In questi giorni i nostri soci più attivi stanno ricevendo questo invito importante:
Caro socio,
così come in questi anni ci siamo impegnati nella diffusione della buona alimentazione e delle nuove tecniche agronomiche per ricavare prodotti naturali occupandoci del disinquinamento dell’ambiente agricolo ( vedi gli articoli recenti sulla nuova Coop Agricola Vino Nuovo alla quale anche tu puoi partecipare), oggi occorre impegnarci per diffondere un progetto di medicina sociale.
Anche in Italia ci stiamo sempre più avvicinando ai “modelli privatistici all’americana” per cui sempre più spesso solo i più ricchi possono accedere alle buone cure.
Le scoperte degli ultimi 3 decenni ci permettono oggi di offrire e diffondere un progetto di medicina sociale, basata sui trattamenti biofisici (con efficacia clinica dimostrata e senza danni collaterali).
Parliamo delle stesse metodologie utilizzate nella medicina più consenziosa ed autorevole, responsabile, affidabile al mondo:
1. la medicina dei CEMP (*) – Campi Elettromagnetici Pulsati (che per esempio il celebre Dr. OZ , ha definito in televisione, in prima serata, come uno dei migliori sistemi di trattamento dei dolori che egli abbia mai scoperto, tra l’altro un sistema terapeutico già da anni validato dalla FDA negli USA)
2. biotests per la valutazione energetica delle funzioni del corpo umano (immediata e non invasiva)
3. del riequilibrio neuroposturale
4. delle indagini in area cerebrale su traumi causa di malattie importanti
5. del problema dei parassiti,
e molto altro ancora, soprattutto dell’affrontare con efficacia il benessere dei nostri genitori e nonni, la cui salute è sempre più abbandonata alle difficili malattie cronico degenerative.
Ai processi funzionali fisiologici accompagniamo una graduale analisi del dialogo interiore, per attivare processi percettivi di consapevolezza, per conoscere, scoprire chi siamo veramente e spezzare il corto circuito che dalle emozioni genera le malattie.
I Qantiqa Points sono degli strumenti facilitatori, formativi, centri terapeutici, già in parte serviti da C.U.P. olistici, operativi in alcune regioni italiane e gestiti da medici ed operatori sanitari di cultura olistica. Sono inoltre a disposizione anche per associazioni ed operatori culturali come teste di ponte per costituire e realizzare nuove unità e centri sperimentali in tutti i territori italiani., in cui vi siano persone interessate a formarsi al meglio e coadiuvare sulla divulgazione dei principi e delle tecniche di Medicina Quantistica.
Inoltre vengono riconosciuti importanti vantaggi per tutti coloro che contribuiscono con impegno alla diffusione delle informazioni e conoscenze verso familiari, colleghi, parenti, amici, cittadini, invitandoli a delle prove gratuite presso i centri medici ed i Qantiqa Points con cui Movimento Sereno sta collaborando nel formare una rete avanzata di medici consapevoli dei valori della medicina sociale.
Oltre alla possibilità di ricevere e spendere i Venetex (e le altre monete regionali del circuito nazionale a cui partecipa il Sardex), potrai ricevere quale riconoscimento al tuo impegno sociale, la presa in cura dei tuoi cari a prezzi sociali, del 50% inferiori alle cure in ambito privato, con i massimi livelli di eccellenza.
per una serie di 10 sedute sanza con prescrizione medica e CEMP + biotest iniziale e biotest di controllo delVALORE di 1.000 EURO paghi 900 SERENI E SOLI 100 EURO (quali rimborso spese aria condizionata, acqua da bere, materali di consumo, pulizie, etc) N.B.. I SERENO SI OTTENGONO GRATUITAMENTE A TITOLO BUONO DI OPEROSITA’Per saperne di più partecipa alle nostre conferenze sull’economia e sul come affrontare la crisi economica costituendo o parteciapando a comunità di pratica
Progetto di Medicina Sociale Qantiqa) – Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264
Call Center 3929896413.
Ti invitìamo a contattarci per concordare come poter essere utili in maniera virtuosa a noi, agli altri, ai nostri cari.
Chiama i numeri di telefono. Ti aspettiamo.
I TOP 8 BENEFICI DEI CEMP:
(tratto dal testo di Bryant A. Meyers: “CEMP – la quinta essenza della salute”) 1. ossa più forti
2. produzione di endorfine e sollievo dal dolore
3. migliora il sonno e la secrezione dell’ormone HGH (somatropina o ormone della crescita)
4. migliora la produzione mitocondriale di ATP (energia delal cellula!)
5. migliora l’ossigenazione e la circolazione
6. migliora il sistema immunitario
7. migliora il rilassamento ed elimina lo stress
8. rigenera tessuti e nervi
“E’ una vera e propria ricarica giornaliera delle batterie, quando siamo un po’ scarsi di energie!”
“Distinguersi per non estinguersi è il sogno dell’uomo dalla notte dei tempi.
Il distinguersi richiede una grande capacità nell’accogliere i cambiamenti e le crisi che l’uomo si trova di fronte.
Insieme possiamo percorrere questo viaggio verso la distinzione. Il Viaggio dei folli, degli anticonformisti, dei ribelli, dei piantagrane, di tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Possiamo citarli, essere in disaccordo con loro; possiamo glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potremmo mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero.”
« Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto, ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro… e loro la fanno per altre tre persone… »
”Per me certe persone hanno troppa paura per pensare che le cose possono essere diverse e, insomma, il mondo, il mondo non è tutto quanto… merda… ma credo che sia difficile per certa gente che è abituata alle cose così come sono, anche se sono brutte, cambiare e le persone si arrendono e quando lo fanno poi tutti, tutti ci perdono. […] è difficile, non lo puoi programmare: devi, devi guardare di più le persone, ecco… tipo, tipo tenerle d’occhio, per proteggerle, perché non sempre vedono quello che gli serve. È come la tua grande occasione di riparare qualcosa che non è la tua bicicletta, ma puoi riparare una persona”……Passa il favore…[Trevor]
L’ultimo libro che ci è arrivato: Lettere dalla Kirghisia, di Silvano Agosti racconta la sua visita in un paese straordinario “dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un’utopia, ma un bene reale e comune”.
Nel paese di Kirghisia tutti lavorano solo 3 ore al giorno: il resto del tempo è dedicato a se stessi, all’amore, alla famiglia, ai figli, alla vita insomma. Si lavora meglio, non ci si ammala di ansia e stress, si è sereni e realizzati e quindi più produttivi.
Gli anziani hanno ingresso privilegiato e gratuito a cinema e teatri, non pagano i trasporti, e inoltre hanno piccoli appezzamenti di terreno da curare. I bambini non stanno seduti in aule chiuse, ma giocano nei parchi, e imparano in maniera naturale, e duratura, perché lo desiderano.
E chi vuole fare l’amore, porta in bella vista un piccolo fiore azzurro: così l’amore non genera ipocrisia, incomprensioni e imbarazzi.
Non ci sono guerre, né armi: non ci sono politici falsi e strapagati ma opere di volontariato: non c’è pubblicità ma informazione.
Nel paese di Kirghisia non c’è bisogno di scrivere la costituzione perché tutti la sanno a memoria. E’ composta di una sola frase: “Al centro di ogni iniziativa, l’attenzione dello Stato e dei cittadini va innanzitutto all’essere umano”.
Dal paese di Kirghisia Silvano Agosti invia lettere di una semplicità disarmante e stupefacente, che ci mettono di fronte all’assurdità del nostro vivere, viziato dalla corsa contro il tempo, e soffocato dai ritmi del lavoro che ci priva della nostra esistenza e della nostra umanità. Lettere dalla Kirghisia è un sogno, meraviglioso perché elementare, di chi ha capito che l’essere umano è il più prezioso dei capolavori. Su questa consapevolezza si può iniziare a costruire un mondo migliore, a misura d’uomo.
Con rispetto e tanto buon senso.
Un libro di poche pagine, che si legge in un soffio e per giorni riempie il cuore di immaginazione e speranza.
Il Sentimento del Vivere – La Cultura dell’Amore Spontaneo – L’organizzazione pratica e concreta della società secondo l’Amore – La dittatura dell’obbligo e dell’Ignoranza – Maggioranza ed Unanimità – Il Gigantesco Penitenziario – Guardare con gli Occhi Semplici di un Bambino – La Scuola e la Società – Differenza tra Imparare e Studiare – Il Reddito di Cittadinanza – L’uso del Denaro – Il male e l’Innocenza – La malattia e l’Amore – Gli ospedali Vuoti – La Politica e il Volontariato – D’Amore si Vive – I Gesti di Libertà nella nostra vita quotidiana – Il correre di domenica – I Capolavori nelle nostre famiglie
Aggiornamento e fonti notizie sul possibile imminente ARRESTO dei MEMBRI DELLE ELITES MONDIALI, che ci stanno dominando e devastando
Questi movimenti saranno spontanei con l’avvento della Civiltà dell’Amore? (nella Civiltà dell’Amore tutto e tutti si scioglie(ono) e ci si ritrova tutti d’accordo … tutti uniti.
Il vero cambiamento non avverrà certo con gli arresti di cui sopra: è solo illusione ! Avverrà solo con il cambiamento del cuore. La frenetica e assidua attività dell’Ego spegne un po’ alla volta nell’uomo la possibilità di sentire e vedere con le facoltà percettive e spirituali. Quando l’ego ha preso il sopravvento nella persona, il segno inequivocabile di questa presa di possesso è che quella persona ritiene la dimensione spirituale e lo spirito come dei fantasmi, delle bugie, delle invenzioni infantili. Paradossalmente, invece, il segno del dominio dell’ego a livello collettivo è l’espandersi delle forme religiose e devozionali oltre che l’inarrestabile sottomissione dei popoli ai poteri forti del mondo.
Guarda questo famoso video : Thrive.
Per riflettere su quale importantissima scoperta scientifica siamo stati da tempo volutamente tenuti all’oscuro – una fonte di energia pulita, libera e gratuita – che in realtà era conosciuta agli antichi e viene invece correntemente usata da altre civiltà molto più avanzate di noi…
– …sì, appunto, come continuiamo ad essere tenuti all’oscuro anche del fatto sempre più innegabile che non solo ci sono “altre forme di vita intelligente” oltre alla nostra (ammesso che la nostra lo sia), ma che alcune di esse tentino continuamente – e finora invano – di venirci in aiuto;
– sotto a quale sempre più immenso giogo finanziario, alimentare, educazionale, sanitario ed energetico veniamo tenuti, in barba a qualsiasi sovranità nazionale e a qualsiasi etica;
– come sia importante essere informati ed assumere l’atteggiamento giusto per risolvere questo problema epocale.
Buona Pasqua 2012. (L’ultima Pasqua del mondo vecchio?)
La sensazionale prova scientifica che tutta la materia fisica è formata da un’ energia invisibile e cosciente risale almeno agli anni ’50. Il rinomato astrofisico russo prof. Nikolaj A. Kozyrev (1908-1983) ha dimostrato senza ombra di dubbio che una simile sorgente di energia deve esistere; e il risultato di ciò fu che egli divenne una delle figure più controverse nella storia della comunità scientifica russa. Le imponenti conseguenze delle sue ricerche, e di tutti coloro che lo seguirono, furono completamente nascoste dall’ex Unione Sovietica; ma con la caduta della Cortina di Ferro e l’avvento di Internet finalmente abbiamo la possibilità di accedere ai “segreti più nascosti della Russia”. Il seme delle scoperte di Kozyrev ha prodotto come frutto due generazioni di rimarchevoli ricerche da parte migliaia di studiosi specialisti in materia, cosa che ha cambiato profondamente la nostra concezione dell’Universo…
… la realtà fondamentale di una tale invisibile, fluida sorgente di energia universale è da sempre una delle caratteristiche delle scuole segrete misteriche di tutto il mondo. Le opere dei filosofi greci Pitagora e Platone vi dedicano molto spazio, così come le scritture dei Veda dell’antica India; queste opere chiamano l’etere in molti modi fra cui “prana” o “Akasha”. In Oriente, esso è conosciuto come “chi” o “ki”, e viene data una speciale importanza alle sue interazioni con il corpo umano, come nella scienza dell’agopuntura. Maestri e adepti che ereditassero una tale tradizione segreta potrebbero eventualmente imparare a manipolare quest’energia, creando risultati miracolosi, quali levitazione, teletrasporto, manifestazioni, guarigioni istantanee, telepatia e simili. Tali risultati sono stati ripetutamente documentati nel XX secolo e studiati in laboratorio…
… L’esistenza di questo tipo di energia è stata manifestamente accettata senza riserve nei circoli scientifici a partire dai primi anni del XX secolo, dopo che l’esperimento Michelson-Morley del 1887 era stato “cooptato” per provare che una simile forma di energia nascosta non esisteva. D’altra parte, le scoperte più recenti sulla “massa oscura”, l’”energia oscura”, le “particelle virtuali”, il “vacuum flux”, e l’”energia del punto-zero”, per citarne solo alcune, hanno portato gli scienziati occidentali riluttanti a dover riconoscere che invece doveva esistere un medium energetico nascosto nell’Universo. Finché si adopera un termine rassicurante come “quantum medium” anziché la parola proibita “etere”, è possibile parlare sulla stampa ufficiale senza timore di cadere nel ridicolo. L’establishment scientifico di base è assai duramente polarizzato contro chiunque si avvicini ad una teoria “eterica”: loro “sanno” che una simile teoria è palesemente falsa, e si batteranno vigorosamente per questo. Comunque, una simile repressione non fa altro che incrementare il desiderio e l’impegno di quanti si adoperano per risolvere il puzzle.
