Finalmente anche quest’anno alla fine di questo piovosissimo giugno 2016 è arrivato il grande caldo… essiccante.
Tra le categorie professionali favorite da questo gran caldo, pochi pensano anche a tanti piccoli produttori agricoli del Sud Italia, antica culla della cucina mediterranea. Pensiamo ai produttori di fichi, visto che con giugno entriamo nella loro stagione, ma non dimentichiamo l’essiccazione di erbe che è forse il metodo di conservazione più antico e naturale per i semi, le noci e le ghiande (cereali, leguminacee, noci, noccioline, mandorle, ecc.), sia perché non richiede particolari misure, sia perché tradizioni e ricette secolari ne hanno fatto un’arte maestrale ed unica.
Tra un po’ verrà il momento migliore dei pomodori secchi, altra leccornia della nostra cucina mediterranea; più tardi seguirà la stagione dei benefici nonché gustosissimi funghi, comprendendo dunque a pieno regime anche tutta la zona alpina… un ambiente dove l’essiccamento naturale al sole risulta già più problematico, ma niente paura ora parleremo subito della nuova tecnologia che ci viene in aiuto.

Tornando ancora ai prodotti, più tardi nelle stagioni dopo le olive, in inverno inoltrato, arriva il momento dell’essiccamento di una specialità salutare che definire Deliziosa è assolutamente più che giustificato: stiamo parlando dei favolosi cachi!
Nonostante ciò, ahimè!, un frutto che nei giardini delle nostre terre venete, non di rado vediamo lasciare cadere nel terreno, senza essere raccolto. Pochi sanno infatti delle sue virtù terapeutiche e tanto meno del suo gusto così gradevole, una volta essiccato.
In realtà ora sta tornando di moda l’uso antico di farsi in casa le caramelle per i propri bambini. Quali sono secondo voi le più gustosissime, le più sane, stuzzicanti, invitanti, squisite, succulente, gradite ed eccitanti caramelle che ogni bambino possa mai desiderare?
Ed infatti, anche se non riusciamo a capire bene come facciano queste benedette mamme, sempre così di corsa, eppure stanno riprendendo, ormai durante tutto l’anno, questa antica abitudine mediterranea… Non stiamo parlando solo di fettine di banana, arance, kiwi, mele (per non parlare di lamponi, mirtilli etc) opportunamente preparate ed essiccate. Perché il massimo è essiccarle per aggiungerle al muesli per la prima colazione più sana e più stuzzicante che ci sia.
L’essiccazione di foglie, erba, fiori, radici, ecc., dopo la raccolta, è il secondo procedimento fondamentale utilizzato in galenica tradizionale (l’antica tecnologia di preparazione dei fitorimedi), ed era largamente utilizzata dagli erboristi e dagli speziali. Le piante essiccate sono la base per la maggior parte delle preparazioni galeniche come le polveri, le tinture, i macerati, le tisane, gli infusi, i decotti, le creme, gli unguenti, ecc… tutte pratiche che stanno sempre più tornado di moda, nonostante il logorio e la fretta della vita moderna… L’uso inalterato delle erbe essiccate è frequentissimo nella cucina attraverso le spezie aromatiche, il peperoncino, il levistico (maggi), l’aglio ursino, il timo, ecc.
Sono tutte pratiche molto semplici e facili da preparare, per cui nei prossimi articoli ci dedicheremo al recupero di alcune ricette e tradizioni dei vari angoli della cucina mediterranea.
Oggi, proprio in questo luminosissimo giugno del 2016 possiamo segnalare una grande novità, notevole evento che facilita al massimo e rende sicure tutte le attività domestiche di essiccamento. E’ in arrivo sul mercato italiano il primo essiccatore ai raggi infrarossi, il più salutare di tutti i tipi di essiccatori, il primo elettrodomestico di una lunga serie di pentole, forni, tostapane e di una miriade di oggetti di cui sentiremo sempre più parlare nei prossimi anni.

Il nuovo essiccatore agli infrarossi si chiama Soul, interamente in acciaio all’interno, ed elegante all’esterno con tutti materiali BPA free.
Tra le caratteristiche esclusive più notevoli dell’essiccatore Soul rileviamo:
1) che si riesce a mantenere intatti dal 50% al 100% in più i principi attivi e i vari enzimi degli alimenti essiccati.
2) diversamente dagli essiccatori tradizionali casalinghi dove si riesce ad essiccare solo “fettine fini”, qui abbiamo un’ottima resa di essiccazione anche con fette di maggiore spessore, come per esempio le mezze albicocche o le mezze prugne
3) il gusto è molto più intenso ed al palato molto più morbido e fragrante
4) il migliore per essiccare barrette energetiche, cronchy, dado etc, per recuperare gli “scarti” dell’estrattore e per l’assunzione di fibre (… oppure qualcuno ricorda le crostine “de poenta brustolà” dei nostri nonni…?)
5) più veloce, più sicuro, a maggiore resa
Importante! L’estrattore Essenzia è dotato di una coclea brevettata esclusiva, studiata per ottimizzare sia l’estratto, sia il massimo gusto e perfetta consistenza della fibra per l’essiccatore.
Per ottenere le migliori e più buone barrette energetiche, consigliamo di utilizzare l’estrattore Essenzia.
Per approfondire l’argomento si può scaricare il seguente pdf eseguito dal Suwon Women’s University Food Analysis Research Center, un centro di ricerca coreano, da cui proviene questo dispositivo, che si distingue così nettamente dai prodotti di altri paesi, soprattutto quelli di produzione cinese. Leggi o scarica cliccando QUI il pdf sul CONFRONTO tra l’ESTRATTORE all’ INFRAROSSO ed gli ESSICCATORI TRADIZIONALI COMUNEMENTE IN COMMERCIO
L’essiccatore SOUL viene distribuito in Italia da www.siquri.com, assieme agli estrattori coreani Juicepresso ed Essenzia e costituisce uno dei metodi migliori per assumere correttamente fibre a seconda delle necessità e delle prescrizioni mediche e nutrizionali, di cui già ci siamo occupati in questo articolo LA QUESTIONE DELLE FIBRE. Dietologi che dicono di mangiare poca frutta ed evitare centrifughe ed estratti per diabete o altro. I malintesi di fondo.
Per chi vuole saperne di più su questa tecnologia, seguiranno in futuro numerose ricette ed articoli di approfondimento.
L’essiccamento è una tecnica di conservazione del cibo che consiste nell’eliminare i liquidi dagli alimenti sottoponendoli a una fonte di calore.
Infatti, è proprio l’acqua presente nei prodotti a causare lo sviluppo di muffe e batteri.
In presenza di acqua, i microrganismi trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi. Senza acqua, le reazioni chimiche sono fortemente rallentate e le attività degli enzimi si sospendono.
Una volta essiccati, gli alimenti devono essere chiusi ermeticamente in contenitori o involucri impermeabili, per evitare che il cibo possa riassorbire l’acqua dall’aria.
Questo procedimento è utilizzato sin dall’antichità, esponendo gli alimenti al sole o all’aria (come nel caso dello stoccafisso). Altre tecniche antiche di essiccazione sono la salagione o anche alcuni tipi di cottura, come la frittura.
Nella terminologia specifica, si utilizza il termine essiccamento quando si procede con mezzi naturali, sfruttando l’azione dei raggi del sole. Quando invece il processo è artificiale, come in ambito industriale, si parla di disidratazione.
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