Probabilmente uno dei migliori consigli che si può dare a chi deve scegliere quale elettrodomestico acquistare per fare dei succhi di frutta, è quello di verificare se una volta ottenuto il succo e versato nel bicchiere questo stratifichi separando i vari componenti del succo, oppure se il succo resti perfettamente omogeneo , come per esempio nel bicchiere di sinistra della foto qui accanto. In questo articolo vengono presentati dei validi motivi, tratti da articoli scientifici pubblicati in pubmed, quindi della massima reputazione scientifica. Tali motivi ci inducono a preferire senza alcun dubbio, il succo che resta omogeneo, cioè un succo estratto, anzichè centrifugato, non solo per il gusto, ma soprattutto per il valore nutrizionale del succo stesso.
Questo tipo di scelta potrebbe sembrare ovvia ai più, ma riteniamo di doverla evidenziare, considerato che nel Web si leggono spesso pareri contrari seppur arbitrari, magari presentati in modo tale che possano essere suffragati da una certa autorevolezza, come per esempio quello pubblicato recentemente dalla associazione Altroconsumo,tendente a dimostrare che non ci sono differenze sostanziali tra centrifugazione ed estrazione. (nella fattispecie potremmo anche essere d’accordo con alcune conclusioni di Altroconsumo, che si è limitata a comparare centrifughe ed estrattori cinesi, notoriamente di tecnologie e qualità assai diverse da quella degli estrattori coreani, se non fosse per altro che Altroconusmo ha presentato la ricerca in modo da poter trarre conclusioni valide in generale, quindi secondo loro valide anche per gli estrattori di alta qualità (che sono quelli coreani).

Il succo ottenuto con la centrifuga, detto centrifugato, si separa a causa dell’azione meccanica di spremitura ad alta velocità della centrifuga. Ciò causa tra l’altro l’incorporazione nello strato superiore del succo centrifugato di un gran numero di bollicine di aria.
Tali bolle si formano come normale effetto della denaturazione delle proteine o delle sostanze pectiche durante il processo meccanico di centrifugazione che è molto violento ed è causa del normale processo fisico di formazione degli ioni positivi di idrogeno per lo più distribuiti sulla superficie e nel primo strato del succo, come facilmente osservabile ad occhio nudo e comunque come certificato scientificamente dallo studio qui in allegato e di cui alla tabella A). Ovviamente questo fenomeno causa una più veloce ossidazione del succo con conseguente denaturazione dei principi volatili oltre che delle diverse vitamine fotosensibili e termolabili. Inoltre le bolle di aria che si formano nel succo centrifugato possono facilmente incorporare componenti insolubili come tessuti e fibre, causando la separazione in strati.

Le sostanze peptiche sono componenti strutturali delle cellule vegetali e sono localizzate prevalentemente nella lamella mediana della parte cellulare. Si trovano principalmente nei frutti delle piante erbacee dove una certa rigidità dei tessuti e sembrano giocare un ruolo nel controllo dei movimenti dell’acqua e dei fluidi, durante la crescita delle piante.
Le sostanze petiche sono polimeri dell’acido poligalatturonico che si differenziano per il grado di metilazione dei gruppi carbossilici dell’acido. Possono essere distinte in: acidi peptici, quasi privi di gruppi metilici, acidi peptinici, parzialmente metilati, pectine, solubili in acqua, con più alto grado di metilazione.

Le sostanze pectiche sono ampiamente usate nella preparazione di prodotti farmaceutici per formulare pulsioni viscose che regolari del tempo di transito intestinale vengono anche utilizzati nel trattamento sintomatico del vomito della diarrea nei bambini. Fanno parte delle cosiddette fibre alimentari che possono essere usate in dietetica per prevenire l’obesità regolarizzare la funzionalità dell’apparato gastrointestinale, inoltre agiscono efficacemente nel controllo dei livelli ematici del colesterolo. Sono presenti negli estratti, ma non nei centrifugati a causa della rottura delle cellule e conseguente liberazione del contenuto intracellulare, che avviene con il violento processo meccanico di centrifugazione.

Nei succi preparati con l’estrattore invece, detti anche estratti, si osservavano solo poche bolle d’aria. In aggiunta la forma delle cellule nel succo preparato con l’estrattore si può distinguere chiaramente, mentre nel centrifugato non è possibile in quanto l’azione meccanica violenta data dalla velocità della centrifuga produce la distruzione della maggior parte delle cellule del succo.