Uno dei primi esempi della prova dell’esistenza di questo tipo di energia proviene dal dott. Hal Puthoff, un rispettabile scienziato della Cambridge University. Puthoff menziona di frequente gli esperimenti compiuti all’inizio del XX secolo, prima dell’avvento della teoria meccanica dei quanti, che cercavano di definire se ci fosse una forma di energia nello spazio vuoto. Per verificare quest’idea in laboratorio, era necessario creare uno spazio completamente privo di aria (ilvacuum), schermato e protetto da tutti i tipi di radiazione elettromagnetica, usando ciò che è noto con il nome di gabbia di Faraday. Questo vacuum veniva portato alla temperatura di meno 273 gradi (lo zero assoluto), alla quale tutta la materia dovrebbe smettere di vibrare e di produrre calore.
Questi esperimenti provarono che, anziché assenza di energia nel vacuum, si verificava un tremendo aumento di essa, per giunta da una fonte non-elettromagnetica! Il dott. Puthoff ha spesso definito questo processo come “un calderone in ebollizione” di energia alla più elevata magnitudine. Dato che questa energia potrebbe essere trovata allo zero assoluto, tale forza è stata chiamata “energia del punto zero” o ZPE (zero point energy), mentre gli scienziati russi di solito la definiscono “il vacuum fisico”, o PV (phisical vacuum). Recentemente, gli affermati fisici John Wheeler e Richard Feynman ( premio nobel per la fisica nel 1965) hanno calcolato che: La quantità di zero point energy nel volume spaziale di un singolo bulbo luminoso è potente abbastanza da portare tutti gli oceani del mondo al punto di ebollizione!
Chiaramente, non abbiamo a che fare con una forza tenue e invisibile, ma con una fonte di potenza incredibilmente elevata, che potrebbe avere capacità necessaria per sostenere l’esistenza di tutta la materia fisica. Nella nuova visuale scientifica che emerge dalla teoria dell’etere, tutti e quattro i campi di forza, il campo gravitazionale, il nucleare forte e quello debole, il campo elettromagnetico, sono in sostanza differenti manifestazioni dell’etere/ZPE. Per avere un’idea di quanta energia “libera” esista intorno a noi, il prof. M.T. Daniels calcola che la densità di energia gravitazionale vicino la superficie della terra corrisponde a 5,74 x 10^10 (t/m^3). [Non bisogna dimenticare che la gravità potrebbe essere semplicemente un’altra forma di etere secondo questo nuovo modello]. I calcoli del prof. Daniels rivelano che il prelevamento di 100 kilowatt di questa potenza di “energia libera” dal campo gravitazionale intacca un estremamente piccolo 0,001% dell’energia naturale che è stata prodotta in quell’area. (New Energy News, Giugno 1994, pag. 4)
1.2 – ANALOGIE PER COMPRENDERE LE SCOPERTE DI KOZYREV
… secondo i miti della fisica quantica il consueto modello dell’atomo a “particella” è seriamente errato.
Come suggerisce la teoria della relatività di Einstein, tutta la materia fisica, in ultima analisi, è composta da pura energia, e non vi sono “particelle pesanti” da rinvenire nel regno quantico. Sempre più spesso la comunità scientifica viene forzata ad accettare il fatto che gli atomi e le molecole siano come la fiamma di una candela, in cui l’energia che essa rilascia (come il calore e la luce della fiamma) deve essere bilanciata dall’energia che assorbe (come la cera della candela e l’ossigeno dell’aria). Quest’”analogia della candela” è un tratto distintivo del modello del dott. Hal Puthoff, con cui egli cerca di spiegare per quale motivo l’elettrone ipotetico non irradia intorno tutta la sua energia e precipita dentro il nucleo. Questo apparente “moto perpetuo” entro l’atomo viene spiegato semplicemente dai più come “la magia della meccanica quantistica”.
Per essere realmente in grado di grattare la scorza del lavoro e delle relative scoperte di Kozyrev, sono richieste certe nuove analogie per la materia fisica. L’opera di Kozyrev richiede rigorosamente che noi siamo in grado di visualizzare tutti gli oggetti fisici della materia dell’Universo come se essi fossero spugne immerse nell’acqua. In tutte queste analogie, dovremmo considerare le spugne come se fossero rimaste immerse nel liquido per tutto il tempo sufficiente affinché arrivassero ad essere sature. Tenendo presente questo, ci sono adesso due cose che possiamo fare con le spugne imbevute: possiamo decrementare il volume dell’acqua che esse contengono oppure incrementarlo, per mezzo di alcune procedure meccaniche molto semplici.
1. decrementare: se una spugna imbevuta viene strizzata, raffreddata o ruotata, parte dell’acqua che essa contiene verrà rilasciata nelle vicinanze, diminuendo la sua massa. lasciando riposare la spugna subito dopo, la pressione dei milioni di piccoli pori viene alleggerita, portandola a poter nuovamente assorbire altra acqua e ad espandersi nuovamente entro la sua normale massa a riposo.
2. incrementare: possiamo anche pompare più acqua nella spugna in posizione di riposo, scaldandola (facendola vibrare), portando così i pori ad espandersi più della loro normale capacità ricettiva. In questo caso, dopo aver rilevato la pressione aggiunta, la spugna rilascerà naturalmente l’acqua in eccesso e si ritrarrà di nuovo alla sua massa a riposo.
Anche se potrebbe apparire impossibile alla maggior parte delle persone, Kozyrev ha dimostrato che scuotendo, facendo girare, riscaldando, raffreddando, facendo vibrare o rompendo oggetti fisici, il loro peso può essere incrementato o decrementato di piccole ma significative unità. E questo è solo uno degli aspetti del suo eccezionale lavoro.
1.3 – IL BACKGROUND DEL PROF. KOZYREV
Dato che il mondo occidentale conosce molto poco su Kozyrev, saranno utili alcune note biografiche e informazioni di ricerca, le quali mostreranno anche come egli sia ben lungi dall’essere una sorta di scienziato-mitomane: si tratta anzi di uno dei più eminenti pensatori russi del XX secolo. La prima pubblicazione scientifica di Kozyrev ebbe luogo quando aveva diciassette anni; gli altri scienziati si meravigliarono della profondità e della chiarezza della sua logica. La sua attenzione principale fu rivolta all’astrofisica, in particolare studiò l’atmosfera del Sole e delle altre stelle, il fenomeno delle eclissi solari e l’equilibrio della radiazione. A venti anni si laureò in Fisica e Matematica all’università di Leningrado, e a ventotto anni era già conosciuto come importante astronomo, e relatore a diversi convegni.
L’intensa vita di Kozyrev attraversò una fase sfortunata e difficile nel 1936, quando fu arrestato a causa della leggi repressive di Josef Stalin; subito dopo, nel 1937, iniziò un tormentoso periodo di 11 anni durante i quali conobbe tutti gli orrori di un campo di concentramento. Anche senza equipaggiamento scientifico, durante questo periodo gli fu data la più brutale delle iniziazioni nel campo della conoscenza nascosta. Per una mente illuminata, una serie di terribili difficoltà può anche bruciare qualsiasi desiderio di gratificazione dal mondo materiale, rimuovendo la resistenza verso la più alta consapevolezza, cosicché viene prodotto uno stato di illuminazione nel quale la verità universale viene immediatamente riconosciuta e assimilata. In questo stato, egli meditò profondamente sui misteri dell’Universo, prestando attenzione a tutte le strutture esistenti nella vita, in cui così tanti differenti organismi manifestano segni di asimmetria e/o sviluppo a spirale.
Kozyrev sapeva che, a metà dell’Ottocento, Louis Pasteur aveva scoperto che il blocco di vita in formazione noto come “protoplasma” era intrinsecamente non simmetrico, e che le colonie di microbi crescevano in una struttura a spirale. Queste proporzioni in espansione soggiacevano anche alla struttura di piante, insetti, animali e uomini, così come avevano scritto molti fra gli appartenenti all’antica tradizione di Misteri Atlantidei a proposito della “geometria sacra”, come la forma a spirale nota come Fibonacci, Sezione Aurea, o spirale “phi”.
Figura 1.2 – La spirale “phi” nel guscio del nautilo (L) e con triangoli geometricamente inscritti (R)
Dalle sue osservazioni illuminate nel campo di prigionia, Kozyrev ritenne che tutte le forme di vita dovevano essere composte da una forma di energia invisibile a spirale, in aggiunta alle loro normali proprietà di ottenere energia per mezzo di cibo, liquidi, respirazione e fotosintesi. Vedremo più avanti in quest’opera come i dati in questione siano del tutto esaurienti.
Kozyrev teorizzò che cose come la crescita della spirale del guscio e quale lato del corpo umano conterrà il cuore sono determinati dalla direzione di questo flusso. Da qualche parte nello spaziotempo dovrebbe esistere un’area in cui il flusso di energia produca spirali in direzione opposta, cosicché Kozyrev si aspettava che lì i gusci crescessero in direzione opposta, e che il cuore si trovasse dalla parte opposta della cavità corporea.
Questo concetto di energia a spirale potrebbe sembrare non realistico in biologia, ma le scuole misteriche lo conoscono da molto tempo. La prossima immagine ci mostra come la ratio del “phi” emerga naturalmente nella struttura del braccio umano, e questo non è che uno degli esempi in cui si ripete in tutto il corpo umano, così come nelle piante, animali e insetti. Quei pochi che riconoscono ciò alle fine riterranno, del tutto tipicamente, che tali relazioni emergono semplicemente perché “phi” rappresenta il modello naturale più efficiente in cui la crescita possa manifestarsi. Kozyrev suggerì che la vita non avrebbe avuto altri modi di manifestarsi, poiché essa crea continuamente la sua energia a spirale per sostenersi, e perciò ogni momento del processo deve seguire le proporzioni. In questo senso possiamo ritenere che il sistema scheletrico funga da antenna per quest’energia
Figura 1.3. Le proporzioni “Phi” nell’avambraccio umano
Quando Kozyrev venne finalmente riabilitato e liberato dal campo di prigionia, nel 1948, fece ritorno alle sue ricerche, e fece delle predizioni sulla Luna, Venere e Marte, che furono in seguito convalidate dai ricercatori spaziali sovietici più di dieci anni dopo. Con questo si guadagnò la considerazione generale dei sovietici, che lo considerarono un pioniere della corsa allo spazio. Quindi, nel 1958 il prof. Kozyrev attirò su di sé una controversia a livello mondiale, dichiarando che la Luna presentava attività vulcanica in prossimità del cratere Alphonsus. Se questa scoperta si fosse dimostrata vera – cosa che la maggior parte di astronomi e scienziati si rifiutò fermamente di credere – avrebbe significato che la luna possedeva immense risorse naturali e sorgenti di forza, tali da rendersi utili come propellenti per lanciare l’umanità verso le stelle.
Il Premio Nobel statunitense prof. Harold Urey fu tra i pochi che credettero all’ipotesi di Kozyrev sull’attività vulcanica lunare, tanto da spingere la NASA a svolgere ricerche in merito. Il risultato fu che la NASA lanciò l’immenso progetto “Moon Blink” (battito lunare), che in seguito fu in grado di confermare le asserzioni di Kozyrev, avendo scoperto significative emissioni di gas sul suolo lunare.
In ogni caso, non tutte le ricerche di Kozyrev furono così prontamente riprese dal mondo tradizionale della NASA. Nell’inverno del 1951-52, solo tre anni dopo essere scampato alla tremenda iniziazione del campo di prigionia, il prof. Kozyrev iniziò le sue incursioni nel mondo della fisica esoterica: fu quello il primo di trentatre anni intensi durante i quali si dedicò ad ogni sorta di esperimenti, dai risvolti intriganti e controversi. Il suo naturale desiderio di perseguire tali ricerche era destinato a servire da convalida per le verità spirituali di cui egli aveva già fatto esperienza attraverso il processo mistico di preparazione, illuminazione e iniziazione (come riferito nel classico di Rudolf Steiner Knowledge of Higher Worlds and Its Attainment) , sotto il pungolo più vivo delle circostanze. Dopo aver iniziato a pubblicare i risultati di queste scoperte, molti scienziati russi e una piccola parte di quelli occidentali, basandosi sui suoi passati successi, erano disposti ad ascoltarlo.
Come detto, i modelli di energia a spirale si svelarono agli occhi dell’illuminato prof. Kozyrev mentre si trovava nel campo di concentramento. La sua “conoscenza diretta” lo informò che questa energia a spirale era, in effetti, la vera natura e manifestazione del “tempo”. Naturalmente, egli trovò che la nozione di “tempo” che possediamo doveva essere qualcosa di più che un semplice calcolo di durata. Kozyrev ci spinge a tentare di trovare una causaper il tempo, qualcosa di tangibile ed identificabile nell’Universo che noi possiamo associare al tempo. Dopo averci pensato per un po’, possiamo concludere che il tempo non è nient’altro che un movimento a spirale. Sappiamo che stiamo tracciando un complesso modello di spirale attraverso lo spazio grazie ai modelli orbitali della Terra e del Sistema Solare. E adesso, lo studio della “temporologia”, o scienza del tempo, è sotto continua, attiva investigazione dall’Università di Stato di Mosca e dalla Fondazione Umanitaria Russa, ispirata dal lavoro pionieristico del prof. Kozyrev. Sul loro sito web, essi affermano che:
Secondo noi, la “natura” del tempo è il meccanismo che causa cambi apparenti e nuovi accadimenti nel mondo. Comprendere la natura del tempo significa concentrare l’attenzione su un processo, un fenomeno, una “carriera” nel mondo materiale le cui proprietà potrebbero essere identificate o corrispondere a quelle del tempo.
Tutto ciò potrebbe a prima vista apparire strano: un albero che cade su un vostro terreno potrebbe essere stato causato da forte vento, piuttosto che dal “flusso del tempo”. Piuttosto, bisognerebbe chiedersi che cos’è che ha causato il soffio del vento. In ultima analisi, il maggior responsabile di ciò è il movimento della Terra intorno al proprio asse. Perciò, tutti i cambiamenti sono causati da qualche forma di movimento, e senza movimento non può esistere il tempo. Diversi studiosi i cui lavori sono pubblicati sull’Istituto Russo di Temporologia, concordano sul fatto che se Kozyrev avesse cambiato la sua terminologia, usando la parola “tempo”, anziché termini scientifici più comuni come “etere” e “vacuum fisico”, allora molte persone sarebbero state in grado di comprendere il suo lavoro prima. A questo punto, non è necessario al lettore approfondire la filosofia dell’energia a spirale come manifestazione del tempo, come sarà più chiaro in seguito.
