… segue dai precedenti articoli: 3. L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.
e poi seguiranno i seguenti ultimi due articoli:
5.La Visita Medica TLM: L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia
In questo articolo spieghiamo il processo di come avvengono le indagini molecolari sia nelle aree cerebro-spinali e sistema nervoso addominale, sia negli organi interni. Quanto sopra per individuare in dettaglio i processi ossidativi, glicosilanti ed infiammatori, l’espressione di proteine legate a stati patologici ed altri markers specifici di patologia , i fattori di crescita, i neurotrasmettitori, neuropeptidi e corticosteroidi, i processi infettivi in corso, la presenza di metalli e sostanze chimiche xenobiotiche, il controllo accurato dell’attività del sistema immunitario sia in ambito sistema nervoso centrale, sia organi interni, la Diagnosi in condizioni di asintomaticità di processi patologici attivi che possono portare a sviluppo di malattie neurodegenerative ed altre patologie, il Controllo dell’efficacia della terapia prima della somministrazione.
Continuiamo questo viaggio attraverso la scoperta delle nuove scienze, per capire un altro fondamentale meccanismo di trasferimento delle informazioni all’interno del nostro corpo ed il ruolo che a questo proposito svolge l’acqua, che costituisce alla nascita circa l’80% del corpo umano stesso.
Nella nostra metodica viene utilizzata un’applicazione della Quantum Electro Dynamics in medicina (QED), ampiamente studiata dalla fisica quantistica, che prevede la misurazione delle variazioni delle emissioni di corrente elettrica in determinati punti sensibili dell’organismo umano che si comportano come “finestre” aperte sulle strutture biologiche da controllare, quando dette strutture sono stimolate dai campi magnetici eccitatori emessi da molecole campioni esterne.
Per approfondire leggi il pdf Q.E. D. Quantum Electro Dynamics in medicina.
Autori della scoperta sono dei prestigiosi scienziati italiani tra cui il prof. Giuliano Preparata (dip. Fisica Univ. Milano) ed il prof. Emilio Del Giudice (INFN Milano), che insieme ad altri ricercatori, hanno portato ad una nuova visione della materia condensata e della materia vivente in particolare, pubblicate nel libro: QED coherence in matter – World Scientific 1995, auspicando una maggiore collaborazione fra fisici quantistici, biologi e medici per una nuova visione olistica della vita.
Secondo Preparata & C. Dobbiamo prendere in maggiore considerazione la nuova fisica dell’acqua, la coerenza nelle cellule e l’interazione dei campi ultra-deboli con i sistemi ionici delle cellule stesse. Vi e’ una profondissima interelazione fra ogni elemento fisico (campo-particella) che costituisce la realta’ creata: la realta’ e’ costituita da un numero pressoche’ infinito di campi-particelle che la coerenza elettrodinamica concretizza sul piano fisico.
Tutto fa parte di una unica unita’ e noi lo parcellizziamo con la scelta di osservarlo in una certa maniera. La materia ed il campo sono gli stessi in tutto l’universo. I campi quantistici che descrivono la realta’ fisica in una forma unitaria, in cui pezzi diversi vengono correlati in maniera definita e coerente con altri pezzi di tempo e di spazio.
La QED ha a che fare con l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici su certe frequenze con certe relazioni di fase. Il campo elettromagnetico non viene proiettato al di fuori del sistema, ma resta intrappolato nel sistema atomico, garantendone un’evoluzione coerente. Esso è il collante degli individui e sistemi atomici.
Il campo elettromagnetico intrappolato ha un compagno inseparabile: il potenziale vettore (che influenza la fase di un sistema coerente) e si estende ampiamente fuori del dominio di coerenza senza trasportare energia, ma solo informazione, modificando la fase dei sistemi coerenti raggiunti.
La nuova fisica dell’acqua: l’acqua si organizza in domini coerenti da decine di micron nei quali milioni di molecole oscillano in fase col campo elettromagnetico coerente, circondati da isole di liquido incoerente con le caratteristiche dell’attuale modello dell’acqua.