Alla struttura cellulare del succo centrifugato si fissano velocemente le bolle di ossigeno dell’aria contribuendo alla separazione in strati. Questa rottura delle cellule e conseguente liberazione del contenuto intracellulare nel succo significa in termini fisici una diminuzione delle capacità nutraceutiche e quindi nutrizionali del succo , cioè in termini di linguaggio comune, della freschezza del succo oltre ad un maggiore deterioramento causato da queste inevitabili reazioni ossidative oltre che detestabili sia a livello organolettico che nutrizionale.
Chiaramente com’è comprensibile anche a livello intuitivo le bolle d’aria aumentano la superficie con cui l’ossigeno può legarsi per produrre ed accelerare l’ossidazione del succo, come dimostra anche il documento scientifico che pubblichiamo in anteprima per l’Italia alla fine di questo articolo. Nell’estratto ottenuto con la spremitura a bassa velocità a 40 giri ( contro le migliaia di giri al minuto dei vari modelli di centrifughe) la struttura cellulare viene invece preservata, tanto più è basso il numero dei giri. Per questa principale ragione tutti i produttori mondiali di estrattori hanno ridotto nel corso del 2015 il numero dei giri, rispetto alla precedente generazione di estrattori a 80 giri, già ridotta a sua volta dalla prima generazione di estrattori a 120-110 giri. Grazie a questa minore rotazione si riesce a produrre ancor più un succo omogeneo e di buona qualità (vedi qui in allegato oppure alla tabella A).
Tra i molti studi che ci sono pervenuti dopo la pubblicazione dell’articolo di Altroconsumo, abbiamo trovato questo studio pubblicato in ambiente scientifico validato pubmed, che evidenzia come il metodo di estrazione influenzi la qualità e la funzionalità del succo di broccoli. Come è risaputo le crucifere ( broccoli, verze, cavoli, cavolini di bruxelles, rucola, etc.) sono ottime fornitrici per il nostro organismo di importanti antiossidanti ed enzimi (vedi il glutatione). Abbiamo scelto questo studio anche per la garanzia di neutralità, in quanto si tratta sempre della stessa azienda ( la NUC) che produce sia l’estrattore, che la centrifuga, che il frullatore.
Influenza del metodo di estrazione sulla qualità e funzionalità del succo di broccoli.
Abstract:
lo studio che segue è stato compiuto per comparare la qualità e la funzionalità del succo di broccoli a seconda del metodo di estrazione (comparazione tra estrazione e centrifugazione ). Il succo di un broccolo è stato estratto con tre metodologie: la prima metodologia con un estrattore della Nuc , la seconda metodologia con una centrifuga della Nuc, la terza metodologia con un mixer (frullatore), sempre della Nuc. Le proprietà qualitative del succo di broccoli sono state analizzate usando le tre diverse metodologie. Inoltre le attività antiossidative, anti cancerogene ed anti-iperglicemiche del succo di broccoli preparato con le tre diverse metodologie sono state investigate in vitro.
Il succo di broccoli prodotto con la prima metodologia cioè con l’estrattore è stato quello che conteneva la più alta quantità di polifenoli e di flavonoidi , cioè rispettivamente 1,226.24 mg/L e 1,018.32 mg/L . In modo particolare il succo di broccoli preparato con un estrattore, ha mostrato maggiori azione DPPH e ABTS di riduzione dei radicali liberi rispetto al succo prodotto dalla centrifuga e quello prodotto dal frullatore. Inoltre il succo di broccoli fatto con l’estrattore ha dimostrato la maggiore crescita degli effetti inibitori contro le cellule cancerogene HeLa, A549, AGS e HT29.
Il succo di broccoli prodotto con l’estrattore ha il più alto effetto inibitore della α-glucosidasi.
Questi risultati indicano che ci sono delle importanti differenze sulle qualità chimiche e funzionali tra i succhi ottenuti con le diverse tecniche.
INTRODUZIONE
Il mercato corrente richiede e promuove prodotti intensivamente processati con caratteristiche somiglianti a prodotti freschi e a misure di salute preventiva tali quali diete con alti contenuti di frutta verdura (1). Frutta e verdura crude sono un importante fonte naturale di molte vitamine, minerali e polifenoli essenziali ma la lavorazione od il processo di estrazione può facilmente distruggere alcuni di questi nutrienti (2).
