principali gruppi di pressione ad aver lavorato contro normative stringenti sono CEFIC (European Chemical Industry Council), ECPA (European Crop Protection Association), PlasticsEurope e Cosmetics Europe, mentre tra le singole imprese si sono distinte BASF e Bayer. Non ce l’avrebbero fatta, tuttavia, se non avessero trovato validi alleati in diversi Stati membri, nella Commissione e nel Parlamento Europeo.
Poi ci sono quelle piattaforme fatte su misura per l’industria, che mirano a promuovere gli interessi commerciali nel dibattito scientifico: ad esempio ECETOC, il Centro Europeo per l’Ecotossicologia e Tossicologia delle Sostanze Chimiche. ECETOC si presenta come think tank no profit finanziato dall’industria, il cui scopo è «migliorare la qualità della valutazione del rischio dei prodotti chimici». Bayer , BASF, Dow, DuPont e Syngenta sono tra i tanti membri sponsor dell’ECETOC.
Ritardare qualsiasi regolamento sugli interferenti endocrini è di cruciale importanza per l’industria – ha commentato Nina Holland, attivista del CEO e coautrice del rapporto – Questo dà loro l’opportunità di utilizzare i negoziati in corso sul trattato sul commercio e gli investimenti tra USA e UE [TTIP] per sbarazzarsi una volta per tutte di ogni normativa».
Uno degli obiettivi principali dei negoziatori TTIP è quello di appiattire le differenze tra gli standard europei e statunitensi, così da facilitare il commercio. Qualsiasi barriera regolamentare creata dall’Unione Europea in materia di interferenti endocrini, quindi, sarebbe un grave ostacolo per il libero scambio. Non per niente, già sono sorte preoccupazioni per il probabile arrivo, con il TTIP in vigore, di 82 pesticidi oggi da noi in Europa vietati.
1)Bisfenolo A
Ne abbiamo già ampiamente parlato, ricordate?
Si tratta sicuramente della sostanza con più rilevanza mediatica.. ma non tutti sanno che il Bisfenolo non è solo plastica.. si nasconde in modo subdolo in tantissimi oggetti di uso comune, dal thermos alla carta chimica ai gratta e vinci,composti per otturazioni e denti…..
Sulla base della letteratura attuale, BPS e BPF sono ormonalmente attivi come BPA, e hanno effetti sul sistema endocrino.
Come sottolineato su Environmental Health Perspectives, quasi tutte le indagini sono state incentrate sugli effetti metabolici e ormonali (prevalentemente sugli ormoni sessuali) di questi composti, e tutti quelli che lo hanno fatto hanno mostrato che entrambi hanno un’azione sovrapponibile, per tipo e potenza, a quella del BPA. Non si può, quindi, spacciare per sicuri prodotti che, al momento, non è dimostrato che lo siano, anzi.
Qui il documento completo dell’indagine su BISFENOLO S ED F.
DOVE SI TROVA
Il Bisfenolo A è un composto organico molto persistente nell’ambiente , presente nella maggior parte dei prodotti plastici: alcuni biberon, contenitori e pellicole usati per conservare gli alimenti, biglietti da cassa, banconote, carte di credito, protesi dentarie, lattine per le conserve, imballaggi di plastica, policarbonato, resina epossidica, PVC (cloruro di polivinile)… È inoltre presente in grande quantità nei rifiuti umani e nelle acque di scolo.
DANNI
Il bisfenolo A è in grado di legarsi ai recettori dell’estrogeno (effetto estrogeno-mimetico) e quindi può avere effetti sul cervello e sulla prostata del bebè e del feto, e sembra avere un ruolo nei casi di pubertà precoce, di alterazioni della digestione, del sistema immunitario o della funzionalità tiroidea. Pare inoltre avere effetti sul sistema cardiovascolare e sarebbe una delle cause di aumentata frequenza del diabete. Altri effetti che gli vengono attribuiti sono la diminuzione della qualità dello sperma e un aumentato rischio di cancro della prostata negli uomini, e di endometriosi, di ovaio policistico, di carcinoma della mammella, aborti spontanei e parti prematuri nelle donne. Anche se il ruolo del bisfenolo A è ancora oggetto di discussione nell’ambiente scientifico, la sua presenza nei biberon è vietata in Francia dal 2013 e il divieto sarà esteso ai contenitori alimentari dal 2015. In Italia il ministero della Salute, nel recepire la direttiva europea del 28 gennaio 2011, ha modificato le restrizioni e le specifiche per la produzione di biberon in policarbonato, nei quali non deve essere utilizzato bisfenolo A. La commissione europea aveva stabilito che dal 1 marzo 2011 non possono più essere prodotti in Europa biberon contenenti la sostanza.
COME RIDURRE L’ESPOSIZIONE
- per scaldare latte, bevande e pappe utilizzare contenitori integri possibilmente in vetro
- non utilizzare contenitori in plastica per alimenti se non sono idonei o logori
- Non mettere plastica in lavastogliglie se non ha indicazioni
- sostituire il più possibile la plastica con il vetro
- risciacquare bene frutta e verdura in scatola prima del consumo priviligiando prodotti freschi e di stagione
- ridurre il contatto con carta termica o chimica (il 70% contiene bisfenolo A) come scontrini,etichette adesive,gratta e vinci…
- vi consiglio di rileggere in dettaglio BPA:BISFENOLO NON SOLO PLASTICA,BISFENOLO FREE TOSSICO per vedere meglio dove si nasconde..
2)Ftalati
pannolini, tessuti impermeabili, scarpe, detergenti, inchiostri, giocattoli. In cosmetica vengono utilizzati come fissatori in creme, profumi, prodotti per la rasatura, lubrificanti, lozioni…).Nell’industria sanitaria e farmaceutica gli ftalati, in particolare il DEHP (di-2-etilesilftalato) vengono utilizzati per la fabbricazione delle capsule gastro-resistenti, delle sacche per il plasma, dei cateteri o delle otturazioni dentali. DANNI
Anche se i loro effetti non sono provati da studi significativi sull’uomo, gli ftalati sono sospettati di provocare nei maschi malformazioni agli organi genitali e una diminuzione della quantità e qualità dello sperma.REGOLAMENTAZIONE
Dal 2002 le autorità sanitarie di vari paesi, tra cui la FDA (Food and Drug Administration) americana, hanno affermato che l’esposizione agli ftalati dovrebbe essere evitata.
Nelle bottiglie usa e getta,pellicole,vassoi,confezioni blister,tappi a corona,imballaggi,pavimenti,
rivestimenti mura,cancelleria,forniture ufficio.
- Per la cancelleria e forniture d’ufficio limitare l’uso di articoli in PVC morbido contente DEHP
- Per il materiale da casa limitare l’uso di articoli in PVC morbido contente DEHP
- Leggere sempre l’etichetta per l’utilizzo della pellicola (PVC) alimentare.. non tutti gli alimenti possono essere avvolti! es alimenti grassi
- Evitare che i bambini entrino in contatto con PVC morbido!!
COME RIDURRE L’ESPOSIZONE
Limitare l’uso di capi d’abbigliamento idrorepellenti o con trattamenti simili,come antimacchia
Sostituire pentole antiaderenti appena hanno segni d’usura
Utilizzare la carta oleata solo secondo le indicazioni delle etichette!!
Evitare l’uso di popcorn da cuocere al microonde in buste (contengono perfluorati PFC)
REGOLAMENTAZIONE
PFOS e i suoi derivati sono regolamentati con il Regolamento UE 757/2010 nell’elenco degli inquinanti organici persistenti.
Le Decisioni CE 2009/554 e 2009/543 stabiliscono i criteri ecologici per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica per i prodotti vernicianti per interni ed esterni.
5)POLIBROMODIFENILETERI
Il PBDE sono sostanze chimiche di produzione industriale impiegati sostanzialmente come ritardanti di fiamma.
Si accumolano nei tessuti grassi degli orgnaismi quindi considerati inquinanti organici persistenti (POPs)
DOVE SI TROVANO
Impiegati nella produzione di tendaggi,tappeti,imbottiture in schiume di poliuretano.
Anche la polvere delle case o negozi (IKEA;NEGOZI MATERASSI…) può essere contaminata da queste sostanze.
DANNI
Interferiscono con la funzione endocrina in particolare della tiroide, alterando lo sviluppo neurologico, neuro-comportamentale.
Non si riescono a smaltire quindi hanno un effetto di bio accumulo nella catena alimentare determinando concentrazioni elevate di queste sostanze in alcuni alimenti.
Ricambiare periodicamente l’aria di casa, poiché l’accumulo di queste sostanze nell’aria e nelle polveri può causare gravi danni.
