Visione Olonomica del Cervello e Visita TLM (Qantiqa)

Qual è il significato di cervello olografico?

“Tenterò di rispondere in modo chiaro, non è facile. Parliamo dell’organizzazione generale dei “dati” nelle aree cerebrali. Gli studi di base sono stati iniziati da David Bohm, fisico presso l’Università di Londra, pupillo di Einstein e fisico quantistico di chiara fama. Karl Pribram neurofisiologo presso la Stanford University, ha condotto studi sullo stesso tema indipendentemente da Bohm. Il primo stimolo che ha portato Pribram alla visione olografica del cervello, è venuta dallo studio della memoria. Successivamente ulteriori lavori dei neurofisiologi di Berkeley Russel e Karen De Valois, dimostrarono che le immagini rappresentate nell’occipitale, l’area cerebrale che ricostruisce l’immagine, operava secondo la trasformata dell’immagine e non l’immagine stessa nel dominio dello spazio. La trasformata di Fourier converte l’immagine descritta nello spazio in un insieme di onde, quindi nel dominio della frequenza.

Quanto sopra può essere perfezionato dicendo che in realtà abbiamo a che fare con rappresentazioni olografiche complesse di tipo holonomico, che Pribram chiama “patch holography”. Mentre il “dato” è nel dominio della frequenza, l’impianto di ricerca del “dato” memorizzato è nel dominio dello spazio. Possiamo semplificare molto dicendo che vengono costruiti gruppi di hologrammi raccordati fra loro da link nello spazio.

I dispositivi di ricerca interferometrica che utilizziamo nei centri medici associati a Movimento Sereno aiutano non poco ad osservare quanto sopra: di fatto nei processi di somatizzazione di eventi che vengono collocati in una specifica area cerebrale in funzione della tipologia di evento vissuto  (offesa-insulto, spavento, immagine sconvolgente, etc.) sono coinvolti neuroni differenti per ogni singola componente emozionale presente al momento del fatto:  rabbia, ansia, risentimento, chiusura, etc. Ora spesso alcune tipologie di neuroni non sono presenti nell’area cerebrale indagata, ma vediamo comunque la loro attivazione! Come è possibile? Il meccanismo olografico lo spiega: Il terminatore dell’area cerebrale che indaghiamo è in realtà connesso con “l’impianto di ricerca” che opera nello spazio e collega fra loro i gruppi di mini-ologrammi relativi a ciascuna componente emozionale, creati da neuroni che possono essere dispersi dovunque nel cervello. In altri termini la componente emozionale elementare (ansia, rabbia, dolore, etc.) è registrata in forma olografica dove sono i neuroni specializzati per ciascuna di esse, mentre il raccordo fra le varie aree avviene nello spazio ed è quindi solidamente legato all’area cerebrale specifica e quindi al punto di misura.   Quanto ho detto spiega anche il concetto di “funzionale”, molto usato in medicina. Es. Il simpatico, il parasimpatico: sono aree distribuite nel cervello con ogni probabilità attivate in modo olografico in funzione delle esigenze di comando e controllo degli organi periferici da soddisfare.

Tutti gli strumenti di indagine cerebrale oggi disponibili (PET, MRI, fMRI, TAC), hanno banda passante ridicolmente bassa, sono integratori quasi perfetti che mostrano solo fenomeni semi-statici, mentre la realtà cerebrale è ultra-dinamica. Il nostro pensiero (sorvolo volutamente sul come) attiva e disattiva patterns neuronali in tempi brevissimi, frazioni minime di secondo, ma non abbiamo il modo per vederlo, se non nei casi di somatizzazione, in cui l’attivazione neuronale diventa statica, fino alla risoluzioine del conflitto.  In questo caso osserviamo su tac e non solo, i cerchi della trasformata memorizzata, con buona pace dei radiologi che li considerano artefatti. Stesso discorso vale per i nostri dispositivi di ricerca interferometrica , come sopra specificato.

La patch holography di Pribram ha posto le basi per una visione dell’organizzazione cerebrale molto più evoluta rispetto ai modelli della medicina classica, che presto dovranno, spero, essere ritirati e sostituiti, per una visione dell’essere umano molto più evoluta.

In questa evoluzione trova posto la correlazione fra dimensioni diverse alle quali contemporaneamente apparteniamo: l’opera svolta dal cervello di convertitore dimensionale (dalla dimensione primaria tramite interfaccia nel dominio della frequenza a quella dello spazio-tempo), come attività preponderante.  Il nostro pensiero (dimensione primaria) attiva via strato eterico, neuroni che poi proseguono l’attività stimolata. Quando lo strato di interfaccia è danneggiato, non basta agire sui neuroni, si deve anche ripristinare lo strato eterico.  Sto lavorando molto su questo e spero di avere presto buoni risultati. Il vero controllo del nostro pensiero e del nostro corpo “non è qui, ma di là…”

 tratto da www.bioexplorer.it

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Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del Corpo Umano: ” the primo vascular system”.

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

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La Visita Medica TLM: 6. L’analisi del proprio dialogo interiore

.… segue da:  5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia 

Abbiamo visto negli articoli precedenti che le informazioni vengono trasmesse all’interno del corpo umano in tre principali sistemi e mezzi: i biofotoni, l’acqua, il Dna.

Abbiamo definito come la materia vivente non può essere ridotta solamente alle proprie componenti molecolari, ma deve essere concepita come molecole oscillanti in sintonia con un campo elettromagnetico confinato all’interno di un dominio di coerenza.

molecoleacquaLe molecole d’acqua, nel corpo umano in proporzione enormemente superiore alle molecole di altra natura, ad esempio le proteine, hanno  il compito di trasmettere informazioni al “territorio” circostante e, probabilmente, anche amplificarle.

Il DNA: non si comporta solamente come gestore programmato delle attivita’ cellulari, ma anche come emettitore elettromagnetico per il controllo dei processi cellulari, con emissioni di frequenze audio e sub-audio per attivita’ di traslocazione e rotazione, sub-ultravioletto ad infrarosso per gli stati oscillatori, frequenze nel visibile per l’attivazione degli stati elettronici. (F.A. Popp – 1981)

Picture2.PVS
Il reticolo di Bong-Han o Primo Vascular System riveste tutti gli organi, aree cerebrali ed è anche dentro arterie e vene

I biofotoni   cioè  il meccanismo di emissione di energia da parte dei tessuti viventi, connesso con il sistema del Primo Vascular System.

E’ ben noto che ogni sostanza nel corpo umano è caratterizzata da un suo proprio spettro elettromagnetico, composto dall’insieme delle singole frequenze di oscillazione che lo costituiscono. Lo spettro di diverse sostanze, nonché enzimi, membrane cellulari, acidi nucleici, ecc., creano modelli complessi di segnali elettromagnetici che avvolgono l’essere vivente, costituendo una rete informativa di primaria importanza atta a controllare il metabolismo delle singole cellule e degli organi.

Tutto nella vita è gestito da legami perché altrimenti non sarebbe possibile la trasmissione di energia e quindi la vita stessa. 

DIALOGO INTERIORE1Il contenuto energetico del legame determina la qualità e la forza del legame. La visita fisica è  interamente ordita, piena zeppa di legami, legami chimici, legami di molecole o di cristalli, legami elettromagnetici. Il legame permette la trasmissione dell’energia e delle informazioni.

Tra tutti i legami che noi instauriamo su questo pianete terra, il legame più lento da instaurare è quello con noi stessi. 

Ed è proprio su questo tema che vogliamo inserire l’importanza fondamentale di questa metodica della visita TLM, grazie alla notevole quantità di dati molto precisi, che la visita ricava.

immagineTLMAnalizzando i diagrammi ed i grafici relativi alle sostanze che il proprio cervello ha dato ordine di emettere come reazione ai vari eventi topici della propria vita, consente di avere uno specchio preciso ed incontestabile, consente di produrre  una preziosa mappa tecnica ed una rappresentazione fedele del proprio modo di pensare e delle sue conseguenze nel nostro corpo e nei nostri organi.

Come già spiegato negli articoli precedenti alcuni scienziati come la già citata Candance Perth hanno indagato le correlazioni tra modo di pensare, le emozioni e la produzione di sostanze ad opera  del nostro cervello (l’espressione 24 ore su 24 di manifestazioni biochimiche che attivano gruppi di neuroni che esprimono neuropeptidi, neurotrasmettitori e corticosteroidi correlati in modo simbolico a precise emozioni vissute e non esternate) DIALOGO INTERIORE 6:  se per esempio troviamo nel corpo una quantità enorme di bombesina , sostanza che  è stata correlata a rancore profondo ed assenza completa di perdono, come fa una persona ad affermare che invece “ha perdonato”? ( visto che la sua biochimica dimostra il contrario!)

 Abbiamo già pubblicato negli articoli precedenti diversi studi in materia ed oggi grazie a questi scienziati siamo in grado di dimostrare  che ogni area cerebrale  e’ associabile ad uno specifico tipo di evento (per esempio perdita di stima, non poter digerire l’evento, non poter fuggire da una situazione, spavento etc. correlati all’area ed emozione (ansia, rabbia, allarme, etc. correlate al peptide).

DIALOGO INTERIORE 5Anche  Gesù nel  famoso passo evangelico di Marco 7-18,  in cui ci invita a riflettere sul fatto che non è proprio il  cibo di cui dobbiamo preoccuparci: “Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro,  perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?

Quello di cui dobbiamo occuparci è piuttosto ciò che viene prodotto all’interno del cuore:
«Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. 
21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Noi parliamo con noi stessi migliaia di volte al giorno. E’ dentro di sè  che l’uomo “parlandosi dentro” decide tutto quello che vuole fare in DIALOGO INTERIORE3qualsiasi momento  e che poi grazie al “meccanismo dell’abitudine”  arriva ed essere, arrivando a plasmare praticamente anche le forme del proprio corpo.

Non esiste un’attività  umana che, prima di esprimersi in un movimento, una parola , un’azione  non sia stata prima  un pensiero, un dialogo interiore, per quanto guizzanti in balenii impercettibili…. Migliaia di volte al giorno.

Secondo voi le nostre emozioni derivano da ciò che ci succede, dagli eventi della vita, più o meno corrispondenti alle  nostre aspettative? Ci arrabbiamo perchè qualcosa è andata male, non ha corrisposto alle nostre iniziative? Perchè siamo stati abbandonati, giudicati etc.?

No. DIALOGO INTERIORE

Derivano dal nostro tipo di dialogo interiore.
Perchè siamo proprietari di un dialogo interiore che giudica, abbandona, tradisce, non è fedele, non corrisponde alle aspettative altrui, etc.!

E’ quello – il dialogo interiore – che pilota tutto, che ci permette di interpretare in un modo o nell’altro. Che ci permette o ci instilla emozioni  di un tipo o di un altro.

Tutto dipende da come a ci parliamo dentro.  Le nostre emozioni non sono pilotate direttamente dagli eventi, ma esprimono come noi ci parliamo dentro rispetto agli eventi che ci accadono.
È nel dialogo interiore che l’uomo fa le sue scelte e decide il suo destino.

DIALOGO INTERIORE 8Lì nascono anche tutte le malattie.

Che tipo di dialogo interiore abbiamo dentro?
Sereno o ferito? Triste e stralunato o pieno di Vita e di desiderio? Generoso, abbondante ed altruista o  avido? Armonioso o disallineato ? In pace o arrabbiato, in rivolta continua? Presente e fermo o sfuggevole ed inconsistente?

Purtroppo memoria325-300x164 non è facile rendersene conto, per i più ci vuole un po’ di pratica e di allenamento, ma gli scienziati ed i ricercatori che hanno studiato i vari tipi di dialogo interiore hanno scoperto per l’80% circa hanno un connotato negativo. La maggior parte comincia con un “NON” o con parole di opposizione, avversità, contrasto, ostilità o maldisposizione.

DIALOGO INTERIORE4Dipendono dalle nostre credenze profonde, spesso inconsce e determinano non solo la nostra risposta alla vita, ma anche per esempio il nostro comportamento o la nostra postura. Prova, mentre stai camminando bella eretta e sicura di te, a ripeterti per 10 volte che non riuscirai fare quel qualcosa che ti interessa in quel momento… Il brutto è che si tratta sempre e di  tutti pensieri falsi, che no esistono, perché nessuno può determinare con sicurezza ciò che succederà nel futuro.   DIALOGO INTERIORE 7

Anzi nel futuro succederà esattamente ciò che tu continui a produrre e  pensare nel tuo dialogo interiore!

Se la tua voce interiore ti  giudica e ti sfida continuamente, altrettanto farai tu con tutto  il mondo esterno e con il tuo prossimo.

È così che noi formiamo  colesterolo, piuttosto che diabete, piuttosto che non riusciamo a dimagrire… altro che ciò che mangiamo! Lo sapevate che in molti processi fisiologici noi produciamo colesterolo indipendentemente da ciò che  mangiamo?

Ma in quale luogo avviene questo nostro dialogo interiore?

Da quel che dice Gesù nel testo sopra menzionato, sembra che avvenga nel nostro cuore: un territorio difficilmente indagabile con metodi scientifici, ma suscettibile di molta pratica clinica esperienziale, che ci permette di osservare un gran numero di risultati significativi.

desiderio2Il nostro cuore è  un motore potentissimo non solo a livello fisiologico. Tecnicamente è un ambiente importante di incrocio tra l’umano e divino. In questo motore funziona una benzina altrettanto potentissima, anch’essa difficilmente descrivibile con metodi scientifici  ma Oggettivamente strettamente collegata al nostro dialogo interiore. Tutte cose collegate alla nostra parte spirituale, intesa come la nostra capacità di dare e ricevere amore.

A questo punto risulta necessario riferirsi  ad una qualità fondamentale dell’uomo che è la Fede. Fede in Noi stessi innanzitutto, per scoprire che siamo esseri di luce, nobili e regali. (Quale qualità avrebbe il nostro dialogo interiore se fossimo continuamente nutriti da questa consapevolezza?). Si finisce così con lo scoprire che questa fede è anche la Fede nella Vita, di un Qualcosa che non riusciremo mai a spiegare scientificamente. Ma che funziona.

fededellaintelligenzaStiamo parlando però di una Fede particolare. La Vita ha offerto ai suoi figli a fondamento della loro nobiltà e regalità una qualità che è la Fede dell’intelligenza. “… La fede dell’intelligenza è vedere, fare esperienza, partecipare di tutto ciò che esiste e rendersi conto, senza dubbio alcuno, che tutto ciò che esiste e accade è collegato al principio primo, e che sempre rispetta una regola precisa e si muove per raggiungere un fine ultimo senza fine. La Fede dell’intelligenza è vedere, conoscere, comprendere con naturalezza, quasi in modo semplice, che esiste una ragione entro la quale tutto accade e si muove. 

Ci è stato fatto il dono dell’intelligenza per leggere il mondo, non per riscriverlo. Quando l’intelligenza umana è occupata a riscrivere e non a leggere il principio primo, crea un modo di pensare oscuro, arrogante, indicizzato al dominio. Quando l’intelligenza umana è occupata a riscrivere e non a leggere la regola madre secondo la quale tutto accade, crea un modo di pensare ingannevole e avido, indicizzato alla separazione e alla superstizione. Quando l’intelligenza umana è occupata a riscrivere e non a leggere il fine ultimo di tutto il movimento della vita, crea un modo di pensare idiota e futile, indicizzato alla vanità…” (tratto da peopleinpraise – commento al vangelo del 02.05.2015).

DIALOGO INTERIORE2Tutte le disarmonie che ne derivano portano alla malattia i cui  meccanismi vengono messi a fuoco dalla visita TLM. Dall’istante della creazione tutto è legato con fili invisibili all’atto creativo della Vita che dona a tutti vita, movimento, energia e significato. Scoprire questi fili invisibili ed i meccanismi e le procedure ad essi collegati è anche il fine ultimo della visita TLM.

Durante questa visita, osservando la nostra vita,  ci riprendiamo il nostro tempo.

Ci riprendiamo il nostro destino nelle nostre mani. Per la prima volta cominceremo a pensare ciò che vogliamo ed a fare ciò che pensiamo, senza tutte quelle interferenze che la  nostra biochimica ci ha costretto ad esservi sottomessi durante tutta la nostra vita del passato.

  Nel corso di questa visita vengono analizzati ed approfonditi anche i sette passaggi della guarigione che Gesù fornisce durante il suo dialogo con i “due di Emmaus”  a sette miglia da Gerusalemme (Luca 24). Premessa imprescindibile  ad ogni processo di guarigione è un percorso di risveglio da una “vita dormiente”. ( vedi il nostro articolo I sintomi dell’infiammazione ed il risveglio ( del sistema immunitario… e non solo! )

L’attività che meglio aiuta ad entrare in risonanza con le frequenze del risveglio è l’attività di lode e ringraziamento. Chi si pone in atteggiamento, il più possibile permanente, di ringraziamento entra in uno stato frequenziale particolare, quello che nella pratica cristiana viene chiamato Grazia. Spesso chi si sente in particolare stato di forma e benessere, in cui tutto gli funziona bene,  viene definito come in stato di grazia. La funzione principale della Grazia è quella dello “svegliar fuori”. 

Chi è in stato di grazia (cioè “vive in gratitudine”) dimostra una capacità percettiva molto elevata.

Lo stato di risveglio è correlato allo stato psichico di  fine sofferenza (separazione).
Lo stato di risveglio è correlato allo stato psichico di  desiderio di unione.

Queste conoscenze sono preliminari alla realizzazione di effettivi stati di guarigione.

Per informazioni contattare la nostra sede e  chiedere di:

Progetto di Medicina Sociale Qantiqa  –  Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264
Call Center 3929896413. 

 

Altre informazioni sulla Visita TLM:

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

La Visita Medica TLM: 5. L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

… segue dall’articolo precedente:  4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

e seguirà poi l’ultimo articolo sulla visita TLM:

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

 Premessa:  

gli argomenti trattati in questo articolo riguardano aree relativamente nuove della medicina con l’obiettivo di  presentare i risultati  degli studi condotti in questi settori e di stimolare ad una maggiore consapevolezza sulla possibilità, da parte di  ciascuno di noi, di ritrovare dentro di sé la capacità di migliorare il nostro sistema immunitario.

Le scienze a cui ci riferiamo sono: NUTRIGENOMICA1

– la Nutrigenomica (che studia  e cerca di comprendere l’interazione tra geni e nutrienti). I nutrienti presenti nel cibo possono infatti regolare e/o alterare l’espressione e/o la struttura dei geni, oppure possono agire in maniera differente sui vari individui a seconda del loro patrimonio genetico.

–  la   Nutraceutica (che studia gli effetti degli alimenti a livello cellulare).

– la Genomica (che studia  e cerca di comprendere cosa potrebbe accadere, prima che accada).

– la Transcrittomica (che studia ciò che appare accadere), dna7

– la Proteomica (che studia che cosa accade).