Inoltre le vitamine, i minerali, i polifenoli e gli enzimi che sono presenti nella frutta e verdura non cotte sono gli stessi che si trovano nei loro succhi estratti. I succhi freschi di frutta verdura sono generalmente percepiti come i più sani e saporiti rispetto a quelli che subiscono un processo di lavorazione. I succhi freschi possono avere sapore, fenoli totali, capacità antiossidante e fitonutrienti tali quali i flavonoidi che differiscono dai succhi ottenuti con processi di tipo industriale.(3)
Precedenti lavori hanno dimostrato come nella frutta e verdura processata risultino grosse perdite di polifenoli e flavonoidi. Comunque esistono diverse possibilità nella catena di produzione dei succhi per accrescere il contenuto in flavonoidi dei succhi di frutta e verdura (4.5.). Di conseguenza ogni tipo di metodo di estrazione può avere le sue particolari caratteristiche in termini concentrazione delle componenti bioattive così come della qualità del succo (6).
I broccoli (Brassica oleracea L. var. italica) , un raccolto vegetale che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae è ampiamente consumato tutto l’anno come una verdura fresca nell’Europa occidentale, negli Usa e nei paesi dell’estremo oriente asiatico (7). Il broccolo è conosciuto come il “gioiello della corona della nutrizione” a causa della sua ricchezza in vitamine, l’alto contenuto di fibra e le basse proprietà caloriche. I germogli di broccolo contengono quote sostanziali di antiossidanti, vitamina C, carotenoidi e componenti fenoliche (8). Il broccolo è anche ricco di sulforafano, un fitochimico con proprietà anticancerogene (9.10.). Il sulforafano dimostra proprietà antiossidanti che prevengono malattie multiple, compresi diversi tipi di cancro, alta pressione sanguigna, degenerazione maculare ed ulcere allo stomaco (11.12.). Gli obiettivi di questo studio sono di investigare i cambiamenti nella qualità nella funzionalità della stessa partita di broccoli, dovuta alle differenze dei metodi di estrazione. Il succo di brocco lo è stato estratto utilizzando tre diverse tipologie di macchinari e quindi analizzato per le sue proprietà qualitative e funzionali ( effetti antiossidativi, anticancerogeni e anti-iperglicemici).
I MATERIALI ED I METODI
I materiali
Tutte le sostanze chimiche sono state acquisite dalla Sigma Chemical (St. Louis, MO, USA), ove non diversamente indicato. I reagenti per la cultura cellulare sono stati acquistati dalla Gibco BRL (Rockville, MD, USA) ed il siero fetale bovino (FBS) è stato acquisito dalla Hyclone (Logan, UT, USA). Tutte le linee cellulari sono state acquisite dalla coreana Cell Line Bank (Seoul, Korea).
La preparazione del succo di broccoli
I Broccoli sono stati acquistati sul mercato sudcoreano. I Broccoli (100 gr) sono stati tagliati e trasformati in succo di broccoli usando un estrattore KNJ-992250W, NUC Electronics Co., Ltd., Daegu, Korea, una centrifuga NJ-9300A, NUC Electronics Co., Ltd., ed un frullatore manuale NFM-3003; NUC Electronics Co., Ltd. sotto le seguenti condizioni operative:
Estrattore (metodo I): i broccoli sono stati torchiati da un torchio rotante alla velocità di 80 g/min. Il succo di broccoli è stato estratto passando attraverso un filtro a a 0.35±0.05 mm.
Centrifuga (metodo II): Una centrifuga spremiagrumi taglia il broccoli con una lama da taglio piatta rotante alla velocità di 15.000 giri al minuto, per separare il succo dalla polpa.
Frullatore manuale (metodo III): i broccoli sono stati spremuti con un frullatore ad immersione. L’ intero campione è stato utilizzato senza separare il succo dalla polpa.
Analisi qualitativa
Il contenuto di umidità dei campioni di succo di broccoli Sono stati misurati utilizzando una bilancia di determinazione di umidità FD-720, Kett Electric Lab., Tokyo, Japan. I solidi solubili totali (ovvero il grado di Brix) Sono stati misurati usando un refractometro nanuale PAL-3, Atago, Tokyo, Japan. La resa di succo è stata determinata ed espressa come una percentuale sul peso dei broccoli. Il colore del succo di broccoli è stato determinato utilizzando un metro di colori CR-400, Minolta Holdings Ltd., Tokyo, Japan Con le seguenti condizioni operative:
- Luce: D65
- Misurazione su una superficie di 8 mm
- È stata registrata la media di tre valori
- Sistema colorimetro: L, a, e b.