La protezione alla fase coerente delle molecole all’interno del dominio è data da un guscio di legami idrogeno che consente all’entropia (=disordine) di essere zero all’interno del dominio stesso. La parte coerente dell’acqua genera strutture magnetiche capaci di interagire con segnali elettromagnetici deboli ed immagazzinare le informazioni che trasportano; nella parte incoerente che ne consente la plasticita’, si trascina il sistema di ioni, la cui importanza nel sistema energetico cellulare e’ universalmente riconosciuta.
La coerenza nei tessuti cellulari: le leggi della QED hanno importanti conseguenze nella biologia molecolare e nella medicina. Le sferule coerenti hanno dimensioni prossime a quelle di una cellula di medie dimensioni ed un tessuto cellulare ordinato dipende da attrazioni interattive il cui meccanismo e’ quello delle sferule. Qualora una molecola oscilli con una frequenza prossima a quella del campo del dominio di coerenza, si ottiene una potente interazione col dominio stesso.
Il DNA: non si comporta solamente come gestore programmato delle attivita’ cellulari, ma anche come emettitore elettromagnetico per il controllo dei processi cellulari, con emissioni di frequenze audio e sub-audio per attivita’ di traslocazione e rotazione, sub-ultravioletto ad infrarosso per gli stati oscillatori, frequenze nel visibile per l’attivazione degli stati elettronici. (F.A. Popp – 1981)
Gli ioni dissolti in uno strato di confine fra le membrane ed i domini coerenti dell’acqua (spesso circa 80 angstrom), si muovono con attrito zero, potendo cosi’ interagire con campi magnetici extra-deboli.
Nel mondo della fisica quantistica, il campo” è costituito da grandezze che non sempre hanno valori ben definiti, ma delle quali non possiamo comunque indicarne il valore contemporaneamente. Se infatti fissiamo l’intensità (determinando il numero dei quanti), avremo un campo caratterizzato da oscillazioni incoerenti: la luce; definendo la fase, non potremo contare i quanti, ma le particelle avranno oscillazioni perfettamente sincronizzate in fase ed otterremo la materia. Queste due condizioni di una stessa realtà (energetica e materiale), si scambiano informazioni mediante emissioni elettromagnetiche. Lo scambio avviene in tutte le possibili direzioni, fra elementi omogenei, siano essi raggruppamenti cellulari od organi, capaci quindi di ricevere e decodificare il segnale trasmesso di bassissimo livello. Abbiamo comunque a che fare con un sistema aperto mantenuto stabile da molteplici processi di regolazione che generano un flusso continuo di segnali e.M. Attinenti tutte le attività cellulari, dall’afflusso di nutrienti all’equilibrio antiossidanti-ossidanti, dalla produzione di atp alla regolazione del ph, etc. (Adey W. Ross – The cellular microenvironmental and signalling through cell membranes. Alan R Liss Inc. 1988).
Abbiamo dunque spiegato che gli ioni delle cellule confinati in questo spazio di confine fra le membrane ed i domini coerenti dell’acqua, sono liberi di muoversi in assenza di attrito e quindi interagire con campi magnetici extra-deboli.
Questo fenomeno illustrato è di notevole importanza per la biologia e la medicina, in quanto chiarisce l’influenza dei campi magnetici sulla cinetica degli ioni e delle strutture organiche polari attraverso le membrane cellulari e, in altre parole, nel loro ruolo nell’attacco e conservazione dell’omeostasi e dei ritmi Circadiani. (E.delGiudice, G.Preparata and G.Talpo, On the ureasonable effects of ELF magnetic fields upon a system of ions – 1999 Bioelectromagnetics).
Nella nostra metodica i campi ultra-deboli sono utilizzati per trasferire via acqua alle cellule del corpo lo stimolo proveniente dagli standard molecolari purificati.
Neurotrasmettitori, neuropeptidi ormoni e markers di processi biochimici patologici letti in tutte le aree cerebro-spinali senza invadere, aprono le porte a diagnosi raffinate mai possibili prima dell’avvento di questa tipologia di visita medica.
