Cosa vuol dire equilibrio acido-alcalino?

Chiunque conosce un po’ di fisiologia umana sa che la biochimica del nostro corpo tende ad essere leggermente alcalina. Alcalino è anche e soprattutto il sangue arterioso, il cui range normale di pH è compreso tra 7,30 e 7,45. Valori al di sotto di  7 e superiori a 8 sarebbero incompatibili con la vita  e molti disturbi  vengono a manifestarsi  man mano ci si allontana dal valore ottimale di 7,4. Noi  umani siamo un progetto genetico biochimico alcalino e questo è un dato di fatto, che non necessita di essere dimostrato.
Prima di procedere nell’esposizione del presente  argomento chiariremo il  significato di pH, con cui si misura  la concentrazione di idrogenioni (H+) presenti in una soluzione od ovunque ci sia dell’acqua. Una delle caratteristiche dell’acqua  maggiormente importante per la vita è la ionizzazione, processo chimico che consiste nella perdita o acquisto di uno o più elettroni da parte di un atomo o di una molecola.
L’attività biochimica cellulare è basata essenzialmente in un continuo processo di scissione della molecola d’acqua (H2O) in ione H+ (idrogenione) e ione OH‐ (ossidrile) e nella sua ricombinazione, catalizzando (=accelerando, attirando, attraendo, eccitando, stimolando) tutti gli altri processi  biochimici, che ci permettono di vivere. Infatti  dopo l’aria, l’acqua è l’elemento più essenziale per qualsiasi  forma di vita sulla terra. Ebbene, questa caratteristica dell’idrolisi (o auto‐protolisi) e della sua ricombinazione sia nella cellula che fuori nel liquido extracellulare è uno dei fattori  più fondamentali  per la vita.
In una massa d’acqua la quantità di ioni H+ e di ioni OH‐ può variare per diversi motivi.
L’acqua che contiene più idrogenioni viene chiamata acqua acida, quella che contiene più ioni ossidrili viene detta acqua alcalina,mentre, se il numero di ioni positivi e negativi si equivale,  l’acqua viene considerata neutra.
Per esempio l’acqua piovana è acida.
In una determinata quantità d’ acqua neutra a temperatura ambiente (22°C) il rapporto sia degli ioni H+ che degli ioni OH‐ con il totale delle molecole di quel  volume d’acqua è per entrambe di 1:107.Se aggiungiamo dell’acido nella predetta  soluzione neutra, il numero di ioni H+ aumenta. Quando il numero aumenta a 1×10‐6 (dieci volte più dell’acqua neutra) la legge della Natura costringe il numero degli ioni OH‐  a diminuire a 1×10‐8 unità. Poiché la somma degli esponenti delle suddette moltiplicazioni è sempre 14, al pH 6 corrisponde il pOH 8. Pertanto nel valutare il pH di una soluzione viene sottinteso il rispettivo pOH. La scala del pH si estende da 1 a 14, ove il valore 7 corrisponde al neutro;  dal 7 in giù esprime valori sempre maggiori di acidità e dal 7 in su valori sempre maggiori di alcalinità.  Poiché è una scala logaritmica negativa decadica, ogni punto, che si allontana dal 7 nei due sensi, corrisponde ad un valore 10 volte superiore al precedente. Per esempio un pH 6 esprime una concentrazione acida 10 volte maggiore di 7, mentre un pH 5 un valore 10 volte maggiore di 6, ma 100 volte maggiore di 7.
Tutta la biochimica non può prescindere, in ogni suo processo, dalla presenza dell’acqua. Una caratteristica interessante dell’acqua è che essa si  ionizza facilmente. La ionizzazione è quel processo chimico che comprende  contestualmente reazioni d’ossidazione e di riduzione. L’ossidazione presuppone la cessione di  elettroni,  la riduzione contempla l’assorbimento di elettroni. Non esiste ossidazione senza simultanea riduzione: questa combinazione di reazioni chimiche viene chiamata reazione REDOX.

A questo punto possiamo riprendere il discorso sull’importanza di una biochimica alcalina per la salute. Sappiamo che alla nascita un bambino sano ha una biochimica alcalina. Alcalino è il latte materno, alcalina o appena acida è la sua urina.

Ciò che permette  al corpo di mantenersi sano ed alcalino, nonostante le cellule continuino a produrre costantemente acidi,  è la sua  capacità drenante e la sua riserva alcalina. La riserva alcalina è costituita principalmente dai minerali alcalini presenti nel sangue, nei tessuti, nei denti e nelle ossa. Quando la riserva alcalina del sangue e dei tessuti si esaurisce, il prelievo dei minerali alcalini necessari alla neutralizzazione dell’acidosi avviene dai denti e dalle ossa. Carie ed osteoporosi sono due condizioni specifiche dell’acidosi metabolica e digestiva. E’ interessante notare che la Natura provvede a dotare il nascituro di riserva alcalina, prelevandola dalle riserve della madre; frequenti sono, infatti, carie ed osteoporosi nelle donne in gravidanza,  le cui riserve alcaline sono carenti.

Poiché il mantenimento del pH fisiologico è un fattore fondamentale per ogni altro corretto processo biologico, la Natura ha dotato il nostro organismo di vari sistemi  tampone  per assicurare la migliore condizione biologica possibile. I sistemi  tampone intervengono per compensare l’eccesso di acidità o di alcalinità. Purtroppo per il nostro innaturale stile di vita, soprattutto alimentare, l’organismo si trova costretto a tamponare molto più frequentemente l’eccesso di acidi, per cui in seguito  ci occuperemo principalmente dei meccanismi di correzione dell’acidosi metabolica e digestiva.

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