segue da Il significato delle malattie. 1.LE INFIAMMAZIONI.
Abbiamo visto come trattare e prevenire un caso di infiammazione per mezzo della nutrizione. Ora vediamo di trattare casi più complessi come quelli di persone affette per esempio da Poliartrite reumatoide, Artrosi, Patologie infiammatorie croniche delI’intestino, Patologie infiammatorie della pelle, dei polmoni e altri organi: allergie, dermatiti, Patologie infiammatorie del cuore e dei vasi.
L’obiettivo è quello di trattare le cause e le conseguenze dell’infiammazione ed offrire una soluzione terapeutica efficace e scientificamente dimostrata, soprattutto che il trattamento non produca rischi per il paziente, evitando/minimizzando gli effetti collaterali dell’uso/abuso dei classici anti-infiammatori. In poche parole, riduzione del dolore, riduzione degli altri sintomi infiammatori, migliorare la qualità della vita e mobilità, un minor uso di antidolorifici e altri farmaci, nessun effetto collaterale.
Questa la STRATEGIA OTTIMALE:
3. Inibizione delle cascate pro-infiammatorie
Naturalmente un ottimo e fondamentale aiuto è quello di assumere giornalmente il solito estratto di frutta e verdura e fare il pieno di antiossidanti come descritto nell’articolo precedente.
Un ottimo sistema, probabilmente il migliore, per disinfiammare ed affrontare le infiammazioni cronico-degenerative è il dispositivo Sanza.
con L-glutamina, gamma-orizanolo, vit. B5, zinco e gli acidi grassi (EPA-omega3) che aiutano a ripristinare la barriera intestinale.
la glutamina è un aminoacido non essenziale, tra i più importanti in varie circostanze come lo stress, le infezioni un allenamento intenso nel quale svolge un ruolo di difesa cruciale. La maggior parte degli alimenti ricchi di proteine hanno anche un’adeguata quantità di glutammina. Sono ottime fonti di glutammina la frutta secca, la soia, e i fagioli. Si assume molto meglio assieme alla Vitamina C.
Il gamma-orizanolo si trova nel riso rosso, specie quello fermentato, nell’olio di riso, nel mais, nell’orzo, nelle farine integrali, nella frutta, nei pomodori, nelle olive, nei frutti di bosco e in alcune erbe. Appena scoperto, il gamma orizanolo veniva utilizzato contro gli stati d’ansia, ma con il passare del tempo trovò applicazioni anche nel trattamento di alcuni disturbi della menopausa, dell’ipercolesterolemia e dell’ipertrigliceridemia.
La vitamina B5 (acido pantotenico) si trova nei legumi (piselli, lenticchie), nei cereali integrali e nel germe di grano, nel lievito di birra, nella soia bio, nelle arachidi, nella frutta (come nell’avocado), nella verdura (nei broccoli, nei pomodori), nei funghi.
Lo zinco si trova nelle mandorle, i semi di sesamo ed i cereali integrali, nella frutta secca e semi, come semi di girasole e semi di zucca. Alte percentuali di zinco sono contenute nelle ostriche, nel lievito, nei funghi, nel cacao, nelle noci, nel tuorlo d’uovo. Frutta, verdura e i cereali contengono fitati e fibra che ne riducono l’assorbimento. I fitati vengono bilanciati dall’assunzione di cibi fermentati, come il pane, che riduce il rischio di carenza.
Gli acidi grassi (EPA-omega3) si trovano nei semi di lino, soia, verdure a foglia verde, noci, olio di canapa, olio di canola, olio di pesce, aringa, salmone, alcune alghe, uova (solo se di galline felici alimentate con vari cereali germinati, semi di lino macinati, verdure fresche come le crucifere, l’erba). La carenza di alcuni nutrienti come lo Zinco e il Rame ne rendono più difficile l’assorbimento.
Avvertenze sul consumo di semi di lino:
assorbono acqua per 5 o 6 volte il loro peso e quindi è importante bere molti liquidi quando si consumino i semi macinati.
I semi crudi, ma non l’olio, contengono dei glucosidi cianogeni che sono convertiti nell’organismo in tiocianati. Queste sostanze chimiche possono interferire con l’utilizzo di Iodio da parte della tiroide e aumentare il rischio di gozzo (specialmente se lo Iodio nella dieta è scarso). Si consiglia di limitare il consumo di semi di lino crudi (macinati) a 3-4 cucchiai al giorno. Il calore inattiva i glucosidi cianogeni e pertanto ci sono meno problemi quando i semi sono usati nella cottura al forno.
Avvertenze sul consumo di integratori a base di olio di pesce:
a). devono essere di pesce selvaggio e non di allevamento, che notoriamente fornisce poco omega 3.
b). devono essere depurati dai metalli pesanti, di cui i nostri mari sono pieni…
c). devono essere estratti ab freddo, in modo da non essere ossidati
2. Normalizzazione delle vie di segnalizzazione (cascata delle kinasi) (ovvero dei segnali intracellulari)
(trascrizione modulata dei PLA2, COX2, (cioè delle fosfolipasi, che sono importanti enzimi per la produzione di cofattori lipidici per enzimi di membrana e di messaggeri intracellulari in risposta a svariati stimoli esterni e interni), LOX gene (recettore con diversi ruoli nella salute cardiovascolare) e citochine (molecole proteiche prodotte da vari tipi di cellule e secrete nel mezzo circostante di solito in risposta ad uno stimolo, ed in grado di modificare il comportamento di altre cellule inducendo nuove attività come crescita, differenziazione e morte. Tra loro vi è la importante famiglia degli interferoni, che inducono le cellule a resistere a infezioni virali).