Rimozione della Moquette, facendo attenzione che durante la rimozione la parte sottostante con contenga PBDE, maneggiare con cura isolando la stanza.. arieggiare adeguatamente.
REGOLAMENTAZIONE
Dal 2006 ai sensi della Direttiva CE 2002/95 le apparecchiature elettriche ed elettroniche non possono più contenere PBDE
6)HAP o idrocarburi policiclici aromatici
Gli HAP sono una famiglia di più di 15 sostanze e sono considerati degli inquinanti organici persistenti con effetti tossici diversi.
DOVE SI TROVANO
Si formano durante il processo di combustione sia industriale che domestico di sostanze organiche di varia provenienza: combustione del motore dell’automobile (benzina, diesel), domestica (gasolio, carbone), industriale (produzione di alluminio, inceneritori, incendi di foreste, eruzioni vulcaniche… Sono presenti in quantità elevata nell’aria, soprattutto nelle zone urbane e durante l’inverno, e la loro concentrazione è alta anche a livello del suolo e delle acque, dove si depositano sotto forma di sottile pellicola.
Si trovano quindi nel fumo di sigaretta,fumo di cottura,fumo di candele,incenso..contenuti nella carne alla brace,prodotti affumicati o tostati.
DANNI
La maggior parte di queste sostanze ha un’azione mutagena, ovvero altera il DNA provocando mutazioni cellulari, o cancerogena dimostrata.Aumentando il rischio di tumori non solo polmonare ma anche di squilibrio ormonale (tumore alla mammella,prostata…)
Può aumnetare inoltre il rischio di peso basso alla nascita.
Uno degli HAP più tossici è il benzopirene (BaP), che causa mutazioni in grado di causare forme tumorali e deficit immunitari e gravi infezioni.
- Durante la cottura dei cibi assicurarsi un’adeguata ventilazione e l’uso di cappe di aspiraizone
- Ridurre il consumo di alimenti affumicati,tostati o alla brace
- Rimuovere le parti grasse degli alimenti prima della cottura alla griglia
- Evitare di carbonizzare e comunque scartare le parti bruciate.. anche della pizza!! 7)DIOSSINE
Le diossine costituiscono un gruppo di più di 400 sostanze, indicate come inquinanti organici persistenti e inserite tra le 12 sostanze più tossiche presenti nell’organismo.
DOVE SI TROVANO
Anche se sono presenti in tutti gli ambienti (suolo, aria, acque), l’esposizione da parte dell’uomo avviene nel 90% dei casi per il tramite dell’alimentazione, in particolare attraverso i latticini, i prodotti del mare e la carne. Le diossine sono il risultato di molteplici processi industriali e procedimenti di fabbricazione: sbiancamento della carta con il cloro, produzione di alcuni erbicidi, incenerimento dei rifiuti, scarto di oli industriali. Esistono numerosi casi di gravi contaminazioni da diossine, come l’inquinamento del latte in Olanda attraverso paste prodotte per l’alimentazione animale, o in Italia il disastro di Seveso nel 1976.
DANNI
Nell’uomo l’esposizione a forti concentrazioni di diossina può causare lesioni della pelle simili a quelle dell’acne o macchie della pelle, alterazioni della funzionalità epatica o della fertilità, alterazioni del sistema immunitario, o ancora alcune forme tumorali, in particolare nei soggetti esposti cronicamente a causa della professione (ad esempio chi lavora in cartaria). Il feto in formazione può essere particolarmente sensibile all’esposizione alle diossine. Una delle diossine più pericolose è tetraclorodibenzo-2, 3, 7, 8 p-diossina o TCDD, il famoso “Agente Arancio”, un erbicida usato come defogliante durante la guerra del Vietnam.
8)APE o alchilfenoli etossilati
DOVE SI TROVA
Si tratta di una famiglia di composti sintetici ampiamente utilizzati e presenti in vari prodotti: detergenti, prodotti cosmetici, biocidi come gli spermicidi, carta, metalli, detergenti per la casa e alcuni giocattoli. Sono inoltre presenti nelle acque di scarico e nell’aria, in seguito all’utilizzo di aerosol. Anche se sono considerati come biodegradabili, la loro presenza in numerosi oggetti e sostanze di uso comune ha attirato l’attenzione di gruppi scientifici e associazioni. Uno dei prodotti di biodegradazione considerato come il più nocivo è il p-nonilfenolo, a causa della sua marcata attività estrogenica.
DANNI
Anche se sono poco noti, gli effetti degli APE potrebbero riguardare la capacità riproduttiva, in particolare causando una diminuzione della qualità e della quantità dello sperma. In Francia il loro utilizzo è vietato dal 3 maggio 2011. In Italia il decreto del 10 maggio 2004 ha recepito la direttiva 2003/53/CE, relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi (Nonilfenolo, Nonilfenolo etossilato, Cemento).
9)PARABENI
Alcuni parabeni sono di origine naturale e si trovano in alcuni tipi di frutta e verdura, formaggi, prodotti delle api e persino nell’organismo umano, come precursori enzimatici, ma l’industra ne fa uso come conservanti nei farmaci, nei cosmetici e negli alimenti per le loro proprietà antibatteriche e antifungine.
Circa una decina di sostanze appartenenti alla famiglia dei parabeni sono di origine industriale.
DOVE SI TROVANO
TUTTI I PARABENI CHE SI TROVANO IN COMMERCIO SONO DI ORIGINE SINTETICA
E’ bene imparare a riconoscerli nelle etichette:
Metilparabene E218 ,utilizzato nei prodotti alimentari, nei cosmetici, shampoo e saponi
Etilparabene E214 , utilizzato nei prodotti alimentari (leggere il dettaglio dopo)
Propilparabene E216, utilizzato nei prodotti alimentari,farmaci e prodotti dell’igiene
Butilparabene utilizzato principalmente nella cosmetica
Ecco in breve elenco di dove si possono trovare :
Creme da viso
Struccanti
Fondotinta
Gel da barba
Shampoo
Deodoranti
Dentifrici
Prodotti per l’igiene intima
Creme solari e doposole
Prodotti per capelli
E in molti altri prodotti
Vengono anche utilizzati come conservanti in alimenti quali:
Verdure cotte
Maionese
Sottoaceti
Bibite addizionate con anidride carbonica
Birra
Prodotti da forno
– PARABENI NEGLI ALIMENTI
Utilizzati per rallentare il processo di degradazione e fermentazione, quindi si trovano per forza in tutti i prodotti a lunga conservazione:merendine ed anche in marmellate,frutta,bevande,prodotti ittici e carne.Ne viene giustificato l’utilizzo per evitare la proliferazione di batteri patogeni….
Il vice direttore della ricerca presso Environmental Workin Group (EWG), un’organizzazione che cataloga tutti gli studi sulle potenziali tossine trovate negli specifici alimenti e li classifica in base alla sicurezza su un database — sostiene che questo non significa che, se per una volta mangi un alimento considerato pericoloso, ti ammalerai per forza. Il messaggio che la ricercatrice, più in generale, vuol far passare è: «Ci sono alcuni alimenti che dovresti evitare il più possibile, sostituendoli con altri più salutari».
– PARABENI NEI COSMETICI
Ampiamente utilizzati in saponi,shampoo,cosmetici,deodoranti,creme solari sempre per rallentare la proliferazione di microorganismi che provocherebbero eruzioni cutanee..
– PARABENI NEI FARMACI
Anche in farmacologia vengono suati in particolare nei sciroppi,colliri per prolungare la vita del prodotto una volta aperto.
DANNI
Pare che queste sostanze, da alcuni anni al centro di varie discussioni, siano in grado di attivare nell’uomo i recettori agli estrogeni, causando quindi problemi di fertilità nell’uomo e favorendo il carcinoma ormono-dipendente della mammella nella donna. L’UE intende vietare alcuni parabeni.
Alcune organizzazioni ed alcuni stati come la Francia, che si rifanno al principio di precauzione, si oppongono al loro utilizzo quotidiano. Il 3 maggio 2011, in particolare, è stata adottata in Francia la proposta di legge di Yann Lachaud che vieta l’uso degli ftalati, dei parabeni e degli alchilfenoli, tre categorie di sostanze che interferiscono con il sistema endocrino (distruttori endocrini). L’elenco dei 400 prodotti farmaceutici contenenti parabeni, sotto forma di esteri metilici o propilici è stata compilata da Le Monde. Il testo è stato depositato al senato il 12 luglio 2011; era stato votato positivamente, a maggioranza assoluta, sia all’Assemblea Nazionale che al Senato della Repubblica, nonostante il contrastante parere del governo
Stanno diventando sempre più controversi, arrivando ad essere regolamentati o espressamente interdetti, ad esempio in Francia, comunque nel ruolo di interferenti endocrini per la loro capacità di mimare chimicamente gli estrogeni con possibile ricaduta in effetti sulla salute.