– la Metabolomica (che studia che cosa è accaduto).

Il genoma umano codifica per circa 30.000 geni ed è responsabile della produzione di più di 100.000 proteine. La rivoluzione genetica e le «omiche» associate hanno fornito nuove prospettive nel campo della salute, in particolare sul ruolo della nutrizione nella prevenzione delle malattie.

Obiettivi:

Gli obiettivi della visita TLM per quanto attiene al modulo nutrizionale, sono quelli di identificare targets per interventi nutrizionali, personalizzando gli approcci nutrizionali, distinguendo i responders dai non responders.

genoma1I nutrienti alimentari possono interagire con il genoma umano, sia direttamente che indirettamente, alterando l’espressione dei geni e dei prodotti genici. La dieta ed i nutrienti presenti nel cibo possono modificare il rischio di sviluppare una malattia mediante la modulazione di molteplici processi coinvolti nell’insorgenza, incidenza, progressione e/o severità di malattia.

La dieta quindi può potenzialmente compensare o accentuare gli effetti dei polimorfismi genetici. Le conseguenze di una dieta sono dipendenti dall’equilibrio tra stato di salute/malattia e background genetico individuale.

Già da oggi i nutrizionisti, possono essere in grado di personalizzare le raccomandazioni dietetiche basate sulla genetica per aiutare i propri clienti nella prevenzione delle patologie croniche.

Prendiamo ad esempio due uomini della stessa età, che seguono una dieta povera di frutta e verdura e ad alto contenuto di sodio e di grassi saturi. Uno sviluppa ipertensione, ipercolesterolemia, e alla fine l’aterosclerosi, mentre l’altro vive una vita lunga, priva di malattie cronico degenerative. In un altro caso, due donne in postmenopausa seguono diete simili a basso contenuto di colina. Una sviluppa una disfunzione epatica dovuta al deficit di colina, ma l’altra no.

genoma3Perché le persone sperimentano diversi risultati nell’ambito della salute, anche se mangiano i medesimi alimenti e praticano stili di vita simili ? Questa è una domanda fondamentale che gli esperti della salute, medici, ricercatori e nutrizionisti, si sono posti per decenni.

Mentre è stato a lungo sospettato che la genetica possa giocare un ruolo fondamentale nel determinare come una persona risponda alla dieta alimentare, solo negli ultimi anni la ricerca nel campo della nutrigenetica lo ha dimostrato chiaramente.

Avvalendoci di affidabili analisi nutragenetiche, fin da ora le persone sono in grado di ricevere consigli personalizzati nutrizionali in base alla loro composizione genetica per prevenire malattie cronico degenerative, come le malattie cardiovascolari e il diabete, note come le malattie poligeniche.

genoma2La Nutrigenetica è lo studio delle relazioni tra geni, la dieta e la salute. La nutrigenomica, è un campo correlato ma distinto, è lo studio di come i geni e le sostanze nutritive interagiscono a livello molecolare. Il campo della nutrigenetica è relativamente nuovo. Nel 2003, il Progetto Genoma Umano, che ha individuato tutti i geni nel DNA umano e ha determinato la sequenza dei 3 miliardi di coppie di basi chimiche che compongono il DNA umano, è stata completato. Conoscere le sequenze del genoma umano ha aperto le porte alla ricerca per esaminare la relazione tra genetica di un individuo, dieta alimentare, e risultati in ambito di benessere e salute.

L’eccitazione che circonda la nutrigenetica deriva dal concetto che è il fondamento della nutrizione personalizzata. Chiaramente, raccomandazioni dietetiche per la  popolazione in genere sono utili, ma non sono sufficienti per tutti gli individui in quanto le persone rispondono in modo diverso alle diete ed ai protocolli alimentari . L’idea è che una volta che la nutrizione personalizzata è integrata nella cura di routine, i pazienti possano essere genotipizzati per specifiche variazioni genetiche, consapevoli del loro rischio potenziale di malattie croniche e carenze nutrizionali, e possano essere date le strategie per ridurre drasticamente il rischio.

differenze genoma
La maggior parte delle persone sono circa il 99% geneticamente identiche

È interessante notare che la variazione genetica tra gli individui è minima. La maggior parte delle persone sono circa il 99% geneticamente identiche, con poche variazioni nelle circa 3 miliardi di coppie di basi che costituiscono il genoma umano. Tuttavia, questa variazione genetica di circa l’1% porta ad una grande variabilità dei risultati di salute, benessere e fitness, a seconda della dieta e alla esposizione di altri fattori ambientali. Alcune delle variazioni genetiche tra gli individui sono espresse attraverso polimorfismi di singoli nucleotidi (SNPs, pronunciato “snips”).

Gli SNPs ( Single Nucleotide Polymorphism) sono polimorfismi a singolo nucleotide, ovvero variazioni di un singolo nucleotide ( Adenina, Citosina, Timina, Guanina) presenti in determinati tratti di DNA,costituiscono inoltre strumenti fondamentali per vari studi di genetica.

Gli snips sono sempre ereditati in coppie, chiamate alleli (una da parte della madre ed uno da parte del padre). La presenza di snips quindi non identifica di per se una malattia né uno stato di benessere, tuttavia gli snips possono trovarsi nelle regioni di codifica del nostro genoma, dove quindi determinano variazioni nella sequenza degli aminoacidi delle proteine determinando, in questo modo, variazioni, modulazioni e/o compromettendo la loro funzione.

snipsIn rari casi, un SNP può causare una patologia, come l’anemia falciforme. Più spesso, gli SNPs possono incidere sulla salute, aumentando o diminuendo il rischio di malattie croniche. Le stime indicano esistere più di 10 milioni di SNPs nel genoma umano; ogni individuo ha il proprio numero e modello di SNPs.  E alcuni di questi SNP influenzeranno lo stato nutrizionale di una persona, anche se al momento ancora non sono perfettamente chiari i meccanismi molecolari.

La variabilità genetica individuale può riguardare lo stato nutrizionale di una persona in molti modi. Ad esempio, la sequenza genetica di una persona influenza le sue esigenze nutrizionali, l’ utilizzazione di energia, l’appetito e il gusto, e il rischio di insorgenza di malattie croniche, in risposta alla dieta. La ricerca è in corso per determinare come specifici SNPs, o variazioni genetiche, possano influenzare l’adattamento di una persona ad uno specifico programma alimentare o stile di vita.

Ecco una panoramica di alcune delle prove che dimostrano che la variazione genetica influenzi l’interazione tra i risultati di dieta e salute.

Vitamina C

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I PEPERONI OTTIMI FORNITORI DI VITAMINA C

La vitamina C è un nutriente essenziale necessario per la sintesi del collagene e l’inibizione del danno ossidativo, che è caratteristica delle complicanze a lungo termine del diabete. Mentre la carenza di vitamina C non è comune in Europa e negli Stati Uniti, una quantità ottimizzata in base al genotipo potrebbe ritardare l’insorgenza di disfunzioni cronico degenerative.

Un recente studio ha valutato se le variazioni genetiche nel gene che codifica per l’enzima glutatione S-transferasi-che aiuta a mantenere la capacità antiossidante della vitamina C.

ALIMENTIVITAMINAc
ECCEZIONALI FORNITORI DI VITAMINA C

È interessante notare che gli individui con almeno uno dei due polimorfismi genetici specifici all’interno del gene glutatione S-transferasi avevano un aumento del rischio di carenza di vitamina C nel siero.

Questo studio suggerisce che è importante per le persone con questi polimorfismi poter almeno soddisfare la RDA di vitamina C per mantenere i livelli sierici associati alla normale funzione fisiologica e prevenire lo scorbuto.

tuorlo
il tuorlo è un ottimo fornitore di colina

Colina  (vitamina J o B7)

La colina è un nutriente essenziale che mantiene le membrane cellulari e le fonti di gruppi metilici, che sono singoli atomi di carbonio con tre atomi di idrogeno ad essi connessi e sono facilmente trasferiti tra le diverse molecole per la regolazione della funzione delle proteine in sistemi fisiologici. Il corpo può sintetizzare la colina attraverso l’enzima fosfatidiletanolammina N-metiltransferasi (PEMT). Questo è un passaggio importante perché quando la colina nella dieta è bassa, il corpo di solito è in grado di soddisfare i requisiti di colina sintetizzando la sostanza nutritiva endogena.

semidisesamo
semi di sesamo. Ottima alternativa come i semi di soia per fornire colina all’organismo.

Uno studio recente ha dimostrato che un SNP comune nel gene che codifica per l’enzima PEMT aumenta il rischio di disfunzioni del fegato o disfunzioni muscolari in persone che ne sono carenti.

L’ ottanta per cento delle donne in premenopausa che seguivano una dieta a basso contenuto di colina e che possedeva entrambe le copie del SNP ha sviluppato una disfunzione epatica o muscolare  rispetto al 43% delle donne con una copia del SNP e il 13% di quellie senza il SNP.

Folati (vedi acido folico o B9)

I Folati sono dei nutrienti essenziali,  necessari per la sintesi e la riparazione del DNA. Una forte associazione tra presenza di folati e l’incidenza di difetti del tubo neurale nei neonati diventò evidente negli anni 80.

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ORTAGGI E VERDURE OTTIMI FORNITORI DI B9

Mentre il collegamento sottostante tra lo stato di folati e i difetti del tubo neurale non è ancora del tutto chiaro, la ricerca ha dimostrato che gli individui con uno specifico SNP nel methylenetetrahydrofolate enzima reduttasi necessario per la produzione di 5-methyltetrahydrofolate, che converte l’omocisteina in metionina possono avere esigenze di folati superiori a quelli che non hanno la variazione genetica.

Gli studi sulla vitamina C, la colina, e folati indicano chiaramente che le variazioni genetiche influenzano le esigenze nutrizionali di un individuo. Nel caso di questi tre nutrienti, per le persone con specifici polimorfismi genetici, assumere quantità adeguate, che almeno coprano le RDA è più importante che per il resto della popolazione.

La prevenzione delle malattie croniche in base al genotipo.

MALATTIECRONICHELe malattie croniche, come le malattie cardiovascolari, il diabete e il cancro sono prevalenti nei paesi sviluppati. Esse possono essere attribuite, almeno in parte, a fattori di stile di vita e ambientali, dal momento che i nostri geni non sono cambiati sensibilmente nel corso degli ultimi 100 anni, anche se l’incidenza di malattie croniche è salita alle stelle. Inoltre, quando gli individui di culture che hanno una bassa prevalenza di malattie croniche iniziano a vivere in una cultura con più alti tassi di malattie croniche, il loro rischio aumenta, suggerendo che la genetica non sia l’unico fattore di rischio.

Studi recenti indicano che la genetica determina se una persona svilupperà una malattia cronica in risposta alla dieta e allo stile di vita. Fortunatamente, la ricerca mostra anche che le persone che sono geneticamente predisposte alla malattia cronica non necessariamente svilupperanno la malattia se seguono una dieta specifica preventiva. In un’epoca di nutrizione personalizzata, gli individui che sono geneticamente predisposti a malattie croniche saranno invitati ad aderire ad una dieta preventiva, in quanto avrebbero più probabilità di sviluppare la malattia.

Malattia Cardiovascolare

Il collegamento genetico tra la dieta e le malattie cardiache è iniziata con l’apolipoproteina E (ApoE) a metà degli anni 1980. L’ApoE è una APOEproteina associata con i lipidi nel sangue ed è coinvolta nel metabolismo dei lipidi nel siero. Gli individui hanno una di tre diverse forme di ApoE, a seconda del loro genotipo: ApoE2, ApoE3 o apoE4. Quelli con ApoE4 (che rappresentano circa il 15% della popolazione) hanno più probabilità di avere maggiori concentrazioni plasmatiche di colesterolo.

E’ interessante notare che, se una persona con ApoE4 segue una dieta a basso contenuto di grassi saturi, lui o lei hanno meno probabilità di avere il colesterolo alto, nonostante la predisposizione genetica

Così per alcune persone con ApoE4, seguire una dieta sana per il cuore può essere più importante che per una persona con ApoE2 o ApoE3.CUORE

L’ Apolipoproteina A1 (ApoA1) è un’altra lipoproteina che svolge un ruolo importante nel metabolismo del colesterolo sierico. Uno studio ha trovato che un polimorfismo vicino al gene ApoA1 determina come l’assunzione di acidi grassi polinsaturi (PUFA) influenzi i livelli di colesterolo HDL.

Nelle persone con un genotipo specifico per questo polimorfismo era aumentata la frazione di colesterolo HDL in risposta ad una maggiore assunzione di PUFA (maggiore del’ 8 % delle calorie totali).   Negli individui con un genotipo diverso per questo polimorfismo era aumentato il colesterolo HDL con un ridotto apporto di acidi grassi polinsaturi (meno del 4% delle calorie totali). Secondo questo studio, non avrebbe molto senso per alcune persone consumare una maggiore quantità di PUFA, a seconda del genotipo, infatti, possiamo avere utili informazioni per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Questi risultati dimostrano la complessità del ruolo dei geni nel rapporto tra l’alimentazione e salute.

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TRADIRE FA MALE AL CUORE

Un’altra predisposizione genetica alla malattia cardiovascolare comporta un gruppo di quattro SNPs in uno spazio comune su un particolare cromosoma (9p21). Gli esseri umani hanno 23 coppie di cromosomi con ognuno contenente una parte del nostro DNA. Ciascuno dei quattro SNP in 9p21 aumenta il rischio di infarto del miocardio (MI) di circa il 20% .

Uno studio condotto nel 2011 ha esaminato l’effetto di diete differenti sul rapporto tra il SNP e l’incidenza di infarto del miocardio. Sorprendentemente, coloro geneticamente predisposti a MI non hanno avuto un aumento dell’incidenza di infarto miocardico se hanno consumato una dieta ricca di verdure crude e frutta .

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IL “SESSO FEDELE” FA BENE AL CUORE

Coloro geneticamente predisposti e che non hanno consumato molte verdure crude e frutta hanno avuto la maggiore incidenza di MI. Questi risultati indicano che a seguito di un certo modello possano essere ridotti gli infarti del miocardio in persone geneticamente predisposte.

Molti studi sulla genetica, la dieta e le malattie cardiache si concentrano sui fattori di rischio per le malattie cardiache, piuttosto che sulla malattia stessa. Tuttavia, la ricerca suggerisce che dieta possa avere un forte impatto sul fatto che qualcuno sviluppi patologie cardiache in base a fattori di rischio su base genetica. Inoltre, a seconda del genotipo, diete differenti funzioneranno meglio per alcuni rispetto ad altri.

diabete5Diabete

L’insorgenza del diabete di tipo 2 è in rapido aumento. Il National Diabetes Education Program riporta che più di 25 milioni di bambini e adulti negli Stati Uniti vivono sono diabetici, e il numero di nuove diagnosi è in aumento di 1,9 milioni ogni anno. È stato stabilito il ruolo della dieta e dello stile di vita nella prevenzione e nella gestione del diabete. Tuttavia, il ruolo della variazione genetica tra gli individui nella prevenzione e gestione di questa malattia rimane poco chiaro. I ricercatori hanno scoperto diversi polimorfismi fortemente associati con il diabete di tipo 2 e il rischio di diabete e, in alcuni casi, questa associazione può essere modificata con la dieta.    diabete3

Obesità

Nel 2007, mentre si ricercava un legame genetico per il diabete, i ricercatori hanno trovato un gene importante associato alla massa grassa e all’obesità (FTO) valutando una serie di studi che hanno preso in esame circa 39000 persone.

I ricercatori hanno scoperto che un SNP all’interno del gene FTO predispone le persone all’obesità. Gli individui che hanno avuto entrambe le copie (uno da ciascun genitore) del SNP ad alto rischio nel gene FTO (16% dei partecipanti allo studio) sono stati 7  volte più pesanti e hanno avuto 1,67 volte più probabilità di essere obesi rispetto a quelli che non hanno avuto entrambe le copie di SNP all’interno del gene FTO. Mentre questa associazione genetica non spiega l’epidemia dell’ obesità, è il più forte legame genetico con il rischio di diventare obesi.

obesiÈ interessante notare, che studi più recenti hanno dimostrato che alcuni stili di vita e diete possono ridurre l’incidenza dell’ obesità, anche se gli individui hanno il genotipo a più alto rischio per il gene FTO o altri geni legati all’obesità. In uno studio genotipizzato per più di 20.000 persone per 12 SNPs diversi associati ad un aumentato della obesità, i ricercatori hanno scoperto che l’obesità e uno stile di vita fisicamente attivo può ridurre il rischio di obesità del 40% nelle persone geneticamente predisposte. Un altro studio ha mostrato che le persone che hanno avuto una forte predisposizione genetica all’obesità hanno ridotto il loro rischio quando hanno iniziato a seguire una dieta a basso apporto di grassi saturi.

Prospettive future

Ora conosciamo il motico per cui, due persone che hanno stili di vita simili e esposizioni ambientali simili, possono avere risultati in termini di salute molto differenti. La ricerca suggerisce che la nostra composizione genetica individuale influenza la nostra salute come risultato in risposta allo stile di vita e ai fattori ambientali. I ricercatori stanno facendo progressi per comprendere le relazioni complesse tra i geni, la dieta e il rischio di malattia.

Le persone che vogliono approfondire, la magica relazione tra geni ed alimentazione personalizzata, possono contattare  i nostri punti sereni riferendosi al

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Glossario dei termini

• DNA: acido desossiribonucleico, è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche.

• Gene: è una sequenza di DNA che codifica una proteina.

• espressione genica: Un gene viene espresso quando il DNA è trascritto in RNAm, che di solito è poi tradotto in una proteina.

• Genoma:  è il contenuto genetico completo di un organismo.

• Genotipo:  è la sequenza specifica di un gene o di una variazione genetica.

• Nutrigenetica: è lo studio delle relazioni tra geni, la dieta e la salute.

• Nutrigenomica: Ciò comporta lo studio dell’interazione tra nutrienti e i geni a livello molecolare.

• polimorfismo di un singolo nucleotide:  è un punto nel genoma che differisce di un paio di basi,

La Risposta individuale ai nutrienti.

I geni possono presentano polimorfismi. Alcuni di questi polimorfismi possono influenzare la funzione delle proteine e le loro interazioni con altre proteine o substrati.

Nel 1999 sono stati indentificati alcuni polimorfismi genici per lo screening di malattie come il gene HFE (emocromatosi ereditaria), l’allele E4 del gene APOE (malattia di Alzheimer).

Sebbene singoli polimorfismi nucleotidici (SNPs) siano coinvolti in alcune condizioni patologiche, il fenotipo predominante dipende dall’interazione tra geni e fattori ambientali/comportamentali

Nell’uomo sono stati identificati circa 3 milioni di polimorfismi nucleotidici (SNPs) che rappresentano potenziali siti che introducono variabilità individuale.

Non tutti gli SNPs influenzano direttamente la qualità e/o la quantità di geni prodotti.