Quindi si tratta di disattivare NF-Kb (è una proteina complessa che rappresenta un fattore di trascrizione) ed ottenere una minore trascrizione degli enzimi pro-infiammatori.
Questo si ottiene attraverso l’ Acido Carnosico (nel rosmarino e nella salvia), RIAA and THIAA (SKRMs- Selective Kinase Reponse Modulators) (estratto di rosmarino ed estratto di luppolo arricchito in iso alfa acidi ridotti RIAA) che riducono l’attività del NF-Kb
3. Inibizione delle cascate pro-infiammatorie (COX, PLA2, LOX). Come possiamo controllare questa cascata?
Modulando la produzione dei pro-inflammatori PG2 (eicosanoidi, prostaglandine che possono essere buone o cattive):
Curcuminoidi & zinzigerolo: si trovano nella composizione del curry (a base di curcuma, coriandolo, cannella, peperoncino, garofano, noce moscata, zenzero).
La Quercetina & rutina si trovano nella cipolla ed inoltre capperi, uva rossa (e vino rosso), cipolla rossa, tè verde e mirtilli, mele ed agrumi ne sono particolarmente ricchi così come nel propoli e nel sedano. La rutina la si trova nelle piante del genere Citrus, nel grano saraceno, nel vino rosso, nella menta piperita, nell’eucalipto, in foglie e petali del genere Rheum e in altre fonti vegetali. ( vedi anche l’articolo L’equilibrio dell’intestino: le legge delle 4 R )
Limonene & esperidina si trovano specialmente negli agrumi.
4. Supportare le vie anti-infiammatorie (modulare la produzione di antinfiammatori PG1 and PGE3
– attraverso l’ EPA (omega-3) che è il precursore della maggior parte delle prostaglandine anti-infiammatorie (PG3)
– attraverso le vitamine B3, B6, biotina, zinco e magnesio, che massimizzano l’attività della delta-6-desaturasi che rende possibile convertire gli acidi grassi omega-3 in sostanze con attività anti-infiammatoria. Gli antiossidanti combattono lo stress ossidativo aumentato da una eccessiva risposta infiammatoria.
La vitamina B3 (ovvero Niacina, Vitamina B3, Vitamina PP (antipellagra), acido nicotinico, nicotinammide) si trova nelle arachidi, pesce spada, lievito di birra, i broccoli, le patate, i pomodori, i cereali, i legumi i funghi e gli oli di semi.
La vitamina B6 la si trova nei cereali poco raffinati (si trova prevalentemente nel germe e nello strato aleuronico), leguminose secche, noci. Specialmente negli alimenti di origine vegetale la vitamina B6 si trova legata a proteine o a composti non proteici (glicosidi) che la rendono indisponibile, pertanto è fornita in maggior misura dagli alimenti di origine animale.
La biotina o Vitamina H si trova nei vegetali (cavolfiore, funghi, carote, pomodori, spinaci, fagioli e piselli). Ne troviamo anche in alcuni frutti, come la mela, nelle uova e nei pesci di mare. La biotina presente nei vegetali non è però completamente biodisponibile, a causa dei legami molto forti che contrae con altri componenti.
Il magnesio lo si trova nelle alghe (= 0,8 – 1 gr), nei semi (lino-girasole-zucca) = 0,3 a 0,5 gr, nelle mandorle, nell’ erba medica, nei fagioli = 0,2 a 0,3 gr, nel latte, cereali, patate (al forno con pelle), avocado, spinaci cotti = 0,1 a 0,2, nelle insalate, frutta e pesce (= non più di 0,1 gr per 100 gr di alimento)
Per chi ritiene che seguire il regime alimentare sopra descritto sia troppo impegnativo, esistono altri metodi meno impegnativi (ma più costosi), tipo la Sanza, e oltre la Sanza gli integratori messi a punto dal prestigioso Istituto di Medicina Funzionale di Seattle (U.S.A.) nella persona di Jeffrey Bland. Ci riferiamo al prodotto ULTRAINFLAMX MANGO , probabilmente il prodotto che a livello mondiale sta dando i migliori risultati, e che addirittura anche diversi primari ospedalieri stanno adottando nei loro sistemi terapeutici.
(ricordiamo la necessità di buoni omega 3 e buoni probiotici: secondo le nostre competenze tra i migliori in Italia abbiamo
i pufagenics – che modulano il giusto rapporto do EFA e DHA a second a che si tratti di bambini, donne in gravidanza , persone adulte o anziane) ed i probactiol ( 25 miliardi di fermenti a capsula di cui il 50% lactobacillus e 50% bifidus, che sono i batteri sui quali disponiamo del maggior numero di studi scientifici e che ci danno quindi sia a livello qualitativo che quantitativo un sufficiente grado di serenità nella valutazione).
Cibo, infiammazione e stress ossidativo.
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Il significato specifico e speciale di ciascuna malattia (nuova rubrica e presto forum)
1.bis Come guarire le infiammazioni con l’alimentazione