Le allergie sono un fenomeno limitato ad alcuni soggetti predisposti, con i consueti fenomeni relativi (rosacea, dermatite da contatto) i danni maggiori sono a livello endocrino.
Nel 2002 i ricercatori del Tokyo Metropolitan Institute of Public Health hanno scoperto che propilparabene diminuito il numero degli spermatozoi nei giovani ratti e al di sotto delle concentrazioni che la Food and Drug Administration ritiene sicura per il consumo umano negli alimenti (Oishi 2002; 21CFR184.1670).
Altri ricercatori hanno confermato gli effetti di paraben propilico sul sistema endocrino. Esso agisce come un composto estrogenico sintetico e può alterare la segnalazione ormonale e l’espressione genica (Routledge 1998; Terasaka 2006; Vo 2011; Wróbel 2014). Un recente studio condotto da ricercatori della Harvard School of Public Health ha suggerito che l’esposizione a propilparabene può essere associata alla fertilità diminuita (Smith 2013).
Segnalazione endocrino adeguata è particolarmente importante durante i periodi di critiche dello sviluppo, mentre nel grembo materno e durante l’infanzia e l’adolescenza. Le sostanze chimiche che alterano segnalazione ormonale può portare ad effetti avversi sullo sviluppo, la riproduzione e la neurologico e immunitario.
- Evitare tutti i prodotti a lunga conservazione, insacotalati, preferendo prodotti freschi e conservati da noi.
- Nei prodotti cosmetici leggere bene l’etichetta preferendo pochi prodotti polifunzionali come il burro di karitè,olio di mandorle e produzione in casa, usando come conservante il tocoferolo ovvero la semplice vitamina E!!!
- Il suggerimento è di evitarli sotto i tre anni, perché la cute dei più piccoli ha un maggior assorbimento cutaneo e il loro sistema endocrino è in via di sviluppo, negli anziani, che hanno una pelle più fragile, e quando ci si espone al sole
10)Pesticidi e i prodotti fitosanitari
DDT, MXC, Inuron, Diuron, Trifluralin, Endosulfan, Vinclozolin… I pesticidi e i prodotti fitosanitari sono molto numerosi e di diverso tipo; vengono utilizzati in modo massiccio nell’industria agroalimentare e nel giardinaggio e molti di essi sono indicati come interferenti endocrini, veri o supposti. Alcuni sono persino utilizzati nella gestione dei campi sportivi o delle strade, il che ne facilita ulteriormente la diffusione nell’ambiente. Le quantità di pesticidi prodotte sono tali che la loro presenza è rilevabile in tutto l’ambiente e si ritiene che alcuni prodotti causino degli squilibri con conseguenze potenzialmente catastrofiche, come i problemi o la morte osservati nel caso delle api. Anche se la lista è molto lunga, qui di seguito vi indico i pesticidi organoclorati (e i loro metaboliti), il cui effetto di interferenti endocrini è provato.
11)DDT o para-diclorodifeniltricloroetano
Il DDT, massicciamente utilizzato come insetticida a partire dagli anni ’30 del secolo scorso e per circa 60 anni, è generalmente considerato un inquinante organico persistente.
DOVE SI TROVA
Il suo utilizzo in agricoltura è stato progressivamente vietato nei paesi sviluppati tra il 1970 e il 1984, ma continua a essere usato, in particolare nei paesi tropicali nell’ambito della lotta contro la malaria, il tifo o la febbre dengue.
DANNI
Nonostante la riduzione del suo utilizzo, i prodotti della sua degradazione, o metaboliti, persistono nell’ambiente e si ritiene abbiano effetti dannosi sulla fauna e sulla flora. Questi composti hanno infatti un effetto estrogenico che provoca alterazioni ormonali negli animali, ma attualmente gli studi sulla salute dell’uomo restano contraddittori e sono oggetto di controversie. Tra gli effetti indicati troviamo l’azione cancerogena, in particolare sulla mammella, tossicità per il fegato, disturbi dello sviluppo nel nascituro, parti prematuri, alterazione della qualità dello sperma. In attesa di risultati più certi, la polemica sugli effetti del DDDT come perturbante endocrino e i possibili benefici per la lotta contro la malaria continua.
12)MXC o metossicloro
Il MXC, una sostanza simile al DDT, è stato messo in commercio nel 1946 e la sua vendita è notevolmente aumentata dopo il divieto del DDT.
DOVE SI TROVA
Viene utilizzato come prodotto “fitosanitario” ed è meno persistente rispetto al DDT, ma i suoi prodotti di degradazione o metaboliti si ritrovano nell’ambiente e in specie acquatiche e animali, come gli uccelli.
DANNI
Viene considerato un IE e si ritiene che si fissi sui recettori dell’estrogeno, esponendo quindi al carcinoma ormono-dipendente della mammella e problemi di fertilità.
13)CLORDECONE
È un insetticida ampiamente utilizzato tra il 1972 e il 1993 nelle piantagioni di banane delle Antille Francesi; è considerato un interferente endocrino neurotossico ed ha fatto parlare molto di sé sulla stampa francofona e internazionale.
DANNI
Si ritiene infatti che provochi dei disturbi a livello neurologico e cognitivo nei bambini esposti a questa sostanza durante la gravidanza. È inoltre accusato di aumentare il rischio di cancro della prostata. A preoccupare gli scienziati, oltre alla sua prolungata persistenza nell’ambiente, è la sua estesa disseminazione nell’ecosistema, con conseguente contaminazione delle acque, del suolo e sottosuolo, delle piante e degli animali terrestri e marini. Sembra inoltre che il clordecone intensifichi a livello epatico il potenziale effetto tossico di sostanze come il cloroformio o il diclorometano. La questione del diclorometano ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, inducendo le autorità sanitarie a pubblicare una lista degli alimento a maggiore rischio di contaminazione da parte del clordecone e delle misure precauzionali finalizzate a ridurre l’esposizione dei consumatori.
14)Gli ormoni stereoidei
Si tratta di sostanze naturali secrete dalle ghiandole endocrine degli esseri umani e degli animali, come gli estrogeni, gli androgeni, i glucocorticoidi e i mineralocorticoidi. A questi ormoni se ne aggiungono altri, sintetici, come i contraccettivi utilizzati dalle donne e alcuni prodotti veterinari usati in elevate quantità negli allevamenti, come ad esempio gli steroidi anabolizzanti, in particolare il trenbolone acetato.
I prodotti della loro degradazione vengono evacuati nelle feci umane e animali e riversati poi nelle acque di scarico, causando quindi la contaminazione dei fiumi. Gli ormoni steroidei sono quindi ingeriti dagli animali e vanno a finire sulla tavola.
DANNI
La presenza di questi ormoni nei fiumi è stata segnalata in molti paesi come causa di una femminilizzazione di molti esemplari maschi di pesci, con conseguente alterazione delle loro capacità produttive. Nell’uomo si ritiene che questi IE causino una riduzione della fertilità.Secondo alcuni rapporti gli ormoni con il maggior potere di interferenza endocrina solo il 17-β-estradiolo, l’estrone, l’estriolo, le mestranol e il 17-α-etinilestradiolo. A questi ormoni, naturali e sintetici, si aggiungono i fitoestrogeni, composti derivati dalle piante come gli isoflavoni che, pur non essendo dei veri e propri ormoni, possono mimare l’azione degli estrogeni. I fitoestrogeni sono presenti in alcuni alimenti come gli oli vegetali, la soia, alcuni cereali e il pane.
15)Prodotti farmaceutici
Oltre agli ormoni steroidei, alcuni farmaci e alcune sostanze prodotte dall’industria farmaceutica potrebbero comportarsi come degli interferenti endocrini ed essere presenti in quantità elevate nelle acque con un ciclo simile a quello degli ormoni steroidei, con l’aggiunta dei rifiuti di origine ospedaliera. Si ipotizza che alcuni di questi farmaci, come ad esempio gliantidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, abbiano un effetto sugli ormoni sessuali e sul comportamento e la riproduzione di alcuni vertebrati, in particolare i pesci.
Altri farmaci in grado di avere un impatto sugli ecosistemi e sulla salute umana, interferendo con il sistema endocrino, sono gli antibiotici (che potrebbero anche essere all’origine della resistenza agli antibiotici conseguente all’ingerimento di alimenti che contengono questi farmaci), gli agenti citotossici utilizzati in particolare nella terapia anti-cancro e che potrebbero avere un effetto tossico e mutageno, o ancora i prodotti iodati che potrebbero perturbare la funzione tiroidea.
