BeerSea, la prima birra all’acqua di mare e curcuma.

  Ed ecco finalmente a conclusione di intenso ciclo di studi e ricerche, dalla zona dei Colli Euganei nel padovano, BeerSea (in dialetto veneto “bersela”), non solo una birra salutistica e green, bensi un vero e proprio delizioso alicamento (o se preferite utilizzare un termine anglosassone,  un vero e proprio superfood).

Beersea  è la prima birra all’acqua di mare e curcuma ed include un sacco di innovazioni fondamentali per rendere questa birra, oltre che buona, benefica per la salute e l’ambiente.

Il birrificio Birdò merita di andare  in classifica tra le prime 20 birre del mondo con questa Pale Ale luppolata ed asciutta,  aromatizzata con luppolo Mosaic e Simcoe,  proveniente dal Nord Ovest del pacifico. Ha sentori di frutta esotica, con note di mango, papaya, ananas, frutto della passione o altri frutti succosi e succulenti come la pesca, l’albicocca o gli agrumi, in armonia con la speziatura della curcuma e l’acqua di mare  ed una gradazione alcolica del 4%.Un dono estivo che dura tutto l’anno.

Pale ale,  stile DDH NEIPA (Dubble Dry Hop – New England India Pale Ale), non filtrata e non pastorizzata, leggermente velata per la presenza del frumento e di cospicue quantità di luppoli.

Ma soprattutto… attenti a quei due: I  due super-ingredienti che fanno di questa birra un Alicamento. Si,  un alicamento e nonostante il contenuto alcolico!

Quali sono le caratteristiche dei due ingredienti fondamentali?

La curcuma.

Abbiamo già scritto abbondantemente della curcuma, in occasione dell’articolo sul  Golden Milk.


Leggiamo nel sito della Fondazione del famoso oncologo Umberto Veronesi che oltre alle sue universalmente riconosciute proprietà antinfiammatorie e antiossidanti ,  le vengono ascritte anche proprietà anticancerogene.  Recentemente anche effetti neuroprotettivi, rigenera il cervello e allontana la depressione. Sappiamo tutti che le infiammazioni croniche sono alla radice delle peggiori e più diffuse malattie: dall’obesità al diabete, dai disturbi cardiovascolari ai tumori, per non parlare del covid! In pubmed troviamo oltre 6.000 studi che decantano le varie proprietà della curcuma. La curcuma è diventata ormai la spezia più usata anche in occidente grazie a queste proprietà curative eccezionali. Non a caso  in questi tempi più che mai gli integratori a base di curcuma sono tra i più venduti in Italia ed al mondo, a parte le zone dove si produce e dove il consumo di curcuma è endemico: molte malattie che ovunque sono diffuse, li invece sono rarissime.

II suo principio attivo principale viene chiamato curcumina, con benefici addirittura paragonabili ai farmaci per efficacia in non pochi casi. Negli esperimenti sugli animali si è visto che la curcumina influirebbe sulla cura di queste malattie anche con un’azione diretta su fegato e pancreas. Uno studio che ha valutato diversi composti anti-infiammatori e ha scoperto che l’aspirina e ibuprofene ( farmaco contro il dolore) sono meno efficaci.

Notoriamente però la curcumina è un principio attivo di difficile assorbimento e perciò  viene associata al  pepe nero (circa il 3% della curcuma, ovvero 3 grammi ogni 100 grammi di curcuma)  oppure essendo liposolubile, si assimila meglio se la sciogliamo in un grasso come il ghee (burro chiarificato) e l’olio di cocco o l’olio extravergine di oliva.

Questo di migliorarne l’assorbimento è il motivo per cui abbiamo deciso di associarlo con una moderata dose di alcol (13 gr),  quale è presente nella nostra bottiglia di Beersea e soprattutto con l’acqua d mare ad uso alimentare, l’Acqua d’Amare di Deva, che è una tre le principali società di promozione in Italia della Medicina Rigenerativa, con il suo metodo personalizzato PeRME.

L’Acqua D’Amare ( acqua di mare ad uso alimentare) . 

Il dottore Renè Quinton, grande medico del ‘900  affermava che esiste solo una sostanza in grado di sostituire il plasma del  nostro sangue:  l’acqua di maree  o con questa curava intere città, iniettandola direttamente in vena.