E’ stato svolto un lavoro notevole sulla letteratura scientifica per identificare le molecole piu’ utili per evidenziare processi patologici attivi nelle aree del corpo controllate: oltre 3400 pubblicazioni di biochimica e biofisica relative a patologie neurodegenerative (70%) ed alle altre malattie di maggiore interesse.
Sono stati effettuati molti lavori su cavie per il controllo del passaggio della barriera emato-encefalica e per l’efficacia di molecole terapeutiche . Attualmente usiamo 120 molecole markers in grado di diagnosticare in dettaglio processi biochimici di:
– Ossidazione e nitrosilazione
– Glicosilazione ( modificazione post-traduzionale di una proteina).
– Metalli e sostanze organiche
– Rischio di infarto ed ictus
– Processi necrotici attivi da eccitotossicità
– Processi apoptotici attivi
– Attività ed inibizione del sistema immunitario
– Catene dell’acido arachidonico
– Disfunzioni del cognitivo
– Espressione continua di neurotrasmettitori, neuropeptidi, ormoni
La nitrosilazione
La S-nitrosilazione È un importante meccanismo di comunicazione cellulare che può indicare quelle reazioni chimiche fisiologiche all’origine di danni alle centrale energetica dei neuroni)
Nel nostro organismo l’ ossido nitrico è prodotto durante il processo di conversione dell’amminoacido arginina in citrullina grazie all’azione di un particolare enzima, l’ossido nitrico sintasi.(NOS). La regolazione della pressione sanguigna, la comunicazione neuronale e la risposta immunitaria sono alcuni processi in cui l’ossido nitrico è implicato, agendo in essi come vaso di passatore, neurotrasmettitore ed agente antimicrobico. Infatti l’ossido nitrico sintasi , in particolari condizioni di difesa, rilascia nella cellula elevate quantità di ossido nitrico, tossiche per se stessa, ma con la funzione di contrastare l’azione dei micro organismi patogeni, Più in generale l’ossido nitrico influenza di processi cellulari degli eucarioti, esercitando la propria azione di molecola segnale ubiquitaria tramite modifiche post traduzionali delle proteine, come descritto da Stamler et al. In un articolo sulla rivista Cell nel settembre 2001.
La glicosilazione
Glicosilazione ( modificazione post-traduzionale di una proteina, che vede l’aggiunta di zuccheri (una catena o singoli carboidrati) alla catena peptidica = catena di pochi amminoacidi che costituiscono le proteine. L’ossitocina (ormone neuroipofisario), le bradichinine (antinfiammatorio tissutale), gli ormoni (o fattori) ipotalmici (che favoriscono/inibiscono la sintesi di ormoni ipofisiari), il glutatione, le encefaline (analgesici naturali prodotti nel sistema nervoso centrale) sono tipici peptidi.
L’Acido arachidonico

Nel nostro organismo, l’acido arachidonico si concentra a livello dei fosfolipidi di membrana, cioè in quel doppio strato fosfolipidico che – distribuendosi sulla superficie esterna delle cellule – regola l’ingresso e l’uscita dei vari metaboliti cellulari (nutrienti, ormoni, sostanze di rifiuto ecc.)
Il collegamento fra punti di misura sulla punta delle dita di mani e piedi con le aree di interesse, è ottenuto sfruttando il Primo Vascular System di Bong-Han. Le aree sistemiche sono indagate utilizzando i “meridiani” cinesi, mentre le aree cerebrali tramite condotti che abbiamo identificato in vari modi (rTMS, fRMI, letteratura, markers). L’aderenza di oltre 2.500 tests con la letteratura è prossima al 100%.
(Letteratura: New findings of the correlation between acupoints and corresponding brain cortices using functional MRI.)
Esempio di validazione di un punto cerebrale : il corticale motorio.
Per la validazione preliminare di questo punto, è stata usata la rTMS (repetitive Transcranial Magnetic Stimulation): una sonda posta sulla parte superiore del cranio di un volontario in corrispondenza del corticale motorio, ha emesso una serie di impulsi magnetici ad alta intensità, rilevati da un elettromiografo su un dito di una mano.