Più recentemente, infine, gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) sono accusati di essere perturbanti endocrini in quanto nel maschio adulto inibirebbero la produzione di testosterone a livello dei testicoli
Vi consiglio anche una lettura di questo documento dove sono indicati anche varie patologie, la sostanza inquisita,l’area geografica…una scheda dettagliata degli insetticidi etc…
Gruppo d’Acquisto Arance Tarocco bio micorrizate di Concetta Mineo
Oltre alle varietà di frutta attualmente già disponibili, anche quest’anno sono finalmente maturate e disponibili le famose ed attese arance rosse tarocco biologiche, coltivate secondo la metodologia naturale ed i principi della Frutta Cantico, la frutta che canta.
La protagonista di questa dolcezza del Creato, a cui va la nostra gratitudine per la collaborazione nel farci amare il Creato anche nelle cose così semplici come un’arancia squisita e salutare, questa volta è Concetta Mineo, che gran parte dei nostri soci ricorda bene dall’anno scorso: finalmente e semplicemente delle arance veramente buone…!
Fibre di plastica anche nell’acqua dei rubinetti
Fonti : https://orbmedia.org/stories/Invisibles_plastics
https://www.theguardian.com/environment/2017/sep/06/plastic-fibres-found-tap-water-around-world-study-reveals
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/fibre-di-plastica-nellacqua-del-rubinetto-di-tutto-il-mondo
Le particelle trovate nella maggior parte dei campioni di acqua potabile, indipendentemente dalle fonti. Possono penetrare nelle cellule o attrarre patogeni, e mancano studi sulla loro pericolosità.

Con la quantità di plastica prodotta negli ultimi 60 anni – 8,3 miliardi di tonnellate: il peso di un miliardo di elefanti – e quella che abbiamo liberato in mare, era forse un po’ da ingenui pensare che fosse finita soltanto nella catena alimentare.
Puntuale, è arrivata la doccia fredda: invisibili fibre di plastica si trovano nell’acqua del rubinetto di tutto il mondo, dall’Europa all’India, dagli Stati Uniti al Libano. L’83% dei campioni di quella che è considerata acqua potabile risulta contaminato, come denuncia uno studio globale condotto da Orb Media, un’organizzazione no-profit specializzata in giornalismo d’inchiesta, che ha condiviso i risultati dell’analisi in esclusiva con il Guardian
NEL PIATTO E NEL BICCHIERE. Se le microplastiche inquinano già la totalità di fiumi, laghi e oceani globali – si sono chiesti i ricercatori – come facciamo a pensare che non si trovino anche nell’acqua in cui beviamo? Si trattava, ora sappiamo, di una semplice illusione, e l’entità del danno è democratica, indipendentemente da latitudini e salute economica degli Stati coinvolti.

MALE DAPPERTUTTO. In totale sono stati analizzati 159 campioni. Il più alto tasso di contaminazione (94%) si registra negli Stati Uniti, con fibre di plastica trovate nell’acqua del rubinetto degli edifici del Congresso, della Trump Tower e del quartier generale dell’Agenzia USA per la protezione ambientale. Libano e India seguono a ruota (con percentuali di 93,8 e 82,4). In Europa va meglio, ma neanche poi tanto: è contaminato il 72% dell’acqua che beviamo, e per ogni 500 ml, una bottiglietta da mezzo litro, ingeriamo in media 1,9 fibre di plastica (negli USA sono 4,8).
I RISCHI. «Non sappiamo quale sia l’impatto sulla salute, per questa ragione dovremmo occuparcene immediatamente e capire quali siano i rischi reali, mentre seguiamo un principio cautelativo» spiega Anne Marie Mahon del Galway-Mayo Institute of Technology, tra gli autori dell’indagine. Due sono i motivi di preoccupazione. Il primo riguarda le dimensioni delle particelle: le analisi di Orb hanno individuato solo quelle più grandi di 2,5 micron, 2500 volte più grandi di un nanometro (per fare un confronto, il diametro di un capello umano oscilla tra i 50 e gli 80 micron). Ma quelle di dimensioni nanometriche sono sufficientemente piccole da penetrare in cellule e tessuti, dove potrebbero causare danni ancora non stimabili.
Inoltre, studi passati hanno stabilito che queste scorie possono catalizzare la presenza di patogeni già presenti negli scarichi, e accelerare il loro assorbimento nell’organismo.

DA DOVE ARRIVANO? Come le microplastiche siano finite nell’acqua potabile non è ancora chiaro. Una fonte è sicuramente l’atmosfera, con le fibre sintetiche di abiti, tappeti e scarpe che vengono liberate nell’aria che respiriamo (l’80% delle asciugatrici negli USA “sfiata” direttamente sul balcone).
Ci sono poi gli scarichi delle lavatrici – ogni ciclo di lavaggio rilascia nell’ambiente 700 mila fibre – l’erosione della pioggia, e potremmo continuare: in Libano, l’acqua potabile proviene da sorgenti naturali, ed è contaminata per oltre il 93%.
TAMPONARE I DANNI. L’invasione di plastica riguarda ormai dunque tutto il ciclo dell’acqua, e la produzione di cibo: microfibre sono state rinvenute nella birra in Germania, nel miele, nello zucchero e nell’acqua imbottigliata (che dunque non è un’alternativa più sicura). Insomma il problema è ormai, strutturale. E i filtri comunemente usati per l’acqua domestica non riescono ad escludere particelle così piccole.
06 SETTEMBRE 2017 | ELISABETTA INTINI
Le basi scientifiche della “memoria dell’acqua” e lo scienziato Benveniste
Scritto da: Vincenzo Valenzi | Scienza e Fisica Quantistica | 01/01/2016
La storia si ripete: la prima volta è una tragedia, la seconda una farsa.
Sembra proprio questa l’essenza delle vicende che dal Cinquecento al Novecento hanno caratterizzato lo sviluppo della scienza moderna con le vicende di Galileo e Benveniste: due numeri uno della scienza del loro tempo richiesti di abiurare quanto osservavano nel cannocchiale e nel laboratorio, da poteri religiosi il primo [1] e “scientifici” il secondo, che avevano denunciato la non congruità di quanto da loro osservato, con quanto prescritto e scritto nelle cosiddette “scritture”. Che poi si tratti di Scritture Sacre o di quelle “scientifiche” di Nature poco importa: nella editorial reservation all’articolo di Benveniste e colleghi [2-2B] pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica americana, l’editore scrisse che i dati pubblicati erano fuori dalle leggi della fisica (“There is no physical basis for such an activity”) e mandò il mago James Randi a controllare che l’esperimento fosse privo di trucchi.
La natura di questi conflitti scientifici trova le sue radici nei problemi di metodo che già uno dei grandi Padri del Rinascimento – Bernardino Telesio – aveva affrontato nel suo lavoro, riassunto da Diego Fusaro, il quale scrive [3]:
«Il titolo dell’opera fondamentale di Telesio (La natura secondo i propri principi, ndr) è programmatico: la natura deve essere studiata e interpretata secondo i principi ad essa propri, senza fare ricorso a modelli precostituiti ed estrinseci.
Tale nuova considerazione della natura venne anticipata nell’opera di Telesio la quale, staccandosi dalla visione magica, affermò che l’uomo non deve imporre i suoi schemi a priori alla natura, ma deve scoprirne umilmente le leggi interne che ne regolano la vita e che sono sconosciute ai più. L’accusa rivolta alla scienza del passato fu, dunque, di essere stata boriosa e superba, incurante della vera realtà del mondo fisico: essa ingabbiò nei dogmi della teologia i fenomeni naturali, precludendosi una loro vera comprensione».
In epoca moderna lo stesso Albert Einstein e ancora prima di lui Claude Bernard avevano messo in guardia la comunità scientifica contemporanea sul rischio di creare nuove chiese intorno ai grandi leader scientifici e alle loro teorie e scoperte. Claude Bernard soleva dire che «ciò che sappiamo è il principale ostacolo all’acquisizione di ciò che non sappiamo ancora».
È facile comprendere come anche grandi leader scientifici – tra cui Galileo prima e Benveniste poi – siano incorsi in un grande disagio personale, divisi tra la fedeltà alla scienza e alla verità osservata e la richiesta dei guardiani dell’ortodossia di turno di non disturbare il conducente, o meglio, di non andare fuori dalle leggi della scienza del tempo.