Tra le innumerevoli proprietà ascritte all’acqua di mare in questa sede ci interessano assai quelle informazionali, poichè l’acqua di mare è un composto completo di tutti i  sali organici esistenti in natura e tutti nelle giuste proporzioni che servono alla vita. Sali organici cioè sali in forma ionica e quindi immediatamente biodisponibili, fondamentali per assicurare  e garantire le attività enzimatiche cellulari (tra cui  anche quelle per digerire la parte residua di alcol in modo ottimale).  Questi sali sommati ai principi attivi della curcuma e legati  agli effetti di comunicazione profonda dell’alcol, cioè  dei 13 gr di alcol disponibile nella bottiglia di BeerSea, compiono un vero e proprio miracolo di gusto (gli enzimi sono anche i protagonisti organolettici di un cibo!)  e salute.

I medici ed i biologi si interessano di più alle molecole complesse del nostro organismo (proteine, ormoni, vitamine etc.)  ma  tutte queste molecole compongono solo il 1% del nostro organismo, mentre  il 99% sono molecole d’acqua, il direttore d’orchestra ed il superconduttore per stabilire in ogni istante i processi di scambio tra tutte le molecole degli esseri viventi. Non non siamo esseri fatti d’acqua, bensi esseri fatti di acqua e sali, cioè fatti di acqua di mare!

La migliore acqua minerale è quella che potremmo farci in casa diluendo 1 parte ogni 4 di acqua di mare, come fanno anche i produttori delle famose bevande isotoniche che usano gli sportivi. Diciamo pure che potersi bere una Beersea, allarga la gamma delle possibili combinazioni di acque da poter introdurre nell’organismo. Associata poi a quei fatidici 13 grammi di alcol (ma non di più, raccomandiamolo sempre!),  diventa una bella iniezione di salute e benessere.

L’acqua.
Nel 1516  fu promulgato a Ingolstadt in Baviera l ’editto sulla purezza della birra,  proprio con lo scopo di preservare le antiche tradizioni e  migliorare la qualità della birra. Nel 1906 divenne legge sull’intero territorio tedesco ed una delle qualità principali della birra è costituita dall’acqua utilizzata. In un lontano passato, la birra si produceva in casa, assieme al pane, utilizzando appunto un po’ di impasto che veniva fatto fermentare il giorno successivo  con i lieviti ed i microrganismi presenti nell’aria e più generalmente nell’ambiente.  Nel Medioevo furono i monaci impegnati ad affinare gradualmente le tecniche di birrificazione portandole a un livello di professionalità ancora oggi celebrato.

Oggi purtroppo l’acqua non è più “quella di una volta”, poichè gli inquinamenti hanno creato qualche problema ed  hanno obbligato i gestori degli acquedotti ad utilizzare diversi additivi… senza contare i 2.000 tipi di diversi farmaci e pesticidi che sono normalmente presenti nelle acque forniti dagli acquedotti stessi, senza nessun obbligo di controllo di alcun tipo di questi elementi.

Perciò in ossequio a questi editto sulla  purezza della birra, anche il birrificio Birdò  utilizza il dispositivo Fjume, scoperto proprio in alcune tra le birrerie tedesche più celebri.  Con questo dispositivo l’acqua dell’acquedotto viene trasformata in un’acqua che è esattamente equivalente, cioè con le stesse caratteristiche biofisiche  dell’acqua di un torrente di alta montagna, cambiando così in modo sostanziale anche il gusto della birra.

Insomma non abbiamo dubbi nel definire BeerSea un vero e proprio capolavoro dell’artigiano italian style!

  

Da sapere: In farmacologia l’alcol è un  mezzo di garanzia della conservazione e durata dei principi attivi. L’omeopatia ed anche la moderna scienza dell’ormesi  infatti ci insegna che la differenza tra veleno e rimedio sta solo nel dosaggio…   Un veleno come per arsenico o mercurio diventano rimedi di una potenza inaudita se sono diluiti e potenziati!

Da sapere: “quello che non ti uccide, ti rende più forte” … L’ormési  è la moderna disciplina scientifica che richiama molti effetti reclamati dalle mitiche conoscenze alchemiche. L’ormési, dal verbo greco “ormao”, che significa stimolare, è una relazione dose/risposta caratterizzata da un effetto bifasico: molti organismi/sistemi biologici esposti ad un’ampia gamma di stimoli mostrano risposte opposte a seconda della dose; l’ormési viene considerata una funzione adattativa. 