Prima di iniziare la stimolazione, si è verificata la situazione dei neurotrasmettitori sul punto corrisponde al corticale motorio. Nessun neurotrasmettitore libero risulta presente (vedi istogramma seguente basale)
Al termine della stimolazione si è ripetuta la verifica dei neurotrasmettitori sullo stesso punto: il risultato è riportato nel secondo istogramma seguente. Il risultato è in perfetto accordo con quanto riportato in letteratura e convalida il punto di misura usato.
Neuroni ed emozioni
La Prof. Candace B. Pert , ex NIH (National Institutes of Health c/o gov. USA), ben prima del Dr. Hamer aveva scoperto i neuropeptidi, molti dei quali correlati con una singola componente emozionale (ansia, rabbia, allarme, risentimento cronico, etc.). Anche i neuropeptidi sono emessi dai neuroni così come i neurotrasmettitori.
L’esame della configurazione di neuroni attivati in un’area cerebrale ci permette quindi di scoprire: il tipo di evento vissuto (area cerebrale coinvolta), la reazione emozionale del soggetto, componente per componente (serie dei neuropeptidi e neurotrasmettitori) ed in più grazie ad una legge matematica che correla i neurotrasmettitori fra loro, scoperta dall’ing. nucleare Francesco Castrica, è possibile specificare quando è avvenuto l’evento che ha generato il conflitto. La precisione è tale da poter distinguere ad 80 anni un evento prenatale da uno perinatale.
Questa metodica permette di esaminare tutte le tipologie di neuroni attivati in ciascuna area cerebro-spinale in conseguenza di conflitti ed indicare, per ciascuna area cerebrale esaminata, quando sono avvenuti, dal periodo prenatale al mese prima della visita prescindendo da sesso ed età (a condizione che l’età della persona sia maggiore di 20 anni. I dati relativi a persone con età inferiore possono essere non precisi, mentre per le persone con età superiore ai vent’anni l’errore massimo della datazione è di un mese).
A differenza di strumenti del passato che effettuavano misure di tipo relativo, le misure effettuate con questa metodica sono di tipo assoluto, quindi, una volta programmato lo strumento, indipendenti dall’operatore. Grazie a queste misurazioni è possibile anche stabilire a livello esperienziale una scala delle correlazioni simboliche fra tipo di evento traumatico vissuto dalla persona ed il relativo organo periferico coinvolto. La simbologia riflette le funzioni generali principali dell’organo stesso. ( scarica l’articolo sulla Biochimica delle Emozioni )
La patologia infatti non si sviluppa a caso, ma secondo schemi molto precisi di correlazione che tengono conto di tutte le componenti in gioco. Sono quindi coinvolti sia aree cerebrali che organi periferici per “rappresentare” tutto quanto è avvenuto al momento della nascita del conflitto (cioè dalla paura scatenata dall’evento e dal segno biologico lasciato dalla relativa catena di emozioni provate dalla persona a seguito del trauma).
La combinazione di neuroni attivati crea un codice che attiva la moltiplicazione dei recettori per i neuropeptidi inibitori in un determinato punto dell’organo bersaglio (cioè l’organo innervato dalla parte cerebrale attivata a causa dell’evento), con conseguente inibizione del sistema immunitario nel punto specifico. Le cellule del sistema immunitario e non solo, hanno sulla membrana esterna recettori per TUTTI i neuropetidi e neurotrasmettitori. Quindi oltre alla moltiplicazione dei neuropeptidi inibitori, esiste anche questa seconda via di inibizione delle difese.
La modificazione dello strato del cervello holomonico secondo quanto studiato e spiegato dal prof. Pribram porta dunque a:
1. Espressione continua di neuropeptidi/neurotrasmettitori correlati a ciascuna componente emozionale, con quantità di neuroni proporzionale;
2. Generazione dall’area cerebrale coinvolta, di codici che indirizzano, decodificati dal DNA delle cellule interessate, una ben precisa area di organo coinvolto. L’organo è scelto quale simbolo dell’evento vissuto.