Alcune differenze nella risposta ai componenti della dieta può derivare da differenze genetiche individuali.

 Alcuni esempi di Risposta Genetica ai singoli nutrienti.

 Il selenio: Studi epidemiologici hanno dimostrato che il selenio ha un ruolo nella riduzione dell’incidenza del cancro nell’uomo. Supplementazioni di selenio hanno dimostrato una efficacia nella riduzione nell’incidenza del tumore del fegato, colon, prostata e polmoni

 Angiotensinogeno:  Proteina epatica coinvolta nella regolazione del tono vascolare, nel riassorbimento di sodio e nella regolazione della pressione arteriosa. Un polimorfismo comune del gene dell’angiotensinogeno codifica per la treonina (T) al posto della metionina (M) (residuo 235).

La relazione tra polimorfismi del gene dell’angiotensinogeno e  assunzione di fibre solubili e non solubili è stato valutato in uno studio su 40 soggetti normotesi. Individui con genotipo TT dell’angiotensinogeno presentano una riduzione nella pressione arteriosa a seguito dell’assunzione di fibre non solubili rispetto all’assunzione di fibre solubili.

I soggetti con genotipo TM o MM non presentano variazioni significative in relazione al consumo di fibre.

Le differenti risposte della pressione arteriosa all’assunzione di fibre con la dieta dipende dalle differenze genetiche interindividuali.

La glutatione perossidasi è un enzima selenio-dipendente che agisce come enzima antiossidante. Un polimorfismo al codone 198 dell’enzima glutatione perossidasi (sostituzione della leucina con la prolina), è stato associato ad un aumento del rischio di tumore del polmone. Sembra che tale rischio sia correlato alla quantità di selenio necessaria per ottimizzare l’attività enzimatica.

Soggetti  con una copia dell’allele per la leucina (prolina/leucina) hanno un rischio di sviluppare tumore del polmone dell’80%, e individui che presentano due copie (leucina/leucina) del 130% maggiore quando confrontati con coloro che presentano il genotipo prolina (prolina/prolina).

Risultati simili sono stati riportati anche per il tumore della mammella, del collo, della colecisti e della pelle.

E’ stato dimostrato che coloro che presentano la variante codificante per la leucina hanno un enzima glutatione perossidasi meno responsivo dopo supplementazione con selenio. Presentano una ridotta abilità nell’uso e metabolizzazione del selenio a causa dell’assenza di variazione dell’attività della glutatione perossidasi.

Caffeina: Uno studio sul ruolo della caffeina come fattore di rischio per la perdita di tessuto osseo nelle donne in post-menopausa ha dimostrato che coloro che presentano una variante del recettore della vitamina D (genotipo tt) e che presentano un apporto giornaliero di caffeina superiore a 300 mg/die hanno una perdita ossea maggiore rispetto alle donne con genotipo TT. I soggetti con genotipo tt meriterebbero strategie alternative, come la modifica dell’apporto di calcio e vitamina D.

Calcio: Polimorfismi del gene del recettore della vitamina D (VDR) possono influenzare l’espressione delle funzioni della proteina VDR. Alcuni polimorfismi di VDR, incluso Fok1, Bsm I e poly-A, possono influenzare la risposta ai vari componenti dietetici e il rischio di patologia. Il polimorfismo di VDR Fok1 (genotipo FF) riveste una grande importanza nell’influenza degli effetti del calcio sul rischio di tumore del colon.

Sebbene il calcio e i grassi non influenzino il rischio di tumore del colon in coloro che hanno il genotipo FF, una riduzione dell’apporto di calcio è legato ad un aumento del rischio di tumore del colon in coloro che hanno multiple copie dell’allele f (ff>Ff).

Gli individui con genotipo ff e dieta povera in calcio presentano un rischio maggiore di tumore del colon.

La individuazione di eventuali polimorfismi potrebbe essere un importante Biomarker per gli individui che potrebbero beneficiare di una eventuale integrazione personalizzata.

  Alcuni esempi di Risposta Genetica alla combinazione dei cibi.

Numerosi studi hanno messo in evidenza le importanti interazioni che derivano dalla combinazione di cibi o di diverse componenti nutrizionali. La combinazione di soia e tè ad esempio, appare maggiormente efficace, rispetto al loro utilizzo singolarmente, nell’inibizione della crescita neoplastica e nella metastatizzazione in modelli murini di tumore prostatico dell’uomo.

La combinazione di soia e di tè verde o nero ha un’azione sinergica nella riduzione del PSA.

EPIGENETICA E NUTRIZIONE

L’epigenetica è lo studio dei fattori che determinano cambiamenti stabili ed ereditabili, ma reversibili, nell’espressione dei geni senza cambiamenti nella sequenza originale del DNA.

Una varietà di proteine regolatorie (DNA metiltransferasi, enzimi modificanti gli istoni, fattori modellanti la cromatina) sono coinvolte nei processi epigenetici.

Il grado di metilazione può essere determinato dalla disponibilità di donatori di metile, dell’attività della metil-transferasi e dalla potenziale attività di demetilazione. L’ipometilazione del DNA è associata al tumore.

Alcuni fattori dietetici possono influenzare la disponibilità di gruppi metilici per la formazione di S-adenosil-metionina e modificare l’attività della DNA metiltransferasi. Il grado di metilazione del DNA può influenzare la risposta ai componenti bioattivi e avere un ruolo nella differente risposta nelle cellule normali e neoplastiche.

 Numerosi studi hanno dimostrato che la metilazione del DNA è dipendente dai componenti bioattivi

La supplementazione con colina, betaina, acido folico, vitamina B12, metionina e zinco nella dieta materna porta ad un incremento dei livelli di metilazione del DNA con modificazioni fenotipiche che sembrano coincidere con una più bassa suscettibilità alla obesità, diabete e cancro.

Questi studi suggeriscono che l’esposizione in utero a fattori dietetici non influenza solo lo sviluppo dell’embrione ma ha anche effetti a lungo termine. Le modifiche epigenetiche possono regolare il ciclo cellulare, danni del DNA, l’apoptosi, e l’invecchiamento.

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Altre informazioni sulla Visita TLM:

 

Altre informazioni sulla Visita TLM:

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

… segue dai precedenti articoli:  3. L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

e poi seguiranno i seguenti ultimi due articoli:

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

 In questo articolo spieghiamo il processo di come avvengono le indagini molecolari sia nelle aree cerebro-spinali e sistema nervoso addominale, sia negli organi interni. Quanto sopra per individuare in dettaglio i processi ossidativi, glicosilanti ed infiammatori, l’espressione di proteine legate a stati patologici ed altri markers specifici di patologia , i fattori di crescita, i neurotrasmettitori, neuropeptidi e corticosteroidi, i processi infettivi in corso,  la presenza di metalli e sostanze chimiche xenobiotiche, il controllo accurato dell’attività del sistema immunitario sia in ambito sistema nervoso centrale, sia organi interni, la Diagnosi in condizioni di asintomaticità di processi patologici attivi che possono portare a sviluppo di malattie neurodegenerative ed altre patologie, il Controllo dell’efficacia della terapia prima della somministrazione.

Continuiamo questo viaggio attraverso la scoperta delle nuove scienze, per capire un altro fondamentale  meccanismo di trasferimento delle informazioni all’interno del nostro corpo ed il ruolo che a questo proposito svolge l’acqua, che costituisce alla nascita circa l’80% del corpo umano stesso.

Nella nostra metodica viene utilizzata un’applicazione della Quantum Electro Dynamics in medicina (QED), ampiamente studiata dalla fisica quantistica, che prevede la misurazione delle variazioni delle emissioni di corrente elettrica in determinati punti sensibili dell’organismo umano che si comportano come “finestre” aperte sulle strutture biologiche da controllare, quando dette strutture sono stimolate dai campi magnetici eccitatori emessi da molecole campioni esterne.

Per approfondire leggi il pdf  Q.E. D. Quantum Electro Dynamics in medicina.

Autori della scoperta sono dei prestigiosi scienziati italiani tra cui il prof. Giuliano Preparata (dip. Fisica Univ. Milano) ed il prof. Emilio Del Giudice (INFN  Milano), che insieme ad altri ricercatori, hanno portato ad una nuova visione della materia condensata e della materia vivente in particolare, pubblicate nel libro: QED coherence in matter – World Scientific 1995,   auspicando una maggiore collaborazione fra fisici quantistici, biologi e medici per una nuova visione olistica della vita.

Secondo Preparata & C. Dobbiamo prendere in maggiore considerazione la nuova fisica dell’acqua, la coerenza nelle cellule e l’interazione dei campi ultra-deboli con i sistemi ionici delle cellule stesse. Vi e’ una profondissima interelazione fra ogni elemento fisico (campo-particella) che costituisce la realta’ creata: la realta’ e’ costituita da un numero pressoche’ infinito di campi-particelle che la coerenza elettrodinamica concretizza sul piano fisico.
Tutto fa parte di una unica unita’ e noi lo parcellizziamo con la scelta di osservarlo in una certa maniera. La materia ed il campo sono gli stessi in tutto l’universo. I campi quantistici che descrivono la realta’  fisica in una forma unitaria, in cui pezzi diversi vengono correlati in maniera definita e coerente con altri pezzi di tempo  e di spazio.

La QED ha a che fare con l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici su certe frequenze con certe relazioni di fase.  Il campo elettromagnetico non viene proiettato al di fuori del sistema, ma resta intrappolato nel sistema atomico, garantendone un’evoluzione coerente.  Esso è il collante degli individui e sistemi atomici.

Il campo elettromagnetico intrappolato ha un compagno inseparabile: il potenziale vettore  (che influenza la fase di un sistema coerente) e si estende ampiamente fuori del dominio di coerenza senza trasportare energia, ma solo informazione, modificando la fase dei sistemi coerenti raggiunti.

La nuova fisica dell’acqua: l’acqua si organizza in domini  coerenti da decine di micron nei quali milioni di molecole oscillano in fase col campo elettromagnetico coerente, circondati  da isole di liquido incoerente con le caratteristiche dell’attuale modello dell’acqua. 

La protezione alla fase coerente delle molecole all’interno del dominio è data da un guscio di legami idrogeno che consente all’entropia (=disordine) di essere zero all’interno del dominio stesso. La parte coerente dell’acqua genera strutture magnetiche  capaci di interagire  con segnali  elettromagnetici  deboli  ed immagazzinare le  informazioni che trasportano; nella parte incoerente che ne consente  la plasticita’, si trascina il sistema di ioni, la cui importanza nel sistema energetico cellulare e’ universalmente riconosciuta.

La coerenza nei tessuti cellulari:  le leggi della QED hanno importanti conseguenze nella biologia molecolare e nella medicina.  Le sferule coerenti hanno dimensioni prossime a quelle di una cellula di medie dimensioni ed un tessuto cellulare ordinato dipende da attrazioni interattive il cui meccanismo e’ quello delle sferule.    Qualora una molecola oscilli con una frequenza prossima a quella del campo del dominio di coerenza, si ottiene una potente interazione col dominio stesso.

Il DNA: non si comporta solamente come gestore programmato delle attivita’ cellulari, ma anche come emettitore elettromagnetico per il controllo dei processi cellulari, con emissioni di frequenze audio e sub-audio per attivita’ di traslocazione e rotazione, sub-ultravioletto ad infrarosso per gli stati oscillatori, frequenze nel visibile per l’attivazione degli stati elettronici. (F.A. Popp – 1981)

Gli ioni dissolti in uno strato di confine fra le membrane ed i domini coerenti dell’acqua (spesso circa 80 angstrom), si muovono con attrito zero, potendo cosi’ interagire con campi magnetici extra-deboli.

Nel mondo della fisica quantistica, il campo” è costituito da grandezze che non sempre hanno valori ben definiti, ma delle quali non possiamo comunque indicarne il valore contemporaneamente.  Se infatti fissiamo l’intensità (determinando il numero dei quanti), avremo un campo caratterizzato da oscillazioni incoerenti: la luce;  definendo la fase, non potremo contare i quanti,  ma le particelle avranno oscillazioni perfettamente sincronizzate in fase ed otterremo la materia.  Queste due condizioni di una stessa realtà (energetica e materiale), si scambiano informazioni mediante emissioni elettromagnetiche.  Lo scambio avviene in tutte le possibili direzioni, fra elementi omogenei, siano essi raggruppamenti cellulari od organi, capaci quindi di ricevere e decodificare il segnale trasmesso di bassissimo livello.  Abbiamo comunque a che fare con un sistema aperto mantenuto stabile da molteplici processi di regolazione che generano un flusso continuo di segnali e.M. Attinenti tutte le attività cellulari, dall’afflusso di nutrienti  all’equilibrio antiossidanti-ossidanti, dalla produzione di atp alla regolazione del ph, etc. (Adey W. Ross – The cellular microenvironmental and signalling through cell membranes.  Alan R Liss Inc. 1988).

Abbiamo dunque spiegato che gli ioni delle cellule confinati in questo spazio di confine fra le membrane ed i domini coerenti dell’acqua, sono liberi di muoversi in assenza di attrito e quindi interagire con campi magnetici extra-deboli.

—Questo fenomeno illustrato è di notevole importanza per la biologia e la medicina, in quanto chiarisce l’influenza dei campi magnetici sulla cinetica degli ioni e delle strutture organiche polari attraverso le membrane cellulari e, in altre parole, nel loro ruolo nell’attacco e conservazione dell’omeostasi e dei ritmi Circadiani. (—E.delGiudice, G.Preparata and G.Talpo, On the ureasonable effects of ELF magnetic fields upon a system of ions – 1999 Bioelectromagnetics).

—Nella nostra metodica  i campi ultra-deboli sono utilizzati per trasferire via acqua alle cellule del corpo lo stimolo proveniente dagli standard molecolari purificati.

—Neurotrasmettitori, neuropeptidi ormoni e markers di processi biochimici patologici letti in tutte le aree cerebro-spinali  senza invadere, aprono le porte a diagnosi raffinate mai possibili prima dell’avvento di questa tipologia di visita medica.

E’ stato svolto un lavoro notevole sulla letteratura scientifica per identificare le molecole piu’ utili per evidenziare processi patologici attivi nelle aree del corpo controllate: oltre 3400 pubblicazioni di biochimica e biofisica relative a patologie neurodegenerative (70%) ed alle altre malattie di maggiore interesse.

Sono stati effettuati molti lavori su cavie per il controllo del passaggio della barriera emato-encefalica e per l’efficacia di molecole terapeutiche . Attualmente  usiamo 120 molecole markers in grado di diagnosticare in dettaglio processi biochimici di:

– Ossidazione e nitrosilazione
– Glicosilazione ( modificazione post-traduzionale di una proteina).
– Metalli e sostanze organiche
– Rischio di infarto ed ictus
– Processi necrotici attivi da eccitotossicità
– Processi apoptotici attivi
– Attività ed inibizione del sistema immunitario
– Catene dell’acido arachidonico 
– Disfunzioni del cognitivo
– Espressione continua di neurotrasmettitori, neuropeptidi, ormoni

La nitrosilazione 

La S-nitrosilazione È un importante meccanismo di comunicazione cellulare che  può indicare quelle reazioni chimiche fisiologiche  all’origine di danni alle centrale energetica dei neuroni)

Nel nostro organismo l’ ossido nitrico è prodotto durante il processo di conversione dell’amminoacido arginina in citrullina grazie all’azione di un particolare enzima, l’ossido nitrico sintasi.(NOS). La regolazione della pressione sanguigna, la comunicazione neuronale e la risposta immunitaria sono alcuni processi in cui l’ossido nitrico è implicato, agendo in essi come vaso di passatore, neurotrasmettitore ed agente antimicrobico. Infatti l’ossido nitrico sintasi , in particolari condizioni di difesa, rilascia nella cellula elevate quantità di ossido nitrico, tossiche per se stessa, ma con la funzione di contrastare l’azione dei micro organismi patogeni, Più in generale l’ossido nitrico influenza di processi cellulari degli eucarioti, esercitando la propria azione di molecola segnale ubiquitaria tramite modifiche post traduzionali delle proteine, come descritto da Stamler et al. In un articolo sulla rivista Cell nel settembre 2001.

La glicosilazione 

Glicosilazione ( modificazione post-traduzionale di una proteina, che vede l’aggiunta di zuccheri (una catena o singoli carboidrati) alla catena peptidica = catena di pochi amminoacidi che costituiscono le proteine. L’ossitocina (ormone neuroipofisario), le bradichinine (antinfiammatorio tissutale), gli ormoni (o fattori) ipotalmici (che favoriscono/inibiscono la sintesi di ormoni ipofisiari), il glutatione, le encefaline (analgesici naturali prodotti nel sistema nervoso centrale) sono tipici peptidi.

L’Acido arachidonico

IMMAGINIMANO
Il colossale sistema informativo corporeo basato su codici trasportati dai campi elettromagnetici emessi da ogni sostanza, non veniva preso in considerazione dalla medicina convenzionale: senza reazione chimica nulla si muove. Per la medicina il prodotto omeopatico non poteva funzionare perché non vi è materia! Come poteva accogliere la medicina le Reti di Bong-Han, il reticolo di condotti e corpuscoli che trasferisce biofotoni in tutte le aree del corpo e cerebrali, per gestire ogni attività cellulare?

Nel nostro organismo, l’acido arachidonico si concentra a livello dei fosfolipidi di membrana, cioè in quel doppio strato fosfolipidico che – distribuendosi sulla superficie esterna delle cellule – regola l’ingresso e l’uscita dei vari metaboliti cellulari (nutrientiormoni, sostanze di rifiuto ecc.)

—Il collegamento fra punti di misura sulla punta delle dita di mani e piedi con le aree di interesse, è ottenuto sfruttando il Primo Vascular System di Bong-Han. Le aree sistemiche sono indagate utilizzando i “meridiani” cinesi, mentre le aree cerebrali tramite condotti che abbiamo identificato in vari modi (rTMS, fRMI, letteratura, markers).  L’aderenza di oltre 2.500 tests con la letteratura è prossima al 100%.

(Letteratura: New findings of the correlation between acupoints and corresponding brain cortices using functional MRI.)

Esempio di validazione di un punto cerebrale : il corticale motorio.

Picture1.BEPer la validazione preliminare di questo punto, è stata usata la rTMS (repetitive Transcranial Magnetic Stimulation):  una sonda posta sulla parte superiore del cranio di un volontario in corrispondenza del corticale motorio, ha emesso una serie di impulsi magnetici ad alta intensità, rilevati da un elettromiografo su un dito di una mano.

Prima di iniziare la stimolazione, si è verificata la situazione dei neurotrasmettitori sul punto corrisponde al corticale motorio. Nessun neurotrasmettitore libero risulta presente (vedi istogramma seguente basale)

Picture2-BEAl termine della stimolazione si è ripetuta la verifica dei neurotrasmettitori sullo stesso punto: il risultato è riportato nel secondo istogramma seguente. Il risultato è in perfetto accordo con quanto riportato in letteratura e convalida il punto di misura usato.