Uno dei pochi sguardi che Kozyrev ricevette dai media occidentali in merito ai suoi concetti è rappresentato da un capitolo del libro pionieristico di Sheila Ostrander e Lynn Schroeder intitolato Psychic Discoveries Behind the Iron Curtain , che ha ottenuto grande successo in tutto il mondo, ed è tuttora in ristampa con il titolo abbreviato Psychic Discoveries. Molte delle precedenti informazioni biografiche su Kozyrev provengono da questa fonte. Nel capitolo 13, intitolato Tempo: una nuova frontiera per la mente, l’autore spiega che anche negli anni ’60, Kozyrev aveva un aspetto abbronzato e atletico e dava “l’impressione di grande calma e qualità spirituale.” Essi affermano anche:
Per reputazione e lavoro, si tratta del più importante scienziato che abbiamo incontrato. Egli sta cercando di sviscerare una nuova visione del mondo, una nuova cosmogonia. Nella nuova concezione di Kozyrev, gli accadimenti psichici dovrebbero cominciare in un luogo. Il punto di vista ufficiale della scienza è invece che essi non dovrebbero esistere a lungo, come se si trattasse di qualcosa che va al di là del sistema, qualcosa che deve essere negata per proteggere il sistema.
La connessione dei fenomeni psichici alla fisica è ben conosciuta e frequentemente discussa nella letteratura russa, che fra l’altro ultimamente sta divenendo sempre più disponibile; in tutto ciò è evidente la funzione di apripista esercitata da Kozyrev. Uno dei pochi ricercatori occidentali a rilevare le opere del prof. Kozyrev fu il dott. Albert Wilson dei Douglas Research Laboratories in California, che affermò:
Trovo che qualcosa di molto simile a ciò che ha teorizzato il prof. Kozyrev sarà istituzionalizzato nella teoria fisica entro dieci o vent’anni. Le implicazioni di ciò saranno rivoluzionarie. Sarà necessario lavorare per una generazione per integrare i salti in avanti che egli ha prodotto e incorporarli nella conoscenza scientifica.
La previsione di Wilson si è rivelata ottimistica, in effetti solo adesso, all’alba del 21° Secolo siamo in grado di mettere insieme tutti i pezzi. Per dare consistenza ai nostri termini, useremo le espressioni scientifiche comuni “campi di torsione” oppure “onde di torsione” nel riferirci al flusso spiraliforme di energia-tempo scoperta da Kozyrev [La parola torsione essenzialmente significa “girare” o “scuotere”]. Molti scienziati occidentali che hanno esplorato questo argomenti, in particolare il Ten. Col. Tom Bearden, definiscono tali campi come “onde scalari”, ma noi riteniamo che l’espressione “onde di torsione” è in ultima analisi di più facile approccio, anche perché ci rimanda al modello a spirale. Il lettore dovrebbe poi tenere presente che in tutti i casi, ciò di cui ci occupiamo è semplicemente un impulso di momentum che viaggia attraverso il medium dell’etere/ZPE/vacuum fisico, e non possiede qualità elettromagnetiche.
Prima che Kozyrev avesse mai iniziato a condurre i suoi esperimenti, già esisteva una buona, solida fondazione teoretica che aveva già dato i suoi risultati. Cominceremo perciò con una discussione preliminare sulla teoria della relatività di Einstein, seguita dalle aggiunte del prof. Eli Cartan, che per primo stabilì l’esistenza di campi torsionali.
1.4 – IL MODELLO GEOMETRICO DELLA GRAVITA’ DI EINSTEIN
Il 29 maggio 1919 Albert Einstein apparentemente provò “che noi viviamo in uno spazio tempo curvato quadridimensionale”, in cui spazio e tempo sono due entità unite insieme come fossero una “fabbrica”. Egli riteneva che un oggetto come la Terra, ruotante nello spazio, “dovrebbe trascinare insieme ad essa spazio e tempo…”; ancora, riteneva che questa “fabbrica di spaziotempo” curvasse interiormente attorno a un corpo planetario. Così, egli affermava:
la gravità non è affatto una forza misteriosa che agisce a distanza, bensì [piuttosto si tratta del] risultato di un oggetto che cerca di camminare in linea retta attraverso una spazio che risulta curvato dalla presenza di corpi materiali.
Spazio curvo? “Un attimo…non si suppone che lo spazio sia vuoto?”, potreste domandare. Come è possibile curvare qualcosa che è vuoto? Come possiamo vedere, il problema fondamentale nel visualizzare il modello di gravità di Einstein risiede tutto nel termine “curvo”, poiché si tratta di qualcosa che una superficie piana ed elastica dovrebbe riuscire a fare.
Invece, quasi tutti i tentativi di visualizzare i risultati raffigurano i pianeti come se fossero dei pesi che abbassano un immaginario strato piano di gomma esteso per tutto lo spazio come “fabbrica” dello spazio-tempo. Un oggetto come una cometa o un asteroide, nel muoversi verso la terra, segue semplicemente la geometria dello strato. Il problema con questo modello è che qualunque curvatura dello spazio-tempo avrebbe bisogno di essere portata dentro un oggetto sferico da tutte le direzioni, non solo da un piano liscio. E ancora, si richiede una forza di gravità, per tirar giù un peso in uno strato piano di gomma. In uno spazio senza peso, la sfera e il piano devono semplicemente fluttuare insieme.
In realtà, il verbo “fluttuare” è più preciso di “curvare”… Le equazioni gravitazionali non specificano in quale direzione una simile energia debba fluttuare, ma solo che la gravità esiste come forza responsabile del fatto che gli oggetti non possono volar via dalla terra. Tali idee possono essere collegate a John Keely, il dott. Walter Russell e alla più recente e brillante teoria di Walter Wright sulla “push gravity” [gravità di spinta]…
… Quasi tutti gli scienziati occidentali ritengono che le teorie della relatività di Einstein, la generale e la ristretta, eliminino la necessità di fare riferimento all’etere – e, invece, Einstein sosteneva il rifiuto dell’etere nel 1910, che è l’anno in cui la scienza ufficiale ritiene conclusa la riflessione di Einstein sull’argomento. Tuttavia, nel 1920 Einstein afferma in realtà che “l’ipotesi dell’esistenza dell’etere non contraddice la teoria della relatività ristretta”. E nel 1924, scrive:
… nella fisica teoretica, non andiamo da nessuna parte senza l’etere, cioè un continuum di proprietà fisiche definite, in quanto la teoria generale della relatività (…) esclude un’azione diretta a lungo raggio; e ogni teoria a breve raggio assume la presenza di campi continui, e, conseguentemente, l’esistenza dell’”etere”. (grassetto aggiunto)
1.5 – FISICA TORSIONALE
Nel 1913, il fisico Eli Cartan dimostrò per primo che la “fabbrica” (flusso) di spazio e tempo nella teoria della relatività generale di Einstein non solo “curvava”, ma possedeva in sé stessa anche un movimento di rotazione o spiraliforme conosciuto come “torsione”. Questa parte della fisica viene collegata esplicitamente alla Teoria Einstein-Cartan, o ECT. La teoria di Cartan da principio non venne presa troppo sul serio, poiché venne fuori prima dell’epoca della fisica quantistica, durante un periodo in cui si credeva che particelle elementari come gli elettroni rotassero o girassero intorno al nucleo. La maggior parte delle persone non sa che oggi viene generalmente accettato che lo spazio che circonda la Terra e probabilmente l’intera Galassia possiede una rotazione destrorsa, il che significa che l’energia sarà influenzata a girare in senso orario come se viaggiasse attraverso il vacuum fisico. Nel 1990, gli studiosi russi dottori Akimov e Shipov scrivevano:
Per la precisione, i riferimenti contenuti nelle pubblicazioni di tutto il mondo ai campi torsionali ammontano a 10.000 articoli, appartenenti a circa un centinaio di autori. Di questi, almeno la metà lavora in Russia.
Come vedremo facilmente, l’opera del prof. Kozyrev costituì l’influenza principale per gli oltre 5.000 articoli russi su quest’argomento, come sopra citato. Nei modelli di fisica classica, i campi torsionali non venivano mai considerati come una forza universale allo stesso livello del campo gravitazionale o elettromagnetico, soprattutto perché possedevano solo esistenza teorica. Cartan con la sua teoria originale del 1913 congetturò che i campi torsionali fossero quantificabili in 30 gradi di magnitudine più deboli della gravità, la quale a sua volta ne possiede 40 in meno del campo elettromagnetico! Con un livello di influenza tanto minuscolo, così affermano le teorie, i campi torsionali “rotanti naturalmente” costituivano in sostanza un insignificante granello di polvere non in grado di dare alcun contributo ai fenomeni osservabili nell’universo.
Per tutti gli scienziati in grado di mantenere la mente aperta, le opere di Trautman, Kopczyynski, F. Hehl, T. Kibble, D. Sciama e altri nei primi anni ’70 creavano onde di interesse verso i campi torsionali. Concreti fatti scientifici confutarono la teoria di Cartan, vecchia di 60 anni e più simile a un mito, che i campi torsionali fossero deboli, piccoli e inadatti a muoversi nello spazio. Il mito della teoria Einstein-Cartan era che i campi di torsione a spirale non avrebbero potuto muoversi (cioè rimanevano statici), e non avrebbero potuto esistere in uno spazio molto più piccolo dell’atomo. Sciama et al. hanno dimostrato che questi campi torsionali di base previsti nella ECT esistevano realmente, e ad essi ci si riferiva come a “campi torsionali statici”. La differenza consisteva nella dimostrazione dei “campi torsionali dinamici”, i quali possedevano proprietà più importanti di quelli statici, teorizzati dalla ECT.
Secondo Sciama ed altri, i campi torsionali statici sono causati da sorgenti ruotanti che non irradiano alcuna energia. Perciò, se si ha una qualsiasi fonte ruotante in grado di rilasciare energia sotto qualunque forma, come il Sole o il centro della Galassia, e/o una fonte ruotante che possiede più forme di movimento che agiscono contemporaneamente, come un pianeta che sta ruotando intorno al proprio asse e nello stesso tempo intorno al Sole, allora viene prodotta unatorsione dinamica. Questo fenomeno permette alle onde di torsione di propagarsi nello spazioanziché permanere in un singolo punto “statico”. Così, i campi torsionali, come la gravità e l’elettromagnetismo, sono capaci di muoversi da un punto all’altro dell’Universo. Per di più, come scopriremo nei prossimi capitoli, Kozyrev dimostrò, decadi addietro, che questi campi viaggiano a velocità “superluminali”, ossia a più della velocità della luce. Avendo un impulso che si muove direttamente dalla “fabbrica dello spaziotempo”, che viaggia a velocità superluminali e che è separato da gravità ed elettromagnetismo, si arriva ad una significativa conquista della fisica, qualcosa che richiede che il “vacuum fisico”, la “zero-point-energy” o l’”etere” esistano realmente.
“…Supponendo che i corpi agiscano sullo spazio circostante casuandone la curvatura, alla mia mente semplice sembra che gli spazi curvi debbano reagire sui corpi e produrre gli effetti opposti, raddrizzando le curve. Dato che azione e reazione sono coesistenti, ne consegue che l’ipotizzata curvatura dello spazio sia interamente impossibile. Anche se esistesse non spiegherebbe i movimenti osservati dei corpi. Solo l’esistenza di un campo di forza può rispondere ai movimenti osservati dei corpi. Tutta la letteratura su questo argomento è futile e destinata all’oblio” Nikola Tesla
1.6 – LISTA GENERALE DEI FENOMENI CHE CREANO GLI EFFETTI DI KOZYREV
Gli esperimenti di Kozyrev iniziarono negli anni ’50 e durarono fino agli anni ’70 con l’assistenza continua del prof. V.V. Nasonov, il quale aiutò a standardizzare i metodi di laboratorio e l’analisi statistica dei risultati. E’ importante ricordare che questi esperimenti furono condotti nelle condizioni più rigide possibili, nonché ripetuti centinaia e spesso migliaia di volte e messi per iscritto con esattezza di dettagli matematici. Inoltre, tali esperimenti sono stati accuratamente revisionati, infatti Lavrentyev e altri hanno potuto replicare gli stessi risultati per via indipendente (in questo libro abbiamo volutamente omesso i risultati matematico-analitici del lavoro di Kozyrev per favorire la scorrevolezza della lettura). Rivelatori speciali basati sulla rotazione e vibrazione sono stati messi a punto allo scopo di reagire in presenza di campi torsionali, ciò che Kozyrev definiva “il flusso del tempo”.
Se torniamo alla precedente analogia, possiamo affermare che la materia si comporta come una spugna immersa nell’acqua. Se facciamo qualcosa che disturba la struttura della spugna, come strizzarla, ruotarla o scuoterla, essa rilascerà parte dell’acqua raccolta nell’ambiente circostante. Negli anni, tutti i seguenti processi sono stati scoperti allo scopo di creare in laboratorio un “flusso di tempo” di onde torsionali, dovute allo scompiglio da esse creato nei confronti della materia in queste forme:
la deformazione di un oggetto fisico;
l’incontro di un ostacolo da parte di un getto d’aria;
il riempimento con sabbia di una clessidra;
l’assorbimento di luce;
la frizione;
il bruciamento;
l’azione di un osservatore, come il movimento della testa;
il riscaldamento o raffreddamento di un oggetto;
transizioni di fase nelle sostanze (da ghiacciato a liquido, da liquido a vapore ecc.);
scioglimento e mescolamento di sostanze;
la morte delle piante per appassimento;
radiazioni non-luminose da oggetti astronomici;
improvvisi cambiamenti di coscienza nell’individuo.