3. Generazione dall’area cerebrale coinvolta di codici che ordinano all’area dell’organo coinvolta, l’espressione rapida di recettori per gli specifici neuro-peptidi/ neurotrasmettitori emessi. Se i neuropeptidi/neurotrasmettitori sono inibitori più o meno potenti dell’attività del sistema immunitario avremo modificazioni che potrebbero portare allo sviluppo di un tumore. In altri casi a patologie neurodegenerative,
In seguito vedremo meglio il processo attraverso cui si sviluppa una malattia seguendo i modelli neuronali, ma ancor prima sarebbe necessaria una riflessione (che approfondiremo nel sesto capitolo della visita TLM, quello relativo alle ricadute nel nostro dialogo interiore ovvero al nostro modo di pensare: il nostro pensiero si può in qualche modo materializzare nel nostro corpo? Come?
Dal punto di vista prettamente scientifico non si è ancora riusciti a definire con precisione da dove nasca il pensiero creativo. Anzi a seguito delle ricerche del Prof Pribram possiamo affermare che nasca in una dimensione diversa da quella dello spazio-tempo nella quale è il corpo. Per trasferire al corpo quanto ideato da NOI, esistono una serie di strati di rivestimento del corpo stesso che fungono da interfacce dimensionali. Le più importanti per la malattia sono lo strato che gestisce le emozioni e quello che interfaccia i neuroni e le altre cellule del corpo: in numerose tradizioni, religioni e scuole di pensiero orientali ed esoteriche viene chiamato “eterico”. Vero è che siamo ancora in attesa che la Teoria Holonomica del cervello di Pribram venga accettata universalmente, ma come potrebbe non esserlo visto che Pribram ha trovato le funzioni matematiche per percorrere e “scalare” queste interfacce dimensionali?!..). Ovviamente la via comune di comunicazione utilizzata è quella delle frequenze. Le emozioni molto violente non rilasciate all’esterno, se perdurano per tempi lunghi, portano al danneggiamento degli strati di interfaccia, in particolare l’eterico, impedendo la riattivazione di funzioni in aree cerebrali adiacenti a quelle danneggiate con le terapie riabilitative di tipo neurocognitivo.
I modelli di reazione di una persona agli eventi importanti della vita
Quando viviamo un evento che ci colpisce all’improvviso scatenando una violenta reazione emozionale che rimane chiusa in noi, attiviamo gruppi di neuroni differenti, ogni gruppo correlato con una singola componente emozionale (ansia, rabbia, svalutazione, risentimento, depressione, etc.).
Nei primi anni della nostra vita ci vengono trasferiti i modelli di reazione per ogni situazione che viviamo, modelli fortemente condizionati dal carattere di chi li trasferisce: in primis i genitori, poi i fratelli, nonni, zii, maestre dell’asilo, etc..
L’analisi del peso delle singole componenti presenti in più eventi somatizzati messi in luce dopo un test, evidenzia il nostro modi di reagire da più punti di vista quali l’equilibrio-squilibrio fra componenti eccitatrici (adrenalina, dopamina, acetilcolina, glutammato, etc.) ed inibitrici (GABA, glicina, VIP, istamina, etc.) e la frequenza di determinati ormoni, neurotrasmettirori e neuropeptidi in ciasun evento somatizzato.
Sia nel primo che nel secondo caso, modelli di reazione così squilibrati portano a conseguenze importanti. Nel primo caso un eccesso di inibitori, molto più frequente del caso opposto (eccesso di eccitatori), porta a conseguenze sulla personalità, ma anche sull’efficienza del sistema immunitario.
Nel secondo caso (eccesso di eccitatori), frequente nel mondo femminile, si va incontro ad inibizioni della libido, a svalutazioni pesanti della propria figura femminile, etc., con conseguenze nei rapporti col partner, nell’ambito lavorativo od altro.
In sintesi con la nostra metodica è possibile ricavare i modelli di reazione tipici di una persona, consentendo di portare alla sua coscienza gli squilibri individuati e di istruirla sul come procedere per una attenuazione degli squilibri del modello di reazione evidenziati dal test. In altri termini non solo vengono individuati singoli eventi somatizzati nel passato, ma anche è possibile istruire il paziente sul come evitare ulteriori somatizzazioni nel futuro.