 Neuroni ed emozioni

La Prof. Candace B. Pert , ex NIH (National Institutes of Health c/o gov. USA), ben prima del Dr.  Hamer aveva scoperto i neuropeptidi, molti dei quali correlati con una singola  MOLECOLEDEMOZIONIcomponente emozionale (ansia, rabbia, allarme, risentimento cronico, etc.). Anche i neuropeptidi sono emessi dai neuroni così come i neurotrasmettitori.

L’esame della configurazione di neuroni attivati in un’area cerebrale ci permette quindi di scoprire:  il tipo di evento vissuto (area cerebrale coinvolta), la reazione emozionale del soggetto, componente per componente  (serie dei neuropeptidi e neurotrasmettitori) ed in più  grazie ad una legge matematica che correla i neurotrasmettitori fra loro, scoperta dall’ing. nucleare Francesco Castrica,  è possibile  specificare quando è avvenuto l’evento che ha generato il conflitto. La precisione è tale da poter distinguere ad 80 anni un evento prenatale da uno perinatale.

—Questa metodica permette di esaminare tutte le tipologie di neuroni attivati in ciascuna area cerebro-spinale in conseguenza di conflitti ed indicare, per ciascuna area cerebrale esaminata, quando sono avvenuti, dal periodo prenatale al mese prima della visita prescindendo da sesso ed età (a condizione che l’età della persona sia maggiore di 20 anni. I dati relativi a persone con età inferiore possono essere non precisi, mentre per le  persone con età superiore ai vent’anni l’errore massimo della datazione è di un mese).

A differenza di strumenti del passato che effettuavano misure di tipo relativo, le misure effettuate con questa metodica sono di tipo assoluto, quindi, una volta programmato lo strumento, indipendenti dall’operatore. Grazie a queste misurazioni è possibile anche stabilire a livello esperienziale una scala delle correlazioni simboliche fra tipo di evento traumatico vissuto dalla persona ed il relativo organo periferico coinvolto. La simbologia riflette le funzioni generali principali dell’organo stesso.   ( scarica l’articolo sulla Biochimica delle Emozioni )

La patologia infatti non si sviluppa a caso, ma secondo schemi molto precisi di correlazione che tengono conto di tutte le componenti in gioco. Sono quindi coinvolti sia aree cerebrali che organi periferici per “rappresentare” tutto quanto è avvenuto al momento della nascita del conflitto (cioè  dalla   paura  scatenata dall’evento e dal segno biologico lasciato dalla relativa catena di emozioni provate dalla persona a seguito del trauma).

La combinazione di neuroni attivati crea un codice che attiva la moltiplicazione dei recettori per i neuropeptidi inibitori in un determinato punto dell’organo bersaglio (cioè l’organo innervato dalla parte cerebrale attivata a causa dell’evento), con conseguente inibizione del sistema immunitario nel punto specifico. Le cellule del sistema immunitario e non solo, hanno sulla membrana esterna recettori per TUTTI i neuropetidi e neurotrasmettitori.  Quindi oltre alla moltiplicazione dei neuropeptidi inibitori, esiste anche questa seconda via di inibizione delle difese.

La modificazione dello strato del cervello holomonico secondo quanto studiato e spiegato dal prof.  Pribram porta dunque a:
1. Espressione continua di neuropeptidi/neurotrasmettitori correlati a ciascuna componente emozionale, con quantità di neuroni proporzionale;
2. Generazione dall’area cerebrale coinvolta, di codici che indirizzano, decodificati dal DNA delle cellule interessate, una ben precisa area di organo coinvolto.  L’organo è scelto quale simbolo dell’evento vissuto.
3. Generazione dall’area cerebrale coinvolta di codici che ordinano all’area dell’organo coinvolta, l’espressione rapida di recettori per gli specifici neuro-peptidi/ neurotrasmettitori emessi.  Se i neuropeptidi/neurotrasmettitori sono inibitori più o meno potenti dell’attività del sistema immunitario avremo modificazioni che potrebbero portare allo sviluppo di un tumore.    In altri casi a patologie neurodegenerative,

In seguito vedremo meglio il processo attraverso cui si sviluppa una malattia seguendo i modelli neuronali, ma ancor prima sarebbe necessaria una  riflessione (che approfondiremo nel sesto capitolo della visita TLM, quello relativo alle ricadute nel nostro dialogo interiore ovvero al nostro modo di pensare: il nostro pensiero  si può in qualche modo materializzare nel nostro corpo? Come?

—Dal punto di vista prettamente scientifico non si è ancora riusciti a definire con precisione da dove nasca il pensiero creativo. Anzi a seguito delle ricerche del Prof Pribram  possiamo affermare che nasca  in una dimensione diversa da quella dello spazio-tempo nella quale è il corpo.  Per trasferire al corpo quanto ideato da NOI, esistono una serie di strati di rivestimento del corpo stesso che fungono da interfacce dimensionali. Le più importanti per la malattia sono lo strato che gestisce le emozioni e quello che interfaccia i neuroni e le altre cellule del corpo: in numerose tradizioni, religioni e scuole di pensiero orientali ed esoteriche  viene chiamato “eterico”.  Vero è che siamo ancora  in attesa che la Teoria Holonomica del cervello di Pribram venga accettata universalmente, ma come potrebbe non esserlo visto che Pribram ha trovato le funzioni matematiche per percorrere e “scalare” queste interfacce dimensionali?!..).  Ovviamente la via comune di comunicazione  utilizzata è quella delle frequenze.   —Le emozioni molto violente non rilasciate all’esterno, se perdurano per tempi lunghi, portano al danneggiamento degli strati di interfaccia, in particolare l’eterico, impedendo la riattivazione di funzioni in aree cerebrali adiacenti a quelle danneggiate con le terapie riabilitative di tipo neurocognitivo.

I modelli di reazione di una persona agli eventi importanti della vita

Quando viviamo un evento che ci colpisce all’improvviso scatenando una violenta reazione emozionale che rimane chiusa in noi, attiviamo gruppi di neuroni differenti, ogni gruppo correlato con una singola componente emozionale (ansia, rabbia, svalutazione, risentimento, depressione, etc.).

Nei primi anni della nostra vita ci vengono trasferiti i modelli di reazione per ogni situazione che viviamo, modelli fortemente condizionati dal carattere di chi li trasferisce: in primis i genitori, poi i fratelli, nonni, zii, maestre dell’asilo, etc..

L’analisi del peso delle singole componenti presenti in più eventi somatizzati messi in luce dopo un test, evidenzia il nostro modi di reagire da più punti di vista quali l’equilibrio-squilibrio fra componenti eccitatrici (adrenalina, dopamina, acetilcolina, glutammato, etc.) ed inibitrici (GABA, glicina, VIP, istamina, etc.) e la frequenza di determinati ormoni, neurotrasmettirori e neuropeptidi in ciasun evento somatizzato.

Sia nel primo che nel secondo caso, modelli di reazione così squilibrati portano a conseguenze importanti. Nel primo caso un eccesso di inibitori, molto più frequente del caso opposto (eccesso di eccitatori), porta a conseguenze sulla personalità, ma anche sull’efficienza del sistema immunitario.

Nel secondo caso (eccesso di eccitatori), frequente nel mondo femminile, si va incontro ad inibizioni della libido, a svalutazioni pesanti della propria figura femminile, etc., con conseguenze nei rapporti col partner, nell’ambito lavorativo od altro.

In sintesi con la nostra metodica è possibile ricavare i modelli di reazione tipici di una persona, consentendo di portare alla sua coscienza gli squilibri individuati e di istruirla sul come procedere per una attenuazione degli squilibri del modello di reazione evidenziati dal test.  In altri termini non solo vengono individuati singoli eventi somatizzati nel passato, ma anche è possibile istruire il paziente sul come evitare ulteriori somatizzazioni nel futuro.

La psico-neuro-endocrino-immunologia, PNEI, tenta di studiare da decenni queste realtà con l’obiettivo di aprire le porte ad una visione olistica dell’essere vivente, dando dei suggerimenti all’incapacità di indagare senza invadere i processi biochimici patologici attivi nelle aree cerebrali, causa della maggior parte delle malattie organiche.

Oggi molti medici sembrano piuttosto voler usare tecniche terapeutiche  del tipo “mazza da baseball” o “muore Sansone e tutti i Filistei” che impongono all’organismo un certo tipo di soluzione forzata dall’esterno e non il ripristino  delle funzionalità naturali correggendo i processi biochimici alterati.  Facendo un paragone tra corpo umano ed un’azienda è come se gli impiegati (gli organi periferici) vengano visti dai medici come i soli responsabili del male, mentre il direttore generale (il cervello) viene ignorato. Il consiglio di amministrazione (la psiche nei suoi vari strati) non e’ neanche preso in considerazione. Non si indaga su quali ordini siano stati dati, ma su chi li esegue!  La via di indagine preferita e’ l’imaging che mostra i danni ormai consolidati , ma mai il Perche’.
Ogni nostra patologia ha un’origine ben precisa che magari talvolta qualche medico ignora e magari nemmno tende a cercare, mentre invece la nostro metodologia è fondata per dare risposta alla più classica delle domande: come mai?

Perche’ combattere le manifestazioni periferiche, spesso legate fra loro in una rete di estrema complessita’, quando possiamo fare la pace con chi comanda, lasciando a lui il compito di rimettere tutto in ordine?

Molti medici normalmente non cercano di correggere  il comportamento del paziente, non insegnano, non fanno crescere la persona. Sembrano quasi più o meno inconsciamente partecipare ad una specie di congiura per non fare crescere ed evolvere l’essere umano. Ogni sintomo, da quello più leggero e sopportabile a quello più severo e doloroso, può essere affrontato in due modi diversi. Il primo prevede un intervento terapeutico con cure e trattamenti adatti ad alleviare o eliminare i sintomi. È questo il trattamento sintomatico e ha come obiettivo principale far star meglio fisicamente chi ha il problema. Era il trattamento medico riservato agli schiavi, perché il prima possibile tornassero al lavoro, trattamento medico operato dagli schiavi stessi per gli schiavi ammalati. I primi medici furono infatti schiavi che per le loro conoscenze acquistavano privilegi rispetto agli schiavi comuni. Nei tempi più antichi la medicina non era praticata da uomini liberi, solo più tardi le conoscenze mediche dello schiavo vennero riconosciute utili anche dal padrone e dagli uomini liberi. Da allora la scienza medica dello schiavo cambiò completamente obiettivo. E fu così che proprio nella ricerca di curare il padrone, il ricco, si rese necessario procedere verso una seconda forma di terapia, la terapia eziopatogenetica, terapia orientata a conoscere e risolvere la causa del sintomo, con l’obiettivo principale di una guarigione integrale della persona in tutte le sue dimensioni. È il trattamento, il metodo, che cerca appunto di conoscere la causa (ezio) del sintomo di dolore (pato) e la sua origine (genetica). Gli schiavi curavano gli schiavi con il metodo sintomatico, mentre curavano i padroni con il metodo eziopatogenetico. Dunque oltre che prodigarsi per la guarigione completa dal sintomo è possibile avere a cuore e tendere anche alla guarigione completa e integrale della persona.

Il punto più importante dell’attuale spirale in cui sembra essere ricaduta la medicina, è forse l’incapacità di individuare patologie con tempi di sviluppo lunghi in condizioni asintomatiche, in altri termini, DI FARE PREVENZIONE, allungando la vita del paziente quando le sue condizioni sono ancora buone e non, come oggi, quando ormai il degrado fisico è notevole, con gravi conseguenze dal punto di vista economico e sociale.

—Invece oggi è possibile possibile non solo eliminare gli squilibri identificati, prevenire le patologie con anni di anticipo,  ma anche rendere cosciente il paziente di quelli che sono i suoi modelli di reazione e portarlo ad attenuare od eliminare le esasperazioni nelle reazioni, dovute a modelli distorti creati nei primi anni della vita.

UN ESEMPIO:

La diapositiva seguente mostra un caso di patologia cardiaca manifestata con sintomi clinici, ma non rilevabile dall’ECG o ecocardio, se non in modo molto marginale.

Nessuna ischemia e’ presente (proteina S-100 a zero), ma il muscolo cardiaco ha le sue cellule con bassa energia ed i markers di sofferenza si alzano a livelli notevoli, pre-infartuali (troponin 1, acido lattico, proteina C reattiva, etc.).

Si noti l’insufficenza del processo di metilazione (omocisteina alta), la glicosilazione elevata (1-HL), il detossificante GST alto nel lato destro del cuore.

In sede di simulazione dell’efficacia della terapia, si e’ riscontrata una grave carenza di diversi sali cellulari, ubichinone e pl-pufa.

La terapia ha portato all’annullamento dei sintomi ed al recupero delle forze in pochi giorni.

NOTA:

Due reparti di cardiologia ospedalieri avevano prescritto al paziente solo sedativi e psicofarmaci antidepressivi !

malattia cardiaca

Ciascuna patologia è caratterizzata da una serie di processi biochimici attivi che la contraddistinguono, localizzati nelle aree sedi della patologia. Conoscendo l’espressione biochimica dei marcatori stabili che si formano, indicati nella letteratura post mortem, è possibile identificare con chiarezza la malattia in atto. I maggiori o minori livelli di alcuni di questi marcatori, ci dirà altresì lo stadio di avanzamento della patologia, nonché le sue possibili varianti. Il grande anticipo nella manifestazione dei processi biochimici rispetto ai segni clinici, ci consentirà di eseguire diagnosi anche molto precoci, soddisfacendo in tal modo il primo dei requisiti.

Disattivando i neuroni rimasti coinvolti  dalla somatizzazione  di un trauma psichico  e contrastando  i  processi  biochimici derivati  dall’autossidazione delle sostanze emesse  ed  altri squilibri  collegabili,  e’ possibile tamponare  o  bloccare l’insorgenza di una probabile  patologia neurodegenerativa  in condizioni  di totale asintomaticita’,  quando i danni sono minimi e la qualita’ della vita del paziente ancora  massima.

Quando oggi viene  fatta  la diagnosi, una notevole percentuale  di  neuroni coinvolti  e’ gia’ andata perduta  (dal 60 all’80%)  e  le possibilita’ di recupero sono  praticamente nulle. Con la diagnosi ultra-precoce,  il blocco della patologia puo’ arrivare ad essere anche totale  e  definitivo.

UNA DIAGNOSI ULTRA-PRECOCE PUO’ ESSERE FATTA SOLAMENTE SE SI  E’ IN GRADO DI CONTROLLARE I PROCESSI  PATOLOGICI  ATTIVI  NELLE SINGOLE  AREE CEREBRALI

I principali modelli neuronali sul come nasce e si sviluppa una malattia

schema_attivazione_malattie

—L’attivazione neuronale continua è l’origine della massima parte delle nostre patologie per le conseguenze che porta:

1. —Inibizione del sistema immunitario
2. —Alterazione delle peristalsi
3. —Alterazione delle regolazioni pressorie
4. —Perdita di concentrazione
5. —Squilibri metabolici pesanti
6. —Alterazione dell’umore

sempre tenendo conto di altri importanti cofattori come l’Attivazione neuronale per somatizzazione di trauma, la Condizione del terreno biologico, l’ Agente esterno patogeno.

La maggior parte delle patologie organiche è di fatto la conseguenza della somatizzazione di traumi psichici vissuti e somatizzati.

esoressioneMOZIONIL’espressione continua di neurotrasmettitori, neuropeptidi e corticosteroidi inibitori (gaba, glicina, bombesina, vip, istamina, sostanza p, crf, cortisolo, etc.) porta ad inibizione parziale o totale del sistema immunitario nell’area in cui vengono espressi i relativi recettori (membrane di cellule organiche , di linfociti, di gangli nervosi, etc.).   Ricordiamo che meno del 2% delle comunicazioni neuronali si svolge al livello sinaptico, tutto il resto avviene per via legante-recettore tramite peptidi e per via elettromagnetica.

L’interazione mente-corpo e’ continua e gestisce le modificazioni del comportamento degli organi interni.

In alcune espressioni patologiche l’azione dei meccanismi emozionali e’ indiretta: un evento che colpisce il cervello addominale inibendolo, portera’ a sviluppo di parassiti nell’area intestinale coinvolta, con conseguenti malattie della pelle, gonfiori, problemi articolari, ed altro. ( vedi il nostro articolo Molti li hanno pochi lo sanno: i nostri amati-odiati parassiti. )

Lo stesso evento portera’ anche a sviluppo di cellule tumorali nella stessa area, in quanto il sistema immunitario ne riduce il contrasto essendo dedicato ai parassiti.

schema_elementare_fasi_malattieL’espressione continua di sostanze eccitatrici (dopamina, acetilcolina, adrenalina, noradrenalina, glutammato, aspartato, etc.), a seconda dell’area che sviluppa i recettori per dette sostanze, portera’ ad esaperazione dei ritmi cardiaci o delle peristalsi nei tratti del digerente interessati; alterazioni pressorie; modificazioni del bilancio idrico, etc.

L’autossidazione dei neurotrasmettitori emessi con continuita’ generera’ catene di radicali che porteranno a processi ossidativi, nitrosilanti, glicosilanti, etc. Con inizio dei danni che vedremo manifestati nel futuro.

Inibizioni sessuali di vario tipo sono la conseguenza dell’espressione continua di neuropeptidi inibitori sia nella donna che nell’uomo (prolattina, corticosteroidi inibitori, etc.)

La gestione dei processi infettivi e’ legata allo stato di un possibile trauma somatizzato in un’area cerebrale correlata con l’organo periferico interessato. La fase di uscita dal conflitto attiva virus, batteri e funghi. Il controllo dell’attivazione di interferoni, interleuchine e T-helper evidenzia il fenomeno.

 

Letteratura:

Peptide receptors as molecular targets for cancer diagnosis and therapy.

Vasoactive intestinal peptide/pituitary adenylate cyclase-activating peptide receptor subtypes in human tumors and their tissues of origin

Vasoactive intestinal peptide-receptor imaging for the localization of intestinal adenocarcinomas and endocrine tumors.

Calcium-dependent growth regulation of small cell lung cancer cells by neuropeptides.

Regulatory peptide receptors in human hepatocellular carcinomas

Peptide receptors in neuroendocrine tumors of the lung as potential tools for radionuclide diagnosis and therapy.

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( continua)  – articolo in fase di pubblicazione

 

Per informazioni contattare la nostra sede e  chiedere di:

Progetto di Medicina Sociale Qantiqa) –  Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264 Call Center 3929896413.  

