Altroconsumo contro gli estrattori cinesi. Le centrifughe sono alla pari, nonostante le leggi della fisica?

segue da La comparazione  di Altroconsumo  tra estrattori “cinesi” e centrifughe (giugno 2015)

2015: Il fenomeno dell’arrivo in massa sul mercato degli estrattori cinesi a basso prezzo.

 

Non stiamo dicendo che l’articolo di Altroconsumo (vedi link ) sia  sicuramente un articolo commissionato e nemmeno che  l’evento sia sapientemente pilotato dall’industria in modo che possa apparire politicamente corretto. Siamo convinti che l’Associazione Altroconsumo e l’autore dell’articolo siano in completa buonafede; tutt’alpiù si può loro contestare una scarsa cultura su questo tipo di elettrodomestici, nonchè su certi argomenti attinenti la medicina, o meglio il tipo di approccio utilizzato che non è esattamente quello della medicina funzionale.

Forti della nostra esperienza di quasi vent’anni  su decine di migliaia di famiglie che hanno usato o tuttora usano   centrifughe, estrattori…. non solo per piacere o nutrizione, ma anche per curarsi, certo sarebbe fin troppo  facile attaccare quest’articolo di Altroconsumo. Diverse vitamine sono fotosensibili e termolabili, il confronto non tiene in considerazione i valori rilevati nella frutta della stessa partita non centrifugata od estratta. Il test non ha alcuna validitá scientifica. Bisognerebbe indicare il tipo di frutta utilizzata, tipo di coltivazione, provenienza, stabilire una procedura per la raccolta del succo da analizzare, in cui venga tenuto in considerazione, dopo quanto tempo viene effettuata l’analisi per la presenza delle vitamine, a che temperatura è stato effettuato il test, quali rilevatori sono stati adoperati etc…  ma qui è un altro il punto che ci interessa.  

Desideriamo porre  il focus sul tipo di approccio di quest’articolo di Altroconsumo.  Questo vale per molte altre riviste e giornalisti e ricercatori,  che hanno questo tipo di approccio  rispetto ad altre… Capita sempre più spesso che si legga un articolo o si guardi un programma su un  argomento, poniamo  il caffè per esempio o il vino, articoli  da cui risulterebbe  che il caffè (o il vino) siano  dannosi  alla salute. Il giorno dopo magari si legge  in un’altra rivista o programma analogo che invece quello stesso  prodotto fa bene!

Chi ha ragione?  Dipende appunto dal tipo di approccio. Spesso non è solo un fatto di lavori commissionati per interesse da un produttore piuttosto che da un altro.

Nel caso di specie cioè della comparazione tra estrattori e centrifughe effettuata da Altroconusmo traspare chiaramente il tipo di approccio adottato, tipico anche di molte società i consumatori, che è quello di tipo ( chiamiamolo così..)  industriale… ovvero “pro-globalizzzione”. Cercare di non farsi troppo nemica l’industria da una parte.
Cercare di non produrre troppo allarmismo presso i consumatori dall’altra.

Questo tipo di approccio riflette esattamente i principi relativi alla grande querelle  in corso sul tipo di alimentazione proposta per esempio in questi giorni all’EXPO di Milano e del conflitto esistente tra industria ed artigianato, tra la qualità intesa al livello dei grandi numeri e quella intesa al livello dei piccoli numeri. Noi per esempio siamo convinti che con i grandi numeri non è possibile fare qualità…  In questi termini vanno pure letti episodi recenti come il duro attacco da parte del ministro francese all’Ecologia Ségolène  Royal  alla Nutella e  la relativa risposta di Agnese Renzi,  moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che il giorno dopo con grande enfasi va a  mangiarsi una crepes alla Nutella  assieme alla figlia, ovviamente seguita da tutti i mass media con tanto di servizi al telegiornale (clicca qui per  il video) Idem le ultime trasmissioni di Report si RAI 3, pochi giorni fa last but not least quella sulle certificazioni di qualità territoriali che privilegiano le produzioni industriali e mettono al bando i prodotti locali e con loro i piccoli produttori locali tradizionali… ( vedi i diversi video Indicazione Geografica, oppure Nutrire il Pianeta: grasso che cola, oppure Ingrassare il Pianeta e molti altri ancora).