A parte la problematica ultima voce riguardante la coscienza umana, possiamo vedere facilmente come ogni processo “disturbi” in qualche modo la materia, provocando così il rilascio o l’assorbimento di una certa quantità della sua “acqua eterica”, la qual cosa si adatta perfettamente alla nostra analogia della spugna. Ancor più importante è il fatto che una forte energia emozionale potrebbe causare una reazione a distanza misurabile, cosa che è stata ripetutamente provata non solo da Kozyrev ma anche da molti altri; tutto ciò porta sotto i riflettori i nostri concetti di fenomeni fisici e di consapevolezza. Tali concetti hanno fatto ancor più notizia dopo l’attacco terroristico agli Stati Uniti dell’11 settembre 2001, nel momento in cui Dean Radin e il suo team dell’Institute of Noetic Sciences sono stati in grado di misurare un tremendo mutamento nel comportamento di un certo numero di generatori computerizzati nei periodi immediatamente precedente e successivo rispetto all’attacco:
Figura 1.4. Dati forniti da Radin / INS che misurano un mutamento nella coscienza di massa l’11 settembre 2001
Il grafico mostra che un cambio nella coscienza di massa ha in qualche modo influenzato il comportamento dell’energia elettromagnetica nei computer di tutto il mondo, specialmente nei circuiti dislocati nel Nord America. Più tardi vedremo che questo è solo l’inizio di un intero nuovo mondo di una “scienza della consapevolezza”. Suggeriremo che le onde torsionali e la consapevolezza sono essenzialmente identiche manifestazioni di un’energia intelligente.
Ritornando alla più confortevole arena della materia fisica, il lavoro di Kozyrev ha dimostrato che i campi torsionali possono essere assorbiti, schermati e qualche volta riflessi. Per esempio, lo zucchero può assorbire, una pellicola di polietilene può schermare, e altre forme di alluminio o specchi possono riflettere. Kozyrev scoprì che in presenza di simili flussi di energia, oggetti rigidi e non-elastici potevano manifestare cambi di peso, mentre oggetti flessibili ed elastici potevano mostrare cambi nella loro elasticità/viscosità. Kozyrev mostrò anche che il peso di una trottola cambiava in caso di vibrazioni, riscaldamento, raffreddamento o di corrente elettrica fatta passare attraverso di essa. Come possiamo osservare, tutti i precedenti comportamenti si adattano perfettamente alla nostra analogia della materia come spugna che rilascia o assorbe piccoli quantitativi di “acqua energetica”.
LA CHIAVE DELLA CREAZIONE STA NELLA GEOMETRIA SACRA: guarda il video.
1.15 – ESISTONO FORZE LATENTI DOPO AVER GENERATO INTERRUZIONI DI ENERGIA
Il termine “latente” vuol dire “lasciato in sospeso”, e Kozyrev osservò certi effetti che si manifestavano per un certo periodo di tempo dopo aver interrotto la formazione di onde torsionali e/o disturbi agli oggetti misurati. Si ricordi che Kozyrev dimostrò come il semplice scuotimento di un corpo su di una striscia di gomma ne avrebbe incrementato il peso, e che esso sarebbe lentamente tornato alla normale massa a riposo dopo averlo sistemato sulla bilancia a gioghi. Il tempo che il corpo impiega a ritornare al suo peso normale equivale a misurare la “forza latente” che esso è in grado di sostenere.
In questi esperimenti certi oggetti aumentano e diminuiscono di peso più velocemente di altri. Kozyrev concluse che la percentuale alla quale un oggetto aumenta o diminuisce di peso si basa sulla sua densità, o spessore, e non sul suo peso complessivo. Egli mostrò che la perdita di peso si verifica ad indice esponenziale, e che più è elevata la densità del materiale, più velocemente le forze residue scompaiono. Ecco alcuni esempi:
Il piombo, densità 11, perderà le forze latenti in 14 secondi;
L’alluminio, densità 2.7, in 28 secondi;
Il legno, densità 0.5, in 70 secondi.
Se questo risulta difficile da capire, possiamo pensare al fatto che una spugna più densa e spessa come la gommapiuma usata nei materassi o nei cuscini da poltrona possieda molta più “elasticità” rispetto ad una più leggera e sottile, come una vecchia e stanca spugna da cucina. Più un materiale è elastico, più velocemente può assorbire e rilasciare energia. Kozyrev testò anche questi effetti su rame, ottone, quarzo, vetro, aria, acqua, carbone, grafite, sale da tavola e altri, e indicò che “gli effetti più ampi, con tempi di preservazione massimi, venivano osservati su materiali porosi come mattoni o tufo vulcanico (Nasonov 1985°, pag. 15). Questo dovrebbe essere fonte d’interesse, dal momento che nella nostra analogia la spugna è anch’essa costituita di materiale poroso, ossia formata da una quantità di pori o buchi.
1.15.1 – L’EFFETTO ASPDEN
Un altro esempio di forze latenti presenti in un sistema si trova nel cosiddetto effetto Aspden, scoperto dal dott. Harold Aspden della Cambridge University. Questo esperimento si basa su un giroscopio il cui ingranaggio centrale viene attratto da un potente magnete. Il normale quantitativo di energia richiesta per rotare il giroscopio ad una velocità massima data è di 1.000 joule. Come un bicchiere d’acqua che viene agitato con una spugna, la rotazione del giroscopio fa sì che l’energia eterica contenuta nell’ingranaggio centrale inizi a muoversi a spirale, e questo movimento agitatorio continui nell’oggetto anche dopo aver arrestato il giroscopio.
Sorprendentemente, fino a 60 secondi dopo che il giroscopio finisce di ruotare, basta un’energiadieci volte inferiore affinché esso ritorni alla stessa velocità ottenuta la prima volta, ossia solo 100 joule. Questo è un altro effetto riproducibile che è stato semplicemente ignorato dalla corrente principale scientifica, in quanto “viola le leggi della fisica”. Ad ogni modo, con l’opera di Kozyrev come background, possiamo immaginare le risatine degli scienziati russi dopo aver letto dei problemi di Aspden nel far riconoscere agli scienziati occidentali questo effetto.
Ora, se si è notato, il piombo (Pb) manteneva le sue forze latenti per 14 secondi mentre l’alluminio per 28, e, ancora, i giroscopi di Aspden mantenevano le loro forze per 60 secondi. Questo è dovuto al fatto che l’energia extra torsionale / eterica viene attratta dal potente magnete permanente che compone il centro del giroscopio; in Convergence III abbiamo dimostrato in che modo questa proprietà basilare dei magneti rotanti è stata usata per creare molte fonti differenti di “energia libera”.
1.16 – LISTA GENERALE DI RILEVATORI NON MECCANICI
Anche se fin qui abbiamo trattato di giroscopi, pendoli e bilance a gioghi, Kozyrev scoprì ancora rilevatori non meccanici in grado di catturare l’energia del “flusso temporale”. Ciò che intendiamo con il termine “non-meccanico” è che le onde di torsione possono essere rilevate senza le parti mobili normalmente richieste, che coinvolgono due differenti forme di vibrazione o moto meccanico, come nel giroscopio, bilancia di torsione e pendolo. Alcuni di questi rilevatori non meccanici possono dimostrare chiaramente cambiamenti sostanziali in presenza di campi di torsione, e nel caso di tungsteno e quarzo, gli effetti dei campi torsionali sul materiale possono diventare irreversibili.
Tutti i seguenti materiali manifestano mutamenti in presenza di energia di onde torsionali:
la conduttività di resistenze elettriche, specialmente quelle costituite da materiale al tungsteno;
il livello di mercurio nei termometri;
le frequenze vibrazionali di oscillatori di cristallo al quarzo;
i potenziali elettrici delle termocoppie;
la viscosità dell’acqua;
la quantità di lavoro elettronico che può essere eseguito in una cellula fotoelettrica;
le percentuali di reazione dei componenti chimici (come l’effetto Belousov-Zhabotinskij);
i parametri di crescita di batteri e piante.
Una lista altamente dettagliata del lavoro di Kozyrev, compresi i grafici esatti, le statistiche precise, le analisi e descrizioni di tutti i rilevatori precedentemente menzionati può essere rintracciata in “A Substantial Interpretation of N.A. Kozyrev’s Conception of Time,” [Una interpretazione sostanziale della concezione del tempo di N.A. Kozyrev] di A.P. Levich, 1996.
1.17 – LA RIPRODUZIONE DI CHERNETSKIJ
Alcune di queste onde di torsione non-meccaniche sono state riprodotte dal team di A.V. Chernetskij, Y.A. Galkin e S.N. Kolokoltzev, i quali hanno inoltre creato una sorgente che genera e immagazzina questa energia eterica in maniera del tutto simile ad un capacitor, che è un componente elettronico capace di immagazzinare una carica elettrica. Questi scienziati considerano la loro invenzione come “una sorgente di scarico autorigenerante”. Come Kozyrev, Chernetskij et al. hanno scoperto che il livello di resistenza di un circuito elettronico può mutare se parte di esso viene collocata tra due piastre di capacitor della sorgente mentre si trova in azione. Ancora, la frequenza vibrazionale di un oscillatore al quarzo può diventare1000 o più volte più veloce qualora venga in precedenza collocata fra le due piastre. Tutto ciò dovrebbe perlomeno far sollevare le sopracciglia, dal momento che la precisione dei cristalli al quarzo nel mantenere un esatto ritmo pulsante mentre l’elettricità li attraversa viene adoperata per segnare l’ora esatta nella gran parte di orologi digitali esistenti.
1.18 – FORZE LATENTI NEL VACUUM E NELLA MATERIA
Chernetskij et al. scoprirono anche che la loro “sorgente di scarico autogenerante” poteva creare un campo di torsione statico o non-movente nella struttura profonda dello spazio-tempo stesso.Una corrente scorrevole può essere creata in un etere fluido anche se nell’area non risieda materia. Chernetskij et al. erano anche in grado di misurare gli stessi effetti dei campi torsionalinell’area che si era trovata in mezzo alle due piastre dello strumento, dopo che esso era stato disattivato e rimosso da quell’area! Gli effetti latenti sono misurabili anche in metalli al tungsteno o oscillatori al quarzo.
Un altro effetto simile venne scoperto da Donald Roth con la cosiddetta “memoria magnetica”, e documentato dall’Institute for New Energy. Roth scoprì che si poteva portare un magnete sufficientemente vicino ad una bilancia da attrarla a sé, e dopo cinque giorni il magnete poteva essere posizionato molto più distante dalla bilancia ed ottenere gli stessi effetti di prima. Gli scienziati russi si riferiscono a questo effetto definendolo “vacuum strutturale”, ciò che ci dimostra una volta ancora che esiste qualcosa, lì nello spazio “vuoto”, qualcosa che gli eredi dei Misteri Atlantidei conoscono come “etere”.
Kozyrev scoprì ancora che una sostanza fisica poteva diventare “strutturata” allo stesso modo. Come scrive a pag. 271 del quaderno del 1977:
Un corpo collocato per un certo tempo vicino ad un processo [che genera onde di torsione] e poi portato su una bilancia di torsione [può] produrre lo stesso effetto [sulla bilancia di torsione] come il processo [generato dalla torsione originale prodotto] da sé stesso. [La] memorizzazione [della] azione dei processi è una caratteristica di [tutte] le diverse sostanze, eccetto l’alluminio.
Nel 1984, Dankachov mostrò che la “memorizzazione” o l’effetto “strutturale” poteva avvenire anche con l’acqua, e questo è un esperimento che di tanto in tanto trova modo di espressione anche presso il pensiero scientifico occidentale alternativo. Gli esperimenti sulla “memoria dell’acqua” cominciano ad utilizzare uno dei basilari processi di creazione di onde di torsione allo scopo di far decrescere la viscosità o densità dell’acqua. Quindi, l’acqua trattata viene collocata vicino ad un altro contenitore d’acqua, e la nuova viscosità dell’acqua decrescerà esattamente fino a quella dell’acqua originale trattata. Altri esperimenti, come quelli di Jacques Beneviste, dimostrano come gli effetti di questa memoria dell’acqua siano in grado di perdurare anche sotto effetti chimici, con generatori di onde torsionali adoperati per stimolare l’acqua per mezzo di un determinato composto chimico. Infine, quel composto può essere trasferito energeticamente in un contenitore sigillato di acqua pura, cosicché l’acqua sigillata assumerà le stesse caratteristiche del modello originale.
1.19 – L’EFFETTO-SCHERMATURA DELL’ENERGIA DI UN’ECLISSE SOLARE
Come già suggerito nel prologo, il Sole è la nostra ovvia scelta come sorgente primaria di onde di torsione nella nostra eliosfera, visto che possiede il 99.86% dell’intera massa del Sistema Solare. Nel 1970, Saxel ed Allen dimostrarono che durante un’eclisse solare la presenza della Luna scherma i campi di torsione radianti dal Sole, cosa che provoca un incremento nel periodo di oscillazione di una bilancia di torsione. I metereologi V.S. Kazachok, O.V. Khavroshkin e V.V. Tsyplakov sono stati in grado di ripetere questo esperimento durante l’eclisse solare del 1976, producendo lo stesso effetto; tutto ciò venne poi pubblicato nel 1977. Altri hanno ottenuto gli stessi risultati osservando le semplici deviazioni di un pendolo durante un’eclisse solare.
1.20 – ALLINEAMENTI MOLECOLARI CHE AIUTANO O SCHERMANO GLI EFFETTI DELLA TORSIONE
Come già detto, la teoria Einstein-Cartan fu la prima a porre le basi teoretiche per l’esistenza dei campi di torsione, nel 1913. La teoria predice che, a seconda della dislocazione, vi saranno torsioni orarie o antiorarie nello spazio. Le successive scoperte nella fisica dei quanti relative alla nozione di “spin” o rotazione hanno confermato che anche gli elettroni possono avere rotazione destrorsa o sinistrorsa, il che equivale a parlare di movimento orario/antiorario. Tutti gli atomi e le molecole mantengono vari gradi di bilanciamento fra spin destro e sinistro. Kozyrev determinò che molecole fortemente destrorse come lo zucchero possono schermare gli effetti della torsione, mentre quelle fortemente sinistrorse come la trementina li rinforzano. Successive indagini russe hanno stabilito che la comune pellicola di polietilene agisce come potente schermatura per le onde di torsione, pertanto essa viene usata in molti e diversi esperimenti, come quelli effettuati dal dott. Alexander Frolov.