La psico-neuro-endocrino-immunologia, PNEI, tenta di studiare da decenni queste realtà con l’obiettivo di aprire le porte ad una visione olistica dell’essere vivente, dando dei suggerimenti all’incapacità di indagare senza invadere i processi biochimici patologici attivi nelle aree cerebrali, causa della maggior parte delle malattie organiche.
Oggi molti medici sembrano piuttosto voler usare tecniche terapeutiche del tipo “mazza da baseball” o “muore Sansone e tutti i Filistei” che impongono all’organismo un certo tipo di soluzione forzata dall’esterno e non il ripristino delle funzionalità naturali correggendo i processi biochimici alterati. Facendo un paragone tra corpo umano ed un’azienda è come se gli impiegati (gli organi periferici) vengano visti dai medici come i soli responsabili del male, mentre il direttore generale (il cervello) viene ignorato. Il consiglio di amministrazione (la psiche nei suoi vari strati) non e’ neanche preso in considerazione. Non si indaga su quali ordini siano stati dati, ma su chi li esegue! La via di indagine preferita e’ l’imaging che mostra i danni ormai consolidati , ma mai il Perche’.
Ogni nostra patologia ha un’origine ben precisa che magari talvolta qualche medico ignora e magari nemmno tende a cercare, mentre invece la nostro metodologia è fondata per dare risposta alla più classica delle domande: come mai?
Perche’ combattere le manifestazioni periferiche, spesso legate fra loro in una rete di estrema complessita’, quando possiamo fare la pace con chi comanda, lasciando a lui il compito di rimettere tutto in ordine?
Molti medici normalmente non cercano di correggere il comportamento del paziente, non insegnano, non fanno crescere la persona. Sembrano quasi più o meno inconsciamente partecipare ad una specie di congiura per non fare crescere ed evolvere l’essere umano. Ogni sintomo, da quello più leggero e sopportabile a quello più severo e doloroso, può essere affrontato in due modi diversi. Il primo prevede un intervento terapeutico con cure e trattamenti adatti ad alleviare o eliminare i sintomi. È questo il trattamento sintomatico e ha come obiettivo principale far star meglio fisicamente chi ha il problema. Era il trattamento medico riservato agli schiavi, perché il prima possibile tornassero al lavoro, trattamento medico operato dagli schiavi stessi per gli schiavi ammalati. I primi medici furono infatti schiavi che per le loro conoscenze acquistavano privilegi rispetto agli schiavi comuni. Nei tempi più antichi la medicina non era praticata da uomini liberi, solo più tardi le conoscenze mediche dello schiavo vennero riconosciute utili anche dal padrone e dagli uomini liberi. Da allora la scienza medica dello schiavo cambiò completamente obiettivo. E fu così che proprio nella ricerca di curare il padrone, il ricco, si rese necessario procedere verso una seconda forma di terapia, la terapia eziopatogenetica, terapia orientata a conoscere e risolvere la causa del sintomo, con l’obiettivo principale di una guarigione integrale della persona in tutte le sue dimensioni. È il trattamento, il metodo, che cerca appunto di conoscere la causa (ezio) del sintomo di dolore (pato) e la sua origine (genetica). Gli schiavi curavano gli schiavi con il metodo sintomatico, mentre curavano i padroni con il metodo eziopatogenetico. Dunque oltre che prodigarsi per la guarigione completa dal sintomo è possibile avere a cuore e tendere anche alla guarigione completa e integrale della persona.
Il punto più importante dell’attuale spirale in cui sembra essere ricaduta la medicina, è forse l’incapacità di individuare patologie con tempi di sviluppo lunghi in condizioni asintomatiche, in altri termini, DI FARE PREVENZIONE, allungando la vita del paziente quando le sue condizioni sono ancora buone e non, come oggi, quando ormai il degrado fisico è notevole, con gravi conseguenze dal punto di vista economico e sociale.