Per quel che riguarda le Sacre Scritture si sa come è andata a finire: di recente un Papa, dopo circa tre secoli, ha chiesto scusa a Galileo. La questione Benveniste [4], rimane invece ancora aperta (sono passati solo 20 anni). Può, allora, essere utile fare il punto su una serie di risultati sperimentali che – vista la velocità di produzione della conoscenza nei tempi moderni – potrebbero essere riesaminati e accolti senza troppo disagio anche dai moderni inquisitori scientifici (tenendo anche conto del fatto che, trovandoci nel campo delle applicazioni tecniche e sanitarie in particolare, l’attesa per nuove soluzioni diagnostiche e terapeutiche, capaci di realizzare la terapia personalizzata e migliorare il rapporto rischi/benefici, è grande, nel mentre gli effetti avversi dei farmaci compromettono i grandi trionfi della farmacologia moderna [5]).
Chi era Benveniste
Nella prefazione al libro postumo di Benveniste La Mia Verità sulla Memoria dell’Acqua [6], Brian Josephson, premio Nobel per la fisica nel 1973 per i suoi lavori sui superconduttori accoppiati (definiti anche “effetto Josephson) scrive:
«Ho incontrato Jacques Benveniste per la prima volta in occasione di una conferenza che si tenne alle Bermuda, nei mesi che precedettero la pubblicazione del suo controverso articolo apparso su Nature nel 1988, quando ero ben lontano dall’immaginare la piega che avrebbero preso gli eventi. In seguito, siamo rimasti sempre in contatto e Jacques mi ha tenuto costantemente informato sui progressi delle sue ricerche. Nel marzo del 1999, su mio espresso invito, ha tenuto una conferenza a Cambridge nell’ambito di un convegno di interesse generale organizzato dal dipartimento di fisica [7]. Lo avevamo convinto a parlare delle sue ricerche, consapevoli del loro interesse scientifico e delle potenziali conseguenze legate ai risultati ottenuti. Le sue ultime scoperte non erano meno sorprendenti. Ma non per il Laboratorio Cavendish di Cambridge che è stato palcoscenico di numerose e stupefacenti scoperte, nel corso degli ultimi centoventicinque anni. E per questo – benché i suoi lavori facessero discutere, suscitando controversie – avevamo deciso di non allinearci alle opinioni dominanti nella comunità scientifica e pertanto di non ignorare né censurare tali ricerche.
Durante il suo intervento, Jacques Benveniste presentò alcuni esperimenti nel corso dei quali, un segnale biologico registrato sul disco rigido di un computer veniva trasmesso, via internet, a un altro laboratorio sperimentale dove gli effetti specifici della molecola d’origine venivano trasferiti a un sistema biologico. Con la strumentazione che aveva portato con sé, Benveniste riprodusse, davanti ai nostri occhi, gli esperimenti più recenti che aveva compiuto, che si rivelarono assolutamente convincenti, tenuto conto del limitato tempo a nostra disposizione. La conferenza è documentata da un filmato realizzato nel nostro laboratorio che ci proponevamo di rendere noto nel futuro, non appena fosse stato consegnato il premio Nobel a Jacques Benveniste “per aver chiarito i meccanismi biologici relativi alla struttura dell’acqua”. Ed è veramente un peccato che tale onorificenza sia riservata soltanto agli scienziati ancora viventi. Sono convinto che il contributo scientifico del dottor Benveniste sarà un giorno riconosciuto come giustamente merita».
Dagli Ig Nobel ai Benveniste Award
In occasione della presentazione del libro di Benvenste all’Accademia dei Lincei [8], nell’autunno del 2006, avvenne un fatto molto grave: un personaggio importante del Dipartimento di Fisica della Sapienza di Roma – spalleggiato da altre personalità accademiche – riuscì a boicottare la presentazione, mettendo in difficoltà l’allora presidente dell’Accademia e gli accademici che avevano patrocinato l’evento, al quale aveva assicurato la sua partecipazione anche il dottor Mario Tiengo (scomparso in questi giorni, il 3 settembre 2010) [9]. Lo sconcerto prevalse, ma in pochi giorni fu organizzata una presentazione del libro all’Aula della Ginestra del Dipartimento di Chimica di Roma1 – a quel tempo ancora agibile [10]. Ci si può interrogare sulla natura dell’attività di questi esponenti di primo piano della comunità dei Fisici della Sapienza, i quali superarono palesemente molti dei limiti imposti dalla natura dialettica della ricerca scientifica.
In ogni caso dopo alcuni successi ottenuti da questo gruppo di “attivisti”, alcune attività relative alla divulgazione della figura e dell’opera di Benveniste furono trasferite, grazie ai buoni uffici di Mario Tiengo, presso l’Università Ludes di Lugano, diretta a quel tempo da Paolo Sotgiu, rettore poliedrico e illuminato che, nell’agosto del 2007 accolse gli archivi di Benveniste a Lugano. E così il 27 ottobre del 2007 – alla presenza del premio Nobel Luc Montagnier, di Ubaldo Mastromatteo e con il contributo scritto di Mario Tiengo [11] – fu inaugurato l’Archivio Benveniste presso l’Università Ludes di Lugano come si evince dallo splendido lavoro documentale in formato video di Francesco Bordino [12].
A fine settembre del 2007, nel frattempo, un altro evento scientifico internazionale aveva segnato la vicenda. Nel corso della VII Conferenza internazionale in Crimea “Cosmos and Biosphere” erano stati consegnati i primi Award Benveniste a dieci scienziati dell’ex Unione Sovietica [13]. L’evento è stato replicato nel 2009 con la partecipazione delle leadership scientifiche dell’Est europeo [14], come documentato dai colloqui con Larissa Brizhik, dell’Istituto di Fisica Teorica di Kiev [15], Vladimir Voeikov Chimico Organico dell’Università Lomonosov di Mosca [16], e Settimio Grimaldi del CNR di Roma [17].
Come si può constatare, le previsioni di Josephson sembrano realizzarsi e una rigorosa riflessione credo si imponga alla Comunità Scientifica che troppo goliardicamente aveva gestito le scoperte di Benveniste sugli effetti elettroquantistici a livello immunologico. Effetti quantistici già segnalati da Sir John Eccles, Premio Nobel per la Scoperta delle Sinapsi [18], il quale aveva introdotto i campi quantistici nel dinamismo sinaptico già negli anni Sessanta.
La pretesa di risolvere un caso sperimentale innovativo con un mago (si veda il sopracitato caso Nature), e liquidare le sue implicazioni con due Ig Nobel [19], indica come le peggiori previsioni di Claude Bernard e di Albert Einstein si siano pericolosamente realizzate: è tempo di risvegliarsi da una sorta di sonno glorioso per ritornare attivamente alla ricerca di base e applicata, la sola in grado di fornire le risposte operative ai non pochi quesiti posti dal nostro tempo – dai disastri climatici e ambientali, alle sfide poste dalle malattie degenerative e dal cancro.
L’evoluzione della biofisica quantistica in medicina e biologia
Una risposta può venire da una seria rivalutazione, da parte della Comunità Scientifica occidentale, dei grandi progressi della biologia e della chimica che poco si sono integrati con l’analogo sviluppo della fisica e della fisica quantistica.
Negli ultimi decenni, soprattutto sulla base del contributo teorico di Giuliano Preparata (1942-2000) e di Emilio Del Giudice [20-21], si è sviluppato un nuovo punto di vista sulla materia condensata fondato sull’uso sistematico dell’elettrodinamica quantistica coerente. La presenza di meccanismi coerenti alla base di molti fenomeni biologici appare evidente malgrado entri spesso in contraddizione con i principi della termodinamica classica. Infatti sembra difficile ipotizzare un mondo biologico che origini tutto dal caso, senza la presenza di meccanismi di autorganizzazione che operino a vari livelli (come messo in luce tra gli altri da Prigogine ).
Dopo Schodringer (autore del fondamentale volumetto What’s the life), la ricerca su un ruolo della fisica quantistica nei sistemi biologici ha proceduto con qualche difficoltà sia concettuale che sperimentale e i grandi protagonisti della ricerca sono stati spesso poco compresi, se non marginalizzati.
Lo studio dei SEP (Skin Electric Parameters) [22-23-24-25-26] – rilevabili sulla superficie cutanea tramite un ohmetro, a livello dei meridiani cinesi studiati come circuiti a resistenza variabile in risposta a segnali fisici misurabili (campo elettrico, magnetico) e non misurabili (potenziale vettore, ecc.) – potrebbe contribuire a meglio focalizzare le sottili interazioni biofisiche e biochimiche che sono state studiate a livello cellulare e a livello inorganico negli ultimi sessant’anni (Piccardi, Eccles, Trukan, Zhadin, Benveniste, [27-28-29-30]).