Altre puntate sulla Geometria Sacra già pubblicate (relative agli incontri del primo giovedì del mese del 2015 diretti da Lucio Levorato al Monastero di San Daniele, in Abano):
… segue dalla seconda parte del Viaggio attraverso la Geometria Sacra.
di Riccardo Tristano Tuis
«La musica è una scienza che deve avere regole certe: queste devono essere estratte da un principio evidente, che non può essere conosciuto senza l’aiuto della matematica. Devo ammettere che, nonostante tutta l’esperienza che ho potuto acquisire con una lunga pratica musicale, è solo con l’aiuto della matematica che le mie idee si sono sistemate, e che la luce ne ha dissipato le oscurità.»
Jean Philippe Rameau
Originariamente la musica faceva parte del quadrivium, l’ordinamento didattico in cui le quattro arti liberali dette matematiche, ossia aritmetica, geometria, musica ed astronomia, costituivano il corpus d’istruzione superiore rispetto al trivium, le arti liberali dette retoriche, corrispondenti a grammatica, logica e retorica. La collocazione della musica fra le arti del quadrivium rispondeva alla rappresentazione della forma mentis del tempo che vedeva la musica come scienza basata sulle leggi matematiche e fisico-acustiche e generata dall’aritmetica. Ai giorni nostri, invece, la musica è considerata come la regina delle Arti ma questo è dovuto al fatto che essa, sebbene sia parte della Scienza delle vibrazioni, è stata sempre più secretata nello status di Arte, limitandone l’enorme influsso che avrebbe potuto esercitare sull’uomo e sull’ingegneria sociale.
Non a caso filosofi come Hegel, Schilling, Schopenhauer o Nietzsche collocano la musica in primo piano nei loro sistemi filosofici.
Storicamente i primi attacchi alla scienza musicale — in cui erano compresi lo studio delle armoniche e delle proporzioni insegnate da giganti del pensiero come Pitagora e Platone — furono perpetrati dalla Chiesa Cattolica Romana. Nonostante la messa al bando dello studio delle armoniche e delle proporzioni Papa Gregorio IX decise di bandire nella cosiddetta musica sacra il tritono — intervallo di quarta aumentata presente nel modo Lidio — definendolo come “Intervallo del Diavolo” o Diabolus in Musica. Purtroppo anche durante l’Illuminismo si continuò a boicottare la musica universalis e scienziati come Galileo, Cartesio e Newton — per coesistere con l’egemonia della Chiesa — pubblicamente non mostrarono alcun interesse riguardo le armoniche e la proporzione aurea e questo antico sapere venne perduto dalle successive generazioni di scienziati fino ai giorni nostri.
Il sommo genio del Rinascimento, Leonardo da Vinci — che pochi sanno fu anche un abile suonatore di lira — anticipò le moderne scoperte della meccanica quantistica e del moderno paradigma olografico con questo audace pensiero «A le stesse leggi obbediscono le onde sia de l’acqua sia del suono e della luce». Si è dovuto arrivare al moderno paradigma olografico di David Bohm, fisico tra i più rivoluzionari del Novecento, e dell’illustre neuroscienziato Karl Pribram per comprendere l’intuizione del genio vinciano. L’universo intero è prodotto di onde vibranti, compreso il nostro pensiero conscio ed inconscio… quando osserviamo il tracciato di un encefalogramma stiamo osservando uno spartito del pensiero a quattro voci: stato delta, theta, alfa e beta; e come quest’ultimo — definito stato ordinario di consapevolezza — sia una delle voci della realtà, ma certamente non l’unica.
Ma in questo Medio Evo tecnologico, dove la mente digitale crede ancora nel mito dell’oggettività scientifica ed ancora seziona con un bisturi mentale osservazione ed osservato ed arte e scienza inevitabilmente la musica e lo scientismo continueranno a dimenticarsi che per generare i suoni bisogna conoscere la proportio aurea studiata da giganti del pensiero come Pitagora, da Vinci, Bruno e Böhme. Continueranno a dimenticarsi che esiste un’intonazione scientifica con cui fare la musica e che le proporzioni auree non sono contemplate nel sistema temperato, dimenticandosi che i rapporti tra le note dovrebbero seguire gli stessi rapporti matematici che governano la riproduzione di molte specie, la fillotassi ed il nostro sistema solare o, se preferite, sistema Sol-La-Re.
Negli ultimi tre anni in Internet si è molto parlato dell’intonazione con il La corista a 432 Hz, presentandola, a volte, come fosse una novità usando slogan tipo «c’è una nuova frequenza nell’aria». Questa intonazione, in realtà, era già molto diffusa nel passato, molti teatri italiani ed europei la usavano assieme al La a 430 Hz ed a 435 Hz. Queste tre intonazioni vennero impiegate da geni come Mozart, Beethoven, Verdi, ecc. per comporre le loro immortali opere. Su molti blog e siti dedicati alla musica a 432 Hz si è molto parlato della cosiddetta Tuning Conspiracy, il presunto complotto sull’intonazione a 440 Hz, calcando la mano sull’informazione sensazionalistica che l’intonazione a 440 Hz fu imposta alla prima conferenza internazionale organizzata dal ministro della Propaganda nazista Joseph Paul Goebbels, che la presentò come l’intonazione ufficiale germanica. Ricercatori come Vassilatos affermano che già ai tempi delle imponenti parate nazionalsocialiste i nazisti usassero gli infrasuoni per creare stati di malessere diffuso tra la popolazione.
L’intonazione a 440 Hz, rispetto alla 432 Hz, tende a stimolare maggiormente il sistema nervoso centrale e, probabilmente, già ai tempi dei nazisti era noto come le diverse intonazioni creassero diverse sensazioni e risposte fisiologiche negli ascoltatori. Ma la presunta Tuning Conspiracy dei tempi moderni potrebbe essere spiegata semplicemente con il fatto che Hitler, in quanto profondo estimatore del grande compositore Richard Wagner, avesse ordinato a Goebbels di scegliere il La a 440 hertz come intonazione ufficiale germanica solamente perché Wagner e la Scuola Romantica impiegavano proprio questa intonazione. Storicamente già nel 1815, al Congresso di Vienna, lo Zar Alessandro I chiese un suono più “brillante” e tale richiesta fu supportata poi da tutte le famiglie reali d’Europa. Anche la Chiesa caldeggiò un’intonazione più alta congetturando che più fosse alta e più si sarebbe avvicinava a Dio. In Europa il La a 440 hertz fece la sua comparsa con le bande militari russe ed austriache, ma nel 1917 sembra che l’American Federation of Musicians accettò il La a 440Hz come intonazione standard e nel 1920 lo fece anche il governo americano. Solo nel settembre 1938 la Commissione Acustica della Radio di Berlino richiese alla British Standard Association di organizzare un congresso a Londra per adoperare internazionalmente l’intonazione a 440 Hz della radio tedesca. E fu la International Standardizing Organization a porre internazionalmente il La a 440 hertz e nel 1971 questa intonazione fu ulteriormente riconosciuta sul piano giuridico da una delegazione nominata dal Consiglio d’Europa, nonostante un referendum attuato dai musicisti francesi contro l’imposizione di questa intonazione. Ma al di là dell’ambito storico quello che più mi preme è fare un po’ di chiarezza su tanta disinformazione e congetture apparse sul web riguardo la 432Hz che, in questo modo, ha creato due fazione opposte: i pro 432 Hz e d i contro 432 Hz. Ma per far questo c’è bisogno di un’introduzione.
Fin dall’antichità si era compreso che il corpo umano e la natura si basassero sulla proportio aurea. Il numero irrazionale, la cui approssimazione è 0,618, è noto con il nome di numero Aureo e viene definito come il rapporto della sezione aurea o proporzione aurea. Per LaRouche e per lo Schiller Institute la stessa voce umana, oltre ad essere lo strumento base per la musica, è un vero e proprio processo vivente aureo. LaRouche ha sottolineato come il Da Vinci, attraverso i suoi studi morfologici, ha mostrato come tutti i processi viventi hanno una loro geometria interna basata sulla Sezione Aurea.
Il Schiller Institute ha fatto un suo caposaldo il concetto che la musica è il prodotto della voce e, ancor prima, della mente umana. Siccome la voce umana e la nostra mente si basano sulla Sezione Aurea anche la musica deve rispecchiare le forme geometriche dei suoi due “genitori” invocando, assieme al belcanto, un’intonazione con il La del corista a 432 Hz poiché questa è l’intonazione più consona al registro vocale umano. Ora, se ascoltassimo una musica basata sulla Spirale Aurea ed intonata con la nostra biologia sarebbe in qualche modo una musica per la Vita, sia a livello biologico che percettivo poiché userebbe la stessa matematica di entrambi. Ora che sappiamo quali proporzioni usare per creare una scala musicale che tenga conto della nostra biologia e del nostro ascolto logaritmico non ci resta da capire a quali frequenze intonare ogni singola nota della stessa.
Ora chiameremo in causa le ricerche di alcuni dei pionieri delle neuroscienze e degli studi sulle frequenze. Ci sono innumerevoli studi di laboratorio che hanno dimostrato che le onde sonore sono in grado di modificare la pressione sanguigna, la respirazione, il battito cardiaco, la resistenza elettrica della pelle, la sudorazione, la risposta neuroendocrina, la concentrazione e le onde cerebrali. Le onde ELF e gli infrasuoni, ad esempio, sono le frequenze che maggiormente ci influenzano.
Andrija Puharich, medico e pioniere delle ricerche sull’elettrobiologia e sulle capacità extrasensoriali del cervello fece numerose scoperte riguardo uno specifico infrasuono: gli 8 hertz. Scoprì che a questa frequenza le onde cerebrali attivavano sia le capacità extrasensoriali sia la sincronizzazione biemisferica, in grado di farci aumentare la predisposizione ad imparare, ad essere più creativi e ad avere profonde intuizioni di natura scientifica, mistica o comportamentale. Puharich, inoltre, brevettò una tecnologia in grado di scindere la molecola dell’acqua e gli 8 hertz erano parte integrante del processo; fece numerosi esperimenti di elettrolisi con l’ausilio degli 8 hertz e dei suoi multipli di frequenza creando, dopo 3 giorni, degli amminoacidi e forme primitive di proteine con la loro relativa bio- luminescenza nell’acqua sterilizzata.
Il connubio tra 8 Hz e la Vita è stato successivamente verificato da altri ricercatori che scoprirono che la ghiandola pineale è attivata direttamente mediante l’emissione di un segnale ad 8 cicli per secondo, mentre la melatonina, uno degli ormoni prodotti da questa ghiandola endocrina, induce, con un identico segnale, la replicazione mitosica del DNA, rafforzando la riparazione del danno del DNA dovuto alla vecchiaia e perfino la rigenerazione cellulare. L’Epifisi inoltre favorisce il rilascio serotoninico, con azione antidepressiva, potenziando il sistema immunitario ed il Sistema Nervoso Centrale.
(N.d.r.: Il dispositivo Sanza , che è veramente miracoloso, ha molti programmi – cioè tutti i programmi “Relax” – impostati proprio sugli 8 hz !)
Il Dott. Robert Becker, nel suo libro Cross Currents, dimostrò che il calcio, elemento indispensabile anche nei processi di guarigione, viene rilasciato ad una frequenza di 16 cicli al secondo, ossia il primo multiplo degli 8Hz. Come sottolineato dal Dott. Dieter Broers dell’Istituto di Biofisica e del Dipartimento di Clinica Sperimentale dell’Università di Berlino ed inventore del dispositivo Mega Wave: «Ananda è stato il primo a suggerire che la pinolina prodotta dalla ghiandola pineale risuona a 8Hz, e sarà il rimedio per il cancro. Ho osservato questo processo per molto tempo, finché non è stato confermato e lo era già durante la mia ricerca sul Mega Wave.»
Ora che abbiamo incominciato a comprendere l’importanza della frequenza/numero 8 ed i suoi relativi multipli nella nostra biologia, dobbiamo constatare che la normale musica a 432 Hz suonata in scala equo temperata ha solamente il La a 432 Hz che è un diretto multiplo dell’8 ma, se è per questo, anche il La a 440 Hz è un suo diretto multiplo.
Nel mio libro 432 Hz: La Rivoluzione Musicale accenno agli studi della biofisica sugli angoli a 90°, con cui purtroppo vengono costruite le nostre case, che danno squilibri magnetici al corpo umano (negli angoli ci sono specifiche frequenze simili a quelle del reumatismo). Se toccate punti specifici degli angoli della vostra casa questi scompensi biologici sono istantaneamente individuabili a causa di un indebolimento nella tensione muscolare. Anche se la persona non ne è consapevole immediatamente il suo sistema nervoso centrale (SNC) viene inibito assieme all’importante neurotrasmettitore denominato acetilcolina ed al suo posto subentrano i suoi antagonisti come, ad esempio, l’atropina. Quest’ultima alla lunga provoca fatica muscolare e debolezza sull’SNC. L’atropina esercita essenzialmente effetti di natura eccitatoria sul sistema nervoso centrale ed a basse dosi provoca lieve irrequietezza, mentre ad alte dosi causa agitazione e disorientamento.
Uno dei primi test fatti nel 2005 con la AUMega Music (musica a 432 Hz ma composta con protocolli basati sulla matematica del Pentaedro di Sierpinski e, parzialmente, con la matematica dell’8) di Ananda Bosman è stato proprio il vedere se la musica a 432 hertz influiva sul sistema nervoso centrale.