Invece oggi è possibile possibile non solo eliminare gli squilibri identificati, prevenire le patologie con anni di anticipo, ma anche rendere cosciente il paziente di quelli che sono i suoi modelli di reazione e portarlo ad attenuare od eliminare le esasperazioni nelle reazioni, dovute a modelli distorti creati nei primi anni della vita.
UN ESEMPIO:
La diapositiva seguente mostra un caso di patologia cardiaca manifestata con sintomi clinici, ma non rilevabile dall’ECG o ecocardio, se non in modo molto marginale.
Nessuna ischemia e’ presente (proteina S-100 a zero), ma il muscolo cardiaco ha le sue cellule con bassa energia ed i markers di sofferenza si alzano a livelli notevoli, pre-infartuali (troponin 1, acido lattico, proteina C reattiva, etc.).
Si noti l’insufficenza del processo di metilazione (omocisteina alta), la glicosilazione elevata (1-HL), il detossificante GST alto nel lato destro del cuore.
In sede di simulazione dell’efficacia della terapia, si e’ riscontrata una grave carenza di diversi sali cellulari, ubichinone e pl-pufa.
La terapia ha portato all’annullamento dei sintomi ed al recupero delle forze in pochi giorni.
NOTA:
Due reparti di cardiologia ospedalieri avevano prescritto al paziente solo sedativi e psicofarmaci antidepressivi !
Ciascuna patologia è caratterizzata da una serie di processi biochimici attivi che la contraddistinguono, localizzati nelle aree sedi della patologia. Conoscendo l’espressione biochimica dei marcatori stabili che si formano, indicati nella letteratura post mortem, è possibile identificare con chiarezza la malattia in atto. I maggiori o minori livelli di alcuni di questi marcatori, ci dirà altresì lo stadio di avanzamento della patologia, nonché le sue possibili varianti. Il grande anticipo nella manifestazione dei processi biochimici rispetto ai segni clinici, ci consentirà di eseguire diagnosi anche molto precoci, soddisfacendo in tal modo il primo dei requisiti.
Disattivando i neuroni rimasti coinvolti dalla somatizzazione di un trauma psichico e contrastando i processi biochimici derivati dall’autossidazione delle sostanze emesse ed altri squilibri collegabili, e’ possibile tamponare o bloccare l’insorgenza di una probabile patologia neurodegenerativa in condizioni di totale asintomaticita’, quando i danni sono minimi e la qualita’ della vita del paziente ancora massima.
Quando oggi viene fatta la diagnosi, una notevole percentuale di neuroni coinvolti e’ gia’ andata perduta (dal 60 all’80%) e le possibilita’ di recupero sono praticamente nulle. Con la diagnosi ultra-precoce, il blocco della patologia puo’ arrivare ad essere anche totale e definitivo.
UNA DIAGNOSI ULTRA-PRECOCE PUO’ ESSERE FATTA SOLAMENTE SE SI E’ IN GRADO DI CONTROLLARE I PROCESSI PATOLOGICI ATTIVI NELLE SINGOLE AREE CEREBRALI
I principali modelli neuronali sul come nasce e si sviluppa una malattia
L’attivazione neuronale continua è l’origine della massima parte delle nostre patologie per le conseguenze che porta:
1. Inibizione del sistema immunitario
2. Alterazione delle peristalsi
3. Alterazione delle regolazioni pressorie
4. Perdita di concentrazione
5. Squilibri metabolici pesanti
6. Alterazione dell’umore
sempre tenendo conto di altri importanti cofattori come l’Attivazione neuronale per somatizzazione di trauma, la Condizione del terreno biologico, l’ Agente esterno patogeno.
La maggior parte delle patologie organiche è di fatto la conseguenza della somatizzazione di traumi psichici vissuti e somatizzati.
L’espressione continua di neurotrasmettitori, neuropeptidi e corticosteroidi inibitori (gaba, glicina, bombesina, vip, istamina, sostanza p, crf, cortisolo, etc.) porta ad inibizione parziale o totale del sistema immunitario nell’area in cui vengono espressi i relativi recettori (membrane di cellule organiche , di linfociti, di gangli nervosi, etc.). Ricordiamo che meno del 2% delle comunicazioni neuronali si svolge al livello sinaptico, tutto il resto avviene per via legante-recettore tramite peptidi e per via elettromagnetica.