Da sapere: L’alcol è una sostanza stimolante, per cui il confine tra uso e abuso è molto sottile. Molte persone lo usano in modo scorretto, contribuendo alla diffusione di un immagine negativa dell’alcol, specie tra coloro che pongono particolare attenzione alla salute. Invece è evidente che il consumo moderato di alcol può avere un effetto benefico, sia per l’effetto dell’alcol stesso, sia per l’azione di sostanze antiossidanti che si possono trovare in alcune bevande alcoliche, come per esempio nel vino rosso naturale (vedi i vini di luce), per esempio il contenuto di resveratrolo o del tartrato di potassio che è un vero e proprio medicinale molto usato in farmacologia. ed anche in ambito oncologico Questo però vale solo per il consumo di modeste quantità, quindi  nel caso della birra Beersea non è consigliabile eccedere la dose della bottiglia da  0.33 , che corrisponde all’alcol contenuto in mezzo bicchiere di vino. Il bicchiere di vino rosso al giorno è una delle condizioni necessarie per una lunga vita salutare secondo la famosa ricerca sulle zone blu del mondo. 

Da sapere:  Molto importante è anche il tipo di cibo che viene accompagnato alla bevanda. Poichè l’alcol ne assicura e conduce le caratteristiche informazionali in profondità

Da sapere: In quantità moderate, l’alcol ha un effetto benefico sui processi digestivi, Sembra che il consumo moderato di alcol svolga un’azione protettiva contro le malattie cardiovascolari. L’alcol sembra avere anche un effetto antinfiammatorio, dal momento che nei bevitori moderati si riscontrano livelli di marker della risposta infiammatoria (vedi proteina-C reattiva) inferiori alla media, fatto dovuto  soprattutto al consumo di vino rosso, ricco di resveratrolo antiossidante e antinfiammatorio. Ecco la motivazione per cui abbiamo aggiunto l’accoppiata “acqua di mare-curcuma”, potente antinfiammatorio ed attivatore enzimatico,   in una moderata dose di alcol:  13 grammi per una bottiglia da 0.33 litri. (nota che un bicchiere di vino contiene circa 20 gr di alcol, di cui circa il 20%, viene eliminata con il respiro, il sudore ed urine, quindi senza essere processato dal fegato.

Da sapere:  Lo stile birrario della Pale Ale. Originarie dell’Inghilterra, ma diffuse grazie ai monaci della abbazie belghe, sono le birre più antiche, quelle ad alta fermentazione: una volta era l’unica birra prodotta ed era quasi l’unico alimento dei lavoratori di fatica. Sono chiamate in questo modo perché i lieviti utilizzati funzionano al meglio solo a temperature alte, i malti non eccessivamente tostati, perciò sono di colore chiaro e il sapore fruttato e non eccessivamente di caramello. La fermentazione produce un’elevato livello di anidride carbonica, che crea sui tini una spessa coltre di schiuma. La fermentazione di queste birre avviene in tempi brevi (30-40 giorni) per dare vita ad una birra dal sapore intenso e fruttato, di gradazione medio alta.

Nei tempi antichi la birra e il vino, oltre alla frutta,  erano di fatto le uniche modalità per potere bere senza rischiare malattie: la fermentazione impediva la proliferazione degli agenti patogeni generalmente presenti nell’acqua, che un tempo non era  così facile purificare per chi non viveva… in alta montagna. L’aggiunta di alcool era un’ottima soluzione.

La pale oggi è lo stile più utilizzato dalle birrerie artigianali, anche per differenziarsi dalle birre di produzione industriale, ovvero le lager (birra a bassa fermentazione) , che oramai rappresentano circa il 90% del mercato mondiale.  I paesi dove sono maggiormente diffuse le Pale Ales oltre al Belgio e Gran Bretagna, sono l’Irlanda , Il Canada e gli USA.

Da sapere:   la birra contiene tanti minerali e tante vitamine, soprattutto quelle del gruppo B (B1, B2, B6 e B7). Le vitamine del gruppo B aiutano la concentrazione, la formazione dei globuli rossi nel sangue, coordinano un effetto benefico sul sistema cardiovascolare, velocizzano il metabolismo e concorrono al buon funzionamento del sistema nervoso.

Da sapere:  I Luppoli di BeerSea.
Simcoe: luppolo polivalente allevato da Yakima Chief Ranches. Essa non solo ha un aroma molto speciale, ma anche un elevato alpha acido. E ‘stato rilasciato nel 2000. Luppolo molto caratteristico e sinonimo di dry hop nelle Pale Ale d’oltreoceano, intenso, ricco di resine e dall’inconfondibile aroma di pino e ribes.

Mosaic: Profilo aromatico molto ricco e particolare; mango, agrumi, pino e mirtillo.

Da sapere: I Malti di BeerSea

I malti impiegati sono:
– malto d’orzo pils: malto base italiano per l’estrazione massima degli zuccheri
– malto di frumento: origine tedesca, seme nudo, dona una leggera acidità e velatura
– malto acidulato: tedesco, impiegato per l’abbassamento del pH
– malto caramellato: tedesco, aumenta il corpo.

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