Determinazione dei polifenoli e flavonoidi totali
La concentrazione dei polifenoli e flavonoidi totali è stata misurata utilizzando Il metodo Folin-Denis (13) Ed il metodo è stato descritto rispettivamente da Nieva Moreno et al. (14). I contenuti di poli fenoli è flavonoidi sono stati espressi come Acido tannico e Quercetina molare equivalente, rispettivamente.
Riduzione dei radicali liberi
L’attività di riduzione dei radicali liberi del campione è stata misurata utilizzando α-α-diphenyl-β-picrylhydrazyl (DPPH). Questo test è stato tratto come descritto da Blois (15) con alcune modifiche. Brevemente, 0.15 mM soluzione di DPPH• radicale preparata in etanolo e 40 μL di questa soluzione è stata aggiunta a 160 μL Della soluzione campione in etanolo a diverse concentrazioni. Dopo 30 min, l’assorbimento è stato misurato a 517 nm. Un minore assorbimento della miscela di reazione indica una più alta attività di riduzione dei radicali liberi. La reazione di riduzione dei radicali liberi di ogni soluzione è stata poi calcolata come percentuale di inibizione in accordo con la seguente equazione:
(Ao=Assorbimento senza succo di broccoli, Ae=Assorbimento con succo di broccoli).
L’ analisi spectrofotometrica di ABTS+• riduzione dell’attività dei radicali È stata determinata secondo il metodo di Re e al. (16). L’ ABTS+• Catione radicale è stato prodotto da una reazione fra 7 mM ABTS in H2O e 2.45 mM persulfato di Potassio Durante un immagazzinamento al buio a temperatura ambiente per ventiquattr’ore. Prima dell’uso la Soluzione ABTS+• È stata diluita con un tampone di fosfato (0.1 M, pH 7.4) per ottenere un assorbimento di 0.70±0.02 at 732 nm. Poi, una soluzione di 990 μL of ABTS+• è stata aggiunta ad un campione di 10 μL. Dopo 1 min, la percentuale di inibizione a 732 nm è stata calcolata per ogni concentrazione relativa all’assorbimento a vuoto.
Cultura cellulare.
Cancro cervicale umano (HeLa), Cancro al fegato umano (HepG2), Cancro al polmone umano (A549), Cancro allo stomaco umano (AGS), Cancro al seno umano (MDA-MB-231), Cancro al colon umano (HT-29) e le normali cellule di fegato umano (Chang) in 100 μL del Roswell Park Memorial Institute medium (RPMI) 1640 media (Invitrogen, Carlsbad, CA, USA) aumentato con il 10% di penicillina FBS, 100 U/mL , e 100 μg/mL di streptomicina. Tutte le cellule sono state incubate di notte alla temperatura di 37°C in 5% CO2 per l’adesione cellulare.
Test MTT
Questo test è stato condotto come descritto da Carmichael e al. (17). Brevemente, le cellule cancerogene sono state seminate in 96-pozzetti plates ad una densità di 1×104 cellule/pozzetto in un mezzo 100 μL RPMI. Dopo ventiquattr’ore il mezzo è stato rimosso e le cellule sono rimaste incubate per ventiquattr’ore con RPMI in assenza o presenza di un 5% (v/v) di succo di broccoli. Dopo l’incubazione, è stato aggiunto 5 mg/mL di reagente MTT ad ogni pozzetto, ed i piatti sono stati incubati di nuovo per quattro ore in un incubatore di CO2 a 37°C. È stato aggiunto DMSO (100 μL) a ciascun pozzetto per dissolvere le cellule. I piatti sono stati tenuti a temperatura ambiente per 10 min, E l’assorbimento è stato misurato a 550 nm usando uno spectrophotometro multi-pozzetto (Molecular Devices, Sunnyvale, CA, USA).
S: O.D. del campione, C: O.D. di controllo
Test di inibizione α-Glucosidasi
L’ attività inibitoria α-Glucosidasi è stata valutata con il metodo su micropiastra usando come substrato ρ-nitro-phenyl-α-D-glucopyranoside (PNPG) Comethe substrate (18). α-Glucosidase (50 μL, 0.2 U/mL), PNPG (100 μL, 12 mM), sample (50 μL, 10% (v/v)), e tampone di fosfato di potassio (50 μL, 0.1 M, pH 6.8), mixati e preincubati a 37°C per 20 min. La reazione è stata terminata aggiungendo 100 μL di soluzione 0.1 M NaOH, e l’assorbimento è stato misurato a 405 nm. Acarbosio è stato utilizzato come controllo positivo.