Perchè secondo voi da millenni il vino migliore viene estratto con torchi a rotazione lenta? Perchè l’olio di oliva e soprattutto i migliori  oli di semi vengono estratti a freddo, mentre nei supermercati troviamo solo oli di semi prodotti  a caldo con tecniche spinte di raffinazione per produrre più velocemente ed a basso costo?
Meno male che la gente non visita gli impianti industriali, ma anche senza bisogno di essere informati sulle qualità nutrizionali dei cibi, chi mai avrebbe il coraggio di consumare un olio di semi dopo essere entrato in uno di  questi grandi complessi industriali che producono l’olio alimentare (raffinato)? Provate pure l’emozione, vi sembrerà di essere entrati in una grande raffineria di petrolio ( non solo perchè per raffinare gli oli si usa l’esano, che è un derivato del petrolio…. Non sembrerà che ci sia differenza tra i due tipi di raffineria!

Chi, con un po’ di buon senso,  avrebbe mai il coraggio di dire che questi oli raffinati sono migliori degli oli estratti a freddo?

La pubblicità televisiva, certo, ….. Si, ma anche tutto un certo mondo di politici, medici, professori, esperti di varia natura legati ad una mentalità, all’idea ed ai principi proposti dal mondo globalizzato e globalizzante… che l’industria è meglio, è più sicura, è più efficiente, consente di sfamare (…appunto) il pianeta. ( E’ appunto lo stesso ragionamento che sta sotto la filosofia comunicativa degli OGM!)

Ora leggendo un articolo come quello di Altroconsumo abbiamo quasi la sensazione  che questo mondo industriale voglia sfidare addirittura le leggi della fisica: secondo loro non è vero che i giri veloci di una centrifuga non catturino ossigeno (e quindi ossidino di più di un estrattore che gira anche 100 volte più lento: vedi i 30-40 giri contro 3.000-4.000 della centrifuga). Secondo loro 4.000 giri non creano attrito e quindi calore? Dunque le centrifughe non scaldano più di un estrattore? Le vitamine non sono più così fotosensibili e termolabili? …ma che tipo di vitamine hanno analizzato?
Dopo aver letto quell’articolo stiamo ricevendo diversi studi ed esperienze di utilizzatori che segnalano dati ben diversi. (questo invece è l’articolo edito da un latro esperto consulente di una primaria ditta coreana di estrattori, quella citata nell’articolo di  Altroconsumo)

Leggiamo anche che addirittura nei principiali siti che i produttori e venditori di centrifughe consigliano di sbucciare la frutta… Ma perchè? (visto che tutti sanno che molte delle proprietà nutrizionali risiedono proprio sulla buccia?!) Certo capiamo, è ovvio che il mondo industriale si rifaccia anche al concetto di produzione agricola industriale. Allora capisco che nei prodotti agricoli industriali la buccia possa magari contenere qualche strano principio attivo come quello dei terribili pesticidi ed allora vada sconsigliata(*vedi nota in calce). Ma non ci vorranno forse addirittura  convincere che un estratto dove abbiamo estratto anche la buccia abbia lo stesso valore nutrizionale di un frutto centrifugato senza buccia???!!! Un estratto da una mela senza buccia per esempio vale 200 O.R.A.C.. Un estratto da una mela con buccia vale 1.200 O.R.A.C.!!! ( vedi questo articolo sugli O.R.A.C.)

Un consiglio valido per tutti: i dati vanno rilevati immediatamente appena prodotto l’estratto! Ci è capitato spesso di sentire di analisi in cui i dati i nutraceutici erano molto bassi, perchè se già si usano delle varietà a basso contenuto di ORAC e poi in più quel poco che c’è nell’estratto lo si lascia ossidare all’aria, anche se per solo qualche minuto, allora si che è ovvio che poi ci troviamo con succhi ossidati e quindi è altrettanto  ovvio che non ci sia più molta differenza nutraceutica tra un estratto ed un centrifugato.( …però pur restano la differenza del gusto e della resa, sempre a favore dell’estrattore!)

Concludendo non serve molto discutere su queste cose. Ogni tipo di approccio ha eguale diritto di esistere. Siamo in democrazia.

Tutto questo è divertente e ci offre sempre una grande opportunità, come quella di fare comunità per affrontare queste avversità. Allora è meglio  organizzarci con le reti da pesca e diventare pescatori, come da evangelica memoria. La vita di fronte alle avversità può diventare si più dura, ma anche più divertente!