Il test venne fatto in modo privato da un docente universitario esperto in biofisica legate alle biopatologie ambientali. Il docente, che al momento preferisce l’anonimato, scoprì che la AUMega Music era in grado di contrastare gli effetti dannosi dovuti ai campi elettromagnetici dell’ambiente che abbassano la presenza di acetilcolina. Nell’istante in cui la persona ascoltava la musica di Bosman veniva stimolato il rilascio di acetilcolina nel corpo portando ad un livello ottimale il suo tono muscolare. Ma nel momento in cui la musica cessava, istantaneamente, il tono muscolare calava e la persona tornava ad essere soggetta alla diminuzione dell’acetilcolina (1). Un veloce test sul tono muscolare (tecnica usata dai kinesiologi) od un prelievo del sangue fatto prima e durante l’ascolto della musica a 432 hertz di Bosman vi può dimostrare empiricamente come essa è in grado di influenzare il vostro SNC. Da questi primi test, ripetuti in mia presenza e davanti ad altre 30 persone nel 2009, si potrebbe pensare che tutta la musica a 432 hertz abbia queste proprietà benefiche.
Come disse Lorenz Mizler, allievo di J. S. Bach, e fondatore di una Società semisegreta di Scienze Musicali in cui militarono nientemeno che Haendel e lo stesso Bach: «La musica è il suono della matematica.»… la matematica dell’8.
Invitiamo ad un approfondimento guardando il video di questa interessantissima conferenza del Prof. Alessio Di Benedetto:
ed in particolare per ciò che attiene alla musica ed alla scala aurea la quinta parte del video:
Note
(1) L’ACh (acetilcolina) rilasciata nella corteccia cerebrale modifica lo stato funzionale di quest’ultima, influenzando su processi come l’attenzione, l’apprendimento e la memoria; la musica come la AUMega Music è dunque in grado di influenzare le funzioni cognitive dell’ascoltatore. Ricordiamo inoltre che una ridotta presenza di questo importante neurotrasmettitore causa la malattia di Alzheimer. Studi incrociati hanno dimostrato che gli 8 cicli per secondo contrastano le frequenza nocive dei cellulari, delle microonde ecc. (che abbassano drasticamente la presenza dell’ACh) applicando pertanto queste scoperte alla musica, che non è altro che frequenza, possiamo bilanciare frequenzialmente il nostro corpo ed il nostro ambiente. Il suono ad 8 Hz converte lo spin di media-bassa intensità del campo elettromagnetico emesso da levogiro (sinistrorso), potenzialmente dannoso, a destrogiro (destrorso); il movimento di diffusione sonica (destrorso) che si propaga nelle nostre coclee poste all’interno dell’orecchio e che trasformano gli impulsi sonori in impulsi elettrici al cervello. Tutti movimenti in fase sono destrorsi, dal movimento aureo della spirale logaritmica al moto planetario in fase. Sia chiaro però che radiazioni gamma o radiazioni telluriche hanno un effetto mortale tale da non poter essere contrastate dalla AUMega Music. Per proteggerci da queste radiazione c’è bisogno di una tecnologia specifica.
Articolo pubblicato nel n° 84 di Nexus New Times (Edizione Italiana).
Altre puntate sulla Geometria Sacra già pubblicate e relative agli incontri del primo giovedì del mese al Monastero di San Daniele, in Abano:
Fin dall’antichità uomini che detenevano particolari conoscenze, costruivano le proprie abitazioni secondo speciali criteri e forme, con materiali speciali ed in punti speciali. Si attorniavano ed utilizzavano regolarmente speciali oggetti che oggi chiamiamo volgarmente “di Geometria Sacra”, una scienza iniziatica che studia le correlazioni tra l’uomo, la natura e l’universo. Il fine è sempre quello di vivere in maggior salute e più a lungo, di vivere in uno stato di maggiore armonia e di godere di una maggiore quantità di energia e gioia. Evidentemente esiste un profondo legame tra l’ambito esteriore delle cose misurabili e l’ambito interiore delle emozioni esperibili.
E’ dunque possibile influire anche oggi nella nostra vita a livello energetico utilizzando qualche particolare forma che abbia a che fare con la geometria sacra? Per esempio aiutarci a superare una malattia oppure per sentirci semplicemente meglio? Esistono anche oggi questi posti speciali, per esempio dei “PUNTI LUCE” sotto i quali ci possiamo farci una doccia energetica ed ancora è possibile costruirceli da noi?
Prima di porci domande come queste, occorre comprendere un concetto elementare fondamentale: il concetto di RISONANZA.
Da qui seguono i concetti di INTERFERENZA COSTRUTTIVA O DISTRUTTIVA.
Tutto nell’universo vibra alle proprie frequenze, tutto ciò che è attorno a noi, anche i corpi inanimati vibrano ed entrano in risonanza (o dissonanza) con le vibrazioni del nostro corpo e dei nostri pensieri. Un’ottima esemplificazione per comprendere che cosa significhi entrare in risonanza o meno con le frequenze emesse da ciò che ci circonda, la possiamo trovare nel funzionamento del diapason:
Torniamo ora a parlare di energia: abbiamo già visto nella prima parte che l’universo è fatto di energia. Possiamo paragonare l’energia alle onde che si formano dentro l’acqua, le quali sono energia che si sposta attraverso l’acqua. Quindi questa è la vera forma dell’energia: onde (frequenze) che si spostano attraverso lo spazio. Ogni giorno siamo immersi in queste frequenze, in queste onde di energia, pensiamo ai telefoni cellulari, alle onde radio, a qualsiasi colore che vediamo e a tutti i suoni che ascoltiamo.
Allora la domanda più ovvia è: cosa succede quando queste onde si incontrano? Si intrecciano tra loro, cioè ogni tipo di onda (energia) che è presente nello stesso ambiente si intreccia e si interconnette. Ma parlando di materia cioè avendo un approccio tradizionale, posso dividerla e studiare ogni parte separatamente, mentre se parliamo di onde di energia non possiamo fare questo, quindi è più opportuno utilizzare un approccio di tipo olistico.
La nuova scienza afferma che dobbiamo studiare il tutto e non le parti, perchè ogni cosa è formata di Energia e questa non si può dividere.
Ormai è universalmente riconosciuto l’errore dettato dall’approccio classico nell’affrontare le problematiche che ci affliggono, cioè analizzare la parte dove si vede il problema (o il sintomo) non curandosi del resto, è riduzionista quindi incompleta. Parlando di materia io posso dividere e studiare ogni parte separatamente, mentre con le onde di energia non posso farlo, quindi la Scienza convenzionale è riduzionista, separa tra loro le cose e studia i vari pezzi. La nuova fisica però dice No!
Dobbiamo studiare il tutto, l’insieme, perché non possiamo separare l’energia. Quando un medico quindi esamina un paziente malato, ne osserva il corpo fisico e cerca di capire quale sia il problema. Ma, se consideriamo il tutto, l’insieme, noi sappiamo che ciò che influisce sul paziente è il suo lavoro, la famiglia, l’ambiente ed il suo stile di vita.
Vediamo dunque come interagiscono queste onde di energia. Facciamo quest’altro esempio: lasciamo cadere un sasso nell’acqua e successivamente ne lasciamo cadere un altro della stessa grandezza dalla stessa altezza. Cosa succede quando le onde generate dai due sassi si incontrano? Ecco allora come interagiscono le onde di energia. Le onde che si formano rappresentano la fase repulsiva, e procedono una verso l’altra.
Un’ onda si trova sopra, l’altra si trova sotto, quindi interferiscono l’una con l’altra annullandosi tra loro perché non sono in fase, quindi queste interferenze tra le due onde le chiamiamo: Interferenze distruttive.
Ognuno di noi l’ha provato nella propria vita: quante volte siamo entrati in un luogo e ci siamo sentiti a disagio ed abbiamo sentito che l’energia ci abbandonava, o ci siamo subito sentiti più stressati.
Ciò che succede è dovuto all’energia di quell’ambiente che entra in conflitto con la nostra.
Vi rimandiamo al filmato di Bruce Lipton “la mente è più forte dei geni” per una più particolareggiata descrizione dei meccanismi di funzionamento delle onde (a partire dal minuto e quarantacinque secondi):
Se le due onde si trovassero in fase invece l’onda risultante ne uscirebbe rafforzata, poichè le ampiezze si sommano. Questa è l’ interferenza costruttiva : l’acqua del mare in questo caso sarebbe molto mossa.
Se cioè facessimo lo stesso esempio dei due sassi di prima e li lasciamo cadere nell’acqua, ma questa volta contemporaneamente, quindi nello stesso tempo cioè in fase, ora succederebbe che le due onde si sommano aumentando la loro energia.
Facciamo un esempio nella nostra vita: è sabato sera e siamo troppo stanchi per uscire, ma vuoi per un motivo o per un altro ci lasciamo convincere ed usciamo. Andiamo magari a una festa e conosciamo alcune persone, le quali sono in armonia tra loro e ci stanno subito simpatiche. Ecco che in pochi minuti ci sentiamo bene e cominciamo a ridere a scherzare e addirittura ci mettiamo a ballare con loro.
L’energia dell’ambiente aveva un interferenza costruttiva con la nostra, e cioè le giuste vibrazioni ci hanno equilibrato permettendoci di lasciar fluire la nostra energia vitale.
La nuova fisica ci dice che non dobbiamo andare alla ricerca delle particelle, dobbiamo cercare invece campi e onde.
Siamo fatti di atomi e molecole, si o no?
Se ciò è vero, stiamo, allora, assorbendo luce ed energia e stiamo anche emanando luce ed energia. Perciò, mentre noi ci vediamo come un’entità fisica, per la nuova fisica siamo onde di energia che interagiscono le une con le altre.
La fisica moderna studia proprio queste vibrazioni e le studia nel tutto: le vibrazioni sono in grado di alterare la nostra salute e la nostra energia. Si studia l’attività elettrica. Tutti gli atomi creano onde, assorbono ed emanano energia. Noi siamo il campo creato da queste onde e siamo connessi con ogni altra cosa del tutto attraverso le loro onde. Siamo tutti onde ed energia che interagiscono gli uni gli altri. La nostra esistenza fisica è controllata dal campo (minuto 31 del video di cui sopra).
“Il campo è l’unico organismo che governa la particella”. E quindi i campi invisibili di energia danno forma alla materia. Possiamo spiegare la struttura di una limatura di ferro messa vicino ad un magnete senza comprendere il campo? No! Possiamo capire lo schema delle nostre cellule quando siamo sani o quando siamo malati senza capire il campo? No! Ecco perché la medicina ha fallito, perché essa capisce la struttura della salute e della malattia ma nella comprensione delle cose non tiene presente il campo. E quindi: “il campo è l’unico organismo che governa la materia, le particelle sono la materia perciò la nostra esistenza fisica è governata dal campo”. Questo ha detto Einstein.
La medicina, quindi, non capirebbe la malattia perché concentra la propria attenzione sulle particelle presenti nella materia. La fisica newtoniana, quindi dice: “Studiate esclusivamente il corpo”. E la fisica quantistica dice: “Materia ed energia sono collegate”. Nella nuova fisica dunque riportiamo la mente, la quale è energia, di nuovo in connessione con il corpo e l’importanza di questo fatto ci viene proprio dalle parole dette da Einstein. La mente, quindi, è il campo, da’ forma al corpo; questo significa che ciò che crediamo e che pensiamo modifica il nostro corpo. Quando guardiamo delle persone, le vediamo come particelle fisiche e come macchine, ma è un’illusione perché noi siamo onde che interagiscono le une con le altre, ecco perché una persona può influire con un’altra semplicemente entrando all’interno del suo campo.
La vecchia scienza (quella che purtroppo comunemente viene ancora identificata con il termine comunemente inteso di “scienza”) si basa su tre presupposti:
RESUPPOSTO NUMERO UNO: Il corpo è una macchina fisica costituita da varie parti: sostanze chimiche, molecole e atomi; questo è tutto ciò che abbiamo bisogno di conoscere, stiamo parlando del fondamento della fisica newtoniana che studia esclusivamente l’aspetto materiale, concreto.
PRESUPPOSTO NUMERO DUE: I geni controllano l’espressione biologica.
PRESUPPOSTO NUMERO TRE: La teoria darwiniana dell’evoluzione ci fornisce l’universo biologico che possediamo.
Nel filmato di cui sopra Bruce Lipton dimostra che per la comunità scientifica attuale, quei presupposti non sono corretti.
Potremmo dire che la Scienza è simile ad un palazzo con molti piani e quelli più bassi costituiscono le fondamenta per i piani superiori. Il primo piano è costituito dalla matematica: prima di riuscire a comprendere i pianeti ed i loro movimenti Newton dovette ideare il calcolo differenziale…l calcolo differenziale si basa sul concetto di limite, per il quale noi utilizziamo l’espressione verbale (ma anche concettuale) “…possiamo ritenere che…”; dunque presumiamo e non accertiamo.
Con il calcolo differenziale, presumiamo che il risultato di un certo processo logico sia vero, ma esso può considerarsi tale solamente per una logica approssimazione del ragionamento e non per aver accertato il risultato in modo diretto e concreto. Quando diciamo che X per “Y tendente ad A” assume il valore B, noi effettuiamo una interruzione del ragionamento rinunciando a controllarne effettivamente e rigorosamente il suo svolgimento puntuale fino alla fine, in quanto presupponiamo che da un certo punto in poi il ragionamento possa proseguire e terminare esattamente nel modo rappresentato dal suo andamento, senza ulteriori accertamenti poiché diamo per scontato che non sia più soggetto ad interferenze e modificazioni. Questo è un punto secondo me importante, in quanto mentre nell’astrazione puramente matematica e logica l’approssimazione al limite può essere lecita, in quanto si può ragionevolmente supporre che da un certo punto dell’interruzione del ragionamento in poi, senza l’intervento di nuovi operatori logici, l’andamento del processo logico non subisca più alcuna variazione, tale assunto di costanza degli operatori e dell’andamento non si può più ritenere valido nella realtà concreta dei fenomeni fisici allorché, sperimentalmente, gli eventi raggiungono effettivamente tali valori limite transitando in concreto per l’intervallo trascurato. Rispetto a fenomeni particolari (velocità delle particelle prossime a quella della luce, oppure distanze anni-luce dell’esplorazione astronomica) siamo talmente vicini al limite concettuale dei nostri strumenti di esplorazione, da subire passivamente l’effetto macchina fotografica, senza poter intervenire concretamente a correggerlo; cioè i nostri strumenti di conoscenza, nell’ambito del particolare intervallo di applicazione in cui li stiamo usando, hanno raggiunto il limite della loro stessa utilizzazione e dell’utilizzazione dei modelli concettuali secondo i quali sono stati progettati.Dalla matematica arriviamo così alla fisica, perciò Newton ci ha condotti dalla matematica alla fisica. Lo studio della materia conduce allo studio della chimica, vi sono rami differenti della chimica, fino ad arrivare alla biologia chimica alla biochimica che a sua volta porta alla biologia. In seguito dalla biologia passiamo alla psicologia e qui c’è davvero molto da prendere in considerazione.