Altre informazioni sulla Visita TLM:

 

 

Altre informazioni sulla Visita TLM:

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

La Visita Medica TLM: 3. L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

… segue dalle parti precedenti: 2.  L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del Corpo Umano: ” the primo vascular system”.

e poi seguono le seguenti parti:

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

In questo articolo spieghiamo:
-il perchè delle indagini molecolari nelle aree cerebro-spinali tali per esempio i nuclei della base, il tronco encefalico/cervelletto, il corticale temporale, il frontale ed il prefrontale, l’occipitale ed il parietale, il  motorio, il sensorio, il midollo spinale, l’ area funzionale del simpatico, l’area funzionale del parasimpatico, il cervello addominale, il corpo calloso, l’epifisi, l’ipofisi, l’ipotalamo, l’ippocampo, le meningi, il talamo, ciascuna area bilateralmente distinta tra l’emisfero destro e sinistro per un totale di 40 aree diverse.
– la necessità in una  Diagnosi precoce di processi attivi che possono portare a patologie del SNC: Alzheimer, Demenza vascolare, Demenza per Corpi di Lewy, Parkinson, PSP, Sclerosi laterale amiotrofica, Sclerosi multipla, Corea di Huntington, Psicosi, Encefaliti, etc.
– come sia possibiile l ‘Individuazione, nelle specifiche aree cerebrali, dei traumi psichici vissuti e somatizzati con attivazione continua di neuroni emittenti neuropeptidi e neurotrasmettitori.  Indicazione automatica di quando sono avvenuti (da prenatale e perinatale fino ad un mese dal test).
– la necessità di eseguire Test dei neurotrasmettitori e neuropeptidi nelle aree cerebro-spinali, che ci rivelano le emozioni vissute nel passato per comprendere le nostre malattie attuali
– la necessità di eseguire  una Verifica delle molecole espresse con continuità negli organi o aree cerebro-spinali, che identificano processi ossidativi, glicosilanti, infiammatori, eccitatori, proteine, fattori di crescita, attivazione di virus, batteri, etc.

Dopo aver chiarito nella puntata precedente il meccanismo di lettura (o ascolto) dei segnali biofotonici trasmessi all’esterno dal corpo, passiamo ora a cercare di  chiarire il meccanismo di lettura (o ascolto) delle aree cerebrali e della relativa analisi.

pribman
Karl Pribram ( 1919-2015)

olografiaesensi Vale la pena a questo punto un piccolo inciso sul vedere o l’ascoltare: nel sistema olografico il nostro sistema visivo è sensibile alle frequenze sonore.…  Anche in questa puntata trattiamo pertranto  di nuove scoperte scientifiche, ancora poco o per niente conosciute ed applicate in Italia, anche se utilizzare il termine “nuovo” potrebbe  sembrare un eufemismo, in quanto gli studi del Prof. Karl Pribram, Neurochirurgo, professore di psichiatria e psicologia alla Stanford e Georgetown Univ. , datano ormai diverse decine d’anni. Karl Pribram ha lavorato oltre 30 anni con decine di scienziati sotto la sua direzione, per studiare e far conoscere l’organizzazione holografica del cervello partendo dagli studi di David Bohm. Karl Pribram ci ha lasciati a gennaio di quest’anno (2015) all’età di quasi cent’anni ed è stato assolutamente uno dei principali  geni dell’umanità, colui che ci ha permesso di mappare l’intero cervello umano.

The Holonomic Brain System ovvero: la “Patch Holography”  è stata una  rivoluzione totale delle nostre conoscenze sul funzionamento del cervello.  Il universolomonico3nostro cervello dunque è un meccanismo olografico che funziona all’interno di un intero universo olografico.  Pribram si pose fin dall’inizio della sua carriera alcune domande fondamentali: quali come e dove i ricordi vengono immagazzinati nel cervello? Esistono particolari aree dedicate nel nostro organo cerebrale? Dove avviene, esattamente, la percezione a livello cerebrale?
Grazie  a lui possiamo darci delle risposte  e soprattutto comprendere che  significa che il nostro cervello funziona come un ologramma.  
Con questo modello, Pribram ha quindi teorizzato che le informazioni e i ricordi immagazzinati nel nostro cervello, non vengano “registrati” nei neuroni, ma siano il risultato di figure (o pattern) d’onda interferenti, spiegando in tal modo la capacità del cervello di immagazzinare un’enorme quantità di informazioni in uno spazio relativamente piccolo. cervello4

Karl Pribram si interessò dapprima (era il 1946) ai lavori di Karl Lashley (il padre fondatore della psicologia fisiologica nord-americana), atti a scoprire la localizzazione degli engrammi, ovvero le tracce mnestiche (=relative al patrimonio mnemonico) in cui si depositano i contenuti informativi acquisiti, in poche parole la sede della memoria, il nostro hard disk interno. Lashley addestrava i ratti a compiere certe operazioni, come percorrere un labirinto. Poi questi rimuoveva chirurgicamente parti del cervello e li rimetteva alla prova. Voleva letteralmente estrarre la parte di cervello che si supponeva contenere la memoria del labirinto. Immaginate la sorpresa quando si rese conto che, non importa quanto grande fosse la parte di cervello rimossa, pur mantenendo il ratto in vita, a questi non si cancellava mai la memoria. In genere le abilità motorie del ratto venivano compromesse e si muoveva a fatica, ma la memorie restavano imperterritamente intatte! La memoria, quindi, sembrava essere distribuita in ogni parte del cervello, efficace ovunque nel medesimo modo.  Fu così che Pribram si concentrò sulla visione.

Fino a quel momento la teoria convenzionale riguardo alla percezione visiva era che questa era dovuta a potenziali d’azione, cioè che essa avvenisse grazie alla messa a fuoco degli oggetti da parte del sistema sensoriale deputato a questo compito, riproducendone poi le caratteristiche a livello corticale ed inviando quindi l’informazione all’area visiva primaria. Lo abbiamo pensato tutti: sempre ci siamo paragonati al meccanismo di una macchina fotografica interna che riproduce fedelmente le caratteristiche del mondo esterno di cui facciamo esperienza. L’oggetto visto è trasformato dall’occhio in segnali elettrici che raggiungono la corteccia visiva organizzata in colonne specifiche per orientamento spaziale.

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Un unico ologramma in grado di memorizzare le informazioni 3D in un modo 2D. Tali proprietà possono spiegare alcune delle abilità del cervello, tra cui la capacità di riconoscere oggetti con angolazioni diverse e dimensioni che nella memoria originale memorizzata.

 —Pribram ha dimostrato che ciascuna colonna è sensibile ad un determinato intervallo di frequenze generate da una trasformata di Fourier(vedi qui una semplice spiegazione sulle sue implicazioni)

Sono stati effettuati esperimenti su gatti e scimmie utilizzando microelettrodi introdotti  nella corteccia visiva per misurare il numero di potenziali d’azione/sec. Tutti gli esperimenti mostrarono  che si poteva danneggiare quasi completamente tutto il nervo ottico di un gatto senza interferire in modo evidente con la sua capacità di vedere ciò che stava facendo, i suoi movimenti e così via. Ed il massimo  dell’azione è stato ottenuto al ruotare delle immagini, in corrispondenza del picco massimo dello spettro delle immagini.  Molti altri esperimenti hanno sempre confermato la validità della teoria. Basterebbe una piccola porzione rimasta inalterata del tratto ottico (come per i topolini di tessuto cerebrale), per ricostruire l’informazione visiva (come per i topolini la rievocazione della routine). 

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Come si può vedere nell’immagine, l’olografia ottica produce una particolare pellicola che, al contrario di qualsiasi pellicola bidimensionale impressionata (come quella fotografica appunto), permetterà di ottenere l’immagine della mela tridimensionale – esaminabile sotto qualsiasi angolazione e da qualsiasi prospettiva – esattamente come se stessimo guardando la mela reale. Per farlo, basterà illuminare un suo qualsiasi punto (qualsiasi!) con un fascio di luce laser. Se ne deduce che ogni minuscola porzione della pellicola, e quindi dell’informazione codificata, contenga tutta l’immagine.

L’organizzazione olografica vale per la vista, per la memoria ed in genere per i sensi.

La teoria di Pribram dunque dimostra l’effettiva capacità del cervello di leggere le informazioni, le quali si presentano sotto forma di onde, per poi convertirle in schemi di interferenza e trasformarle, proprio come nell’olografia, in immagini virtuali tridimensionali. Con delle precise equazioni la scienza è oggi in grado di analizzare e descrivere qualsiasi schema come un insieme di oscillazioni regolari e periodiche, che differiscono tra loro solo nella frequenza, fase e ampiezza d’onda. Qualsiasi immagine ottica può così essere tradotta e convertita in uno schema matematico di figure di interferenza, proprio in accordo con il teorema di Fourier: esso infatti dimostra che ogni oscillazione periodica di un’onda può essere sempre considerata come la somma di oscillazioni armoniche le cui frequenze sono tutte multiple, secondo numeri interi, della frequenza del moto periodico considerato.

ponte_ologrammi_03Proprio come mostra l’olografia, ogni cosa che vediamo può essere descritta come particolari configurazioni ondulatorie, il tutto supportato e confermato da una base matematica. Ma non solo: un’altra caratteristica delle equazioni di Fourier è che permettono di utilizzarne le componenti che rappresentano le interazioni delle onde e usarle per ricostruire qualsiasi immagine (… questo curiosamente richiama anche quegli strani esperimenti che  il grande esperto di musica prepolifonica Padre Ernetti faceva con il suo gruppo di premi nobel ancora dagli anni  quaranta del secolo scorso,  in campi ritenuti “assai non convenzionali” dalla comunità scientifica di allora).
telepresenzaOlografica
E’ già arrivata la telepresenza olografica…e non solo!

Il modello del cervello mutuato da Pribram grazie alle analogie con l’olografia è quindi essenzialmente una descrizione matematica dei processi e delle interazioni neuronali. La matematica che rende tutto questo possibile è la stessa che gli scienziati adottarono per la descrizione degli eventi quantistici: fondamentalmente quindi, la matematica che descrive i processi cerebrali è la stessa di quella che descrive lo strano mondo delle particelle subatomiche!!!

Inoltre non bisogna dimenticare un altro interessante aspetto della questione: l’olografiaolografia rappresenta il trasferimento nel “dominio dello spettro” di qualcosa che noi percepiamo nel tempo e nello spazio; in altre parole, l’immagine virtuale è uno schema d’interferenza d’onda di qualcosa che viene in questo modo privato della sua dimensione spazio-temporale (ma ne resta la memoria del tempo, recuperabile con degli algoritmi matematici) : a venire rappresentata sarà solo la sua natura ondulatoria, misurata quindi come forma di energia.

olografia&scienzaGli eventi che generano conflitti sono memorizzati nel cervello in modo olonomico: gruppi di ologrammi che  registrano a velocità impressionanti tutte le informazioni che il sensoriale ha prodotto al momento del trauma vissuto e che quindi descrivono anche le condizioni ambientali,  oltre alle singole componenti emozionali scatenate dal soggetto.  Ogni evento è in una sorta di strato virtuale, posto sopra i precedenti nella stessa area cerebrale.

Grazie a questa organizzazione cerebrale i nostri medici riescono a  descrivere ogni conflitto vissuto ed a datarlo (normalmente  con un errore massimo di un mese). Come approfondiremo nella prossima puntata, la MAGGIOR PARTE DELLE PATOLOGIE ORGANICHE E’ DI FATTO LA CONSEGUENZA DELLA SOMATIZZAZIONE DI TRAUMI PSICHICI VISSUTI E SOMATIZZATI.

Paolo-Rege-GianasTalvolta o spesso, più o meno tutti abbiamo  avuto occasione di farci alcune domande senza risposta di fronte a certi eventi inspiegabili legati a malattie nostre  o di persone a noi legate. Perché la  malattia dell’intestino si è manifestata al colon e non al retto o al tenue? Perché l’intestino e non il fegato? Perché un tumore al polmone sinistro e non al destro?Perché oggi e non un mese o un anno fa? Perché io che non ho mai fumato, vivo in campagna all’aria pura, ho entrambi i polmoni con un enfisema diffuso? Perché un infarto proprio ora che ho appena terminato controlli accurati e mi avevano detto che il mio cuore era in perfetto stato?

Domande interessanti… Molte pubblicazioni di ricercatori specializzati e la nostra diretta esperienza maturata negli ultimi anni, dimostrano in modo inequivocabile che nella massima parte dei casi l’origine della singola patologia è ascrivibile a due componenti integrate fra loro:

a) lo stato del “terreno” biologico dell’organo interessato dalla patologia

b) la somatizzazione di un trauma di origine psichica nell’area cerebrale che gestisce la specifica area periferica del corpo che rappresenta simbolicamente il tipo di emozione vissuto.cibo-avvelenato-laviadiuscita-jpgFanno eccezione a questa regola incidenti con danni di tipo traumatico, avvelenamenti e contaminazioni di vario tipo, ma anche queste andando a ben ricercare, non sono comunque legati a casualità…

Da quanto detto si evince come possa essere importante poter esplorare la presenza di somatizzazioni di eventi traumatici in specifiche aree cerebrali, con la conseguente espressione continua di neurotrasmettitori e neuropeptidi, nonché le catene di metaboliti e cataboliti progressivamente generati dai singoli sottoprocessi biochimici attivati dal fattore scatenante.

La rilevazione di questi patterns ( modelli o figure) , presenti sin dalle prime manifestazioni della patologia in una fase non ancora conclamata sia a livello dell’area cerebrale interessata, sia dell’eventuale organo sistemico correlato, ci permetterebbe di

a)identificare il rischio    b) intervenire rimuovendo la causa

ove possibile, controllando l’evoluzione nel tempo del processo patologico ed intervenendo a livello farmacologico quando il terapeuta lo ritenesse opportuno.

HumanDeseasePatternQuanto sopra detto è altresì vero anche per patologie generate da meccanismi tossici, tipicamente antiparassitari di varia natura, metalli quali alluminio, mercurio, piombo e cadmio, nonché solventi e sostanze chimiche diverse, respirati per lungo tempo e trasferiti dal bulbo olfattivo nel tronco encefalico, con drammatiche conseguenze dovute a meccanismi degenerativi che si sviluppano in modo progressivo negli anni a seguire, come abbiamo avuto possibilità di accertare in molte occasioni, in piena aderenza con la letteratura scientifica.

Se vogliamo comprendere in profondità una patologia in corso, non possiamo fare a meno di indagare i processi attivi nelle aree cerebrali, per comprendere quali ordini vengano dati alla periferia che li attua! Se non vi è armonia nelle aree cerebrali, non vi sarà neanche negli organi interni.

campotorolidale1Queste metodiche consentono inoltre la possibilità di diagnosi ultra-precoci per poter intervenire prima di danni irreparabili, specie a livello cognitivo. Fino a quando non sarà scoperto un modo per ricostruire aree cerebrali danneggiate o distrutte per riattivare determinate funzionalità perdute (motorie, sensoriali, cognitive), l’unica via valida per proteggersi dalle è la DIAGNOSI ULTRA-PRECOCE.   Con le tecniche diagnostiche oggi in uso, al momento della diagnosi di una patologia conclamata la perdita di neuroni correlati con la funzione interessata è in media del 70%.   Valore elevatissimo.  Grazie alla metodica messa  a punto  è in grado di identificare processi biochimici espressi in modo patologico che, se lasciati attivi, portano nel tempo a patologie di tipo neurodegenerativo, degenerativo, etc., quando il danno a livello clinico è minimo o non avvertibile, con relativa perdita percentuale di neuroni di qualche percento. Questa è oggi l’unica via non invasiva per evitare lo sviluppo di una patologia quale Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Slerosi Multipla, Retinopatie e loro varianti.

cavolfiore
L’ortaggio può essere spezzato in tante parti, piccoli cavolfiori, e ognuna delle quali assomiglia all’intero, prima di essere suddiviso. Si può senza dubbio affermare che il cavolfiore è una forma frattale, perché si può spezzare in tante piccole parti che mantengono lo stesso aspetto dell’ortaggio intero. In altre parole, se si ingrandisce il piccolo cavolfiore diventa simile al grande (Principio di Autosomiglianza).

Chiaramente le scoperte di Pribram pongono più di una domanda esistenziale importante, oltre che  profondamente inerenti le tecniche terapeutiche, specie quelle cliniche.

Un altro interessante  punto  è come correlare le onde d’interferenza in maniera costruttiva per aumentare (=accelerare) il potenziale del cervello.
La simmetria elettrica che produce la concentrazione è la stessa compressione di carica autosomigliante  e frattale che produce la vita, la gravità e la creazione della massa dalla luce.  ( In fisica l’auto-somiglianza è basata sulla proporzione aurea ed è la causa elettrica della gravità…  un po’ come quando nel nostro cuore  incontriamo la  “perfetta compressione attrattiva” che è l’amore stesso…)
Per fare ciò può essere  sufficiente correlare le onde cerebrali in una misura di sezione aurea, ecco perchè la meditazione è così importante: rende onde disordinate perfettamente frattali e armoniche. Nelle prossime puntate riassumeremo a questo proposito alcuni studi sulla funzione dell’ epifisi ed i collegamenti con la tiroide, specie per quanto riguarda la sua funzione a livello spirituale di correzione delle distorsioni della nostra SCHEMAprimo_stepCoscienzacoscienza.

1. Le interfacce dimensionali trascendenti il nostro “corpo terreno”. Corpo-mente-spirito è un “tutt’uno”.

 Il pensiero creativo nasce in una dimensione diversa da quella dello spazio-tempo nella quale è il corpo.  Per trasferire al corpo quanto ideato da NOI, esistono una serie di strati di rivestimento del corpo stesso che fungono da interfacce dimensionali. Le più importanti per la malattia sono lo strato che gestisce le emozioni e quello che interfaccia i neuroni e le altre cellule del corpo: l’eterico.  La via comune di comunicazione  utilizzata è quella delle frequenze.  Le emozioni molto violente non rilasciate all’esterno, se perdurano per tempi lunghi, portano al danneggiamento degli strati di interfaccia, in particolare l’eterico, impedendo la riattivazione di funzioni in aree cerebrali adiacenti a quelle danneggiate con le terapie riabilitative di tipo neurocognitivo.

universolomonico1Grazie agli studi di Pribram & C. (per non parlare del corrispondente filone che fa capo all’Accademia Russa delle Scienze) oggi disponiamo di funzioni matematiche in grado di scalare alcune delle “interfacce dimensionali” di cui noi uomini “siamo fatti”, attigue al nostro corpo fisico e di cui sono costituiti ognuno dei nostri ologrammi individuali. Questi esistono e vivono  in una realtà multidimensionale, dove oltre che tenerci tutti molto più uniti di quello che pensiamo, costituiscono una realtà molto meno densa, dove tutti noi viviamo in modo “molto più espanso” rispetto alla realtà ristretta in cui siamo confinati a  vivere su questa terra. Probabilmente  è quella realtà concreta che sta alla base proprio della nostra vera realtà spirituale, per non meglio dire “divina” (vedi il sesto capitolo della visita TLM ).