….perché per fortuna la gente intelligente, quasi tutta e sempre di più… è invece a favore del tipo di approccio della qualità vera, quella “artigianale”! Quello slow. Certo capiamo che il business si fa con le multinazionali, non con il piccolo produttore di insalata del paese accanto. Quello non ha certo i soldi per per comprarsi lo stand all’EXPO di Milano, anche se per fortuna oggi i piccoli produttori (in Italia forse ancora per poco, perchè negli altri  paesi europei, in molti ormai prevale la produzione industriale su quella artigianale)
La natura opera sempre  lentamente e gradualmente (chissà perchè ci vien da pensare di nuovo alla differenza tra aceto balsamico tradizionale e quello industriale… (ricordi il video appena citato Indicazione Geografica ?)

Certo non  è facile cambiare mentalità. Cambiare abitudini. Non è facile costruire  una piattaforma di comunicazione ottimale e di qualità a largo raggio, perchè la comunicazione è qualcosa di diverso dal marketing.  La migliore comunicazione funziona ancora con il passaparola di chi fa esperienza.  Sia per coloro che già dispongono della conoscenza (e per i quali articoli come quello  di Altroconsumo non è dannoso, anzi non  fa altro che rinforzare le proprie diverse convinzioni) .
Sia soprattutto per poter pescare nel grande oceano degli indecisi e di coloro che “ignorano”… che è appunto il territorio appanaggio della globalizzazione. ( … e se vogliamo è anche quello che cercano di fare oggi  i partiti politici, per recuperare un po’ di voti utili, tra coloro che non vanno più a votare!)

Buon lavoro ai pescatori del nostro movimento!

Leggi l’articolo sulla rivista Altro Consumo in pdf 

* Un’ultima osservazione a proposito degli ORAC. La buccia (a parte quelle degli agrumi che a causa degli oli essenziali ivi contenuti potrebbe risultare dannosa per l’intestino) va sempre tenuta ed estratta anche nel caso della frutta e verdura industriale trattata in modo innaturale! Tenete conto che non bisogna mai lasciarci orientare dalla paura per prendere qualsiasi decisione! Nelle bucce risiedono spesso la maggior parte dei principi attivi salutari e risiedono gran parte degli enzimi deputati alla digestione di quel tipo di frutto o verdura…e non solo! Quindi le bucce vanno estratte sempre! I pesticidi e quant’altro il nostro corpo, che è una macchina da guerra, è sempre in grado di eliminarli. Abbiamo quattro  organi emuntori potentissimi.

Purchè li manteniamo sempre  in buona  forma. A questo servono  gli estratti. Ci danno una buona mano. La migliore.

 La comparazione  di Altroconsumo  tra estrattori “cinesi” e centrifughe

L’Associazione italiana  Altroconsumo  ha comparato 4 tipi di estrattori con alcune centrifughe. Gli estrattori presi in esame sono tutti cinesi (cioè prodotti marginali di primo prezzo e di qualità inferiore)  tranne  uno  della coreana Hurom  e pur riconoscendo la maggior resa di un estrattore, ha sentenziato che invece gli estrattori sono alla pari delle centrifughe.  Da notare che sono quelli coreani i  leader di mercato, con le marche  Hurom, Kuvings e  Coway; ma Coway pur essendo  leader assoluta in Italia  nelle vendite e nella tecnologia non è stato analizzata. Quanto alla nostra opinione sugli estrattori cinesivedi questo articolo, oppure vedi  in calce a questo stesso articolo.

Ecco una nostra risposta data ad una richiesta di commento dell’articolo di Altroconsumo  da parte di alcuni  nostri soci:

“…Abbiamo anche noi appena finito di leggere l’articolo su Altroconsumo e possiamo dire che conferma per gli aspetti principali direttamente o indirettamente quasi tutto ciò che abbiamo sempre sostenuto e spiegato. Effettivamente sono tutte cose così evidenti come per esempio la silenziosità, la maggiore resa che un estrattore garantisce o la facilità di pulizia, che non serviva proprio un articolo di Altroconsumo per cose così ovvie ed indiscutibili data la loro evidenza! Noi e tutti coloro che se ne intendono, lo dicono da sempre.

Proprio quest’ultima ragione infatti, cioè per la facilità di pulizia, che fin dall’inizio abbiamo scelto un estrattore coreano di terza generazione come Essenzia, che è il modello più venduto in Italia (ma lo stesso vale anche per il meno costoso Juicepresso!) e che garantisce una facilità d’uso esemplare oltre la possibilità di pulizia in pochi secondi, proprio perché la pulizia di una centrifuga normalmente è un vero e proprio dramma!! (ricordiamo più di qualche nostro socio che sorridendo con una battuta molto più significativa delle parole usate, ci diceva che quando portò a casa la prima centrifuga, dopo qualche giorno la moglie o la compagna dichiarava perentoria che era troppo difficile pulirla – per alcuni ci vuole la mezz’ora buona! – e che se voleva ancora le centrifughe, da quel giorno si doveva arrangiare e farsela…!).