Recenti sviluppi tecnologici che sfruttano matematiche avanzate, una più ampia conoscenza del signalling cellulare e d’organo e i vertiginosi progressi dell’elettronica nelle tecnologie bioquanitstiche (Qx Scio, Metatron, [31]), impongono una rigorosa rivisitazione della materia, insieme alle Memorie Biochimiche [32] che si affiancano alla Memoria dell’Acqua, il cui studio ha fatto progressi impensabili sul piano teorico con Widom e coll. [33], e sperimentale con Montagnier e coll.[34] – dopo l’ultimo lavoro di Benveniste [35] presentato al Rettorato della Sapienza di Roma nel febbraio del 2002 alla conferenza in onore di Giuliano Preparata.
Qualcosa è, dunque, cambiato. Anche i brillanti lavori di Masaru Emoto [36], ai confini tra arte e scienza (le belle foto dell’acqua che cambia la sua struttura in risposta alle emozioni vissute nell’ambiente circostante), ci dicono che è tempo di unire gli sforzi della Comunità scientifica per affrontare con tutte le forze presenti sul campo le grandi sfide che ci attendono. Dall’energia alla meteorologia, dal cancro alle malattie immuni sono ancora troppo numerosi i soggetti di indagine che mettono in crisi i grandi trionfi scientifici del Novecento. Trionfi che dobbiamo continuare a difendere e a sviluppare, anche per onorare tutti quei pionieri della scienza e della tecnica che ci hanno regalato la grande fortuna dell’alta tecnologia, la quale ha dato all’Umanità possibilità di armonia, potere e felicità, che possono e devono essere ancora pienamente realizzate.
Gli scienziati e la memoria dell’acqua
Brian Josephson – tratto da La mia verità sulla memoria dell’acqua di Jacques Benveniste (Macro Edizioni, 2006)-
Che cosa ci dice la scienza sulla possibilità dell’esistenza di una “memoria dell’acqua”? Gli scienziati hanno poche conoscenze sull’argomento “acqua” e ne possiedono una visione tendenzialmente ingenua: un liquido composto da molecole di H20 più o meno isolate, in movimento. In realtà l’acqua è un fenomeno di gran lunga più complesso, con molecole singole che si raggruppano temporaneamente a formare una struttura reticolare; che tali molecole possano interagire dando luogo a un meccanismo che consenta all’acqua di avere una “memoria” non ha nulla di sorprendente. Ma questo vale per scienziati ben informati sull’argomento che non sottovalutano la possibilità della sua esistenza. Anche in campo biologico l’importanza di tale struttura è riconosciuta soltanto da scienziati aggiornati.
Note
1. Galileo Galilei, Dialogo Sopra i due massimi sistemi del mondo, 1632.
2. E. Davenas, F. Beauvais, J. Arnara, M. Oberbaum, B. Robinzon, A. Miadonna, A. Tedeschi, B. Pomeranz§, P. Fortner§, P. Belon, J. Sainte-Laudy, B. Poitevin & J. Benveniste: “Human basophil degranulation triggered by very dilute antiserum against IgE”, Nature, Vol. 333, No. 6176, pp. 816-818, 30th June, 1988 C.
3. Diego Fusaro, Bernardino Telesio http://www.filosofico.net/telesio.htm.
4. Memoria dell’Acqua report su http://fr.wikipedia.org/wiki/M%C3%A9moire_de_l’eau
5. Vincenzo Valenzi Rischi/benefici e Costi/benefici nella diagnostica e nella terapia Villaggio Globale http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11886:rischibenefici-e-costibenefici-nella-diagnostica-e-nella-terapia&catid=1060:piazzagrande&lang=it
6. Jacques Benveniste, La mia verità sulla memoria dell’acqua, Macro Edizioni, 2006.
7. Jacques Benveniste, Cavendish’s Departmental Colloquium Electromagnetically Activated Water and the Puzzle of the Biological Signal http://sms.cam.ac.uk/media/871684
8. “Rinvio” Conferenza Accademia dei Lincei http://66.71.135.49/articolo.php?id_articolo=6663
9. In memoria di Mario Tiengo http://www.uniludes.ch/portale/images/stories/altro/Ricordo_di_Mario_Tiengo_Prof_Radaelli.pdf
10. Conferenza Aula della Ginestra sul contributo di Benveniste e Preparata 14 dicembre 2006 http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=457&catid=305:complementari&lang=it
11. Mario Tiengo, Relazione archivi Benveniste a Lugano
[DOC]messo a disposizione il suo intervento – Home | Villaggio Globale.
12. Colloquio V. Valenzi con Luc Montagner www.colombre.it/montagnier .
13. Award Benveniste to Cosmos and Biosphere VII International Crimean conference http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10771:i-vincitori-dellaward-benveniste&catid=5:ultime&Itemid=121&lang=it .
14. Award Benveniste to Cosmos and Biosphere VIII International Crimean conference Villaggio Globale http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=10771:i-vincitori-dellaward-benveniste&catid=5:ultime&Itemid=121&lang=it
15. Colloquio Vincenzo Valenzi con LARISSA BRIZHIK Istituto di Fisica teorica di Kiev http://www.vimeo.com/10883097 .
16. Colloquio Vincenzo Valenzi con Vladimir Voeikov Chimico Organico Lomonosov University Mosca
17. Colloquio Vincenzo Valenzi con Settimio Grimaldi – CNR http://vimeo.com/11108801
18. Mario Tiengo: Il dolore da Eccles alla teoria della coerenza di Preparata, web seminar “Nature and Coherence in Nature” http://www.novaglobal.it/index.php?page=vaccum-and-coherence-in-nature-the-legacy-of-giuliano-preparata&hl=en_US
19. Ig Nobel a Benveniste http://www.purplehell.com/riddletools/ignobel.htm
20. Giuliano Preparata: QED and medicine, Rivista di Biologia/Biology Forum 93 (2000) pp. 267-312.
21. Giuliano Preparata & Emilio Del Giudice Il potenziale Vettore in biofisica (Scienza e Conoscenza, 17/2006).
22. Vincenzo I. Valenzi, Maria Luisa Roseghini, From Drug intolerance to a SEP (Skin electric Parameters) driven therapy. Some preliminar observation, Rivista di Biologia/Biology Forum 93 (2000) pp. 306-312.
23. Vincenzo I. Valenzi, Maria Luisa Roseghini, Skin Electric Parameters osteoarticular diseases with 8 fans tested and molecular signaling of drug, http://web.tiscali.it/numedi/arc2002/0902/12.html
24. V.I.Valenzi, G.Monaco, S. Spada, P. Cimaglia, L.Petraccia, S.Palmieri, B. Messina M.Grassi, Ruolo dei SEP (Skin electric Parameters) nello studio delle meteoropatie, Annali di Medicina Interna, 2003: 18, 164S – Proceedings Congresso SIMI Vincitore Premio CECIL .
25. V.I.Valenzi, S. Grimaldi, G. Quartieri, G. E. Gigante; G. Mileto, G. Monaco, Osservazioni sulle variazioni bioelettriche nell’uomo indotte da campi elettromagnetici in camera amagnetica, Ricerca Aerospaziale Pag. 33-38, Anno XXI- N. 1. 2005.
26. Pisani V. I. Valenzi, M.C. Lucchetta, M. Grassi, A. Serio P. Avino, M. Russo, A. Fraioli, SEP variations on subjects with chronic constipation in idropinic treatment, VII Intern. Conference “Cosmos and biosphere”:1-6/X 2007Sudak Crimea.
27. Franz Halberg et altri, L’eredità di Giorgio Piccardi http://www.cifa-icef.org/news_32_ita.html
28. Y Imry and R. A. Webb, Quantum interference and the Ahranov-Bohm effect, Scientific American 260 (April 1989).
29. Pokidysheva L.N., Trukhan E.M., Titova I.V., Miller G.G., Influence of a vector potential on a hiv reproduction in t-lymphocytes in vitro, Proceedings Conference Yalta-Gourzuf 6 june 2008 Open education.
30. Zhadin M.N., Novikov V.V., Barnesf S. Pergola N.F. (1998), Combined action of static and alternating magnetic fields on ionic current in aqueous glutamic acid solutions, Bioelectromagnetics 19: 41-45.