Se la Scienza che si trova a uno dei piani inferiori modifica i propri convincimenti, tutte le altre Scienze che si trovano ai piani superiori accumuleranno a loro volta i nuovi dati in entrata. Quindi la fisica newtoniana è quella che utilizziamo in medicina, perciò se vogliamo capire il funzionamento delle cellule, allora dobbiamo capire i meccanismi e meccanica equivale a fisica, quindi si può dire fisica newtoniana e meccanica newtoniana, oppure anche fisica quantistica o meccanica quantistica, in egual misura. Perciò prima di riuscire a comprendere come funziona la biologia, bisogna capire il meccanismo. Bisogna capire che la fisica di cui abbiamo parlato, la fisica newtoniana, afferma che l’universo è una macchina fatta di materia, ma nel 1925 la fisica quantistica affermò, No!
Il primo piano della Costruzione della Scienza è costituito dalla matematica, dicevamo. Ebbene oggi esiste un nuovo tipo di matematica molto importante: la matematica frattale la quale spiega il nostro universo fisico.
Il video sull’importanza del ruolo del Carbonio e la sua matematica :
La sequenza di Fibonacci
Altre puntate sulla Geometria Sacra già pubblicate e relative agli incontri del primo giovedì del mese al Monastero di San Daniele, in Abano:
“Come un uomo pensa nel suo cuore, così egli è” (Lett. Lc 6:45)
“Il dominio sui pensieri conferisce dominio sul corpo e sulla vita” (Gautama Buddha)
“La Sacra Bibbia è la Parola di Dio. Il Creato e le leggi scientifiche che Lo governano, sono la Sua Scrittura”
Dicono i saggi che all’inizio c’era un solo grande unico libro che parlava di Dio: la natura.
Solo molto tempo dopo, constatata la durezza della “cervice” dell’uomo, Dio ha avuto un po’ di pietà della sua creatura ed ha così deciso di darci un secondo libro: la Bibbia. Altro non è che un libro descrittivo (ai vari livelli di comprensione) di come funziona il creato, la natura.
Allo stesso tempo ogni dialogo interiore dell’uomo si trasforma in energia, stratifica e rimane, continua a vibrare e si trasforma in materia e si trasforma in frequenze informanti per il nostro DNA. Tutto ciò che esiste è vibrazione, energia in perenne movimento. Il suono e la luce sono vibrazione, vibrazione di tutto ciò che esiste.
Tutto il pianeta terra e l’intero universo vibrano di frequenze informanti il nostro DNA, che ha la forma di una potentissima antenna in grado di captare e selezionare anche le più sottili frequenze, perfino un singolo battito d’ali di un farfalla che si trovi all’estremità opposta di tutto l’universo, anzi di tutti gli immensi multiversi…
La nostra salute è funzione della capacità delle nostre cellule di trovarsi in risonanza, quindi in armonia con le frequenze vitali della natura, sia cosmiche che telluriche, della capacità di mettersi in risonanza con dimensioni di “coscienza superiori”, con la frequenza madre, che pervade ciascuno di noi, tutti noi.
Sarà questo un piccolo viaggio nell’architettura e nella storia, nell’intimo della funzione di ponte tra cielo e terra realizzata grazie alla geometria sacra nell’arte, alla ricerca delle sorgenti del pensiero umano per cercare di scoprire quei piccoli grandi segreti che possono aiutarci a formare e combinare un ambiente vitale più sano attorno a noi e nelle nostre relazioni.
barbarie del terzo millennio e frequenze vitali/mortali
Chi ha una buona conoscenza dei principi della geometria sacra riesce non di rado a trasformare gli oggetti piccoli e grandi del proprio uso quotidiano in strumenti di potenziamento delle proprie energie vitali. Vediamo un po’ se riusciremo anche noi a fare dei nostri abiti, piuttosto che della nostra auto o del nostro giardino, orto e addirittura della nostra casa o almeno della nostra camera da letto, una vera e propria, perchè no, “centrale atomica” di energia vitale che ci allievi la Vita.
E se imparassimo a comprendere meglio le scritture sapienziali e a pensare nella maniera corretta al fine di poter raggiungere e quindi rendere migliore la nostra vita e quella degli altri?
Come accettare serenamente tutte le barbarie a cui assistiamo e trasformarle in positivo?
Che cosa dire di una maglietta intima o delle mutandine di un bimbo in cui campeggiano forme e simboli con frequenze tutt’altro che vitali? Per non parlare dei simboli nascosti tra le intersezioni delle coppe dei reggiseni delle nostre ignare ed ignoranti donne e figlie… oscurantismo medievale?
Che dire ancora delle potenti antenne poste nelle immediate vicinanze dei cimiteri? Le energie di sofferenza, dolore e malattie sono frequenze di tipo statico, cioè che restano all’interno della tomba… Ma se vi poniamo vicino dei potenti attivatori e trasmettitori d’onda, che cosa succede? Vengono trasmesse anch’esse?
Fantasie malthusiane? Farneticazioni oscurantiste? Assurde ed irragionevoli pensieri di qualche vecchietta in odore di vetero stregoneria?
Cercheremo di capirci qualcosa di più… anche perchè non sono certo poche le frequenze contro la Vita da cui siamo ogni giorno sempre più circondati. PER FORTUNA CHE IL NOSTRO CORPO è UNA VERA MACCHINA DA GUERRA che non ha paura di nulla… (sempre se lo sappiamo gestire, nutrire, far riposare almeno un pochettino!).
Quello che è certo è che oggi vige molta ignoranza e confusione. Anche la fisica quantistica viene tirata in ballo spesso a sproposito da venditori ed imbonitori senza scrupolo. Partiamo con il fare un po’ di chiarezza…
Partiamo per il viaggio, allora.
Partiamo come anticipato da alcune osservazioni scientifiche, addirittura dalla famosa formula di Albert Eistein:
E = mc2
Per la fisica moderna: la materia é intercambiabile con l’energia.
Nel 1905 Einstein partorì la Teoria Speciale e nel 1915 la Teoria Generale della Relatività.
Le sue concezioni rivoluzionarie frastorneranno prima, e cambieranno poi, la concezione dello spazio e del tempo e… non solo di questi…!!
Einstein, scoprì che lo spazio non é tridimensionale, che il tempo non é lineare, e che lo spazio e il tempo non sono entità separate; al contrario essi sono integrati in un continuum a quattro dimensioni chiamate spazio-tempo.
Il cosmo intero quindi e percepito alla luce delle nuove scoperte come un campo continuo di densità variabile, e non come una serie di entità separate fra loro da spazi vuoti.
L’astronomo inglese James Jeans già settant’anni fa, prima che avvenissero ulteriori importanti scoperte, disse: “L’universo dei fisici moderni assomiglia molto più a un “grande pensiero” che a una gigantesca supermacchina”.
Cosi ai giorni nostri possiamo, grazie al contribuito di studiosi del calibro di:
Karl Schwarzschild (Curvatura dello spazio),
Sir Artur Eddington (Dimostrazione della teoria della relatività di Einstein, 1930),
Louis De Broglie (Le particelle atomiche sono anche onde: la nostra casa, la sedia sulla quale siamo seduti, gli alimenti che ingeriamo, noi stessi non siamo niente più che onde, onde molto complesse naturalmente, la somma delle onde individuali che rappresentano tutte le particelle atomiche del nostro corpo, ma comunque sempre un’onda dall’inizio alla fine. Concetto trascendentale che va a rivalutare l’idea non soltanto di un universo le cui parti si trovino interconnesse tra loro, ma anche quei vecchi paradigmi che la filosofia tradizionale dell’Oriente da sempre sostiene e che rapporta l’uomo al resto della creazione: noi esseri umani non siamo quindi che …onde..!! )
Erwin Schrodinger (Forma matematica alle onde enunciate da Louis De Broglie; ideò anche il celebre esperimento di fisica quantistica chiamato appunto “Il gatto di Schrodinger”),
John Bell (Fisico irlandese del C.E.R.N. famoso per le considerazioni sul “realismo locale”),
Alan Aspect (Il fisico francese che dimostro, con il famoso esperimento iniziato nel 1975 e conclusosi nel 1981 relativo a coppie di fotoni gemelli polarizzate, che l’informazione può viaggiare a una velocità superiore a quella della luce; a questo punto prende corpo concretamente grazie alle scoperte della fisica quantistica l’ipotesi più volte segnalata da autori di filosofia orientale: tutta la materia dell’universo, esseri umani compresi, sono uniti da misterioso vincolo immateriale ed istantaneo),
John Wheeler (Nel 1979 in occasione della commemorazione del centenario della nascita di Einstein a Princeton; “Quello che chiamiamo monde reale, per esistere, deve sperare di avere esseri coscienti che le possano osservare”) ( Per chi ha letto Castaneda: “Il mondo é in un modo o nell’altro perché siamo noi a dire a noi stessi che questa é la sua forma – diceva don Juan al suo discepolo Carlos Castaneda – Se smettiamo di dire che il mondo é così o cosà, il mondo smette di essere così o cosà”),
Richard Feynmann (Per un fotone energetico che incontra un elettrone non c’è alcuna differenza tra viaggiare nel futuro e viaggiare nel passato…!!),
David Bohm (Teoria dell’ “ordine implicato“: a livello profondo, infinitesimamente piccolo, tutto é in connessione diretta é un tutt’uno non spezzato che nega la concezione classica che credeva nella possibilità di effettuare un’analisi del mondo nelle sue parti separate e indipendenti, inoltre mente e materia non sono cose distinte e separate, infatti, le onde che compongano la materia penetrano attraverso i sensi, nella materia del nostro cervello che ha anch’esso una struttura ondulatoria. Entrambi i treni dell’onda si combinano formando un modello d’interferenza, fondendosi nella totalità di un ologramma. Infatti, il paradigma di Bohm si spiega facilmente facendo ricorso ai modelli d’interferenza degli ologrammi),
http://www.youtube.com/watch?v=jlfor–T_g0
… Il cucchiaio non esiste!
ed altri, guardare la realtà e la nostra esistenza in un modo completamente nuovo, ma soprattutto:
possiamo intervenire per modificarla a nostro piacimento.
IMPARIAMO A PENSARE OSSIA IMPARIAMO A VISUALIZZARE
Un apporto importante che completa e potenzia l’azione del pensiero é la visualizzazione.
Visualizzare significa vedere, ricordare mentalmente, configurare una cosa, persona, scena o situazione senza l’uso del nostro occhio fisico e senza avere davanti a sé materialmente l’oggetto visualizzato.
Anzi non occorre necessariamente averlo visto: la visualizzazione può essere una creazione completamente nostra, modificabile in qualunque momento, (alterazione in maniera creativa dei dati base memorizzati).
Molti individui non credono di saper visualizzare, eppur é chiaro che nessuno di noi è in grado di compiere l’attività più semplice senza visualizzare: infatti, appare evidente che tutti visualizzano perché tutti hanno una memoria purtroppo spesso abbiamo la tendenza a complicare anche questo processo del tutto naturale.
E’ anche chiaro che c’é gente più abile di altri nella visualizzazione grazie ad un’approfondita educazione mentale appresa col tempo come ad esempio accade agli artisti (scultori, pittori, etc.) che hanno sviluppato l’arte della visualizzazione mediante la continua osservazione di oggetti, necessità dovuta al loro lavoro, oppure come soggetti che hanno questa facoltà innata, e che involontariamente, inconsciamente, l’hanno sviluppata e potenziata col tempo e grazie alla quale in larga parte e dovuto il loro successo nella vita, negli affari, nello sport ecc., o anche come succede agli operatori dell’occulto seri, (pochissimi per la verità…) che mediante rituali più o meno fantasiosi hanno imparato a visualizzare e concentrare il pensiero.
Abbiamo già accennato agli ultimi studi scientifici i quali confermano che per meglio comprendere il funzionamento del cervello bisogna rapportarsi alle tecniche olografiche. (vedi studi Dott. Carl Pribram della Stanford University: il cervello
memorizza le stesse informazioni fondamentali in diverse cellule multiple, e non come si credeva che ogni dato venisse memorizzato solo in uno specifico neurone).
L’arte della visualizzazione, quindi, assomiglia per molti aspetti alla tecnica olografia. Affinché l’immagine visiva si avvicini il più possibile a un perfetto ologramma, occorre che i suoi dettagli e particolari siano completi. C’é bisogno dunque di incrementare il numero di particolari delle informazioni inserite originariamente nel cervello:
più sono i dati, i dettagli e i punti di vista,
PIU’ FORTE RISULTERA’ L’IMMAGINE MENTALE
Per far ciò occorre migliorare la capacità di osservazione:
aumentando le prospettive e i punti di riferimento, aggiungendo dunque dettagli è possibile ottimizzare la visualizzazione.
Per riprodurre un’immagine mentale dobbiamo compiere un passo indietro e osservare come la mente memorizza, infatti, é necessario ricordare che la memorizzazione é un’esperienza che racchiude elementi fisici e mentali:
LA VISTA
I SUONI
GLI ODORI
IL TATTO
I SAPORI
I SENTIMENTI
pertanto non viene memorizzato solo il ricordo visivo ma tutta l’esperienza, comprese le sensazioni del momento.