Il neurologo italiano Cesare Lombroso studiò una ragazza cieca e poteva vedere con la punta del naso ed il lobo dell’orecchio sinistro. Negli anni ’60 l’Accademia Russa delle Scienze fece un’indagine sulla famosa contadina Rosa Kuleshova, che era in grado di vedere fotografie e leggere giornali con i polpastrelli confermandone le abilità e di cui  anche la rivista Life pubblicò un articolo. Ora queste abilità non hanno più segreti.

2. Le Opportunità terapeutiche. Fin dalla notte dei tempi l’arte medica è sempre stata una vocazione, reputata appunto come l’  ARTE MEDICA ! Siamo giunti in un tempo storico in cui il medico deve tornare a praticare l’arte medica e deve tornare ad essere protagonista, anche rispetto ai rigidi protocolli. pillolarossapillolablu

Oggi viviamo in tempi in cui la figura del medico è stata messa in secondo piano, dovendo egli assoggettarsi ai famosi  protocolli stabiliti a livello centrale in base ad interessi lobbistici, dove  l’industria farmaceutica ha svolto e svolge tuttora un ruolo da protagonista. Il problema è che questi protocolli sempre più spesso obbligano il medico (soprattutto quelli più preparati e che hanno svolto importanti studi in importanti istituti internazionali) a seguire dei percorsi terapeutici anche qualora non siano  condivisi o addirittura contro la propria coscienza. Solo nel caso in cui si è dimostrato che questi protocolli non funzionino, allora e solo allora il medico può determinare una terapia basata sulle proprie capacità, intuizioni e la propria esperienza personale.

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l’universo può essere definito piatto a seconda della D con cui lo guardiamo. Il principio olografico suggerisce che ci sia una superficie 2D che non riusciamo a vedere. Questa è una chiave per il nostro microcosmo.

Molti medici famosi e carismatici hanno spesso affermato  che il terapista non ha successo tanto perché dà spiegazioni al malato, quanto piuttosto perchè riesce a provocare un fenomeno di espansione  della consapevolezza della persona, cioè delle possibilità di creare o riconoscere configurazioni , più appropriate della realtà(?!). Questa attività di espansione della coscienza percettiva e di risonanza colpisce più da vicino il vero substrato fisiologico, molto più  della rivelazione…

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Così come il macrocosmo, così il microcosmo…

C’è invece una forte sensazione che quando la terapia procede bene stia emergendo   una configurazione elusiva, un potente tema centrale che diventa evidente contemporaneamente a tutti i livelli. Il terapista non sta dicendo niente di nuovo al paziente ma risuona con qualcosa che il paziente sa già e comincia a mettere più’ chiaramente a fuoco. Il cambiamento risulta come conseguenza dell’espansione di strutture configurazionali organizzantesi nel tempo...

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In arrivo i nuovi sistemi di ascolto e di lettura della salute … e della Vita

Il modello olografico suggerisce un paradigma olistico radicalmente nuovo che potrebbe darci un modo fresco di percepire e connettere fenomeni clinici che sono sempre stati considerati importanti ma che venivano relegati all’ “arte” della psicoterapia. L’errore è stato il modello di comunicazione: il trasporto di un messaggio attraverso lo spazio interpersonale”.

   Approfondimenti del lavoro di Pribram.  Modello olografico: cronologia di un’idea

1714 – Gottfried Whilelm von Leibniz, scopritore del calcolo differenziale e integrale, afferma l’esistenza di una realtà metafisica soggiacente e generante l’universo materiale. Lo spazio – tempo, la massa e il movimento della fisica e il trasferimento di energia sono costruzioni intellettuali.

1902 – William James propone che il cervello filtri una realtà molto più vasta.dove-il-tempo-finisce_43835

1905 – Albert Einstein pubblica le sue teorie.

1907 – Henri Bergson dice che la realtà ultima è un impulso vitale comprensibile solo all’intuizione. Il cervello filtra una realtà più vasta.

1929 – Alfreed Whithead, matematico e filosofo, descrive la natura come un grande nesso in espansione di accadimenti che non si esauriscono nella percezione dei sensi. Dualismi come mente/materia sono falsi, la realtà è inclusiva e intrecciata… e Karl Lashley pubblica le sue vaste ricerche che dimostrano che una memoria specifica non si trova in un posto particolare del cervello ma è distribuita in tutto il cervello.

1947 – Dennis Gabor usa il calcolo integrale di Leibniz per descrivere una possibile fotografia tridimensionale: l’olografia.

1965 – Emmeth Leith e Juris Upatnicks annunciano la costruzione di ologrammi per mezzo dei raggi laser di recente invenzione.

tutto-e-uno-nuova-edizione1969 – Karl Pribram, che aveva lavorato con Lashley come neurochirurgo, propone l’ologramma come modello dei processi del cervello.

1971 – Il fisico David Bohm, che aveva lavorato con Einstein, propone che l’organizzazione dell’universo sia olografica.

1975 – Pribram sintetizza le sue teorie con quelle di Bohm in una pubblicazione tedesca sulla psicologia Gestalt.

1977 – Pribram sottolinea le implicazioni metafisiche unificanti della sua sintesi.

Per approfondire scarica qui il file pdf sui lavori di Pribman. oppure il testo “Tutto è uno. L’ipotesi della scienza olografica”, in e-book scaricabile gratuitamente anche da internet.

DavidBohmNegli anni ’70 Pribram  incontra David Bohm, l’autore di “Il modello olografico dell’Universo”. Fisico, Professore alla London University , un protetto da Albert Einstein ed uno dei fisici quantistici più stimati al mondo. È significativo che sia Pribram che Bohn siano giunti alle loro conclusioni indipendentemente e partendo da posizioni molto diverse.

Una volta confermato  il modello olografico del cervello, la domanda che tormentava ora Pribram, era… se l’immagine della realta’ che abbiamo nel cervello non e’ affatto un’immagine ma un ologramma… si tratta dell’ologramma di che cosa?

Alcuni concetti chiave della teoria del Prof. Bohm sul modello olohrafico dell’universo:

Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un’illusione.

universolomonico2Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto.

Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente.

L’informazione è distribuita non-localmente.

La nostra stupefacente capacità di recuperare velocemente una qualsivoglia informazione dall’enorme magazzino cerebrale risulta spiegabile più facilmente, supponendone un funzionamento secondo principi olografici. Inutile, quindi, scartabellare nei meandri di un gigantesco archivio alfabetico cerebrale, perché ogni frammento di informazione sembra essere sempre istantaneamente correlato a tutti gli altri: si tratta forse del massimo esempio in natura di un sistema a correlazione incrociata.

universolonomicoNell’ipotesi di Pribram si analizza la capacità del cervello di tradurre la valanga di frequenze luminose, sonore, ecc. ricevute tramite i sensi, nel mondo concreto delle percezioni.  Codificare e decodificare frequenze è esattamente quello che un ologramma sa fare meglio, fungendo da strumento di traduzione per convertire un ammasso di frequenze prive di significato in una immagine coerente:  il cervello usa gli stessi principi olografici per convertire matematicamente le frequenze ricevute in percezioni interiori. Vi è una impressionante quantità di dati scientifici a conferma della teoria di Pribram, ormai condivisa da molti altri neurofisiologi.

Tali scoperte suggeriscono che è solo nel dominio olografico della coscienza che tali frequenze possono venire vagliate e suddivise.

Se la concretezza della realtà non è altro che una illusione olografica, non potremmo più affermare che la mente crea la coscienza (cogito ergo sum).  Al contrario, sarebbe la coscienza a creare l’illusoria sensazione di un cervello, di un corpo e di qualunque altro oggetto ci circondi che noi interpretiamo come “fisico”. Una tale rivoluzione nel nostro modo di studiare le strutture biologiche spinge i ricercatori ad affermare che anche la medicina e tutto ciò che sappiamo del processo di guarigione verrebbero trasformati dal paradigma olografico. Infatti, se l’apparente struttura fisica del corpo non è altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno di noi è molto più responsabile della propria salute di quanto riconoscano le attuali conoscenze nel campo della medicina

 Per approfondire scarica qui il file pdf sui lavori di Pribman.

“Paradigma Olografico” Vol.I “Paradigma Olografico” Vol. II

Per informazioni contattare la nostra sede e  chiedere di: Progetto di Medicina Sociale Qantiqa  –  Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264 Call Center 3929896413.  

 

Altre informazioni sulla Visita TLM:

 

Altre informazioni sulla Visita TLM:

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

La Visita Medica TLM: 2. L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del Corpo Umano: ” the primo vascular system”.

segue da:  1. bis : Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

… e poi seguono le seguenti parti:

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

 

ricettaMEDICA Nei cinque giorni prima della visita ed in particolare nel giorno della visita  bisogna  seguire delle Formalità  facili da eseguire e che verranno puntualmente comunicate dalla  segreteria. Unica così impegnativa compilare un questionario, da consegnare  possibilmente qualche giorno prima della visita.

Trattasi di una visita privata non rimborsabile dal servizio sanitario nazionale, ma rimborsabile in parte da primarie compagnie di assicurazione e come ogni vista medica, detraibile fiscalmente.

La visita, che dura circa due ore, è assolutamente non invasiva: si tratta solo di  stare seduti in  una  comoda poltrona nel massimo confort e rilassamento, rispondendo alle domande dei  medici.

Quando si entra nel locali prossimi alle strumentazioni è assolutamente e tassativamentespegnerecellulari obbligatorio spegnere il telefonino cellulare e lasciarlo fuori dai locali in cui si tiene da visita. Anche successivamente alla visita prodotti che vengono utilizzati per le terapie dovranno sempre essere protetti dalle radiazioni emesse dai cellulari. Per sicurezza conviene avvolgere ogni singolo flacone confezione con carta di alluminio e comunque in ogni caso evitare di mettere in borsetta sia il cellulare che il principio attivo utilizzato per le terapie.Consigliamo l’acquisto di un contenitore in alluminio isolante, per mantenere durante tutto il tempo della terapia i principi attivi al riparo dai telefonini cellulari soprattutto quando si è in ufficio (no vicino ad emettitori  wi-fi!) , in macchina…ed anche a casa.

Venendo alla visita, viene eseguita dapprima un’analisi interferometrica toccando le punte delle dita delle mani  e dei piedi con un rilevatore brevettato a livello internazionale e validato da importanti studi scientifici di prestigiose autorità accademiche ed europee.

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Il primo obiettivo della visita è quello di indagare su circa 40 aree cerebrali eventuali attivazioni avvenute nel passato e precisamente in momenti traumatici ( o di uno o più  eventi particolarmente spiacevoli vissuti in passato). In un secondo momento si andrà ad indagare la biochimica dell’organismo, cioè ad evidenziare l’eventuale   presenza attuale in quantità  anomale di quelle sostanze ( tra le circa 200 finora conosciute)  che il cervello ha dato ordine di produrre nel momento del trauma per fronteggiare o compensare nel migliore dei modi l’evento stesso (adrenalinanoradrenalina, bombesinaprolattina, etc.). Questo permetterà di valutare gli effetti delle sostanze stesse e della  cascata a cui hanno dato impulso e/o a cui   tuttora continuano a dare impulso, magari anche nonostante l’evento sia accaduto molti anni prima.

 Con il dettaglio dei processi biochimici attivi in ciascuna area   cerebrale o  sistemica, siamo in grado di   identificare gli eventi che hanno  generato la patologia in   atto, nonché quando sono avvenuti, potendo risalire  con   buona precisione fino al periodo pre-natale e perinatale.

Questi due obiettivi saranno ampiamente descritti negli articoli successivi. Per il momento ci concentriamo sull’aspetto dell’ascolto del corpo,  degli effetti e segni che il tempo ha lasciato in esso, come un filo d’Arianna che ci possa ricondurre al nostro punto di partenza, o forse è meglio dire di ri-partenza, arricchiti della forza e delle conoscenze che questa nuova esperienza della visita TLM ci ha consentito.

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la pelle umana può catturare energia ed informazioni dalla luce del sole

Cosa significa nella sostanza un’analisi  interferometrica ? Il concetto scientifico è assai complesso  da spiegare e presuppone conoscenze di livello superiore di anatomia, di fisica quantistica e di  matematica frattale ( gli unici tipi di fisica e di matematica considerate valide dalla comunità scientifica internazionale).

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un nucleo di corpuscolo (vedi il file pdf in calce: Kim Bong Han – primo vascular system)

Semplificando ed esemplificando potrremmo dire in senso lato che “vengono ascoltate le comunicazioni tra le cellule”, ovvero come vedremo soprattutto nella sesta parte della visita medica TLM , vine ascoltato “il dialogo interiore fisiologico del corpo”.  Vengono “letti” i biofotoni emessi dalle cellule  di certi punti del corpo. Questi Punti speciali, identificati dopo anni di ricerche sperimentali, poi finalmente spiegati in seguito  alle pubblicazioni della Università di Seul nel 2004 a proposito del Primo Vascular System  (come vedremo meglio  in seguito), sono stati opportunamente determinati secondo certi protocolli che ci permettono attraverso la validazione di alcune scale di valori clinici (rilevabili con caratteristiche di ripetibilità scientifica), con strumentazioni pubblicate,  brevettate a livello internazionale e validate da importanti studi scientifici di prestigiose autorità accademiche ed europee.

Queste tecniche comunque non sono assolutamente nuove, perchè come vediamo per esempio in  questo video anche in Russia sono stati messi a punto strumenti di lettura delle dita come per ulteriore esempio anche uno strumento (lo Starqi) messo a punto da una equipe di ricerca Austriaca, strumento di cui abbiamo già parlato in passato e che stiamo anch’esso  sperimentando da un anno circa  ai soli fini scientifici di validazione secondo i nostri protocolli interni, in quanto i Punti  che utilizziamo i nostri medici sono altri.

Per capire meglio queste procedure di analisi delle emissioni dei biofotoni dobbiamo ora introdurre una scoperta che è fenomenale e che sarà presto considerata di portata storica man mano che vengono approfondite le relative implicazioni (e soprattutto quando le multinazionali, che si occupano della nostra salute, decideranno che il momento sarà maturo…). Per aiutare a capire la portata delle ricerche in atto sui biofotoni pubblichiamo in calce a questo articolo   una serie interessante di links a studi e ricerche in corso sui biofotoni. Il nostro intento è di stimolare  dei temi appassionanti e fondamentali di cui ci stiamo occupando già da anni e di cui ci occuperemo sempre di più in  seguito: dalle conoscenze ed applicazioni pratiche della “Frequenza Madre” della Vita e del pianeta tutto  fino allo studio degli effetti delle “Frequenze Figlie” ed i  relativi collegamenti per esempio alla luce solare. Poichè la nostra “Energia Primaria” entra nel nostro corpo molto probabilmente attraverso gli occhisee-eye-to-eye! (abbiamo visto e provato su noi stessi in Russia dei dispositivi incredibili in grado di analizzare i biofotoni emessi dai nostri occhi con  applicazioni fino ad ieri inimaginabili   in campo terapeutico!)
… Siamo o non siamo esseri di luce? :(Salmo 8): Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere…  (Matteo 17): E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.   (Es 34,29-35): “Quando Mosè scese dal monte Sinai, non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante perché aveva conversato con il Signore”…Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui…. Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. …

L’Energia Secondaria invece entra attraverso l’intestino (il secondo cervello o cervello enterico) con i cibi. Così seguono come tutte le implicazioni relative all’agricoltura – vedi i nostri articoli sulla Cooperativa Vino Nuovo ed i suoi vini di luce –  e tutto il capitolo relativo all’alimentazione (parleremo presto in modo diffuso di metabolismo in relazione all’alimentazione biofotonica, nonchè dei primi alimenti funzionali biofotonici  sul mercato italiano!).

retedibonghan2Veniamo ora  a parlare di questo Quarto Sistema Vascolare del Corpo Umnano, sistema in cui scorrono i biofotoni, ovvero la luce. Si proprio quella  che viaggia circa 360.000 km al secondo e che costituisce un sistema formidabile di comunicazione tra le cellule, perchè se è vero che esiste (…e la sua esistenza è già stata dimostrata e validata) vuol dire che siamo giunti in epoca storica in cui ci aspettano grandi cambiamenti. Ecco il motivo delle grandi crisi in atto (crisi=scelta, per la  crescita e l’evoluzione!) a partire dalla crisi economica, che è ben lungi dallo star per finire…

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Un corpuscolo delle rete di Bong Han (o Primo Vascular System). Lo scienziato è scomparso negli anni ’60 pochi mesi dopo la sua sconvolgente scoperta, ora validata, 40 anni dopo…

Il Primo Vascular System è il —Sistema Vascolare scoperto dal Prof. Bong-Han  Nord-Coreano  nel 1962 e sostanzialmente  ignorato dalla medicina occidentale,  anche dopo che è stato studiato dai biofisici dell’Università di Seul con pubblicazioni a partire dal 2004.

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Una immagine allo stereomicroscopio del vaso linfatico intorno alla vena cava caudale di un ratto. La fotografia (a sinistra) e la sua illustrazione (a destra) mostrano la struttura filiforme (freccia piena) che passa gettare la valvola linfatica (freccia aperta). La fotografia è stata presa in vivo ed in situ, e un pezzo di carta nera è stata posta sotto il vaso linfatico per esporre chiaramente il bersaglio. La barra della scala è di 100 mm.

L’ipotesi più probabile è quella di una rete che trasporta biofotoni ed informazioni alla velocità della luce. —Costituito da una rete di condotti che uniscono corpuscoli posti nei punti di agopuntura e diffusi ovunque. Si tratta del vettore che trasporta le informazioni dalle aree cerebro-spinali e sistemiche ai punti di misura usati dai nostri medici.

—In corrispondenza dei sessanta punti di misura che usiamo nella visita TLM per controllare aree cerebrali ed organi, è presente un corpuscolo di Bong-Han ed i condotti che si diramano da lui.

Ecco il testo ufficiale del primo documento  apparso nella letteratura scientifica  nel 2004, a distanza di 42 anni dalla scoperta del Dr. Bong Han:

Journal of the Korean Physical Society, Vol. 45, No. 5, November 2004, pp. 1196-1198

Bonghan Duct and Acupuncture Meridian as Optical Channel of Biophoton

Kwang-SupSoh      Biomedical Physics Laboratory, School of Physics, Seoul National University Seoul 151-747    (Received 7 July 2004)

A biophoton in connection with inter-cellular communication is introduced, with its important source DNA. The Bonghan duct as anatomical structure of acupuncture meridians is considered with its flowing contents, DNA-granules. A hypothesis of an optical channel of coherent biophotons is proposed as a new communication and control network of photons, which is the physiological function of Bonghan ducts. This can explain scientifically the therapeutic effects of acupuncture.   strutturadelcondottodibongham

 scarica il file pdf Kim Bong Han – primo vascular system

scarica il file word: canali energetici e rete di Bonghan

 

Questi due video che seguono (uno dei quali un’intervista al compianto, scomparso nel  gennaio 2014 di quest’anno,  professore ricercatore fisico italiano all’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) Emilio Del Giudice, già collega del famoso scienziato Giuliano Preparata , delle cui scoperte scriveremo nelle prossime parti) sono molto interessanti per capire alcuni processi che intervengono nella realtà fisica e che gli studiosi delle nuove scienze stanno cominciando ad apprenderne i meccanismi:

 

Letteratura scientifica sui biofotoni  in relazione alla biofisica:

La luce come stimolatore e rivelatore della dinamica interna (Università di Milano Bicocca) 

An introduction to human biophoton emission.