31. Vincenzo I. Valenzi, Alba Pisani Pasquale Avino e Aldo Calandri, La Riattivazione delle Memorie Biochimiche come Meccanismo di Prevenzione Nutriceutico, Yalta Gorzuf Conference
http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11917:salute-e- nuova-informazione-a-yaltagourzuf&catid=5:ultime&Itemid=121&lang=it
32. Vincenzo Valenzi, Dall’EAV all’Oberon, Conferenza Fiera Milano Giugno 2006 http://www.biometeorologia.com/PDF/ALLERGIE%20E%20INTOLLERANZE%20%20ALIMENTARI.pdf
33. Allan Widom, Yogi Srivastava, Vincenzo Valenzi, The Biophysical Basis of Water Memory,
International Journal of Quantum Chemistry (Wiley and Sons), Published on line May 19, 2009[DOI: 22140] http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/qua.22140/full
34. Luc Montagnier, Jamal Aissa, Stephane Ferris, Jean-Luc Montagnier, Claude Lavallee, Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures derived from Bacterial DNA Sequences, Interdiscip Sci Comput Life Sci (2009) DOI: 10.1007/s12539-009-0036-7.
35. J. Benveniste, D. Guillonnet, QED and Digitl Biology, Rivista di Biologia 97/2004 pp.169-172 http://www.tilgher.it/chrCorrelati/upload/doc/RB_Benveniste.pdf
36. Tatiana Battini, Memoria dell’acqua: studi e sperimentazioni http://www.nannimagazine.it/print/Memoria+dell’acqua:+studi+e+sperimentazioni
NORCIA E IL “MIRACOLO DI SAN BENEDETTO”
E’ l’alba del 24 agosto 2016, la prima terribile scossa sismica che ha ferito il cuore geografico d’Italia. Di terremoti ne sono seguiti altri, una serie interminabile, alcuni dei quali hanno causato nuovi crolli e gravi disagi per la popolazione. Altri ne seguiranno in modo sempre più intenso, anche in Italia. Esiste in tutto questo movimento a cui stiamo assistendo in questi tempi, un significato da cogliere, un segno da saper leggere, con una certa dose di intelletto? (“intus legere”= leggere in profondità…)
Il simbolo crollato
Se c’è un’immagine che più d’altre rimanda a questo lasso di tempo caratterizzato dai violenti movimenti tellurici, è quella della basilica di San Benedetto, a Norcia, semidistrutta dal forte sisma del 30 ottobre 2016.
Davanti a quel che rimane della chiesa, oggi nei primi mesi del 2017, racchiusa in un reticolo di ponteggi, sorge ancora al centro della piazza, incredibilmente sopravvissuta alla furia del terremoto, la statua di San Benedetto. È forte la carica simbolica di questo granitico simulacro che si erge tra le rovine. È vero che i crolli e la perdita di vite umane suscitano desolazione. Ma è pur vero – e l’esperienza terrena di San Benedetto lo insegna – che il dramma può generare il seme di una rinascita. Per noi di Movimento Sereno tutto questo assume ulteriore significato, come si può arguire da quanto si legge nella nostra home page ed in particolare nel paragrafo “Perchè il nome Movimento Sereno.”
“Sereno” deriva dalla massima di San Benedetto “ora et labora”.
Quello in cui egli visse (480-547 d.C.) fu un momento storico di grande crisi, quello del crollo dell’impero romano, in cui la nostra penisola era invasa a più riprese da orde barbariche (“Dove passava Attila non cresceva piu l’erba”…), in un clima di estrema insicurezza sociale trovandosi ogni territorio in balia di ogni sorta di soprusi da parte delle varie bande a servizio del “potente o balordo” di turno. Fu in quel clima che Benedetto da Norcia, partendo da delle caverne, fondò successivamente i primi monasteri, che altro non furono che autentici centri di riferimento e formazione per l’artigianato e l’agricoltura, la scuola, i primi ospedali, l’arte, la cultura, la scienza…
Per qualche arcaica mentalità oscurantista, da parte della Chiesa, o per meglio dire da parte di una certa cultura religiosa, ci viene ancora oggi presentato solo l’aspetto meno piacevole dell’esperienza, ovvero solo il lato del sacrificio e della sofferenza. In realtà la massima completa di Benedetto è più estesa: “ora labora et noli contristari”, che significa Prega, lavora e sii Sereno. ( Invito a non dimenticare mai di vivere appieno la parte ludica della vita, la festa, i banchetti, come Gesù ci ricorda con regolare frequenza nei Vangeli! Gesù viene ricordato da certa iconografia storica come l’uomo sconfitto in croce, mentre i Vangeli ci danno ben altra immagine di Lui.)
In tempi come questi di novelle “invasioni barbariche” accompagnate da incertezze di tutti i tipi, oggi più che mai risentiamo tutti un forte il bisogno di “ricostruire”, proprio come quel sentimento attuale nei monasteri (benedettini) di un tempo.
Guarda caso invece di questi tempi i monasteri stanno inesorabilmente chiudendo in molte parti d’Europa, per esaurimento delle vocazioni e del ricambio generazionale: i nuovi monasteri del terzo millennio saranno appannaggio di una nuova classe sociale emergente, quella dei cosiddetti creativi culturali. (che cercheranno di sottrarli alle speculazioni in atto da parte delle famigerate fondazioni bancarie… dove ci risulta cerchino poi di celebrare altri tipi di messe…).

Tutto quanto sopra, senza nulla togliere, ovviamente, ai monaci di Norcia, sempre radicati nel territorio in conformità alla Regola di San Benedetto, continuano tuttora e soprattutto in questo “periodo di nuovi terremoti” a prestare aiuto materiale e spirituale. Gli stessi monaci alloggiano attualmente in delle casette di legno ubicate nella campagna fuori Norcia, tra lupi e cinghiali. I monaci benedettini a Norcia sono famosi anche per la produzione di un’ottima birra, la Nursia. Il birrificio è l’unica area rimasta agibile del monastero e già i primi di aprile si apre la parte che consente di riprendere la produzione di birra. L’apertura dello stabilimento sarà un segno di rinascita, ed che potrebbe avvenire proprio a margine della festa di San Benedetto.
Questo santo è il simbolo della rinascita della cristianità dopo la caduta dell’Impero Romano. Siamo certi che San Benedetto possa oggi ispirare una nuova rinascita, di ricostruzione ma anche di fede?
La fiaccola e l’Europa
Siamo nel marzo 2017, Domenica 19 sera è tornata a Norcia, dopo aver fatto tappa anche al Parlamento europeo, la fiaccola che viene accesa da cinquant’anni per simboleggiare l’impegno dei grandi monaci missionari che hanno contribuito a portare il cristianesimo nelle zone pagane dell’Europa. In territori flagellati da guerre e pestilenze, la spiritualità benedettina accese la fiamma di quella rinascita che anela oggi, ancora una volta, la popolazione locale. Nonostante tutte le chiese di Norcia siano state compromesse, così come molte altre chiese di questi territori, molti non hanno potuto non notare, nonostante il silenzio dei media su questo punto, come molte statue della Madonna e di Cristo siano rimaste miracolosamente illese. Così il giorno della festa di San Benedetto con un sopralluogo improvvisato dei Vigili del Fuoco nella cripta, in cui la tradizione vuole siano nati i Santi Benedetto e Scolastica, anche il sindaco di Norcia Alemanno, ha constatato incredibilmente che in una cappellina completamente distrutta, è rimasta in piedi, perfettamente integra, una piccola statua a San Benedetto. Evento analogo a quanto accaduto a Montecassino durante il bombardamento, così come alla Cattedrale di Colonia sempre durante l’ultima guerra mondiale e così nella piazza di Norcia il 30 ottobre 2017.
Rinascita
Due aspetti che sempre coincidono: non può esserci ricostruzione materiale, se non fondata su solide basi di rinascita spirituale. Negli ultimi cinquant’anni, ma ancor prima, risalendo alla rivoluzione francese e alla riforma protestante, è avvenuto un processo di oblio dell’aspetto dell’incarnazione di Dio. La cultura dominante ha dimenticato che Dio ha voluto vivere e morire con noi. Ecco allora che tornare a San Benedetto significa riconoscere che non l’uomo, ma Dio è il centro del mondo.
Voglia di riscossa : l’ora è scoccata!
Consapevolezza che si è fatta largo nei cuori di tanta gente a seguito della catastrofe naturale. Al terremoto si è unita una vera e propria scossa dello spirito. Lo racconta padre Benedetto, priore del monastero: “La vista di otto chiese della propria città crollate, non può non spaventare. Gente che non era praticante, percepisce oggi questa mancanza, perché le chiese erano punti di riferimento. Conosciamo persone stanno vivendo questo evento come un’occasione di rinascita e purificazione”.
Non ha lasciato indifferenti gli abitanti di Norcia il fatto che il violento sisma ha devastato gli edifici ma ha miracolosamente risparmiato vite umane. “Dio qui a Norcia ha lasciato tutti vivere, non ci sono state vittime – osserva il monaco priore -. Questo è stato un miracolo di San Benedetto”. Il terremoto – conclude padre Benedetto – “è servito a risvegliare nei cuori di molti la coscienza della Provvidenza divina”.