L’interazione mente-corpo e’ continua e gestisce le modificazioni del comportamento degli organi interni.
In alcune espressioni patologiche l’azione dei meccanismi emozionali e’ indiretta: un evento che colpisce il cervello addominale inibendolo, portera’ a sviluppo di parassiti nell’area intestinale coinvolta, con conseguenti malattie della pelle, gonfiori, problemi articolari, ed altro. ( vedi il nostro articolo Molti li hanno pochi lo sanno: i nostri amati-odiati parassiti. )
Lo stesso evento portera’ anche a sviluppo di cellule tumorali nella stessa area, in quanto il sistema immunitario ne riduce il contrasto essendo dedicato ai parassiti.
L’espressione continua di sostanze eccitatrici (dopamina, acetilcolina, adrenalina, noradrenalina, glutammato, aspartato, etc.), a seconda dell’area che sviluppa i recettori per dette sostanze, portera’ ad esaperazione dei ritmi cardiaci o delle peristalsi nei tratti del digerente interessati; alterazioni pressorie; modificazioni del bilancio idrico, etc.
L’autossidazione dei neurotrasmettitori emessi con continuita’ generera’ catene di radicali che porteranno a processi ossidativi, nitrosilanti, glicosilanti, etc. Con inizio dei danni che vedremo manifestati nel futuro.
Inibizioni sessuali di vario tipo sono la conseguenza dell’espressione continua di neuropeptidi inibitori sia nella donna che nell’uomo (prolattina, corticosteroidi inibitori, etc.)
La gestione dei processi infettivi e’ legata allo stato di un possibile trauma somatizzato in un’area cerebrale correlata con l’organo periferico interessato. La fase di uscita dal conflitto attiva virus, batteri e funghi. Il controllo dell’attivazione di interferoni, interleuchine e T-helper evidenzia il fenomeno.
Letteratura:
Peptide receptors as molecular targets for cancer diagnosis and therapy.
Calcium-dependent growth regulation of small cell lung cancer cells by neuropeptides.
Regulatory peptide receptors in human hepatocellular carcinomas
.
( continua) – articolo in fase di pubblicazione
Per informazioni contattare la nostra sede e chiedere di:
Progetto di Medicina Sociale Qantiqa) – Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264 Call Center 3929896413.
Altre informazioni sulla Visita TLM:
Altre informazioni sulla Visita TLM:
Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:
Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS
1. bis La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM
5.La Visita Medica TLM: L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia
6. La Visita Medica TLM: L’analisi del dialogo interiore
Una visita “medica” speciale: la QANTIQA
Visione Olonomica del Cervello e Visita Qantiqa
Storia di una Guarigione (vera) dall’emicrania
Storia di una Guarigione (vera) dalla psoriasi
Storia di una Guarigione (vera) dalla fibromialgia
Storia di una Guarigione (vera) dal tumore al seno
Medicina sociale & Movimento Sereno. “La salute, il bene primario. Come riuscire a tutelarla oggi?”
Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):
- Prima parte del Viaggio attraverso la Geometria Sacra (premesse di fisica quantistica. Come il pensiero si trasforma in materia. )
- Seconda parte del viaggio attraverso la Geometria Sacra (seconda parte): Le leggi fisiche delle risonanza e la matematica frattale.
- Terza parte del Viaggio attraverso la Geometria Sacra: Le frequenze guaritrici della musica. L’intonazione a 432 hertz, la Scala Aurea e la matematica dell’8
- Quarta parte
- Quinta parte del viaggio attraverso la Geometria Sacra (quinta parte): L’energia intelligente di cui ci parlano le nuove scienze e che riguardano la guarigione
Vedi anche il filmato THRIVE sui campi toroidali e torsionali:
La Cultura dell’Amore Spontaneo e la Lettura del Cuore. D’Amore si Vive. Thrive.