Photonic Communications and Information Encoding in Biological Systems ( Cornell University )

New findings of the correlation between acupoints and corresponding brain cortices using functional MRI

Central nervous pathway for acupuncture stimulation: localization of processing with functional MR imaging of the brain–preliminary experience.

fMRI Neurophysiological Evidence Of Acupuncture … – MDLinx

Emission of Mitochondrial Biophotons and their Effect on Electrical Activity of Membrane via Microtubules

Auricular Acupuncture Stimulation Measured On Functional Magnetic Resonance Imaging Medical AP

Herbert Schwabl, Herbert Klima. Spontaneous ultraweak photon emission from biological systems and the endogenous light field. Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2005 Apr;12(2):84-9. PMID: 15947466

Hugo J Niggli, Salvatore Tudisco, Giuseppe Privitera, Lee Ann Applegate, Agata Scordino, Franco Musumeci. Laser-ultraviolet-A-induced ultraweak photon emission in mammalian cells. J Biomed Opt. 2005 Mar-Apr;10(2):024006. PMID: 15910080  

NON SOLO L’OCCHIO FISICO, MA ANCHE L’ATTIVITà DEL COSIDDETTO “TERZO OCCHIO” ( O OCCHIO MENTALE – PER ESEMPIO DURANTE LA PREGHIERA O LA MEDITAZIONE) RICEVE ED EMMETTE BIOFOTONI

Chao Wang, István Bókkon, Jiapei Dai, István Antal. Spontaneous and visible light-induced ultraweak photon emission from rat eyes. Brain Res. 2011 Jan 19 ;1369:1-9. Epub 2010 Oct 26. PMID: 21034725  

I Bókkon, R L P Vimal, C Wang, J Dai, V Salari, F Grass, I Antal. Visible light induced ocular delayed bioluminescence as a possible origin of negative afterimage. J Photochem Photobiol B. 2011 May 3 ;103(2):192-9. Epub 2011 Mar 23. PMID: 21463953  

M Kobayashi, M Takeda, T Sato, Y Yamazaki, K Kaneko, K Ito, H Kato, H Inaba. In vivo imaging of spontaneous ultraweak photon emission from a rat’s brain correlated with cerebral energy metabolism and oxidative stress. Neurosci Res. 1999 Jul;34(2):103-13. PMID: 10498336  

Y Kataoka, Y Cui, A Yamagata, M Niigaki, T Hirohata, N Oishi, Y Watanabe. Activity-dependent neural tissue oxidation emits intrinsic ultraweak photons. Biochem Biophys Res Commun. 2001 Jul 27;285(4):1007-11. PMID: 11467852  

B T Dotta, K S Saroka, M A Persinger. Increased photon emission from the head while imagining light in the dark is correlated with changes in electroencephalographic power: support for Bókkon’s biophoton hypothesis. Neurosci Lett. 2012 Apr 4 ;513(2):151-4. Epub 2012 Feb 17. PMID: 22343311  

I Bókkon, V Salari, J A Tuszynski, I Antal. Estimation of the number of biophotons involved in the visual perception of a single-object image: biophoton intensity can be considerably higher inside cells than outside. J Photochem Photobiol B. 2010 Sep 2 ;100(3):160-6. Epub 2010 Jun 10. PMID: 20584615  

Yan Sun, Chao Wang, Jiapei Dai. Biophotons as neural communication signals demonstrated by in situ biophoton autography. Photochem Photobiol Sci. 2010 Mar ;9(3):315-22. Epub 2010 Jan 21. PMID: 20221457  

IL NOSTRO DNA E QUINDI LE NOSTRE CELLULE USANO I BIOFOTONI PER IMMAGAZZINARE E COMUNICARE INFORMAZIONI

F A Popp, W Nagl, K H Li, W Scholz, O Weingärtner, R Wolf. Biophoton emission. New evidence for coherence and DNA as source. Cell Biophys. 1984 Mar;6(1):33-52. PMID:6204761  

Masaki Kobayashi, Daisuke Kikuchi, Hitoshi Okamura. Imaging of ultraweak spontaneous photon emission from human body displaying diurnal rhythm. PLoS One. 2009;4(7):e6256. Epub 2009 Jul 16. PMID: 19606225

IL CICLO CIRCADIANO DEL CORPO INFLUENZA L’EMISSIONE DI BIOFOTONI

 Masaki Kobayashi, Daisuke Kikuchi, Hitoshi Okamura. Imaging of ultraweak spontaneous photon emission from human body displaying diurnal rhythm. PLoS One. 2009;4(7):e6256. Epub 2009 Jul 16. PMID: 19606225

OLTRE ALLA MEDITAZIONE ANCHE LE ERBE E DI CIBI INFLUENZANO l’EMISSIONE DI BIOFOTONI

 Eduard P A Van Wijk, Heike Koch, Saskia Bosman, Roeland Van Wijk. Anatomic characterization of human ultra-weak photon emission in practitioners of transcendental meditation(TM) and control subjects. J Altern Complement Med. 2006 Jan-Feb;12(1):31-8. PMID: 16494566

F W G Schutgens, P Neogi, E P A van Wijk, R van Wijk, G Wikman, F A C Wiegant. The influence of adaptogens on ultraweak biophoton emission: a pilot-experiment. Phytother Res. 2009 Aug;23(8):1103-8. PMID: 19170145

Biofotoni e cibo. Dr. Mercola

LA PELLE UMANA PUò CATTURARE ENERGIA E DI INFORMAZIONI DALLA LUCE DEL SOLE

 H J Niggli. Artificial sunlight irradiation induces ultraweak photon emission in human skin fibroblasts. J Photochem Photobiol B. 1993 May;18(2-3):281-5. PMID: 8350193

 Hugo J Niggli, Salvatore Tudisco, Giuseppe Privitera, Lee Ann Applegate, Agata Scordino, Franco Musumeci. Laser-ultraviolet-A-induced ultraweak photon emission in mammalian cells. J Biomed Opt. 2005 Mar-Apr;10(2):024006. PMID: 15910080 

The Body’s Biophoton Outputs Are Governed by Solar and Lunar Forces

LE EMISSIONI DI BIOFOTONI DA PARTE DEL CORPO UMANO SONO GOVERNATI DALLE FREQUENZE  SOLARI E LUNARI:

 Janusz Slawinski. Photon emission from perturbed and dying organisms: biomedical perspectives. Forsch Komplementarmed Klass Naturheilkd. 2005 Apr;12(2):90-5. PMID:15947467

 Cristiano M Gallep, Thiago A Moraes, Samuel R Dos Santos, Peter W Barlow. Coincidence of biophoton emission by wheat seedlings during simultaneous, transcontinental germination tests. Protoplasma. 2013 Jun ;250(3):793-6. Epub 2012 Sep 26. PMID: 23011402

Peter W Barlow, Joachim Fisahn. Lunisolar tidal force and the growth of plant roots, and some other of its effects on plant movements. Ann Bot. 2012 Jul ;110(2):301-18. Epub 2012 Mar 20. PMID: 22437666

Per informazioni contattare la nostra sede e  chiedere di:

Progetto di Medicina Sociale QantiQa  –  Capriccio di Vigonza, Via Gorizia 1, 049 980 0264
Call Center 3929896413. 

 

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:   

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

… segue da: 1,Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

e continua  poi con le seguenti parti:

2. L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del Corpo Umano: ” the primo vascular system”.

3.  L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.  Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5. L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6.   L’analisi del dialogo interiore

Potremmo prendere come esempio una qualsiasi delle seguenti  situazioni che a molti saranno  capitate, tipo il vedere o sfiorare un incidenterapina per un attimo, lo sfuggire ad un pericolo in modo fortunoso, piuttosto che subire un furto in casa, o anche un tentativo di scippo, piuttosto che una minaccia, un‘offesa, un’ingiustizia, una separazione, un’attacco, … Insomma uno spavento importante. Per un bimbo potrebbe succedere anche solo vedendo una scena di un  film o di un telegiornale , peggio  assistendo ad una “prima” lite tra i genitori, ma anche solo fra fratelli od anche amici-compagni di scuola, piuttosto che la “prima” sgridata di un insegnante o della mamma, della nonna…

rapiba con coletllo1Immaginiamo per esempio che uscendo questa sera da un posto qualsiasi, magari dal’ufficio o da un locale, mentre stiamo raggiungendo la nostra auto nel parcheggio, un tale si avvicini e con un coltello  ci intimi di consegnargli il portafoglio o la borsetta…

Come reagiremmo?

Certo ognuno a modo suo…

A modo proprio.

In base al proprio modo di pensare, più o meno comune, produrremmo un certo tipo di sostanze (di biochimica) nel nostro organismo.

Probabilmente la sostanza che produrremmo in modo più notevole è adrenalina, cioè la sostanza più utile per poter “combattere o fuggire”. Ma non è detto.

Dipende sempre dal nostro modo di pensare, dall’indole che abbiamo sviluppato (al posto di quella che ci è propria…).

furto-casaMagari se siamo tipi particolarmente eccitabili, potremmo produrre più dopamina. Se magari avessimo subito da poco un  furto in casa da parte di un appartenente a qualche categoria sociale che oggi è spesso nei mass media  e “ce l’avessimo” in modo particolare con quella categoria, produrremmo più bombesina, se ci sembrasse di aver riconosciuto qualche tratto somatico attraverso la maschera…

monetine
… prenda pure anche queste! Lei ne avrà sicuramente più bisogno!

Diversamente se siamo  invece persone particolarmente serene e colme d’amore saremo invece felici di poter contribuire al sostentamento del malcapitato… e reagiremo senza paura, magari producendo serotonina, nella certezza che il giorno dopo Provvidenza ci rimborserà il doppio del maltolto…, lodando e ringraziando per l’opportunità che ci è capitata. Ne conoscete di questo tipi? (…bisogna vivere nella stessa “frequenza” per poterli incontrare! Chiediamoci pertanto perché facciamo più spesso certi incontri piuttosto che altri).

Non esiste una persona uguale, nonostante la sempre più pressante azione di omologa da parte dei mass media e delle agenzie educative!

Ora prendiamo in esame l’azione normalmente ritenuta la più naturale, cioè la produzione di adrenalina che ci mette più facilmente in grado di combattere per mettere in fuga il malvivente. Immaginiamo di aver combattuto e di avere messo in fuga il malvivente oppure di essere riusciti a scappare ed a seminarlo.

Tutto bene, dunque.

Un sospiro di sollievo…

gazzella e leoneSe fossimo come una gazzella per esempio, nel caso in cui questa fosse riuscita “a scampare al leone”,  dopo qualche minuto la vedremmo tranquillissima a brucare l’erbetta. Come se nulla fosse successo.(… è per questo che ad una gazzella non viene mai l’ulcera!).

INVECE A NOI CHE COSA SUCCEDE?

Indipendentemente (più o meno) dall’esito dell’evento, specie se nel frattempo non incontriamo nessuno con cui confidarci e nemmeno abbiamo l’abitudine di meditare la sera prima di andare  a letto, appena  ci stendiamo sul letto, dove va il nostro pensiero? (ma sicuramente magari  già prima mentre rincasavamo guidando o forse anche più tardi  in bagno durante la toilette…)

Scommettiamo che  va subito a rivivere l’evento della tentata rapina?

Scommettiamo che se magari ci svegliamo anche un paio di volte la notte, il pensiero torna sempre lì… ed  anche il mattino appena ci svegliamo?

Per quante volte, quanti giorni?

Dipende sempre dall’emozione che ha accompagnato l’evento, da quanto forte è stata, cioè in definitiva dal nostro personale modo di pensare. Da questo dipende tutto ciò che ci accade, perfino la forma del nostro corpo…

INSONNIA3Il problema però è che mentre siamo distesi (non più) tranquillamente sul nostro letto, l’adrenalina in questi  “casi di ritorno in mente “ non serve, perché qui non dobbiamo  più combattere né fuggire, dato che siamo distesi su un letto!… Quindi così facendo questa adrenalina non possiamo consumarla e questa si accumula  nel nostro organismo. In condizioni norrnali circa il 3% viene recepita dai recettori cellulari, ma il 97% va in circolo…

… e farà danni! Modificherà gli equilibri endocrini ed attiverà svariati processi nel nostro organismo, con ben precise conseguenze, che come vedremo si possono con altrettanta precisone individuare e misurare.

Talvolta la produzione “inutile” di adrenalina si protrae per giorni, mesi, anni, anche unintera vita… Dipende da quanto era importante lo spavento, insomma da quanto continuiamo a pensarci, spesso in modo ossessivo (…ancor peggio se anche in solitudine, senza poterci confidare con qualcuno ed in qualche modo scaricare le emozioni).

Gli scienziati (a partire dai lavori di Candance Perth come avremo modo di vedere nelle seguenti puntate)  hanno individuato circa 200 sostanze  che noi, anzi il nostro cervello dà ordine di emettere per affrontare i fatti della vita, per compensare nel modo più ”intelligente secondo natura”, con il minimo sforzo e danno possibile, insomma nel modo ottimale che il nostro modo di pensare ci consente. Perché come già detto in realtà tutto dipende sempre dal nostro modo di pensare (ecco perché le malattie sono in qualche modo utili, perché ci spingono a cambiare il nostro modo di pensare ed evolverci, sempre se comprendiamo questi processi. ( ecco perché l’ultimo capitolo della visita TLM è dedicata alla comprensione del nostro dialogo interiore).

La buona notizia è che grazie alla visita TLM il medico è in grado di formare una mappa completa e precisa di tutti i principali eventi, quasi sempre quelli conflittuali, che ci sono accaduti nella vita. Le chiamiamo “attivazioni cerebrali”. Gli eventi possono anche essere datati, con un errore massimo di un mese, arrivando addirittura in età perinatale.

Non solo: il medico riesce anche ad indagare e  formare  (e stampare…) un grafico preciso relativo a ciascuna delle circa 200 sostanze poco fa citate. Questo fatto è molto importante perché il medico è in grado di valutare l’effetto di queste sostanze nell’organismo a seconda della misura trovata.

Immaginiamo per esempio che il valore normale di una sostanza presente nel nostro organismo sia normalmente di 400 unità, che l’evento indagato si sia accaduto 10 anni fa e che oggi il medico misuri un valore di 4.000 unità. Sapendo che il valore “fuori scala” di quella sostanza sia 8.000, il medico può ragionevolmente concludere che serviranno circa altri 10 anni per arrivare al “fuori scala”. Il “fuori scala” corrisponde a ben precise malattie o all’inizio di ben precisi processi fisiologici con ben determinati effetti sulla nostra salute e sulle funzioni dei vari organi.

Il medico può quindi scoprire e prevenire molte patologie molto prima che si manifestino, così come può individuare molti processi correlati (come per esempio le attività tossiche di molti tipi di parassiti)… e molto altro ancora (non esclusi i processi di tipo cancerogeno  di mote altre patologie cronico degenerativo di fronte alle quali la medicina non ha ancora trovato rimedi; basti pensare all’Alzheimer , al Parkinson, al diabete e così via…

Anzi il medico può fare molto di più, perché ovviamente disponendo di questa mappa precisa relativa ad attivazioni e  sostanze presenti, può con molta precisione “spegnere” tutte le attivazioni riscontrate e riportare a valori normali le sostanze misurate e  trovate con valori fuori dalla norma.

Tutto questo con sostanze naturali, con antidoti di facile uso ed efficacia accertata.

A patto che la terapia determinata dal medico venga seguita con la massima precisione.

In caso non venga seguita con la precisione necessaria, bisogna avvisare il medico tutte le volte che non viene seguita, in modo che si possa procedere immediatamente ad una visita di controllo e determinarsi il da farsi, per non rendere inutile il cammino fin ad allora eseguito, buttando via tempo e denaro…

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

Altri articoli sullo stesso tema:
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Articoli sulla Geometria Sacra (ed i principi di fisica quantistica):

Una visita medica speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

PREMESSA ALLA VISITA TLM:

Alla fine degli anni 70 è nata negli Usa la Medicina Funzionale,  medicina a cui ricorrono oggi circa 70 milioni di americani, appartenenti al ceto socio-culturale più elevato ed i cui principi sono considerati dalla comunità scientifica internazionale i più avanzati e rappresentativi della medicina occidentale. Essenzialmente si tratta di ritrovare,  ripristinare e rimettere il nostro organismo in grado di mantenere quegli equilibri (a livello cellulare) che per qualsiasi ragione (traumi, patologie, stress, vecchiaia…) abbiamo perduto. Quindi prevenzione delle disfunzioni e loro continuo ripristino, indagando le principali funzioni organiche a partire dalle più elementari sindromi metaboliche e successivi processi infiammatori, seguendo i relativi pathways  cioè i i meccanismi informazionali e di trasmissione (a livello cellulare).

La medicina funzionale è stata la prima medicina a sdoganare a livello scientifico l’importanza dell’alimentazione e soprattutto l’importanza della spiritualità, quindi l’influenza di questa a livello dei principali neurotrasmettitori e i relativi recettori a livello cellulare. Da qui segue l’indagine dell’influenza dell’epigenetica sulla Genetica umana.

In poche parole secondo la medicina funzionale esiste un rapporto scientifico tra  le funzioni spirituali e quelle fisiologiche dell’uomo.  Esistono dimostrazioni scientifiche che le malattie possono avere una causa spirituale.

Da secoli nei Libri Sapienziali si legge che l’uomo è un Essere di Luce, che nell’eternità abita in un’altra dimensione, con una capacità molto più espansa in tutti i sensi, rispetto a quello che proviamo qui ora. Che 100 anni quaggiù sono sono come pochi attimi in quella dimensione.

Che ci facciamo qui dunque? … se fosse vero che questa vita  corrispondesse a solo pochi attimi  della Vita vera e reale, cioè quella  della dimensione in cui “viviamo eternamente”?

… Chi può dirlo con certezza, non lo sappiamo. Probabilmente siamo qui “solo” per eseguire qualche prova, una semplice  serie di allenamenti necessari, durante il nostro cammino evolutivo di trasformazione.  Si legge che questa sia solo una tappa intermedia, per allenarci ad imparare ad amare. Magari, per poterci godere più intensamente la dimensione in cui siamo partoriti, dopo questa vita terrena, come se fosse una nuova nascita.