Il Problema riguarda anche molti altri aspetti importanti che Altroconsumo non ha citato come per esempio l’igienicità, l’eleganza e gli aspetti legati al design, gli “aspetti green”, ovvero la qualità e la quantità dei materiali, il consumo di energia elettrica, l’usura dei pezzi e tutte le problematiche legate alla manutenzione ed ai relativi costi. E’ evidente che con Essenzia Green il problema non si pone, essendo stata ideata con un unico pezzo interno, diremmo anche praticamente quasi indistruttibile… Poi solo 150 W di consumo… Pur mantenendo un’estrema solidità strutturale, ha messo quasi 1 kg in meno di plastica nel mondo per ogni estrattore e questo e’ un valore di design ecologico assoluto. Estrattore molto maneggevole e di una semplicità estrema (un estrattore da viaggio, non solo, ma da portare in ufficio e viceversa) – per arrivare a questo livello si è faticato tanto in ricerca e sviluppo (oltre 4 anni). Essenzia Green per il tipo di scocca compatta è estremamente igienica anche sul piano base e non solo all’interno (nella red infatti c’erano incavi dove si vedeva sempre se era pulito o meno ed ora con Essenzia Green non serve più).

Dobbiamo altresì notare che gli estrattori utilizzati da Altroconsumo per la comparazione, a parte un modello coreano della Hurom  (clicca qui per leggere le argomentazioni di Hurom in merito all’articolo Altroconsumo), sono tutti “cinesi” (ovvero made in China) e sugli estrattori cinesi siamo più che d’accordo, come abbiamo sempre dichiarato, che le prestazioni sono tutt’altre e molto inferiori agli estrattori che abbiamo scelto noi (forse questo fatto denota anche una carenza di competenza in materia di estrattori da parte di chi ha deciso di fare questa comparazione in Altro Consumo: perchè non ha comparato le centrifughe con i modelli di estrattori più importanti e più venduti?…). Quindi sul risultato di quegli estrattori relativi alla comparazione siamo perfettamente d’accordo anche noi. Questo non significa però che siamo d’accordo sulla valutazione degli estrattori data da Altro Consumo, perchè i veri estrattori sono altri, quelli appunto più venduti in Italia. Con quelli doveva essere fatta una valida comparazione.

Sulle altre variabili come la maggiore estrazione di “nutraceutici” che Altroconsumo non è stato davvero in grado di valutare con sufficienza (…quali tipi di enzimi, quanti? quanto calcio, quanto magnesio? etc. Con che tipo di frutta e verdura di partenza? Ovvero quanti orac di partenza? Ad alto contenuto o basso?  Ovviamente se il contenuto di partenza è basso o quasi nullo, sarà basso anche il risultato finale, indipendentemente dallo strumento utilizzato… infatti i valori delle vitamine relativi all’analisi Altroconsumo sono molti bassi in tutti i dati; ciò potrebbe significare che i succhi non sono stati analizzati subito appena preparati, ma che li hanno lasciati ossidare. Ciò spiegherebbe perchè i valori sono così bassi ed uguali sia nelle centrifughe che negli estrattori. Certo potrebbe anche essere che hanno utilizzato frutta a basso contenuto di orac…, ma ci sembra meno probabile). Ci sembra infine che le conclusioni tratte dal redattore dell’articolo appaiano alquanto discutibili e forse anche superficiali: SE UN ESTRATTORE HA PIU’ RESA, CIOE’ PRODUCE IL 50% IN PIU’ DI SUCCO, come appunto riconosciuto da Altroconsumo, ALLORA CIO’ SIGNIFICHERA’ ANCHE CHE L’ESTRATTO CONTERRA’ AUTOMATICAMENTE ANCHE PIU’ 50% DI VALORI NUTRIZIONALI (…sempre se la matematica non è un’opinione e sempre fino a quando al logica ha un valore, s’intende!)  In effetti se il giornalista avesse avuto più competenza nel mondo degli estrattori avrebbe preso in considerazione gli estrattori leader di mercato piuttosto che quelli marginali. Di conseguenza anche sul tema della nutraceutica e degli enzimi che ad oggi invece è supportata da molti studi scientifici pubblicati e validati e su cui appunto non è così difficile trovare riscontri. Noi abbiamo pubblicato già da diversi anni molto materiale in questo sito e qui di seguito ricopiamo uno studio eseguito su Centrifuga ed Estrattore relativamente al calcio e magnesio presenti nel succo estratto, a cura del KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute): Magnesium & Calcium Extraction Results – Taken from KAFRI (Korea Advanced Food Research Institute) •

