Bere mezzo litro d’acqua (magari di quella buona!) nella mezz’ora precedente il trattamento con gli e-cemp o addirittura un intero litro nell’ora precedente il trattamento, aiuta ed aumenta di molto l’efficacia del trattamento. Non solo perchè bere acqua aiuta il drenaggio e l’espulsione delle tossine rimosse dai tessuti grazie agli e-cemp, ma soprattutto perchè l’acqua svolge un’importante funzione di attivazione degli eccimeri.
L’eccimero è una molecola che deriva da atomi o da altre molecole che si legano tra di loro allorchè almeno una di esse sia stata prima attivata da fotoni. Quando l’eccimero, riemettendo a sua volta il fotone, torna allo stato primitivo, i due partner atomici o molecolari , che si erano collegati, si respingono e decadono ad un livello energetico più basso, corrispondente al loro stato primitivo di monomeri.
L’ applicazione delle tecnologie relativa all’acqua nei dispositivi CEMP è fondamentale perchè il corpo umano è costituito per il 99% da molecole d’acqua.
Le trasmissioni delle informazioni (=campi elettromagnetici) intra ed extracellulari nel corpo umano utilizzano vari e complessi pathways (tipologie di percorso), tra le quali specifiche tipologie di campi elettromagnetici (vedi “energia elettrodebole”). Queste si possono trasmettere solamente in substrato acqueo.
La qualità dell’acqua del corpo umano riveste un ruolo fondamentale, ruolo messo in risalto in particolare dalle neuroscienze e da tutte le discipline di biochimica avanzata. Ampia letteratura scientifica dimostra che la qualità e la velocità dell’informazione dipende dalla qualità del substrato acqueo. Circa l’ 80% del peso e volume del corpo umano è “acqua”, un tipo d’acqua molto speciale. Ma quel che conta nella relazioni cellulari sono il numero delle molecole. Il 99% delle molecole di cui è composto il corpo umano sono molecole d’acqua.
Le molecole di acqua assumono funzioni di attivazione degli eccimeri e, come noto, l’acqua rappresenta il 70-80% del peso corporeo del nostro organismo ( ed il 99% in quantità delle molecole di cui è composto il nostro organismo).
I cluster dell’acqua, allorchè vengono sollecitati dall’energia elettromagnetica, attiverebbero gli eccimeri, che nel loro stato attivato, determinano un effetto a cascata, con una emissione di valanghe di fotoni. Queste caratteristiche rendono importante l’assunzione di acqua in buona quantità prima di ogni trattamento con i cemp ( campi elettro magnetici pulsati) allo scopo di migliorare la propagazione del segnale durante e dopo l’esposizione al trattamento stesso.
La quantità Ideale è sempre personalizzata sulle esigenze dell’organismo; di norma si indica mezzo litro della mezz’ora prima del trattamento, meglio sarebbe addirittura 1 l nell’ora precedente il trattamento.
EQUILIBRIO OMEOSTATICO DELLE CELLULE E DNA
La materia è costituita da massa M ed energia E. La Fisica Relativistica e Quantistica hanno dimostrato che M ed E rappresentano la stessa realtà.
La notissima formula di Einstein (E=mc2) è un primo significativo esempio di ciò.
E’ stato inoltre dimostrato che il DNA regola sia l’omeostasi biochimica (tramite la produzione di proteine) sia l’omeostasi elettromagnetica (tramite l’emissione di biofotoni).
Queste due omeostasi interagiscono fra di loro: regolarne una porta alla regolazione automatica dell’altra.
Poiché energia e massa si equivalgono lo stato di salute dell’Organismo (regolazione dell’omeostasi) può essere raggiunto anche solamente con la somministrazione di energia o di biofotoni. Questi vengono somministrati tramite eccimeri (fiale di fisiologica caricate di energia oppure utilizzando i trattamenti con gli e-cemp).

L’acqua può caricarsi di energia elettromagnetica grazie alla propria struttura a “clusters” (antenne cave che si creano spontaneamente per la polarità elettrica delle molecole di acqua).
Le misure di emissione biofotonica dell’acqua (fotografia di Kirlian, cristalli di Emoto, camere di risonanza di Serrano, metodo Ojas (che contrariamente alle cristallizzazioni di Masaru Emoto, utilizza un metodo standardizzato e non arbitrario,) danno una prova sperimentale del fatto che l’acqua si carica: emette energia perché questa è stata precedentemente assorbita.

L’energia, secondo le ipotesi della biofisica più recenti, è solo il vettore di una realtà sottile onnipervasiva, non misurabile con gli strumenti elettromagnetici o atomici di cui la scienza si serve attualmente. Questa realtà più sottile è legata all’Informazione. Informazione significa “dare forma”, cioè dare ordine. Ogni forma di energia naturale si manifesta secondo rigorosi modelli di ordine. In breve per semplificare, possiamo dire che l’Informazione si manifesta con caratteristiche frequenziali specifiche legate a vibrazioni sia sottili che dense, che lasceranno “impronte” specifiche a seconda che si tratti di un rimedio o piuttosto di uno specifico fiore di Bach. La medicina dei quanti, oggi in grande sviluppo per le sue tecniche non invasive e prive di controindicazioni, considera gli organismi dal punto di vista biofisico, cioè come un flusso di codici informazionali, un genoma sottile che veicola energia. Questo flusso di informazione a sua volta si lega con tutti i processi biochimici. Se partiamo da queste premesse sarà possibile ma non semplice, comprendere come un campo energetico ordinato e coerente possa modificare l’assetto quantistico del binomio forma-informazione cosi’ come il comportamento molecolare di un aggregato cristallino ( cluster) potra’ un giorno essere studiato e classificato a seconda del suo ordine intrinseco.

Quelle che seguono sono come le precedenti, altre immagini che documentano queste differenze energetiche dell’acqua secondo il metodo Ojas:

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