Come rimuovere le cause strutturali delle migrazioni – conferenze 23-25-26 novembre 2017 di Adriano Sella
Come rimuovere le cause strutturali delle migrazioni
Serate culturale sul nuovo libro Dipende da noi come rimuovere le cause strutturali delle migrazioni, per superare sia l’assistenzialismo e sia le barricate, mediante 10 azioni quotidiane.
- giovedì 23 novembre dai Giuseppini a Montecchio Maggiore;
- inoltre / oppure
- sabato 25 novembre dai Servi di Maria a S. Maria del Cengio ad Isola Vicentina.
Vi allego le locandine delle due serate con tutte le informazioni.
Ciao e un abbraccio.
Adriano
- serata culturale con Adriano Sella (missionario laico del creato e dei nuovi stili di vita, promotore del movimento Gocce di Giustizia e coordinatore della Rete nazionale nuovi stili di vita);
- presentazione del nuovo libro inerente al tema e contenente un decalogo.
Vedi la locandina CLICCA QUI
PICCOLO E POCO: principi spirituali alla base delle forze elettrodeboli che regolano la vita
Da www.peopleinpraise.org del 31 ottobre 2017
VANGELO DI LUCA 13,18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «18 A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? 19 È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». 20 E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? 21 È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
PICCOLO E POCO
Tutta la materia è formata da strutture estremamente piccole, gli atomi. Gli atomi stessi sono formati da componenti ancora più piccoli, gli elettroni, i protoni, i neutroni. Perché? Semplicemente perché il piccolo e il poco garantiscono il funzionamento delle leggi divine che tengono in vita la vita.
Primo, la legge della risonanza. A livello fisico più le strutture energetiche sono piccole più facilmente entrano in risonanza e in comunione tra loro, trasmettendosi energia e informazioni. Anche a livello intellettuale e spirituale una persona umile è estremamente più capace di mettersi in risonanza e comunione con le persone e con gli ambienti rispetto a una persona arrogante e superba.
Secondo, la legge del movimento. Tutto ciò che Dio ha creato ha come caratteristica peculiare il movimento. Muovere e tenere in movimento il piccolo e il poco è estremamente più economico e semplice che muovere e tenere in movimento strutture imponenti e gigantesche. Anche a livello intellettuale e spirituale Gesù aveva invitato i suoi discepoli ad andare per il mondo due a due, senza ricchezze, legami di potere, gerarchie istituzionalizzate e imponenti, per essere più mobili, sciolti, agili, efficaci, potenti.
Terzo, la legge dell’equilibrio che determina l’evoluzione. La natura utilizza l’equilibrio per potersi evolvere. Se in qualsiasi dimensione dell’esistenza eccediamo in un senso, apparentemente positivo o negativo, la vita ci spingerà ineluttabilmente nell’eccesso contrario. Quando mettiamo un pendolo in movimento, l’energia-forza necessaria per spostare la massa fuori dall’asse di stabilità viene immediatamente compensata da una forza uguale di direzione opposta. Questa legge risulta essere valida per qualunque aspetto della realtà, dal microscopico al cosmico. Anzi la cosmologia ha dimostrato quanto possono variare i risultati di un’osservazione in funzione della scala di misura presa come riferimento. Si è verificato che l’evidente squilibrio nella ripartizione delle energie e della materia osservabili a breve distanza dalla terra, a qualche migliaio di anni luce non risulta tale se osserviamo l’universo nella sua totalità. Nel suo insieme l’universo è perfettamente omogeneo, simmetrico, coerente. Il modo più comune in cui l’uomo si allontana da ogni forma di equilibrio è il suo continuo identificarsi con il suo punto di osservazione, che poi determina il suo limitato e squilibrato orientamento mentale. Anche a livello intellettuale e spirituale più una struttura, un esercito, una multinazionale, un impero è grande e imponente, più sarà immediata e inevitabile una visione intellettuale rasente al proprio punto di osservazione, l’identificazione con se stesso. Uno scoiattolo è senz’altro più agile e capace di variare gli equilibri di un orso.
Quarto, la legge del ripristino. Per i motivi più svariati, ogni struttura molecolare può sperimentare momenti di squilibrio e di disarmonia, e ogni struttura molecolare ha in sé tutte le energie e le competenze per ripristinare il proprio stato di salute. Il ripristino è senz’altro più immediato ed efficace, economico e funzionale in presenza di strutture minime. Il fegato di un uomo, come nessun’altra struttura del corpo, non si può ammalare tutto in un istante. Anche il processo dell’infermità procede colpendo gradualmente dalle strutture più piccole del corpo, le cellule, alle più grandi, gli organi e gli apparati. Lo stesso processo della guarigione e del ripristino procede dalle strutture molecolari più piccole fino alle più grandi. Queste leggi valgono per ogni ordine e grado delle dimensioni creative. Quando Gesù parla di regno, si riferisce al modo di operare e di essere di Dio, al mondo di Dio, ciò che a Dio appartiene nell’amore e nella verità. Quando usa il simbolo del granello di senape, si riferisce a ciò che è piccolo ma che ha energia e potenza per diventare grande. Il lievito invece è usato come il simbolo del poco che ha in sé la forza di generare trasformazione sul molto. Gesù sottolinea che il piccolo e il poco sono le strutture energetiche fondamentali attraverso le quali Dio compie sempre tutto ciò che compie. Piccolo e poco sono le dimensioni che Dio ama e predilige per realizzare e manifestare la sua presenza e la sua gloria, sempre e per sempre. Solo gli uomini che nulla hanno e nulla sentono di sé hanno bisogno di ciò che è imponente e gigantesco per realizzare e manifestare se stessi.
Sullo stessa tema dell’energia elettrodebole vedi anche:
FORTISSIMAMENTE DEBOLE : principi spirituali alla base dell’energia elettrodebole
QUATTRO PILASTRI DELL’UNIVERSO : principi spirituali alla base dell’energia elettrodebole
PICCOLO E POCO: principi spirituali alla base delle forze elettrodeboli che regolano la vita
27 ottobre 2017: Incontro a Capriccio di Vigonza (Pd) – I sette passi della guarigione, alla scoperta dei propri talenti
Nuovo speciale appuntamento con il Punto Sereno di Capriccio di Vigonza
Leggendo in profondità il Vangelo di San Luca ( 24,13) nell’episodio in cui a 7 miglia da Gerusalemme ed all’indomani della Resurrezione, Egli si incontra con i due discepoli di Emmaus, veniamo introdotti a 7 passaggi fondamentali, necessari per qualsiasi tipo di guarigione: sociale, economica, culturale, fisiologica, psichica o spirituale, personale o collettiva. Sono gli stessi 7 passaggi in cui si articola la Santa Messa Cristiana.
Il talento è innato ed è il mezzo, lo strumento, attraverso cui realizziamo il progetto per il quale siamo stati creati.
Quando guariamo, acquistiamo quella capacità percettiva che ci permette finalmente di utilizzare efficacemente i nostri talenti. In ogni caso i nostri talenti ci consentono di affrontare meglio il cambiamento e quindi il processo di guarigione.
Scopriamo questi passaggi insieme al Dott. Lucio Levorato, membro dell’Associazione Movimento Sereno.
Sede e data dell’incontro
sede Movimento Sereno Via Gorizia 1 a Capriccio di Vigonza (Pd) – inizio ore 21.00 di venerdì 27 ottobre 2017.
entrata libera
Per info
info@movimentosereno.it
Tel. 3929896413
cell. 342 9508784
Conferenza “ L’ENERGIA SEGRETA DELL’ACQUA “ Rovigo 24 ottobre 2017
conferenza organizzata da movimento sereno
a ENTRATA SOLO SU PRENOTAZIONE
(Chiamare il numero 348/8150226)
“L’ENERGIA SEGRETA DELL’ACQUA“
Funzioni ed effetti sull’organismo dell’acqua purificata ed attivata
in base agli ultimi studi delle Scienze biomediche
quando?
MARTEDI’ 24 OTTOBRE ALLE ORE 21.00
dove?
Studio Personal Trainer “Personal Slimmer”
Via Luigi Boscolo, 29 Rovigo RO
Relatore:
Lucio Levorato, imprenditore, laureato in economia degli alimenti, ricercatore esperto di nutrizione. Collabora da oltre vent’anni con diverse Associazioni e Centri Studi, e si occupa in particolare della divulgazione di ricerche scientifiche rilevanti nel campo della salute e dell’alimentazione. Co-fondatore di Qantiqa, di Movimento Sereno, della Cooperativa NOUS Vino Nuovo, di siQuri, di Siqur Salute e della Siqur SpA di Padova.