Centrifuga: 4.9 mg / kg of Magnesium and 2.9 mg / kg of Calcium •

Estrattore: 82.8 mg / kg of Magnesium and 15.0 mg / kg of Calcium

La questione enzimi inoltre è ben più delicata e degna di approfondimento rispetto a quanto Altroconsumo esponga, ci sembra anche banalizzando il tema (abbiamo letto come hanno trattato male la differenza tra il “bere i succhi” ed il “mangiare la frutta”, che sono attività con effetti e modalità ben diversi). Per considerare meglio il tema basti pensare alla famosa Terapia Gerson – qui il link al nostro articolo http://www.movimentosereno.it/?s=gerson -, ai lavori di Norman Walker e Colin Campbell, ma perchè no anche ai famosi e recenti servizi delle Iene su “Antonio ed il tumore scomparso”… solo per citare alcuni dei casi più famosi, tra migliaia. La invitiamo a leggere il libro “Il Fattore Enzima” – qui il link http://coopserena.org/hiromi-shinya-fattore-enzima.html – oppure ancora vari articoli da noi pubblicati http://www.movimentosereno.it/cura-il-cancro-con-i-succhi-di-frutta/, oppure http://www.movimentosereno.it/il-coraggio-di-vivere-le-nuove-frontiere-della-salute-questione-di-enzimi/ Il tono dell’articolo di Altroconsumo sembra quasi suggerire che quella degli estrattori sia una moda come tante altre e di poco senso. Come Lei già saprà invece gli estrattori sono stati “inventati” , studiati e dapprima utilizzati proprio da importanti medici. Dapprima negli anni ’90 questi medici erano giào promotori delle centrifughe e successivamente nel nuovo millennio appunto degli estrattori, grazie ai quali hanno potuto inserire gli estratti nei propri protocolli terapeutici con migliori risultati.

Tra i vari punti a favore degli estrattori rispetto alle centrifughe non vanno dimenticati nemmeno i seguenti:

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• Il rumore prodotto dagli estrattori è di lieve entità, tutt’altro rispetto alle centrifughe molo rumorose, praticamente come un frullatore. Considerato che normalmente gli estratti si preparano al mattino presto, mentre molti sia in famiglia che negli appartamenti vicini sono ancora a letto: è importante o no, questo punto?

• Il succo estratto è solitamente compatto, gustoso, meno acido e soprattutto non stratifica nel bicchiere come fa la centrifuga. Questa non è solo una questione estetica od organolettica , ma naturalmente inerisce anche le questioni nutrizionali.

• Alla facilità d’uso dell’estrattore (quello vero) va aggiunta un’altra questione molto fine, ma importante. Provare a mettervi davanti ad una centrifuga che lavora in modo impegnativo, con una linda camicia bianca. Siete sicuri che alla fine noterete sulla camicia un’ assenza totale di eventuali schizzi e macchioline? Provate. Pensate poi che quelle macchioline possono andare non solo sulla camicia (lo sappiamo che basta mettersi un camice, ma…), ma anche nell’ambiente (muri, mobili, piano di lavoro…), quindi altro lavoro di pulizia! (non solo della centrifuga…)

Potremmo però dire che finora abbiamo quasi scherzato, perchè comparare estrattori e centrifughe sugli aspetti tecnici ha un valore relativo rispetto a ciò che la gente ama. Infatti secondo noi “Altroconsumo” non ha trattato il principale punto di successo dell’estrattore rispetto alla centrifuga, che è il gusto dell’estratto, alquanto diverso da quello del centrifugato.