In questa dimensione però talvolta, diciamo pure spesso, ce ne dimentichiamo che siamo Esseri di Luce. Di conseguenza cadiamo  “fuori strada”,  in uno stato di disarmonia. Questo sarebbe il motivo  che ci conduce a quello stato che chiamiamo “malattie”, che altro non è che  lo stato di paura e di sofferenza in cui  scegliamo di vivere, senza rendercene conto, perchè diamo la colpa ad altri. Quando siamo piccoli la colpa è dei genitori, poi degli “amici” , in seguito del partner e così via.

L’unico stato possibile che ci canticodellecreature3aiuta a recuperare la nostra armonia e che ci riporta al nostro stato naturale (che è di Gioia e Serenità) è quello di imparare a Vivere il più  a lungo possibile in gratitudine.  Stato da cui è poi facile celebrare la nostra vita nella Lode.

Lode di chi? Secondo un certo Gesù,  siamo creature che partecipano a pieno titolo alla qualità di Dei  (cfr Giovanni 10,34 ).

La medicina quantistica si occupa soprattutto della biofisica del corpo umano e spiega le correlazioni tra questa e la biochimica del corpo umano. Prima di passare alla parte strettamente scientifica dunque,  questa premessa era d’obbligo e spiega la prima ragione del nome che abbiamo scelto per i Qantiqa Points, i centri medici in cui si tengono le visite TLM. Il nome   “Cantica”, risuona  con una parte profonda della nostra Essenza, come quella evocata in modo eccelso dalle atmosfere del Cantico delle Creature di San Francesco o ancora del Cantico dei Cantici.

Allo stesso tempo il nome Cantica, ovvero QantiQa,  oltre alla quantistica vuole evocare i principi su cui si fondano le Nuove Scienze e  che prendono tutte origine dai fondamenti della Scienza Quantistica. Molte nanotecnologie derivate dalla fisica quantistica stanno rivoluzionando l’organizzazione di quel Nuovo Mondo,  già operativo ed attivo in molti settori, di cui spesso sentiamo parlare dai mass media e che sta declinando un nuovo modo di concepire l’organizzazione sociale, l’economia, la scienza in questa fase storica molto speciale. Non fa eccezione l’entrata nel Nuovo Mondo anche di tutto ciò che è correlato alla Salute e alle  Cure, nonchè più in generale dei nuovi Stili di Vita, che vediamo emergere sempre più preponderanti attorno a noi.       03art_ologramma-300x300

E’ da questo nido di relazioni che esistono tra scienza e spiritualità (Spiritualità senza nessun tipo di accezione religiosa intendendo noi con il termine solo la nostra “capacità di dare e ricevere amore”), che prende spunto questa visita medica “veramente intensa”.

Questa visita ci introduce in un sentiero terapeutico che conduce alla guarigione con una frequenza  di casi elevatissima, anche in presenza di patologie cronico-degenerative tra le più gravi dei nostri tempi.

Durante questa visita ci riprendiamo il tempo.

Ci dedichiamo del tempo per conoscere noi stessi, non solo dal punto di vista psico-spirituale, ma soprattutto sia fisiologicamente che chimicamente, perchè la nostra biochimica è spesso causa ed effetto del nostro modo di pensare. Conta così tanto che  ci può addirittura impedire di essere noi stessi.

… fino a questa visita, almeno. Dopodiche, probabilmente per la prima volta nella nostra vita, potrà essere possibile cominciare a “pensare ciò che desideriamo”  e pertanto iniziare  “a fare ciò che desideriamo” (…e non ad essere e fare ciò che gli altri hanno sempre voluto che fossimo o pensassimo”).

Cominceremo a riconoscere noi stessi.

Durante questa visita possiamo riascoltare  tutti i fatti salienti della nostra vista che hanno lasciato un segno profondo in noi stessi e nella Vita. E’ un tempo di ascolto.

Ci mettiamo in ascolto di tutti quei fatti importanti che un particolare dispositivo utilizzato dal medico, permette di classificare ed addirittura a datare con una precisione notevole e cioè con un errore massimo di un mese, a partire fin in età perinatale, cioè dal momento del concepimento.

TIME TO LISTENDa qui il nome TLM – TIME LISTEN METHODOLOGY. Grazie a questa visita saremo in grado di  disegnare, se lo desideriamo, più mappe.

1. Quella delle nostre attivazioni cerebrali,

2. Quella di tutte le sostanze biochimiche che il nostro cervello ha dato ordine di produrre per fronteggiare tutti gli eventi più difficili della nostra vita, quelli traumatici, che non ci aspettavamo e  che abbiamo vissuto in solitudine fino al momento attuale. Lasciando un segno profondo nel nostro organismo,

DIALOGO INTERIORE3. (ergo…) Quella del nostro dialogo interiore.

Ma ora scoperto chiaramente, anzi scovato, nel nostro cervello e che qualsiasi sia la bomba che ci troviamo di fronte, siamo sicuramente in grado di disinnescare definitivamente.

La problematica principale delle visite mediche odierne: l’ansia dei genitori (… o dei figli) e le difficolta’ del medico. Negli ospedali ( ma non solo)  la fretta negli ambulatori. La burocrazia con le sue difficoltà applicative ed ambiguità delle normative. La rigida applicazione dei protocolli medici…per motivi assicurativi. La cura dei sintomi e le difficoltà della cura delle cause: i fallimenti nelle patologie cronico degenerative  a confronto con i  miracoli della medicina  d’urgenza e traumatica.

tac
tac

La capacità terapeutica delle patologie nel mondo occidentale ha compiuto un significativo progresso nell’ultimo mezzo secolo, permettendo l’allungamento della vita media, la possibilità di affrontare alcune malattie devastanti una volta senza possibilità di cura, lo sviluppo delle tecniche di Imaging che hanno consentito alla chirurgia ed odontoiatria di fare passi da gigante, lo sviluppo dei vaccini, degli antibiotici e, più recentemente, degli anti virali, e così via, ma una più accurata visione dello stato delle cose, rivela alcune lacune, anche gravi, che riguardano l’approccio terapeutico occidentale nel suo insieme.

Al contrario permane ancora spesso l’incapacità di risalire all’origine delle patologie e quindi a curare le cause. Anziché i sintomi.

Permane, anche nel caso sei suddetti miracoli l’incapacità di collegare strettamente i meccanismi psichici con lo stato clinico delle persone, se non definendo un molto generico stato di stress…

La PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) è un’altra branca medica in Italia collegata alla medicina funzionale americana ed offre una visione olistica dell’essere vivente, col giusto peso per ciascuna delle componenti. Riesce a trasportare nella pratica clinica  italiana i propri protocolli, talvolta con ottimo successo, talvolta ancora con notevoli difficoltà.

Permane  nella medicina allopatica in generale in modo drammatico l’incapacità di indagare senza invadere i processi biochimici patologici attivi nelle aree cerebrali, causa della maggior parte delle malattie organiche.

baseballSoprattutto permane l’incapacità di individuare patologie con tempi di sviluppo lunghi in condizioni asintomatiche, essendo molto difficile attuare delle vere strategie preventive, che sono da attuare nello stile di vita e nelle politiche sociali. Ciò impedisce DI FARE PREVENZIONE PRIMARIA per allungare la vita del paziente quando le sue condizioni sono ancora buone e non, quando ormai il degrado fisico è notevole, con gravi conseguenze economiche e sociali.

Pertanto nella normalità ci imbattiamo nell’uso di tecniche terapeutiche del tipo “mazza da baseball” che impongono all’organismo una soluzione forzata dall’esterno e non il ripristino delle funzionalità naturali correggendo i processi biochimici alterati.

La nostra medicina è rivolta essenzialmente alla clinica, quindi aspetta la manifestazione fisica della malattia per intervenire, osservando i “sintomi”. In assenza di sintomi di regola non interviene. Negli Usa per esempio, in medicina funzionale, quella più “in” ovvero dei più alti ceti sociali, una delle malattie più diagnosticate è la sindrome metabolica. Si controllano una decina di parametri e bastano solo tre parametri in cui si è fuori limite, per essere dichiarati in sindrome (Per esempio controllo dell’indice glicemico, del colesterolo, della pressione sanguigna o anche solo un po’ più di grasso attorno alla pancia. Quest’ultimo è un sintomo di condizione infiammatoria!). Il problema infatti è che al presente sembrano non esserci sintomi (o meglio non ci facciamo attenzione…), mentre invece è già pienamente in corso quel processo che ci porterà a malattie cronico degenerative certe 15, 20 trent’anni dopo: i quanti anni dipendono in realtà solo dal nostro stile di vita.

parkinsonAspettare la manifestazione fisica della malattia per intervenire in caso di patologie neurodegenerative:  questo modo di ragionare, ben specificato in protocolli ufficiali, è deleterio, in quanto al momento della diagnosi effettuata con le risorse diagnostiche attuali, la maggior parte dei neuroni interessati è già andata perduta. La diagnosi deve essere molto presintomatica! 

Sono pochi i medici che studiano i processi biochimici alla base di ciascuna malattia.

La maggioranza di quelli che invece lo fanno non ne hanno però il modo per evidenziarli nelle aree cerebrospinali e spesso, anche sistemiche. Questo limite impedisce loro, in molti casi, di fare prevenzione, che sarebbe peraltro fattibile, poiché i processi patologici si manifestano con molto anticipo sui segni clinici. 

Pertanto intervenendo quando la malattia è conclamata si devono usare terapia drastiche e non dolci, come si potrebbe fare agendo in anticipo. 

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Sistema Immunitario: i natural-killer.

Un altro limite fondamentale è che il sistema immunitario viene analizzato, molto parzialmente, per la sua attivazione (produzione di anticorpi), ma non per la sua inibizione in ambito locale o centrale, preferendosi agire in modo coercitivo (la mazza da baseball) sui processi patologici attivi con sostanze fornite esogene e distribuite dal circolo in tutto l’organismo, invece di riattivare il processo naturale di difesa nella specifica area di interesse (e di occuparsi delle vere cause delle malattie, sintomi di modi di pensare da cambiare…). 

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parassiti

Altro grande problema della nostra medicina, assolutamente trascurato e senza mezzi a disposizione per i medici: i parassiti. In molti li hanno in pochi lo sanno! 

Alcuni meccanismi patologici sono del tutto trascurati, vedi ad esempio la presenza di parassiti nell’apparato digerente od organi interni, attivatori primari delle intolleranze alimentari, di patologie cutanee, respiratorie ed altre. 

virus
virus

L’attivazione di batteri, virus e funghi è sempre combattuta senza analizzare la situazione del paziente ed il ruolo che detti microbi stanno svolgendo, spesso protettivo, verso l’organismo 

La fisiologia, la biologia e la biochimica, hanno descritto, spesso anche in modo raffinato, la struttura dei viventi dalle cellule fino al singolo organo, le funzionalità di ciascun elemento ed i processi attivi nelle varie tipologie di cellule, ma questi ultimi solo dal punto di vista biochimico, mentre la componente biofisica è del tutto trascurata. Per la medicina la molecola legante attiva il recettore correlato solo chimicamente, la possibilità di attivarlo col campo elettromagnetico emesso dalla molecola legante, non è presa in considerazione.

corrente-elettrica
corrente elettrica

I segnali elettrici emessi dai vari organi (cuore, cervello, etc.,) sono visti come indicatori del comportamento organico, ma i meccanismi biofisici che affiancano quelli biochimici in tutti i livelli gerarchici della regolazione metabolica, dalla singola cellula fino alle aree cerebrali, sono del tutto ignorati.  

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campo elettromegnatico

Il colossale sistema informativo corporeo basato su codici trasportati dai campi elettromagnetici emessi da ogni sostanza, non è preso in considerazione: senza reazione chimica nulla si muove Per la medicina il prodotto omeopatico non può funzionare perché non vi è materia! 
Ma vi è informazione!

biofisica
biofisica

Gli studi che hanno portato avanti i fisici quantistici nel settore della biofisica per alcuni decenni, studi che hanno portato un contributo determinante alla comprensione dei meccanismi di gestione dei processi cellulari, sono stati ignorati quasi completamente: una intero mondo, il mondo della Quantum Electro Dynamics in Medicine (QED-M) è stato  messo da parte, in mano a piccoli gruppi di specialisti che portano avanti una nuova visione della realtà vivente, nel più totale isolamento e, spesso, avversati.  

Un ulteriore appunto che si può muovere alla moderna medicina, è la perdita di centralità del medico, che sempre di più si deve attenere a schemi di terapia precostituiti (i famosi protocolli) e chi sgarra si assume pesanti responsabilità!

Se una sempre maggiore percentuale di pazienti si rivolge alla medicina alternativa, anche essa con problemi al suo interno, vuol dire che la soddisfazione dei malati è in diminuzione e l’intera medicina viene vista con sospetto, per la sua classica incapacità di spiegare il perché di quanto avviene.

rispostaMEDICABOHDottore perché mi è venuto un tumore al seno sinistro e non al destro?”
“Dottore conosco persone che fumano come turchi da decenni e non hanno mai avuto nulla ed io, che non sono un fumatore, ho un bel cancro ai polmoni?”
“Dottore io vivo in campagna da decenni, non ho mai fumato, faccio vita sana, perché mi è venuto un enfisema bilaterale?”
“Dottore, sono un ragazzo giovane, nemmeno 30 anni, ho sempre fatto sport, ho mangiato bene, non ho mai usato droghe, ora mi ritrovo su una sedia a rotelle con la SLA. Come è possibile?”

Una buona parte dei medici  non sa rispondere a queste domande ed a tutte le altre simili. Eppure la risposta si può avere, precisa, circostanziata, se si accetta una visione completa dell’essere vivente e non solo la parte che ci fa comodo!

Si può curare una patologia senza sapere perché è nata? Si può riparare il motore di un’automobile senza aprire il cofano per vedere cosa si è rotto? Vi fidereste di una simile riparazione?
Se l’evento che ha generato la malattia è sempre attivo, avremo ricadute a scadenze più o meno prossime, altre manifestazioni in altri organi: il “follow-up” positivo a tre, cinque, dieci anni, serve proprio a dichiarare che la causa sta ancora li. 

Le considerazioni finora esposte, hanno stimolato la nascita di metodiche non-invasive come quelle sviluppate dai nostri centri medici,  in grado di rispondere pienamente alle esigenze elencate.

Nelle Prossime puntate approfondiremo ad uno ad uno i vari algoritmi e componenti presenti nelle macchine e nei dispositivi utilizzati dai medici che operano presso i QantiQa Points, riassunti nello schema seguente:

algoritmipresentiTLM

 

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Esempi di interventi presso i   QantiQa Points
prog. med. Sociale
euro
prima visita specialistica  ( es. urologia)
prima visita specialistica  (medicina ayurvedica integrata)
visite successive
VISITA T.M.L.            ( 2 ore + follow up)
visita TML
Eventuale Seconda visita TML
Eventuali visite successive  TML
Modulo Analisi Dati nutrizionali su Visita TML
Modulo Stampa Report visita TML
Modulo Analisi Dialogo Interiore a seguito visita TML
totale generale pacchetto completo  – tutti i moduli
pacchetto completo TML a persona
pacchetto famiglia prima visita TML (sconto> 50%) a persona
pacchetto famiglia completo  tutte le visite TML (sconto> 50%) a persona
TML – MODULO STAMPA ANALITICA REPORTS
TML – MODULO ANALISI NUTRIZIONALI 
prima visita compreso folow up telefonico del  Dr.
visite successive  del  Dr.
TML – MODULO ANALISI DIALOGO INTERIORE
 MODULI VISITE TML CON ESAME INTERFEROMETRICO 
( NON INVASIVE- DURATA 30 MINUTI)
Visite basate sull’EQUILIBRIO BIOMOLECOLARE Misurazioni ed analisi biochimiche con indagini non invasive (senza prelievo di sangue o altri liquidi corporei) volte ad identificare:  ORIGINE, TIPOLOGIA, PREVENZIONE. SCELTA OTTIMALE DELLA TERAPIA di tutti i processi patologici.
Allergie alimentari-Intolleranze alimentari
morbo di Chron
malltie autoimmuni
infezioni virali
– Dermatiti – Eczemi
– Psoriasi
– Vitiligine
Ricerca e valutazione Parassitosi (funghi, batteri, vermi, protozoi)
 Micosi
Depressione-Ansia-Nervosismo-Attacchi di panico- Sbalzi d’umore, difficoltà di concentrazione- Squilibri e intossicazioni alimentari o ambientali
 Squilibri metabolici
Alcolismo- Anoressia- Bulimia – Dipendenze da alcol e droga
Prevenzione rischio infarto- Stato dell’apparato circolatorio- Linfoadenopatie
Verifica terapeutica
 Riduzione delle cause scatenanti infarto
Dislessia e distrurbi dell’apprendimento
ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), sigla per sindrome da deficit di attenzione e iperattività,
Deficit cognitivi
 Alzheimer
Sclerosi (Multipla, Laterale Amiotrofica ecc..)
 SM
Parkinson’s
Demenze
Indagini cliniche per chi non vuole o non può effettuare prelievii del sangue
TRATTAMENTI CON CEMP
(CEMP= CAMPI ELETTRO MAGNETICI PULSATI) euro
prima visita con cenni nutrizionali e valutazione dell’ equipe medica del centro
primo biotest ( biorisonanza)
PACCHETTO BIORISONANZA + VISITA MEDICA + riequilibrio  Neuro-motorio posturale
biorisonanza di controllo
serie  PRIME 10 sedute sanza + biotest e biotest di controllo
seconda serie trattamenti + biotest di controllo
dalla terza serie trattamenti sanza in poi  + biotest di controllo
riequilibrio neuro-motorio bio posturale con pedana stabilometrica – ciclo completo
pacchetto completo cemp 10 trattamenti + visita medica + biotest + biotest di controllo  + reiquilibrio neuro motorio netto euro

Continuiamo nelle prossime puntate questo viaggio alla scoperta della visita medica TLM:  

Una visita “medica” speciale: la TLM (time listen methodology) presso i QANTIQA POINTS

1. bis  La Visita Medica TLM: 1bis. Un esempio pratico sui meccanismi indagati con la visita TLM

2.La Visita Medica TLM: L’Ascolto della Vita. Dall’ascolto del corpo all’ascolto delle cellule: il quarto sistema vascolare del corpo umano (PRIMO VASCULAR SYSTEM)

3.La Visita Medica TLM: L’analisi delle aree cerebrali attivate. Come funziona il nostro cervello: il paradigma olografico dell’universo e L’organizzazione olonomica del cervello.

4.La Visita Medica TLM: 4.Intercettare le informazioni e modificarle con la consapevolezza che il nostro modo di pensare si concretizza nella nostra fisiologia. I tre sistemi fondamentali di comunicazione nel corpo umano: Il sistema informativo dell’acqua nel corpo, le onde scalari del DNA, i biofotoni

5.La Visita Medica TLM:  L’analisi dei dati nutrizionali da accompagnare alla terapia

6. La Visita Medica TLM:  L’analisi del dialogo interiore

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