S: O.D. del campione, C: O.D.di controllo
Analisi statistica
I dati sono espressi come ± media deviazione standard di almeno tre esperimenti separati. Le analisi statistiche sono state eseguite con un’analisi unidirezionale della varianza seguita da un Test di gamma multipla di Duncan usando la versione SPSS 17.0 per Windows (SPSS Inc., Chicago, IL, USA). Una P<0.05 è stata considerata statisticamente significativa.
Risultati e discussione
Caratteristiche qualitative
La resa, il contenuto di umidità, ed il contenuto di solidi solubili del succo di broccoli sono mostrati nella seguente Tabella 1.
Proprietà qualitative del succo di broccoli fatto con i tre diversi metodi
Metodo | Resa (%) | Brix (°Bx) | Umidità(%) |
---|---|---|---|
Metodo I | 45.50 | 4.8 | 95.19 |
Metodo II | 42.75 | 4.2 | 96.51 |
Metodo III | 100.00 | 4.7 | 91.91 |
La resa del succo di broccoli estratto col metodo I (ESTRATTORE), metodo II (CENTRIFUGA), e metodo III (FRULLATORE MANUALE) sono 45.50, 42.75, e 100.00% rispettivamente. L’ordine del contenuto di umidità secondo il metodo di estrazione è metodo II > metodo I > o metodo III, mentre il contenuto di Brix (solidi solubili) è metodo II < metodo III < metodo I.
I valori del colore del succo di broccoli preparato utilizzando le tre diverse metodologie Sono mostrati nella Tabella 2. I valori di L, a, e b Nel succo di broccoli sono 25.36~26.61, −4.91~−3.85, and 5.93~8.07. Non è stata osservata nessuna differenza dei valori di colore tra i tre diversi metodi.
Tabella 2
Colore del succo di broccoli fatto con i tre diversi metodi
Metodi | Valore di colore di Huter | ||
---|---|---|---|
|
|||
L | a | b | |
Metodo I | 26.61±0.18ns5) | −3.85±0.09ns | 5.93±0.17ns |
Metodo II | 25.89±1.46 | −4.91±0.25 | 7.15±0.31 |
Metodo III | 25.36±0.94 | −4.52±1.51 | 8.07±1.96 |
I polifenoli totali ed il contenuto di flavonoidi nel succo di broccolo preparato utilizzando i tre diversi metodi sono stati misurati usando rispettivamente acido tannico e coercetina, come composti standard (Tabella 3). Il contenuto di Polifenoli totali dei succhi di broccoli variavano da 723.79 a 1,226.24 mg/L ed il contenuto di flavonoidi variava da 601.64 a 1,018.32 mg/L. Particolarmente, il succo di broccoli preparato con il metodo I, cioè con l’estrattore mostrava il più alto contenuto di poli fenoli totali e flavonoidi.
Tabella 3
Contenuto di polifenoli totali e flavonoidi nel succo di broccoli fatto con i tre differenti metodi
Metodi | Polifenoli Totali (mg/L) | Flavonoidi Totali (mg/L) |
---|---|---|
Metodo I | 1,226.24±36.74a4) | 1,018.32±57.80a |
Metodo II | 724.37±48.05b | 616.64±26.44b |
Metodo III | 723.79±47.44b | 601.71±66.99b |
I valori con diversi esponenti all’interno della stessa colonna sono significativamente diversi dal test a intervallo multiplo di Duncan a
P <0.05.
Attività di riduzione dei radicali liberi
I radicali liberi sono stati implicati nella patogenesi di molte malattie, inclusa l’ischemia cerebrale e miocardica, arteriosclerosi, diabete, artrite reumatoide, infiammazione, inizio del cancro, e l’invecchiamento (21).
Il DPPH viene ridotto dall’ acido L-ascorbico (L-AsA), tocoferolo e composti aromatici poliossidrilici, e si presenta di colore purpureo scuro, che trova applicazione frequentemente per lo screening di sostanze antiossidanti da vari materiali naturali. L’effetto di riduzione del succo di broccoli sui radicali DPPH e gli antiossidanti naturali/sintetici come il butilidrossianisolo (BHA) e L-ASA è stato confrontato con i tre diversi metodi di estrazione del succo (figura 1). L’effetto di riduzione del 10% (v/v) di succo di broccoli fatto con i metodi I e II sui radicali DPPH è stato rispettivamente del 52% e del 17%. L’effetto di riduzione aumentava dopo l’esame della relazione fra il contenuto di polifenoli e l’attività di riduzione dei radicali liberi.