Ormai in tutti questi anni (e stiamo parlando di decina di migliaia di casi a cui abbiamo assistito!) abbiamo accumulato un’esperienza enorme in materia. Per esempio abbiamo conosciuto pochissimi bambini (…anzi nessuno!) che preferiscano un cenrifugato all’estratto (ci riferiamo sempre a quelle mamme che usano l’estrattore giusto, non quelli usati da Altro Consumo). La prova statistica inoppugnabile è che anche i gestori degli esercizi pubblici come i bar e gli hotels sono stati praticamente obbligati a sostituire le centrifughe con gli estrattori, in quanto i propri clienti hanno dimostrato di preferire a suon di richieste di gran lunga gli estratti di frutta e verdura piuttosto che le centrifughe. (soprattutto quelle persone che nemmeno supponevano l’esistenza delle due diverse modalità di fare i succhi…). Chi tiene ancora duro con le centrifughe per poterle ammortizzare (quelle professionali infatti costano anche più di 1.000 euro!), perde vendite immancabilmente. Questa è una costante in tutta Italia (e non solo!). Il che è tutto dire visto che sul mercato non esiste ancora un estrattore di tipo professionale, eppure i gestori hanno risolto il problema, di carenza ricorrendo agli estrattori domestici!

Ci rendiamo conto che stiamo entrando in un campo difficile da trattare per Altroconsumo in quanto i gusti sono soggettivi. Però faccia Lei per esempio un succo puro di solo melograno con la centrifuga e poi lo stesso con l’estrattore e mi dica se sia possibile o meno fare una comparazione: l’estratto vince 10 a 0. GARANTITO! Ma questo potremmo dirlo anche per molti altri tipi di frutta dove è praticamente impossibile utilizzare la centrifuga, oppure pensiamo ai vari tipi di “latte di semi”, a molti tipi di germogli, agli aghi di pino, la famosa ed importante erba di grano (o di farro o d’orzo…) oppure al latte di mandorla, i sorbetti, l’estratto di radici o di certe altri tipi di verdura citati in molti altri commenti precedenti. Se non avete voglia di leggere allora basta dare un’occhiata ai bellissimi ricettari per esempio quelli del già citato estrattore Essenzia http://www.siquri.com/it/materia-prima.html. “

Sia chiaro che non abbiamo nulla contro le centrifughe: piuttosto che niente è certamente meglio la nostra cara vecchia centrifuga.
Le centrifughe le abbiamo amate, coccolate, provate, diffuse per tanti anni. Solo che con gli estrattori siamo su un altro pianeta! Solo chi ha poca esperienza e competenza potrebbe anche solamente e lontanamente pensare di poter fare un confronto fra centrifughe ed estrattori! Negli anni in cui usavamo le centrifughe , pur spendendo abbastanza (più di 150.000 lire per i migliori modelli di allora), avevamo centrifughe nei nostri centri medici (per nostri intendiamo quelli dei nostri soci!) che si spaccavano anche dopo solo un mese di uso. Abbiamo degli agricoltori nostri soci che producono delle carote d’oro (di principi… e di fatto, estremamente rustiche e dure… non ti dico poi per certe radici…!). Ebbene saltavano via (le centrifughe) che era un (dis)piacere! Era un continuo via vai di ricambi e centrifughe nuove, un po’ di tutte le marche. Siamo anche arrivati a spendere l’equivalente di più di 1.0000 euro attuali per prendere due marche di centrifughe professionali francesi. CON GLI ESTRATTORI SONO QUASI 10 ANNI CHE LI USIAMO, SEMPRE GLI STESSI E NON NE VOGLIONO SAPERE DI ROMPERSI! …senza considerare tutte le cose che possiamo fare in più con un estrattore e il figurone che facciamo tutte le volte che le persone assaggiano. (Prima i bambini delle centrifughe non ne volavano sapere… troppo liquide, con gusti sull’acidino…). Ora i bambini si gustano estratti con dentro addirittura le crucifere, senza nemmeno accorgersene!! Siamo proprio su un altro pianeta!!!

Altri argomenti sugli estrattori: 

Arriva in Italia il primo ESSICCATORE AGLI INFRAROSSI. Assumere più fibre in modo naturale. 1. L’uso dell’estrattore e dell’essiccatore.

Estate 2016: arriva in Italia il primo estrattore professionale. Ovviamente Koreano. 

LA QUESTIONE DELLE FIBRE. Dietologi che dicono di mangiare poca frutta ed evitare centrifughe ed estratti per diabete o altro. I malintesi di fondo.

Gli straordinari effetti dell’estratto di anguria (… e dei meloni).

Perchè il succo delle centrifughe separa in strati e l’estrattore no? Quali conseguenze ha sulla qualità del succo?

Altroconsumo contro gli estrattori cinesi. Le centrifughe sono alla pari, nonostante le leggi della fisica?

2015: Il fenomeno dell’arrivo in massa sul mercato degli estrattori cinesi a basso prezzo.

La comparazione  di Altroconsumo  tra estrattori “cinesi” e centrifughe (giugno 2015)

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