La visualizzazione o programmazione mentale o anche interiorizzazione oleografica quindi dipende semplicemente dalla:
QUALITA’ DEI DATI INSERITI
Come nel campo dell’elaborazione dei dati informatici non é importante il numero di volte che inserite i dati stessi ma la qualità dell’inseriment0 che deve essere eseguito in maniera perfetta, cosi avviene nella visualizzazione.
Appare chiaro che per creare un modello di visualizzazione corretto é indispensabile utilizzare ed interiorizzare mentalmente un’immagine avvalendosi dell’appo1to di tutti i nostri sensi:
L’olfatto:
gli odori e gli aromi cambiano frequentemente anche da un moment0 all’altro: gli ambienti esterni possono sapere di mare, di erba appena tagliata, del profumo silvestre degli aghi di pino o anche di …una discarica urbana!
Il tatto:
un oggetto può essere caldo, freddo, liscio, ruvido, pub anche dare sensazioni diverse (accarezzare ad occhi chiusi il seno di una bella donna da sicuramente sensazioni diverse dall’accarezzare sempre ad occhi chiusi il dorso di un topo o un serpente).
Il gusto:
bisogna concentrarsi e riportare alla mente il ricordo del sapore più legato e confacente all’esperienza da visualizzare. Inoltre ricordiamo che quando si é tristi o delusi spesso si ha la sensazione dell’amaro in bocca, mentre dopo un successo o un obiettivo raggiunto si può notare chiaramente una sensazione di dolce e più gustoso.
Il suono:
il traffico stradale dei veicoli, il rumore del vento, il suono delle voci, il tono e l’altezza acustica delle stesse, il soffio della respirazione, etc. Tutti dettagli importanti da inserire opportunamente per la creazione di una corretta visualizzazione.
La vista:
bisogna sforzarsi di cogliere soprattutto i particolari ossia le sfumature, i dettagli, le ombre, i contrasti, ecc.
LE EMOZIONI (e i sentimenti):
la chiave del successo nella visualizzazione é proprio l’emozione. Il livello emotivo raggiunto nella creazione dalla situazione da visualizzare é il vero segreto per un rapido successo dell’azione. L’inserimento dell’”impatto emotivo” é il punto di riferimento e, non a torto molti esperti dicono, d’inizio di tutta l’esperienza d’interiorizzazione. Data l’importanza dell’emozione nella riuscita della visualizzazione, dedicheremo successivamente, un’intera area di approfondimento sull’argomento, evidenziando le correlazioni tra volontà, desiderio e un ACUTO COINVOLGIMENTO EMOTIVO.
Un grosso aiuto alla corretta e veloce impostazione delle tecniche di visualizzazione ci é stato fornito da uno psicologo definito il maggior esperto d’ipnosi del nostro tempo: Milton Erickson con la scoperta e l’utilizzo della Programmazione Neuro Linguistica (PNL).
Questa tecnica é particolarmente utile per gli individui che hanno difficoltà a visualizzare o perché non comprendono cosa sia la visualizzazione e quindi ne complicano il processo erigendo dei blocchi, oppure perché per natura non sono persone con sviluppate capacità visive (e che di solito possiedono acute abilita auditive o cinestetiche). E’ sicuramente utile leggere alcuni testi di PNL per chi voglia approfondire l’arte della Visualizzazione (Bandler — Grinder PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA oppure MODELLI di TECNICA IPNOTICA, di M. ERICKSON ed. Astrolabio).Il tutto si basa sulla scoperta che quando pensiamo o ricordiamo gli occhi, dal momento che sono propaggini del cervello, si direzionano automaticamente e in modo specifico. Essi ad esempio tendono a muoversi verso l’alto e a sinistra quando stiamo richiamando dei dati visivi, e verso l’alto a destra allorché costruiamo o modifichiamo tali dati; sono soggetti allo stesso meccanismo logico anche gli altri aspetti sensoriali ed emotivi.In seguito anche per quest’argomento ci sarà una necessaria area di approfondimento, visto che probabilmente é la più importante scoperta fatta negli ultimi ami a riguardo » delle tecniche di visualizzazione.Un pensiero creato, emesso, rafforzato mediante le tecniche sopra esposte è capace di compiere miracoli… !!!Vediamo come e perché.Il pensiero agisce sulla materia:Niente di più facile da dimostrare razionalmente; ogni giorno migliaia di persone si scontrano con la “interferenza” della sperimentazione farmacologica: l’effetto placebo (domanda: che cosa sarebbe possibile ottenere se riuscissimo ad esasperare l’effetto placebo?).In campo scientifico alcune volte si utilizza l’ipnosi per anestetizzare un paziente, utilizzando, quindi, la sola forza della mente sul corpo. Stiamo varcando l’area del condizionamento mentale.Ma il pensiero agisce solo sul nostro corpo o anche su quello di altri? E quindi, se agisce sul corpo, deve necessariamente agire sulla mente di un individuo perché, come abbiamo visto, per agire sul corpo bisogna necessariamente prima agire sulla mente.Anche a distanza? (per chi voglia approfondire, citiamo alcuni degli scritti, interessanti per rigidità sperimentale: tutti i testi di Milan Ryzl, Vasiliev: esperimenti di suggestione mentale, i testi del prof Calligaris.)Se la risposta fosse positiva, come in effetti é, questo significa che posso condizionare mentalmente un soggetto indipendentemente dalla sua volontà quindi modifico il corso dei suoi eventi? Modifico il suo destino?Ebbene…. si….!!!
Il pensiero é in grado di modificare gli eventi e quindi di crearli a nostro piacimento.
Ma facciamo un passo indietro…L’evoluzione della scienza ci riporta nel passato…..Vediamo come.
Allo stato attuale delle cose all’interno della comunità scientifica, tre sono le teorie principali concorrenti sulle particelle fondamentali della materia e le loro interazioni.
La prima é la teoria dei quark, la più diffusa e la maggiormente sviluppata; la seconda è la teoria delle superstringhe, il cui numero di sostenitori é in aumento, ma che finora non ha raggiunto una perfezione paragonabile alla teoria dei quark, poiché non e ancora possibile calcolare alcune delle proprietà più significative delle particelle elementari; la terza e la teoria della matrice “S”, associata all’ipotesi del bootstrap: sono pochissimi a sostenerla ed essa inoltre non é grado, ora come ora, di proporre previsioni valide quanto quelle ricavate dalla teoria dei quark. Poi esistono alcune originali teorie ancora più azzardate, come quella dello spazio di plasma, o quella teoria psiconica dell’etere elettromagnetico, che riserviamo a chi ha voglia di…approfondire!!
Riassumiamo allora le implicazioni, effettuate da Gary Zucav, relative alla logica quantistica e al teorema di Bell:
“ Le ricerche sulla fusione al laser e la grande caccia ai quark sono sforzi che rientrano nei paradigmi tradizionali della tisica, dove per paradigma s’intende un processo mentale radicato, una struttura. La logica quantistica e il teorema di Bell sono potenzialmente esplosivi per le strutture esistenti. La prima (la logica quantistica) ci riporta dal simbolismo all’empirismo. Il secondo (il teorema di Bell) ci dice che non esistono “parti separate”. Tutte le “parti” dell’universo sono unite attraverso un legame intimo e immediato che in passato veniva ipotizzato solo dai mistici e da altri individui ai margini della scienza”.
Ma che cosa sostengono da sempre i mistici, gli esoteristi, i filosofi orientali e tutti quanti gli altri che da sempre si occupano dello studio della mente umana?
IL DESTINO NOSTRO (ED IL RELATIVO INFLUSSO SUGLI ALTRI) E’ NELLE NOSTRE “MANI”
Il pensiero e un’entità viva, é un flusso bioradiante.
Le irradiazioni bioenergetiche umane rilevate dall’elettrofoto Kirlian (vedi risultati degli studi effettuati presse la Los Angeles University dott. Moss e Johnson, la Stanford University dott. William Tiller, e infine gli studi del neurologo italiano dott. Calligaris) dimostrano inequivocabilmente che esistono delle “irradiazioni umane che aumentano mediante la concentrazione del pensiero”.
Questo riprende da un punto di vista più razionale quello che affermano alcuni eminenti studiosi esoterici, che “il pensiero e una entità viva” dotato di vita e autonomia propria nel momento in cui é stato creato (vedi BESANT – LEADBEARTER “Le forme-pensiero”) pertanto possiamo facilmente utilizzarlo per raggiungere in nostri scopi.
Ritorniamo a questo punto, vista l’importanza del pensiero, alle tecniche di visualizzazione che ci permettono di formulare pensieri con caratteristiche tali da essere capaci di raggiungere gli scopi prefissati.
Per iniziare la pratica della visualizzazione é necessario disporre di una riserva di energia (non dimentichiamoci che …. siamo soltanto energia, onde … !!!) considerevole, infatti presto ci si accorgerà che visualizzare significa anche “bruciare” energia. Dopo una seduta di visualizzazione, infatti, non a caso ci si sente più scarichi. Pertanto è necessario evitare da un punto di vista mentale inutili sprechi. La maggior parte di noi si trova incline a dissipare le proprie energie psichiche, pensando a troppe cose, contemporaneamente o quasi, diverse fra loro.
Una riserva di energia e possibile aumentarla molto velocemente in capo a soli 4 – 5 giorni semplicemente sopprimendo gli inutili sprechi. (In seguito invece vedremo come produrla).
Ogni manifestazione di espansività in particolar modo emotiva, ma anche sensoriale, costituisce un dispendio di “energia”.
Non bisogna cedere al bisogno di confidarsi, di partecipare agli altri il proprio stato d’animo. E’ necessario evitare per quanto é possibile, di mettere nelle proprie parole e nei propri atti la minima animazione irriflessa, impulsiva, non bisogna dare segno esteriore del proprio stato d’animo. Non disperdete l’energia in frivole chiacchiere, in commenti sugli avvenimenti del giorno, in apprezzamenti sulle persone che passano o sulle azioni alle quali assistete ed esprimete il vostro parere solo se é indispensabile.
Non lasciate che vi si faccia parlare vostro malgrado.
Se qualche chiacchierone vi tormenta con le sue chiacchiere, fate finta di interessarvi a quello che dice, lasciate che sperperi la sua forza nervosa e continuate a condensare la vostra. Ascoltate quelli che vi parlano: scoprirete quanti sforzi sterili la vanità, la ricerca di approvazione, impone alla maggior parte delle persone inclini al desiderio di essere approvate, osservatevi in modo da reprimere con cura questa tendenza.
Tutto questo non significa asocialità, ma semplicemente inibizioni di attività inutili.
Infatti pochissimi giorni di prova saranno sufficienti a convincervi della considerevole efficacia di questi consigli, perché in seguito alla loro applicazione si proverà una quasi immediata sensazione di intima potenza.
Ogni volta che viene represso un impulso a parlare o a fare senza l’indispensabile utilità si conserva interiormente una riserva di energia, di forza psichica, che altrimenti si sarebbe esteriorizzata: l’esercizio dell’impassibilità contribuisce fortemente a conservare l’energia.
Ogni desiderio deve essere considerate come un impulso. Ogni desiderio il cui appagamento é inutile dovrebbe essere soppresso, e rimanere insoddisfatto, perché la sua soddisfazione implica una perdita di energia.
Ricordatevi che stiamo gettando le basi per la padronanza di noi stessi, per la pratica dell’influenza a distanza su una o più persone e infine per il condizionamento volontario del destino finalizzato a creare un metodo migliore per noi o per altri.
I primi effetti determinati dalle tecniche di visualizzazione che andrò esponendo, si traducono in un impulso all’iniziativa mentale, e poi in un senso di sicurezza, di potere: si ha coscienza di essere capaci di ogni sforzo di volontà. A poco a poco (tanto più rapidamente quanto più ci si dedica alle applicazioni) la fiducia in se stessi diventa continua, le idee parassite, gli stati emotivi negativi, le sollecitazioni sensoriali sono dominate.
La padronanza di sé diviene integrale e presto impariamo a dirigere con grande soddisfazione i nostri sensi, la nostra sensibilità, il nostro intelletto. A questo punto, divenuti capaci di concentrare la nostra energia su un’immagine precisa, ognuno di noi potrà agire anche come regolarizzatore, guaritore e anestetizzatore sugli organi fisici.
Anche indipendentemente dall’influenza telepsichica diretta sugli altri, é evidente che, chi ha imparato a dominarsi, a ragionare sulle proprie impressioni, a conservare una perfetta sicurezza alla presenza di chiunque, influisca, con questa imperturbabilità stessa, su coloro che le circondano.
Uno sguardo che esprima determinazione, una parola “netta” e giudiziosamente pronunciata, un’attitudine di calma e possente energia impressionano in modo considerevole.
Altre qualità intrinseche sempre ottenute con l’educazione della volontà si uniscono ai fattori precedenti d’influenza personale; il senso dell’opportunità, la memoria, l’ordine nelle idee, la rapidità di assimilazione.
Divenuto incrollabile di fronte alla circostanze o agli incidenti imprevisti come di fronte all’atteggiamento e al comportamento altrui, dotato di energia e di forza, chi ha assimilato le tecniche di visualizzazione, é facilmente in grado di modificare il proprio destino. Infatti conserverà anche, in presenza di ogni eventualità, il massimo di lucidità di spirito e di
INTUIZIONE
………..per agire e reagire.
Vedrà, quindi la via più vantaggiosa da seguire e, infine, eseguirà in modo calmo e risoluto quello che ha progettato.
Se vi sembra che per tutto questo valga la pena effettuare qualche sacrificio…….. continuiamo e passiamo alla, seconda parte.
Altre puntate sulla Geometria Sacra già pubblicate (relative agli incontri del primo giovedì del mese del 2015 diretti da Lucio Levorato al Monastero di San Daniele, in Abano):
È più facile dominare chi non crede in niente: è questo il modo più sicuro di conquistare il potere!
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