L’attività antiradicalica ABTS del succo di broccoli attraverso i tre differenti metodi di estrazione è mostrato nella figura 2.
Nonostante i risultati del test ABTS fossero simili a quelli del test DPPH, il succo di broccoli ha mostrato maggiore attività antiradicalica dei radicali ABTS rispetto ai radicali DPPH.
Attività anticancro
L’attività anticancro del succo di broccoli preparato usando i tre diversi metodi è stata investigata utilizzando il test MTT e diverse linee di cellule di cancro umano (cellule HeLa, HepG2, A549, AGS, MDA-MB-231, and HT-29) e linee di cellule normali (Chang). Il test MTT misura formazano viola convertito dal reagente MTT da succinato deidrogenasi, un enzima mitocondriale delle cellule in vivo. Il formazano prodotto è direttamente proporzionale al numero di cellule vitali presenti(23).

Come mostrato nella figura 3. il succo di broccoli ha espresso attività inibitoria contro le sei linee di cellule cancerogene testate in una soluzione al 5% (v/v). Particularmente il succo di broccoli preparato col metodo I (Estrattore) ha dimostrato forte attività anticancerogena verso le cellule HeLa, A549, AGS, and HT-29 . Inoltre I risultati mostrano che il succo di broccoli preparato con il metodo I, metodo II e metodo III non hanno una significativa inibizione della crescita delle cellule contro le cellule del fegato umano (Chang).
Effetti di inibizione alla crescita del succo di broccoli fatto con i tre diversi metodi contro cellule umane cancerogene e contro normali cellule umane.
Succo di Broccoli: 5% (v/v). Ogni valore è su media ±SD.
I valori con diverse lettere fra i diversi metodi sono significativamente diversi dal test a intervallo multiplo di Duncan a P <0,05. . ns: non significativo.
Attività inibitoria dell’α-Glucosidasi
Inibire l’ α-glucosidasi è un approccio terapeutico alternativo per il trattamento del diabete mellito non insulino-dipendente, perché questi enzimi chiave sono coinvolti nella decomposizione dell’ amido e l’assorbimento intestinale. La digestione e l’assorbimento dei carboidrati diminuisce significativamente inibendo l’α-glucosidasi, che riduce i livelli di glucosio nel sangue postprandiale nei pazienti con diabete

mellito non insulino-dipendente(24). L’Acarbosio è attualmente utilizzato come inibitore dell’α-glucosidasi. L’Acarbosio in dose di 5 mg/mL può inibire l’attività α-glucosidase di circa il 45%. Shai e al. (25) riportava un valore IC50 di 0.6 U nella miscela di reazione di 17 mg/mL di acarbosio contro lievito α-glucosidasi; Questa disparità è risultato di diverse concentrazioni degli enzimi (0.2 U in questo studio). Le attività di inibizione α-Glucosidasi del 10% (v/v) di succo di broccoli fatto con il Metodo I, Metodo II, e Metodo III sono rispettivamente 36, 18, e 15%. (Fig. 4). Un’importante attività dei polifenoli è l’inibizione degli enzimi digestivi, soprattutto degli enzimi carboidrati idrolizzanti come l’ α-glucosidasi; gli inibitori di questi enzimi digestivi sono in grado di ritardare la digestione dei carboidrati, causando una riduzione del tasso di assorbimento del glucosio. Efficaci polifenoli-tipo inibitori dell’ α-glucosidasi inibitori da risorse naturali sono stati segnalati per essere utile nel ridurre l’iperglicemia post-prandiale(26). I risultati indicano che tra i diversi metodi di estrazione del succo di broccoli, il metodo I (Estrattore) è il migliore per l’inibizione ottimale dell’attività α-glucosidasi.
In conclusione i nostri risultati indicano che il metodo di estrazione o influenzare la qualità e le proprietà funzionali del succo di broccoli. Particolarmente, il succo di broccoli preparato utilizzando il metodo I, cioè quello utilizzando l’estrattore, Mostra maggiori attività antiossidanti, anticancerogene e anti-diabetiche, rispetto ai succhi preparati con il metodo II e III.
Note finali.
DICIARAZIONI DI COMUNICAZIONE DA PARET DELL’AUTORE
L’autore dichiara di non avere conflitti d’interesse.
Sung Gyu Lee,1,2 Jin-Hee Kim,1 Min-Jung Son,1 Eun-Ju Lee,1 Woo-Dong Park,1 Jong-Boo Kim,1 Sam-Pin Lee,2 and In-Seon Lee2
Referenze
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