Come prevenire e curare la CLS (perdita da capillari)?

Sempre più spesso in questi giorni si sente parlare di molte malattie rare, di morti improvvise, di strane morti sul lavoro  e così qualcuno sembra avanzare il dubbio che non si tratti di malattie poi così rare…  C’è veramente da preoccuparsi? Sembrerebbe di no, in effetti.  Ecco per esempio questo articolo di Repubblica sull’ ADE (produzione di anticorpi  eccessiva): “Ade, Covid e vaccini: che cos’è il fenomeno e perché non ce ne dobbiamo preoccupare”. Altri invece a dir la verità,   dicono che è meglio essere prudenti: “Effetti collaterali del vaccino contro il Covid: la sindrome ADE”

Ma è veramente così vero che non dobbiamo preoccuparcene? Gli esami che di solito  vengono fatti, sui valori tradizionali che il medico è solito osservare, sembrerebbero  dimostrare che  tutto è a posto. Ma allora perchè non così poca  gente dice di stare male se agli esami risulta che tutto è ok?

Il problema, chiosano gli specialisti vascolari, potrebbe stare nel campo dei capillari, quindi del microcircolo e quindi sugli organi più vascolarizzati.
Gli organi più vascolarizzati, come possiamo vedere dalla figura,  sono sicuramente il cervello, i polmoni, il cuore, il fegato, i reni. INSOMMA I COSIDDETTI ORGANI DELLA SOPRAVVIVENZA.  In tutto 100.000 KM DI VASI!

Allora  occorre approfondire: sicuramente abbiamo validi mezzi diagnostici in questo campo ed ovviamente adeguati mezzi terapeutici. Indaghiamo su quali sono i migliori.  Certo in primis sta sempre la figura del medico e la qualità del medico, visto che la medicina è ancora un ‘arte…o no?

Come si fa a vedere se ho perso il 10% dei vasi? E’ancora normale? Oppure se perdo  il 20%, è troppo? Quando comincia d essere grave il fenomeno? Dove? Quando si comincia ad accorgersene e da quali sintomi?

Ma torniamo anche su altre malattie rare di cui si sente parlare in questi giorni.   Il New York Times  già dopo pochi mesi dall’inizio della campagna vaccinale a metà 2021, scrive che la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia Usa preposta alla sicurezza dei farmaci, intende allegare l’avvertimento che il vaccino anti Covid Johnson & Johnson (Il rischio è da tre a cinque volte più alto tra i vaccinati col J&J) può comportare il rischio di una patologia neurologica nota come sindrome di Guillain-Barré.  Fino al luglio 2021 erano stati identificati circa 100 casi, ma da allora il loro numero è aumentato sistematicamente. A questi, il Comitato per la farmacovigilanza Prac dell’Agenzia del Farmaco  Ema ha deciso di aggiungere tra  gli effetti avversi dei vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson  altre patologie fino ad allora estremamente rare come la mielite trasversa e soprattutto la Malattia di Clarkson: la SCLS ( Systemic capillary leak syndrome) Sindrome da aumentata permeabilità capillare e la CLS  (capillary leak syndrome) associata da marzo 2022 anche al vaccino Moderna.  La CLS  è una fuoriuscita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, i capillari, causando rapidamente gonfiore di braccia e gambe, improvviso aumento di peso, sensazione di svenimento, ispessimento del sangue, bassi livelli ematici di albumina e bassa pressione sanguigna, e quindi a loro volta prodromi come stanchezza,  debolezza generalizzata, affaticamento, mialgie, ipotensione ortostatica, eventuali sintomi intestinali (diarrea, dolore addominale) e ENT (rinorrea, tosse), febbre occasionale e aumento di peso. Segue una fase da aumentata permeabilità (AP) con oliguria, ipotensione arteriosa e rapido sviluppo di edema al viso e agli arti superiori.  La sindrome era prima  spesso correlata a infezioni virali, certi tumori del sangue, malattie infiammatorie e alcuni trattamenti farmacologici. 

Alcuni possono sperimentare cambiamenti nella funzione del sistema nervoso autonomo, comportando anche pericolose anomalie nella frequenza cardiaca e nella pressione sanguigna. La causa è sconosciuta. Il meccanismo sottostante comporta una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i nervi periferici e danneggia il loro isolamento mielinico”.

Secondo Wikipedia la SCLS era  scatenata da un’infezione o, meno comunemente, da un intervento chirurgico e ancora più raramente dalla normale vaccinazione. La diagnosi era solitamente formulata sulla base di segni e sintomi, attraverso l’esclusione di cause alternative, e supportata da test come studi sulla conduzione nervosa (elettromiografia) e l’esame del liquido cerebrospinale. Esistono numerosi sottotipi della condizione, in base alle aree di debolezza, ai risultati degli studi sulla conduzione nervosa e alla presenza di determinati anticorpi. È classificato come una polineuropatia acuta. In quelli con grave debolezza, un trattamento tempestivo con la somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa o plasmaferesi, insieme a terapie di supporto, porta nella maggioranza dei casi a una buona ripresa. Un pieno recupero potrebbe, comunque, richiedere settimane o anni. Circa un terzo dei pazienti  accusa una debolezza permanente. Il 20%, anche con trattamento, conserva a vita disturbi neuromuscolari legati alla GBS dopo la totale guarigione nervosa. Globalmente, la morte si verificava in circa il 7,5% delle persone colpite. Prima dei progressi nella diagnosi e nella presa in carico, che hanno ora prolungato la sopravvivenza, la prognosi fino a pochi anni fa era  più  sfavorevole e la mortalità era del 30-40%, dopo 10 anni.

Da dove si parte per curarsi allora, qualora qualcuno sia colpito dai primi sintomi di queste malattie rare?
Le parole d’ordine della prevenzione  e  della cura sono quindi sempre le stesse di quasi tutte le malattie:
1. SPEGNERE L’INFIAMMAZIONE
2. CONTROLLARE E RIEQUILIBRARE LO STRESS OSSIDATIVO
3. CONTROLLARE E RIEQUILIBRARE LA DISPONIBILITA’ DI OSSIGENO PER I MITOCONDRI (cioè ridurre e se possibile eliminare l’ipossia, ovvero la carenza di ossigeno).

Cerchiamo di  riepilogare gli strumenti a disposizione del medico nell’esercizio di questa nobile arte.

(continua)

 

 

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